giovedì 11 novembre 2021

Nell’attesa della Tua venuta…



La sperimentazione direttamente sulle persone senza studi precedenti

2 novembre 2021 Dottor Domenico Biscardi Link

Sarà anche senza studi precedenti, ma non è senza… precedenti, poichè “è già successo” sostanzialmente, con la “creazione”.

Perchè ciò che afferma Biscardi fa passare come fake, il pensiero di Toti?

Bè, perché di “umano”, ormai, c’è veramente poco. E ciò che svela Biscardi, e altri, lo dimostra a pieno. Ricorda che in giro per il mondo stanno già e-seguendo tale “sperimentazione” ai bimbi di 3/5 anni in su (Stati Uniti, Cina). 

E in “Italia” è prevista per fine anno (e “fine del mondo”). 

Toti, or dunque, promuove qualcosa di pressoché estinto, perlomeno tra le istituzioni. E vedi che l’altro esperimento, quello del M5S, ha dimostrato come puoi prendere gente “dalla strada” ed essere quasi certo al cento per cento che si trasformerà ad immagine e somiglianza di “cosa” non esiste ma c’è nei “palazzi”. Un po’ come il “film” Una poltrona per due dimostra, sino al finale scontato e, dunque, poco veritiero nell’AntiSistema... dove tutto quello che ti viene “riconosciuto” serve all’AntiSistema stesso, ancora prima che a Te:

non a caso sei “te” nell’AntiSistema.

Boeing ammette, responsabili disastro 737 Max della Ethiopian.

Boeing ha accettato la responsabilità per il disastro aereo del 737 Max della Ethiopian Airlines, avvenuto nel marzo 2019 e costato la vita a 157 persone. Lo riporta il Wall Street Journal che parla di un'intesa raggiunta dal costruttore di aerei con le famiglie delle vittime. Queste ultime si sono dette d'accordo nel non perseguire risarcimenti o indennizzi punitivi. Le famiglie comunque potranno ancora chiedere un processo per cercare forme di indennizzo o raggiungere accordi attraverso una mediazione con Boeing.

10 novembre 2021 Link 

Ancora una volta, è il Comma 22.

 

Boeing ammette la responsabilità..., ma ha raggiunto uno strano epilogo con le famiglie delle vittime:

un'intesa raggiunta dal costruttore di aerei con le famiglie delle vittime

queste ultime si sono dette d'accordo nel non perseguire risarcimenti o indennizzi punitivi… (cioè Boeing ha parlato con le “vittime”, oppure con le relative famiglie? Scherzi a parte, perché le famiglie si sono dette d'accordo nel non perseguire risarcimenti o indennizzi punitivi…, a fronte dell’ammissione di responsabilità di Boeing?). 

E nonostante questo, le famiglie comunque potranno ancora chiedere un processo per cercare forme di indennizzo o raggiungere accordi attraverso una mediazione con Boeing.

Allora, di quale “accordo” si tratta?

Al solito, basta vederti qualche Legal Serie Tv, tipo Suits, per renderti conto che queste trame non fanno per Te, perché sfuggono e non le “capisci proprio”. Hai presente la suddetta Serie Tv?

 


Ogni episodio (a parte essere una sfilata di moda) sfocia nella “fantascienza”, se sei un normale cittadino:

le risoluzioni applicate sono sempre al limite dell’incredibile e per questo sfuggono alla mente ordinaria, non abituata ad essere così perfida. 

Sì, hai capito bene. Non importa quanto credi di sapere sugli altri: 

la società non è così abominevole come deve sembrarti. Ci sono perlomeno due specie contemporaneamente compresenti sulla Terra:

gli esseri “in-umani” e gli esseri umani.

I primi, ovvio, comandano sui secondi: sulla rimanenza, ch’è fondamentalmente buona, pacifica, in pace potenziale con tutto. Ecco perché chiamano questa massa “parco buoi”: 

perché sono mansueti per natura o per “natura”, chissà. 

