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lunedì 14 ottobre 2013

Vergogna.


 

Una brava persona si vergogna anche davanti a un cane.
Anton Čechov

Ti è mai capitato? Questa è una profondissima massima. E proprio oggi vale la pena senz’altro citarla in SPS. Perché? Perché la società occidentale, come minimo, ha molto da vergognarsi per i fatti che la storia deviata riporta con precisa "dotazione di parte".

Spesso ci vergogneremmo delle nostre più belle azioni se la gente vedesse tutti i motivi che le determinano.
François de La Rochefoucauld

Senza scrivere lunghi trattati  e senza andare a toccare la “retorica” all’inverso, è opportuno dare spazio alle parole di una persona che ha “scelto” di interpretare una parte molto scomoda all’interno della possibilità vastissima del “vivere la Vita”.

Il riferimento è a Erich Priebke, morto qualche giorno fa all’età di 100 anni tondi tondi. Fa certamente effetto la sua figura alla Gru di “Cattivissimo me”, eppure anche solo per l’età raggiunta e la “notorietà” pubblica, egli è stato un “nonno sociale”, così come descritto per altre persone similari, nell’articolo “Nonni terribili”.

Priebke ha rilasciato nel luglio 2013, in un’apposita intervista, il punto finale del proprio pensiero, relativamente al sempre scottante ed attuale tema dell’olocausto, del contesto sociale globale in cui versava la Germania prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, dell’analogia di brutalità che si commisero da tutte le parti impegnate sui vari fronti della guerra, della manipolazione di fatti e scenari più o meno realmente accaduti, del processo farsa di Norimberga e del comportamento “alleato” e sovietico nei confronti dei popoli coinvolti dalle mire oscure di un potere “senza onore né scrupoli”, etc.
Sette cartelle di “pensiero scritto”, nel momento in cui un individuo, giunto alla soglia di un’età in cui non ha più nulla da chiedere e neanche da perdere, si trova faccia a faccia solo ed esclusivamente con se stesso. 

Nella ricorrenza dei miei 100 anni”, scrive Priebke.
 

giovedì 10 ottobre 2013

L’importante è la salute.

 

Se cerchi, in quel film continuo che è la “storia”, qualcosa che vada oltre alla notizia, al singolo fatto, all’episodio, alla convenzione derivante dalle date ufficiali di apertura e chiusura di epoche, imperi, guerre, leggi, etc. allora emergerà uno schema di base che pulsa in continuazione come un Quasar.
Questo schema è un “motore di composizione” a livello subliminale, ossia, un segnale codificato che spinge/ispira le masse e gli ordini precostituiti nell’amministrarle, a seguire/muoversi/pensare in un certo qual modo, derivante dallo schema di azione subliminale sottinteso dal segnale non apparente…

Che cosa significa?

Che l’intera infrastruttura della “storia” è un unico filo conduttore che proviene da un passato senza inizio e che spinge verso un futuro senza fine (continuità/loop).

Se si riesce ad isolare il “codice” emergeranno uno o più "algoritmi" (Link).

Un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi…
Link 
 
Un "segnale pulsante" è l’equivalente di un movimento automatico, come ad esempio, quello della pulsazione del Cuore, il cosiddetto, battito cardiaco.

I moderni dispositivi tecnologici di comunicazione hanno la possibilità di essere agganciati ad un segnale Gps. Cioè, l’usufruitore dell’apparecchio è rintracciabile quando porta con sé l’apparecchio stesso. Questo perché il dispositivo è “tracciabile”, ossia, “emette un segnale univoco che viene riconosciuto attraverso triangolazione dei dati registrati nell’insieme tecnologico (memoria) disponibile per coloro che controllano il processo”.
Quindi, è come se un moderno cellulare pulsasse allo stesso modo del Cuore e del codice che alimenta la direzione di spinta dell’umanità (triangolazione).

mercoledì 9 ottobre 2013

Nonni terribili.


 
 
Dal punto di vista “innocente” dei bimbi, a che servono i nonni?

