lunedì 21 novembre 2016

Per Te.


Il “nodo al fazzoletto (che cosa non stai 'vedendo'. Che cosa hai già dimenticato?)”...
Ci sono “livelli”. Livelli, gradi di auto separazione. Leggi. Effetti, fenomeni, ruoli e stratificazioni.
Attrazione ed, al contrario, “antipatia”.
Confluenze. Influenze. Frammenti ed inframezzi.
Possibilità e potenziale. Intenzione, immaginazione, desiderio, volontà. Flussi e riflussi. Andirivieni e “sole andate”. Ritorni. Vortici ad angoli.
Prospettive. Inclinazioni. Attitudini. Limiti. Etc.
Tutto questo – di più – è causa/effetto della ragione fondamentale “qua, così” e della ragione fondamentale “in ogni ‘caso’”:
dominante (il cui simbolo è la “programmazione/ispirazione”)
sistema operativo frattale espanso (il cui simbolo è Dio).
A monte” c’è sempre e solo questo mix fondamentale, rispettivamente:
“qua, così (status quo by dominante)”
e
qua, anche, non così (potenziale)”.
Una questione di “In Coerenza”, che è sempre coerente con “qualcosa/qualcun3”:
lato tuo/umanità, centrale
o
lato tuo/umanità, dominato.
Sia che emerga (si tratti di) un lato, piuttosto, che l’altro… è sempre una questione di coerenza, così come “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Comunque sia e la “vedi”, c’è sempre coerenza, alias: 
“il caso non esiste”.
E, oltre alla causa, c’è sempre la (una) ragione fondamentale (l'antefatto).

Tale fondamento è diviso in due parti, come evidenziato poco sopra, tuttavia, in assenza di Te (potenziale grande concentrazione di massa e, dunque, potenziale Dominio), le due parti collimano, in quanto ché… la dominante si avvale del sistema operativo frattale espanso, al fine di “andare a comandare (auto realizzarsi e manifestarsi)”.
Come se il sistema operativo frattale espanso fosse un dispositivo per l’auto proiezione (in leva) della dominante, in qualcosa (reale manifesto) di adatto per “ospitare” un simile intento, a propria “immagine e somiglianza”…


Se (se) rimani nel braccio del “No”, allora sei nel loop (dal quale derivano concetti simbolici, frattali espansi, come quelli di karma, destino, fato, etc.). 
Uscire da un “ciclo nidificato”, non significa riuscire… bensì, significa entrare in un altro, se (se) non sei alla fine dell’equazione e se la “formula” non è verificata (l’algoritmo necessita di una risoluzione, la cui chiave è nella condizione di dominanza, oppure… passa attraverso la Tua centralità originale: una questione di consapevolezza, ricordo e viva presenza a tutto tondo).
La pendenza “conduce (verso a…)”.
Nel piano inclinato, dipendi e consegui, secondo la corrente (orientamento, direzione, senso, imperativo, etc.).
La gravità “schiaccia”, alias, auto mantiene a terra… mentre la pendenza “spinge”, alias permette lo scorrimento (olia).
Dalla “sorgente” sino al bacino di raccolta:
un solo verso (imperativo).
E questo “tutto”, auto avviene ed auto esiste… con te al suo di dentro. Tu, che sei “qua, così”… un “tu”; un immemore dispositivo, disposto da… in…

