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giovedì 5 gennaio 2017

Giustizia ad angolo giro.



All'interno del “voto sostanziale di protesta” esiste uno “spazio vergine (potenziale)”, ricavabile allorquando una grande concentrazione di massa (un3, nessun3, centomila) non si riconosce più, fondamentalmente, in nulla (relativamente alla realtà manifesta “qua, così”). 
Tale spazio (potenziale) deve essere uno.
Altrimenti, decade la sostanza del drenaggio di "preferenza" dall’AntiSistema.
E per “essere uno”, significa che – al di fuori della convenzione reale manifestanon ci deve essere auto separazione, ancora basata sulla convenzione stessa
Questa caratteristica è, allo stesso tempo, la “sua” forza e la “sua” debolezza:
forza, in quanto costituisce autenticamente qualcosa di nuovo, diverso, alternativo sostanziale, coerente e lungimirante rispetto a “quello che 'perde' e a quello che, soprattutto, ricorda”
debolezza, in quanto costituisce il più classico tallone di Achille, dato che l’AntiSistema by dominante può disinnescare tutto, preventivamente, favorendo – attraverso il “divide et impera” – la formazione illusoria di più spazi potenziali, al fine di confondere la Massa, auto proveniente già da una situazione di estrema confusione (organizzata by dominante).
Al fine di porre un rimedio definitivo, a tutto questo, in SPS (Me) sono sorte le basi per costruire un fondamento sempre riconoscibile, anche nel momento in cui le persone si ritroveranno in balia dei “quattro venti”.
Uno di questi baluardi è, ad esempio, il centro morale di “giustizia ad angolo giro”. Ossia, il porti sempre la seguente domanda:
al "centro" chi (che cosa = situazione) metti?

mercoledì 4 gennaio 2017

Qualcosa.



Questo spazio (potenziale) si sta aggiornando.
Se vuoi o lo credi… immagina tutto questo come “evoluzione”. 
Qualcosa che tocca tutto, temporalmente
E che, dunque, essendo nella funzione del tempo (per “maturare”) è soggett3 all'esistenza del tempo stesso.
Infatti, la società ha sempre più fretta e va veloce – attraverso la tecnologia fornita ad hoc – evitando di osservare nel dettaglio le questioni che succedono sempre più globalmente, come tempeste che sembrano generarsi dal nulla, ma che – all’opposto – hanno una causalità specifica, all’interno di un ambiente adatto, anche, a generarle (potenziale).
Allora: 
quale è la “natura” di tutto questo (che “ti succede”)?
In SPS è stata avanzata una “teoria”, in alternativa sostanziale (rispetto alla convenzione e, persino, alle “varie ed eventuali” sorte nel frattempo):
una teoria tra le tante?
No. Qualcosa che si va sempre più “completando”, dal momento in cui… le è stato riservato e dedicato, tutto il tempo occorrente, all’interno di una lungimiranza coerente con la centralità dell’osservatore SPS (Io), a sua volta centrat3 sul pieno rispetto della valenza ed essenza umana:
una questione del tutto violentata sin dall'alba del racconto storico deviato “qua, così”
una questione divenuta guerrafondaia, che ha sempre concepito “il resto” come carne da macello o, al meglio, come merce di scambio
una strategia, dunque.

martedì 3 gennaio 2017

Lo spazio potenziale.


