Visualizzazione post con etichetta Potenziale Contemporaneo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Potenziale Contemporaneo. Mostra tutti i post

martedì 8 luglio 2025

Xanadu.


Pensale tutte, che è meglio!
Xanadent, Yuppi Du & Scooby Doo.
Sì, e… “Doo-Doo-McAdoo…”.

Che ne sai, “te” (qua, così). “Niente” = “tutto”. Ove, di conseguenza:
“Tutto” = “niente”. Sono le “virgolette” ad auto con-tenerti nell’AntiSistema, omettendo che vi sei “dentro” in toto. Mentre, “Dentro” = “fuori”. E, “Fuori” = “dentro”. Ok? N’do vai se… non ti accorgi nella sostanza, della sostanza che calpesti, respiri, alimenti

Xanadu è un luogo, forse. Ne hanno parlato e scritto in tanti nel corso dei secoli, ma anche se ora dicono di averlo trovato non ci sono prove che esista davvero…
Link

Fottersi, no? Sei in questo luogo... comune (l'AntiSistema l'oro).
Il resto è... Oltre (a fianco e sopra/sotto).

Al solito. Non ci sono le “prove”. Certo! Come diamine puoi averle, se non sono mai “abbastanza”. Se la “comunità scientifica” te le cassa continuamente. Se i “blogger” ti danno del matto. Se la “legge” non ti ammette, poiché “ignorante”. Se laggente ha sempre qualcosa da dire, ma continuamente a s-proposito. Come una luce laser

totale, che colpisce al centro il bersaglio con il risultato di un “infarto” (qualcosa che, ap-punto, non lascia alcuna prova, dal momento in cui il patologo non è… Quincy). 


Nei “tele-film” vedi cose di un altro mondo (un’altra versione dello stesso mondo). Perché? , perché “serve”. Vedi che l’oro non buttano mai via nulla, come nel processo industriale che ti ha ma “niente”. Tutto serve, anche se… “tutto s-corre”. 

Il movimento non è solo “futurismo”. 

Se ti muovi, ma, mai, s-muovi, bahalimenti qualcosa che già funziona. E come puoi se… già funziona? Se non ne ha alcuna necessità. Uhm

Dove sta il “servizio”?

Intanto, sei auto in-trat-tenuto, dunque, in qualcosa, che può avere una f-orma, diciamo, totale. Quando qualcosa è totale? Quando... nella “tua” mente tale concetto coincide con lo “spazio” che puoi (persino) immaginare.

Qualcosa che vale anche x l'oro, però!

Ad esempio, quando uno scritto termina solo perché non c’è più spazio nella pagina di cui pre-disponi. Ok? Come, di-segnare un s-oggetto all’interno della dimensione del foglio che ti viene dato, che compri, che trovi sul mercato. Immagina che se quel foglio fosse più grande, potresti “allargare i tuoi orizzonti”, poiché c’è più “spazio” = potenziale emanazione della tua “p-arte”. Ergo, sulla “falsa-riga”, va da sé che la “domanda si pone da sola”: 

il “trattato antartico” pre-cedente? 

Le “Colonne d’Ercole”. Di-segno che la terra “calpestabile (pensabile)” era più piccola, rispetto all’apertura di scenario nel medesimo Grande Teatro:

l’AntiSistema (l’oro). 

Senza tutto quello che ti hanno “riconosciuto” dopo, viaggiare era impensabile, motivo per cui se nascevi nel paese “f”, vi rimanevi a vita (con qualche puntata nei dintorni). Ergo, lo “spazio” disponibile era minore rispetto al… “sapere che” puoi prendere l’aereo per recarti ad esempio in Brasile. 

Cioè, le terre concesse a riserva (l’oro) erano minori rispetto ad ora. Il che significa che le terre “s-conosciute” erano maggiori. Inoltre, in qualche piega della vicenda, l’oro (gli “dei”) camminavano tra gli umani, quindi era probabile che lo scenario fosse ancora “al di là” dell’essere rin-chiuso. 

Barbossa: Il mondo era un tempo un posto più grande. 
Jack: Il mondo è sempre uguale, è il resto che è più piccolo...
Ai confini del mondo

Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me...
Romani 7,18-20

La “grandeur” che proviene da un “passato” oscurato, la cosiddetta “Grande Tartaria”, deve per forza di cose risalire a quando l’oro passeggiavano e risiedevano anche (qua, così). 

