mercoledì 27 aprile 2022

Cosa ti sei messo in testa?



Lo psichismo umano si definisce sulla base della priorità delle rappresentazioni per immagini, che, caricate di una forte affettività, si propongono immediatamente come artefici del suo rapporto con il mondo”.

Jean-Jacques Wunenburger

Comprendi? 

Quale “immagine/affettività” hai - o è stata - caricata in “te”? Il nome “Tv” ti dice niente? E “Radio”? “Giornali, Internet e pubblicità”? E, ancora, “scuola, religione, spirito”? Oppure, “filosofia, educazione, dovere”? 

Questa è la famosa “dottrina delle illusioni” che scivola in profondità e allora sembra normale anche se è “normale” o rappresentazione artefatta del mondo reale, manifesto come conseguenza della proiezione immaginifica ad hoc, in “te”, che rimani come un proiettore olografico “grazie” al cervello.

 


La “priorità delle rappresentazioni per immagini” è una dipendenza vera a propria, qua nell’AntiSistema: 

ricorda che non sei giudicato in grado di intendere e volere, alias, di decidere sostanzialmente. Ecco perché non sei libero ma “libero” in tale gerarchia che, guarda non caso, non esiste anche se c’è. 

La risultante è il vettore che perlomeno dal 2020 è emerso a tuttotondo: 

la situazione francamente in-umana

sostenuta dalle “immagini caricate in memoria”. 

 

Qualcosa che davvero non proviene da Te; una decisione e(s)terna e dunque focalizzata attorno a “te”, che appunto ne sei la risultante o il “portatore sano”. Oppure, l’ospite = chi mette a disposizione “se stesso” per uno scopo “superiore”, anche se il processo può essere in-conscio, alias, artificiale e dunque di origine “misterica”, da cui o in cui la rivelazione

L'illusione più che ottica: sostanziale.

Allora, la manifestazione del paradosso è, in tale sostanza, sempre “paradosso”: è sempre spiegabile, sostanziando l’intera situazione, piuttosto che belare continuamente all’ombra del potere ch’è sottile e dunque sottigliezza = te ne devi accorgere sostanzialmente, il che è alquanto (reso) complesso, non visto che Tu sei “tu” qua dentro (nell’AntiSistema). 

 





Sino a settimana scorsa, personalmente, avevo tracciato la compresenza di due vettori sufficientemente in Sé, al fine di meritare una chance o fiducia:

Nicola Franzoni (Fronte di Liberazione Nazionale)

Roberto Nuzzo (Federazione Terza Repubblica).

Ma, la “legge” e l’infiltrazione hanno colpito nel segno (o nel sogno), arrestando (in ogni senso) il primo e fuoriuscendo il secondo dalla propria “creatura”, ora assolutamente svuotata essenzialmente. 

Ergo, un altro di-segno che “la decisione di puntarli era ben riposta, vista la risposta AntiSistemica intercorsa”. È troppo tardi? Bah. Uhm… Al fine di formare un organismo nazionale, ben radicato, molto probabilmente sì. 

Il colpo è stato alquanto duro/deciso.
Divide et impera. N'atra vota.

Lor signori non intendono avere alcuna “seria concorrenza”. Del resto, sei in una dittatura: da quando hanno rimesso la “divisa” è persino evidente. Dunque, costoro hanno costituito un esercito, piuttosto che uno stuolo di “giornalisti, opinionisti, anchorman, etc. etc. etc.”. 

Come al tempo del “fascismo”. No? 

Nello stesso modus, più che altro. Ovvero, nell’assoluta indifferenza dell’essere “a Massa”, che se è tale è per un motivo certo, alias? Ce la “Fai…” a darti una risposta, contando esclusivamente su ciò che va in onda usualmente? È questo l’esame di laurea. Ma, molto probabilmente, manco te ne rendi conto. 

Sì, sei in-formato dai fatti, ma… non ti “Fai…” largo nella relativa “giungla” che nel durante ti ha avvolto e mantenuto girato continuamente dalla p-arte opposta, rispetto alla sostanza di detti “fatti”. Come un carro armato che procede dritto ma con la torretta (il “cannone”) girato all’indietro

 



Ad esempio, perché anche la cronaca russa parla di “fronte orientale”, annuendo al confine tra Ucraina e Russia, ovvero alla linea del fronte oggetto dei combattimenti nel Donbass? Ma… dal punto prospettico russo, quel fronte non è a ovest

 


Allora, perché prevale l’orientamento di stampo “occidentale” persino quando a riportare le notizie sono i canali filo-russi? Questa convenzione indica qualcosa di estremamente sgradito, se segui la narrativa facendo il “tifo” per l’operato russo. Qualcosa di mal-sano, perché a cedere è la prospettiva della Russia, come se il fronte opposto è quello che decide l’orientamento dello scenario, a prescindere ed anzitempo. No? 

