giovedì 19 gennaio 2017

Formula “Che cosa significa”?



Senti sempre “in giro” (ti raggiunge) parlare di “migliorare il mondo”, di cambiamento, di riforme per la tutela dell’equità, della giustizia, della redistribuzione del reddito, del rispetto dei diritti umani, etc.
Un bel ritornello che parte dalla “notte dei tempi” e continua senza fine di continuità, nella “notte più imperscrutabile del ‘tuo’ destino ‘qua, così’”.
Qualcosa che “inneggia” ad una sorta di eco antic3; di “età dell’oro” – leggendariamente – “già vissuta e, purtroppo per te, già sorpassata”.
Ora, chiediti:
se questa “era” è stata attraversata e lasciata indietro (da parte) e, così, dimenticata
allora, di conseguenza
perché (come mai) dovrebbe ritornare?
Perché "tutto è ciclico"?
Ma... può tornare in auge qualcosa che è stat3, causalmente, fatto precipitare (decadere)?
No.
Oppure, sì, ma... sempre all’interno di una linea di tendenza, che ti “serve in tavola” dei surrogati di ciò che “è già stato”, in luogo di ciò che “è (sempre, nel potenziale)”.
Con la "cucina molecolare", ti spruzzano nel piatto dell’aroma “al tal ingrediente naturale”, che – nel tempo – perdi assolutamente di “vista”, in termini di forma reale manifesta. 
Così come la “legalizzazione della Stevia (una pianta naturale)” è rientrata solamente nell’ambito del fornirti dei prodotti “agli estratti di Stevia”, come un riferimento teorico “alla memoria” e non più alla consistenza sostanziale del tal “corpo naturale”.
E non è proprio la stessa cosa.
Allo stesso modo, gli esperimenti di raccolto di Cannabis di Statomodificata geneticamente (resa ‘sicura’, ossia, orfana del proprio principio altro)”, che impoveriscono ciò che la natura ha previsto in sede originale:
una dimensione caratterizzata dall'assoluta assenza del principio casuale.

mercoledì 18 gennaio 2017

La tua sovranità è sostanziale.



Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli…
La pestilenza finì e nella regione tornò la vita. Molti oggi dicono che la peste fu una epidemia, che poi si esaurì come una febbre invernale. Non sanno che erano invece le tenebre che stavano per calare. Non conoscono i sacrifici fatti. Gli eroi caduti.
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
L’ultimo dei templari
Di questa citazione, è degno di nota l’osservare (il renderti conto) questa verità sostanziale:
l’umanità attuale
“non conosce (non sa, non ricorda) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…”.
Infatti, in qualcosa dove tutto è “già successo”, che cos’altro si deve – ancora – “scrivere”
L’unico fondamento portante che, nonostante tutto quello a cui sei portat3 a pensare, “manca completamente (se non a livello potenziale)”:
l’alternativa sostanziale (la backdoor, la via di riuscita… intensa come “non una fuga da un luogo chiuso”, bensì – di più – come il permettere l’entrata della luce, in un luogo chiuso da troppo tempo per ricordare, ancora, che è – appunto – un “luogo chiuso e rinchiuso in/su se stesso, con te al suo di dentro, convint3 che tutto questo spazio sia, anche, tutto quello che esiste… in termini di sostenibilità, potenziale, libertà, giustizia, esperienza, etc.”).
Ecco che “cosa manca ‘qua così’”
Ossia, manchi tu nella tua “versione originale”, con te al tuo centro, centralmente centrat3, etc.
Ora, ci sono ma, soprattutto – in una certa ottica rilevante – “ci sono stat3 (sono vissut3, esistit3) molte persone degne di nota, per la loro particolare ‘visione del mondo’, che hanno pagato pegno proprio per una simile coerenza, mai celata nel corso della propria sopravvivenza nel paradigma AntiSistemico:
quindi
ci sono umani, "attuali", che
non conoscono (ricordano) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…
Qualcosa che è potuto succedere, dato che la Massa è sempre stata – “qua, così” – inconsapevolmente dalla parte della minoranza che domina, la quale ha opportunamente preparato tutt3, in maniera tale da rendere la vita una competizione sociale globale, con in premio la propria salvaguardia, in luogo di una “fine” ritenuta troppo miserevole per essere vera. 

martedì 17 gennaio 2017

La corsa continua e la backdoor.



La via maestra per abbattere il debito è la crescita…".
Pier Carlo Padoan
Non sei “stanc3 (di rotolare nella ruota)”?
Certo che lo sei, madi chi/cosa, sei stanc3? Non lo metti a fuoco...
Lo sei (sempre) ad un livello altro, rispetto a quello sostanziale, fondamentale, centrale, portante, etc.

