mercoledì 20 aprile 2022

Il giorno che Sirio cadde sulla Terra.


 

E… la nettezza urbana ripulì tutto.

Ci sono “cose alquanto strane”, in giro. Come pezzi resi coesi da ruggine e condizioni climatiche. Alias? Che stanno assieme a forza. Che sono artificiali. 

Hai presente la “Smorfia”? Ecco. 

Simboli, significato, sostanza, verità. Per giocare al Lotto va bene, mentre per renderti conto finalmente di quello che continua a succedere, “niente”. 

Applica la “Smorfia” alla vita, alla “tua” vita. 

Trova i numeri ed auto decodificali. Non ti serve alcun libro. A meno che l’utilizzi come fa il famoso “razzo spaziale” che, non appena giudica inutile uno stadio, lo lascia andare scaricandolo a terra o meglio nel solito oceano sottostante. Il booster è tutto quello che ti permette di raggiungere “quota”

Non è un’altra dose di farmaco sperimentale. 

Prendi un libro che “promette bene” e, va bene per iniziare oppure per superare un certo impasse. Stop. Rimani sempre Tu/“tu”, ogni volta. Mentre il “libro” ritorna carta straccia, ovvero… atomi, im-possibile, potenziale.

Qualcosa che hai trovato lungo il cammino e che probabilmente “serviva”, anche se non è detto ch’era opportuno per Te. 

Sei in qualcosa che non riconosci. 

Ti ci puoi abituare, ma, “dove diamine ti trovi?”. L’abitudine, fra l’altro, passa sempre, ogni volta che ne subentra un’altra

sempre abitudine è, dunque… a prescindere, quello che passa e non se ne va mai è perché non viene mai trasceso. 

Ergo, l’abitudine è qualcosa che va Oltre persino a quello che (ti) sembra. Non ti dice nulla, perché indica qualcosa

laddove, indicare è come gesticolare, rappresentare;
non “parlare”. 

 

L’abitudine è un “indicatore ponte”: 

osserva la tua mano, con le dita che possono assumere molte configurazioni.

Ecco. Ogni f-orma è auto rappresentativa. Guidata dalla mente. Ha un senso. Ma se il “prossimo” non lo riconosce, può c®edere all’esatto contrario. 

In definitiva, quando utilizzi la configurazione “mano” e la alzi al cielo indicandolo, può sembrare che stai “solo alzando una mano, recitando qualcosa”. E il cielo? Verrà indicato ma… passerà Oltre

 


L’abitudine è la stessa “cosa”: 

sembra “così o colà” ma è un vettore ponte. 

“Dato” Infrastrutturale, che indica o rappresenta la sovrastruttura Ambiente, che funziona: 

il “talmente grande” che non esiste anche se c’è. 

Qualcosa che funziona anche nel “talmente piccolo”, per la verità.  

Dunque; ritornando... le cose “alquanto strane”? Ecco: 

ad esempio, la guerra

Uhm; ti dicono e allora “sai” che la guerra costa. È un costo. E che per organizzarla costa parecchio. Bah. A volte o non solo “una volta”, le guerre erano strutturate come dei “pagherò”, dei futures. No? 

Tipo “oggi le Crociate”.
E… “domani la retribuzione”. 

In che modo il potente di turno trovava lerisorse” per pagare anche l’esercito mercenario? Bè, saccheggiando tutto il cocuzzaro ritrovato in loco. Dunque, una p-arte dell’esercito era costretta da vincoli di appartenenza o fede. Mentre l’altra era assolutamente as-soldata in quanto ad “attività lavorativa”. Sigh

Forse questo è il limite della gerarchia: 

Oltre alla fede c’è di più, parafrasando la famosa canzone. 

E laddove non arriva la gerarchia, sopraggiunge il denaro: ancora gerarchia? Non è detto, anche se ne indica la compresenza, come un “naso”. La gerarchia è naturale dalla prospettiva del Signore di turno. Gli è dovuta:

come una bandiera issata sulla torre più alta del castello. 

Ecco: il denaro è denuncia, però. La fede termina dove inizia la copertura del segnale “denaro”. Da quel punto in poi, la fede nel Signore diventa… artificiale. Dunque, può crollare sempre da un momento all’altro. Se l’esercito mercenario smette di ricevere denaro, ritorna a casa. Con buona pace del Re, a cui rimarrà fedele quello stuolo di “fedeli” che non ha più niente da perdere. 

