venerdì 13 marzo 2015

La particella fonda(mentale) SPS



Sarebbe quasi consolante una lettura classicamente dietrologica dell'accaduto: e cioè far risalire a una sola volontà malvagia e depistante un simile cumulo di calunnie, assurdità, infamie.
La ricostruzione dei fatti suggerisce piuttosto - e forse è peggio - una diffusa insipienza e una tenace ignoranza come ingredienti ambientali dominanti. Con il pregiudizio, la povertà culturale, la minorità civile a governare le parole sciocche di alcuni inquirenti, alcuni magistrati, alcuni giornalisti...
Il suono di una sola mano - Maddalena Rostagno
Solo in risposta alla fine, c’è evoluzione…
Ad un passo dal baratro, cambiamo tutti…

Ultimatum alla Terra.
Bisogna “per forza” arrivare ad un simile punto di “non (ri)torno”, al fine di accorgersi? Non è... nor(male).
Oggi, SPS, giunge ad un punto di (s)volta, all’interno del proprio cammino:
dopo cinque anni (2000 giorni sul Web) è ormai possibile mettere a punto (intuire, immaginare, vedere) un modello fonda(mentale) di “atomo” (ossia, di “spazio sostanza”, frutto della ricombinazione circuitale. Il tessuto unico/comune, formato da particelle riprogrammabili/ripolarizzabili, alla base di qualsiasi ricombinazione materica/energetica manifesta o non manifesta, “vivente o non vivente”, etc.).

SPS = SPazio Sostanza.

Questo modello di particella è il frutto di questa esperienza, dell’essermi accorto e fermato – continuando “così”. “Sul pezzo…” la prospettiva si (ri)calibra di (con)seguenza e, se liberi da “paraocchi convenzionali”… la prospettiva si espande, riempiendo tutto d’un altro “colore”:
il proprio.

Per di(venire) consapevole di questo "modello di fondamenta", è utile e “colonna portante”… avere una certa continuità progressiva con quanto emerge, quotidiana(mente), da/in SPS. Se ti perdi dei “pezzi”… bah, ti risulterà molto complesso “lasciarti andare”, perché in te (dentro) agisce la (ri)polarizzazione del circuito secondario (sulla compressione in proiezione del Nucleo Primo), rendendoti partecipe della realtà in cui vivi, nella misura in cui lo sei anche a livello di firewall e di sistema immunitario di un simile organismo Globale, fatto di tanti “te” (i tuoi simili) divisi, separati, resi auto immuni, con(vinti) di essere sempre “altro” rispetto a quello che “agita più nel profondo”…
Il lettore occasionale (ri)getterà quanto “letto”/(ri)appreso.
Il lettore “una tantum” non coglierà il “senso” e la quintessenza della “lettura”.
SPS (ri)trova:
la (ri)cerca è fine a se stessa e alimenta solo “sete/fame” di altra (ri)cerca…
SPS (ri)corda:
la memoria è esperienza del passato
laddove il proprio passato è una estensione molto più vasta
rispetto al “con(sentito)” (status quo, paradigma, confine, credo).
Il treno ritarda la partenza ed un passeggero si mette alla guida.
Il treno ha ritardato la partenza e così un viaggiatore, evidentemente innervosito, ha pensato di risolvere il problema mettendosi alla guida della cabina motrice…
Link
Chi è alla guida del “treno”?
Chi è nella “locomotiva”?
Chi decide quando “partire”?
 
SPS è... da qualche tempo, che inserisce negli articoli delle proprie immagini "esemplificanti". Eb(bene), queste “immagini” sono… “parlanti”.
Messe insieme, ti con(sentono) di “accorgerti” se… tu te lo per(metti).
Le immagini entrano in te con maggiore grado di auto diffusione, perché molto più simili al linguaggio di base, che sott(intende) la realtà (ri)emersa.