Il disegno (idea, progetto, scopo) di realizzare un “parco divertimenti, un esperimento, una industria, un allevamento intensivo, etc. etc. etc.” deve essere venuto dopo l’aver “toccato con mano” che la c-re-azione poteva essere impiegata in ben altro modo. Ritirandosi Oltre, l’oro ti hanno concesso e “riconosciuto” tutto lo spazio utile affinché potesse svilupparsi l’auto convinzione di… “nascere e morire su una terra dis-persa nell’immenso spazio profondo, con un qualche ente superiore a garantire per tutti”. Risultato

In tale “riserva (zoo)”, si è “creata la vita” dopo tale Big Bang

Le costruzioni magnifiche “stile Asgard” lasciate sul posto, sono state “spiegate” in ogni maniera più o meno ufficiale, intanto… a “te” che te frega, nel durante o “ora” sempre totalmente imp®egnato. Cioè, quando qualcuno decide di inondare intere valli al fine di generare (installare, implementare, creare) un bacino idrico per fini energetico-affaristici, sta continuando a “ricordare” l’essere già successo:

quegli immensi edifici (che ti dicono tutto, sostanzialmente, anche solo osservandoli) 
sono stati lasciati (“inondati”) alle acque della dimenticanza (intercisione, taglio del cordone ombelicale, Re-Seth, etc.)
avendo lavorato “te”, opportuna-mente
proprio come interi paesi sono stati sommersi dalle acque relative al tal progetto industriale (qualcosa che è successo un po’ ovunque).


Qualcosa che, quindi, a livello in-conscio, si è fissato in termini di “affondamento dell’Atlantide” e del castigo by “diluvio universale”.
Ok? Le città immerse nel “fango” che da qualche anno vanno tanto di moda?

Bè. Ci sei?

Come prepari uno scenario principale, se sul posto risiedono costruzioni precedenti al livello “storico” che s’intende implementare? 

Come si f-orma la “Italia”? 

Tutti quei piccoli-grandi regni, ducati, contee, marchesati, etc. che riempivano lo spazio tra acqua ed acqua (ancora lo spazio massimo che coincide con le dimensioni del foglio), dunque tra “costa e costa”… come possono essere confluiti nel più grande progetto “Italia”, rinunziando ad ogni interesse locale già in cascina

Quella “elite” perché ha accettato di…? 

La “storia (che è deviata come un fiume che alimenta una ben altra direzione)” interviene prontamente, facendoti studiare a memoria ogni dettaglio che (ti) garantisce l’idea di quel cambiamento epocale. Quel passaggio da una zona lottizzata ufficialmente, ad un’unica entità (lottizzata sostanzialmente). Qualcosa che viaggia di pari passo alla “crescita social-individuale (democratica = sotto sedazione profonda, totale)”, nonostante “te” rimani “te” poiché sempre (qua, così). 

Se la scena è popolata da individui che d’assieme “allargano gli orizzonti”, hai voglia ad auto contenerli mediante la paura-concetto delle “Colonne d’Ercole”. Verrà l’ora, infatti, che sarà lo scenario a doversi allargare (dopo aver tentato di contenere l’espansione dellaggente in ogni modo, ricorrendo a guerre, pestilenze, carestie, etc. etc. etc.). 

La... montagna che va a Maometto.

Ecco, di conseguenza, l’espansione del “giogo di ruolo”, dal “vecchio al nuovo mondo”

alla s-coperta delle “Americhe”, che erano già popolate

Uhm. Dunque, sempre l’oro (gli “dei”) hanno dovuto ritirarsi anche da lì: da quelle terre già popolate per lo stesso motivo precedente; nel vecchio mondo era già successa la medesima situazione-condizione. L’oro, non a caso, si servono di “te”, anche quando sono Oltre. Ok

Ti dice niente la “schiavitù (ora lavoro)”? E dai. 

Certo: e le “macchine” che ti stanno per sostituire? , le macchine che hanno anticipato la “IA” robotica attuale, sono-eri sempre “te”. Logico persino. Presso l’oro, prima di recarsi Oltre o di “riconoscerti le terre che ammontano alla Terra”, la tecnologia di cui si servivano aveva generato “te”:

che eri-sei il servo-meccanismo (qua, così) perfetto per i l’oro porci comodi (interessi, scopo). 

Tutto si ripete, nella sostanza, poiché è già successo (una prima volta). 

E perchè funziona in tal modo (la frattalità è espansa, terraformando).

Se non vai a rimuovere tale ragione fondamentale (imprinting, input) , bahil “tuo” destino rimarrà costantemente di-segnato, di-sognato. Il “karma” è ciò che la Verità ti porta in termini di… by-passare (potenzialmente) il Firewall I-Ambientale che li protegge (potenzialmente). Di certo, il “muro” che ti auto manutiene separato in casa, non è solo fisico. D+, deve essere nella “tua” mente, in maniera tale che giudicherai da “te” cosa è meglio o non è meglio “Fare…”. 

Ergo? Ciaone! 






Come puoi “prendere sul serio” qualcosa che trovi scritto in qualche libro e/o film? Lo puoi “Fare…” quando decidi di essere l’ago della bussola, che indica la Verità. Eh! Conciato come sei (qua, così), figurati se… trovi il “coraggio”. 

