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martedì 29 settembre 2009

Il frattale Hitler Saddam e le invasioni di campo.


Chi mette in dubbio l’importanza strategica dei mass media al giorno d’oggi? In un mondo in cui l’immagine vale più di mille buone intenzioni, in una società in cui l’immagine può più di infiniti “giri di fumo”… in un contesto simile, verifichiamo a chi appartengono i più importanti organi di distribuzione di immagini al mondo; ovvio che non si tratta solo di immagini, bensì di contenuti visibili ed invisibili. È ormai sufficiente una semplice ricerca sulla rete per capire immediatamente CHI controlla i flussi informativi a livello globale. Non ve lo dirò io. Chiedersi chi lancia le mode è come chiedersi come mai, di tanto in tanto, sull’autostrada si forma una coda e si deve frenare di colpo se dopo 1 minuto si riparte e non c’è assolutamente niente e nessuno. Occorre smettere di subire passivamente il bombardamento. Occorre solleticarsi di domande e perplessità; levarsi dalla strada e osservare curiosamente… Ora, c’è qualcuno o qualcosa che passa una versione della “Storia” ufficiale completamente riscritta e, come dire, rivisitata. Questa potenza capace di scrivere quello che vuole, esige anche di imprimerla nelle menti della società umana. L’11 settembre 2001 ne è un esempio fantasmagorico! E l’attacco al Pentagono, per dirne una, una vera e propria tragica commedia passata sulle ali dei media, in piena luce del giorno e sotto agli occhi di un numero di persone senza precedenti… Hanno fatto sempre così nel corso della storia. E cosa si ricorda l’11 settembre da ormai 8 anni? Chi si celebra? Chi si odia? Cosa ha rappresentato l’11 settembre? Che cosa ha comportato negli anni a seguire? Saddam Hussein ha pagato. Il dittatore ha pagato per intero tutte le proprie colpe! Se cerchiamo bene sulla rete, troveremo la vera storia di questo uomo cuscinetto. Un pupazzo gonfiato ad arte dai soliti noti e messo al posto giusto per preparare per tempo i tempi… una triste storia che finisce, in pratica, con i crolli delle Twin Towers. All’epoca della prima guerra del golfo, perché gli USA ritirano le truppe a ridosso di Baghdad? Le risposte stanno a voi. La conclusione è che il “metro” è sempre lo stesso nel corso dello scorrere degli anni e dunque della storia; a me pensare a Saddam fa venire in mente un’altra grande anima nera ricordata dalla storia: Hitler. Cimentare costui è notevole perché la massa è stata talmente indottrinata che uno rischia il pubblico ludibrio. Eppure lo schema è sempre lo stesso. Riflettiamoci sopra.

sabato 26 settembre 2009

Virus A/H1N1 - per gridare e riflettere.

Esiste una favola attribuita ad Esopo che si chiama “Al lupo! Al lupo!”; Wikipedia la descrive brevemente in questa maniera:

In un villaggio viveva un pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si divertiva a fare uno scherzo: mentre le altre persone erano a dormire egli cominciava a gridare: "Al lupo, al lupo!" Così tutti si svegliavano e accorrevano per aiutarlo. Ma dopo il pastore burlone rivelava che era stato tutto uno scherzo. Questo scherzo continuò per parecchi giorni, finché una notte il lupo arrivò veramente. Il pastore cominciò a gridare: "Al lupo, al lupo!". Ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo. Così il lupo si mangiò tutte le pecore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Al_lupo!_Al_lupo!

Ora, come inquadrare la notizia del virus H1N1, il quale viene dopo una successione memorabile di altri virus che, di anno in anno, l’antisistema tramite i media ha provveduto a ventilare per tutto il globo? Atri virus che poi, puntualmente, non sono mai giunti in Italia ed hanno contribuito solo a riempire le tasche delle multinazionali del farmaco… Come comprendere questo meccanismo? Quale riflesso giunge al genere umano? Quale pericolo nasconde l’abituarsi a snobbare questi avvertimenti? Ricordiamo che il profano va sempre di pari passo al sacro, anzi i due risvolti tridimensionali si completano a vicenda… Leggiamo una parte di questo articolo apparso qua:
http://it.notizie.yahoo.com/10/20090918/thl-influenza-a-picco-a-novembre-dicembr-deebc83_1.html