Tu, quindi, scorri dentro a qualcosa che ti sembra “normale (naturale, reale unico)” ma, nella sostanza, sei “schiacciat3 e sospint3” a circolare, secondo ordinamento by grande concentrazione di massa, compresente ma non manifesta, dominante:
la sua “realtà”
procura tutto questo in “superficie”
come il drago Smaug viveva (posseduto) sotto al monte di denaro, all’interno della montagna
così come avviene un terremoto.
Tutto è simbolo. "Tutto è vero". Tutto è coerente. Sempre…
Ergo:
l’informazione esiste sempre
in quanto
memoria frattale espansa.
È, dunque, a “quest3” che occorre agganciarti:
l’unica Tua certezza “qua, così”
la Tua fiducia e speranza, è riposta in questa caratteristica fondamentale, ambientale, originale, neutra e neutrale, che necessita di un “pilota” al fine di essere “ricompresa/ricordata”.
Il “pilota” sei Tu, allorquando ritorni ad essere “lato tuo/umanità, centrale”. Allora e solo allora, tutto inizia a girarti attorno, con Te al Tuo centro, centralmente:
così come quando ti fermi nella corrente di un fiume, piantando i piedi sul fondo e vincendo quella forza che intende spingerti solo ed esclusivamente lungo la direzione programmata nel territorio, grazie alla pendenza ambientale.
“Fermandoti” in questa maniera, tutto attorno a te prendono a formarsi flussi di corrente “altri”, che le leggi che governano i fenomeni, prevedono già in risposta a qualsiasi tipo di configurazione ed interazione impossibile ed inimmaginabile (potenziale). 
Quello che vai a generare è un vortice nella corrente, che la obbliga a deviare se (se) tutto questo aumenta di potenza, sino al punto (momento) in cui… la corrente riprende a scorrere apparentemente come se nulla fosse successo, anche se – in realtà – il senso di scorrimento ha iniziato a trasportare ragione fondamentale sostanzialmente diversa (da prima).

Ossia, la tua riuscita non passa attraverso la distruzione di quello che “già esiste”
Al contrario, una volta sufficientemente centrale, l’ambiente inizia a rifletterti, auto caratterizzandosi di Te.
Motivo per il quale, apparentemente il fiume scorre sempre nella stessa maniera, ma andando a diffondere la Tua fonte di segnale portante, lungo l’intero percorso del proprio “destino”.
Potresti mai, anche, influire sulla pendenza del territorio
Puoi fare/essere tutto, ma… “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione… ti è sufficiente utilizzare tutto quello che già esiste, come “irroratore” della Tua compresenza, centrale.
Una volta grande concentrazione di massa, ogni “disputa” finisce senza colpo ferire
La dominante è auto disinnescata, in quanto agganciata al Dominio... che è diventato qualcosa come di inflazionato da Te.
A quel punto, la dominante verrà a tentarti, essendo un principio virale.
A quel punto, dipenderà da Te, riuscire a rimanere in Te, impassibile, persino di fronte ad una simile “sinuosa tentazione”.
Infatti, assumerà qualsiasi forma mentale a te più congeniale, al fine di ritornare a possedere il Dominio ("è morto il Re; evviva il Re").
Motivo per il quale, Tu dovrai brillare di luce Tua/Umana:
sempre consapevole di Essere.

A che cosa ti serve, allora, la tentazione dominante? Se sei già “Dio”, chi/che cosa ti può dare di più?
Niente e/o nessun3, dominante ricompresa.
La dominante è in grado di “farti vedere nel futuro”, prima ancora che Tu realizzi di Essere tutto quello che intendi. Assumendo, così, la facoltà centrale – apparente – di potenza, che ti sembra di non potere avere/raggiungere da te…
Ella sopravvive d’apparenza, d’inganno, di inesperienza, etc.
O, meglio, di “Auto (tutto quello che puoi aggiungere in questo spazio)”. Sì, perché… nella sostanza, sei sempre Tu a “fare”.
La dominante è completamente impotente, ma si avvale di un infinito apparato in grado di convincere anche un “sasso”.
L’incanto è dominante (non è del Dominio).
Se (se) continui nel “qua, così”… sei alla mercé di qualcosa/qualcuno che nemmeno supponi esiste. E le tue scelte sono solo ed esclusivamente “tue”.