Lasciare la vecchia via per quella nuova? Ma quando mai

Hai troppo da “perdere”, come se avessi chissà cosa, oltre ai soliti “specchietti e perline colorate”. Qualcosa che funziona, facendo effetto, con le “scimmie (allo zoo)”: 

dopo le noccioline o le banane. 

Qualcosa (l’abitudine) che ti permette di “impiegare il tempo” che devi per forza di cose passare (qua, dentro). Ecco che “lasciarti in giro” a trastullarti diventa pericoloso (per l'oro), motivo per cui va da sé che la società, per auto definirsi tale, deve “evolversi”, con il risultato che… “il tempo diventa denaro”, obbligando chiunque – come una feroce marea “naturale” – ad averne tutta la “necessità”, trovando il modo per arruolarsi o “lavorare” presso chi, dotato di idee “im-prendi-toriali”, te ne può “offrire”, in una gerarchia dal vertice a scomparsa, motivo per cui, de che. 

Ecco perché generi l’idea, “dio è morto”. Ecco perché, però, contemporaneamente, ti auguri che ci sia, al fine di levarti da questo mattatoio senza via d’uscita (se non abbracciando il “lato oscuro della forza”, che ti promette una scorciatoia forse non solo allegorica). Infatti, che percorso segue la “corrente” preferibilmente, se fosse libera di poterlo decidere?

Quella del “cortocircuito”. La via + breve!

Un po’ come la “tua” mente, che preferisce rinchiudersi in loop abitudinari, più veloci da percorrere, anche se il mare magnum di raccolta è il loop stesso (qua, così). Qualcosa che alimenti anche se funziona! Motivo per cui questa “sovrabbondanza” a cosa equivale? Uhm

C’è come… un “mercato esterno”, per forza di cose… Oltre.

C'è... richiesta! Fosse anche solo di un pubblico Tv.

Persino ogni esperimento ha un senso in tal senso (unico). No? Xanadu è da qualche p-arte. È stato già s-coperto? Non importa se ci sei (se ritorni a-in Te). 

Se sei sostanziale, ci sei. E se ci sei, la Verità “ti vede”. 

Dunque, ti deve tenere in considerazione o “calcolare”, modello “Comanda Padrone”. Ecco tutta la “magia” del funzionamento (qua, xxx). Una macch-in-azione che terra-in-f-orma tutto lo spazio “utile”, potendo espandersi persino Oltre. Ecco la d l’oro più grande “paura”. Ecco la Spada di Damocle. Ecco Te (qua, xxx) e potenzialmente (xxx, xxx). 

Ecco “Dio”. Ecco il potenziale contemporaneo in azione:

Te che governi il SO I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Ecco la Verità, che non è “la verità di qualcuno”, bensì… il funzionamento e la vicenda sostanziale che non solo “ti ha” ma, soprattutto, puoi “avere” = comandare a tua immagine e somiglianza, non importa nient’altro! 

Altrimenti? (Hey, affermando “altrimenti”, stai già c-re-ando “nuovo spazio”, ti stai “allargando, espandendo, evolvendo”). Altrimenti:

Xanadu…
nasce a Bologna da un'idea di Hamelin
Hamelin è un’associazione che si occupa di educazione alla lettura. Tutte le nostre attività ruotano intorno alla letteratura per l’infanzia, al fumetto e all’illustrazione, a partire da un principio guida: leggere è un atto estetico fondamentale per trovare il senso di sé e del mondo. Lavoriamo in tutta Italia con bambine, bambini, adolescenti e con gli adulti che dialogano con loro a scuola, in biblioteca, negli spazi educativi. La nostra sede è a Bologna…
Cosa facciamo.
Progetti di educazione alla lettura a scuola e in biblioteca. Il più̀ longevo è Xanadu, per le secondarie di I e II grado, ma costruiamo progetti ad hoc con biblioteche e scuole in tutta Italia…
Link

Hamelin = il “pifferaio magico”. Ok

Ecco quanto è profonda la tana di… E, “quanto è profondo il (l’oro) mare…”. Occorri proprio Te. Di “te” se ne servono l’oro. Mentre, Te sei mantenuto fisso, “in croce”. Appeso al chiodo. Potenziale

Così, la “corrente” scorre fra “te” e Te (nella differenza di potenziale), garantendo la continuità del “continua a succede-Re” ma “niente”, è nor-male. 

L’I-Ambiente funziona. 

Ad un livello “superiore” si alimenta in qualche modo (come Internet). Però, la sovra produzione di “energia” alimenta di certo l’Oltre fisico. 

I l'oro interessi.

Tesla sosteneva che la “Terra (quella a palla)”, in una sua “fascia” in alto, è carica di “elettricità (elettromagnetismo)”, che si poteva prendere e trasmettere ovunque nella modalità wireless. Ok

Non glielo lasciarono fare. 