In questo “spazio (potenziale)” è tutto visto, assunto e riassunto, unicamente dalla prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione. 
Questo è possibile (sempre) poiché la prospettiva è la quinta dimensione (ottica) di un insieme (infrastruttura, ambiente) a caratteristica frattale espansa (lente):
ad “immagine e somiglianza”… 
Dove... certe "cose (prove/fatti)" non possono essere dat3 pubblicamente, a tutti ("scandali alla moda". Ad esempio, come hanno fatto Snowden ed Assange, sui quali hanno già, addirittura, "girato dei film")... bensì, di-mostrate solo a coloro che "lo richiedono" (sino a quando la Massa sarà sotto a pubblico incanto), oppure che "ci arrivano da sol3, attraverso proprio la caratteristica simbolica sostanziale frattale espansa, ambientale".
Pena l'auto disinnesco dell'evidenza del contesto stesso.
Ok? Se uno più uno, ti dicono, fare due, allora...
Per cui, tu vedi tutto dalla tua prospettiva ed, allo stesso tempo, in compresenza di dominante, tu vedi tutto dalla “tua” prospettiva
Dove... le virgolette fanno la differenza.
Al fine di vedere dalla tua prospettiva, infatti, devi assolutamente ritornare grande concentrazione di massa (il centro al centro), altrimenti, osserverai tutto dal “punto di vista (logica)” della grande concentrazione di massa compresente (e, strategicamente, immanifesta) e "qua, così" dominante.
La caratteristica ambientale, frattale espansa, è una tri-unità.
Nella fattispecie, il suo terzo di “memoria (registro)”, è la tua garanzia migliore al fine di poterti sempre (sempre) accorgere della dominante, anche quando questa è “invisibile (non locale, wireless, ubiqua, in leva, etc.)”.
Ora… puoi utilizzare questa potenzialità, per portare ad emersione (dopo esserti accort3) la ragione fondamentale per la “forma reale manifesta ‘qua così’”. 
Questo solo… se (se)… ne convieni.
Ma, dal momento in cui “è già successo”, allora difficilmente converrai, auto confinandoti da “te” in te.

lunedì 2 gennaio 2017

Manchi solo Tu.



Si è aperto il nuovo “spazio”, che viene comunemente catalogato e riconosciuto da tutt3, come 2017 (un'altra "pagina del libro").
In pratica, non è cambiato nulla… se non l’impressione che “ci sia qualcosa di nuovo”.
Nella sostanza, la realtà manifesta è il consueto “blocco navale” per la tua memoria. Eppure, ogni volta, ad ogni “nuovo” anno… cogli l’occasione per far affiorare “nuovi” propositi.
Così come a Natale, ti viene da pensare che, “tutt3 sono più buoni”.
Dunque? Nulla di nuovo all'orizzonte? No. O, meglio, sì. 
Insomma:
allo stesso tempo, c’è o non c’è… qualcosa.
Dipende. Da cosa? Da chi?
Dipende sia da qualcosa/qualcun3, che da te.
Quante “cose” vorresti fare, ma… non puoi, non riesci, etc. e lasci perdere? Tante. Troppe
Perché?
Il denaro non cresce mica sugli alberi…”. No?
Già…
Anche il “nuovo” anno si apre, come si era chiuso quello precedente:
con ampia, costante, coerente… causale, “a monte”… giustizia di parte o, meglio, ingiustizia “lato tuo/umanità, centrale”.

venerdì 30 dicembre 2016

L’autentico sostanziale voto di protesta .



"Io Sono"... diamante. È come... entrarti nel computer e non trovare nulla da nascondere, perchè tutto è condiviso pubblicamenteÈ come leggerti nella coscienza...
Che cosa sai? 
Quello che ti dicono, senti, leggi, studi, etc. Ma… “di tuo”, esattamente, che cosa sai?
Nulla. Se non il tuo “percepire”.
Ciò che si trova dentro di/a te, elaborato nell'insieme e conformante un “mix” ad alto valore aggiunto:
qualcosa che assomiglia alla tua impronta digitale, al tuo Dna, persino al tuo “odore”…
Quando sopravvivi socialmente, ti senti comunque “particolare”:
non riesci a mettere a fuoco, distintamente, questo tuo “sentirti tale” ma, comprendi di rappresentare ed incarnare una “meraviglia (più unica che rara)”.
E questo, nonostante ogni processo di auto svalutazione che, comunque, ti caratterizza come un mantello esterno, temporalmente, sempre più pesante, pressante ed apparentemente interiore:
qualcosa che prende il posto della tua “unicità”
facendoti pensare “al contrario”
ossia
massivamente.
Secondo la moda, la tendenza, il trend, la direzione sovrimpressa alla Massa, nella Massa.
E tutto questo succede, continua a succedere ed è – avanti a tutto – “già successo”.
"Ora"... stai per entrare in “clima elettorale”. 

giovedì 29 dicembre 2016

Diamantino.