Il quale recita così:
“ Difficile fare una stima del numero di casi di influenza A nel momento di massima diffusione del virus. La previsione fatta negli Stati Uniti, rileva Cricelli, e' che si ammalerà circa il 50% della popolazione, mentre gli esperti britannici prevedono in quel Paese un contagio del 30-40% dei cittadini. E in Italia? ''Con la vaccinazione - sottolinea l'esperto - ci attendiamo qualche milione di casi, con alcune centinaia o poche migliaia di casi piu' gravi correlati a complicanze dirette dell'influenza A''. Ad ogni modo, puntualizza, ''siamo ai livelli di una normale, anche se importante, epidemia di influenza stagionale; nel 2000, ad esempio, i casi di influenza stagionale furono circa 7 mln”

Complessivamente, ricorda Cricelli, ''dovrebbero essere circa 24 mln gli italiani da vaccinare ed a questi si aggiungeranno alcuni mln da vaccinare anche contro l'influenza stagionale, per un totale di oltre 30 mln di vaccinazioni. Se sarà effettuata una co-vaccinazione, ovvero la somministrazione simultanea dei vaccini antipandemico e per l'influenza stagionale, i tempi ovviamente si accorciano''. Ovviamente, secondo l'esperto, ''è auspicabile un avvio unico delle vaccinazioni su tutto il territorio, per un migliore controllo dell'epidemia''. - NO ALLARMISMI, E' NORMALE INFLUENZA MA PIU' DIFFUSIVA: ''Va comunque ribadito - e' il monito del presidente Simg - che l'influenza A e' una normale influenza, solo che si diffonde di più e molto rapidamente; per questo abbiamo un maggior numero di casi e ciò potrebbe creare problemi all'organizzazione sanitaria''. Tuttavia, conclude Cricelli, ''stimiamo che la maggioranza dei casi non avrà bisogno di interventi straordinari: In queste situazioni, è bene avvertire il medico. Gli antivirali verranno somministrati se necessari; Per il resto, consigliamo il riposo e il controllo dei sintomi''

Quale insegnamento trarre da questa situazione? Secondo me che:
- Bisogna andare oltre alle apparenze, mantenendosi in una situazione di equlibrio… se ci abituiamo a snobbare sistematicamente non riusciremo più a discernere tra vero e falso, se ci abitueremo a credere sempre saremo esposti ad un possibile, e autentico, pericolo per il futuro...
- Occorre avere fiducia ma non ciecamente nella qualità e veridicità delle informazioni fornite alla massa, perché la società umana non è ancora evoluta a tal punto da avere superato gli attuali limiti derivanti da avidità, possesso, sete di potere, egoismo, etc.; pertanto l’antisistema, che si avvale degli uomini per funzionare ( ovviamente ) è, come dire, tarato secondo il grado di moralità ed etica vigente… quindi non ancora in equilibrio…
- Occorre pertanto prendersi carico delle proprie responsabilità, evitando di essere il collettore finale del tubo catodico, dei giornali, degli opinionisti, degli amministratori, dei politici, dei leader attuali; costoro sono nella posizione esatta ( anime coraggiose ) per trattare come si deve una società fatta di pecore senza occhi…
- Occorre essere più attenti, più presenti, proattivi, ma per essere questo dobbiamo progressivamente tornare padroni del nostro tempo, alzare gli occhi da terra, smettere di sentirsi degli agnelli sacrificali, smettere di crogiolarsi negli ozi della modernità e nelle mode e tendenze costruite apposta tutte attorno a noi… è logico che chi ha il potere non lo vuole mollare e farà di tutto per mantenere lo status quo, utilizzando una strategia di carota e bastone ( il bastone sempre più velato, come nella metafora della rana bollita – cercare in rete please  )…
- Evitare il giudizio facile nei confronti di chi amministra in qualunque funzione sociale, perché se ricoprono quella carica, non sono certo giunti per caso a raccogliere voti o consenso; se sono amici degli amici, hanno semplicemente approfittato della situazione, ma non per questo il mondo deve finire… tramite la presa in carico delle proprie responsabilità il mondo cambia:

« Quando dispero, io ricordo che nel corso di tutta la storia la via dell’ amore e della verità ha sempre trionfato. Ci sono stati tiranni e macellai, e per un po’ possono sembrare invincibili, ma la conclusione è che cadono sempre. Riflettici. Sempre. »
http://it.wikipedia.org/wiki/Gandhi_%28film%29

Viviamo in una società che si autocorregge con una lentezza esasperante, dato che il flusso del tempo è funzione anche dell’organo di controllo definito antisistema, il quale cerca in tutti i modi di sopravvivere il più a lungo possibile in un Sistema che, a regime, lo vedrà escluso; escluso o meglio trasmutato dalla nuova vibrazione, lunghezza d’onda, energia vitale dell’uomo nuovo…
Ogni accadimento rimanda un riflesso per gli attori umani, come uno specchio assai prezioso…

domenica 20 settembre 2009

Il valore dell'Uno.