Che la guerra sia giusta o ingiusta, aerea o navale, o terrestre, planetaria o interplanetaria, voi siete contro la guerra. Bene.
Ma la guerra viene lo stesso, e voi vi trovate arruolato per forza nel Servizio Spaziale. Male.
Ma essendo un bravo tecnico, riuscite a farvi assegnare a un posto tranquillo e di poca responsabilità. Bene.
Ma un ufficiale imbecille vi fa saltare la mosca al naso e voi gli rispondete a tono, per cui vi sbattono immediatamente su Step II, un pianeta marcio e fangoso, pieno di incognite raccapriccianti, che serve come "pianeta di disciplina". Male.
Ma un giorno lo stesso ammiraglio Evans, che vi ha fatto sbattere su Step II, capita da quelle parti e un incidente (o un sabotaggio?) lo mette nelle vostre mani insieme alla sua bellissima figlia. Bene.
Ma in realtà, tutti e tre - voi e il generale e sua figlia - vi trovate nelle mani di Qualcun Altro di cui nessuno sospettava la presenza tra le viscide acque e la velenosa vegetazione e gli indescrivibili mostri del fangoso pianeta di disciplina. Male!... O bene?...
John Rackham - Pianeta di disciplina (1972) 
Dove ti spinge la corrente? “Qua, così”.
Borse Asia sulla difensiva, pressione Trump su mercati emergenti
Link 
Dna "alieno" nei malati di leucemia, lo scopre una ricerca italiana.
In oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta, che ogni anno evidenzia duemila nuovi casi in Italia, c’è del Dna “alieno” nelle cellule cancerose.
L’importante scoperta, che potrebbe aprire nuovi scenari nell’ambito delle cure, è tutta italiana, pubblicata su Scientific Reports. I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e gli ematologi dell’ospedale Niguarda hanno appurato che in oltre un paziente su due c’è una correlazione tra la malattia e una porzione di Dna presente nelle cellule leucemiche che non è di tipo umano.
Il 56 per cento dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati di fronte ad una considerazione sorprendente:
“Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute”, riporta all’AdnKronos Roberto Cairoli, direttore dell’Ematologia del Niguarda, che ha coordinato il lavoro con Alessandro Beghini della Statale.
Entrando nello specifico, i ricercatori hanno individuato una variante dell’oncogene WNT10B, attraverso l’utilizzo di tecniche di biologia evolute.
Hanno, quindi, individuato un “intruso”, il Dna che non risulta di origine umana. La scoperta è importantissima, assicurano gli scienziati, anche se adesso si apre un’indagine che durerà anni per dare un nome ad “un oggetto non identificato”.
È stato fatto solo il primo passo.
La scoperta, potenzialmente rivoluzionaria, apre nuove strade di analisi e cooperazione internazionale per matchare il Dna di origine non umana preso da diverse banche.
Le ricadute sul piano terapeutico potrebbero essere decisive per combattere il male anche perché di fatto è stato individuato un nuovo target per le terapie a bersaglio molecolare.
Link 
La malattia è una risposta di tipo “frattale espanso” ad una ragione fondamentale, compresente, immanifesta, dominante:
“ad immagine e somiglianza”.
Infatti, la dominante è un principio virale (humus per il riflesso condizionato frattale espanso, di tipo “malattia”). Qualcosa che attacca (aggancia, si riflette) sia nel corpo che nella mente.
Il “materiale genetico non umano” è, prima ancora di un’altra forma vivente:
una codifica interferente
il simbolo di qualcosa che ti ha parassitat3 (caratterizzat3)
una profondità celata a livello di “codice”
una riprogrammazione
la traccia radioattiva (frattale espansa) della dominante.
Qualcosa solo da accorgerti, registrare e mantenere sempre in considerazione (coerenza centrale), per poi “far leva” e ritrovare quell'innesco capace di fare la “differenza”.
Andando oltre, puoi leggere che…
C'è del Dna "alieno" nelle cellule cancerose di oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta…
Uno studio che ha portato a conclusioni inedite e inaspettate.
"Scioccanti" a detta degli stessi autori che nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso:
"una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute…".
Roberto Cairoli…
La sequenza misteriosa “abita” nel gene che codifica per una proteina chiamata WNT10B, sovraespressa nella cellula leucemica.
Per capire "da dove viene, come ci arriva e chi ce la porta" si aprono "diverse ipotesi ancora tutte da esplorare", precisa Cairoli.
Ma una delle piste da seguire è quella microbiologica:
un virus o un batterio, di certo un organismo non umano.
Siccome dietro una proteina c'è sempre un gene che la codifica… ci siamo focalizzati sulla corrispondente porzione di Dna".