Le immagini viaggiano ad un livello sovra(mentale), by passando certe necessità e taluni filtri di auto bloccaggio (censura).
Nella pagina di Download, in giornata, inserirò anche un Pdf che le (ri)porta tutte, per (ri)formare un “tessuto d’insieme” in grado di “cospargerti di apertura alla consapevolezza”:
  • la lettura di SPS è una “ginnastica mentale”
  • (ri)cordalo sempre.
La “teoria” è una provocazione necessaria (shock inconscio).
Il tuo complesso è chiuso dall’interno, perché già invaso e conquistato… molto tempo (ad)dietro.
Per questo, registri in te una p(arte) (in)conscia (sconosciuta).
Chi è alla guida del “treno”?
Chi è nella “locomotiva”?
Chi decide quando “partire”?
Che senso ha parlare di diete, di buona cucina italiana, di ingredienti certificati, di “No Ogm”, di biologico, di questo e/o di quello (sempre più alla moda), se poi
Pesticidi nel piatto, sono presenti in quasi tutti i cibi che mangiamo.
La buona notizia è che i pesticidi contenuti nel cibo che mangiamo rientrano nei limiti di legge ma la cattiva è che la quasi totalità, il 97,4%, ne contiene e comunque poco meno del 55% è privo di tracce rilevabili.
Inoltre una percentuale, seppur bassa, intorno all'1,5% supera nettamente i limiti di legge e residui di più di un pesticida (residui multipli) sono stati rilevati nel 27,3% dei campioni.
È quanto emerge dalla relazione annuale del 2013 dell’Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) sui residui di pesticidi negli alimenti, un'indagine svolta su quasi 81.000 campioni di alimenti provenienti da 27 Stati membri dell’Ue, Islanda e Norvegia.
Il monitoraggio è stato effettuato su un "paniere" di 80.967 campioni di un’ampia varietà di prodotti alimentari, lavorati e non, che sono stati analizzati per rilevare l’eventuale presenza di 685 pesticidi.
La maggior parte dei campioni (68,2%) era stata prelevata da alimenti di origine europea, mentre il 27,7% proveniva da alimenti importati da paesi terzi...
L’Efsa ha utilizzato i dati del programma di coordinamento dell’Ue per valutare l’eventualità che l’attuale esposizione alimentare ai residui di pesticidi rappresenti un rischio per la salute umana a lungo termine (cronico) o a breve termine (acuto).
Secondo le conclusioni dell’Autorità, "è improbabile che la presenza di residui di pesticidi negli alimenti abbia un effetto a lungo termine sulla salute dei consumatori. Per quanto concerne l’esposizione a breve termine, il rischio per i cittadini europei esposti a livelli nocivi di residui attraverso la dieta è stato giudicato basso".
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Capisci? È alla base il vincolo:
  • qualcosa che ha già preso possesso di te
  • e che ti lascia, al limite
  • il solo spazio per “pensare di pensare diversa(mente)”.
  • la buona notizia è che i pesticidi contenuti nel cibo che mangiamo rientrano nei limiti di legge (i “limiti” sono artificiali. Una volta, tali limiti erano molto più bassi. Le lobby/gli interessi hanno alzato l’asticella, facendo rientrare nella legalità ciò che, una volta, era completamente illegale)
  • ma la cattiva è che la quasi totalità, il 97,4%, ne contiene (riecco il “famoso e curioso” squilibrio naturale, presente dappertutto per via della legge/strumento della frattalità espansa, come ormai dovresti aver ben presente, se… ci sei)
  • e comunque poco meno del 55% è privo di tracce rilevabili (più delle metà contiene tracce di pesticidi non rilevabili. He He… guarda caso, proprio come la non manifesta compresenza del Nucleo Primo)
  • inoltre una percentuale, seppur bassa, intorno all'1,5% supera nettamente i limiti di legge e residui di più di un pesticida (residui multipli) sono stati rilevati nel 27,3% dei campioni (questi “picchi” di avvelenamento costituiscono le punte più avanzate del tuo possesso)
  • secondo le conclusioni dell’Autorità, "è improbabile che (non si esprime certezza, bensì, "statistica/umore/controllo")
  • il rischio per i cittadini europei esposti a livelli nocivi di residui attraverso la dieta è stato giudicato basso" (ovvio. Il Nucleo Primo non ti vuole morto. A che gli serviresti? Il "drogaggio" è parte in causa al fine di mantenerti "qua, così")...
Questa è analogia frattale, che ti per(mette) di accorgerti dello Stato del Mondo. (Attra)verso di essa è possibile rendersi conto della frattalità espansa, della (com)presenza della più grande concentrazione di massa in proiezione sul reale (ri)emerso, per mezzo dello sfruttamento della legge/strumento, agente dal/nel circuito primario.
Con in “corpo/mente” (dentro) certe sostanze (e i pesticidi sono “solo” il livello superficiale del contesto frattale), come tendi a com(portarti) se non… conseguente(mente)?