Come richiamo per gli uccelli. 

Le “Crociate” promettevano qualcosa in termini di paga, che aspettava in loco. Razziando o “liberando” quelle terre, il pagherò promesso veniva ad auto realizzarsi. 

Ecco la “terra promessa”. Altro che lo spirito.

Come tieni assieme le truppe, altrimenti? Con gli ideali? Certo. Vedi che questa strategia funziona con l’essere “a Massa” o popolo. Con chi è talmente ar-reso da avere il cervello pieno di ragnatele, tanto è stato impoverito dentro anzitempo: 

altro che realtà aumentata. 



E con le ragnatele, sai… non plachi la fame, ovvero, quest’altra piaga sociale planetaria

una fame insaziabile, or dunque. 

Come dalla miniera continuano ad uscire carrelli pieni di materiale, nella bocca entra ciclicamente alimentazione che chissà mai dove va a finire. Cioè, se attendessi il cibo come sei solito aspettare una persona, che se è entrata in un luogo chiuso allora prima o poi dovrà anche riuscirne, allora “niente”. 

Di quel cibo entrante non vedrai più niente fuori uscire.
App-arte l'indegna rappresentazione.

Mentre la persona ritornerà in sede, con l’alimentazione viene “digerito” tutto quanto, senza lasciare alcuna traccia evidente: 

“solo” sostanza o “energia”, che viene incanalata in altro modo rispetto a quando sei in f-orma fisica. 

Il teletrasporto è sempre potenziale. Come il wireless in-segna. Il concetto di energia è un checkpoint (controllo). Mentre l’Ambiente funziona, l’energia è l’osservazione del dito mentre indica la “Luna (Ambiente)”. 

 




Qualcosa che sfugge poiché “tu vali (servi)” e dunque vieni sfruttato, schiavizzato, s-valorizzato. Ecco perché devi lavorare. Pensa al “mago” che si mette a lavorare, oggi giorno. Facendolo per sopravvivere. 

Ma che mago è, se non predispone della “Magia” = dell’essere ancora in grado di avvalersi del funzionamento Ambientale. 

L’Ambiente che funziona è diventato ad un in-certo punto, “Magia”.

E ora... tecnologia ad energia.

E da lì è diventato elitario, non per tutti, gerarchia or dunque. Anche se per la verità è una derivazione dell’applicazione “Legge del Minimo” da p-arte di qualcuno o qualcosa che a quanto pare per “te” non esiste anche se c’è.

Dunque, il Re organizza una guerra. Perché?

Mah; avrà le sue buone ragioni. No? E di conseguenza conta sui “fedeli” soldati e sugli as-soldati (mercenari o professionisti). Ma non ha soldi, altrimenti perché organizzerebbe un’altra guerra? Sì, per espandere il proprio potere sulla Terra, anche se qua nell’AntiSistema ogni sottodomino ha sempre vita breve sullo sfondo dell’eco-dominante. 

La Torre di Babele crolla per punizione “divina”. No? 

I sottodomino si possono “elevare” quanto vogliono ma sino ad un punto tale dove cozzano contro qualcosa che prontamente taglia loro le gambe, facendo crollare tutto a terra. Ecco la sfilza infinita di imperi sulla Terra. Qualcosa che ha valenze multiple in termini di significato, nonostante indichino sempre che la Terra è già un unico grande impero (eco-dominante). 

Tutto crolla alfine, qua nell’AntiSistema. 

Ad eccezione dell’AntiSistema? Sì, se non “Fai…” mai nulla. Le torri sono una costante, invero: 

vedi quelle 5G, ad esempio. 

Torri di ontano sorreggono Venezia.

L’ennesimo tentativo di raggiungere “Dio”? No: il solito meccanismo per rinsaldare il controllo del “prossimo”. Le torri non vanno più in altezza, perché a furia di crollare a terra qualcosa hanno imparato. No? E allora gli altissimi… grattacieli? Sono sempre troppo bassi, per la verità. 

Altrimenti verrebbero inceneriti, come le torri gemelle dimostrano. 

Non che fossero troppo alte, bensì, servivano in termini di “grande sacrificio”. Qualcosa che ha aperto le porte dello “Inferno in Terra”, come hai visto ad esempio nel primo Avengers: 

il cielo sopra all’ennesima grande citta Usa. Sempre la stessa?

Il portale aperto, che ricorda qualcosa che fecero i nazisti: il trait d’union che, non a caso, l’ha ricondotto in terra, ancora una volta. 

