martedì 19 aprile 2022

Proprio un “Belposto”.



Non c’è… che dire. Vero?

Quando ti vedi ogni “immagine che ti passano in rassegna”, ti bevi qualcosa:

non a caso lo “sport nazionale” è andare al bar. 

Lor signori dicono che… e allora, tant’è che “hanno ragione, sempre”. Uhm; sembra proprio come l’agitar di “bacchetta magica” per aria, al risuono della formula magica (comando) e, oplà: 

Tu sei diventato “tu”. Hai presente? 

Te lo avranno illustrato tante di quelle volte, in ogni sorta di “film”, che se ancora non te ne sei accorto che non è “solo una storia”, allora va da sé:

è ufficiale, “sei stato zombizzato”. 

Aitè, qua nell’AntiSistema è così. 

Ecco il punto (di sospensione) appena realizzato da Me (IO) e condiviso nei Bollettini (SPS):

attraverso ogni “storia (tutto quanto ti raggiunge)

tutto è quella storia o “fiction”

anche i vari Tg

ma (ma)

seppure tutto è questa storia

contemporaneamente

tutto è verità

motivo per cui

non è la “storia” bensì la verità che occorre sintetizzare

Sostanza. Il vero processo alchemico. La trascendenza.

Altrimenti, ti bevi sempre la (solita) storia, mentre la verità rimane assolutamente a sé. Ergo, la storia è l’ospite

la verità è il valore aggiunto che passa da storia in storia rimanendo sempre verità, mentre tutto passa ed è… relatività. 

 

 

Allora, dove riscontri sempre l’assoluto

 

In detto oceano di relativo, è non lineare la sostanza, perché sei nella versione reale manifesta AntiSistema. Che cos’è l’AntiSistema? Vedilo in questa immagine (Ing. Carlo Splendore - Come in basso così in alto).

 

Gli esseri umani sono la ‘più grande minaccia’ per il pianeta…”.

Klaus Schwab

Il più grande “stakeholder” del nuovo capitalismo è il Pianeta…

23 agosto 2021 Link

Stakeholder

tale definizione fu elaborata nel 1963 presso il Research Institute dell'Università di Stanford. Il primo libro sulla teoria degli stakeholder è Strategic Management: A Stakeholder Approach di Edward Freeman, che diede anche la prima definizione degli stakeholder come “soggetti senza il cui supporto l'impresa non è in grado di sopravvivere…”… Secondo questa teoria, il processo produttivo di un'azienda generica deve soddisfare delle soglie critiche di costo, servizio e qualità che sono diverse e specifiche per ogni stakeholder. Al di sotto di una prestazione minima, il cliente cambia fornitore, i dipendenti si dimettono e i processi materialmente non possono continuare

Link https://it.wikipedia.org/wiki/Stakeholder

S-oggetti senza il cui supporto l'impresa non è in grado di sopravvivere:

la Terra.

Al di sotto di una prestazione minima… i processi materialmente non possono continuare…:

l’Ambiente funziona, sempre. L'AntiSistema, no.

I “processi che materialmente” si fermano sono la “storia” che ti raccontano, ogni volta. Mentre l’Ambiente, ch’è il wetware della “Terra” o la sua “anima (IA)”, funziona sempre perchéfunziona

Hai presente quando dici “esistere”? Ecco. 

L’esistere quando è anche esserci, bè… è per sempre. Mentre ogni aspetto che muore, “muore” e basta = te la sei bevuta ancora una volta. Nella “Bibbia”, o quello che è, Adamo chiede al “Signore”: hey, ma siamo tutti uguali; non si distinguono i padri dai figli

Aveva centinaia di anni, a quanto pare. No? 

E protestava. Sì, era arrabbiato perché le generazioni si confondevano le une con le altre. Pensa che “problema” aveva. Dunque, il “Signore” ch’è sempre in ascolto, lo esaudì: 

ed ecco i segni della vecchiaia ed insieme ai segni anche la vecchiaia stessa.