In qualcosa (che è ovunque “qua, così”, alias: il pianeta intero di superficie) che la pensa in un predeterminato “modo” - molto simile all'immagine di “un treno in corsa” – e che, soprattutto, per teoria (legge) “può solo trasformarsi (senza un inizio e senza una fine)”, come puoi parlare, pensare (intendere) di/al cambiamento?
Il “treno è sempre in/di corsa”. E non lo puoi fermare, perché non si ferma. E non si ferma, perché non lo puoi fermare. Il “convoglio” non fa mai, infatti, fermate:
2031. In un mondo decimato da una nuova era glaciale, un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all'interno di un treno, lo Snowpiercer, che continua a spostarsi intorno alla terra e si procura l'energia necessaria attraverso un motore perpetuo.
Il treno è un microcosmo di società umana diviso in classi sociali:
i più poveri vivono nelle ultime carrozze; i più ricchi nei vagoni anteriori.
La convivenza tra loro sfocia inevitabilmente in lotte e rivoluzioni. I poveri sono continuamente oppressi dalla milizia di coloro che risiedono nella testa del treno, che rapiscono i loro bambini e li fanno vivere privi di igiene e di alimenti, punendo qualsiasi persona si opponga al loro volere…
Link 
Al di fuori del “treno”, c’è l’ambiente aperto e, probabilmente, anche… altr3.
Ma, l’umanità ivi auto trasportata, lo ha dimenticato.
Dai finestrini, vede sempre immagini di natura selvaggia, inospitale, fredda, senza possibilità di sopravvivenza per il genere umano, etc. Il che… incoraggia, indirettamente, il moto proprio, perpetuo, del “treno (con tutto ciò che viaggia dentro)”.
Ora, chiediti:
di quante metafore ho, ancora, bisogno?”.

mercoledì 28 dicembre 2016

Fermare un treno in corsa.



Ne sei capace? Ne saresti capace? Potenzialmente, sì. 
Ma, ovviamente, non è la stessa cosa.
Vero?
Così, come puoi percepire di poter attraversare un muro, ma ti mantieni ben distante dal crederci a fondo e, dunque, dal concretizzare l’immaginazione.
Se non ché, di conseguenza, nel muro “appare” una porta o una finestra. Una apertura che ti permette di attraversarlo. Ma, anche in questo “caso”, non è la stessa cosa…
Ora, la Massa è un treno sempre di/in corsa
Qualcosa che “non ricordi bene come è iniziato”, ma… è già iniziato e dimenticato... il motivo fondamentale, attraverso il quale questa “corsa” ha preso origine, mezzo e luogo.
Fermare la Massa è, di più, fermare le singolarità che la compongono.
È, dunque, prima ancora di pensare a chissà che cosa… fermarti (fermare il tuo personale “moto”).
Ossia:
se pensi a come fermare quell3 che sembra una autentica “forza della natura”, raggiungerai molto in fretta il “punto di blocco mentale”, motivo per cui l’unico aspetto che si fermerà sarà solo quello relativo al tuo tentativo di fermare la Massa.
L’intervento del firewall ambientale AntiSistemico by dominante, sarà immediato. E ritroverai il “fine corsa”.
Lo stop programmato nella realtà manifesta “qua, così”.
La lunghezza massima della “tua” libertà, del “tuo” libero arbitrio, etc.

martedì 27 dicembre 2016

Nel vortice.