La cosa certa è che Tu sei “tu”, perché sei nell’AntiSistema. Ed essere “tu” comporta che non sei Tu. Ovvio. Sostanzialmente, sei già un essere mutato, perché “è già successo” e continua “solo” a succedere sulla scorta del com-passato, che se non esiste (per “te”) ma c’è (per tutti), allora questa strategia avrà sempre successo, nella misura in cui “di cosa stai parlando?”. 

Appunto.

Come puoi “vedere”, è come se cascassi dal pero continuamente, prendendo lucciole per lanterne immancabilmente. Allora, sei sempre in “ritardo”, rispetto alla diretta. Certo, perché sei in differita essendo “già successo”. Ci sei? Sei stato convogliato in un binario morto a f-orma di loop. In un mondo o alternativa del mondo, parallelo: 

nell’AntiSistema. 

Non a caso ti narrano del Metaverso. Il “collezionista” di realtà virtuali ti ha, nella sua teca: 

dove sei imbottigliato tra i mondi detenuti in cassaforte, nella proprietà privata di “Dio”. 

Ecco perché ti parlano di “creazione”. 

Anche se l’espressione più fedele è e rimane questa: “generato ma non creato…”. Ok? Pensaci

la vita sulla Terra, intesa come la manifestazione di nuova prole, può ormai essere ottenuta in laboratorio, artificialmente. 

A partire dal “seme”? Sì, ma anche no: per quello che sai, ci devi c®edere eppure non ne puoi essere mai del tutto convinto, perché “non ci capisci un’acca”. Dunque, la vita può essere “vita”. 

Pacifico. Perché? 

Bè, come fai quando devi copiare un file sul Pc? Fai “copia ed incolla”. No? Ecco: è uguale, sostanzialmente. Quello che fai nel “tuo” Pc, ti dimostra – se sei sostanziale – cosa continua a succedere al e nel mondo intero. 

Un “foglio elettronico” ti permette di comprendere come funzionano le banche coi relativi “conti”, che credi essere personali ed invece sono p-arte di questo grande ed unico “foglio”, come al solito proprietà privata, nonostante nel “tuo” conto entri solo “tu”

Eppure, perché ormai, la “legge” permette alle autorità preposte di guardare dentro anche nei conti personali? Perché sono “personali”. Facci caso. Perché nel 1992, il Governo Amato, prelevò di notte forzatamente una certa percentuale dal “tuo” conto personale? 

Perché il conto non è tuo. Lo devi solo credere...

Le case sono di proprietà delle famiglie che le hanno pagate nel “tempo”, a caro prezzo lavorando per decenni? No. Ti possono confiscare tutto, all’occorrenza. Con le buone o le cattive. Se ti va bene, ti daranno un “rimborso”. Altrimenti, sarai in mezzo alla strada. Quello che sta succedendo dal 2020 a seguire, te lo dimostra molto chiaramente, sempre che ci sei ovvero che Tu sei ancora Tu. 

C’è gerarchia: ergo? 

Quando c’è gerarchia non può esserci tutto quello che presupponi esserci, compresa la “democrazia”. E la Costituzione? È un’illusione ottica. Un luogo comune. Questa “carta” è sempre servita per intortare la Massa: 

dando tutto il “tempo” per il radicamento abituale e così “addormentarti”. 

La gerarchiaparla chiaro”. 

Infatti, a “te” non sembra proprio possibile un mondo che ne prescinda. Sì, c’è la Blockchain. La “decentralizzazione” nascente. Tutto quello che “vuoi”, ma… se ci sei, ti accorgerai che tra le righe si tratta sempre di gerarchia. A volte è così evidente, anche senza accorgersi, che… sembra davvero un incanto. Qualcosa dove non è proprio previsto che si alzi il “velo”. E per forza: 

“serve” proprio che sia così, nell’AntiSistema.

Tu sei “tu”: la vedi la sostanziale differenza (di potenziale)? Tu, con la lettera maiuscola. Oppure, TU. Vedi? Senti che potenza esprime? Poi, passa al “tu”: 

ti rendi conto


Tutto in minuscolo e fra virgolette. Serve altro? Hai ancora da “capire”? La Costituzione, come la “legge”, può essere interpretata e se sei in gerarchia indovina chi avrà sempre la meglio. 