È come essere stanchi di portare, sulla schiena dei massi, senza essere stanchi di sopravvivere in schiavitù.
All'interno di “qualcosa”, succede che – senza più ambire a modificare quel “qualcosa”, poiché… impensabile (senza alternativa sostanziale sostenibile) – qualsiasi trasformazione del "proprio" status quo, viene auto processat3 (giudicat3) come “sufficiente, buon3, ottim3, ideale, etc.”.
Per cui, se vieni "promoss3" dal portare massi sulla schiena, a caricarli sulla schiena dei tuoi simili, allora “va bene”.
Comprendi? 
È a questo livello (punto, “momento”) che sei giunt3 “qua, così”… 
È una questione di "punti di riferimento, relativi ed assoluti". 
Sei stat3 raggirat3, nel corso del tempo deviato, AntiSistemico. 
Attraverso “l’imposizione della libera sensazione (necessità apparente)” di dover accumulare (avere, possedere) denaro - al fine di poter manifestare concretamente la sfera dei “tuoi” desideri, trasformandoli in… realtà manifesta - sei decadut3 “qua, così”.
Ed “ora”, appunto, senza denaro non sembri “essere nessun3”, ossia, sembri essere quel nessun3 che la società riconosce solamente per mezzo del contrasto “avere/non avere = essere”.

lunedì 16 gennaio 2017

Equity.



La motivazione essenziale alla letteratura fu per Fowles la sensazione che il mondo era sostanzialmente assurdo
Link 
Le “parole” – mentre ne disponi il “senso”, secondo la tua logica interiore (quello che intendi comunicare) – servono per imbottigliare (collo di bottiglia) e catturare l’animo umano. 
Come una fotografia, intrappolano i “comunicanti” all’interno di un dialogo inaridito e, perlomeno, di secondo livello (se per primo livello ci si riferisce alla comunicazione originale, del tutto intatta e perfettamente identica al pensiero emanato, inteso e rimasto tale anche dopo avere proferito parola).
La convenzione riduce tutto a qualcosa di misurabile (valutabile, soppesabile, commerciabile) che viene, di conseguenza… misurat3. Il che non deve portare a credere che l’ordine sia proprio questo, bensì, che – prima (dal momento di “è già successo”) – si annidi una ragione fondamentale che ha progettato tutto ciò, alla luce della relativa (propria) assoluta viva compresenza (ovviamente, immanifesta, giacché dominante).
Ora, tutto quello che riassumi come vero (perché sei senza alternativa sostanziale manifesta ed immaginabile)” è, nella sostanza, il punto di vista, la prospettiva, l’ingegneria, l’interesse, la lungimiranza, il piano, la strategia, l’intenzione, etc. – appunto – del vertice distaccato, dominante:
qualcosa che se (se) hai il coraggio anche solo di “ipotizzare (come reale, già manifesto ‘qua così’)”
allora
la realtà manifesta “qua, così”
diventa subito (subito)
non “sostanzialmente assurda…” ma, “con senso sostanziale”…

venerdì 13 gennaio 2017

Cancellare la memoria.



Per farti accettare determinate “cose (stati)”, vieni indott3 a credere che “sia tutto oro quello che riluce”. 
Questo perché “sei conosciut3”. Il “tuo” funzionamento è (già) noto. 
È il ricordo di ciò, a non essere noto (ma solamente a te e ad ogni individuo nella tua stessa situazione “qua, così”). 
Qualcosa che emerge, in coloro che devono “operare” in un certo momento, solo per il tempo esatto richiesto da quel “momento”. Poi, la memoria si auto cancella… anche in ess3, non visto che “il lavoro è inconscio” e, come tale, lo deve rimanere, al fine di essere perfetto sotto ad ogni punto di vista, ad eccezione dell’unico che conta sostanzialmente per te:
il tuo.
Per questo motivo, appunto, il “lavoro” è – e deve – rimanere… inconscio.
Il “lavoro” è tutto quello che fai, quando richiesto, con l’obiettivo di contribuire a mantenere la realtà manifesta… “qua, così”.
Qualcosa che nemmeno tendi ad immaginare, tanto è arcigna la tenuta AntiSistemica dell’intenzione dominante (che si avvale dell’umanità o, meglio, del resto dell’umanità, come se fosse il proprio “personale domestico”)…
C’è come una “interferenza”, assieme all'aria da respirare (obbligatoriamente). 
Un manto di oblio, un cancellino “naturale”, un panno imbevuto di etere, un intervento costante a “cielo aperto”.
E quello che stai pensando, ora… se giudicato (risultante) pericoloso per il paradigma “qua, così”, viene immediatamente rimosso e cancellato (eliminato, terminato, dimenticato, etc.).
Questo è “troppo, per te”? Non importa quello che stai pensando anche a tal riguardo. Non importa perché è “già successo” e continuerà a succedere ad “immagine e somiglianza” di ciò che “è già successo”:
come puoi, forse, notare
il riflesso non giunge ad evidenziare la dominante
se non attraverso la caratteristica ambientale simbolica sostanziale frattale espansa
qualcosa che, tuttavia, ti devi ricordare che esiste (nonostante tutto).

giovedì 12 gennaio 2017

La mediazione.