Egoicamente, a “fare regali” ai nipotini…

Si è sempre in naturale antagonismo con i genitori e in simpatia con i propri nonni.
Gertrude Stein

I nonni sembrano avere una “marcia in più” nell’immaginario collettivo; essi suscitano una sorta di “simpatia” naturale in coloro che in un certo senso ne “dipendono”. È ancora un loop, come si può chiaramente intuire. Tutti gli individui (a parte le biodiversità) passano per le medesime tappe:
  • giovani (figli)
  • adulti (genitori)
  • anziani (nonni).

I nonni sono giovani/figli e adulti/genitori cresciuti. Hanno, quindi, maturato diverse esperienze dirette di Vita che sono entrate direttamente a far parte del “bagaglio” personale dell’individuo “imbiancato”.

Come avranno influenzato il sottostante complesso individuale, certe situazioni tipiche, relative a questo paradigma?

I nonni ricordano le loro "mancanze":
come figli che non hanno avuto quello in cui credevano
come genitori che non hanno avuto quello in cui credevano
come nonni che intendono dare quello che non hanno ricevuto ma in cui credevano.
Tipicamente, la vicenda dei nonni è questa. Per cui, essi si trasformano in una sorta di “Babbo Natale” duraturo per l’intero periodo dell’anno. I nipotini, molto argutamente e per istinto, lo sanno benissimo e si approfittano della situazione di favore.

lunedì 7 ottobre 2013

Struttura ciclica consapevole.


 

Non ci si rassegna mai. Si decide di tacere, è tutto.
Gilles Archambault

Controllo mentale.
Perché la gente non reagisce? Perché non si combatte per difendere e tutelare i propri diritti?

Perché davanti alla perdita del lavoro, ad un futuro incerto, ad un sopruso, ad una ingiustizia l’uomo si sente impotente tanto da alzare la mano su se stesso, piuttosto che cercare una soluzione?...
Come siamo arrivati a un tale grado di rassegnazione e apatia, che consente alle lobby di manovrare la politica e l’economia in  maniera così disumana?...
Link 
 
Si decide di tacere, è tutto”… il tipo di rassegnazione a cui l’umanità si è aperta è paradossale:
un lamentio continuo senza nessuna efficacia, equivalente al “tacere”. Un qualcosa che ricorda molto da vicino il lamento delle Anime contenute all’Inferno, che si può evincere dalla lettura di un testo particolare come quello della Divina Commedia.
Dante ebbe modo di vedere il futuro… o un presente che non è mai cambiato!

L’Inferno è la "città tecnologica" in cui sono intrattenute le masse, senza apparente alternativa.
L’individuo fa la voce grossa quando può e con chi può; solitamente con coloro che in qualche maniera gli vogliono più “bene” e gli sono più “vicini”.

Un modello di codardia su base egoica.

mercoledì 2 ottobre 2013

Viaggio nell’assurdo.



La controra - Gian Carlo Calma
L'assurdo nasce dal confronto tra la domanda dell'uomo e l'irragionevole silenzio del mondo.
Albert Camus
 
L'irragionevole silenzio del mondo” è quello che produce l’individuo e quindi anche tu.
L'irragionevole silenzio del mondo” è quello che l’individuo non si aspetta da quell’archetipo erroneo,che ricade sotto al nome di “Dio”.
Dio e gli uomini, presi uno per uno… "tacciono".

E qualcosa sullo sfondo si “muove per contrasto”, muovendo tutto e tutti. Il movimento del Nucleo Primo è indiretto. Sei tu che ti muovi e il cambiamento della tua prospettiva è il movimento di chi controlla il Mondo. Ma il tuo movimento equivale alla mano/mente che sposta i pezzi degli scacchi sulla tastiera:
il pezzo si muove ma non per propria volontà/intenzione.
Meditaci sopra attentamente, perché il Mondo cammina con "gambe proprie" e tu sei nel Mondo per uno scopo del tutto personale (indiretto), mentre il Mondo è qua per vie dirette.