“Cosa” non esiste anche se c’è

Ecco dove scorre la “diretta”. Mentre “tu” sei sempre nella differita e, dunque, costantemente in differita, differito ed indifferente. Ritardato. Così come il “medico” è in-curante e non-curante

te ne renderai conto, adesso. No? 

Nella prima fase della “pandemia”, il grosso delle vittime è stato sacrificato in tal modo: con noncuranza indifferentemente. Isolando e lasciando senza cure, consigli, amore. Una cosa terribile. Qualcosa che merita di ricordarsi sempre di “lor-signori”. Ecco perché questa volta ti vogliono terminare.

Non solo leggi, bene, questa affermazione:

la pandemia non è ancora finita, dovremo vivere con il virus e le sue varianti fin quando la popolazione mondiale non sarà vaccinata”.

Emmanuel Macron

10 novembre 2021 Link

Macron è quello dei “Tutti Mozart”. Ricordi? 

Che tenerezza.

Vedi che è così, la “cosa”:

fin quando la popolazione mondiale non sarà vaccinata

dovremo vivere con il virus e le sue varianti… (ok?).

L’obiettivo è il primo, mentre il secondo è il “contorno”. Ciò che deve sembrarti, pagando tutto a caro prezzo. Ecco le vittime predestinate, il “sacrificio” richiesto da questo “piano”. Qualcosa a cui non puoi credere e, infatti, non ci c®edi, nonostante le “dosi” aumentano ma anche gli effetti virali, mentre aumenta la massa dei “vaccinati”. 

Se in due anni non ti sei accorto sostanzialmente, non significa che è troppo tardi: puoi sempre dare una mano. Sempre. In questo momento urge l’unione, ma soprattutto è portante che Tu ritorni Tu. Mentre sei “tu”, non sei di aiuto a nessuno, tanto meno a Te. Laddove Te sei come prigioniero nella “torre del castello”: 

nel “tuo” castello.

Dunque, “tu” sei l’eroe vacante e Tu sei la “principessa da salvare”. Con il drago feroce e cattivo e brutto che monta la guardia, imperterrito. Ma sei “tu” a mancare. Sei “tu” che esisti ma non ci sei. E sei Tu che puoi “Fare…” il miracolo, ma solamente se “tu” ci sei ed inneschi tutto quanto: come ne’ La storia infinita

Accorgiti sostanzialmente. Ci sei? 

Ier sera, poche centinaia di voti hanno deciso per sessanta milioni di persone raccolte o rinchiuse in “Italia”. Nulla di ancora definitivo, ma… è “solo” la storia AntiSistemica che si ripete, da quando “è già successo”, che rimane la verità. Questo succede perché sei, in primis, in gerarchia. E te lo stanno proprio dimostrando, andando a rinnegare tutto il precedente accon-sentito o “riconosciuto”. Dopo che ti hanno lessato proprio per bene, sono passati alla fase successiva, rimettendosi la “divisa”

E lo vedi che si comportano diversamente, ora

Oppure sei così accecato? Allora, eleggi pure i “tuoi” rappresentanti al Parlamento ma se al Parlamento il Governo (di non eletti) non si rivolge nemmeno, cosa ne sarà di Te? Bè, “è già successo” e non si può parlare al futuro: sei “te”, infatti. Laddove “te” scegli sempre fra…, ma non decidi mai un bel niente, essenzialmente. 

È la gerarchia, che viene sempre prima di… quello in cui c®edi. 

Sì, sei nell’AntiSistema. E la democrazia? È “democrazia”, perché in gerarchia è così. La legge della giungla, non è la legge della giungla:

è la legge del più forte, ovvero?

Chiediti perché sei in gerarchia, allora? Vedrai che non ne riesci, perché la “tua” mente ti, e si, ferma sempre prima. Dove? Nella piazzola sull’autostrada dove c’è scritto “democrazia”. 