In altre parole "siamo andati a ritroso - sottolineano Cairoli e Beghini - chiedendoci chi impartisse l'ordine in grado di attivare un loop autoproliferativo senza interruzione.
Grazie a una serie di tecniche di biologia molecolare molto avanzate, usate solo in pochi centri a livello mondiale, siamo quindi riusciti a identificare una variante dell'oncogene WNT10B e lo abbiamo studiato"…
Ed ecco spuntare "l'intruso":
nell'area “interruttore”, cioè quella che regola l'accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i “mattoni” che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana.
"In questo - puntualizzano i ricercatori - ha giocato un ruolo fondamentale anche l'uso di sequenziatori automatici diciamo un po' “vintage”. È stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle".
"Il confronto con tutti i database delle sequenze nucleotidiche umane non ha prodotto alcuna corrispondenza con la sequenza misteriosa riscontrata... Abbiamo dunque a che fare con una sequenza aliena inserita in un Dna umano".
La scoperta è "importantissima", assicurano gli scienziati, pur non nascondendo "perplessità e qualche paura" per il lavoro ciclopico che si apre:
"negli anni a venire - evidenziano - servirà tutta una serie di approfondimenti per risalire alla specie a cui appartiene questa sequenza nucleotidica".
Un “corpo estraneo” in cerca di identikit, un “oggetto non identificato” al quale va dato un nome.
La fase di matching, ossia di confronto con tutte le sequenze non umane note, sarà molto complessa e "richiederà necessariamente la collaborazione con enti di ricerca internazionali che mettano a disposizione banche di Dna non umano molto vaste".
Un'impresa ancora più cruciale considerando un'altra correlazione trovata dal team meneghino:
la stessa alterazione genetica si riscontra anche in alcune cellule di cancro del seno. In questo senso "le evidenze sono al momento meno approfondite", ma si tratta di un input di ricerca che potrebbe delineare "novità importanti" anche per il "big killer in rosa".
Nel frattempo, tra le corsie di Niguarda e i corridoi della Statale le ricadute della scoperta sul trattamento della leucemia mieloide acuta sono ritenute "promettenti": si è infatti identificato all'interno del gene WNT10B delle cellule leucemiche "un nuovo target per lo sviluppo di nuove, future terapie intelligenti a bersaglio molecolare".
Per Cairoli "il sogno è impedire 'il matrimonio con l'alieno'”, ovvero fare in modo che la cellula sana non subisca la perturbazione di questa sequenza nucleotidica anomala".
Oppure, se le “nozze” avvengono, "cercare di limitarne il più possibile i danni"…
Link 
A Te la disamina frattale espansa. C’è tutto, anche questa volta (sempre)...
Scoperto un nuovo virus che vive nel nostro intestino.Più della metà delle persone di tutto il mondo ospita nel proprio stomaco un virus, che è stato chiamato crAssphage, che appartiene alla specie dei Bacteroidi e che finora non era stato individuato... 
Non si conoscono molti dettagli circa questo nuovo virus, ma il fatto che non sia stato trovato in campioni fecali di bambini molto piccoli suggerisce che non si trasmette dalla madre al figlio ma probabilmente viene acquisito durante l'infanzia.
Inoltre, la composizione del materiale genetico virale suggerisce una struttura circolare e un Dna che si presenta come una entità singolare con circa 97mila coppie di basi...
Link 
Quei virus in noi da milioni di anni.
Circa 40 milioni di anni fa alcuni virus invasero il genoma degli antichi primati. Oggi, studiare quel Dna virale che condividiamo con alcune grandi scimmie può aiutarci a combattere future "invasioni"…
Link 
Invasione = “è già successo”.
Ed, ovviamente, è “scritto, inscritto e trascritto (codificato)” ovunque e comunque “qua, così”.
Come la immancabile "marca" di un prodotto industriale.
Memoria frattale espansa…
L’umanità è stata, più e più volte, riprogrammata “qua, così”.
L’ultima grande modifica è stata quella della creazione delle generazioni Dsa (individualità molto adatte ad accettare nativamente l’avvento delle macchine, sempre più intelligenti ed invasive, ed a lavorarci d’assieme).
Fuori dalla ripetizione si trova la variazione…”.
Westworld
I macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle...
Facendo un parallelo con quanto evinto da/in Westworld:
i nuovi sistemi “non vedono certe compresenze”
per via di una certa programmazione (“sensibilità”, strategia).
Abbiamo dunque a che fare con una sequenza aliena inserita in un Dna umano...