Il Mondo è più "autentico" di quanto tu possa pensare. Sei tu ad essere irreale, assurdo, snaturato… perché la tua "missione" è talmente insabbiata da convincerti a metterti a disposizione di ogni potere di controllo che ti può aiutare a… sopravvivere.
Questo riflesso è perfettamente rispecchiato dalla situazione a “debito” che caratterizza ogni brandello di tessuto sociale/economico del Globo (biodiversità a parte).
L’eccezione che conferma la regola è il rispetto delle leggi Universali ed, allo stesso Tempo, il loro “onorevole raggiramento”.

martedì 1 ottobre 2013

L’antisistema di Taleb.



Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.
Niccolò Machiavelli
 
Quando "colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare"?

Quando hai a che fare con un campo di addestramento, una scuola, un istituto per il quale passano tutti, perchè funzionale, etc.

Per l’individuo “semplice”, ossia inconsapevole e senza spessore spirituale, l’inganno che cos’è? 

Ciò che appare è difficilmente non credibile per costui. La propria fede/programmazione è talmente forte da indurlo continuamente ad alimentare il circuito che scambia per il “Sistema”…
Quindi, coloro che denunciano un inganno ottengono da parte dell’individuo semplice una risposta di continuità verso lo status quo. Il loro appello rimane inascoltato anche se l’individuo semplice soffre per il proprio modello di Vita derivante dall’adesione al “Sistema”.

L’individuo semplice si sente come “tra due fuochi” e sceglie quello che suppone di meglio conoscere (paradigma in auge).
Coloro che spaventano l’individuo semplice, dunque, non sono mai i Governanti ma i Complottisti, definiti così dal linguaggio in uso, forgiato dal “Sistema” stesso. Lo stesso tipo di linguaggio/interfaccia che definiva i partigiani come dei terroristi, dal punto prospettico del potere invasivo e dominante tedesco.

Quando l’individuo semplice si può accorgere dell’inganno?
Quando i suoi figli rimangono affamati, richiamando alla memoria antichi ricordi sepolti ma mai veramente dimenticati.

mercoledì 25 settembre 2013

Nei panni di chi?



Foto di Rob Prideaux

Camicioli, non c’ho più niente. Niente! Zero. Nichts. Nisba. Non c’ho niente! E per questo sono un uomo libero.
Ci vediamo domani
Quali panni si è soliti vestire? E perché? E come accade?

Dove accade? Accade nella società, mentre ci vivi “dentro”. Dentro alla società, mentre sei dentro di te, come in una matrioska sfuggevole.

Trattasi di autosuggestione…

Ogni forma di programmazione passa dall’autosuggestione.

Ma, in un reame biodiverso, c’è sempre l’eccezione che, magari, conferma la regola. Per cui, tu puoi essere programmato anche in maniera alternativa al tuo gradiente di autosuggestione (abitudine). In quale modo?
 
In ogni modo "indiretto" che puoi anche solo immaginare, essendo tu installato in uno scenario infrastrutturale creato ad hoc per mantenerti distante dalle vie d’accesso verso l’uscita.

Quando mangi, bevi, respiri, pensi, vivi, preghi, gioisci, soffri, ami, odi, giochi, etc. tu sei riprogrammato.
Qualcosa fai tu e qualcosa fa l’ambiente, ossia, quella funzione che incarna “le veci” del Nucleo Primo.

Un colpo al cerchio e uno alla botte – del tuo complesso auto esistente.

Con una parola sei coccolato (apparentemente) e con un fatto sei schiacciato sempre più a terra (fisicamente). Osserva dove ti conduce, però, il "trend"...


giovedì 12 settembre 2013

Questo è un gioco.



Il danaio che si spende è sterile, e quel che si gioca è fruttifero.
Pietro Aretino
 
Ogni regola del gioco è affascinante. Un gioco, non è che questo, e il delirio del gioco, il piacere intenso del gioco proviene dalla chiusura nella regola.
Jean Baudrillard
 
I tratti essenziali di ogni gioco: la simmetria, le leggi arbitrarie, il tedio.
Jorge Luis Borges
 
Il mondo è come un tavolo da gioco predisposto in modo tale che tutti quelli che entrano nel casinò devono giocare e tutti a lungo andare devono perdere, chi più chi meno, anche se di quando in quando possono realizzare una vincita provvisoria.
Samuel Butler 
 
La freddezza di un giocatore che perde quasi sempre, diminuisce il piacere del vincitore.
William Congreve 
 
Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale.
Sigmund Freud
 
Citazioni tratte da Aforismario.
 