Certo, come no. Sei anche libero. Vero? 

E lo devi grazie al sacrificio delle generazioni che non ci sono più. Che dramma ch’è il “tuo”: qualcosa che esiste ma non c’è, proprio come il “virus”. Un momento: se il dramma esiste ma non c’è, non significa che “tu” non provi dolore e sofferenza. Benintesi

C’è un episodio di Altered Carbon che te lo insegna: 

quando il protagonista viene sedato e, ancora una volta, attaccato alle macchine che ne proiettano la “coscienza (mente)” in un mondo parallelo e iper tecnologico, dove è alla completa mercé del “cattivo di turno”, che lo può torturare per l’eternità, imprimendo lo stesso tipo di dolore fisico perché filtrato dalla mente che non si fa alcun problema a trasmettere la sensazione del dolore al corpo intero, nonostante sia sedato da qualche altra p-arte

Non solo; lì dentro, puoi morire e ritornare in vita, continuamente. Meglio: puoi ciclicamente fare l’esperienza, dolorosa, della “morte” per potenzialmente sempre, sino a quando non ne riesci o ti distacchi da tale realtà aumentata o impoverita (dipende). Ecco un altro “bel” esempio di quello che ti aspetta nel “tuo” futuro

quando sarai intubato nel Metaverso.

Ovvero, quando continuerà a succedere quello che “è già successo”, perché sei già nel Metaverso. Non a caso sei nell’AntiSistema, ch’è la versione sempre attuale della realtà manifesta che c®edi essere l’unica possibile, mentre rimane potenziale che l’AntiSistema è un mondo tra gli infiniti sempre im-possibili. 

Qualcosa che dipende da Te, però. 

Sappi, infatti, che tutto quello che auto ritieni realtà, passa attraverso la fase decisionale di qualcuno che non è Dio ma “Dio”. Chi decide, infatti, non sei Tu, nonostante lo presupponi non riuscendo a risolvere l’arcano maggiore: 

sei in gerarchia e allora la “democrazia” cos’è? 

La compresenza che decide per tutti, nell’AntiSistema, è quella eco-dominante che, per quello che serve, può anche essersi estinta ma, come puoi anche vedere le cose vanno “avanti” o procedono sempre allo stesso modo. Perché? Perché l’ambiente è anche memoria. Ergo

ricorda tutto come un pilota automatico che “se la ragiona così”...

fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine, fino ad ora ho ricevuto questo ordine…

Ci sei? 

Fino a quando questo “ordine” non verrà trasceso, attraverso al tuo atteggiamento sostanziale o il ritorno al Te, da Te, l’ambiente continuerà a funzionare a livello AntiSistemico. È dunque come se l’eco-dominante avesse lasciato la propria orma o firma o programmazione, e l’ambiente fedelmente la riproponesse in loop potenzialmente per sempre (essendo una macchina terra formante o tecnologia). Ma anche Tu sei sempre dotato di potenziale contemporaneo, motivo per cui se Tu sei Tu allora hai la portanza per essere percepito dall’Ambiente (“Genio” frattale espanso) che, di conseguenza, può aggiornarsi essendo aggiornabile. 

L’AntiSistema è come un “volo” comandato dal pilota automatico, programmato in un certo modo, con destinazione…?

Nessuna destinazione per come la pensi, usualmente. 

Non stai andando da nessuna parte. Stai “solo” girando in tondo, attorno all’incipit che non esiste ma c’è (anche se estinto, nel durante). 

Come vascello alla fonda.

Il “nulla”, insomma. Trovi? Qualcosa dove invecchi e poi muori e probabilmente rinasci ma non “cresci” mai, se non ritorni a Te, da Te. Ecco perché sei “te”. Perché sei nell’AntiSistema: nella versione del reale manifesto ad hoc, dal punto di sospensione eco-dominante + ogni sottodomino (potenzialmente chiunque vi aderisca ad immagine e somiglianza). Ti dice niente? Bè, durante la “pandemia” quanti individui che lavorano in posti pubblici di pseudo potere si sono dimostrati per quello che “sono”? Vediti quei personaggi che fungono da intermediari o “presentatori (mediatori)” nella Tv pubblica e privata (con alcune eccezioni che confermano sempre la stessa regola). 

