lunedì 14 dicembre 2020

Il mistero del futuro.

 


Propongo il ‘ministero del futuro’ per cercare di dare una mano al nostro Paese…

Per sbloccare il Paese… più che a una riforma della Pa che è qualcosa di complicato nel complesso sistema in cui ci troviamo, serve una commissione speciale che possa consentire la sburocratizzazione del Paese e sbloccarlo e metterlo in competizione degli altri Paesi occidentali… Un investimento importanteè quello sul capitale umano in tutti i segmenti della nostra società, investimenti nella ricerca scientifica, energia e infrastrutture. Prima, però, vanno scelte le persone che poi a loro volta gestiscono gli investimenti…”.

Nino Foti

Adnkronos 11 dicembre 2020 Link

In “cosa” ti muovi, usualmente?

Laddove per “usualmente” deve intendersi… “da che ricordi”. Alias, da “sempre”, poiché 1- non ricordi nulla sostanzialmente e allora 2- “sai” quello che serve a chi se ne approfitta continuamente (ch’è il motivo o la ragione fondamentale, da cui il punto 1e 2). 

Il “circolo” è chiuso = è auto ricircolo o ricerca. Analizza o, meglio, auto decodifica attraverso atteggiamento sostanziale il significato (verità, memoria, esperienza) dell’espressione precedente.

 

 

Che cos’abbiamo? Potenzialmente tutto, eppure - se tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema – “tutto” o niente è uguale per la continuazione dello status quo eco-dominante: l’essere “sempreverde” che ricorda tanto la “natura”.


Chi non esiste; c’è = come “Dio”. 

I “rimandi” sono infiniti. 

Ergo, l’informazione è ambientale anche se in-de-finita. E SPS (Io) de-scrive amenità. Vero? 

Di chi è il cosiddetto “Paese”? 

Propongo il ‘ministero del futuro’ per cercare di dare una mano al nostro Paese… (questo Paese, che cos’è?). 

Il mi-ni-stero del futuro è qualcosa di già de-scritto, come se fosse programmazione, codice, intenzione e decisione altra ed altrui. Con gli “anelli” sempre aperti poiché “mancanti” (infatti, non esiste ma c’è il deus ex machina). E gli “agnelli” che sono sempre auto sopravviventi poiché “un sacrificio che sono pronti a correre per… responsabilità”, ma, verso cosa (chi)? 

Davvero riesci a digerire che “è qualcosa di complicato nel complesso sistema in cui ci troviamo”? Per favore. Tutto questo è un lucido ma non folle piano che da “a monte” ti ha proprio come se non ci fosse un domani

Altro che futuro.

Cioè, ti ci lasci andare “dentro” al suono della risacca di fondo o “così fan tutti”. È l’Anti-Sistema, tutto ciò che ti sembra “complesso”. Meglio; è strategia. 

Consentire la sburocratizzazione del Paese e sbloccarlo e metterlo in competizione degli altri Paesi occidentali… = allora, “ora” il Paese non è in competizione con gli altri. Cioè? Vuoi davvero vedere che dopo la “liberazione (1945)”, il Paese è diventato un asset altrui. Quindi, il futuro che cos’è? Un mistero oppure il ministero di chi se ne preoccupa al posto tuo, non visto che sei diventato, nel durante, “tu”.





Un investimento importante… è quello sul capitale umano in tutti i segmenti della nostra società… Prima, però, vanno scelte le persone che poi a loro volta gestiscono gli investimenti… (“tu” sei p-arte del capitale umano, che è il prodotto di un investimento originale che si spalma ovunque, nella gerarchia Anti-Sistemica che “sceglie le persone” giuste anzitempo e a prescindere).

Sei in un piano perfetto, che il disegno divino replica e descrive allo stesso modo = perfettamente. Alias, viene prima “Dio” oppure la compresenza eco-dominante, da cui anche “Dio”? 

La seconda. Vero? 