Per quale motivo, nella sostanza? Uhm: immagina che... quella “energia” sia il magazzino destinato all’alimentazione dell’Oltre. E, in parte, al mantenimento f-attivo del funzionamento I-Ambientale: di tale “Gabbia di Faraday” da cui “riuscire a vedere le stelle… (non le luminarie)”. 

Come andrai su “Marte”, allora? 

Dovranno espandere lo scenario, ulteriormente. Oppure, sei in qualcosa di digitale e allora “vale tutto”. Il viaggio è simulato, così come tutto il resto. 

Sì, penserai; figurati: sai di quale potenza necessita per...?
La potenza è nulla senza il... controllo:
e (qua, così)
è già successo ma mai passato di moda
la... totalità (il successo dell'essere totale, dell'esserci l'oro).
Vuoi le prove? Prova ad andare al mercato!



Ecco che occorre sempre tenere in grande considerazione che “tutto quello che immagini” può tranquillamente rientrare nell’ambito “digitale”. Ove, però, la musica non cambia. Ecco, di conseguenza, come tenerti sempre pronto ad ogni evenienza, anche quando è la Verità! 

Occhio che la Verità fa davvero male, se non sei pronto a… gestirne l’evidenza. 

Yuppi Du Demon

Altro che “ti renderà libero”. Il rischio è di ritornare, ehm... rimanere  volutamente (qua, dentro), in-conscia-mente. 

Cypher docet.

“La verità mi fa male, lo so.
La verità mi fa male, lo sai…
La verità ti fa male, lo so…”.

Utenti. Visitatori. Umpf!
Pensale tutte... Espanditi, Oltre. Sii totale.






  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3984
prospettivavita@gmail.com


martedì 17 giugno 2025

Algoritmo (1).


 Nell’algoritmo, lo scopo.

“Non sei più la ragazza che eri prima. Prima eri più… moltosa! Hai perso la tua moltezza. Qui dentro, c’è qualcosa che manca…”.
Cappellaio Matto

Te credo; Alice, tra un “viaggio” e l’altro, “precipita o ritorna nella terra di mezzo”! Ok? La “moltezza” è ciò che in SPS viene descritto come l’esserci (Te). Il “cuore” è un simbolo di tale “stato” o meglio di questa… coerenza

quella con Te, da Te, in Te, per Te. 


Quando “Fai…” focus e sei lo stesso focus, contemporaneamente. Onda e particella? Bene: ci sei quando, non importa quanto... sei auto “diluito” (qua, così). , per la Verità, il/nel (qua, così) è lo stato AntiSistemico che viene meno allorquando Te ci sei, com-portando Te alla/nella ricetta locale o terrestre/terrena. Il che, di certo, provoca uno sconquasso alla versione AntiSistemica della Re-altà, facendo “scivolare” tutto quanto da una f-orma di equilibrio all’altra (quale? Uhm; quella dove ci sei Te). Ergo, se ri-parti da “te” (qua, così), tornando a/in Te è proprio il (qua, così) a trasmutare, assumendo la “versione delle cose” che più ti… assomiglia ed auto conferma perlomeno (qua, xxx) = (Te, qua) e potenzialmente (xxx, xxx) = un mondo tutto da ri/de-scrivere o di-sognare

Ecco la tua autentica “moltezza” o intensità. 

Hai presente che “Fa…” il classico Sole e/o le proverbiali Stelle? Ri-splendono! Ecco. Questi sei Te, quando ci sei autenticamente. Alias, non quando sei un “faretto” inchiodato all’infrastruttura AntiSistemica (qua, così), ove sono l’oro ad auto imperare come se niente fosse (ma è), non visto che è proprio x “te” (qua, così) che l’oro non esistono anche se ci sono, motivo per cui “enniente, evabbè”. 

Ora, se tale “meccanismo” viene traslato in ambito informatico/digitale, si può tranquillamente “parlare” di un algoritmo che funziona in maniera tale da avere come una sorta di “doppio fondo”, nel senso che… “non tutte le strade portano a Roma”. A livello di potenziale (contemporaneo), di conseguenza, nella attuale f-orma di rivelazione AntiSistemica, analogamente alla l’oro strategia, non esiste ma c’è anche la “via per le stelle imperiture…” = ciò che ti com-porta nella versione di Te “full optional”.

Per intenderci, è in Westworld quel “tablet” mediante il quale puoi “alzarti ogni livello al top di gamma”. Ove inizi o torni ad auto “ri-splendere” a più non posso! 

A parte ogni “metafora”, è propriamente Te che devi agganciare: il segnale portante (Te) è tutto quello che ti permette di… Ok? Il mondo è iper-tecnologico? Bene: quindi, Te sei uno stato “informatico” da conquistare. Così come la “Principessa” è sempre prigioniera nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re. Ci sei

È Te che devi auto liberarti. 