Al fine di comprendere meglio il concetto dell’Uno ( ossia che noi tutti siamo scintille divine e che tutti insieme costituiamo il Creatore, il quale attraverso questa "tecnica” evolve, vivendo tutte le nostre esperienza ) teniamo bene in considerazione questa massima di antica data:
"Come in alto, così in basso; come dentro, così fuori…” – dalla "Tavola di Smeraldo” di alchimistica memoria (http://it.wikipedia.org/wiki/Tavola_di_smeraldo ).
La natura olografica dell’Universo prevede che anche la più minuscola sua parte contenga le informazioni per comprendere l’intero. Estendendo questo concetto a ogni vicissitudine che noi incontriamo nel durante della nostra vita, possiamo iniziare ( o meglio comprendere ) come ogni "cosa” sia collegata alle altre da più o meno sottili "fili” d’energia o vibrazione. Qualsiasi sia l’evento in questione, c’è sempre un effetto di specchio o di riflesso che giunge per noi, ricordando anche il concetto di azione-reazione, dove la reazione in questo caso è un qualcosa che ci da lo stato attuale del "dove siamo” rispetto al "cosa abbiamo appena fatto”; uno specchio che riflette il nostro status al fine di farci comprendere dove abbiamo sbagliato, perché abbiamo sbagliato o l’esatto contrario ( molto raro ). Proprio in questo riflesso ( si veda il seguente link relativo agli "Specchi Esseni” http://www.stazioneceleste.it/articoli/braden/7_specchi_esseni.htm ) è contenuto, data la natura olografica del tutto, lo  schema funzionale dell’Universo intero. Compresa la natura educativa degli specchi si dovrebbe smettere di giudicare e supporre in quanto non resta che prendersi carico delle proprie responsabilità. Il mondo in questo modalità cambierebbe dalla sera alla mattina…
Il profano di questo blog, questa volta, va ad agganciare la modalità con la quale, nel gioco de "Il milionario” condotto da Gerry Scotti su Canale 5 (http://www.tv.mediaset.it/quimediaset/articolo_216.shtml ), tutte le benedette sere si sensibilizza il pubblico alla partecipazione di un gioco assolutamente banale, al solo scopo di raccogliere via sms il balzello di 1 euro moltiplicato per "enne”. Ora, il pubblico che segue il simpatico conduttore è dell’ordine di qualche milione di persone! Fatti due conti, i 1000 euro dell’unico premio assegnato, calcolando che tutti possono vincerlo, sia che abbiano risposto bene alla domanda sia che l’abbiano sbagliata, sono una sciocchezza in confronto al potenziale di raccolta dell’intero "cucuzzaro” ( a voi una stima della somma incassata tutte le sere, alla quale vanno aggiunti i proventi della pubblicità ). Perché scrivo tutto ciò? Perché occorre notare almeno due cose:
A)    l’enorme potenziale dell’Uno ( in questo caso 1 euro per 1 persona per 1 sms ) – e ricordando il discorso degli specchi… mumble mumble… quale è il riflesso che giunge ad ognuno dei giocatori?
B)    il fatto non irrilevante che "l’unione fa la forza” – infatti l’antisistema ha provveduto oculatamente a separarci, inserendo più "cuscinetti” possibili tra me e te, tra te e lui, insomma tra di noi tutti.
Il riflesso deve "fare riflettere"...


venerdì 18 settembre 2009

Una banca è una banca.

Mi chiedo come sia possibile che una istituzione religiosa, per giunta di tale importanza ( la chiesa del Vaticano ), abbia il bisogno di possedere una “banca”! E se il Papa ritiene di avere bisogno anche di una “operazione trasparenza” in un simile contesto, è facile convenire che “ tutte le banche sono uguali, persino quelle con a capo dei religiosi “. Non dobbiamo abituarci a tutto quello che passa l’antisistema, perché “ egli fa i propri interessi “… Non dobbiamo abituarci al fatto che sia normale che una Chiesa abbia la proprietà di una banca ( e si sa che il potere bancario è all’origine dell’attuale crisi economica ). Non è assolutamente normale, etico, morale, etc. che una religione abbia il bisogno della proprietà di una banca!!! Tanto più che per speculazione è successo quello che è successo ( si veda seconda news )... e la speculazione è il pane di un certo potere bancario; basti notare come hanno fatto utili le più grandi banche al mondo in questo 2009 ( speculazione di borsa - leggasi trading speculativo... ).