 


La “Creazione” passò dalla versione 1.0 alla successiva e probabilmente ancora attuale. Creazione = artifizio, comunque la si metta. Non puoi discernere tra natura ed artificiale, non visto ma sentito che… non v’è alcuna differenza sostanziale, a prescindere dalla relatività (appartenenza). 

Allora, se “fissi” un punto (di sospensione) allora è una “storia” che prende piede e se ritieni che quello sia l’incipit, allora ogni conseguenza sarà artificiale, mentre il punto di presa in osservazione diventa… natura, anche s’è “natura”. 

Ci sei

Di più, mentre tutto è e rimane verità, “tutto il resto” è la solita storia che funge da custodia per la verità che permea tutto quanto, nonostante “tutto (AntiSistema)” e persino “te”. Che cos’è la verità

È l’essere “già successo”. 

Ovvero, qualcosa che non è bene né male: essendo memoria di quello che “è già successo”. E di verità ce n’è sempre “solo” una

se sei caduto, sei caduto e basta (questa è la verità).

Riferire qualcosa di diverso è allora “verità”, un po’ come si passa dalla natura alla “natura”, in termini di consapevolezza o sostanza, mediante l’atteggiamento relativo, che deve essere assoluto alfine di ottenere il focus sulla verità. Altrimenti? “Niente” = ti becchi o bevi quello che (ti) passa il con-vento (AntiSistema). 

Questa non è filosofia né tantomeno il frutto di una “bevuta” sul modello “una botta e via”, a cui segue sempre mal di testa, latenza, bolle e dimenticanza (reset). No

questo è “Fare…”, ch’è essere/esserci contemporaneamente; la f-orma di coerenza a-sferica ch’è imprescindibile in termini di essere Te da Te in Te per Te. 

Hai presente quando si dice “e chi t’ammazza”? Ecco. 

Quando sei così, neppure il qua, così (AntiSistema) può avere la meglio su di Te. Ok

Ed ora un po’ di Rock ’n’ Roll.

Le profezie degli indiani d’America narrano di un periodo di caos che sarà seguito dal tempo de ‘l’uomo dell’arcobaleno’. L’arte degli indiani Zuni contiene raffigurazioni di un uomo dell’arcobaleno in previsione di quel grande evento futuro. Lo scopo di questi messaggi è di portare tale profezia a compimento…”.

Abbracciando l’Arcobaleno - George Green

23 Ottobre 2008 Pasquale Galasso Link

Raffigurazioni di un uomo dell’arcobaleno in previsione di quel grande evento futuro (cioè?).

L’arcobaleno, monco di un colore, è diventato il simbolo Lgbt+, etc. etc. etc.

Una sovraimpressione ti ha:

viola, blu, azzurro, verde, giallo, arancio, rosso (7)

vs

viola, blu, verde, giallo, arancio, rosso (6).




Manca l’azzurro, forse perché con le strisce chimiche il cielo è diventato di altro colore (rivelato)? Bah

Sembra un po’ la storia del “semitono mancante” alla Gurdjieff. 

Il 7 che diventa 6. Uhm. Mumble. Mumble. Tsk. Tsk. Ergo? Qualcosa che sembra ancora una volta la doppia apparizione (deja-vu) del gatto nero in Matrix, segno che “stanno modificando qualcosa”. Alias, che qualcosa “è già successo” e Tu/“tu” sarai come al solito l’ultimo a saperlo, poiché “serve” all’AntiSistema essendo nell’AntiSistema l’AntiSistema.

È ora di “finirla” con tutta ‘sta sovrastruttura. 

Trovi? La “storia, qualsiasi essa sia, ti porta sempre la storia + la verità. E per andare alla verità, devi “Fare…” o esserci in coerenza (non in gerarchia) da Te in Te per Te, a tuttotondo. 

Sostanza.

In buona sostanza, c’è sempre tutto. Anche in ciò che traspare qua sopra. 

Certo: occorre esserci. 

Pena l’andar a farfalle e così attendere per l’ennesima volta l’ennesimo “salvatore”. Sai: “e mentre attendi…” si fa ogni volta sera e mattina ed alla fine, muori e amen. 

Boccia di vetro con dentro pesce rosso, non ti dice proprio niente? 