Dunque, che cosa abbiamo tra le mani quest’oggi?
Sembrerebbe qualcosa che ha a che fare con il cosiddetto “gioco”:

Occorre “farsi leggeri leggeri” e lasciarsi andare sulle onde della sincronicità, sintonizzandosi sul segnale animico, il quale rimane l’unico del quale ci si può fidare (perlomeno relativamente all’intenzione autentica di ricongiungimento dell’Anima a tutte le sue parti). È come attendere un mezzo alla stazione degli autobus, ma “non il primo che arriva o il più comodo per orario”, bensì… “quello giusto per te”.

mercoledì 11 settembre 2013

Sfumatura e sue verità.


 

A proposito di “verità e sue sfumature” ecco un’utile citazione, che lega i due Termini/Mondo tramite poche combinazioni lessicali: 

la verità sta nelle sfumature
Charles Bukowski

Le “sfumature” sono l’equivalente artistico della Natura, una tecnologia basata sulla “Fuzzy Logica”:

la logica fuzzy o logica sfumata o logica sfocata è una logica in cui si può attribuire a ciascuna proposizione un grado di verità compreso tra 0 e 1

Il termine d'origine estera "fuzzy" fu introdotto nella lingua giapponese con un nuovo e diverso significato: 
intelligente
Molte altre aziende elettroniche seguirono le orme della Panasonic e lanciarono sul mercato, tra l'altro, aspirapolvere, fornelletti per la cottura del riso, frigoriferi, videocamere (per stabilizzare l'inquadratura sottoposta ai bruschi movimenti della mano) e macchine fotografiche (con un autofocus più efficace). Ciò ebbe come risultato l'esplodere di una vera mania per tutto quanto era etichettato come fuzzy: 

tutti i consumatori giapponesi impararono a conoscere la parola "fuzzy", che vinse il premio per il neologismo dell'anno nel 1990. 

I successi giapponesi stimolarono un vasto e serio interesse per questa tecnologia in Corea, in Europa e, in misura minore, negli Stati Uniti, dove pure la logica fuzzy aveva visto la luce…
Link

La scienza deviata, da questo punto di vista, tenta di classificare il funzionamento di ogni “cosa”, secondo un andamento previsionale dettato da modulazione algoritmica, ossia, da “formule”.
Le formule sono costruite/dedotte su base teorico/sperimentale e non tengono in considerazione, perlomeno non pienamente, della logica sfumata alla base della più vasta tecnologia della Natura.
La Fuzzy Logica è un tentativo di aprire la via a questo tipo di “sensibilità, profondità e delicatezza”…

mercoledì 4 settembre 2013

A cosa credi?



Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
Giulio Cesare 

A cosa credi? Che cosa desideri?

Se l'eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza.
Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza è meravigliosa?

Milan Kundera
Con lo “Schema dell’Anima”, SPS compie un passo in avanti nella decodifica del "geoide energetico della (im)possibilità” (consapevolezza). 

La citazione da Kundera inquadra quanto evinto, attraverso la quotidianità dell’essere presenti e aperti alla sincronicità (Analogia Frattale e modalità di ricezione insita nello “scrivere/captare/concentrarsi”)…
L’eterno ritorno è un “attimo congelato nel Tempo”; qualcosa vissuto come una interferenza e dilatato nell’esperienza ridondante di Vita 3d. In realtà, la particella “eterna” è richiamata da ciò che le è affine (Anima), ma la sua percezione nelle 3d è come sottoposta a “correnti” di ordine (bio)diverso, che ingarbugliano il campo percettivo e sensoriale (logico e non) dell’ibrido umano, caratterizzato dal “frammento animico” capace di donare Vita eterna.
Il “ritorno” è un moto vettoriale multidimensionale, che riconduce alla “casa dell’Anima”.