L’altruismo è biologico.
Una ricerca americana ha scoperto un gruppo di persone il cui cervello funziona in modo opposto a quello degli psicopatici, tendenzialmente poco empatici, dimostrando quindi che potrebbero esistere precise basi neurobiologiche per l’altruismo.
Lo studio della psicologa Abigail Marsh, dell’Università di Georgetown è stato pubblicato da Proceedings of the National Academy of Sciences e ha analizzato 19 “donatori samaritani”, ovvero persone che decidono liberamente, e gratuitamente, di donare un rene alla comunità.
Li ha sottoposti a scansioni per osservare l’attività cerebrale in particolari aree scoprendo che il loro cervello risponde in modo esattamente opposto rispetto a quello degli psicopatici.
Il sistema nervoso dei donatori samaritani sembrerebbe presentare anche delle differenze strutturali rispetto a quello degli psicopatici:
se chi è affetto da psicopatia tende infatti ad avere una amigdala più piccola della media, gli anti-psicopatici ne hanno invece una sovradimensionata.
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I “donatori samaritani” sono una (con)seguenza.
Se ti metti a “studiarli”, analizzi solo una possibilità di con(tenuto), permessa a livello di contenitore.
E non giungi a nulla di autentica(mente) “liberatorio”.
La scienza è deviata e, dunque, studia sempre più il modo di… aumentare la propria conoscenza, per auto man(tenerti) “qua, così”.
Che cosa sai?
L’altruismo biologico non è morale.
Oggi si fa un gran parlare dell’altruismo cablato biologicamente nel nostro sistema nervoso. I soliti Pinker e Dawkins ci hanno scritto sopra. Zone del piacere del cervello che si attivano quando facciamo una buona azione; comportamenti biologicamente favorevoli per la specie e non per l’individuo, come la gazzella che avverte il branco della presenza del leone, pur facendo così scoprire la propria posizione e andando incontro a morte quasi certa.
Tutto ciò è molto interessante, ma ha poco a che fare con la moralità.
Morale è una nostra deliberazione, cioè una nostra scelta ragionata, non certo un comportamento istintivo. Noi non sappiamo se la moralità esista o meno, perché non sappiamo fino a che punto siamo biologicamente determinati e se si possa parlare di autonomia individuale, tuttavia di certo questi comportamenti automatici non sono morali.
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Noi non sappiamo se la moralità esista o meno, perché non sappiamo fino a che punto siamo biologicamente determinati e se si possa parlare di autonomia individuale, tuttavia di certo questi comportamenti automatici non sono morali…

Non sai nulla di sostanzial(mente) atto a “renderti libero”.
Tutto è disinnescato all’origine, di/in te.
Prima te ne rendi conto (e te ne accorgi) e meglio “è”
Se è utile (per questo) oc(corre) dis(perdere) tutto ciò che “credi di sapere, perché ti hanno detto che…”.
Qualcosa di (im)ponente. Vero?
Chiama(si):
  • attaccamento (paura, sopravvivenza).
Bisogna cercare di insegnare generosità e altruismo, perché siamo nati egoisti. Bisogna cercare di capire gli scopi dei nostri geni egoisti, per poter almeno avere la possibilità di alterare i loro disegni, qualcosa a cui nessun'altra specie ha mai aspirato”.
Richard Dawkins…

Basi biologiche.
Comportamenti collaborativi a volte molto complessi che potrebbero essere interpretati come altruistici sono osservabili in molte specie animali, fatto che potrebbe sembrare in contrasto con la teoria evolutiva, basata sul concetto della sopravvivenza dell'individuo più adatto, quindi più portata a premiare strategie egoistiche
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  1. siamo nati egoisti
  2. bisogna cercare di capire gli scopi dei nostri geni egoisti
  3. per poter almeno avere la possibilità di alterare i loro disegni…
He He… (i “loro disegni”, di chi sono veramente?).
SPS ha già le risposte. Esse sono negli articoli e, giorno dopo giorno, sono mantenute “fresche (o “calde”)” per te, ri(cordandole) sempre, anche se per sommi capi.
Fatto che potrebbe sembrare in contrasto con la teoria evolutiva, basata sul concetto della sopravvivenza dell'individuo più adatto, quindi più portata a premiare strategie egoistiche
La “teoria evolutiva” è, ap(punto)… solo una teoria, che in(tende) anche cambiare la natura di altre specie, (ri)conducendola "alla natura della teoria" (forzatura).
Anche se (“Tutto è vero”) la natura dell’egoismo esiste vera(mente):
è la “natura” del Nucleo Primo, (ri)proiettata nel circuito terziario e a (con)seguire (la “tua” realtà).
Senza dilungarsi oltre, SPS – ora – prov(vede) a illustrare il modello fonda(mentale) di atomo/particella “Spazio Sostanza”.