Come si stanno comportando, sostanzialmente, arrivando persino a negarlo ed addirittura molto probabilmente a mentire persino a “sé stessi”. 

Come dei nazisti

Anzi, “meglio”: come dimostrò Hanna Arendt, quando scrisse La banalità del male, a proposito di Eichmann, processato in Israele da Israele. Per costui, si trattava solo del proprio “lavoro”; egli doveva solo preoccuparsi che la circolazione e la puntualità dei treni fosse regolare, puntuale, assoluta. Era il “suo” dovere. E lo doveva fare. 

Stop

Ecco perché Tu sei “tu”, nell’AntiSistema. Il modello Eichmann è il frutto di quella messa a punto. Di qualcosa che non è stato gettato via, assolutamente. È sufficiente che ti guardi attorno, proprio adesso. Addirittura puoi persino guardarti “dentro”: 

è uguale. 

Tu sei “tu”, perché sei nell’AntiSistema. Cioè? Sei nel Metaverso AntiSistemico. Rivediti, ad esempio, Ralph spaccatutto. Anche se è un “film d’animazione” e ormai la prole è cresciuta e non guardi più i “cartoon”.

Lo Spaccatutto torna affranto nel suo videogioco… Travolto dai sensi di colpa, getta via la sua medaglia contro lo schermo del gioco. Così facendo riesce casualmente a vedere che sul cabinet di Sugar Rush è raffigurata proprio Vanellope. Gli sorge così il dubbio che la bambina non sia affatto un glitch e decide di tornare in Sugar Rush. Qui scopre che Re Candito aveva in realtà manomesso il codice di Vanellope facendola diventare un glitch, oltre che aver messo sottochiave le memorie di tutti gli abitanti del gioco

Link

Cosa succede agli Incredibili oppure agli Avengers, quando vengono divisi dalla “legge”? Domanda retorica

Questo ti fa la “legge”. Divide et impera.

La storia più vecchia del mondo: quello che funziona sempre, nell’AntiSistema. Tron non parte da una sala giochi? Fagli “Fare…”, allora, Tilt. No? In che modo? 

Ritornando Tu, anche se nell’AntiSistema: ecco come ne provochi la trascendenza. Ecco come lo trascendi, non andando via o ascendendo bensì manifestando un altro scenario di realtà manifesta.

Nell’attesa della tua venuta…”, ecco dove ti auto trovi, sostanzialmente.

 








Che cos’è il Metaverso e come funziona?

Il tema del Metaverso sta prendendo piede a partire dal settore dei videogiochi, ma il suo potenziale è molto vasto, soprattutto nell’ottica di un Web 3.0. Definiamo tutti i sensi in cui possiamo intendere il Metaverso e le sue applicazioni.

Cosa imparerai.

Come nasce il termine Metaverso.

Cosa s’intende per Metaverso.

Vantaggi e svantaggi della centralizzazione.

L’origine del Metaverso.

Il termine Metaverso nasce dal romanzo di Neal Stephenson, Snow Crash. Si tratta di un romanzo di fantascienza “post-cyberpunk”, essendo uscito nel ‘92. È un romanzo distopico ma anche molto lungimirante, come spesso accade. È ambientato in un mondo dove la mafia è diventata una multinazionale, che distribuisce le sue pizze tramite sciami di fattorini a cavallo di mezzi iperveloci.

Parallelamente, c’è il cosiddetto Metaverso, a cui tutti accedono attraverso portali pubblici, muovendosi con i propri avatar.

La narrazione si alterna tra realtà e Metaverso, come fa già il nostro presente.

Che cos’è oggi il Metaverso?

Il Metaverso è l’insieme di esperienze online, connesse tra loro. Il protagonista, il giocatore, è collegato a una piattaforma online che permette interazioni sociali, economiche e creative in tempo reale. È un Multiverso di possibilità, che sta prendendo forma.

