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giovedì 5 gennaio 2017

Giustizia ad angolo giro.



All'interno del “voto sostanziale di protesta” esiste uno “spazio vergine (potenziale)”, ricavabile allorquando una grande concentrazione di massa (un3, nessun3, centomila) non si riconosce più, fondamentalmente, in nulla (relativamente alla realtà manifesta “qua, così”). 
Tale spazio (potenziale) deve essere uno.
Altrimenti, decade la sostanza del drenaggio di "preferenza" dall’AntiSistema.
E per “essere uno”, significa che – al di fuori della convenzione reale manifestanon ci deve essere auto separazione, ancora basata sulla convenzione stessa
Questa caratteristica è, allo stesso tempo, la “sua” forza e la “sua” debolezza:
forza, in quanto costituisce autenticamente qualcosa di nuovo, diverso, alternativo sostanziale, coerente e lungimirante rispetto a “quello che 'perde' e a quello che, soprattutto, ricorda”
debolezza, in quanto costituisce il più classico tallone di Achille, dato che l’AntiSistema by dominante può disinnescare tutto, preventivamente, favorendo – attraverso il “divide et impera” – la formazione illusoria di più spazi potenziali, al fine di confondere la Massa, auto proveniente già da una situazione di estrema confusione (organizzata by dominante).
Al fine di porre un rimedio definitivo, a tutto questo, in SPS (Me) sono sorte le basi per costruire un fondamento sempre riconoscibile, anche nel momento in cui le persone si ritroveranno in balia dei “quattro venti”.
Uno di questi baluardi è, ad esempio, il centro morale di “giustizia ad angolo giro”. Ossia, il porti sempre la seguente domanda:
al "centro" chi (che cosa = situazione) metti?

venerdì 30 dicembre 2016

L’autentico sostanziale voto di protesta .



"Io Sono"... diamante. È come... entrarti nel computer e non trovare nulla da nascondere, perchè tutto è condiviso pubblicamenteÈ come leggerti nella coscienza...
Che cosa sai? 
Quello che ti dicono, senti, leggi, studi, etc. Ma… “di tuo”, esattamente, che cosa sai?
Nulla. Se non il tuo “percepire”.
Ciò che si trova dentro di/a te, elaborato nell'insieme e conformante un “mix” ad alto valore aggiunto:
qualcosa che assomiglia alla tua impronta digitale, al tuo Dna, persino al tuo “odore”…
Quando sopravvivi socialmente, ti senti comunque “particolare”:
non riesci a mettere a fuoco, distintamente, questo tuo “sentirti tale” ma, comprendi di rappresentare ed incarnare una “meraviglia (più unica che rara)”.
E questo, nonostante ogni processo di auto svalutazione che, comunque, ti caratterizza come un mantello esterno, temporalmente, sempre più pesante, pressante ed apparentemente interiore:
qualcosa che prende il posto della tua “unicità”
facendoti pensare “al contrario”
ossia
massivamente.
Secondo la moda, la tendenza, il trend, la direzione sovrimpressa alla Massa, nella Massa.
E tutto questo succede, continua a succedere ed è – avanti a tutto – “già successo”.
"Ora"... stai per entrare in “clima elettorale”.