Che metodo usate per fare delle olive biologiche?
Praticamente… se buttiamo roba chimica, queste cose qui, è vero che poi muoiono gli insetti, però quando ci andiamo a infilare le mani dentro… praticamente, se ‘se leccamo’ le dita, praticamente ‘se avvelenamo’ e fine… Sai cosa ho fatto io a tutto quello che è chimico? Ho detto, no!...”.
Linea verde 8 gennaio 2017
Ognuno di noi ha dei talenti. Ognuno di noi. I talenti sono come dei piccoli semi, che hanno una forza incredibile… Il seme per generare questa meraviglia, ha bisogno di trovare un terreno fertile in cui germogliare… Ora, i talenti li abbiamo tutti.
Se il nostro talento non trova il terreno giusto su cui germogliare, passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero”.
Linea verde 8 gennaio 2017
Semi, terreno, talenti, possibilità, controllo (tempo), dipendenza…:
se… passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero”.
Come ti chiami?
Ben Larson.
Col tempo, crederai di esserlo sempre stato”.
Incorporated
Creare necessità è… creare dipendenza (paura).
Ieri è stato messo in evidenza il nesso:
deviazione
interferenza
bufala (menzogna)…
Ma, allo stesso tempo, “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Nel senso che, la caratteristica frattale espansa – ambientale – è, anche, una memoria (un registro per il funzionamento d’assieme). Per cui, tutto quello che succede nel reale manifesto, (tutto) lascia una “traccia” e viene osservato, registrato e conservato a livello di memoria non locale, ubiqua, wireless, etc.
Qualcosa che è sempre disponibile se (se) te ne ricordi, ne sei al corrente, sai come porti.

mercoledì 11 gennaio 2017

Nella deviazione, l’interferenza e quindi la “bufala”.



Banche, Padoan: In Italia sistema bancario non è in crisi
"Vorrei ricordare quali somme sono state spese per il salvataggio delle banche in altri Paesi, come ad esempio la Germania. Noi siamo molto lontani da questo. In Italia finora sono stati versati tre miliardi di euro.
Siamo il Paese dell'Ue che ha pagato di meno per il salvataggio delle banche
Il sistema bancario italiano non è in crisi. Ha sopportato a fatica una pesante crisi finanziaria durata tre anni e che è costata dieci punti di Pil. L'economia italiana si finanzia quasi esclusivamente attraverso le banche. In una lunga recessione è inevitabile che ci siano casi di banche in sofferenza", ha sottolineato il ministro.
Link 
Come riconosci una “bufala”, se istituzionale?
Siamo il Paese dell'Ue che ha pagato di meno per il salvataggio delle banche”:
l’Italia ha “pagato di meno”, ma ha – comunque – “pagatoper chi/cosa?
per “il salvataggio delle banche…
salvataggio (l'avere salvato), dunque.
L'economia italiana si finanzia quasi esclusivamente attraverso le banche”:
quindi, come può la banca” rischiare il collasso?
È impossibile “qua, così”.
La recessione? Deriva dalla ciclica “crisi”:
chi/cosa detiene i “rubinetti” del credito?
la banca (non ci sono “le banche”. C’è “la banca”).
Quindi?
La ciclica “crisi” è organizzata dalla banca o, meglio, dall'interesse della sottodominante “ad immagine e somiglianza” della, guarda non caso, dominante…
"Qua, così", allora, la presenza della "bufala", indica simbolicamente una strategica compresenza "non manifesta".

martedì 10 gennaio 2017

L’auto pilota massivo.