Wow: analizza sostanzialmente il non solo “periodo”:

è Te che devi auto liberarti.
Tale è l'anima del  “Fai...” da Te.

Come puoi “vedere”, è una logica non lineare, ergo, sei sulla strada giusta per il Ritorno del Re, dato che l’oro sono rivelati appunto da una strategia di auto dematerializzazione non lineare, ovvero, sostanziale. Ossia, “il modo di pensare che avevano gli antichi...” = chi, poi, è tornato Oltre a questa porzione di Terra, auto isolandoti dentro, con-vinto che sia tutto, il “tutto”:

sempre prigioniero nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re.

Cioè: (qua, dentro). Stop o Amen-Ra. Fottutissimi l’oro! 

The Wall

Abbraccio mortale

Nell’AntiSistema è come essere “trasparenti”, in quanto che… ti auto delimiti costantemente ed unicamente a, scegliere fra…, in luogo di auto deciderti. Certo, perché tutto quanto è “in linea (coerente)” con il fatto (sostanza) che Te sei “te” e… tutto quello che ne con-segue è solo che “logica”. Per questo, l’algoritmo è al di là o Oltre a qualsiasi questione puramente tecnologica “moderna”; infatti, la tecnologia di volta in volta viene “cambiata”, rimanendo sempre tale = funzionando. Altro step che (ti) rivela (qua, così). A tal pro, ecco perché la “storia umana” e-segue una traiettoria ad “U, poiché:

da quando l’oro (gli “Dei”) si sono ritirati Oltre

la società umana ha, via via, dimenticato sostanzialmente e materialmente 
al-fine
giungendo sino ad “ora”
ove
di quel modo di esserci (totale) non rimangono che tracce (frattali espanse, Verità)
delle quali “te” non te ne “Fai…” assolutamente nulla.

Ecco perché gli imperi datati, seppure definiti “ora” come antichi = primitivi, riservano sempre “sorprese a non finire”; nel senso che ad esempio ma causalmente il “pensiero” sumero, egizio, greco, romano, etc. è ancora studiato all’università. 

In quanto base portante!

Ed ecco perché, seppure “primitivi”, erano riusciti aNo? Non solo per le costruzioni ma anche per la grandiosità dei concetti. Come è (stato) possibile? , perché quel tipo di “pensiero” era un ricordo appartenente a l’oro, che abitavano ancora anche in questa parte della Terra. Ergo, gli abitanti dell’epoca non erano diversi da quelli di “oggi”, però… la prossimità coi vertici di questi personaggi assolutamente in diretta con il proprio potenziale (contemporaneo), ha reso quel “mondo” molto simile al proverbiale “Eden” che via via si è andato disfacendo, man mano che il popolo si trasformava nellaggente (qua, così), una volta che l’oro (gli “Dei”) si sono defilati per una qualche ragione (scopo). 

Ecco che “Atlantide” non sprofonda da nessuna parte, poiché significa il l’oro ritiro Oltre alla Montagna Sacra o Albero della Vita (perché da esso discende tutta l’acqua della Terra), che funge ora da “grande schermatura” alfine di separare l’oro da “te” (qua, così). 

L’oro dalla (ar-resa) “fuffa”.
O... piombo alchemico by “la maga Circe, che trasforma in animali.

Ecco anche l’episodio della “Torre di Babele” che auto sud-divide tutto quanto in “tribù” in-capaci di comprendersi, se non mediante una gerarchia (sottodomino, ad immagine e somiglianza o per delegazione in-diretta o riflessa o causata) che impone lo stesso pre-dominio (l’oro) su tutto e tutti, non importa come, ma “dove” = (qua, così) nel d l’oro AntiSistema o Re-Amen o Impero che colpisce ancora non visto che non esiste ma c’è. 

Qualsiasi “cosa” sei diventato (qua, così), “te” resti potenzialmente Te. Quindi, poche balle e “Fai…” focus in tal senso (unico) a tuttotondo o sferico.  

Un algoritmo è una sequenza finita di istruzioni dettagliate per risolvere un problema o eseguire un'attività. In pratica, è una ricetta con passaggi ben definiti che, se seguiti, portano al risultato desiderato

Ecco che te dice la “IA”, che interviene sempre, ogni qualvolta consulti l’oracolo Web. Una fonte di informazione, ovviamente, sotto iper controllo. Eppure, alla Verità non interessa, perché ella è come (fa comprendere) il “virus”:

facendo “surf” in ogni salsa.

