mercoledì 15 febbraio 2012

Loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio.




Ho acquisito dei brandelli d’informazione , mettendo a rischio uno sguattero a Baghdad.
- Aftab, com’è il tuo caffè?
- Buono, Dalib. È decaffeinato. E il tuo com’è?
- Anche il mio. Ottimo. E com’è il tuo… muffin?
 
Parole grosse!
Io mi domando: perché due esperti e pronti a tutto agenti di Caos, indulgono ai carboidrati? Perché sono sottoposti ad un fortissimo stress.
- E prendono il decaffeinato…
 
Finchè non comprendiamo che anche i nostri nemici sono esseri umani, non saremo mai capaci di sconfiggerli. Sì, loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio
Agente Smart - Casino totale.

Questa sorta di monologo, che ‘introduce’ l’interessante film appena citato, è secondo me una perla di autentica ‘saggezza e lungimiranza’. Non l’ho citato per intero, perché nel mezzo c’è una ulteriore frase, che rischiava di far 'deragliare' la lettura un po’ troppo verso il sentiero dell’ilarità.

Quando scrivo di ‘analogia frattale’, è proprio questo che intendo:

osservare i ‘comportamenti’, ossia condensare l’osservazione del ‘fenomeno’ in luogo dell’osservazione del ‘giudizio’.

È un passo importante del radicamento di Sé nelle 3d, mantenendo una prospettiva più allargata del semplice identificarsi con la sopravvivenza.

Sopravvivere è giudicare, fermarsi alle apparenze. Vivere o essere pienamente vivi è ‘andare oltre’, mantenendo sempre ben chiaro ed evidente il ‘gioco delle parti’ di cui ognuno di noi è un ‘portatore sano’.

I frattali a cui alludo, non sono solo la punta dell’iceberg evidenziata dallo studio ripetitivo delle forme, ma sono tutti i riflessi comportamentali che rispecchiano le verità superiori:

ad immagine e somiglianza.

Per questo motivo l’ascolto di un ‘ritornello’ o di una consuetudine, non deve prestare l’occasione di cadere nel giudizio di quello che si ‘ascolta/vede/sente’, ma deve fornire l’occasione per interpretare e decodificare il segnale portante trasmesso insieme all’apparente significato 3d

Le chiavi di lettura sono ‘proprietarie, ossia relative al singolo individuo, il quale è tenuto a 'ricordarle' in continuazione, mediante l’aggancio al proprio campo della consapevolezza di chi ‘egli sia’. Sempre ed in ogni circostanza.

La famosa ‘centratura’, tanto decantata, è questa forma di padronanza del proprio costrutto. Una maestria che ci permetterebbe di rimanere sempre al centro del nostro ‘giroscopio’ o ‘occhio del potere’.


Non un ‘arma’, ma una facoltà di tradurre sempre opportunamente il riflesso del nostro comportamento, come la famosa 'bussola', che punta sempre verso il centro, piuttosto che verso presunti punti cardinali esterni a noi.

Ringrazio veramente di cuore gli autori dello splendido, profondo e divertente – Agente Smart. Casino totale; un film ricco di grandi spunti, che per il momento lascio a 'decantare', prendendo degli appunti personali per un prossimo articolo. 

Su questa linea di decodifica, cerchiamo di porre il nostro focus sul ‘nuovo’, che è già manifesto nel ‘vecchio’, ossia nel sistema finanziario ‘giudicato come malato terminale’

Le banche, ad esempio, costituiscono da ‘sempre’ un paradosso nel contesto dell’evidenza quotidiana. Esse sono demonizzate eppure, non conoscendo alternativa al loro potere di ‘custodia e risparmio’, non si esita a consegnare loro i proprio risparmi, nonostante quello che si ‘intuisce/pensa’ e gli scandali finanziari che sono da sempre emersi, come zavorre di cui liberarsi con astuzia nel tempo, sulla loro ‘scia’ predatoria senza fine di continuità. La morsa che ottunde la massa è questa:

mi fanno ‘schifo’, ma non conosco alternativa, per cui mi adeguo e poi sto 'male'. Un po’ un motto rivisitato alla Indro Montanelli, per intenderci.

E il Mondo va avanti in questo modo, come trascinandosi stancamente. Una simile modalità mette in risalto, per analogia frattale, un ‘qualcosa’ che molto sottilmente e ad un livello non manifesto, agisce alla stessa maniera: non conoscendo alternativa!
 
