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mercoledì 7 dicembre 2016

Trasformi la ripetizione in scorrimento. Così dimentichi…



La “storia”, ti dicono, si ripete. Ossia, “tende a”… ripetersi (ciclicamente). 
Una “storia” che, quindi, sembra lasciare esattamente (sostanzialmente) tutto “com'è”, rivestendo di apparenza e, persino, di “poesia”, il “cambiamento” (che non è possibile “qua, così”, per via del primo principio della termodinamica).
Tutto si trasforma… (passando da una forma all'altra)”.
Che cosa succede se… metti insieme (e "riunisci i puntini"), con un altro famoso “motto”?
Tutto scorre…”.
Ok. Che cosa si ricompone? Qualcosa di casuale? Uno scherzo della natura? 
Oppure, avviene qualche decodifica della realtà manifesta, alla luce (ombra) di quella potenziale (nella quale tu sei, sostanzialmente, ancora e sempre “te stess3”, al di là del momento di “è già successo” e della compresenza, immanifesta, dominante)… Questo. Vero?
La storia si ripete (ciclicità, status quo, controllo, “radiografia” frattale espansa della ragione fondamentale dominante).
Tutto si trasforma (apparenza, delimitazione circolare, causalità ed effetto derivanti da ciò che imprime “rotazione, senso, direzione, etc.”).
Tutto scorre (nella fissità di ciò che rimane immutabile, poiché inosservato, lo scorrere è defluire nella corrente, in “tondo”, impotentemente… poiché senza accortezza né consapevolezza).
Mentre “tutto… scorre, si trasforma, ripetendosi”:
è il loop by dominante
è come osservare con una punta di ritardo, l’aria che si muove al passaggio del treno, arrivando dopo il passaggio del treno
è il dimenticare ciclico e strategico

martedì 29 novembre 2016

Lo sanno tutt3.



La decodifica dell’informazione “ambientale frattale espansa (tutto quello che 'succede' nella realtà manifesta)”, è un’opera complessa, alias:
strutturata (avente una struttura, una forma di organizzazione, causale).
E, una simile portante, lo è... sia dalla parte ricevente che da quella emittente.
La ricevente è ogni dispositivo Human Bit (l’essere umano).
L’emittente è:
la dominante (grande concentrazione di massa)
il Dominio (posseduto dalla dominante)
il sistema operativo frattale espanso tri-unitariamente (ripartendo l’informazione secondo la compresenza di grandi concentrazioni di massa, a livello giurisdizionale)
la memoria frattale espansa
le sottodominanti
l’essere umano stesso.
Ovvio che la ripartizione percentuale della portanza (emittente), va dal “maggiore dell’ottanta percento” della dominante, sino all'uno per cento dell’essere umano.
Questo sino a quando “qua, così”
Il famoso rapporto 80/20 o “principio di Pareto”, oltre che a provare l’esistenza della caratteristica ambientale frattale espansa, dimostra proprio il “(già) successo” avvento della dominante (che per delegazione frattale espansa, utilizza il sistema operativo frattale espanso, attraverso il Dominio, giurisdizionalmente… ossia, nell’AntiSistema, a livello globale planetario).
Una reale immagine della ripartizione di “priorità (padronanza)” a livello globale, può essere la seguente:
dominante al 99%
essere umano al 1% (ma in perenne stato di totalità potenziale).
Tutto ciò che è “interno” e/o “collabora” univocamente e/o contemporaneamente, con i due estremi della situazione reale manifesta “qua, così”, è ricompreso sia nel 99% che nel 1%, non contribuendo a variare la distribuzione di questa caratteristica funzionale.

lunedì 21 novembre 2016

Per Te.