In questo spazio (potenziale) si sta preparando la quintessenza, il “concentrato”, di ciò che è - nell'immaginario collettivo - il concetto, evanescente ed inafferrabile, di “dimensione parallela”. 
O, se vuoi, di quello che è l’astrazione del “sogno”, l’anticamera del desiderio, dell’intendere e volere, etc.
Qualcosa che assomiglia ad un reale manifestabile “progetto”.
Ma, allo stesso tempo, qualcosa che – rispetto al progetto convenzionale – non necessita di alcuna dipendenza dal denaro, al fine di potersi auto realizzare.
Più semplicemente, questo spazio (potenziale) è il punto d’inizio (Big Bang) di una possibilità, in alternativa sostanziale “altra”, di riuscire ad auto manifestare l’esistenza in vita, umana d’assieme, a partire dall'idea stessa di “esistenza in vitasovrana, secondo le caratteristiche più fondamentali che possano già essere concepite e, così, strutturate fisicamente”:
lato mio/tuo/umanità, centrale
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Che altro? Che altro… desideri? Non trovi che tutto questo sia il “massimo”, in termini di… equilibrio?
No, che non lo pensi. Nevvero?
Non lo pensi perché, forse, lo percepisci e non ti soddisfa mai a pieno, poiché ti sembra che sia un modello manchevole di qualcosa. Qualcosa che non sai perfettamente mettere a fuoco, tuttavia, qualcosa che ti erode alle fondamenta che, nel frattempo, non sono più le tue fondamenta, bensì, la “cantina svuotata e riempita d’altro”.
Allora, te lo qualifica e quantifica SPS (Io), di che cosa si tratta. Ci sono due fulcri principali attorno al quale “gira tutto”. Una stratificazione di tutto “qua, così”, poiché, ricordalo sempre:
stai facendo “analisi logica”
da/in una situazione di “è già successo”
ergo
ne risenti
quindi
non sei a pieno, mai, te stess3.

lunedì 9 gennaio 2017

Il benchmark.



Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste”.
Giovanni Soriano
Trova il modo (perché “è tempo”) di andare oltre alla convenzione (persino quando la convenzione, pensi essere, ribellione, rivoluzione, evoluzione, etc.).
“Dio non esiste”? Ok.
Tuttavia, l’immagine di Dio è un simbolo, ossia:
non esiste “Dio”
ma
esisteciò che Dio rappresenta (“incarna”)
essendo simbolo della compresenza immanifesta dominante (la ragione fondamentale).
Tutto questo lo ricordi attraverso la caratteristica ambientale del simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria). 
Vai Oltre Orizzonte…
Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento”.
Piero Angela
Perché devi sempre “orbitare (ruotare) intorno a un nuovo... punto di riferimento”?
Perché, viceversa, non immagini di essere, ad esempio, un Sole?
Perché non ti ricordi come punto di riferimento per te stess3?
Perché non brilli e, così facendo, eviti di “respirare dentro informazione esterna”?
Il Sole espira. Il Buco Nero inspira.
Essi sono i “fine corsa” della respirazione:
la dinamica
il senso
la funzione
il potenziale
il… benchmark (riferimento)
qualcosa, attraverso cui puoi ambire di ritornare ad essere, ricordando la capacità di grande concentrazione di massa (leva).
Le leggi della fisica devono essere di natura tale da valere rispetto a un sistema di riferimento in moto arbitrario”.
Albert Einstein, I fondamenti della teoria della relatività generale, 1916

giovedì 5 gennaio 2017

Giustizia ad angolo giro.



All'interno del “voto sostanziale di protesta” esiste uno “spazio vergine (potenziale)”, ricavabile allorquando una grande concentrazione di massa (un3, nessun3, centomila) non si riconosce più, fondamentalmente, in nulla (relativamente alla realtà manifesta “qua, così”). 
Tale spazio (potenziale) deve essere uno.
Altrimenti, decade la sostanza del drenaggio di "preferenza" dall’AntiSistema.
E per “essere uno”, significa che – al di fuori della convenzione reale manifestanon ci deve essere auto separazione, ancora basata sulla convenzione stessa
Questa caratteristica è, allo stesso tempo, la “sua” forza e la “sua” debolezza:
forza, in quanto costituisce autenticamente qualcosa di nuovo, diverso, alternativo sostanziale, coerente e lungimirante rispetto a “quello che 'perde' e a quello che, soprattutto, ricorda”
debolezza, in quanto costituisce il più classico tallone di Achille, dato che l’AntiSistema by dominante può disinnescare tutto, preventivamente, favorendo – attraverso il “divide et impera” – la formazione illusoria di più spazi potenziali, al fine di confondere la Massa, auto proveniente già da una situazione di estrema confusione (organizzata by dominante).
Al fine di porre un rimedio definitivo, a tutto questo, in SPS (Me) sono sorte le basi per costruire un fondamento sempre riconoscibile, anche nel momento in cui le persone si ritroveranno in balia dei “quattro venti”.
Uno di questi baluardi è, ad esempio, il centro morale di “giustizia ad angolo giro”. Ossia, il porti sempre la seguente domanda:
al "centro" chi (che cosa = situazione) metti?