Ecco il ‘Sì, loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio’.

Ovviamente, per chi segue SPS usualmente, sarà già chiaro che mi riferisco al potere parassitario che ‘ci ha’. Smettere di giudicarlo, pur non direttamente vedendolo (perché non ci si crede) se non di riflesso in ogni circostanza giudicata come avversa, colorando in questo modo il Mondo come un Inferno, è un atto sensato e altamente consapevole. Che cosa intendo?

Che occorre cercare di comprendere ogni fenomeno, visibile o invisibile, essendo il visibile la manifestazione del non visibile, mediante analogia frattale, ossia mediante l’assunzione di Sé al centro del proprio potere. Noi non terminiamo dove ‘finisce’ il corpo fisico. Ok?

Se abbiamo bisogno di fare nostro questo basilare concetto, allora siamo ancora al ‘buio’. Andiamo oltre, per favore. Il favore, ovviamente, lo fate solo ed esclusivamente a voi stessi.

Ecco il nuovo che emerge dal vecchio. Iniziamo a scorgere i primi vaggiti:

Interessante, liberi da interessi!
L'Associazione Culturale Jak Bank Italia vi da il benvenuto.
 
JAK italia è un progetto, ma soprattutto il punto di riferimento per un nuovo modello economico libero da interessi. Dove il denaro è solo un mezzo, dove le relazioni tra le persone e con il mondo sono i valori che coltiviamo.
 
Il nostro progetto persegue lo scopo ambizioso di portare valori come mutualità, solidarietà ed equità nel settore che, tradizionalmente, meno li ha accettati: l'economia.
Link

Evidenziamo per bene questo concetto:

Il nostro progetto persegue lo scopo ambizioso di portare valori come mutualità, solidarietà ed equità nel settore che, tradizionalmente, meno li ha accettati: l'economia. 
 
È andata così. Stop. Fermiamo la giostra della mente. È semplicemente successo questo. Adesso lo sappiamo e possiamo ‘conoscerci meglio’. Sulle rovine del ‘come è andata sino ad ora’ iniziamo ad erigere un nuovo modello basato, anche sulla ‘bontà’ di alcuni aspetti del ‘vecchio’, come ad esempio la tentacolare organizzazione globale:

esiste

Perché gettarla alle ortiche? Magari tornando nelle caverne? No. Quando la centesima ‘banca’ cambierà status, tutte le banche diverranno il ‘nuovo’.

Tempo al tempo. Pazienza e lungimiranza. Centratura e occhio alla ‘rotta’, mediante opera di analogia frattale. Tutto quello che ci riflette ci dona indicazioni su ‘come stiamo procedendo’: 

questo neo sciamanesimo corrisponde al ritorno verso le nostre facoltà dimenticate.

Non ci serve lo sciamano per guarire o per liberarci dal male. Egli interpreta solo il nostro 'potenziale', ce lo rammenta in continuazione, ma noi andando da lui, delegando a lui la nostra ‘salute’, non facciamo altro che svalutarci e di conseguenza prestiamo il fianco all’opera della ‘malattia’ e autorizziamo il potere parassitario a fare altrettanto. I nostri errori si riflettono sui ‘controllori’. È paradossale, vero?
 
Bene.

Più avanti nell’articolo torneremo ancora a Jak Bank. Vediamo invece cosa è successo ieri sera alle Borse Usa.

Wall Street: ma cosa è successo?
Una mezz’ora finale che lascia sbigottito anche il più smaliziato fra gli operatori di Borsa, una seduta vissuta completamente in territorio negativo e che stava incrementando via via le perdite, improvvisamente alle 21:30 ora italiana, quindi quando mancavano trenta minuti esatti alla fine delle contrattazioni, vede concentrarsi una valanga di acquisti senza un apparente motivo.
 
Risultato finale, tutti i tre principali indici statunitensi terminano le contrattazioni praticamente invariati rispetto alla vigilia come ormai accade da tempo immemorabile sui listini d’oltre oceano. Sembra quasi ci sia una mano ‘divina’ che faccia sì che gli indici americani non possano chiudere una seduta in ribasso.
 
Ciò che è accaduto questa sera, però, qualora non trovasse una giustificazione plausibile, merita di essere indagato, di cose strane in Borse ne accadono spesso, ma è difficile imbattersi in qualcosa di simile.
 