Aristotele riteneva che l'etere fosse eterno, immutabile, senza peso e trasparente. Proprio per l'eternità e l'immutabilità dell'etere, il cosmo era un luogo immutabile, in contrapposizione alla Terra, luogo di cambiamento…
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Ok. Da cosa è costituito questo “etere” (il tessuto unico)?
Da singole particellee la classificazione/separazione, in profondità, finisce lì/qui (le particelle sono dispositivi. Semmai puoi analizzarle dal punto di vista della loro “costruzione”, dei materiali costituenti, della logica, della programmazione, del senso, etc. Ma non puoi pretendere di scindere ciò che non lo è più, perché "è" alla base di ogni costrutto. La scienza deviata non accetta questo e continua la… ricerca, perché ricercare permette di avere diritto ai fondi in denaro, tempo, possibilità, disponibilità, auto intrattenimento, comodità, progresso, etc.).

Di che cosa è fatta la... "caverna"?
Sul modello della “Caverna di Platone”, lo Spazio Sostanza (particella) è:
  1. spazio dispositivo (struttura per la caverna)
  2. per (anche questo punto "è")
  3. contenitore e contenuto (caverna, sostanza, cavernicoli, esistenza).
  • ogni particella è lineare, a formare il “tessuto unico” sul modello dell’etere
  • ogni particella è un “quadrato” (monodimensionale) nella sua auto esistenza, in qualità di componente del “tessuto unico”
  • ogni particella è un “cubo” (tridimensionale) nella sua auto esistenza, in qualità di componente radicale di ogni (ri)forma di reale
  • ogni particella è “ferma/fissa” (“è”)
  • ogni particella “ruota su se stessa” (“diviene”), quando è cubica (una condizione che dipende dall’osservatore), originando dal cubo... la sfera (che altro non è che un cubo, che altro non è che un quadrato fermo e lineare, contenente la legge/strumento e la riprogrammazione).



Ogni particella è simbolica(mente) “così”:
  • circuito primario
  • circuito secondario
  • circuito terziario (e a conseguire).
Su una percentuale (%) del 90 vs 10:
  • non esiste il 10 “libero”
  • ogni particella è 90 vs 10.
L’impasto è così.
Le particelle sono “aree per contenitori di gradi di realtà”. Celle di memoria. Anzi:
spazio potenziale per ospitare celle di memoria.
Ogni postulato, teoria, speculazione scientifica… indaga sempre solo in termini di “contenuto/contenitore” delle singole particelle, ma mai in termini di “area potenziale per il contenuto&contenitore”, le cui regole sono fissate dal/nel circuito primario.
La scienza è deviata, non scordarlo mai. Tutto quello che ha accumulato nei secoli dei secoli, con particolare slancio negli ultimi secoli, (ri)sente come "calcare" - per una altissima percentuale - della (com)presenza in proiezione del Nucleo Primo (circuito secondario), grazie alla neutralità dominante del circuito primario (ossia alla sua facoltà di essere riutilizzato indirettamente, attraverso la legge/strumento della frattalità espansa).
Queste espressioni di/in SPS non sono e non saranno mai comprensibili per la mente, in “sub affitto”, di uno scienziato o di un “esperto”, ormai troppo pieno di… studi (sé), per (ri)uscire a liberarsi da un simile fardello (tutti gli anni di “sacrificio” occorsi per laurearsi e concorrere nella competizione arrivistica della “propria carriera”).
Altresì, queste espressioni non saranno mai comprensibili per coloro che “leggono qua e là”, in SPS. Il giudizio è un operatore (il)logico molto forte e (com)presente, per con(sentire) a te, che leggi, di 1) continuare a farlo 2) accorgerti e 3) tornare in SPS.
In questa maniera, ti trasformi in un firewall ambientale auto consistente, per tacito assenso (inconscio).
La gente è l’(a)gente



Riflessi frattali, sempre costante(mente) lontani da...
Ciò che “hanno scritto gli esperti” è, “ora”, una diga es(tesa) sul tuo cammino più autentico, infatti… costoro, ti hanno deviato (in)diretta(mente) su un percorso alternativo e, come dire, sei stato dirottato/attirato in una (ri)f(orma) di reale, creato ad hoc per auto intrat(tenerti) “qua, così”.
Oggi, per diventare uno “scienziato” devi scalare una autentica montagna, anzi… l’intera catena montuosa dell’Himalaya. Un percorso irto di… tomi, in ambienti accademici retrogradi e (ri)colmi di (pre)giudizio – anche quando questi istituti vengono appellati “coi migliori nomi in circolazione (alla moda)”.