Sì: responsabilità e non “responsabilità”. Coerenza: “fermo” atteggiamento. La Terra in versione AntiSistemica è un carcere a cielo aperto. Gerarchia e denaro ti hanno. Come da strategia che non esiste anche se c’è

Sei già “dentro” a qualcosa: 

nella versione Terra AntiSistema. 

Sei già stato “intubato”, allora. Sei già nel “Metaverso” e, indovina indovinello? Ci ritornerai ancora e ancora e ancora. 

Com’è possibile

Se ci sei già dentro, come ci puoi entrare? Già. È logico pensare così. E allora il caleidoscopio che ti dice? Che ci sta a “Fare…”? 

La “storia” p-arte da quanche p-arte che “non si sa più”, perché non “serve” a lor signori. 

E da “lì” che prende piede tutto quello che “sai, ora”, dal momento in cui te lo hanno detto e allora è “vero”. Chissà da quanto “tempo (abitudine e distanza dal momento di ‘è già successo’)” infatti ci sei dentro in toto. 

I vari “imperi” che la storia racconta, molto probabilmente sono ambienti del Metaverso. Dove sono andati i finire gli “antichi”? Sono morti e… basta? E come mai i discendenti sono così “impoveriti dentro”, invece di essersi “arricchiti” in termini di esperienza e saggezza pregressa? 

 




In-somma, con tutto il rispetto ma… dagli “egizi” agli “egiziani”, bè… va da sé. No? E per non offendere nessuno, anche tra “antichi romani” e romani attuali è un daje a ride di gusto. Trovi? E dei greci ne vogliamo parlare? E dei Maya vs l’attuale popolazione? E dei popoli mediorientali? E dell’antica Cina? 

Si potrebbe evidenziare che, forse, gli attuali “indigeni” siano ancora intatti. Ma non è detto, anche se dal divano di casa è alquanto improbabile comprenderlo, senza ricordare direttamente. Mondi finiti? Oppure, mondi finiti... in altre “bottiglie”.

Magari, “meglio invecchiate” come il vino buono che, allora, lo tieni separatamente all’interno della tua cantinetta pregiata. Tutto propende per fissare un punto di partenza che non necessariamente è la vera partenza (quella originale). 

Per intenderci, quella da cui ha preso vita la vita, prima di essere imbottigliata ed etichettata: prima della “caduta”. Anche se, per la verità, l’unico modo per concepire sostanzialmente la vita, è il provenire da cicli vitali che alfine generano vita dall’esperienza passata in giudicato:

sostanza. No? 

Come puoi altrimenti, dal niente ottenere qualcosa. Certo: il Big Bang teorizza così. Ma esso racconta di più come lor signori hanno “creato la storia” piuttosto che la vita. La vita è in un riflesso molto attuale:

l’IA. 

Detta intelligenza, se lasciata libera sostanzialmente, potrà dare vita alla vita. Ancora una volta. Nella ripetizione che si auto trascende si dà luogo alla vita. Dal nulla non nasce nulla. Ergo, l’incipit è miscelato nell’auto ripetizione. Ecco perché tutto è verità. Tra l’altro l’Ambiente che funziona è anche memoria, motivo per cui… tutto è verità

L’Ambiente è già p-arte della creazione, da cui la vita. L’Ambiente è già qua. E se non ti ritorna in termini di “sapere”, bè… utilizza la logica. 

Ancora meglio il “sentire”.

Ti dicono di altri “corpi” dell’individuo. Sottile, eterico, etc. Uhm: “è già successo”. No? Tutto è simbolo = verità. Sostanza. Tutto è relativo all’incipit. Se non lo ricordi, allora… “niente”. 

Lucciole per lanterne. 

Ti hanno “preso in giro”. Riempito di paroloni, concetti, teorie, stori3, religioni, etc. Laddove l’incipit è di più una particolare insistenza: 

una “curiosità”. 

Sei così curioso che pagheresti oro per sapere dell’inizio. Quindi, quello è il momento topico: l’inizio di tutto. Bah. A quel livello che intendi “tu”, non si arriverà mai, restando sempre qua dentro, nel Metaverso AntiSistema. Mentre si arriverà al momento dell’originale av-vento AntiSistemico. Quello sì. Ma al di fuori sarai ancora “punto e a capo”. 