Il fatto che tutto parta ad un’ora ben precisa, le 15:30 a New York, lascia davvero pensare che il tutto sia stato preordinato, anche perché sembra proprio sia stata fatta una ‘prova generale’ esattamente un’ora prima quando erano le 14:30 a New York, infatti, è partito un inatteso strappo rialzista durato trenta minuti, ma poi, esauritosi, le quotazioni erano tornate a scendere, fino alle fatidiche 15:30 un’ultima mezz’ora in cui lo S&P500 guadagnava circa un punto percentuale senza soluzione di continuità...
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La mano ‘divina’ di chi era? Questa non è assolutamente una novità. È la norma... Ecco la notizia che, nel solito ed immancabile ritardo, giustifica il ‘giorno dopo’ ogni movimento. 

Il frattale che si desume è la nostra consueta ‘differita esistenziale', cioè mi riferisco al fatto che subiamo immancabilmente degli ‘input’ sottili esterni a noi. L’ombra del controllo, in pratica, ci fa vivere in ‘ritardo’ rispetto a quello che vorremmo fare, ossia la nostra volontà è succube dell’intenzione parassitaria. Ma è solo un ‘ritardo’, infatti il 'tutto' è una questione di tempo.

Viviamo come coi riflessi addormentati. Siamo poco proattivi e troppo reattivi, ossia ‘passivi’. Sembra una frase alla Celentano, mi rendo conto. Invece è una frase per chi ha orecchie per intendere…

Ecco la favoletta di questa mattina. La fiaba raccontata alla massa, accomodando le coperte e cantando la nenia per mantenere addormentati:

Cina si dice pronta a sostenere l'Europa.
Il premier Cinese Wen Jiabao ed il Governatore della Banca del Popolo Cinese Zhou hanno dichiarato nella notte che la Cina pronta a partecipare nella risoluzione della crisi dell’area Euro attraverso un coinvolgimento nel Fondo di stabilità finanziario europeo

Il Governatore della Banca Centrale Cinese ha precisato che la Cina continuerà a mantenere in portafoglio attività finanziarie di Eurolandia. Il sostegno della Cina potrebbe arrivare attraverso acquisti diretti da parte della Banca Centrale, da parte del fondo governativo China Investment Corp o delle banche private.
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La Cina è pronta a… Ecco l’effetto 'butterfly', ossia le ali della farfalla asiatica che provoca una tempesta dall’altra parte del Globo. Tramite poche parole si sono mossi capitali indicibili.

Osserviamo allora, con lo stesso fare, queste dichiarazioni  di Monti:

ufficiale: Monti boccia Roma 2020.
Mario Monti dice no: il Presidente del Consiglio ha deciso di non firmare la garanzia frantumando, così, il sogno olimpico della capitale per l’organizzazione dei Giochi del 2012. Il rifiuto, già trapelato in mattinata, si rapporta alla manovra salva-Italia varata dal Premier nel post-Berlusconi, non reputando sostenibile una spesa così ingente (9.8 miliardi di euro, 4.7 dei quali a carico dello Stato) in un momento economico tanto delicato.
 
Dare garanzia non è responsabile - 'Siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo non ritiene che sarebbe responsabile nelle attuali condizioni dell'Italia assumere un impegno di garanzia - ha spiegato Monti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. 

Il Comitato ha fatto non solo un'ottima progettazione ma ha anche presentato uno studio molto autorevole, che presenta conclusioni positive dal punto di vista dell'impatto economico. Essendomi occupato qualche volta di economia so che per quanto uno studio venga fatto con le migliori metodologie la certezza assoluta non si può avere

Abbiamo ritenuto doveroso e prudente esaminare il decorso delle Olimpiadi degli ultimi 20 anni, e molte volte si è registrato un distacco consistente tra preventivi e consuntivi.

Per questo abbiamo considerato il rischio non responsabile.

Non vogliamo che chi governerà l'Italia nei prossimi anni si trovi in una condizione di difficoltà. L'Italia può e deve avere mete ambiziose. Il nostro Governo è concentrato anche sulla crescita, non solo sul rigore, ma in questo momento non pensiamo che sarebbe coerente impegnare l'Italia in questo tipo di garanzia che potrebbe mettere a rischio denari dei contribuenti'...
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Essendomi occupato qualche volta di economia so che per quanto uno studio venga fatto con le migliori metodologie la certezza assoluta non si può avere.