La trasformazione necessaria, al fine di esaudire l’intenzione animica, è un fatto da acquisire e mettere in pratica. È come il trovare la via d’uscita da un labirinto (in questo caso, un labirinto apparentemenre nonsense)…

martedì 3 settembre 2013

“Dio e il Creatore”, per come li conosci, non esistono.


Oblivion

Oblivion
La sventura non già unisce, ma divide gli uomini, e perfino là dove sembrerebbe che gli uomini dovessero essere legati dall'affinità del dolore, si commettono molte più ingiustizie e crudeltà che tra gente relativamente soddisfatta.
Anton Čechov

L’umanità è separata in “casa”. L’individuo, l’atomo umano, è separato “in se stesso”.

I continenti si sono separati… ma a furia di allontanarsi, si avvicineranno (la Terra 3d è un nastro di Mobius).

Un paradosso? Per niente. La forma della Terra 3d li obbliga ad avvicinarsi tramite relativo allontanamento:
  • riesci a vedere il loro allontanarsi?
  • riesci a vedere il loro avvicinarsi?
Se vedi l’uno, non puoi non vedere anche l’altro. Se ciò accade, se tale miopia si avvera, allora è vivo in te un principio separatore convenzionale, ossia… sei sotto ipnosi

Perché, non sei tu a pensare ma qualcosa che utilizzi come impianto visivo del pensiero. Non vedi quello che accade. Vedi quello che hai fissato nei pensieri. E, nei pensieri, non sei tu che hai il diritto esclusivo di “scrittura”.

Il tuo inconscio è stato invaso e conquistato. Ricorda:
  • ciò che lasci viene preso.

mercoledì 28 agosto 2013

La Tradizione.

 

Lo strumento fondamentale per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole. Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare le persone che devono usare le parole.
Philip K. Dick
Le parole sono come le infrastrutture che usi, inconsapevolmente, quando utilizzi il telefono, apri il rubinetto dell’acqua, accendi una lampadina o il gas. O meglio, le parole sono come l’acqua, la corrente, il gas:
  • viaggiano in “tubi” che le trasportano.
Le parole scaturiscono dal complesso delle “corde vocali”, per cui la vera infrastruttura è il corpo umano. Così, come il gas, la corrente e l’acqua scaturiscono da tubi e fili, anche dal corpo umano scaturiscono "reazioni". 

Allo stesso modo, le autostrade e le strade, sono condotti in cui viaggiano le macchine, ossia, altre infrastrutture.

Le case, i ponti, sono infrastrutture. Le fogne, la scuola, le leggi, i codici, le religioni, gli Stati, etc. sono infrastrutture. Cerca di andare oltre alla definizione classica del termine, perché "il termine è sotto controllo” è un osservato speciale
Sei "atteso", nei pressi dell’uso della parola. L’appuntamento è in quel “luogo”, perché è lì che devi accedere al fine di comunicare qualcosa alla comunità o al singolo individuo (addirittura a te stesso, qualche volta).

martedì 27 agosto 2013

Anima vs Incarnazione.


Link
Una capra allo specchio combatte col proprio riflesso

Nella sua mancanza di consapevolezza, scambia se stessa per un avversario da “incornare”. Questo è il frattale di quello che accade agli umani nelle 3d.

Il Nucleo Primo è, con Filtro di Semplificazione acceso, costituito da umani.

L’individuo, che rimane l’unico vero responsabile e fautore di ogni tipo di “guerra” sulla Terra, scambia ogni riflesso (gli altri) per un casus belli (occasione della guerra), essendo del tutto “tagliato fuori” dal proprio senso o “storia più autentica”.