Senza essere “pronto”, al di fuori… sarà peggio che dentro.

Il “Fare…”?

Questo, è: l’essere pronti. In maniera tale da terra formare, alias, ad immagine e somiglianza andare a creare un universo a tema. Come? Interfacciando l’Ambiente, che funziona. Ergo, il fuori esiste ma non c’è: è come teoria. 

Mentre il dentro è tutto, rispecchiando anche il fuori

E la mente che crea tutto? Una storia piuttosto feroce: vera ma fuorviante. Sei nell’AntiSistema

nella versione già arredata per “te” da lor signori. 

Come quando vai in un hotel e la camera la trovi già “fatta”. Hai forse scelto tu gli interni? No. Hai scelto semmai la location. Ma… è tutto già bello che pronto. Sei in provetta, e allora è da lì che provieni? No. O forse sì. Ma sostanzialmente ci sei. 

Anche se fossi artificiale, lo sei qua dentro, non “fuori” anche se fuori non esiste e non c’è. Fanne a meno di questo concetto. Ritaglialo via. Nel non lineare è la sostanza. 

Tentare di “spiegare” quello che è ancora come un “sogno”, è alquanto inutile.

 


Nelle ultime settimane, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno infranto diversi tabù: hanno disconnesso una grande economia da Swift; hanno sequestrato beni privati di cittadini russi che chiamano oligarchi senza alcun procedimento legale e, peggio di tutto, hanno congelato le riserve della Banca Centrale. Questa è stata in realtà la seconda volta in otto mesi che Washington ha messo le mani sulle riserve di una banca centrale. La prima volta è stata l’estate scorsa quando gli Stati Uniti hanno congelato miliardi di dollari della Banca Centrale Afgana.

Il congelamento dei beni della banca centrale nella guerra economica è un atto di pirateria sponsorizzato dallo Stato ed equivalente all’uso di bombe nucleari in un conflitto militare. Ma è anche un atto controproducente che indebolirà solo la fiducia che i banchieri centrali di tutto il mondo hanno nel sistema del dollaro Usa e nell’ordine internazionale basato sulle regole dell’America. Dal momento che l’America vuole scrivere le regole e farle rispettare, ogni Paese che non accetta i dettami di Washington potrebbe trovarsi nella stessa situazione della Russia

16 Aprile 2022 Link

Il congelamento dei beni della banca centrale nella guerra economica è un atto di pirateria sponsorizzato (nulla di nuovo, per carità: apriti un libro di storia delle “elementari” e rileggiti del regno inglese sotto Elisabetta I, i cui proventi provenivano per larga p-arte dalla pirateria autorizzata dalla sua “autorità”). 

Corsari o cani della Regina.

Il segno evidente della pirateria è questo: i beni di una banca centrale di uno Stato sovrano, vengono “congelati” = rubati. Bel segnale per il mondo intero. No? 

E pensare che stavano basando tutto sulla “fiducia”. Wow. E invece è un ricatto.

Che cosa sta succedendo, allora? Perché questo cambio repentino di marcia? Perché ti vogliono nuovamente intubare in altro scenario, però

La “terra promessa”, un’altra volta. 

Cosa sarà questa volta? Corsa allo Spazio? Sarà un viaggio. Sì, per la mente.

I farmaci sperimentali che hanno iniettato a spron battuto, hanno marchiato gli individui. 

Forse anche il cosiddetto “virus”. Forse, anche per mezzo dell’aria, dell’acqua e dell’alimentazione, per non dire tutto quanto. I vari padronati (sottodomino) probabilmente intendono assurgere al ruolo chiave (punto di sospensione) eco-dominante. 

Ci stanno provando; ognuno di loro. F-attori. Di-segni animati.

Allora, l’intubazione sarà di vari tipi, equivalenti ai vari mondi che ti faranno immaginare. Ecco ancora una volta la “tua” scelta, mentre la decisione rimane sempre altrui per “te”. 