Il fronte è orientale, se assumi la cartina geografica e la orienti dal punto prospettico di… chi/cosa?

Se consideri gli “Usa”, allora la Russia è ad est. 

E il Donbass è il fronte orientale. Ma, considerando la “globalità” del mondo, se gli Usa guardassero attorno al mondo diversamente, di conseguenza la Russia sarebbe a ovest e l’intero scenario di guerra sarebbe il fronte occidentale. Perché allora gli “Usa” guardano al mondo orientandolo in tale modus? 

Molto probabilmente perché (è) un piano. Ok? 

E non c’è l’altro di-verso. Meglio: esiste ma non c’è. Sei in grado di accorgerti se un volo segue una linea “dietro alla Terra a palla”, oppure no? Quando sei in volo, è alquanto astruso comprendere da “che parte sei girato”. Vero? Allora, non ti resta che af-fidarti, ancora prima che all’elettronica di bordo, all’auto orientamento ricevuto in sede “educativa” estremamente con-vincente poiché senza alcun contraddittorio sostanziale. 

Qualcosa che è lasciato a Sé, alias, a Te e quindi hai voglia a “Fartene…” qualcosa.

Sostanza. L’Europa è l’occidente anche se è a est degli Usa? L’occidente è ormai un qualcosa di “a macchia di leopardo”, rispetto all’ordinarietà cardinale. Relatività. Certo: 

rispetto al punto di sospensione o assoluto. 

Il “piano” è stato recintato dentro a qualcosa. Ovvero? Alla “tua” conoscenza, comprensione, persuasione, lassismo, laissez-faire, etc. L’auto rassegnazione deriva dalla depressione-compressione, appunto, in qualcosa. Laddove il dentro è “dentro” ossia è un luogo comune che non esiste anche se c’è.

Ovvio, per “te”. 

Mentre a Te non sfugge nulla, ma… sei “te” qua nell’AntiSistema, con tutto il resto confinato nel potenziale contemporaneo, del quale ignori assolutamente persino il senso, figurati allora se lo riesci ad “evocare”, ad-divenendolo attraverso l’atteggiamento sostanziale o “Fare…”. 

Cosa è a nord, a sud o quant’altro? 

Dipende dal punto di sospensione. Il nord africa è a sud del sud “Italia”. Il meridionale italico è un “nordista” rispetto all’abitante del nord Africa. Come la metti, allora? De che. Eppure, il “razzismo” non scompare a nord, nemmeno tra nordici, perché più a nord c’è sempre qualcun altro

E poi perché il nord deve essere migliore del sud? 

Ad un certo punto, poi, diventa sopra e/o sotto.

Gli Usa non sono a ovest? Dunque? Cosa ne pensi degli Usa? Non sono, forse, il “tuo” mito? La terra del sogno. Già: il sogno che ti hanno infilato a furia di speculare, nella testa. Tanto che la testa è ora “tua”. Lo riesci ad immaginare? No. 

Vero? Sì, perché ti hanno. 

Ragioni in base ad immagini programmate per “te”. Mentre... Te, lo rifiuti, ma qua nell’AntiSistema sei “te”, dunque… buonanotte ai risuonatori.

Altra “cosa” che dovrebbe proprio farti ritornare a/in Te:

Twitter che muta immediatamente atteggiamento

funzionamento

non appena Elon Musk ne acquisisce la proprietà.

Il cambio d’orientamento è pressoché istantaneo. Ergo? Dai: 

osa. Gerarchia docet.

In tal modo i “pochi ma organizzati” hanno la meglio sui “tanti disorganizzati”. Semplice ed efficace. Sostanza. 

Ecco la “tua”… cosa? 

“Democrazia e libertà”. Se non ne sei propenso, va da sé che hai nella testa ancora le “immagini” della propaganda ultradecennale “Usa”. 

