venerdì 17 febbraio 2012

Il 'sovversivo'.




Sovversivo: si dice di chi o di ciò che vuole rovesciare l'ordine esistente…
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L’immaginario collettivo dipinge il termine ‘sovversivo’ secondo la ‘difesa’ del paradigma in auge, cioè secondo il dettame delle leggi e dell’ordinamento sociale e, più in generale, secondo l'abitudine d'intendere il percepito.

Domanda: e se l’attuale paradigma fosse, perlomeno, ‘migliorabile’? E, magari, proprio grazie all’azione giudicata come ‘sovversiva’? È possibile? Certo… basta guardarsi ‘indietro’, ossia al corso della storia, seppure deviata.

Quante volte il paradigma è cambiato? E, soprattutto, guardando al presente è possibile constatare come esistano differenti forme di paradigma ‘minori’ esistenti in ogni area del Mondo:

nei Paesi Arabi si vive secondo ‘abitudini’ differenti rispetto ai Paesi Europei, ad esempio.

Anche se il paradigma ‘superiore’ tende ad espandersi all’intero Globo, esistono ‘aree di memoria’ autoesistenti, secondo la ricchezza di quella legge che prende il nome di biodiversità (ad ogni livello).

Un ‘sovversivo’, giudicato come tale in un certo Paese, può costituire un ‘esempio’, del passato o del presente, in un altro Paese. Esistono, poi, forme di sovversione diverse e a varie grandezze. Le ‘rivoluzioni’ 3d partono da livelli non manifesti, ossia la loro ‘incubazione’ deriva sempre dai piani sottili dell’energia.

Coloro che venivano, genericamente, accusati di essere rivoluzionari, come sono considerati dopo un certo tempo? E soprattutto dopo che il paradigma è mutato? Come degli ‘eroi’:

è una questione di punti di vista 'scorrevoli', inseriti nel reame del tempo.

Il mio nome è Roger Doiron e coltivo un orto (e un piano) sovversivo. È così sovversivo, infatti, che ha il potenziale per modificare radicalmente l'equilibrio del potere

Riconosco che le mie parole possono suonarvi come se dette dal Dottor Male (il malvagio del film 'Austin Powers'), lo  capisco, ma vi giuro che io e lui non abbiamo nulla in comune. I suoi piani parlano di distruzione e segretezza, mentre i miei piani (orti) parlano di creazione e apertura

Il mio orto può funzionare solo se lo condivido con più gente possibile. E infatti ora lo condivido con voi ma mi aspetto che anche voi lo condividiate con altri…
 
L'orticoltura è un'attività sovversiva. Pensate al cibo come a una forma di energia ma allo stesso tempo una forma di potere. Quando incoraggiamo le persone a coltivare ciò che mangiano, le stiamo incoraggiando a riprendere il potere nelle proprie mani. Potere sulla propria dieta, salute e portafogli. 
 
È sovversivo perchè incoraggia a sottrarre quindi il potere a qualcuno che lo detiene’…
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In questo caso il ‘sovversivo’ si occupa di ‘fare l’orto’, eppure ‘ha il potenziale per modificare radicalmente l'equilibrio del potere’:
  • quando incoraggiamo le persone a coltivare ciò che mangiano, le stiamo incoraggiando a riprendere il potere nelle proprie mani… 
  • è sovversivo perchè incoraggia a sottrarre quindi il potere a qualcuno che lo detiene.
Questo è il potere delle ritenute ‘piccole azioni o cose’. È l’acqua cheta che fa crollare i ponti.

Quanto sono importanti le ‘ritenute ‘piccole azioni o cose’ nell’economia ripetitiva della continuità quotidiana?
 
Beh, sono basilarmente importanti, perché contengono il ‘germe’ delle ‘grandi azioni o cose’, frattalmente parlando. Ad esempio, l’attenzione che mettiamo nei nostri confronti, allorquando ci nutriamo, passa, appunto, attraverso il respiro delle piccole ‘intenzioni coerenti’:

il lasciarsi andare, oltre ad un certa misura tollerabile, concedendosi a ‘disattenzioni alimentari’, corrisponde a quella politica delle ‘piccole azioni o cose’ rovesciata, ossia a quella lenta e costante abitudine al trasgredire la propria intenzione, che in questo caso è solo una volontà impotente, a fronte del potere dell’intenzione parassita.

