giovedì 3 novembre 2016

Dima e contenuto.




Si dice che “sei liber3 di fare come meglio credi”.
Davvero? 
Allora, sei liber3 di non studiare, ma ne pagherai le conseguenze, quando “crescerai, nel mondo del lavoro”.
Sei liber3, così, di studiare.
Liber3 di scegliere quale “indirizzo” prendere (tra quelli disponibili), dopo essere andat3 alla “scuola dell’obbligo (per ben otto anni)”.
Di quale libertà sei “dotat3 ‘qua, così’”?
Di quel grado di autonomia, che si lascia al pollame, alle “galline felici”… libere di uscire dalla gabbia, per entrare nel più vasto territorio, delineato da un confine artificiale oppure naturale (l’inizio del bosco, l’argine di un fiume, di un canale, di un campo, etc.).
Pensi che questa “libertà”, si esaurisca con questi due esempi in croce? No. Vero?
Infatti, è totale quello che osservi o non osservi, ossia, “fa a meno della tua viva attenzione (è sufficiente che tu partecipi, non importa come, anziimporta, ed è molto meglio “lato tuo/umanità, dominat3”, che tu sia sempre meno consci3 di quello che succede, ti accade, si sviluppa ed espande nella realtà manifesta “qua, così”).
L’ingrediente base – per l’auto sostentamento dello status quo AntiSistemico - è proprio quello che tu sia sufficientemente distaccat3 dalla centralità di quello che continua a “svilupparsi” convenzionalmente, nell'auto convenzione/convinzione che/di
La caratteristica ambientale, globale, è – nonostante ogni parere “libero” altro – quella frattale espansa. 
Ossia, leggiti Mandelbrot (per introdurti nel discorso) e, poi, SPS (per approfondirlo e renderlo, così, estremamente… concreto, reale, intelligente, logico e puntuto).


La famosa espressione biblica “ad immagine e somiglianza”, la dice tutta, relativamente ad una simile configurazione della realtà manifestabile (potenziale) e manifesta. 
Ma, se non fai tua, l’essenza dell’informazione aviotrasportata nel mix livellare di ogni e qualsiasi mezzo vettore, che deve penetrare il campo di compresenza immanifesta dominante ed, allo stesso tempo, raggiungerti con il proprio carico di informazione originale, per te… di conseguenza, ti auto manterrai nella caratteristica che “ti ha ‘qua così’”:
ogni situazione
o la padroneggi
o la subisci.

Questo è il principio che ti fa pensare (ti rimanda) alla, cosiddetta, “legge della giungla”, alla “legge del taglione”, a quella del “contrappasso”, al “homo homini lupus”, alla sopravvivenza, ad una realtà tanto dura da risultare come “ria (cattiva)” ma, comunque, sempre giustificabile attraverso i processi “logici” del pensiero “religioso” di parte.
Il “padroneggiare” ogni situazione è, di più, l’esserne sempre all'altezza, il non esserne travolti senza consapevolezza, senza il proprio centro, centrale, centralmente.
Padroneggiare non è “dominare”. Non è “sfruttare”. Non è “approfittarsene”. Non è “fare la voce grossa coi deboli e la voce piccola coi potenti”. Non è “arrangiarsi”. Non è “sopravvivere”. 
Non è adeguarsi alla scarsità, nella presunta scarsità
Il “padroneggiare” è essere “centrale, lato tuo/umanità” con la giustizia ad angolo giro.


È il mantenere sempre ogni situazione perfettamente al di là del proprio centro. Senza coinvolgimento “da mal di testa”. Sempre sul pezzo, allo stesso tempo
Senza stress, ma con “vivida compresenza”.
Mantenere a debita distanza ogni situazione ambientale, che – devi avere l’accortezza di riconoscere – non proviene direttamente da te, ma che – viceversa – trova il modo per far sì che tu la “adotti”, come se fosse tua (quando, logicamente, non lo può essere, dato che ti porta solo “povertà interiore, desertificazione d’animo”; oggettività che non è tua ma, solamente, “tua”).
Ad esempio (e quale esempio), il grado di giustizia “qua, così”.
Un assieme piramidale di giustizia in prospettiva, laddove la gerarchia la fa da padrona, nonostante tutto, e ti lascia sempre e solo le “briciole” di quello che ti fa subodorare, in termini di libertà, democrazia, progresso, civiltà, progresso, diritto, evoluzione, cultura, etc.