Il “nodo al fazzoletto (che cosa non stai 'vedendo'. Che cosa hai già dimenticato?)”...
Ci sono “livelli”. Livelli, gradi di auto separazione. Leggi. Effetti, fenomeni, ruoli e stratificazioni.
Attrazione ed, al contrario, “antipatia”.
Confluenze. Influenze. Frammenti ed inframezzi.
Possibilità e potenziale. Intenzione, immaginazione, desiderio, volontà. Flussi e riflussi. Andirivieni e “sole andate”. Ritorni. Vortici ad angoli.
Prospettive. Inclinazioni. Attitudini. Limiti. Etc.
Tutto questo – di più – è causa/effetto della ragione fondamentale “qua, così” e della ragione fondamentale “in ogni ‘caso’”:
dominante (il cui simbolo è la “programmazione/ispirazione”)
sistema operativo frattale espanso (il cui simbolo è Dio).
A monte” c’è sempre e solo questo mix fondamentale, rispettivamente:
“qua, così (status quo by dominante)”
e
qua, anche, non così (potenziale)”.
Una questione di “In Coerenza”, che è sempre coerente con “qualcosa/qualcun3”:
lato tuo/umanità, centrale
o
lato tuo/umanità, dominato.
Sia che emerga (si tratti di) un lato, piuttosto, che l’altro… è sempre una questione di coerenza, così come “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Comunque sia e la “vedi”, c’è sempre coerenza, alias: 
“il caso non esiste”.
E, oltre alla causa, c’è sempre la (una) ragione fondamentale (l'antefatto).

venerdì 18 novembre 2016

Il sistema operativo hackerato.



So che nelle scorse settimane molte persone si sono chieste se l'America è il Paese che pensavamo che fosse…”.
Hillary Clinton
Dura sempre meno, il periodo di consapevolezza.
Tutto è “informazione”, però, codificata.
Qualcosa che dipende dalla prospettiva, attraverso la quale “osservi”.
Anche se questa osservazione rimane, comunque, qualcosa di multiplo sensoriale/percettivo. Una “inclinazione”.
Una gradazione nella sfumatura.
La capacitò o incapacità di…
Dipende dal giogo. Dipende dalla ragione fondamentale.
Dipende, quindi, dalla dominante che “guarda” non caso, è immanifesta seppure sempre compresente…
Infatti: tu sei al corrente della dominante?
No. Vero? 
Per cui, non la immagini nemmeno.
Ma, a livello simbolico frattale espanso, la memoria frattale espansa ti raggiunge sempre, ricordandoti della "dominante" esistenza, anche se “prima” la dominante raggiunge te (è già in te) deviando il Tuo campo auto esistente di consapevolezza e trasformandoti “qua, così” in un ricevitore Human Bit, dimentico di sé e di quello che “è già successo”, dominante – ovvio – ricompresa.
Il simbolo del loop e/o del labirinto, emergono proprio per questo motivo fondamentale:
tu
che (non) risulti disperso
in te stess3.

La ciclicità ("inflazione") stessa, ancora prima che per cause planetarie, astronomiche, leggi universali, etc. dipende proprio da questa “tua” inclinazione a ritornare sempre, ogni volta, immancabilmente, “punto e a capo”, senza mai riuscire a risolvere la situazione che, nemmeno più, sembra “la situazione”. 
È, infatti, normale che
Che cosa c’è da “capire”? Che cos'è che non “capisci”?

mercoledì 16 novembre 2016

Il compassato futuro compresente.



Proust ascolta i suoni che provengono dal passato, Benjamin quelli che anticipano un futuro che intanto è divenuto esso stesso passato.
A differenza di Proust, Benjamin non vuole liberarsi della temporalità, non vuole contemplare le cose nella loro essenza astorica, ma mira ad una esperienza e ad una conoscenza storiche; è però respinto nel passato, in un passato, tuttavia, che non è concluso, ma è aperto e promette un futuro.
Il tempo verbale di Benjamin non è il passato prossimo, ma il futuro anteriore in tutta la sua paradossalità:
di essere un futuro e tuttavia anche un passato
Speranza nel passato. Su Walter Benjamin - Peter Szondi
Essere un futuro e tuttavia anche un passato…” = quel “tuttavia” è un “allo stesso tempo (contemporaneamente)”. 
Ciò significa che il tempo è come un indice o, meglio, dalla prospettiva dominante… il rendere eterno un punto di/nel passato, che serve da riferimento unico, globale, collettivo (nella misura in cui diventa una cieca imposizione, senza apparente genitorialità), al fine di ancorare ogni altro possibile punto di presente (futuro) all'unico “filo del discorso”, che sembra – “qua, così” – possibile scegliere di percorrere.
Hai presente quando leggi un libro (cartaceo) e, ad un certo punto, pieghi un lembo di pagina a mo’ di “segnalibro”? Ecco…
Da un punto di (mai autenticamente) passato (è già successo), la dominante “piega” tutto alla propria intenzione che, di più, è la facoltà concessa alla grande concentrazione di massa, di poter – in delegazione frattale espansa – interagire (passare ordini di comando) con il sistema operativo frattale espanso:
l’autentico “pennino” in grado di descrivere (manifestare, arredare, governare) la realtà manifesta, secondo l’interpretazione che ne fa, la dominante (“qua, così”)
oppure
quella parte che riassume in sé gli “attributi” per divenire il “pilota”.
Da “lì”, immaginare che la realtà manifesta possa, anche, essere giusta ad angolo giro “lato tuo/umanità, centrale”, In Comunione… diventa pressoché impossibile. Almeno, sino a quando “vive e regna, nei secoli dei secoli” una visione dominante, di stampo “legge della giungla” o “Modello Far West”.
SPS (Io) ho espanso (ricordato), altresì, la possibilità potenziale di poter incarnare sempre (parte per parte) la caratteristica appena poco sopra esposta:
il “lato tuo/umanità, centrale”
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Questo può succedere (succede) quando l’essere umano 1) smette di avere paura, timore del futuro e 2) la dominante viene meno (in quanto, essa è una fonte continua di virale compresenza, immanifesta, di tipo inerente al caratterizzare con la “malattia” il genere umano, in toto.
Alias:
quando ricordi chi/cosa già sei, anche ora, nel “qua, così”.