Salute: allarme nutrizionisti, 20 mln italiani obesi nel 2025.
Anche l'Italia non supera la prova bilancia. Tanto che sarebbe sempre più necessaria una 'manovra dietetica'. Secondo l’ultimo studio condotto dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, gli adulti obesi ammontano a poco meno di 5 milioni (il 10% della popolazione), per un costo sociale annuo pari 8,3 miliardi di euro (circa il 6,7% della spesa pubblica). Un prezzo destinato a lievitare, come il girovita dei nostri connazionali. 

Si stima che nel 2025 il tasso di obesità possa salire addirittura al 43%: venti milioni di italiani extralarge. 
 
Non solo. Un'indagine condotta dalla commissione europea (Idefics, Identificazione e prevenzione di effetti dietetici e stile di via indotti in giovani e bambini) evidenzia che la Penisola registra il primato per sovrappeso e obesità nella fascia d'età tra i 6 e i 9 anni. L’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni. Queste le cifre, allarmanti, snocciolate oggi nella Sala delle colonne di Montecitorio nel corso dell'iniziativa 'Lotta al sovrappeso e all’obesità. Anno III', promossa da Gianluca Mech e dal Centro studi Tisanoreica, con il coinvolgimento di Fimmg (Federazione medici di famiglia), Fimo (Federazione italiana medici pediatri), Federsanità Anci e Assofarm (Associazione Nazionale Farmacie Comunali). 
 
'La ventilata istituzione di una tassa sul cibo-spazzatura da parte del ministro della Salute Balduzzi non sarebbe una cattiva idea - ha dichiarato provocatoriamente Gianluca Mech, impegnato in una campagna anti-obesità che ha coinvolto prima i sindaci e ora anche i parlamentari - Tuttavia ritengo ancor più importante sensibilizzare i medici di base e i pediatri affinché prescrivano ai loro pazienti in sovrappeso diete a basso indice glicemico

Se solo la metà degli italiani seguisse questo regime alimentare, infatti, il tasso di obesità in età adulta diminuirebbe dal 10% al 5% della popolazione totale: in soldoni, quasi 1.500.000 di obesi in meno e, di conseguenza, una riduzione di quasi 2,5 miliardi di euro del costo sanitario annuo sostenuto per curarli'. 

Gli esperti rivolgono alla classe politica l'appello ad 'assumere iniziative legislative anche drastiche, per evitare conseguenze disastrose sia sulla salute che sulle tasche dei cittadini. In tutto il resto del mondo si sta correndo ai ripari'.
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Non è curioso che le figure sociali preposte, come il Medico di famiglia, il Pediatra, il Politico, etc., non sappiano come comportarsi di fronte al dilagante problema della ‘mala alimentazione’? È inutile prendersela con costoro, tuttavia. Perché ‘loro’ sono un prodotto Antisistemico, come ognuno di noi se non ben centrati in noi stessi.

Il potere che ‘li ha’ è tale da sovvertire la logica più sensata dell’ago della bilancia interiore. Le forme pensiero dominano la mente. La mente diventa un grande mezzo per elaborare quello che ‘non vogliamo’, ma intendiamo in maniera inconscia come diretta emanazione del potere sottile delle entità parassite.

Le forme pensiero vengono veicolate e radicate in ogni modo, ma una delle modalità più evidenti è quella della ipnosi di massa televisiva:

Fornero: Tv spesso dà cattivi esempi, è più salutare spegnerla.
‘Non vedo la tv da tre mesi perchè rientro tardi la sera, ma dalle polemiche di questa mattina non mi sembra ci siano cambiamenti significativi’. Cosi il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, risponde alle domande di Enrico Mentana durante un convegno organizzato da 'Donne al vertice per l'azienda di domani'. 

Il ministro poi confessa di essersi ‘sentita offesa’ da alcune trasmissioni e che ‘la cosa migliore a volte è cambiare canale o spegnere del tutto. È più salutare’. 

Secondo Fornero infatti ‘la tv spesso dà cattivi esempi’.
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Il Ministro in questione esprime una verità, ma solo dopo ‘essersi sentita offesa dalla Tv’, ossia quello che ha vissuto in prima persona è stato utile alla ‘causa comune’. La sua attenzione si è focalizzata sul mezzo televisivo proprio grazie all’offesa ricevuta. Poi, dal suo livello di 'estrema visibilità' ha potuto veicolare il messaggio, che non si sente proprio tutti i giorni da un membro del Governo.

Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Monti emoziona Parlamento Ue: Scusate se mi prende la passione.
‘Scusate se mi faccio prendere dalla passione per l'integrazione europea’. Così il premier Mario Monti, ha scherzato di fronte al parlamento europeo di Strasburgo…
 
‘Integrazione - ha proseguito il premier - non significa affatto un super stato europeo. Credo che anzichè pretendere di inventare la ruota, come si dice in Italia - ha proseguito - occorra lavorare sulle istituzioni che già esistono.

Bisogna lavorare sul parlamento europeo, sviluppando sempre più le sue funzioni. Io stesso - ha ricordato - ho fatto parte di una Commissione a cui a un certo punto questo parlamento ha chiesto di andare a casa. Posso assicurare - ha concluso - che il controllo che esercita è molto stretto’.
 
Il presidente del Consiglio Mario Monti sottolinea la necessaria coerenza tra le decisioni maturate in ambito comunitario e le politiche dei singoli Stati…
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Una persona come Monti, tanto preparata, sagace, intelligente e avveduta, non ha poi la facoltà di prendere decisioni, tanto più in un momento di ‘pieni poteri’ come questo, anche in ambito relativo all’alimentazione? Può sembrare un discorso fuori tema o minoritario rispetto alla questione economica, invece è una tappa fondamentale per la ‘liberazione’ del genere umano.

Non avviene perché sarebbe troppo pericoloso per il potere parassita, permettere che accada. Non è una questione di business. È molto ma molto più importante del denaro guadagnato o perduto.
  • il controllo che esercita è molto stretto
  • la necessaria coerenza.
Ecco la verità sottintesa a livello di analogia frattale, veicolata inconsciamente nel discorso di Monti:

per by passare il ‘controllo’ occorre’ coerenza = Conosci Te Stesso.

Ecco il frattale del controllo e la sua estrema influenza:

Enel: tonfo del 6% in Borsa, JP Morgan vede rischi sui profitti e dividendo 2012.
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Moody's declassa enti locali Ue tra cui Comune Milano, regioni Italia.
Moody's nella notte ha modificato il proprio giudizio su 83 enti locali ed emittenti legati ai governi europei, a seguito del declassamento degli emittenti sovrani di diversi paesi, Italia compresa…
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A quale livello della decodifica ci poniamo, rispetto ai ‘riflessi’ che giungono, di noi, a noi?

Grecia un vero rompicapo, gli aiuti non basteranno.
Il default resta quindi dietro l'angolo e se la Grecia dovesse anche uscire dall'Eurozona, ‘i timori che altri Paesi periferici possano subire un destino simile potrebbero accelerare la già alta fuga di capitali’ da questi Stati, provocando un peggioramento della crisi del debito sovrano e una maggiore pressione rispetto al passato sull'euro, a detta degli esperti di Commerzbank
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Ecco due punti paradossali di quello che ci circonda, come diretta immagine speculare del nostro ‘cammino’ globale:
  1. la crisi chiama scarsità eppure la percentuale di obesità aumenta e le previsioni sono per una continua crescita del ‘sovrappeso’
  2. la Grecia ‘rischia di non farcela’ e l’Europa (Germania) cerca di ‘fare qualcosa’. Ma cosa? Gli presta denaro e gli vende armi sottobanco, come abbiamo letto nell’articolo di SPS di ieri.
Sino a quando l’incoerenza regnerà sovrana, il segnale di riflesso sarà sempre e solo lo stesso:

il caos incontrollabile ‘interiormente’, corrispondente all’apparenza esteriore mediatica, ma estremamente controllato ‘esteriormente’, corrispondente alla consistenza inquinata del nostro inconscio.

Il caos, in realtà, non esiste. È sempre l’effetto di un fenomeno a monte, in questo caso… ‘sovradimensionale’

il potere parassita o il ‘Volador’ di Castanediana memoria, per intenderci.

Chi è allora il ‘sovversivo’? Colui che spinge per modificare un qualcosa di platealmente incoerente ma tutelato per legge e per ‘abitudine’, oppure colui che spinge per mantenere il medesimo stato di incoerenza? 

Chi si agita per l’azione sovversiva ha qualcosa da nascondere o da proteggere; insomma, qualcosa da ‘perdere’.

Chi? Il 'sovversivo'? Suvvia...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com