Se non "pubblichi" qualcosa, su qualche rivista accreditata nel tempo, “non sei nessuno”. Le cattedre rimarranno occupate dagli altri, che evitano come la peste ogni tipo di “aggiornamento”, per paura di perdere il “posto”.
Nella (rin)corsa competitiva, va a farsi benedire l’intero… a favore del parziale, ma sempre in grado di (ri)coprire l’interesse dei grandi gruppi internazionali, sempre a caccia di “talenti coltivabili ad hoc”.
Il modello fonda(mentale) descritto quest’oggi è un “punto di partenza” interessante, al fine di poter intrav(vedere) l’Oltre Orizzonte:
il tuo potenziale di “libera sovranità”.
L’antico e banalizzato (disinnescato) “motto”:
  • Conosci te Stesso
  • de(scrive) la tua possibilità di (ri)salire la corrente
  • a partire dalla tua (ri)comprensione.
Proprio per via della “struttura di (s)fondo”, che caratterizza tutto e tutti.
Ogni singola particella ha in sé “tutto e tutti”.
Ogni singolarità (ri)porta la (re)distribuzione frattale circuitale:
  • primario
  • secondario
  • terziario (e a conseguire)…
  • sono sempre tutti presenti in te.
Se tu… ti (ri)conosci, ti accorgi e (ri)cordi:
  • allora
  • puoi accedere direttamente al potenziale ivi contenuto
  • mediante la tua (ri)attuazione
  • centrale, sovrana, in equilibrio sincronico “lato tuo”
  • dal tuo terzo stato
  • divenendo “uno con te stesso”
  • e, dunque
  • (ri)tornando ad essere la più grande concentrazione di massa in circolazione
  • perlomeno alla pari (potenzialmente… “di più”), a quella sprigionata dal Nucleo Primo.
La frattalità espansa è “in obbligo” verso le concentrazioni di massa:
la legge è, anche, lo strumento.


Ogni fascio d'onda si muove grazie al tessuto unico, formato da Spazio Sostanza. Lo spazio è sempre "pieno". Le onde le puoi (ri)percorrere anche a ritroso. Le puoi manipolare...

Essa (re)distribuisce nel tutto, l’Uno (la concentrazione di massa critica).
E il “tutto” è costituito da particelle di Spazio Sostanza, a loro volta… “specchio della redistribuzione frattale espansa” (perché così previste/strutturate).
La particella fonda(mentale) è indivisibile/inseparabile (è il “capo linea”). Qualcosa che la scienza deviata non può accettare, perché ciò comporterebbe la fine della propria (ri)cerca e la fine del “finanziamento della/nella stasi” (cambio del paradigma).
La particella fonda(mentale) è “provocatoria”:
  • essa è la sostanza di cui è costituita l'area del/per il contenitore/contenuto (ciò che la scienza deviata evita di osservare)
  • il contenitore (cella di memoria subatomica) è ciò che la scienza deviata può, al limite, “studiare” (ricercando il “tesoro” mediante “scavi continui”)
  • il contenuto è tutto ciò che (ri)emerge (forma di reale, sede della scienza deviata).
Tutto ciò che è stato “postulato” e (de)scritto, è un edificio d’insieme alta(mente) inflazionato. Qualcosa che ti ospita, anzi, che viene da te ospitato.
Quando credi di avere un tetto sulla testa, diventa la casa... che protegge ciò che ti ha con(vinto) a crederti in questa “(ri)forma”.
Accorgiti. Fermati.
C’è una catena montuosa davanti a te, che ti blocca l’(av)venire attra(verso) la sua ombra/(com)presenza.
Si chiama “sapere (pre)visto per te”:
è l’intero iter
che ti auto man(tiene) “qua, così”.


