mercoledì 12 marzo 2025

La prima gif.


Nel “film” Fantasmi. Uhm. 1977 è l’anno di produzione:

l’anno in cui Philip K. Dick parlò al pubblico di “una realtà programmata al computer…”. No?

“Alcuni sostengono di ricordare vite precedenti io sostengo di ricordare una vita presente molto diversa…”.
Philip K. Dick

Da quanto “tempo” ti vendono la fibra, anche quando era solamente “fibra”. 

Perché... lo permetti sempre!

Il potenziale è contemporaneo = lo è per tutti, ma quando sei “te” all-ora significa che è già successo:

“quella che percepivo era una molteplicità di realtà parzialmente attualizzate che s’intersecano con quella che evidentemente è la più attualizzata, quella su cui la maggioranza di noi, per consenso universale, concorda…”.
Philip K. Dick

Ci sei? , alquanto (reso) difficile, se sempre nell’AntiSistema d-ove “niente”.
Cos’è la Verità? La Verità è “luce incarnata” quando deve comunque raggiungerti (qua, così). Ergo, la Verità può assumere qualsiasi f-orma, veste, etc.

“Nei miei scritti ricorre spesso il tema di una ragazza dai capelli scuri che si presenta alla porta del protagonista e gli dice che il suo mondo è ingannevole, che in esso c’è qualcosa di falso… Ella apparve. Era una perfetta sconosciuta. E mi informò di questo fatto: che alcune mie opere d’immaginazione, erano, in senso letterale, vere…”.
Philip K. Dick

Ecco la Verità che in tal “caso” aveva assunto i panni della “ragazza dai capelli scuri”. Quindi, è molto “comodo” da p-arte l’oro farti sempre c®edere che “fai tutto da solo, nella tua mente, etc. etc. etc.”. In tal modus, “enniente”, va tutto da “sé” = Sé (l’oro). Mentre a “te” non resta che “capire, ri-cercare, studiare (a memoria), etc.” oltre ad essere sempre più “fluido” = “te” (qua, così), auto accettando tale nor-male, a cui sei così tanto “affezionato”, auto ritenendola l’unica possibilità senza alternativa sostanziale alcuna, ad eccezione dello “oltretomba” che, si sa, finché sopravvivi te lo puoi solamente immaginare e temere, fungendo da “arma di distrazione di massa”.

“La svastica sul Sole… e il mio racconto del 1974 sugli Usa come stato di polizia, intitolato Scorrete, lacrime, disse il poliziotto. Sarò molto sincero con voi. Ho scritto entrambi questi racconti basandomi su frammentari ricordi residui di un tale orribile mondo di schiavitù…”.
Philip K. Dick

1974: Usa come stato di polizia. Uhm:
2020 – a conseguire: “Usa” come stato di polizia. 

Dick lo sapeva perché era (è) già successo ed il trend vive di fasi, alcune delle quali sono ambiti “naturali di storno”, al fine di mantenere sempre “sana (sostenibile)” la tendenza di fondo. L'AntiSistema! 

Comprendi, ora, perché ti hanno sempre detto che il “sistema pensionistico (l’ennesimo schema Ponzi)” è… sostenibile? Immagina una situazione (caldo atroce modello 2003, virus, pandemia, vaccino, alimentazione, aria, acqua e… caffè, etc. etc. etc. tutto concorre d’assieme a smaltire la zavorra che nel durante, sopravvive sempre di più ma sulla carta, alimentando il sistema privato della sanità pubblica). 

I morti diventano (nani) schiavi = è già successo sin dalla prima volta...
Sopravvivendo (qua, così) sei sempre già morto!

In “Italia” ci sono sempre più anziani? Ne sei certo? In percentuale? Da cosa lo deduci? Dal “dato” che l’oro ti forniscono? Vedi che i “numeri non ti appartengono”. Al massimo, (qua, così) i “numeri li dai”. La pensione è un diritto “ri-conosciuto”. Non è un tuo diritto, bensì una “gentile concessione” attuata in una delle fasi “utility”, al fine di intorarti meglio. Non sia mai che te magni anche la foglia! Nevvero.

“Se questo non ti spaventa... Sei già morto…”.
Tagline “film” Fantasmi.
“Schiavi. Li usano come schiavi…”.
Fantasmi







Schiavi, in-tanto... per (non) cambiare. Che coincidenza. ?

Viene introdotta in questa pellicola l'inquietante figura dell'Uomo Alto… un becchino malefico, sadico e dalla forza sovraumana, che trasforma i morti in nani da rendere suoi schiavi, una volta portati nella sua dimensione d'origine
Costui sta trasformando i cadaveri in piccoli nani (lurker), per condurli attraverso una porta spazio-temporale in una sorta di dimensione parallela e utilizzarli come schiavi

Cosa ha “visto” Dick? E Coscarelli? 

Cosa è, nella sostanza, la “immaginazione”, se non la Verità, anche quando “verità” = la Verità in codice o rivelata poiché per raggiungerti deve raggiungere “te” (qua, così), ossia, nel mondo “invertito” è la perversione sempre di moda. La Verità parla direttamente con Te, ma se sei “te”, sei (qua, così) ove la Verità è im-piegata a “creare (manutenere)” l’AntiSistema e contemporaneamente comunica sottilmente anche a “te”. Perché

Perché... la Verità funziona in tal modo

Qual è il “problema”! Quando qualcosa funziona, funziona. La spiegazione può anche essere scientifica, però… attualmente nell’AntiSistema la scienza è “scienza” motivo per cui “niente”: la Verità funziona e bon! 