martedì 15 novembre 2016

Non c’è più esperienza.



Non importa, nell'ottica della cosiddetta “sincronicità”, quando qualcosa è stato scritto, pensato, pubblicato
Importa, invece, quando si presenta all'interno del “campo di risposta” di una singolarità (essere umano). 
Così, ad esempio, un pensiero dei tempi antichi, che non è per nulla “nuovo”, può esserlo sostanzialmente… per col3i che ha “interrogato (emesso 'domanda')” il sistema operativo frattale espanso (da cui la famosa “legge d’attrazione”).
Infatti, nel momento in cui giunge la “risposta (feedback)”, ogni “pensiero, opera e omissione” ritornano “nuovi”, nella misura in cui sono utili alla “causa” dell’emittente “domanda, curiosità, comando”.
Questo quadro della situazione, di fatto, taglia fuori ogni concetto sociale AntiSistemico, collegato al copyright, non essendo – gli autori – impegnati in un’opera commerciale o di marketing, bensì, in qualcosa che li utilizza per quello che hanno detto, scritto, pensato e, così, rappresentato.
Tutto come se ci fosse un unico puzzle (dalla prospettiva della singolarità emittente, verso il sistema operativo frattale espanso ricevente, ed esaudente di “rimbalzo”) ed infiniti tasselli (modi) per poter rispondere (elaborare risposta, esaudire comando).
Il “come funziona (esattamente)” tutto questo, prevede un’apertura del grado di “accoglimento della risposta”, appunto, mediante una... espansione della propria capacità di annessione dell’espansione richiesta per
L’espansione non è mai una ridondanza.

venerdì 11 novembre 2016

Tutto è possibile, poiché sempre potenziale (The free State of Umanità).



Attraverso la sensibilità “touch”, uno smartphone si apre ad una funzionalità multi dimensionale.
Osservando lo schermo, sempre più piatto, è quasi insospettabile che possa avere dei comandi integrati, basati sul tocco, sullo sfiorare, sulla pressione digitata, etc. 
Non solo, imprimendo anche una direzione, intenzionale, al “tocco”… si aprono altri “menu”.
Viene subito alla mente la “storia” di Giuseppe Calligaris, il quale scoprì che l’intera pelle umana è come una mappa (memoria) che ricopre interamente il corpo ed, analogamente - prosegue SPS (Io) - lo è ogni singolo organo o componente organica (sangue, cellule, energia, etc.).
Calligaris, inoltre, venne a capo anche di una questione assai “promettente (potenziale)”, ossia, la capacità intrinseca, implementata nel dispositivo umano, di determinate "zone sensibili", che possono essere unite, azionate, relazionate… in maniera tale da “creare/aprire/autorizzare/usare  altre possibilità dello straordinario stato funzionale in dotazione all'essere umano.
Qualcosa che, ad esempio, a sua volta ricorda i “mudra” ed il movimento particolare (“figure, forme”) - auto rigenerante una particolare “energia (o stato interiore)”  -di determinate “arti” orientali…
Insomma, qualcosa di “insospettabile” sembra (“è”) integrato nel funzionamento d’assieme.

giovedì 10 novembre 2016

A partire da un inizio. E dall’ispirazione.