Allora.
Un certo “effetto” lo si può ottenere direttamente (alla luce del Sole), oppure indirettamente (alla luce della Luna).
Un "veleno (programmazione)" può esserti dato tutto d’un colpo, oppure ricombinato attraverso tutto quello che respiri, mangi, bevi, prendi, assumi, vivi, fai, studi, credi, etc.
Se qualcosa di ti viene dato solarmente, te ne accorgi.
Se, invece, ti viene dato “lunarmente”, non immagini nemmeno quello che ti sta succedendo, ti è già successo e continua a succedere sulla medesima “scorta”.
Più farmaci, d’assieme si ricombinano unitamente a quello che è già in loco, dentro di/a te.
E l’effetto finale è qualcosa che non trovi scritto sul “bugiardino (qualcosa che la definizione stessa, già, ti indica)”.
Del resto, anche solo assumendo un solo farmaco, sai già che “fa male da una parte e male dall'altra”. Vero?
Che cosa (chi), allora, si ricombina dentro a/di te “qua, così”?




Riconosci un certo "stile"?
Non a caso sei nell’AntiSistema. Non a caso Alice precipita nella tana di Bianconiglio.
Perché il vertice è uno spazio “piccolo”, valido sostanzialmente ed estremamente per una sola singolarità?
Per una questione di “fiducia”.
Come, qualsiasi gruppo di potere, può essere certo di sopravvivere a se stesso”?
Controllando tutt3. Da “lì”, il concetto di Dominio (dominante):
che di più
è un principio virale della malattia (riflesso frattale espanso e memoria frattale espansa).
Il gruppo è sempre attaccabile. Anche quando ogni membro ha tutto. Dato che “ambisce sempre a qualcosa in più”…
La dominante, no… perché è “senza coscienza”:
è insensibile (i “sensi” sono un limite, un vincolo, un effetto, un “fine corsa artificiale”, una auto limitazione, programmazione naturale a caratteristica artificiale, etc.)
per come lo sei tu “qua, così”.
Ribalta la prospettiva.
Ritroverai la “via”, per ricordare te stess3.
“Fai…”.
Una cosa è chiara...
le quotazioni dell’esperienza sono cadute, e questo in una generazione che, nel 1914-18, aveva fatto una delle più mostruose esperienze della storia mondiale.
Forse questo non è così strano come sembra.
Non si poteva già allora constatare che la gente se ne tornava muta dai campi di battaglia? Non più ricca, ma più povera di esperienza comunicabile
Esperienza e povertà – Walter Benjamin  


Infine, una breve nota:
i Bollettini SPS (Miei), non sono un genere filosofico, psicologico, scientifico, etc. per via della mancanza di personale “titolo” convenzionale (grado di misura)
non sono un genere letterario, per via di mancanza di talento artistico
non sono un genere di fantascienza, perché trattano di attualità (frattale espansa)
non sono un genere umoristico, perché di tutt'altra natura
non sono un genere metafisico, complottista, spirituale, religioso, etc. perché sono estremamente basati sui fatti che accadono e continuano ad accadere (e sono già accaduti) esattamente nella “tua” realtà manifesta “qua, così”
non sono niente di quello che è già stato classificato e disinnescato.
Che cosa, allora, sono?
Sono un “blocco note”.
Appunti.
Condivisione libera ed In Comunione.
La cui “forma” è altrettanto capace di espandersi, prendendo d’assieme tutti i “generi” ma, mai, auto sterilizzando SPS (Me).
Sono, se lo credi, anche, “per Te”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1946
   

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"Fai..." un po' Te.