Titolo: Ior: ribaltone al vertice (Repubblica)

Ora: 18/09/2009 08:43

Testo:

ROMA (MF-DJ)--Scatta oggi allo Ior, l’Istituto opere di religione, l’”operazione trasparenza" voluta da Papa Ratzinger e dal suo braccio destro, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Per i vertici della banca vaticana spira aria di ribaltone.

Lo scrive "Repubblica" che precisa come il presidente Angelo Caloia, da 20 anni al comando della struttura, potrebbe essere sostituito con circa due anni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, il 14 marzo 2011. In pole per la successione c’è Ettore Gotti Tedeschi, rappresentante in Italia del Banco Santander Central Hispano. Sarà rinnovato anche il Consiglio di Sovrintendenza.

MF-DJ NEWS

1808:42 set 2009

http://it.advfn.com/notizie/Ior-ribaltone-al-vertice-Repubblica_39523070.html


19-06-09 FAO: COLDIRETTI, SPECULAZIONE SU GRANO HA BRUCIATO 200 MILIARDI

(ASCA) - Roma, 19 giu - La speculazione sulla fame ha bruciato nel mondo quasi 200 miliardi di dollari solo per il grano con le quotazioni internazionali che sono dimezzate in un anno da 10 dollari per bushel (0,37 dollari al chilo) dello scorso anno a poco piu' di 5 dollari per bushel (0,18 dollari al chilo) mentre i prezzi dei prodotti alimentari derivati come pane e pasta hanno continuato ad aumentare nei paesi ricchi ed in quelli poveri. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base delle quotazioni al Chicago Board of Trade, nel commentare le nuove stime pubblicate dalla Fao secondo la quale la fame nel mondo nel 2009 raggiungera' per la prima volta un livello storico con 1,02 miliardi di persone in stato di sotto nutrizione.

Nonostante il forte calo dei prezzi alla produzione agricola - denuncia la Coldiretti - rimangono alti i prezzi al consumo che rendono ancora piu' difficile la sopravvivenza del miliardo di affamati. Come dimostra il fatto che, secondo una analisi della Fao, l'andamento dei prezzi al consumo in 58 Paesi in via di sviluppo ha evidenziato che nell'80 per cento dei casi i prezzi sono piu' alti dello scorso anno.

L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - continua la Coldiretti - e' fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilita' dai mercati finanziari in difficolta' a quelli delle materie prime come grano, mais e soia. Manovre finanziarie sul cibo che stanno ''giocando'' senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilita' impedendo la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi.

Gli effetti disastrosi della crisi economica confermano che il cibo non e' una commodities qualunque il cui acquisto puo' essere rinviato di un anno, come nel caso delle automobili, e per questo - afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini - sono necessarie politiche specifiche per mantenere viva e sviluppare l'agricoltura.

L'emergenza alimentare - precisa Marini - non si risolve con i prezzi bassi all'origine per i produttori perche' questi non consentono all'agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutturano il sistema che non e' piu' in grado di riprendersi anche in condizioni positive.

Gli aiuti alimentari sono necessari, ma non bastano e - continua Marini - occorre investire nell'agricoltura delle diverse realta' del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identita' territoriali per sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall'estero. Alle agricolture di tutto il mondo - conclude Marini - devono essere garantiti credito e investimenti adeguati se si vuole continuare a sfamare una popolazione che aumenta vertiginosamente, si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose, occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori perche' negare tutto cio' e' piu' distorsivo di qualsiasi aiuto di stato.

res-dnp/mcc/bra

http://www.asca.it/news-FAO__COLDIRETTI__SPECULAZIONE_SU_GRANO_HA_BRUCIATO_200_MILIARDI-839729-ORA-.html

giovedì 17 settembre 2009

Fame online nel mondo duale.

C’è solo da riflettere davanti a queste due notizie:


Mercoledì 16 Settembre 2009, 20:12

Poker online, mercato da 2,2 mld


(ANSA) - ROMA, 16 SET - Il poker online ha un tendenziale di raccolta a 2,2 miliardi con 7 milioni di tornei giocati. Secondo i dati dell'Amministrazione Monopoli.Un risultato ancora piu' importante, se si considera che il mercato del gioco online (compresi prodotti come le scommesse e i gratta e vinci), secondo le stime Aams, chiudera' il 2009 a oltre 3 miliardi di raccolta. Ci sono in vista anche delle novita': prima fra tutte il cash game, ovvero la possibilita' di acquistare direttamente fiches.