L’azione “senza azione (prospettiva)” di SPS (Mia) è qualcosa che necessita, in questa “fase”, di un supporto ottico/visivo (focus) al fine di aumentare l’efficacia della portata dell’informazione frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale” giusta ad angolo giro, In Comunione. 
Con l’unico “interesse” in gioco, identificato ed identificabile neldare a Cesare, quel che è di Cesare” (dove, per/con “Cesare” devi intendere 1- ogni singolo, 2- l’umanità e 3- la dominante... nel senso che, tu/uman3 dovrai rivedere ristabilito quell’equilibrio, che attinge dal/nel potenziale, al fine di rientrare nel piano reale manifesto pienamente realizzat3, con l’evidente destrutturazione del livello assoluto di potere, dominante “qua, così”).
In breve, questa è l’ottica, la lente, la portata… della compresenza, “semi manifesta” di SPS (Mia) in questo piano della realizzazione materiale (e non solo), anzi… unica/univoca (auto sovrana).
Ristabilire un certo tipo di “ordine”, nel quale non vi è nessuna prevaricazione di alcun tipo, derivante da deviazione dell’orizzonte proprio, coincidente con quello “globale”.
Una visione d’intenti solidale e sempre trasparente, aperta, generosa, giustacome lo può essere solamente “qualcosa” che non conosce altro che giustizia ad angolo giro (avendo conosciuto ogni altra asperità dell’altra faccia della medaglia, rientrante nell'ambito corrosivo della corruzione interiore, derivante dall'ambiente esterno respirato come se fosse solamente “aria”).
Qualcosa che non necessita di molte parole (poiché “termini”). 
Qualcosa che “è sufficiente” uno sguardo, una stretta di mano, una certa vicinanza, frequentazione, stima, energia, compresenza, etc.

martedì 8 novembre 2016

Segui la “logica”.




Che cosa “sai”? Quello in cui “credi”. 
Ossia, quello che hai imparato a “vedere ‘qua così’”.
E, quello che “senti”, come lo interpretise sempre alla “luce” di quello che “sai, credi, vedi usualmente”?
Sei nel mezzo tra il più classico dei “due pesi e due misure”:
lo stesso meccanismo
è alla base del “tuo” sapere
qualcosa che esclude (tutto quello che “non serve”)
include (tutto quello che “serve”).
Se (se) “vedi” la realtà in maniera diversa da tutti gli altri, c’è subito pronta – per te – una definizione, una malattia, un certo contesto che ti attende per “giudicarti come… ‘malat3’ (secondo le varie gradazioni, non tanto della ‘malattia’, quanto in funzione della pericolosità per lo status quo ‘qua così’)”.
E, a nulla vale l’esempio storico (seppure) deviato, ad esempio, in ambito di “usi, costumi e credenze ‘altre’ (ad esempio, i 'bestiari medievali'), ora ampiamente superat3, ma solo per quanto riguarda l’esempio, in sé; mentre, rimane più che vivo, sempre attuale, il “contesto” nel quale qualcosa “non va bene”, mentre altro “va bene”, ad insindacabile giudizio della “longa manus” dominante, che “non c’è, ma esiste (o viceversa)”:
la Gran Bretagna, secondo alcuni, è stata la longa manus degli Stati Uniti in Europa durante la Guerra Fredda…
Link 
La “sostanza” è proprio (sempre) in quello che non cambia, in un contesto vincentelato proprio, centrale”. 
Ergo, sei in qualcosa che può solamente, al limite, “trasformarsi”.
Almeno, sino a quando il cardine rimane esattamente dove si trova, ossia, al centro ("sopra") di tutto, nella posizione della ragione fondamentale, a monte sia della causa che dell’effetto, della “ricerca” e del continuare a ricercare, in “tondo (a loop)”. 

lunedì 7 novembre 2016

A ruota libera.