Il Metaverso però può essere definito in diversi modi, sotto diversi punti di vista. Il Metaverso è fatto dalle aziende che vi lavorano, dai dispositivi per la realtà virtuale, dalle interfacce, dai contenuti e dall’esperienza stessa del Metaverso.

Vediamo queste dimensioni una ad una.

1. Gli strumenti per accedere al Metaverso.

Il primo livello è quello dell’infrastruttura: è fondamentale sviluppare le tecnologie che ci aiutano a collegarci alla realtà virtuale senza impedimenti tecnici.

Parliamo quindi di un’infrastruttura che permetta una connessione internet molto potente, quello che sarà il 6G. Nel micro, si tratta invece di ottenere strumenti come smart glasses e smartphone sempre più compatti ed efficienti.

2. Interfaccia Umana.

Gli strumenti per accedere al Metaverso saranno sempre più personalizzati e semplici da utilizzare, per rendere l’esperienza veramente immersiva. L’intelligenza artificiale e l’edge computing ci aiutano in questo, come vedremo nel prossimo passaggio.

L’inizio di questa tecnologia è ad esempio Oculus Quest, un visore di realtà virtuale creato da Meta, che permette di controllare alcuni giochi anche con le mani, senza bisogno di controller. Il margine di miglioramento è ancora molto ampio per quanto riguarda la comodità, la memoria integrata, la performance in modalità wireless e tanto altro.

3. Decentralizzazione.

Premesso che quello tra decentralizzazione e centralizzazione dei sistemi è uno spettro, l’accesso al Metaverso e in generale il web 3.0 richiedono la decentralizzazione dei processi computazionali.

Muovere l’elaborazione dei dati da un cloud centrale verso i terminali d’uso come dispositivi smart è chiamato edge computing, e rende l’elaborazione dei dati molto più scalabile. Un gruppo di server centrali infatti non sarebbe in grado di gestire l’aumento esponenziale di dati che avviene ogni giorno sulla rete.

Questo significa decentralizzare solo un aspetto del sistema.

Se parliamo di potere, infatti, la questione è che il Metaverso mira a diventare grande quanto Internet, forse a sostituire Internet. Sappiamo bene che Internet è vario e difficilmente appartiene a una sola entità o è controllato da una sola entità. È vero però che esistono dei grandi monopoli o oligopoli che controllano enormi fette di Rete.

Questo ci dà indicazioni sul grado di decentralizzazione che Internet e il Metaverso potranno avere.

L’eccessivo controllo che i Big 5 oggi hanno su Internet e sulle informazioni è un problema per diverse parti della società. Un mercato sano dovrebbe dare più spazio alla competizione tra diversi fornitori.

4. Spatial computing.

Lo spatial computing è un nuovo tipo di calcolo computazionale che permette a dispositivi smart e persone di collaborare in uno spazio. Come basi tecnologiche richiede una combinazione di intelligenza artificiale, realtà aumentata nelle interfacce umane, Internet of Things per monitorare gli oggetti smart, sensori di movimento e spazio, e riconoscimento automatico di oggetti e visi.

Lo spatial computing si applica ad esempio nel “micro” agli aspirapolveri robot, e nel “macro” a grandi magazzini e grandi spazi di lavoro come ad esempio quelli di Amazon.

5. Creator Economy.

La creator economy è quel settore dell’economia composto da creatori di contenuti indipendenti, agenzie, curatori e costruttori di community, come gli influencer su social media, blogger e videomaker, oltre ai software e agli strumenti finanziari progettati per aiutarli nella crescita.

La nascita di questo termine per descrivere il mercato formatosi attorno alla creazione di contenuti online e ai social media serve a farci rendere conto di quanto sia vasta la mole di creazioni artistiche, divulgative o d’intrattenimento online.

La creator economy trova una nuova fonte di ispirazione e nuovi strumenti nel Metaverso. Si passa dall’arte 3D creata in VR, al creare facilmente il proprio e-commerce, permettendo di visualizzare i propri prodotti in 3D (Shopify).