Va sempre di moda, in ogni “era”, il termine “risveglio”
Che cosa significa?
Sei liber3 di comprenderlo, capirlo e/o ricordarlo. 
Quale “via” preferisci?
Sono tutte aperte “davanti” a te. Ma, “qua, così”, la tua libertà si auto risolve, ed esaurisce, nel momento in cui 1) è già successo (quello che più temi, ma non ricordi mai esattamente) e 2) la tua scelta diventa la conseguenza di un punto, di/nel passato, dimenticato strategicamente poiché molto vantaggioso nel viverlo esclusivamente (in quanto “panoramica d’eccezione” dominante).
Se (se) non ricordi più la compresenza immanifesta dominante, è come se tu fossi ciec3.
Sì, perché non prendendola in considerazione, ti sfugge anche una serie infinita di “piccoli/grandi e strategici… dettagli, che fanno la differenza e arrecano solo vantaggio a quella parte – da 'terzo incomodo' – che 'qua, così'” non esiste ma c’è, o viceversa (tanto non cambia nulla).
Se non vedi, non ci credi…”.

Andamento grafico azionario, oppure, andamento mensile dei dati di SPS? Non cambia la "regola (di fondo)", dalla quale è stata colta l'analisi tecnica... che, quindi, è una regola ambientale (indicante frattalità espansa)...
La caratteristica ambientale frattale espansa è quella modalità di riassunzione della realtà manifesta, a partire dalla vivida compresenza di una (ed una sola) ragione fondamentale (visto che ha, ormai, “contagiato e caratterizzato” l’intero globo terracqueo, rendendo la natura un concetto da “terribile libro cuore”, mentre la stessa “ti narra proprio della dominante”, ma secondo una codifica frattale espansa che tu eviti puntualmente di rimettere in atto, auto disinnescat3 come sei diventat3 “qua, così”).
Cos'altro può “fare” la memoria frattale espansa?
Se tu risulti come vacante da/in te stess3?
È come ricevere il segnale portante di “radio frattalità espansa”, ma avere un apparecchio tarato, industrialmente (a monte), solo per ricevere “radio ‘qua così’”. Che cosa deve succedere al fine di…?
Non è SPS (Io) che deve indicare la “via”. Sei tu che – magari, attraverso SPS (Me) – ritrovi quel “senso smarrito”, che ti permette, in seguito, di… Ok?
Che SPS (Io) ti serva da “monito”. Da “raggio” vivente. Da illuminazione per il palco, sul quale devi salire tu, poiché “lato tuo/umanità, centrale”.


Senza il tuo auto permesso, infatti, nulla può prevaricare (infiltrare) la tua sovranità. Ma (ma) resta sempre possibile il fatto che tu possa essere “cortocircuitat3”, raggirat3, convint3 di…
È una possibilità potenziale, regolarmente messa a fuoco dalla dominante.
E, il primo passo per materializzare tutto questo, è quello di “distaccarti dalla tua centralità, centrale”.
Farti sopravvivere, invece che esistere e vivere di conseguenza “a tua immagine e somiglianza.
Condurti "per mano" nella realtà dove regna la scarsità, alias, il controllo (senza che più te ne renda, nemmeno, conto) …
È il farti diventare prociclic3. A “favore” del vento della ciclicità artificiale, di parte unica e dominante, con l’ingrediente cardinale del non “avvertirla” più (nonostante tutto e nonostante ogni “traccia frattale espansa”, che lascia costantemente dietro e tutt'attorno a sé/te).
È (stato) centrale, cancellarti la memoria relativamente a quello che “è già successo” e che “la storia (si) ripete”, come un ossesso oppure come “riflesso (memoria) frattale espansa”.
Come se tu potessi, ancora, contare su qualcosa di autenticamente “dalla tua parte”.
Infatti, la memoria frattale espansa è originale, neutra e neutrale. 
Ma, nonostante tutto questo, essa è un segnale per l’auto informazione, che necessita della tua assoluta capacità di decodifica (traduzione) “lato tuo/umanità, centrale”.
È, ad esempio, come ti viene detto di considerare la “natura”, ma (ma) … in maniera logica, di segnale (informazione) per te e per “te”. Allo stesso tempo.