Oppure no, perché tu sei “tu” e di conseguenza non può avere ragione chi s’esprime in tal modus, poiché troppo destabilizzante per l’andazzo, il tram-tram di fondo. Se devono essere decise le persone che amministreranno gli investimenti, chi sceglie sostanzialmente e perché? Ecco la gerarchia che, ad un certo punto (di sospensione), è come se scomparisse nel “nulla”. 

Ecco il Segreto di Stato, ad esempio. 

Oppure, la burocrazia, la politica, l’economia, la contabilità, il fisco, le leggi, etc. etc. etc. Ecco il “di fatto”. Ed ecco, altresì, anche la sostanzialità che va auto desunta a partire da… tutto (va bene anche “tutto”). 

Il ministero del futuro non esiste ma c’è già. Ecco perché viene “proposto”, essendo anche informazione ambientale di riflesso, che riflette la situazione totale anche se rivelata dal “disturbo” Anti-Sistemico.


SPS (Io) conta sul fatto sostanziale che “prima o poi” qualcuno si accorga. Motivo per cui l’intera “opera essepiessiana” - un bel dì – potrà essere utile come chiave universale per l’auto decodifica della situazione “ora” e ora (il futuro reale potenziale contemporaneo). 

Dovrà succedere prima che l’autore muoia? Che problema c’è? Prima o poi avverrà. E quando qualcuno “non esiste più”, improvvisamente, qualcuno si “risveglia”, anche se lavorativamente parlando (ma va bene uguale, tanto per iniziare). 

Ricordi il famoso Cavallo di Troia? Ecco.

Maker Faire Rome 2020: successo dell’edizione digitale

Era importante esserci e ci siamo stati… di questo sono davvero orgoglioso. Anche questa edizione di Maker Faire Rome, la prima in formato digitale, è stata un successo e questo grazie soprattutto all'impegno e alla passione di tutti. Ci siamo rivolti alla tecnologia per risolvere un problema inatteso, quello dello stop agli eventi in presenza, e abbiamo trovato proprio nella rete digitale quegli strumenti per far sì che la manifestazione si svolgesse in modalità diverse ma rispettando l'anima della Maker Faire ovvero quella della condivisione di idee e progetti per un futuro migliore…”.

Lorenzo Tagliavanti

Askanews Red 13 dicembre 2020 Link

Era importante esserci e ci siamo (una “gran strategia”, come ad esempio la Chiesa ti dimostra da ormai ben due millenni).

Per un futuro migliore (se il futuro può essere migliore, allora significa che “ora” non lo è ancora. Ergo? Sarà tutto quello che riconosci “di fatto” a migliorarlo?).

Ci siamo rivolti alla tecnologia per risolvere un problema inatteso… (ecco il perché sostanziale del “problema inatteso”). 

Capitale umano e investimenti, scelta delle persone giuste per…, l’esserci continuamente mentre tu sei sempre “tu”, etc. 

Non ti dice proprio niente tale eterna situazione, sostanzialmente?

Vie dello shopping affollate, “così la terza ondata è inevitabile…”…

Da Milano a Napoli, da Torino a Roma, passando per Bologna e Firenze, domenica 13 dicembre le vie del centro delle grandi città sono state letteralmente prese d’assalto. Complice l’allentamento delle misure anti-Covid (molte regioni sono appena passate dalla fascia arancione a quella gialla), le strade si sono riempite di persone, creando assembramenti e lunghe code…

Yahoo Notizie 13 dicembre 2020 Link

Quando c’è da “comprare” o andare in giro a zonzo, non ti batte e non ti ferma niente o nessuno. 

Vero? 

Al limite che cosa rischi? Il “virus”. Ma sai anche che in linea di massima, poi passa. Intanto, a correre il rischio più alto sono sempre altri. La “statistica” non parla di un’età media avanzata? E allora, tutti a pascolare per le vie cittadine. Del resto, il Natale è diventato quello dello “spirito” bianco e rosso: della The Coca Cola S.p.A. 