L’incarnazione è preda di una “ragnatela” costituita da magnetismo e gravità, inerzia, energia e radioattività. Inoltre, l’effetto del nascere nelle 3d risulta come un “filtro di reset”, capace di staccare la comunicazione evidente con la propria struttura animica.
Il resto della vicenda umana narra della propria “perdita delle ali”, con il conseguente sviluppo degli arti, utili al lavoro nella messinscena terrena

La stasi risulta nel Tempo foriera di sviluppo diametrale e sottile di quel riflesso, che la "capra" decodifica come nemico. Il continuo “azzuffarsi” dona alla Vita forme d’onda equivalenti. Inoltre, in loco – nella/sulla Terra 3d – agiscono agenti nativi d’ogni tipo (allo stesso Tempo, riflessi dalla presenza di fauna e flora) come presenze sottili che sanciscono in maniera non apparente una continuità del flusso energetico che unisce, di fatto, la Vita in ogni sua forma e dimensione (tutta la sfumatura che esiste tra i cardini binari 1 e 0).

 

venerdì 23 agosto 2013

Il comune divisore.


 
 
Anche se può sembrare un paradosso, tutte le scienze esatte sono dominate dall'idea di approssimazione.
Bertrand Russell
Anche la bella forma sferica della Terra è una "approssimazione", un velo apparente che la rotazione, la gravità e la presenza di gran quantità d'acqua, provvedono a mettere in onda, ingannando l'occhio umano e quello satellitare (ad immagine e somiglianza del pensiero umano, che alimenta le immagini mentali)...

L’articolo di oggi è caratterizzato da una strana onda di forma dominante, molto simile ad un artiglio che brandisce le viscere, trattenendo dal procedere. 

Le informazioni ricevute sono tante e nel collo di bottiglia della mente 3d, accade come una sorta di impasse, di stasi temporanea; qualcosa che rassomiglia a quella “pausa/ritardo”, tra il momento in cui ci si è fatti male e quello in cui giunge il dolore, che si vive in una dimensione diversa rispetto al “prima” ed al “dopo”… come se si fosse saliti in "sala regia" per assistere ad una proiezione, esterna, rispetto al proprio contenitore psicofisico.
Prima dell’arrivo del dolore, accade qualcosa di non fisico. Che sia solo un “ritardo nella trasmissione” è accettabile? No, vista la velocità di esecuzione e di risposta usuale del complesso umano.

Quell’attimo di “attesa” corrisponde all’occhio del ciclone di un fenomeno atmosferico molto intenso.


martedì 20 agosto 2013

Basta un assaggio.


 
 
Il miele più dolce diventa insopportabile per la sua eccessiva dolcezza: assaggiato una volta, ne passa per sempre la voglia. Amatevi dunque moderatamente, così dura l'Amore.
William Shakespeare
L’unicità degli individui li trasforma in sorprendenti “laboratori ambulanti”, tuttavia… la logica alla base del complesso infrastrutturale corpo/mente, li rende “prevedibili”; soprattutto quando "qualcosa" gode di un punto di vantaggio prospettico dal quale capire ed assumere direzione e percorso della loro ripetitività. 

Ai Tempi delle grandi mandrie di bisonti, nel continente nordamericano, le stesse nel seguire i propri bisogni, sullo sfondo dell’alternarsi delle stagioni, si resero intelligibili (accessibile tramite l'uso dell'intelletto. Che può essere compreso con facilità. Compreso tramite la ragione… Link).

La Massa si “muove” nello stesso modo:
  • sullo sfondo delle città
  • seguendo un disordinato “richiamo”, derivante da necessità interiori a vario livello e di input provenienti dai Media e dal vivere sociale.
Ecco che, allora, la logica binaria (1 e 0) corrispondente al livello di “massimo controllo” di un robot, diventa una logica Fuzzy (in cui si può attribuire a ciascuna proposizione un grado di verità compreso tra 0 e 1… Link). 

Il risultato pratico ed evidente è quello strano mix di possibilità/necessità/sensazioni, che la società emette come fumo dai camini di ogni tetto:
una Massa di individualità schierate lungo l’intero spettro della copertura del possibile, sino a raggiungere le polarità più estreme.

venerdì 16 agosto 2013

Un trillo per amico.

