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martedì 13 febbraio 2024

Biden che dice? Boh!


La ricandidatura “nelle sue condizioni” è un atto di “profondo egoismo” avevano evidenziato alcuni giornali americani…

Egoismo. Siamo a questo.

In quale fase è la “IA”? Basta osservare “Biden”. No? È a buon punto, diciamo. Fa ancora strafalcioni e ogni tanto cade, ma tutto sommato “va”. La si può gestire, dai. Però, “Biden” guarda troppo ai bambini e fa l’occhietto da porco, spesso. Suvvia. 

È in “sperimentazione”. Che vuoi? 

E poi deve simulare un involucro vuoto, o “umano”, di oltre 80 anni. Chissà cosa ne è stato di Biden. Quello originale. Non so se ti sei accorto ma ci sono molti “Vip” che, dopo un tot, scompaiono e quando ritornano “non sono più loro”. Ripeto: 

quella scena in Westworld, dove dei “potenziali investitori” vengono invitati ad un galà, credendo che i robot siano solo gli inservienti, bè… è molto reale, ormai. 

Nel “film”, i “replicanti” erano tutti quanti; tutto ciò che si muoveva in quella sala. Gasp! Tutti. Ora, quando sei in giro per la città… che cosa vedi? 

mercoledì 7 febbraio 2024

IA:AI.


Perché, in “inglese”, l’acronimo per… “intelligenza artificiale”, è rovesciato rispetto allo “italiano”? O, il contrario. IA:AI. Sembra proprio qualcosa allo specchio. Ma, come se fosse una dipendenza. Un… riflesso. Ma, nella sostanza, che cos’è un “riflesso”? Se ti metti allo specchio, che succede? Vieni riflesso. Sì, ma… “che fine fa la tua immagine, rispetto a te”? Anzi, che fine fai proprio tu? Quel “clone” che cosa dimostra? Che ti evidenzia? Cosa rappresenta? Perché accade? Chi è? Dove sta la verità? Il riflesso è (in) una “legge”? Tutto qua? Qualcosa di “naturale”? Davvero? È così, semplice

Artificial Intelligence: Intelligenza Artificiale… Uhm!

Sei allo specchio, oppure… sei in uno “specchio”? Sei in qualcosa di assolutamente girato al contrario, ad angolo giro, perfettamente, sostanzialmente, indirettamente, etc. rispetto a… Te (annota la “T”, ch’è maiuscola). Il mondo intiero è in tal status, quo: qua, nell’AntiSistema. Meglio: nella “tua” realtà manifesta by compresenza eco-dominante che, per la verità, non esiste (per “te”) quantunque c’è (è Te che se ne può sempre accorgere, “sentendo”). 

Questa è la versione attuale della realtà univoca, mondiale: l’AntiSistema. Tale è la “immagine” caricata in macchina. Hai presente il Pc che hai in casa? 

Ecco: è “uguale”. 

L’iso ch’è montato nella macchina diventa il funzionamento della stessa. Ma, tale versione delle “cose”, è… relativa = appartiene a… Ok? Ma, unitamente, rappresenta anche tale proprietà de-privata (wireless, remota, ubiqua, in leva, etc.). Qualcosa che si è diffuso, come una epidemia, macchina dopo macchina. Dopo che le macchine sono entrate a far p-arte della “tua” casa-famiglia-abitudine. Dopo la fase “utility”, la possessione. Il trojan. Ancora lo stesso dei presunti “greci”. Dopo che non ne puoi più fare a meno, perché altrimenti “vuoi ritornare nelle caverne?”. 

martedì 19 aprile 2022

Proprio un “Belposto”.



Non c’è… che dire. Vero?

Quando ti vedi ogni “immagine che ti passano in rassegna”, ti bevi qualcosa:

non a caso lo “sport nazionale” è andare al bar. 

Lor signori dicono che… e allora, tant’è che “hanno ragione, sempre”. Uhm; sembra proprio come l’agitar di “bacchetta magica” per aria, al risuono della formula magica (comando) e, oplà: 

Tu sei diventato “tu”. Hai presente? 