Ecco il “Grande Reset”. 

Ciò che sembra commerciale ed invece è epocale, dal momento in cui l’industria sostanziale non è la classica fabbrica con dentro il relativo imprenditore, bensì, ciò che sostanzia tutto l’assieme. Quello che “è già successo”. Il non lineare. Lo sfuggevole. Il “trasparente” fantasma nella macchina (eco-dominante), mentre aleggia contemporaneamente il fantasma della macchina (Ambiente). 

“Oggi” gli Usa-Nato-Deep State… hanno necessità di una grande guerra per mascherare il fallimento economico finanziario degli Stati Corporation, con tutto il contenuto. Perché una guerra

Perché la guerra cancella ogni altra attenzione.

E in “tempo di guerra” si è autorizzati a bypassare ogni regola divenuta ormai come “esterna” rispetto allo scenario di guerra. La creatività non ha più limiti e allora puoi obbligare chiunque a “lavorare per il bene della Patria”, mentre nella sostanza passa in rassegna l’ennesima copertura plan-demica o verità. Così hanno sempre resettato ogni versione di società

Così hanno sempre pianificato tutto: 

reso tutto un unico piano inclinato o di-pendente, sotto al controllo altrui.

Così hanno sempre interposto il reset. Come la “bestia” in Hunger Games, se hai presente. Dal digitale al terrestre è cosa semplice se (se) ricordi ancora come “Fare…”.

La guerra ti obbliga a partecipare. Altrimenti? 

Ti fucilano per strada. È la “legge (marziale)” del resto. Qualcosa che è sempre rimasto tale e quale, nonostante come ti… rivesti. Infatti, la “moda” è un continuo ritornare di colori, tinte, linee, stili, etc. 

Tutto è così “parlante” che... se non ascolti è come avere sempre mal di testa. Allora, come ti comporti? Ti prendi una pastiglia “contro” la cefalea. 

Ossia, non guardi mai in faccia alle “cose”. 






Hai troppa paura

E non fissi mai tale obiettivo, perché sei fissato all’interno dell’altrui strategia per “te”. O per tenere buono, Te (che sei sempre potenziale). Quindi, se “Biden” fa scoppiare una guerra mondiale, improvvisamente tutte le magagne passano in secondo piano. Nell’attesa di una nuova stasi, tutto rimarrà come congelato. 

Non conterà più niente. 

I “dati ufficiali” diventeranno altri e nella “emergenza” l’imperativo sedurrà l’intera platea. Ma ti sembra che per organizzare una guerra ci vogliano i soldi

Quando s-muovi gli animi? 

Sì, servono se la guerra è una “guerra”. Ma se ne va della vita di tutti, all’interno di una Nazione, non ci saranno mai soldi che tengano. E quella diverrà una economia di comunione, dove chi sa fare qualcosa lo farà senza chiedere nulla in cambio, perché ne va della sopravvivenza di tutti. 

Ecco il fulcro, la crepa nel muro mentre la vernice asciuga e copre tutto. 

La vedi? 

È un rivestimento anche la guerra. Un “film nel film”. Sostanza. Ecco come sei richiesto di essere: 

di esserci. 

Allorquando non ti sfugge niente e non perché sei laureato con il massimo dei voti. Perché ci sei: 

sei Te da Te in Te per Te.

Nel mercato delle mele l'offerta è rappresentata dai produttori, dagli agricoltori ad esempio, che le mettono a disposizione e pertanto vengono pagati da intermediari e consumatori in generale. Nel mercato del lavoro non funziona così, il linguaggio è letteralmente invertito

ad offrire il lavoro sarebbero le imprese, le aziende. 

Esse si arrogano persino il diritto di aprire nei propri siti Internet pagine specifiche riservate all'offerta di lavoro. Ed ecco che è un passo arrivare ad affermare che il lavoratore cerchi lavoro, piuttosto che offrirlo

19 Aprile 2022 Savino Balzano Link

Ecco(ti) nel mondo “invertito”:

il lavoratore cerca lavoro, piuttosto che offrirlo… (nonostante la “Costituzione”, anzi: grazie alla “Costituzione”).