Non lo capisci?... Stai già cominciando a dimenticare…”.
Incorporated
Quando un “vortice” diventa abitudinario, “scompare (dai sensi)”
Di più: diventa “naturale”.
Qualcosa che, poi, si tramanda ad ogni livello.
Qualcosa che “i nuovi nati” si ritrovano “davanti”.
Qualcosa che non lascia scelta, se non tutta quella opportunamente già prevista “a monte”…
I “vortici” ricalcano ad immagine e somiglianza, il principio fondamentale che li ha generati (permessi):
la ragione fondamentale, al di là della dualità visiva ed apparente “causa/effetto ‘qua così’”, è la dominante
tutto quello che ne discende, ed accondiscende, è sottodominante… e crea “sotto vortici”
tutto quello che consegue e dipende, è dominat3… allo stesso tempo/modo, subisce l’intera infrastruttura vorticale (ciò che ti dicono essere i “campi morfogenetici”, ad esempio, a livello di scienza deviata).
Persino a questo livello è, tuttavia, possibile generare “vortici”. Ovvio… sempre nel “segno (senso)” della dominante…
Tutto quello che non si “allinea”, allora non “serve (dalla prospettiva dominante)”, per cui “viene eliminat3”.
Ossia, si diluisce sino al punto di "sembrare non esistere" più.
Così, viene presto dimenticato, anche nella mente del principio che lo ha generato (da una posizione decentrata rispetto al proprio “asse di potenza”, oppure, “lato proprio/umanità, dominato”).

venerdì 23 dicembre 2016

Che cosa significa?



Che cosa "significa" che:
un frutto non contiene più solo gli ingredienti classici, da “tabella nutrizionale”?
Significa che:
contiene, anche, dell’altro (inquinante ambientale)
che si è aggiunto temporalmente e causalmente.
Tradotto in simbolismo frattale espanso “lato tuo/umanità, centrale”?
Il significato, che puoi estrarre – decodificando l’informazione frattale espansa, auto contenuta e viaggiante unitamente all'apparenza fisica (mezzo vettore) – è questo:
esiste una compresenza
immanifesta (se non “ricordandola”)
cheaccorgendoti di cosa ‘è già successo’ - partendo dalla constatazione di quello che continua a succedere ‘qua così’ (nella ‘tua’ realtà manifesta convenzionale, deconvenzionalizzata)”
allora
di conseguenza deve essere (ed “è”)
la dominante.



giovedì 22 dicembre 2016

Lo stato di guerra.



Mentre qualcosa, continuamente, si rinnova “innovandosi”, tutto il restoè rimasto, completamente, “indietro”:
il genere umano.
Per il quale non si può parlare di una e vera “fermata” ma, di più… di un “fermo immagine”. Come quando ci si “rannicchia” per qualche motivo:
paura
freddo
sofferenza
fame
e, non di certo, per motivi “positivi”… se non quelli ottimisticamente conferibili al momento del “sonno” o dell’oblio.
Ciò che si ®innova “qua, così” è tutto quello che, comunque, “continua ad andare avanti, riciclando e ricircolando”:
scienza (deviata)
tecnologia (deviata)
“conoscenza (di parte)”, etc.
Oltre all'intera infrastruttura, implicante tutti quei “valori (convenzionali)”, collegati al “vivere sociale, sempre più… civile”.
Qualcosa che “riconosci” quando puoi ricavarlo “per contrasto”, ad esempio, osservando la vita dei nativi che, ancora, esistono da qualche parte nel/del mondo.
Oppure, quando vedi alla Tv la riduzione dell’esistenza di intere masse popolari, lasciate a “marcire” nelle cosiddette favelas o nel “terzo/quarto mondo”.
A quel punto, smetti di mettere in dubbio il grado di evoluzione occidentale, intimorit3 più che altro – dalla paura di poter “perdere tutto”, ritornando a vivere “nelle caverne”. Non ricordando il significato di quello che "vedi"...
Un bel “caso” di meschinità sottaciuta persino a te stess3.
Sì. Perché… tutte quelle persone, di fatto, vengono abbandonate non tanto a se stesse, quanto – sostanzialmente alla strategia AntiSistemica, che prevede “qua, così” esattamente… “come ti stai comportando, da tempo immemorabile”.
Non a caso si afferma che il nuovo non è che una bella cosa vecchia che era caduta nell'oblio
Link 

mercoledì 21 dicembre 2016

Chi fa i conti, come li fa?