La Verità si fa largo anche quando la “censura è massima”, ergo: la “verità” com-porta sempre alla Verità, perché la fonte di tutto è sempre un-ic-a. 
La frase “e il Verbo (la Verità) era presso Dio...” è una citazione dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 1, versetto 1… 

Hai presente quando “Dio”, creando, si accorge del “Tenebroso”, ne’ La ruota del tempo? Ecco perché: qu-El “Dio” che crea ma... non ne ha il controllo (tanto è vero che in seguito deve imprigionare il “Tenebroso”), testimonia di un processo che è “totale”, nel senso che è manchevole della tua “moltezza”, evidentemente senza la quale il processo di creazione è quindi monco = in una f-orma di “equilibrio” esclusivamente lato l’oro. Il che significa e com-porta che Te sei portante, in termini di totalità ai sensi dell’equilibrio come dovrebbe essere (quello che sta più a cuore alla Verità: l’unico sostenibile in “Paradiso”). 

Altro che... la “tua democrazia del minga (qua, così)”. Altro che i “tuoi” diritti de noantri, anzi, de l’or-antri.  

Ecco alcune caratteristiche chiave degli algoritmi.
Finitezza: un algoritmo deve terminare dopo un numero finito di passi. 
Definitezza: ogni passo deve essere chiaro e inequivocabile, senza possibilità di interpretazioni diverse. 
Input: un algoritmo riceve dei dati in input su cui opera. 
Output: un algoritmo produce dei risultati in output, basati sull'input e sulle istruzioni eseguite. 
Efficacia: ogni passo deve essere eseguibile e portare a un progresso verso la soluzione. 
Generalità: un algoritmo dovrebbe essere in grado di risolvere tutti i problemi appartenenti a una stessa classe…

Manca proprio di... Moltezza! Essendo Te, rivelato (qua, così).

La tua essenziale “moltezza”, è il “Fare…”. La sostanza. 

Te: l’esserci sfericamente. 

Hai presente lo strumento principe - ufficiale - per la “deterrenza” (qua, così)? L’atomica. No? , a prescindere da ogni “linea rossa” superata ultimamente, chi possiede una simile arma è “meglio che non venga attaccato”

Nel Deuteronomio si risolve in andate lì (e spaccate), ma non la....

Ci sei? Ecco che se Te ci sei, sei come una Nazione che possiede un simile “biglietto da visita”. Ergo, non conviene venire a schiacciarti i piedi. Vedi Corea del Nord, nella sostanza. Quando ognuno è Sé (Te) dal potenziale contemporaneo, ognuno è (come) Dio. Quindi, un simile mondo, o dimensione, dimentica ogni motivo di s-oppressione altrui. Nella “fortezza” la tua “moltezza”. Altrimenti, ci sarà sempre “Zeus” in grado di scagliare saette sulla testa dellaggente e buona notte al secchio, ma non ai ri-suonatori, essendo la “musica” sempre la stessa



L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? Oggi questo termine è sinonimo di computer, ma anche di intelligenza artificiale: è in realtà un insieme di regole, un procedimento costruito dall’essere umano per ottenere la soluzione a un problema. Può decidere al posto nostro, modificare la rappresentazione di una categoria di persone, radicalizzare rappresentazioni del mondo, ma come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi
Dentro l’algoritmo – Donata Columbro

Ma pensa un po’ che disdetta: 

come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi… (ossia, lo “scopo” è quello di auto in-trattenerti nell’AntiSistema rivelato = hai voglia a/di…, se manco l’immagini, se non te ne accorgi nella sostanza).

L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede?... (ecco il punto = è già successo ma “niente”, ovvio, x “te” nell’AntiSistema). 

Una “mano invisibile che governa…”. Boom

Alias, la tua vita è “tua” (qua, così). Come ti dicono anche nello “spirituale” Avatar, “lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi. Dice che tutta l'energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla (ovvio, con gli “interessi”, dopo una vita passata a… ri-produrre).

Ma, come afferma quel “robot”, in un’animazione (a proposito dell’alimentarsi continuo al fine di non morire di fame):
“che stupidi questi umani; noi abbiamo risolto con questa batteria nucleare che dura un milione di anni…”. 

Certo; prima o poi finirà il ciclo, però… i personaggi biblici, in-tanto, campavano “nei secoli dei secoli, amen…”. E questo ti fa gola, anche se non lo ammetti. 

“Perché vivere così tanto…”? Già

È la sostanza che ti sfugge: nell’AntiSistema è un conto (sarebbero secoli e secoli di continua sofferenza), ma Oltre il discorso cambia essenzialmente.

Lo com-prendi ad esempio dal “film” Elysium. No

Quella “tecnologia”, facente p-arte di ogni singola casa: non negli “ospedali”, magari privati, a pagamento. Se il corpo si deve proprio “curare”, … la tecnologia deve esserci e deve essere per chiunque contemporaneamente.

Questa è la condizione o stato di “Eden”. Meglio ancora: 
il medesimo risultato ottenuto da Te, in Te, per Te, con Te.