Te lo avranno illustrato tante di quelle volte, in ogni sorta di “film”, che se ancora non te ne sei accorto che non è “solo una storia”, allora va da sé:

è ufficiale, “sei stato zombizzato”. 

Aitè, qua nell’AntiSistema è così. 

Ecco il punto (di sospensione) appena realizzato da Me (IO) e condiviso nei Bollettini (SPS):

attraverso ogni “storia (tutto quanto ti raggiunge)

tutto è quella storia o “fiction”

anche i vari Tg

ma (ma)

seppure tutto è questa storia

contemporaneamente

tutto è verità

motivo per cui

non è la “storia” bensì la verità che occorre sintetizzare

Sostanza. Il vero processo alchemico. La trascendenza.

Altrimenti, ti bevi sempre la (solita) storia, mentre la verità rimane assolutamente a sé. Ergo, la storia è l’ospite

la verità è il valore aggiunto che passa da storia in storia rimanendo sempre verità, mentre tutto passa ed è… relatività. 

 

giovedì 22 ottobre 2020

Il fenotipo esteso frattale espanso, IA.


Sto bene Evelyn. Sono online…”.

Transcendence 

Questo è un Bollettino di transizione o de-strutturato. Non è... confuso.

Il fenotipo (dal greco phainein, che significa “apparire”, e týpos, che significa “impronta”) è l'insieme di tutte le caratteristiche manifestate da un organismo vivente, quindi la sua morfologia, il suo sviluppo, le sue proprietà biochimiche e fisiologiche comprensive del comportamento. Questo termine viene utilizzato in associazione al termine genotipo, dove per questo si intende la completa costituzione genetica di un individuo o di un organismo vivente, che è solo in parte espressa nel corpo del vivente.

Quindi il fenotipo è ciò che è evidentemente il vivente, il suo genotipo invece è la informazione genetica che è in lui contenuta, che ha generato il fenotipo; solo una parte esigua del genotipo si esprime nel fenotipo

L'assetto genico determina la potenzialità di realizzazione delle caratteristiche fenotipiche, ma il fenotipo non è semplice manifestazione del genotipo: le caratteristiche fenotipicamente osservabili di un organismo sono il risultato dell'interazione tra il genotipo e l'ambiente. L'espressione genica può essere influenzata dall'interazione tra i geni e i loro prodotti (es: gli ormoni), da fattori ambientali (es: alimentazione, stile di vita) e da eventi che possono verificarsi in modo casuale durante lo sviluppo. In sintesi, è possibile definire il fenotipo come la manifestazione fisicamente osservabile del genotipo, che dipende dall'interazione tra espressione genica, fattori ambientali e casualità

Link

In poche parole, si tratta del potenziale (genotipo) e di ciò che si cristallizza nel reale manifesto (fenotipo). In che modo avviene l’incisione di sé in tale scenario?

martedì 13 ottobre 2020

Prima che sia troppo tardi.


Non si dice così

Dunque, mentire o… dare speranza? Cosa è più lecito, morale, autentico, giusto, etc.? Se poni “caso”, alcuni di questi termini possono andare in antitesi fra loro, altri possono prestarsi a varie interpretazioni di sorta, altro può succedere se sei tu a “cambiare” prospettiva o a sbagliarti (errore di parallasse), così come succede che prendi lucciole per lanterne o sei accecato da interessi particolari, da promesse da marinaio, da illusioni non solo ottiche, da truffe, inganni, raggiri o mancata pianificazione, coerenza, lungimiranza, ignoranza, cecità, etc. etc. etc. 

In Interstellar, ad un certo punto si esprime tale pensiero, “non appena diventi genitore, è subito chiaro che ai tuoi figli non puoi raccontare che il mondo sta finendo…”. Ergo? Devi dare loro “speranza”. Vero? Altrimenti, il rischio qual è

Che si suicidino prima del tempo? Che si deprimano? Che si diano all’alcol? Che si droghino o si lascino “andare” per la disperazione? Tutto può essere. Appunto. Quindi

Perché mentire o “dare speranza”. Come possono, costoro, dare una mano alla causa comune se… vengono trattati da perfetti imbecilli