 



Parlare della vita delle immaginisignifica ritenere queste ultime delle realtà viventi, la cui profondità non si lascia ridurre ad una superficie descrivibile, ma che invece richiama la presenza di forme e strutture universali ed invarianti che regolano e determinano il rapporto tra l’uomo e la sfera delle immagini. Wunenburger rifiuta quindi di vedere le immagini come un prodotto riconducibile al particolarismo del soggetto pensante, a una determinata sensibilità artistica, o a delle precise specificità culturali. Va cercata invece la connaturalità, ovvero il punto di ancoraggio comune delle situazioni, intenzioni, esperienze, con le quali l’uomo immaginante, ovunque e in ogni circostanza, si confronta

La vita delle immagini - Jean Jacques Wunenburger

Giovanni D. Locicero

Va cercata invece la connaturalità, ovvero il punto di ancoraggio comune delle situazioni, intenzioni, esperienze, con le quali l’uomo immaginante, ovunque e in ogni circostanza, si confronta… (il punto di sospensione). O il “cordone ombelicale” che ti auto trattiene qua, nell’AntiSistema post “intercisione” = dopo il taglio originale rispetto a ciò che “eri (anche se lo sei sempre, potenzialmente)” ovvero Te. 

E se non fosse mai successo? 

E sei fossi da sempre, originalmente, già “te”?

Bè, non importa: è in questo che puoi “Fare…” la differenza, ovvero, evolverti sostanzialmente e dunque auto trascendere tutto, compresa la programmazione o la “creazione”. Una volta che è assodato che naturale e “naturale” pari son (è sempre “creazione” o artifizio), di conseguenza l’artificialità è la base e dunque puoi sempre “aggiornarti”, nonostante ogni precedente imposizione o algoritmo di controllo. 

Twitter by Elon Musk docet. Ok

Così riesci a “Fartene…” qualcosa, persino della cronaca stra-ordinaria, non importa chi te la racconta. È questo il “limite” della iper-informazione, rispetto all’ignoranza più totale, che ti lascia libero o aperto a qualsiasi auto cambiamento interiore, non essendoci alcuna interferenza esterna. 

Il troppo… stroppia. No? Ogni eccesso è negativo

Certo: ma per chi o cosa (status quo). Come a dire che l’ultima goccia ha fatto traboccare il vaso. No? Anche se quel “vaso” difficilmente si riempirà per via della Legge del Minimo o controllo altrui anzitempo per Te/“te”. Processando il semilavorato “te”, si controlla il “prodotto finito” o Te. Qualcosa di “in leva” e wireless (sottile = che devi comprovare, ma in che modo? Stando alle regole imposte dallo status quo. Hai voglia). 

Trascendere è essenziale, allora.
Andare Oltre, restando perfettamente fermo = coerente.

 Bypassare a piè pari: come saltando d’un botto l’intero fosso o tracciato.

 


Washington è pronta ad accettare un possibile accordo di pace tra Ucraina e Russia, a seguito del quale l'Ucraina diventerà un Paese neutrale, ha dichiarato il segretario di Stato americano Anthony Blinken in un'audizione alla commissione per le relazioni estere del Senato”.

26 aprile 2022 Link

Washington è pronta a… “Far…” ché? 

Perché… “Washington”? Cosa c’entra questa “città (luogo comune)” con l’Ucraina? Lo so

lo “sai” perché te lo hanno detto. 

Ma… per la verità, “tu” ne sai quanto un orbo. Anzi: meno di un orbo e persino di un cieco, che ascolta e filtra da Sé in Sé per Sé, rispetto a “te” che dipendi in toto, seppure ci vedi ma non ci prendi mai

Sempre in differita.

Quello che “sai” va bene per andare dallo Zio Jerry, sperando di vincere qualcosa a “chi ne sa di più, vince”. 

Complimentoni. 

C’è la guerra tra russi e ucraini ed è “Washington” a dettare i tempi e le condizioni? Hai presente dove “sta”? Ecco il wireless, l’interferenza, la leva, il remoto e il funzionamento non dissimile da un “moderno” apparecchio informatico.

Cosa diffondeva/sos-teneva Rudolf Steiner nel 1910? 

Qualcosa di assolutamente “moderno”. Eppure erano 112 anni or sono. Ergo

Prendi una cartolina di un secolo fa e guardala per bene

Ti sembra un mondo diverso. Vero? Distante. Infatti, di mezzo c’è qualcosa di filtrato attraverso l’immagine del “tempo”. Ma quanti anni hai? Ne avrai sempre meno rispetto a quel “tempo”. Allora, perché c®edi a/in qualcosa che non hai nemmeno sfiorato personalmente? 

Dove si trova “Shell Beach”? 

Un momento: esiste, c’è… Shell Beach (il luogo comune)? 

Forse esiste, da qualche p-arte nel “tempo” = immaginazione. Australia? Ma potrebbe non esserci, in quanto appunto “ologramma” o memoria artefatta, nonostante tutto è verità. 

Dark City docet.

Dunque, sarà vero quello che hai nella “tua” testa

Oppure c’è, sostanzialmente.