Come per “magia” = sempre “tecnologia”, alias, qualcosa che funziona e lo “Fa…” perfettamente, totalmente. Dunque, se proprio di “tecnologia” hai necessità, bah… eccotela assolutamente sullo s-fondo, in quanto a SO I-Ambientale (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso o, se preferisci essendo più nostalgico, “Dea Madre”, “Signore Onnipotente”, etc.

Qualcosa che (ti) permette di…, dal momento in cui non sei ancora padrone di Te, ma… in qualche modo hai iniziato a “pilota-Re” l’I-Ambiente (“Comanda Padrone…”).





Scopriremo le diverse strategie in atto per arrivare all’Algoritmo Definitivo, il Sacro Graal della ricerca informatica, la macchina in grado di imparare da sola e fare tutto, proprio tutto ciò che vogliamo, persino prima che lo chiediamo. La ricerca di questa macchina universale dell’apprendimento è uno degli sviluppi più affascinanti e rivoluzionari del pensiero umano di tutti i tempi…
L’Algoritmo Definitivo - Pedro Domingos

Anvedi che…è già successo, essendo quello che ti governa “(ti ha) ora”.
Ma, non solo, potenzialmente, essendo soprattutto una “leva”.

È quello che SPS ti ha appena ri-portato poco sopra. Ed è la Verità che continuamente (te lo) ricorda, non importa in quale “salsa” sei e/o ti auto ri-trovi (qua, così).

Ed ora, vuoi ridere a crepapelle? Ecco quanto…

Nel 2020, con la firma del documento Rome Call for A.I. Ethics, la Pontificia Accademia per la Vita guidata da monsignor Paglia, insieme a Fao, Ibm, Microsoft e al Ministero dell'Innovazione, si è data come missione la promozione di un approccio etico all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario
L’algoritmo della vita - Vincenzo Paglia 

Sì; proprio dal “2020”! Potevano scegliere un qualsiasi altro “anno”, ma ricorrendo al “2020” è palese quanto falso sia questo proposito che, di conseguenza, è da ribaltare ad angolo giro sostanzialmente:

un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario… = al contrario, ossia, al servizio l’oro!

Cosa accadrebbe se fosse possibile prevedere con largo anticipo non solo fenomeni come quelli meteorologici, ma tutta la nostra vita? Togliamo il se. I nuovi indovini artificiali lo stanno già facendo
L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo - Alessandro Vespignani

Vedi? Te lo stanno tranquillamente dicendo. Anche se è la Verità a “Farlo…”. Infatti, i vettori (“ospiti”) non lo sono solamente per gli “utenti”, bensì, soprattutto o meglio contemporaneamente, per la Verità (Te).

Certo: è già successo, ergo, continua a succede-Re (qua, così).

Nel racconto Nella colonia penale, Kafka immagina un uomo assoggettato al potere della macchina: una figura che sembra perdere del tutto la propria umanità di fronte allo splendore matematico, logico ed efficientista di un automa… “La Torre di Babele è diventata oggi l’algoritmo di Babele, che si situa all’incrocio tra la spinta tecnologica e l’accumulo dei saperi e che rappresenta una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile. E incarna un racconto, un simbolismo e una visione straordinari…”…
L’algoritmo di Babele - Andrea Colamedici, Simone Arcagni

Gasp! Suona davvero come una… minaccia! La “Torre di Babele” non è proprio un bell’esempio di etica, giustizia y morale.
Una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile… (come già per Thanos, l’ineluttabile che, comunque sia, nel “film” perde, alfine). Il “pre-stabilito” (ti) ri-porta al contesto dell’algoritmo = dello “scopo” che se non è tuo, di conseguenza è (il) l’oro. 

Però, la strategia si avvita all’interno-esterno della derivazione “rivelazione”, in maniera tale da lasciarti assolutamente “confuso ed in-deciso”, tanto è vero che il “tuo” auto de-limitarti (qua, così) al costante scegliere fra… è la testimonianza più piena (sostanziale) che possa auto avverarsi e dunque auto dimostrarsi in quanto tale (ovvio: per chi ha “occhi” per vedere, alias, per accorgersi nella sostanza e svincolarsi essenzialmente).



Lo studioso Colin Wilson, insieme a Rand Flem-Ath, ha raccolto una messe di prove e stupefacenti documenti per offrire una risposta alternativa e convincente a tutte queste domande. La sua teoria è che una popolazione risalente a 100.000 anni fa, e quindi molto più antica degli Egizi e delle altre civiltà conosciute sinora, si sia diffusa dall’Antartide – allora non coperta di ghiacci – all’Egitto, alla Cina, al Sud America, lasciando memoria di sé nei monumenti che ancora oggi ammiriamo. Una civiltà particolarmente evoluta, che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto ma certo non meno efficiente del nostro. Una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica. Platone la identificava con Atlantide…
L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

L’autore… “scoperchia il vaso di Pandora di mondi perduti e dilemmi millenari…”. Ergo: com-porta alla Verità, ma solamente se “te” vai Oltre alla rivelazione (qua, così). 