Il percorso educazional/scolastico/accademico che… è (agisce come) un “pesticida” (d)entro di te.
Ciò che altri hanno “generato”, per via delle proprie esperienze, va solo sorvolato frattal(mente), al fine di non essere resi “schiavi di quella prospettiva”, con il rischio certo di… perdere nel tempo progressiva(mente) le proprie “ali”. Cosa che è già accaduta, nel passato.
Cosa che, adesso, devi (ri)cordare, accorgendoti e… fermandoti.
Il potenziale (d/n)elle circuiterie è gerarchico ma sempre (ri)programmabile, da chiunque diventi una grande concentrazione di massa:
uno con se/te stesso.
Ciò è “solo che… buono”.
Al di là del primario… c’è altro, ma… non è, per ora, il caso di nemmeno avvicinarlo con l’immaginazione. Il Filtro di Semplificazione ti aiuta in questa attività centrale:
un piccolo passo alla volta.
Solo in risposta alla fine, c’è evoluzione…
Ad un passo dal baratro, cambiamo tutti…

Ultimatum alla Terra
Fai attenzione a certi "luoghi comuni":
anche il baratro è nel/il loop.
Chi è alla guida del “treno”?
Chi è nella “locomotiva”?
Chi decide quando “partire”?


Chi... se non tu (quando ti sei accorto, fermato, reso "uno con te stesso")!
  
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 


6 commenti:

  1. Ciao Davide è da quando hai scritto delle caratteristiche dell' Etere che mi sforzavo di farmi tornare alla mente di quel personaggio rimasto mis conosciutto che ha parlato dell' Etere come forza Unificante dell Universo si tratta del prof. Marco Todeschini incollo di seguito una sintesi del suo pensiero che si contrapponeva a quello di Einstein
    e ti ringrazio ..

    Todeschini definì questa nuova scienza “la scienza unitaria del terzo millennio“, in quanto raggruppava insieme fisica, biologia e psicologia. Scopo della psicobiofisica era infatti l’unificazione in sé di tutte le leggi del creato, partendo dall’assunto che tutti i moti dell’universo, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, nascono da un etere universale in perenne moto vorticoso, in grado di influenzare sia la materia che tutti gli esseri viventi e il loro spirito.


    La psicobiofisica si compone di tre specifici settori tra loro interagenti:

    1- una parte fisica, con la quale si dimostra che tutti i fenomeni naturali si identificano in particolari movimenti di spazio fluido o “etere”.

    2- una parte biologica, con la quale si dimostra come i movimenti di spazio fluido, urtando contro i nostri organi di senso producano in essi degli impulsi elettrici, che arrivando al cervello suscitano nella psiche le sensazioni di luce, calore, suono, odore, elettricità, tatto, forza ecc.

    3- una parte psichica – dove la psiche viene intesa come un atto di volontà che si serve del sistema nervoso come semplice strumento – che fornisce la dimostrazione scientifica dell’esistenza dell’anima umana, del mondo spirituale e di Dio.

    Luciana

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    1. Cara Luciana, grazie per la segnalazione molto, guarda caso, sincronica. Approfondirò ma... alla mia maniera, in punta di piedi :)

      Io percepisco che lo SPazio Sostanza sia "fermo"... come una distesa di pixel dello schermo tv/pc, nel/sul quale si (ri)forma la riproduzione video, che è - nella sostanza - permessa dalla "fermezza" dei pixel; una rappresentazione virtuale di qualcosa in movimento, su una base assoluta(mente) stabile/ferma.

      Ancora grazie e un caro abbraccione!

      Serenità. Smile

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  2. brava Luciana anche io pensavo a Todeschini, ho letto un suo libro in pdf, e l'avevo anche inviato per mail a Davide qualche mese fa.

    gli hai dato una occhiata veloce Davide ?

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    1. Caro Marco, hai ragione. Sorry... l'avevo dimenticato ma, ora, a quanto pare è d'uopo (ri)prendere questo testo :)

      Grazie e a presto.

      Ti abbraccio. Serenità. Smile

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  3. Sinceramente, sto leggendo e rileggendo questo articolo, che mi sta attraendo molto. So di essere sempre io a guidare il treno, tuttavia vi è ancora una sottile separazione.... So, anzi ho intuito da tempo, che ci stanno ( in)trattenendo qui con molti mezzi..
    Ti ringrazio

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  4. Cara Angie, benvenuta :) La tua intuizione è "corretta" (vera) ma come la grappa nel caffè (corretta). He He...

    Si è sottil(mente) "drogati", in qualsiasi modo. In SPS si va alla radice del "problema", (ri)utilizzando tutto in "salsa" frattale.

    I "mezzi" non sono molti... sono "tutti".

    Allora, a presto e un caro abbraccione.

    Serenità. Smile

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"Fai..." un po' Te.