 

Se c'è chi perde, c'è anche chi guadagna. Il fatto è che a perdere sono sempre i risparmiatori, mentre a guadagnare sono i soliti quattro o cinque.
Aldo Ravelli

Sintetico: non naturale, artificiale, creato dall'uomo…
Link
Qualcosa che, nonostante tutto, si “ostina” a rimanere nel reale (manifesto), come infrastruttura prevista dall’ordinamento legislativo della società, corrisponde a qualcosa che è spinta da interessi mirati di parte (effetto)

Essendo ogni “cosa” esprimibile ed inquadrabile sempre come alternativa a qualcos’altro, è facile intuire che “nessuna forma di realtà sia insostituibile”.

È, semmai, l’intenzione di attori non meglio precisati, molto spesso dietro le quinte, a trattenere una forma di realtà perché utile al proprio tornaconto.

L’attore più influente è quello “fuso insieme alle fondamenta delle città e, dunque, della società”. Colui che suona il proprio "trillo" per l'intera società...

Ossia, le città - in quanto perle di una collana di potere unica, continua e solidale entro se stessa - sono state forgiate/fondate secondo una modalità intenzionale di carenza e di “fame” per la popolazione attirata ed, inizialmente, proveniente dalla dimensione contadina a misura d’uomo.

Le "due facce della medaglia e lo spessore umano".

Gli inizi devono necessariamente essere molto promettenti, altrimenti nessuno cambia nulla nella propria impostazione esistenziale

Che cosa ha convinto uomini e donne di campagna a lasciare le proprie terre?

lunedì 12 agosto 2013

Velocità di convenzione.



In un sistema convenzionale la tua "velocità" non può mai essere infieriore a quella di partenza. Inoltre, il modello si basa su un effetto specchio/riflesso, che mantiene stabile il livello apparente di reatà circostante. Alfine, tu sei sia al centro che in periferia (loop) e trattasi sempre di un motore di sostentamento di una realtà esterna ad immagine e somiglianza della realtà interna.

Nulla sfugge a questa forza gravitazionale con centro in te stesso.

Il livello della realtà 3d, a cui sei abituato, può raggiungere “versioni sceniche” inimmaginabili. È nei numeri, nel potenziale disponibile, ogni tipo di scenario a cui l’immaginazione può accedere. Dipende dal grado di paura emanata, dall’intensità della polarizzazione relativa al timore per la propria sopravvivenza, per il proprio generico “futuro” e destino.

In questo ambito si deve ormai registrare come le questioni relative al denaro (soprattutto in termini di scarsità) abbiano raggiunto il top della classifica delle “preoccupazioni”.
Come a dire che le “Banche Centrali” sono riuscite ad interfacciarsi anche alla caratteristica ed alla qualità del sonno di ogni individuo. I loro “rubinetti” condizionano persino l’attività onirica umana.

Un ritornello divenuto un classico dell’intrattenimento sociale, a cui ogni individuo è, suo malgrado, sottoposto non appena “viene al Mondo”.
L’abitudine mina ogni prospettiva ed il proprio “oltre orizzonte” diventa sempre più inaccessibile, mantenendosi continuamente al di qua della linea di confine tracciata dall’illusione di navigare in acque considerate tranquille (ma "non sicure").

lunedì 29 luglio 2013

L’ordine naturale.

  
 

- Hai ricordi di prima della missione… di prima della cancellazione della memoria?
- Ricordare non è nostro compito. L’hai dimenticato?

Oblivion

C’è un ordine naturale a questo mondo e coloro che tentano di capovolgerlo non finiscono bene…
Cloud Atlas
Perché in un film dovrebbe annidarsi un altro tipo di verità, in grado di bucare il velo abitudinario della realtà 3d emersa? Perché il potere centrale lo dovrebbe permettere? Perché?
Ma, innanzitutto, comprendi a cosa alludo? Riesci minimamente anche solo ad immaginare a cosa SPS cerchi di esporre il tuo campo energetico, il tuo vortice con te al centro del suo occhio?

L’asse, il punto attorno al quale tutto ruota.

Com’è la visione dal tuo asse centrale? Pensa a come "giudichi" la tua Vita.