http://it.biz.yahoo.com/16092009/2/poker-online-mercato-2-2-mld.html

http://it.biz.yahoo.com/02092009/26/giochi-poker-on-line-compie-anno-raccolta-vola-1-6.html



Mercoledì 16 settembre 2009 18:40

Onu, riserve di cibo ai minimi ultimi 20 anni mentre aumenta fame

di Sharon Lindores

LONDRA (Reuters) - Le riserve alimentari da inviare come aiuto umanitario sono al punto più basso degli ultimi 20 anni, nonostante il numero delle persone affamate e bisognose quest'anno s'impennerà fino a toccare il numero più alto di sempre. Lo ha detto oggi Josette Sheeran, direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, spiegando che l'agenzia sta affrontando una delle sfide più rischiose in assoluto. "Il problema è che la crisi alimentare e quella finanziaria si sono fatte sentire silenziosamente in tutto il mondo ma hanno colpito molto più duramente quel miliardo di persone che vivono in condizioni disperate, in termini di povertà, perché sono le più vulnerabili", ha spiegato la Sheeran in un'intervista a Reuters. Il numero di persone che soffrono la fame quest'anno ha superato per la prima volta il miliardo di unità, ha detto la funzionaria, aggiungendo che il Pam ha a malapena un terzo dei fondi necessari quest'anno per sfamare 108 milioni di persone. Fino ad oggi, l'agenzia ha confermato di avere solo 2,6 miliardi di dollari contro i 6,7 messi in bilancio per il 2009. Eppure basterebbe soltanto lo 0,01% della cifra stanziata per combattere la recessione mondiale per superare la crisi. La Sheeran spera di poter trasmettere il suo sos sul bisogno urgente di nuovi fondi al prossimo G20, fissato per il 24 e 25 settembre a Pittsburgh e all'Assemblea Generale dell'Onu. "Ci piacerebbe vedere un gesto coraggioso", ha detto, aggiungendo che il problema della fame può essere risolto. Anche l'anno scorso il mondo ha prodotto abbastanza cibo da sfamare tutti. Il problema è farlo arrivare a chi ne ha bisogno. "Abbiamo bisogno dell'impegno di cui necessita un'emergenza durante i prossimi due anni", ha proseguito la Sheeran, ricordando che per l'anno prossimo il Pam prevede di aver bisogno di altri 6,7 miliardi di dollari per neutralizzare l'effetto della crisi.

SFORZARSI DI PIU' MENTRE SI TAGLIA

Il Pam aiuta a nutrire coloro che sono ritenuti i più disperati, circa il 10% del totale dei bisognosi. Nel migliore dei casi, quest'anno l'agenzia riuscirà a raggiungere e sfamare l'8,5% di coloro che hanno bisogno, ha spiegato la direttrice. Il programma dell'Onu, infatti, si è visto costretto a ridurre le razioni distribuite ad alcuni dei Paesi più colpiti dalla piaga delle fame, dove una persona su sei è rimasta indigente. Il Pam si prepara a tagliare le razioni in Kenia, dove la siccità e l'aumento dei prezzi dei generi alimentari hanno ridotto alla fame oltre quattro milioni di persone. Il programma per il Guatemala dell'agenzia, che fornisce cibo a 100mila bambini e a 50mila donne in gravidanza o in allattamento, è appeso ad un filo, dicono dall'organizzazione. In Bangladesh, il Pam raggiunge a stento un milione di persone a fronte dei cinque milioni di disperati che non riescono a procurarsi il cibo con cui sfamare le famiglie. Particolarmente preoccupante è la situazione delle donne in attesa o nel periodo dell'allattamento e dei bambini sotto i due anni, ha spiegato la Sheeran. Alcuni Paesi sviluppati hanno speso migliaia di miliardi per stabilizzare l'economia e adesso si trovano costretti a tagliare il bilancio. Tutti i fondi di cui dispone l'agenzia dell'Onu sono il frutto di donazioni. L'organizzazione non ha un sistema di finanziamento autonomo. Pertanto, la Sheeran riconosce che il contributo di Stati Uniti, Canada, Australia, Gran Bretagna e Europa è stato fondamentale. "Ciò di cui abbiamo bisogno è che questi Paesi continuino così", ha precisato la funzionaria. Gli Stati Uniti, ad esempio, si sono attivati per incrementare il fondo destinato all'emergenza alimentare per quest'anno. Però il Regno Unito ha messo a disposizione del Pam 70 milioni di dollari contro i 169 stanziati nel 2008, secondo quanto rivelato da un funzionario del Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale. L'anno scorso il Pam ha ricevuto cinque miliardi di dollari in contributi volontari.

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE58F0RZ20090916