domenica 20 settembre 2009

Il valore dell'Uno.

Al fine di comprendere meglio il concetto dell’Uno ( ossia che noi tutti siamo scintille divine e che tutti insieme costituiamo il Creatore, il quale attraverso questa "tecnica” evolve, vivendo tutte le nostre esperienza ) teniamo bene in considerazione questa massima di antica data:
"Come in alto, così in basso; come dentro, così fuori…” – dalla "Tavola di Smeraldo” di alchimistica memoria (http://it.wikipedia.org/wiki/Tavola_di_smeraldo ).
La natura olografica dell’Universo prevede che anche la più minuscola sua parte contenga le informazioni per comprendere l’intero. Estendendo questo concetto a ogni vicissitudine che noi incontriamo nel durante della nostra vita, possiamo iniziare ( o meglio comprendere ) come ogni "cosa” sia collegata alle altre da più o meno sottili "fili” d’energia o vibrazione. Qualsiasi sia l’evento in questione, c’è sempre un effetto di specchio o di riflesso che giunge per noi, ricordando anche il concetto di azione-reazione, dove la reazione in questo caso è un qualcosa che ci da lo stato attuale del "dove siamo” rispetto al "cosa abbiamo appena fatto”; uno specchio che riflette il nostro status al fine di farci comprendere dove abbiamo sbagliato, perché abbiamo sbagliato o l’esatto contrario ( molto raro ). Proprio in questo riflesso ( si veda il seguente link relativo agli "Specchi Esseni” http://www.stazioneceleste.it/articoli/braden/7_specchi_esseni.htm ) è contenuto, data la natura olografica del tutto, lo  schema funzionale dell’Universo intero. Compresa la natura educativa degli specchi si dovrebbe smettere di giudicare e supporre in quanto non resta che prendersi carico delle proprie responsabilità. Il mondo in questo modalità cambierebbe dalla sera alla mattina…
Il profano di questo blog, questa volta, va ad agganciare la modalità con la quale, nel gioco de "Il milionario” condotto da Gerry Scotti su Canale 5 (http://www.tv.mediaset.it/quimediaset/articolo_216.shtml ), tutte le benedette sere si sensibilizza il pubblico alla partecipazione di un gioco assolutamente banale, al solo scopo di raccogliere via sms il balzello di 1 euro moltiplicato per "enne”. Ora, il pubblico che segue il simpatico conduttore è dell’ordine di qualche milione di persone! Fatti due conti, i 1000 euro dell’unico premio assegnato, calcolando che tutti possono vincerlo, sia che abbiano risposto bene alla domanda sia che l’abbiano sbagliata, sono una sciocchezza in confronto al potenziale di raccolta dell’intero "cucuzzaro” ( a voi una stima della somma incassata tutte le sere, alla quale vanno aggiunti i proventi della pubblicità ). Perché scrivo tutto ciò? Perché occorre notare almeno due cose:
A)    l’enorme potenziale dell’Uno ( in questo caso 1 euro per 1 persona per 1 sms ) – e ricordando il discorso degli specchi… mumble mumble… quale è il riflesso che giunge ad ognuno dei giocatori?
B)    il fatto non irrilevante che "l’unione fa la forza” – infatti l’antisistema ha provveduto oculatamente a separarci, inserendo più "cuscinetti” possibili tra me e te, tra te e lui, insomma tra di noi tutti.
Il riflesso deve "fare riflettere"...


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