Grande discorso, però se applicato alla rivelazione cinese, mi chiedo: quanto valgono le parole del Premier Wen Jiabao?

La parola ai prossimi tempi.

Proseguiamo alla ricerca del ‘nuovo’. Un altro caso speciale è ‘Zopa’, un modello inglese di concessione/richiesta di prestiti, imperniato sul fatto che sono le persone a decidere il tasso d’interesse applicato alla somma, che una parte mette a disposizione e l’altra richiede in prestito. Zopa guadagna dalle commissioni agganciate alla contrattazione fra le parti.

Inutile dire che questa iniziativa è stata premiata dalla massa ma non dalla Banca d’Italia (in quanto parte Antisistemica, che si oppone alla libera circolazione del denaro al di fuori del veicolo usuale bancario), la quale aveva bloccato l'attività di Zopa, affermando che non possedesse le credenziali ad operare come Istituto di Pagamento. Poi, nel corso del tempo, le cose si sono normalizzate:

Zopa autorizzata.
In data odierna (29 03 2011) Banca d’Italia ci ha comunicato l’autorizzazione ad operare come Istituto di Pagamento.
 
È il punto di arrivo di un percorso lungo e faticoso a cui Banca d’Italia ha dato il suo positivo contributo: il social lending è ora un’attività riconosciuta e regolamentata.

Il punto di partenza della nuova Zopa è dietro l’angolo, dobbiamo espletare alcuni passaggi previsti dalla normativa (la registrazione del nuovo statuto societario e l’iscrizione all’albo degli Istituti di Pagamento), portare a termine l’aggiornamento della parte informativa del sito e, prima della partenza vera e propria, far migrare i Prestatori esistenti al nuovo regime contrattuale.
 
Vi terremo aggiornati, per adesso lasciateci condividere con voi questo momento di grande soddisfazione.
 
Maurizio Sella
Amministratore delegato
Zopa Italia srl
Link

Per operare e rimanere ‘installati’ nel sistema operativo Antisistema, occorre accondiscendere a tutte quelle pratiche burocratiche, atte a far ‘consumare energia’, come diretto frattale dello sfruttamento predatorio sovradimensionale in atto.

Zopa, nel frattempo, è ‘andata avanti’ e il 12 dicembre 2011 è diventata altro ancora

è nata Smartika.
Carissimi Zopiani,
per un ultima volta mi appello così a voi in quanto un’altra tappa importante del nostro percorso di rinascita è compiuta.

Il contratto di franchising che legava Zopa Italia Srl a Zopa Ltd  è stato risolto sulla base di valutazioni strategiche e di marketing volte ad assicurarci la piena indipendenza tecnologica e di brand.
 
Zopa Italia Srl ha di conseguenza assunto una nuova ragione sociale mutando nel contempo forma societaria: siamo Smartika Spa. Ma cosa ancora più importante, inizieremo ad operare attraverso il sito smartika.it con una nuova identità digitale.
 
Benvenuti nel pianeta Smartika!
 
Maurizio Sella
Amministratore delegato
Smartika Spa

Sono nuovo e voglio iniziare a utilizzare Smartika. Cosa devo fare?
Sono nuovo e voglio diventare un Prestatore Smartika.
Nella prossima versione di smartika.it (preapertura riservata ai Prestatori), potrai registrarti e diventare Prestatore sottoscrivendo il contratto con Smartika Spa.

Da quel momento potrai trasferire i primi fondi (a partire da 100 euro) e fare la tua prima offerta di prestito. Nel giro di poche settimane, appena si sarà creata sui mercati Smartika una liquidità sufficiente, accoglieremo le prime richieste di prestito e inizierai a concludere i primi contratti di prestito con i Richiedenti.

Nel frattempo puoi registrarti alla newsletter sul sito Smartika e puoi incominciare a partecipare alla vita della community sul blog.
 
Sono nuovo e voglio un prestito Smartika.
Devi solo aspettare poche settimane, appena si sarà creata sui mercati Smartika una liquidità sufficiente, accoglieremo le prime richieste di prestito. In quel momento potrai registrarti su Smartika e fare la tua richiesta di prestito (da 1.000 a 15.000 euro) ripagabile in 24, 36 o 48 rate.