Non è un dettaglio, una mera questione linguistica o di lana caprina: dietro le parole c'è senso e col tempo senso comune, dunque cultura, identità, condizionamento collettivo e sociale, in definitiva dinamiche di forza e di potere

Il lavoro appartiene agli individui, alle persone, a tutte loro: è per questo che l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. In un sistema votato alla piena occupazione, significava fondare la Repubblica su qualcosa che appartenesse a tutti e dunque su chiunque la abitasse. Se il lavoro non ci appartiene più, se è qualcosa che non offriamo, bensì riceviamo, persino in regalo con l'uovo di Pasqua, su chi Diavolo è fondata oggi la Repubblica?

Non sul popolo evidentemente o, comunque, non su tutto il popolo. 

E dunque su chi?...

19 Aprile 2022 Savino Balzano Link

Ti hanno riconosciuto qualcosa, perché non ne potevano proprio farne a meno (“serviva loro”), ben sapendo che poi, nel “tempo”, l'avrebbero ripreso ma sostanzialmente.  

Ecco perché i sindacati sono diventati “sindacati”, semmai siano mai stati sindacati.

Su chi Diavolo è fondata oggi la Repubblica…? 

Che ne dici? 

Dipende. Certo: dipende se decidi… Tu, oppure se scegli sempre fra… “tu”. Nell’AntiSistema sei quasi sempre “tu”: 

nella testa hai tutti i luoghi comuni che ti radicano qua, nell’AntiSistema, rinsaldando in primis proprio l’AntiSistema stess3. 

Ecco a che servi “tu”. 

La “tua” brutta copia è un paletto AntiSistemico che mantiene in vigore la “tenda” AntiSistemica. Tutti assieme, contemporaneamente (proprio come il potenziale). E su cosa si basa o af-fonda l’AntiSistema eco-dominante? Bè… lor signori devono pur sfamarsi, poiché ti hanno fatto c®edere che sei “tu” a doverti auto alimentare. Laddove, sfamare non è solo mangiare ma anche dare libero sfogo a pulsioni, da cui estrarre un altro tipo di “interesse”:

altro che nutrire il corpo. 

E poi, semmai, quale “corpo”? Vado ad estrarre schegge di “dati” dall’informazione limacciosa rifornita dai Media, da cui scorre continuamente qualcosa che a quanto pare non risente di alcuna “scarsità di notizie”, poiché tutto è… “creazione”: 

inventiva o invettiva.

“Fai…” attenzione, poiché sono frammenti. Di cui non riporto nemmeno la fonte, poiché il “dato” è talmente reso rarefatto che non appartiene più ad alcuna sorgente, essendo ritorno alla sostanza. 

Ok?

Un piccolo gruppo che combatte contro un mostro tentacolare e millenario. Si era creato un vuoto, senza una conduzione, l’unica alternativa pareva quella di chiudere tutto. Il crimine probabilmente più oscurato dall’informazione mainstream. Quel velo, apparentemente impenetrabile. Il più grande male del mondo. Il mondo degli abusi all’infanzia è come una scatola cinese, non appena la apri trovi nuovi crimini correlati, nuovi orrori e scendi in un abisso che sembra non avere mai fine. Solo vedendo si può agire. Tutto questo è semplicemente inaccettabile. Tutto ciò che di criminale ruota intorno all’infanzia viene mistificato, nascosto, negato, sminuito. Non sopportando di sapere preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. Ciò che permette il continuo reiterarsi di questi crimini.

Laddove “il numero non conta più niente”.
A meno che sia quello che conta ancora o sempre.

La gerarchia indica (sostanzialmente). 

La gerarchia permette il controllo (fattivamente). 

Laddove l’indicare a sua volta è multiplo:

indica il controllo (f-attivo)

indica ciò che avviene (sostanza).

Ecco il “dito che indica la Luna”. Ed ecco “te” che guardi al dito, mentre ti indica soprattutto l’essere “Luna”. E anche quando guardi alla Luna, bè… ti limiti a guardare quella immagine proiettata nel cielo, come segnale di Batman (sostanza).

 





Ricordi quando “Sirius” rischiò di cadere in testa a Truman? Ecco.

Al contrario, ormai quando ti indicano la Luna, guardi in quella direzione. E cosa vedi? La “Luna”. Sostanzialmente è uguale. 

Nonostante tutta la “evoluzione”.

Dani e Maureen, ora riappacificate, parlano nella loro stanza sotto il porticato, e Dani chiede a lei se parleranno sempre con l'uomo della Luna (l'uomo al quale, come descritto da Maureen all'inizio del film, si poteva confessare ogni cosa) e Maureen le risponde “Sempre!”…

L'uomo della luna

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-649
prospettivavita@gmail.com