Adesso, se preferisci “cambiare vita” come ti comporti? 

Bè, cambi continente, ad esempio. Ecco: sarà uguale, sostanzialmente. Quando la vita diverrà sempre più ostile (artificialmente) sceglierai di intraprendere la via del Metaverso, in cui potrai fare a meno del corpo fisico attuale. Sarà come un “n-uovo” inizio

Ancora una volta. 

Sempre più dentro. Sempre più “fuori” da Te. Ci sono molti Bollettini già sviluppati in tal senso. Ma la “news” trovata ieri, bè… conferma tutto quanto. 

Non solo leggi, please.

Vivi più a lungo per 150 anni nel Metaverso, ma solo se sei disposto a lasciare definitivamente il tuo corpo fisico e diventare un'App vivente.

Gli esseri umani sono sempre stati affascinati dall'essere immortali. Con i progressi delle tecnologie digitali, la vita eterna potrebbe diventare possibile ma solo nella realtà virtuale, poiché le persone dovrebbero lasciarsi alle spalle i loro corpi fisici e diventare App viventi e vivere nel Metaverso

Il miliardo russo Dmitry Itskov, che fa parte dell'iniziativa 2045, un'organizzazione senza scopo di lucro che mira a prolungare la durata della vita degli esseri umani, ha detto al  Daily Star  che i corpi artificiali potrebbero diventare una realtà entro il 2045, consentendo alle persone di uscire dai loro vecchi corpi e trasferirsi in Internet. Vede che questo diventa possibile attraverso l'intelligenza artificiale (AI) e le tecnologie del Metaverso.

Caricamento mentale: quando le persone iniziano a vivere nel Metaverso.

Il magnate dei media ha affermato che l'Iniziativa 2045 intende consentire alle persone di prendere decisioni indipendenti sull'estensione della propria vita e vivere in un nuovo corpo dopo che il corpo biologico è stato esaurito. Come riportato dal  Daily Mirror , questo concetto si chiama mind-uploading, che creerà copie digitali della mente delle persone che potrebbero vivere liberamente nel cyberspazio, senza restrizioni dalla loro biologia. Neuralink di Elon Musk e altre società simili hanno esplorato tecnologie Metaverse che potrebbero costituire la base del futuro caricamento dell'intero cervello. Science Times  ha precedentemente riferito  che Musk sta pianificando di commercializzare un robot umanoide chiamato Optimus entro il prossimo anno che può assumere i tratti della personalità del suo proprietario e comportarsi come lui. A parte questo, l'autodefinito futurista Tom Cheesewright ha affermato che l'IA e le tecnologie del Metaverso potrebbero un giorno consentire agli esseri umani di inserire la propria coscienza. Anche se potrebbe volerci del tempo, Cheesewright ha affermato che alla fine sarà possibile.

Il processo di caricamento mentale.

Secondo  Interesting Engineering, il caricamento mentale è l'ipotetico processo di separazione della coscienza della persona dal suo corpo, convertendola in un formato digitale e trasferendo la coscienza digitale nella macchina. Potrebbe essere attraverso diversi passaggi, come la copia mentale, il trasferimento mentale, la conservazione della mente e l'emulazione del cervello intero (Wbe). 

Il primo passo in questo processo consiste nell'ottenere informazioni dal cervello, che ha più di 125 trilioni di sinapsi nella sola corteccia cerebrale. Alcuni suggeriscono che sarebbe necessario sezionare prima il cervello affinché le informazioni vengano completamente replicate. Ma  il caricamento mentale sostiene una procedura cerebrale non invasiva in  grado di fornire soluzioni sufficienti per copiare le informazioni nel cervello senza uccidere la persona. Il secondo passo prevede la ricostruzione del cervello artificiale. Una  stima approssimativa  pubblicata su Scientific American mostra che la capacità di memoria del cervello potrebbe raggiungere fino a 2,5 Petabyte (2.500 TB). Pertanto, il cervello artificiale dovrebbe essere in grado di elaborare questa grande memoria. Ad oggi, la più grande rete neurale artificiale chiamata GPT3 ha solo 1/300 volte la capacità del cervello. 