Non si dovrebbero “fare i conti senza l’oste
Ovverosia:
tu che ne sai?
E… come puoi confutare o aderire a qualsiasi “metodo”, se non lo capisci ma solamente "non ti resta che adeguarti"?
Confutare significa “qua, così”… metterti contro
E se la posizione di “contro”, si limita allo stare all'opposizione, allora… questa posizione rientra sempre nella chiave convenzionale dell’incanto AntiSistemico.
Perché, maggioranza ed opposizione sono storicamente “marchi di fabbrica” della medesima ragione sociale, di stampo “lato tuo/umanità, dominato”.
Le due estremità si congiungono “sotto banco”, al di là di ogni ragione di parte, alla luce dell’unica parte (dominante), che esiste “qua, così”.
Pardon:
che non esiste, ma c’è
oppure (non cambia sostanzialmente) nulla
che non c’è, ma esiste
Tale “inosservabile” ricongiunzione, avviene secondo le proprietà (ad “immagine e somiglianza”) della grande concentrazione di massa, dominante.
Ossia, secondo la relativa/assoluta “strategia”, portata avanti grazie al “vantaggio (epocale)” del quale gode, da una simile posizione assolutamente inarrivabile per te, decadut3 come sei nella “tana di Bianconiglio” senza nemmeno essertene accort3.
Perlomeno, a partire da un certo punto, dal momento di “è già successo” in poi:
“data storica” del distacco dalla tua memoria ed esperienza pregress3.
Ti sei già smarrit3 nel “qua, così”:
lasciate ogni speranza, voi ch’intrate…”. Ricordi?
È già accaduto

martedì 20 dicembre 2016

La diplomazia è come la polvere: ricopre tutto quello che non devi osservare.



Dal 1994 il segnale segnala l’eventuale introduzione nell'anno in corso di un secondo intercalare. Questo aggiustamento temporale, in inglese leap second, è lo stratagemma con cui si mantiene in accordo la scala di tempo realizzata oggi per mezzo degli orologi atomici con il tempo legato alla rotazione terrestre, molto più impreciso e soggetto a ogni tipo di variazione…”.
Patrizia Tavella 
Lo stratagemma con cui si mantiene in accordo… la Massa, con lo status quo “qua, così”. Per la verità, uno degli stratagemmi in uso, abuso e consumo.
Una “domanda (che sembra, di più, una constatazione, una confutazione della convenzione, una informazione, etc.)” si è, come, “introdottanel sonno di questa notte:
dal satellite è possibile creare, innescare e controllare casi manciuriani…”.
Il “sogno lucido” proseguiva con l’entrata in una base mista, civile/militare, nella quale a sinistra c’era la parte militare ed un “problema” a parcheggiare la macchina, proprio a lato di un fiume e nel poco spazio disponibile, fra i mezzi già parcheggiati, col rischio di finire dentro all'acqua. 
Un avvertimento, di una civile, ammoniva che la vettura parcheggiata occupava con la parte anteriore, parte della via, e ben presto l’autorità di vigilanza militare avrebbe assegnato un “rigore”. La ragione della visita in quel luogo, era qualcosa che interessava ai militari (una sorta di vendita, di affare) di già concordato telefonicamente
Durante il resto della “sonnolenza”, sono passate in rassegna le “immagini (non ben definite)” di episodi, anch'essi, misti (tra realtà manifesta e fiction televisiva) e relativi ad episodi mortali, innescati da un “attentatore” nella direzione della vittima di turno.
Ora… solitamente, questo genere di “comunicazione” cade ben presto (all'immediato risveglio) nel dimenticatoio. Ma… perché?
Perché, invece, l’informazione ricevuta/elaborata non viene utilizzata “lato proprio/umanità, centrale”?
Il perché va proprio nella stessa “direzione” intrapresa nel “sonno/sogno”:
lungo la “via”, nell'incanto (AntiSistema).
L’informazione “di questo tipo” risulta come “una sciocchezza”, quando ad “emettere sentenza (giudizio)” è la mente, già sottoposta a “lavaggio del cervello”, dato che è nata dentro all’AntiSistema by dominante…