SPS (Io) viaggio “attraverso”
Tutto è informazione. Tutto è cosparso di memoria.
Tutto è… simbolo. 
Il “è già successo” è ovunque “qua, così”. 
Tutto “narra” di te e del punto di passato fondamentale.
Tutto vela, rivela e svela - allo stesso tempo - la ragione fondamentale, immanifesta, dominante.
Così, tutto avviene, per caratteristica frattale espansa.
La memoria, frattale espansa, è un registro del sistema operativo frattale espanso. Una sua funzione, originale, neutra e neutrale. Il “Genio” che – per delegazione frattale espansa – obbedisce (replica) la grande concentrazione di massa, attraverso le qualità attribuite, storicamente, a Dio.
Tutto è, quindi, una… “denuncia e (allo stesso tempo), un annuncio”
Tutto è un codice e una “storia già scritta” e continuamente, in questa maniera, “descritta (ed auto descritta, per mezzo del ‘tuo’ atteggiamento, mentre ‘la storia si ripete’)”.
Tutto può essere dalla prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro (altrimenti, lo è/sarà dalla prospettiva dominante).
E, tutto questo, non serve a molto se (se) tu sei auto mantenut3 distante da te. Se tu hai a cuore (in testa) solo ed esclusivamente la sfera “economico/finanziaria” dell’esistenza sociale, globalmente redistribuita a partire dal “modello occidentale, di ‘stile di vita’”.
Allora, tutto diventa (è) una “leva”, che fa perno attorno alle paure di…


venerdì 4 novembre 2016

Passa attraverso.






"Sul referendum costituzionale il Governo... ha caricato troppi significati, si è creata una situazione di paralisi delle decisioni che non serve a nessuno...
C'è una situazione in cui oggettivamente tutto sembra legato a cosa succede o non succede il 4 dicembre...".
Susanna Camusso 
In "una situazione di paralisi delle decisioni che non serve a nessuno...", quel "nessuno" non è niente o il vuoto, ma è sempre lo status quo "qua, così". 
Ergo:
serve sempre a "qualcosa" e favorisce "qualcun3", come la dominante.
Grazie a qualche commento, direi provvidenziale, è emersa quella “dissonanza” tipica dell’AntiSistema nell’AntiSistema (qualcosa che non giudica nessuno, ma rischia di compromettere le relazioni, se le persone – invece di “non conoscersi e/o frequentarsi fisicamente” – vivessero ordinariamente fianco a fianco, insieme, a casa, al lavoro, attraverso l’amicizia, etc.). 
Nel caso specifico, ha rivestito la “parte del leone”, l’orientamento verso il cosiddetto “referendum”, per mezzo della singolare esposizione allo stesso, attraverso le uniche “direzioni (scelte) autorizzate”, ossia:
Sì o No.
Qualcosa che, in ogni “caso”, lascia e lascerà il tempo che ritrova, poiché… da una simile posizione di forza (risalente via via sino alla dominante, da cui proviene in termini auto ispirativi), la Massa è ancora troppo indebolita, poiché, auto mantenuta costantemente in “ritardo”, rispetto al “passo” che necessiterebbe per incidere e non più, solamente, coincidere (con lo status quo “qua, così”).

giovedì 3 novembre 2016

Dima e contenuto.




Si dice che “sei liber3 di fare come meglio credi”.
Davvero? 
Allora, sei liber3 di non studiare, ma ne pagherai le conseguenze, quando “crescerai, nel mondo del lavoro”.
Sei liber3, così, di studiare.
Liber3 di scegliere quale “indirizzo” prendere (tra quelli disponibili), dopo essere andat3 alla “scuola dell’obbligo (per ben otto anni)”.
Di quale libertà sei “dotat3 ‘qua, così’”?
Di quel grado di autonomia, che si lascia al pollame, alle “galline felici”… libere di uscire dalla gabbia, per entrare nel più vasto territorio, delineato da un confine artificiale oppure naturale (l’inizio del bosco, l’argine di un fiume, di un canale, di un campo, etc.).
Pensi che questa “libertà”, si esaurisca con questi due esempi in croce? No. Vero?
Infatti, è totale quello che osservi o non osservi, ossia, “fa a meno della tua viva attenzione (è sufficiente che tu partecipi, non importa come, anziimporta, ed è molto meglio “lato tuo/umanità, dominat3”, che tu sia sempre meno consci3 di quello che succede, ti accade, si sviluppa ed espande nella realtà manifesta “qua, così”).
L’ingrediente base – per l’auto sostentamento dello status quo AntiSistemico - è proprio quello che tu sia sufficientemente distaccat3 dalla centralità di quello che continua a “svilupparsi” convenzionalmente, nell'auto convenzione/convinzione che/di
La caratteristica ambientale, globale, è – nonostante ogni parere “libero” altro – quella frattale espansa. 
Ossia, leggiti Mandelbrot (per introdurti nel discorso) e, poi, SPS (per approfondirlo e renderlo, così, estremamente… concreto, reale, intelligente, logico e puntuto).