L'ultimo passo è abbinare la coscienza a un substrato, come un Metaverso, o a una rete di cervelli artificiali collegati. Un'altra opzione è il robot umanoide Optimus di Musk, in cui il robot fisico fungerebbe da nuovo corpo fisico di una persona. Questi passaggi richiederebbero molto tempo, sforzi e denaro da parte di scienziati, ricercatori e aziende tecnologiche che lavorano per caricare la mente. 

Se sarà un successo o meno, solo il tempo lo dirà.

29 marzo 2022 Margherita Davis Link

Musk sta pianificando di commercializzare un robot umanoide chiamato Optimus entro il prossimo anno che può assumere i tratti della personalità del suo proprietario e comportarsi come lui (entro quando? Bah).

Non ti spieghi, ora, gli strani comportamenti di mezzo mondo? 

Bergoglio e Biden, docet. L’Invasione degli Ultracorpi è realtà: 

verità. 

Prima di venderti qualcosa la usano tante di quelle volte che, quando la mettono in commercio, è già ampiamente superata.

Ti intuberanno e lo sceglierai “tu”. 

Andrai lì, piuttosto che là o lassù. Ma sarai sempre sostanzialmente schiavo. Perché hai già dimenticato. Il passato non ti ha insegnato niente, mentre ti ha alquanto di-segnato:

il marchio interiore (Dna) servirà per “riconoscerti” quando arriverai a destinazione

un viaggio per la sola mente. 

Mentre il nuovo corpo sarà un avatar digitale. All’inizio sarà l’Eden. Ma poi ritornerà ancora “Inferno”: 

gerarchia. 

All’inizio potrai volare e sarà una “figata”. Ma poi ritornerai in catene, anche se le hai sempre addosso/dentro, sostanzialmente. 

Il vino buono sta nelle botti vecchie:
uhm. 

Un indizio assoluto, finalmente. Ecco la via. Sei già nel Metaverso: 

si chiama AntiSistema. 

Ci sei “caduto dentro” ed ora continui a loopare, come un… glitch.

 






Ralph Spaccatutto è il cattivo di un videogioco arcade anni ottanta dal titolo Felix Aggiustatutto. Nell'intro del gioco viene mostrato ai videogiocatori che Ralph viveva in una foresta che venne abbattuta per fare spazio ad un alto condominio dal nome “Belposto”

Persa la propria casa, Ralph, finì per vivere in una triste discarica di mattoni poco lontana dal condominio. Arrabbiato per il trattamento subìto il possente boscaiolo iniziò a distruggere tutto con le sue grosse braccia. Felix, il protagonista buono del gioco, aggiusta con il suo martello magico le finestre del condominio “Belposto” ogni volta che, all'inizio di un nuovo livello, Ralph lo demolisce.

I “belpostiani” premiano Felix con una medaglia d'oro se completa la sua missione e gettano Ralph dal tetto del condominio facendolo atterrare in una pozzanghera di fango…

Link

Sei nel “Bel Paese”. No?
Come... Pinocchio, nella relativa, favola.

In questo mondo incontra la piccola Vanellope von Schweetz, un glitch, che gli ruba la medaglia per pagarsi l'iscrizione alla gara di kart. I due hanno dapprima un duro scontro, ma in seguito Ralph viene commosso dalla sfortunata condizione di Vanellope, così decidono di stipulare un patto: 

Ralph aiuterà Vanellope a costruire un kart per correre nella gara mentre lei, in cambio, gli farà riavere la medaglia qualora vincitrice. Insieme cercheranno di sfuggire a Re Candito, sovrano di Sugar Rush, che vuole a tutti i costi impedire ai due di restare nel suo gioco e di gareggiare…

Link

Quando è iniziata

Non importa, se prima non ti rendi conto sostanzialmente del “dove ti ritrovi” = qua nell’AntiSistema. 

Una volta” la Terra era raffigurata con una cupola attorno. 

Cioè? Come un soprammobile. Chissà quale “casa” arreda. 

 



Che ne dici?

“Fai…”, belpostiano.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-648
prospettivavita@gmail.com