Molti Metaversi di gioco, come The Sandbox permettono anche di creare esperienze, attività che prima era accessibile solo a sviluppatori.

6. Scoperta.

Questo layer rappresenta i modi in cui le persone scoprono o vengono attratti da ambienti online e Metaversi. Ci riferiamo quindi a metodi di marketing, e alle modalità di ricerca attiva da parte delle persone.

Stanno diventando sempre più importanti oggi i contenuti “community driven”, dove è la community stessa di un progetto o prodotto a generare contenuto e “pubblicizzarlo”, spinta dalla passione per questo.

Questo fenomeno è un altro elemento di decentralizzazione che è proprio di Internet fin dall’inizio.

7. Esperienza.

Arriviamo al sodo: l’esperienza del Metaverso. Quali realtà virtuali esistono? Che tipi di esperienza possiamo fare nel Metaverso?

Prima di tutto, la chiave dell’esperienza nel Metaverso non è necessariamente la grafica 3D. Il concetto fondamentale è la “dematerializzazione” dell’esperienza. Questo quindi coinvolge potenzialmente tutti i sensi e tutte le nostre capacità fisiche:

udito/parlato

tatto/tocco

visione

movimento.

Anche quello della “realtà” nel Metaverso è un concetto più complesso

va fatta a questo punto una distinzione tra VR e AR.

La Realtà Virtuale (VR) è una realtà completamente artificiale, in cui è possibile agire e interagire con gli elementi che la costituiscono.

La Realtà Aumentata (AR) è invece basata sulla realtà esistente, sul mondo fisico, a cui si aggiungono informazioni con elementi virtuali.

Quindi se Oculus permette di accedere a una realtà completamente virtuale, invece Pokemon Go, o anche solo i sensori di parcheggio sono una realtà aumentata.

Centralizzazione o Decentralizzazione del Metaverso?

Un Metaverso centralizzato sarebbe quello che Meta vuole costruire, mentre Metaversi decentralizzati sono quelli di Decentraland o The Sandbox.

Parliamo di mondi completamente diversi, soprattutto per la loro dimensione, tuttavia ci danno esempi concreti su quanto ci possiamo aspettare dal Metaverso.

Vantaggi e svantaggi della centralizzazione in generale si possono applicare anche al Metaverso. Ecco alcuni aspetti da valutare.

Scalabilità: da una parte la centralizzazione del potere decisionale facilita e velocizza la crescita iniziale di un Metaverso. Se il Metaverso fosse basato su una blockchain centralizzata, inoltre, secondo il trilemma della blockchain questo ci permetterebbe di non sacrificare sicurezza e scalabilità.

Governance: un Metaverso centralizzato è gestito ad esempio da un’azienda, che ne decide l’economia, lo sviluppo e le regole generali. Sceglierai di accedervi se le scelte dell’azienda o l’esperienza offerta dal Metaverso ti piacciono.

Se invece vuoi partecipare attivamente a un Metaverso, i progetti decentralizzati su blockchain danno questa opportunità attraverso le Dao (organizzazioni autonome decentralizzate). Decentraland e The Sandbox permettono di fare proprio questo.

C’è da considerare il fatto che la Dao è un tipo di organizzazione nascente, in via di miglioramento.

Inclusività: i sistemi decentralizzati su blockchain tendono a essere sempre più inclusivi. Questo significa che ci sono meno barriere all’ingresso possibili, quali capacità tecniche, pagamenti, requisiti anagrafici e geografici, identificazione. Significa anche la possibilità di avere un impatto sulla governance. Non tutti i sistemi centralizzati, invece, sono inclusivi sotto tutti questi aspetti.

Anche in questo senso, ci sono blockchain più centralizzate e blockchain più decentralizzate e inclusive. In generale, ci si sta lavorando su.

Innovazione: il settore blockchain ha un grande vantaggio su questo punto: i protocolli sono open source. Questo significa che qualunque sviluppatore può creare nuovi e migliori software usando il codice già sviluppato da qualcuno, e spesso ci sono incentivi a farlo, oltre che l’intrapredenza

Questa proprietà si chiama “composability”.