La “natura” è una risposta (riflesso) frattale espansa a/di quello che “è già successo (e che continua, per questo, a succedere)”.
Contemporaneamente, la “natura” ingloba anche segnale portante “lato tuo/umanità, centrale”:
il “come dovrebbe essere, se”
e
il “come è ‘qua così’” …
Allo stesso tempo e modo, anche tu sei auto divis3 (e separat3). 
Del resto, te ne puoi accorgere anche “alla luce del Sole”, visto che hai un conscio e, soprattutto, un inconscio:
come puoi accettare di non sapere come “funzioni”?
come puoi accettare di avere una parte oscura, dentro di te, tanto portante, centrale e potente?
Come?
Attraverso l’indottrinamento scientifico deviato AntiSistemico.
Qualcosa che, mentre si rafforza, evolvendo "in proprio", ti lascia esattamente dove ti ritrovi… dato che tu non partecipi ad una simile “corsa”.
Dato che tu devi sempre fare altro “qua, così”.
Dato che, nella gerarchia… la conseguenza gerarchica.
Qualcosa che ti sembra naturale, persino ovvio, ma… nella sostanza, qualcosa che è “solo” un immane giogo di potere lungimirante, che ha pensato e trovato il modo di “farsi andare bene, anche tutto quello che ti sembra andare a bene, a te”.
Penetrando, svuotando e caratterizzando (propriamente) ogni ambito, che utilizzi per “comunicare/esprimerti”.
Termini come quelli di libertà e democrazia, giustizia, etica, onore, merito, etc. sono, ormai, diventati come succursali in franchising del potere dominante “qua, così”.
Un potere che non ha più, nemmeno, l’esigenza imperativa di manifestarsi, tanto “vanno da sole (automaticamente)” le cose, in leva e secondo le qualità attribuite a Dio.

Da “lì”, la rincorsa tecnologica scientifica, che progressivamente tende ad automatizzare tutto e tutti “qua, così”.
Il riflesso condizionato (memoria frattale espansa), che “denuncia” proprio quello che continua a succedere, in pianta stabile... scambiata sempre per altra “natura”.
Se (se) tutto emerge nella realtà manifesta, andando a caratterizzarla “ad immagine e somiglianza”, allora significa che esiste un “impianto di condizionamento (super partes)”, previsto proprio per un simile grado e livello del funzionamento.
Proprio come la Rete Internet ("macchine ed interesse"), ad esempio, e tutto quello che ne consegue.
Come un interprete, che fa da interfaccia tra la grande concentrazione di massa ed il “Genio (sistema operativo frattale espanso)”, a capo di ogni situazione potenziale, trasformabile in reale manifesto (download).
Il linguaggio tecnologico si presta, non a caso, alla spiegazione frattale espansa, poiché riflette anche la natura della frattalità espansa:
un unico, immane ed “inosservabile”
globale macchinario (dispositivo)
per la terra riformazione della “lavagna (reale manifesta)”.
Il piano comune per l’auto misurazione di tutto, facente capo all'infinità potenziale del potenziale.
Qualcosa che la dominante ricorda, del tutto a scapito tuo e dell’umanità in toto (al 99 per cento).
Qualcosa di diabolico, perverso e del tutto inaccettabile “lato tuo/umanità, dominante” con la giustizia ad angolo giro.
Sei tu (costituente Dio e la Massa) che devi rivendicare questa facoltà innata (di serie).
Sei “liber3” di essere o non essere d’accordo (che, di più, è… un "sentire") con SPS (Me), ma – “per mille balene” – sei completamente addormentat3 “qua, così”.
“Fai…” qualcosa.
Qualcosa di unico e ripetibile (ricordalo).