Conferiscile un “colore”. Ecco, quel "colore" è il livello in cui stanzi (il risultato che desumi, vivendo).

Il “vortice” è qualcosa che crei e che, al contempo, ti ha, ti possiede. Il vortice è qualcosa che nasce da te, si alimenta di te e, se non lo fermi, di tutto quello che esiste al di fuori di te.
Tu ne sei responsabile.

L’ordine naturale dipende da te, per quanto riguarda la tua parte. La tua parte è centrale, perché è solo attraverso un gioco di riduzioni, di riflessi, di prospettive distorte, che tu sei portato a pensare di essere solo una piccola parte e, di conseguenza, di non poter fare niente di diverso per “cambiare”.

Ma “cambiare cosa” in definitiva?

venerdì 26 luglio 2013

Come solo puzza nell'aria.



La società è come un'onda. L'onda si muove in avanti, ma resta immobile la massa d'acqua di cui essa è composta. La stessa particella non s'innalza dal fondo fino alla cima. La sua unità è solo fenomenica. Molte persone che compongono oggi una popolazione saranno morte nel prossimo anno, e la loro esperienza morirà con esse.
Ralph Waldo Emerson

La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.
Enzo Biagi

La società ha inizio a partire da due individui, quando il rapporto fra questi individui modifica la natura del loro comportamento.
Jean Piaget

La società, legiferando, finge di tutelar l'individuo ed invece tra le pieghe non pensa che a se stessa.
Alessandro Varaldo

È premessa indispensabile per la realizzazione d'una società equa ed umana la completa emancipazione della donna.
Ester Dinacci
Link 
 
Tutto sembra “muoversi”, quando è invece assolutamente “fermo” (torna alla mente il pensiero di Ighina), compresa la rotazione della Terra.

Difficile a credersi, vero? I satelliti inviano immagini estremamente chiare, i raggi del Sole illudono che avvenga un movimento. I sensi umani registrano un dinamismo programmato in loro.

Parole forti.

Il che si traduce, in ambito sociale, nell’affermazione della massima:

cambiare tutto per non cambiare niente.

Una profonda verità, estremamente valida allorquando in una società si annida un potere centrale non osservato, non manifesto e non ricordato (come solo "puzza nell'aria").


giovedì 25 luglio 2013

Humus.



C'è chi, come prezzo del proprio misfatto, ebbe la forca, chi la corona.
Decimo Giunio Giovenale

La società ha i criminali che si merita.
Alexandre Lacassagne

Noi finiamo col somigliarci, noi poliziotti coi delinquenti. Nelle parole, nelle abitudini... qualche volta perfino nei gesti.
Gian Maria Volonté

Negli ultimi articoli di SPS, è balzato all’occhio il motivo cardine per il quale “il Mondo va alla rovescia”, ossia, la spiegazione a quella non meglio precisata sensazione che si ha, allorquando uno "squarcio di sereno mentale" comporta una visione più chiara dell’osservazione sociale, innescata da:
  • memorie
  • esperienza diretta
  • maggiore sensibilità
  • necessità causata da una mancanza di fondo (sicurezza economica).
Per riassumere brevemente il concetto sviluppato:
il modello delle nascenti cittadine del Far West americano, basato sulla presenza centrale di un “potente pronto a tutto”, proietta nel futuro (oggi) una struttura sociale basata su una infrastruttura d’ingiustizia ad espansione ereditaria (vincolo, relazione parentale), basata sulla preservazione “ad ogni costo” di un modello di sopravvivenza/potere proprio.

Le città, che nel frattempo si sono espanse anche a dismisura, mantengono nelle loro fondamenta, nella propria centralità, un determinato imprinting nativo, velato molto spesso dalla parte più elaborata dell’apparenza:
  • i servizi sociali
  • la sicurezza
  • l’ordinamento legislativo
  • l’estetica
  • la modernità
  • il gusto per l’intrattenimento, lo spettacolo e l’arte.
Tutte caratteristiche volte a “confondere le acque”, piuttosto che a sancire un fermo proposito ispirato dalla “giustizia”.