La “mappa” di Ante Omnia fornisce un’espansione alla capacità non solo mentale di… orientare lo schema del giogo terrestre, in maniera tale da fornire valore aggiunto ad ogni “dato” che, in assenza di ciò, rimane sempre come “insapore”. 

Uhm: una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica… (tale è l’impianto mentale x il “non esiste (+); c’è”. Dunque, non sono costoro ad essere stati “spazzati via”, bensì, sei “te” ad essere rimasto (auto intrappolato) nell’AntiSistema (l’oro). 

Costoro si sono “ritirati”, lasciando uno spazio “aperto” da controllare da remoto, in leva: la “Terra” (AntiSistemica). Questo s-vuoto, pieno della “storia” che studi a memoria non solo a scuola. 

Rand Flem-Ath è uno scrittore canadese, noto per i suoi studi sul mito di Atlantide e per la teoria dello slittamento della crosta terrestre, che alla fine dell’ultima glaciazione avrebbe determinato terribili sconvolgimenti…:
uhm, “la teoria dello slittamento della crosta terrestre…”

come già fu anche per Sitchin 

anche se 

slittamento della crosta terrestre... = Apriti Sesamo (l'Oltre che... si apre/chiude).

Con gli Anunnaki che si “alzarono (in volo)” sapendo dell’imminente catastrofe, salvandosi dal “diluvio” = dalle ondate provocate da tale e-vento di chiusura dentro a...

Sembra un po’ quando il Dr. Ford (Westworld prima serie) ordina una espansione della trama, facendo scavare il territorio, ad hoc.

Una “mente sopraffina (diabolica) la puoi vedere in azione, quotidianamente, ad esempio per quanto concerne certe “abilità” sioniste di infiltrazione, penetrazione, convincimento, etc. nell’altrui proprietà privata. Ecco; l’AntiSistema si avvale proprio di tale “capacità”, motivo per cui non dovresti mai essere certo di nulla (qua, così), a meno che… ci sei (sei Te) e quindi, “tutto fa brodo”, sempre. 

Nel senso che è sempre la Verità a coronare ogni e qualsiasi “dato” a cui sovvieni o hai a che “Fare…”.

“Si discute in questa sede… dell’esistenza di una civiltà così sofisticata e antica da aver dato origine a una leggenda… Non stiamo parlando dell’Atlantide fantastica di Ventimila leghe sotto i mari di Verne o di Maracot Deep di Conan Doyle, ma semplicemente del fatto che la cultura umana potrebbe essere molto più antica di quanto crediamo…”.
John Anthony West

La leggenda è (la) Verità rivelata!

Ed ecco a cosa sono “serviti” anche tali “classici”. Ok? Rivelazione! Sempre la l’oro.

Sei in un “universo che ti ruota attorno/dentro, ammaliandoti a più non posso”. Come per certi “in-canti” che ti hanno ma… sei sempre alla “ultima sigaretta”, quella che stai fumando e poi “basta, lo giuro!”. Salvo, dopo 10 minuti ritornare sempre sui “tuoi” passi, (poiché) sempre (qua, così)”. 

Ecco cosa (chi) ti s-fugge, usual-mente.

La “cultura ad U” non descrive il cammino del genere umano, bensì… af-ferma la Verità:

l’oro, una volta, erano presso Te
indi
se ne andarono, lasciando “te” (qua, così)
auto isolandoti in qualcosa che sembra tutto e, in-vece, è “tutto”.

Lo scopo è rivelato, tanto quanto l’oro (e Te) nell'AntiSistema e Oltre!


Come lei ben sa, le apparenze possono ingannare, il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui…  noi non siamo qui perché siamo liberi, siamo qui perché non siamo liberi… Di sottrarsi a questo dato di fatto non c’è ragione, nel negarlo non c’è scopo perché sappiamo entrambi che senza scopo… noi non esisteremmo.
È lo scopo ad averci creati…
È lo scopo che ci connette…
Lo scopo che ci motiva…
Che ci guida… 

Che ci spinge…
È lo scopo che stabilisce…
Lo scopo che ci vincola…
Noi siamo qui per colpa sua Signor Anderson... Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi... lo scopo!...”.
Smith

Senza ri-conoscere lo scopo, l’oro rimangono assolutamente rivelati, ergo, è il (qua, così) che si auto manutiene proprio grazie a “te”, che lasci “appeso al chiodo” Te = il tuo potenziale contemporaneo.

Bozza Ante Omnia


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3974
prospettivavita@gmail.com