La maggior parte dei sistemi centralizzati, invece, per fomentare l’innovazione ha il vantaggio più ovvio: quello economico.

Link

Un’infrastruttura che permetta una connessione internet molto potente, quello che sarà il 6G

Interfaccia Umana

Come basi tecnologiche richiede una combinazione di intelligenza artificiale, realtà aumentata nelle interfacce umane, Internet of Things per monitorare gli oggetti smart, sensori di movimento e spazio, e riconoscimento automatico di oggetti e visi...

Se “non solo leggi”, c’è ancora una volta tutto:

la decentralizzazione è come la Costituzione

apparente anche se fisica e dunque sempre “calpestabile”.

Lo spatial computing è un nuovo tipo di calcolo computazionale che permette a dispositivi smart e persone di collaborare in uno spazio. Come basi tecnologiche richiede una combinazione di intelligenza artificiale, realtà aumentata nelle interfacce umane, Internet of Things per monitorare gli oggetti smart, sensori di movimento e spazio, e riconoscimento automatico di oggetti e visi...

La proprietà è privata. Stanne certo. 

Chi sta finanziando tutto, infatti, lo sta permettendo. Dunque, chi decide anche per “te” e Te? Al solito. No? 

Sei senza risposte. 

Certo, perché costoro non esistono anche se ci sono. All’opposto “te”. Ma ci sei sempre Te, però: perché sei potenziale contemporaneo. Ed è lì che “Fai…” la differenza. 

Il grafene (e non solo) nel “vaccino” serve a rendere possibile tutto questo; anche se ora la questione sembra svolgersi ad altro livello (“virus” e Green Pass). 

Intanto, stanno inoculando sostanze che trasmuteranno geneticamente i sopravvissuti, meglio auto adattandoli all’avvento del 6G, che permetterà la potenza di fuoco per l’intubazione nel Multiverso Metaverso AntiSistemico “digitale”. 

Nella scatola che poi chiuderanno, intercidendo la connessione con il corpo fisico ed amen-reset: 

ecco un altro “veliero in bottiglia” per la collezione eco-dominante. 

Le sostanze inoculate “servono” per renderti una interfaccia umana “migliore”. Così come esistono materiali superconduttori che rispondono molto bene alla stimolazione in un certo tipo di funzionamento. 

Il grafene farà questo, oltre che a depopolare. 

In Westworld, dove entrano coloro che riescono a sfuggire alla morsa degli aguzzini? In un mondo “altro”, che si apre loro davanti e che devono solo penetrare. Poi, puff

svanisce nel “nulla”. 

Ecco: il Metaverso.

Qualcosa che apre sul Multiverso, nella misura in cui su una teca di cristallo stanno “palle di vetro colorate diversamente”. È la “creazione”, del resto. Qualcosa che ha sempre carta bianca, perché Tu sei tu” nell’AntiSistema.

Il problema è che quanto sta accadendo… ci evidenzia che nel cuore dell’Europa e non in Libia o in Turchia, si è passati a un altro livello, non più tra Partiti nazionali, ma tra Stati che minano alle fondamenta valori… dell’Europa, nella prospettiva di una nuova stabilizzazione e posizionamento non certo allettante

11 novembre 2021 Link

Non più tra Partiti nazionali, ma tra Stati… (multinazionali sottodomino, come Città Stato).

La Realtà Aumentata… è invece basata sulla realtà esistente, sul mondo fisico, a cui si aggiungono informazioni con elementi virtuali (“è già successo”). 

Ma ciò non impedirà di intubarti ancora una volta, lasciando questo mondo (supporto) come dei dati che passano dall’hard disk centrale del Pc, al cloud, ad esempio. 

Come Token Nft. 

Come quelle teste “impagliate”, che vengono esposte nelle sale dei “cacciatori”. Molto spesso nelle case di “nobili e regnanti”. Il che te la dice tutta.

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-538
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.