Al fine di essere tempestivamente informato sulla data della apertura di smartika.it ai Richiedenti, ti consigliamo di lasciare la tua e-mail nella Home Page di Smartika.it
Link

L’unione di Smartika a Jak Bank ‘rischia’ di mutare il 'Pianeta Banca' una volta per tutte.
 
Cos’è JAK?
JAK è un acronimo in lingua svedese: Jord, Arbete, Kapital. In italiano Terra, Lavoro, Capitale, tre elementi di base del sistema economico.
 
JAK Medlemsbank è una banca che opera in Svezia dal 1973 utilizzando un metodo molto particolare: 

i risparmiatori non ricevono interessi sul capitale versato, mentre coloro che prendono prestiti pagano unicamente una commissione, corrispondente ai costi di gestione della banca.
 
JAK è una teoria economico-finanziaria che afferma che il denaro è stato inventato e va utilizzato allo scopo di migliorare la qualità della vita degli esseri umani.
 
JAK è un gruppo di italiani che operano per trasformare questa teoria in concreta realtà, anche qui in Italia.
 
JAK è un progetto di futuro volto a realizzare un soggetto bancario che si faccia promotore della circolazione del denaro e della redistribuzione della ricchezza. Gli attuali scenari economici e finanziari mostrano quanto il tradizionale modello induca, da un lato, alla contrazione dei risparmi; e, dall’altro, a una crescente difficoltà a rimborsare il debito, visti gli alti costi dei finanziamenti. 

Conseguenza di tutto ciò è l’aumento della disuguaglianza tra persone benestanti e quelle in disagio economico. Jak Italia propone un progetto di business sociale 'no profit': 

obiettivo è la sostenibilità economico-finanziaria, non la massimizzazione del profitto, tanto che i capitali prestati non sono remunerati da interessi ma solo da contributi necessari a sostenere le spese di gestione. Mira, inoltre, a sostenere lo sviluppo di una coscienza ambientale e il credito all’economia locale.
 
Una nuova immagine di banca, insomma, prende vita: 

una banca gestita dalle persone (ogni socio gode di un voto nell’assemblea) che mettono a disposizione di altre persone i propri risparmi. Un luogo in cui i soci non pagano, né ricevono interessi. Un sistema virtuoso e sostenibile che mette i soci al riparo anche dall’inflazione in quanto la perdita di potere d’acquisto è compensata dalla possibilità di ricevere finanziamenti a costo ridotto
 
I 3 obiettivi dell’emancipazione economica:
  1. liberarsi dai debiti derivanti dagli interessi;
  2. mettere ciascuno nella condizione di pensare e negoziare liberamente;
  3. partecipare ad un'economia più altruista e consapevole.
Link 
 
L’economia Antisistemica è basata sul debito e sulla ‘leva’ del debito. Tutti siamo indebitati e non si sa mai con chi

Anche la banca, a cui dobbiamo i soldi del mutuo, è in realtà stata in grado di prestarceli prendendoli da tante parti proprietarie altrui, ossia da quel denaro ‘custodito’ che non è mai nei ‘forzieri’ ma bensì che è sempre attivo e in circolazione. Un modello astuto di ‘fare’ senza avere ‘nulla’ di proprio. Forse giusto il ‘capitale sociale’ che si è messo all’origine.

Il frattale che testimonia il concetto silente del controllo è quello che emerge dai giochi autorizzati e non, le cui vincite, in Italia, rimangono assolutamente anonime. In questa maniera il ‘controllo’ ha ottenuto vantaggi molteplici:
  • rimanere nell’anonimato significa ‘non pagare le vincite’. Pensateci bene. Avete mai conosciuto qualcuno che abbia vinto cifre da capogiro. E non intendo i capri espiatori. Ci siamo capiti?
  • l’anonimato è il riflesso del controllo ‘anonimo’, ossia sottile, non manifesto.
  • l’anonimato si riflette sul concetto di debito, ossia sul fatto che ognuno di noi è debitore nei confronti di ‘chi non si sa’. 
In questa maniera tutti quanti viviamo in un ‘bacino’ di preoccupazione infinita e le risorse vengono assorbite e reimmesse in una modalità a loop, ridondante, fittizia ma altamente efficace sul piano del controllo.
 
È un gioco talmente illusorio da risultare assolutamente ‘reale’.

A questo punto occorre chiedersi: come si fa a fermare l’incantesimo?

Dipende da noi. Cosa intenderemo?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com