E attraverso un simile “Dio” che cosa mai non dovrà mancare? La “tradizione”. Sì, magari rivisitata, ma pur sempre la stessa che garantisce e scandisce il ritmo sociale, verso qualcosa che non si raggiunge mai (com’è il luogo comune dematerializzato “futuro”, il vettore che attrae e spinge contemporaneamente, senza che te ne rendi conto come dovrebbe essere). 

Il denaro è una “fantasia” sulla quale si è tutti d’accordo? 

Per carità. Il denaro lo subisci e basta. Non hai alcun’altra scelta. Figurati se puoi allora decidere diversamente. Semplicemente sarai un individuo “strano”, se pensi sostanzialmente. Per forza: in un mondo di vampiri, il “mostro” sei tu. 

Qualcosa che si riflette ovunque. Qualcosa che è riflesso ovunque. Qualcosa, che è qualcuno, però

Renditi conto. 

Sei in una gerarchia che ha già deciso tutto per “te”. Per questo sei diventato tale (“te”). Sei in qualcosa che ti auto delimita a livello di potenziale che, infatti, da contemporaneo diventa gerarchico = dipendente dal livello “superiore” che ad un certo punto “scompare”.




Cashback, i soldi rischiano di non bastare per tutti i rimborsi dei cittadini iscritti

Se tutti spendessero 1.500 euro, il rimborso sarebbe “proporzionalmente ridotto”…

Il rischio è che si vedano accreditare sul conto corrente meno di quanto preventivato…

È sempre una questione di soldi… Chi farà acquisti per 1.500 euro, quindi, è sicuro di ricevere un bonifico dallo Stato di 150 euro. Più che sicuro, ci spera. Sì perché le coperture stanziate potrebbero non essere sufficienti…

Se tutti questi utenti spendessero 1.500 euro, avrebbero diritto a 150 euro di rimborso: spesa totale 540 milioni di euro. Peccato che ne sono stati stanziati neanche 230 milioni…

Il decreto all’articolo 11, quello dedicato alle “Risorse finanziarie” recita:

L'attribuzione del rimborso previsto dall'articolo 7 avviene nei limiti dell'importo di euro 227,9 milioni. Qualora la predetta risorsa finanziaria non consenta il pagamento integrale del rimborso spettante, questo è proporzionalmente ridotto…”. 

Tradotto in parole più semplici: se dovessero mancare i soldi per tutti, invece del 10%, la quota del cashback scenderà in maniera “proporzionale”.

Una beffa

Financialounge.com Fabrizio Arnhold 11 dicembre 2020 Link

L'attribuzione del rimborso previsto dall'articolo 7 avviene nei limiti... (come già, anche, per la Costituzione).

È sempre una questione di soldi (la solita “beffa”).

Un argomento apparentemente (“di fatto”) che… più che sicuro, si spera…

Qualcosa che di tanto in tanto necessita di un vernissage (o appunto di “nuova” speranza).

Siamo alla vigilia di un piccolo Rinascimento: il 2021 sarà un’esplosione di energia e di creatività

Elle Decor Italy Elena Marzorati 11 dicembre 2020 Link

Come no. 

Sarà senza ombra di dubbio così. Del resto, è ciò che devi pensare e allora tant’è. Che cosa ci puoi fare? Niente. Infatti, si tratta di “Fare…” = essere sostanzialmente da tale f-orma di atteggiamento, che nessun livello gerarchico dovrebbe impedirti di ricordare. 

Ma sei nell’Anti-Sistema. 

Il motivo per cui… ti viene da pensare “non ci posso fare niente”. 

Quale forma di organizzazione ti ha? In tale “complessità”, si tratta dell’Anti-Sistema. Tutto qua. È così complesso? Forse è più difficile accettarlo, se “tutto ti parla diversamente, giorno dopo giorno”. 

Il risveglio corrisponde all’auto ricordo di sé, da sé. Ecco perché non c’è nulla da capire.

La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca…”.

Il secondo tragico Fantozzi 

“Fai…”.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-308
prospettivavita@gmail.com

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