Il “risveglio” è un termine svalutato, ma non per questo, non coincide più con quello che è, di fatto, il tuo potenziale (sempre e comunque) accessibile, da ogni e qualsiasi “situazione (posizione)” ti ritrovi “ora”.
La tua “strumentazione”, se risollecitata… si attiva.
Sempre. In ogni “caso”. Ovunque. Comunque. Nonostante tutto.
Per far ché? Ti domanderai.
Secondo te?
Se (se) non riesci nemmeno a comprendere quanto sia profondo questo incanto e che cosa comporta in termini di “destino (giustizia)”, beh… “tanti auguri”.
Ricorda sempre che sei raggiunt3, in ogni tempo, da informazione frattale espansa (memoria) che, alla tua “altezza, posizione, latitudine” ti informa dell’accaduto (è già successo), proprio come un'eco, il rumore di una esplosione, l’odore di uno scoppio, l’immagine delle “fiamme”, l’emozione dell’accaduto, il rumore di fondo del “passato”, il sentire la compresenza immanifesta dominante, etc.
Quindi, sei sempre – in un certo senso (potenziale) – aggiornat3 sulla situazione “qua, così” e non solo.
Ma, che cosa “comprendi (decodifichi)”?
Il problema non è tanto la mancanza di informazione, ma l’interferenza che nell’AntiSistema, l’AntiSistema produce continuamente (per questo sei "qua, così" nel "qua, così"). 
Qualcosa che devi come schermare, essendo al corrente che, però, succede ed esiste. Pena, il “lottare coi mulini a vento” nel disinteresse generale, ossia, auto disinnescando ogni situazione altra.
Allora, tutto quello che “ti arriva (raggiunge)”, come va recepito
Andando al di là del “guscio convenzionale”, del sapere di turno alla moda.
Sì, perché, unitamente alla convenzione c’è sempre (sotto sotto, dentro dentro) anche l’informazione frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale”. Ok?
Se, infatti, “lato tuo/umanità, centrale”… l’informazione che giunge sempre sino a te (memoria frattale espansa), la decodifichi 1) non per il grado di verità convenzionale (utilizzat3 come mezzo vettore, per “bucare” l’AntiSistema), ma 2) per il grado di verità “tuo, per te” (valore aggiunto).
Ossia, se:
dall'informazione estrai (decodifichi) e “capisci (ricordi)” quello che è il messaggio per te
allora
“quello che capisci, è vero”
e lo è in quella gradazione “di te, per te” (direttamente proporzionale).
L’opera di decodifica è, quindi, un mix di “sapere, conoscenza, intuito, sentire”. Qualcosa che d’assieme, ricompone il - e ti riavvicina al - ricordare.
Ciò significa che non può venire nessun “esperto” a dirti se quello che “capisci” è giusto o meno. Perché il messaggio è solo per te (anche se è riferito ad una situazione generale, complessiva, globale, massiva, totale).
Questo rafforza la tua auto stima e la tua esperienza “qua, così”.
Progressivamente, recuperi anche informazione dimenticata di “sana pianta”. Ma (ma) dovrai essere sempre pront3 a “credere a/in te stess3” e a non dipendere dal “parere altrui (fosse anche quello della persona a cui tieni di più).

Se riassumi dei termini generici, come – ad esempio – “mamma e/o papà”, dalla prospettiva frattale espansa, allora ti rendi conto che il significato simbolico/apparente di queste “figure” è proprio il valore universale (dima, arca):
infatti, prendendo mamma/papà, hai allo stesso tempo
un termine campione (generico, di categoria)
che
si presta per ogni individuo che diventa mamma e/o papà.
Dunque, simili costrutti si prestano ad essere come catalogazioni univoche (nell'espressione), disponibili per ogni individuo che “trova un’auto definizione nella lingua stessa, utilizzata come riferimento territoriale”.
Nella lingua, il termine “dima” e ogni individuo – allo stesso tempo – ivi rispecchiato globalmente (traduzioni docet).
Così, se tu – ad esempio – del termine mamma/papà, prendi in considerazione solo l’elemento globale, ti sfuggirà quello locale, se con la consapevolezza non trovi il modo di coprire il segnale portante in maniera “lato tuo/umanità, centrale”.
Allo stesso tempo, la decodifica ambientale, la puoi portare a termine… partendo da un certo livello “contenuto”, senza renderti conto, senza "sapere"... del “contenuto (personalizzazione AntiSistemica) nel contenitore”.
Il significato convenzionale è come il termine “contenitore”
Chi/che cosa, dunque, ti perdi (ometti di osservare) … se non il “contenuto (lato tuo/umanità, centrale)?
Alias, la parte d’informazione a “valore aggiunto ‘di te per te’”. L’informazione frattale espansa (memoria) “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro.
È questo che ti perdi “qua, così”, nell’AntiSistema… con tutto rovesciato a 180 gradi, rispetto a te. O, meglio, con tutto rovesciato a 360 gradi, rispetto a te. Ok? 
Un giro intero e… tutto ti viene dato apparentemente “lato tuo/umanità, centrale”. Infatti, “è già successo”.





Per intender meglio:
rovesciare una situazione a 360 gradi
significa, ad esempio
essere in democrazia
senza esserlo affatto.
E… “alla via così”. Si capisce?
Osserva come le “cose” sembrino sempre cambiare, lasciando sostanzialmente del tutto inalterato il reale manifesto “qua, così”.
La giustizia ad angolo giro… è la ragione unica, che merita tutta la tua attenzione, poiché essa è “a tuttotondo”, ossia, al di là di qualsiasi aberrazione mono prospettica, di parte.