Ciò che verrà, ciò che anche la prossima ora, il prossimo giorno mi potranno portare incontro, sebbene mi sia del tutto sconosciuto, non lo posso cambiare mediante alcuna paura o timore

Io l’attendo con il più profondo silenzio dell’anima, con la più assoluta calma del mare del sentire

Colui che può andare incontro al futuro con tale calma, e tuttavia non lasciar venir meno in alcun modo la sua energia, la sua forza d’azione, in costui le forze dell’anima possono svilupparsi nel modo più intenso e nella forma più libera. È come se davanti all’anima cadessero al contempo impedimenti su impedimenti, quando essa viene compenetrata sempre più da quell’atmosfera di dedizione di fronte agli eventi che fluiscono dal futuro

La nostra evoluzione viene ostacolata dalla paura e dal timore perché noi, attraverso le onde della paura e del timore, respingiamo quello che il futuro vuole far entrare nella nostra anima. La dedizione a ciò che viene chiamata ‘saggezza divina’ presente negli eventi, la sicurezza che ciò che verrà deve essere e che, in qualche direzione, darà frutti fecondi, l’evocazione di tale atmosfera nelle parole, nei sentimenti e nelle idee

questo è lo stato d’animo... 

Nella nostra epoca è veramente necessario imparare a saper vivere con vera fiducia senza alcuna preventiva rassicurazione esistenziale, con la fiducia nell’aiuto sempre presente del mondo Spirituale. In verità, affinché oggi il coraggio non venga meno, non resta che ‘divenire sovrani’ nella nostra volontà con la giusta disciplina e cercare il risveglio interiore ogni mattina e ogni sera…”.

Rudolf Steiner

Con la più assoluta calma del mare del sentire (ecco il “Fare…”, l’esserci)

La nostra evoluzione viene ostacolata dalla paura e dal timore perché noi, attraverso le onde della paura e del timore, respingiamo quello che il futuro vuole far entrare nella nostra anima… (il “futuro” è il potenziale contemporaneo alla luce del “Fare…”).

Con la fiducia nell’aiuto sempre presente del mondo Spirituale… (del funzionamento Ambientale).

Non resta che “divenire sovrani” nella nostra volontà con la giusta disciplina… (l’atteggiamento sostanziale da cui il “Fare…”, o il “Fare…” stess3).

Nella nostra epoca è veramente necessario imparare a saper vivere con vera fiducia senza alcuna preventiva rassicurazione esistenziale (questo fa venire meno la gerarchia, la dipendenza, la differenza di potenziale, innescando la riemersione dell’Atlantide: 

di Te da Te per Te).

La “nostra epoca” = “ciò che verrà”. 

Il “tempo” è relativo. Dipende. Da cosa? Da chi: ad esempio, da Te. Se tu sei o ritorni al Tuo centro portante, allora lo Spazio interiore Te Vs “te” si assottiglia talmente da coincidere e, dunque, azzerandosi lo Spazio il “tempo” viene meno

Ecco “dove” sei eterno. 

Atteggiamento. Sostanza. Coerenza. Da “lì” puoi espandere un altro tipo di “tempo”

dalla vibrazione in cui il potenziale contemporaneo ritorna ad essere possibile, anzi… insegnato (ricordato) anche a scuola. 

Sino a quando sarà superfluo per chiunque, manifestandosi direttamente in una realtà manifesta aperta sostanzialmente verso tutti. E non, al contrario, l’AntiSistema che ti ha, facendoti c®edere all’esatto contrario:

attraverso la perfezione “stilistica (sostanziale)” di balzi ad angolo giro che, una volta insufflati, non ti sembra essere cambiato niente, a p-arte il processo “evolutivo” de noantri.

Ecco come ti hanno.

Hai visto il 25 aprile 2022? Ecco. Hai visto i “sindacati” proporre allo Stato di licenziare i lavoratori non in regola con l’abbonamento? Ecco. Hai visto le immagini di videogiochi, alla Tv, spacciati per realtà? Ecco:

il mondo manifesto qua (AntiSistema) è uguale sostanzialmente alla proiezione globale di un video giogo

come in Minecraft, laddove ogni legge è ad immagine e somiglianza del mondo esterno che supponi di riconoscere.

Ma quello è e rimane un programma che controlla la “vita” interna

 


Lo vedi, allora, l’I-Ambiente che funziona? 

Ecco. Dovunque è ovunque: frattalità espansa. Sostanza. Te da Te in Te per Te:

il sostanziale Big Bang.

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-653
prospettivavita@gmail.com