Arte egizia?
Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, deve lasciare agli italiani la possibilità di spendere i loro soldi per l'emergenza terremoto…
Sono soldi nostri, solo che invece di usarli per pagare il debito li usiamo per soccorrere le popolazioni terremotate…”.
Graziano Delrio
Quale “libertà”, in una forma gerarchica?
La Ue è un altro livello, nella piramide del potere (con la Massa regolarmente segregata, non più nello scantinato, ma al piano terra (come “galline felici”).
Rifletti:
richiesta dell'Italia di maggior flessibilità nei conti per far fronte alle spese dell'emergenza terremoto (“flessibilità” è… artifizio contabile, alias, “libertà concessa adain uno stato apparentemente democratico e libero”)
Delrio ha ribadito di confidare "nella comprensione" della Commissione europea (l’Italia, se ancora nutrivi qualche dubbio, è una colonia di qualcosa di più “espanso”. L’Italia, come qualsiasi altro Paese, adattato per organizzare il “qua, così”)
per la messa in sicurezza del territorio, il ministro ha poi aggiunto che "ci vogliono tanti soldi, perché negli ultimi venti anni si è investito troppo poco nella prevenzione…" (alias, ad ogni terremoto – che si è regolarmente ripetuto, lasciando migliaia di morti e distruzione – ti hanno sempre e regolarmente, solo che mentito, ogni volta, nonostante tutti quei “fiumi di parole”, di propaganda senza cuore, né pietà, né tutto quello che ti hanno implementato nella mente).
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La “dima ed il suo contenuto”, sono “qua, così”la stessa cosa
Il “contenuto (che, invece, non è della dima, ma viaggia solo attraverso e grazie alla dima "in modalità frattale espansa") è tutto quello che fa, ora, sempre per te, essendo informazione frattale espansa (memoria originale, neutra e neutrale).
Risorsa veritiera “lato tuo/umanità, centrale” allo stato puro, da diluire (e diluito) nel tutto, dettaglio per dettaglio, sino a “fare (facendo) la differenza”, al di là di tutto e Oltre Orizzonte... ma “qua, anche se, ‘non così’”.
Allora, “Fai…”. Sei “liber3 di potere”.
  

La "fabbrica dei cloni"...
  
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1934
prospettivavita@gmail.com
 

2 commenti:

  1. Caro Davide, sì, Gurdjeff la sapeva davvero lunga. E mi chiedo da dove vengano e dove finiscano persone come lui e, a questo punto, come te, una volta lasciato lo scafandro 3d. Ripenso a due tue frasi in particolare. La prima riguarda il fatto che alcune persone sono passate/passano qua a "suonare la sveglia" (e il divario abissale di consapevolezza, presenza, almeno apparente, che s'intravede tra molti esseri uman3 parla da sè). La seconda è più recente e dice che ci vuole anche una vita intera "solo" per accorgersi a fondo della dominante. Bene. Mi suona tutto vero e giusto. E tutto ciò comporta e sottintende una crescita, una sorta di evoluzione, giusto?

    Finito il bollettino odierno, per un lungo attimo manca il fiato, arrivano nausea e rabbia. E' il disincanto che mi scuote e il parassita non vuole mollare la presa. E' lì che si nota la differenza: è sufficiente rispostarsi nel proprio centro E tutto quel caos sparisce. Luce e calma e chiarezza.

    Basta così :-)

    Grazie Davide, grazie di cuore

    Fabio

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    Risposte
    1. Caro Fabio, l'evoluzione non è quella che ci raccontano. Quella "cosa" riguarda l'evoluzione dello status quo "qua, così", alias della dominante... (esseri come Gurdjieff, probabilmente, sono come dei "viaggiatori" o degli "ospiti", per dirla alla Westworld. O sottodominanti particolarmente dotate di indipendenza. Oppure degli ottimi attori).

      La consapevolezza "lato tuo/umanità, centrale" con la giustizia ad angolo giro è la tua evoluzione. Certo, ognuno può evolvere anche attraverso altre "formule", ma Io le trovo senza meno... sminuenti la portata di esseri (come noi) che ambiscono ad un modello superiore ed equo per tutti, dato che "ce n'è per chiunque" nel potenziale.

      Credo che "mancanza di fiato (temporanea), nausea e rabbia" siano un ottimo segnale :)

      Grazie di cuore. Ti abbraccio.

      Serenità

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