 Fattelo bastare, (in) loco in the “demo(n)-crazy(a)”.

Sei nell’AntiSistema. Cioè? Bah

Se fai qualcosa che “non si fa”, chi arriva? Cosa scatta!

Perché dovresti obbedire. Chi lo ha deciso. Arriva(no) sempre i “buoni (Bravi)” che ti educano a… “non calpestare le aiuole”, ad esempio. Oppure, a raccogliere la cacca del “tuo” cane. No? Chi sono costoro? Sono individui come “te” (qua, così): altri ingranaggi che lo fanno per l’av-oro.  

Ergo, non solo loro, ma sono l’oro. Ecco laggente non solo Smith.

Lo “vedi” adesso lo sdoppiamento in corso d’opera, nella Grande Opera (AntiSistema). Anche il 2025 è esemplare in tal senso: con la “teoria del pazzo” di Trump o, meglio, seguita anche da Trump (una strategia). 

Qualcosa di contagioso, non visto che è già successo ed all-ora continua a succedere, sino quando “niente, va da sé e cosa ci posso fare io”. No

Sei r-as-segnato (qua, così). 

Ergo: ecco il (qua, così) che infatti per “te” non esiste, anche se c’è. I concetti sono limpidi, chiari, lapalissiani. Che altro vuoi sentirti dire. Vuoi una lettura più rilassata e scorrevole? Anvedi che SPS non è una rivista per il tuo sollazzo, per il relax ed il “tempo libero”. Non è gossip. Non è sexy. Non è niente che ri-conosci. Non è qualcosa che pagheresti. Non è qualcosa che “leggeresti anche a gratis”.  

SPS non esiste; c’è. Ma guarda un po’ che “fantasia”. 

“Alice” cade in un buco, nel terreno. Uhm. E... trova un altro mondo “dimensione”.

“Quella che percepivo era una molteplicità di realtà parzialmente attualizzate che s’intersecano con quella che evidentemente è la più attualizzata, quella su cui la maggioranza di noi, per consenso universale, concorda…”.
Philip K. Dick

Schiavi (parzialmente attualizzati...) e potenziale contemporaneo (molteplicità di realtà...)

Ecco dove è andato a “finire” SPS(IO). E perché è (qua, così):

una molteplicità di realtà parzialmente attualizzate
che s’intersecano
con quella che evidentemente è la più attualizzata
quella su cui la maggioranza di noi

per consenso universale, concorda

Tale “magnetismo” è (in) una condizione “ipnotica” d’incanto, l’oro! SPS(IO) è nel (qua, così), ma… SPS(IO) non è del (qua, così). 

Rivediti Prospettiva Vita, nella fattispecie cosa “Fa…” Io, aprendo un “portale” verso una dimensione alternativa sostanziale altra. Fantascienza? , quando sarai intubato nel metaverso, (non) potrai forse cambiare scenario, sempre che te lo ricordi e che te lo permettano. Ergo, nel metaverso ci sei già

Al limite, continuerà a succedere che… 

Quindi, la dimensione SPS(IO) è nativa, essendo la diretta emanazione di SPS(IO): la “porta” è aperta. Ma il firewall I-Ambientale AntiSistemico agisce presso “te” (qua, così) motivo per cui “niente”. Di più

SPS(IO) ambisce a (decide di) consolidare la propria dimensione (qua, xxx), ove per “xxx” si deve intendere ogni valore utopico (come dovrebbe essere). 

Wow! Mi piace.

L’innesco sulla potenza è la migliore “medicina contro ogni mal-essere”. Trovi? Ci sei?

C®edi sempre nella “prima gif”? 

, sappi che (qua, così) non si inventa mai niente dal “niente”. Ergo, la “prima gif” sei proprio “te” nell’AntiSistema!




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3909
prospettivavita@gmail.com


martedì 11 marzo 2025

Punto di rottura.


Ogni mattina uno sveglione si alza e sa che dovrà…

Quale è il tuo (punto o momento di rottura). Sino a “dove” riesci (sempre) ad auto manu-tenere (l’AntiSistema) il “tuo” stile di vita. Uhm. Bah. Che ne dici, “te”. Chi

Cosa. Ah

Studi a memoria la (solita) “storia (deviata)”, ove sono già successi genocidi di ogni tipo = genocidi e, … ti dici e pensi, “mai più qualcosa del genere; come diamine le persone del tempo lo hanno permesso!”. No? E non ti rendi conto che nella sostanza è sempre qu-El “tempo”, poiché sempre “ora” è (qua, così).  

Sembra proprio, anzi… non sembra proprio che l’oro (qualcuno che non esiste ma c’è) si “nutra(no)” di morte violenta e non solo. Di… “sacrifici”. Del “tuo” l’auto auto sopravvivere nell’AntiSistema, come se lo alimentassi mediante – anche – tale processo, processione. C’era (c’è) il quel “film”, uhmFantasmi; una lunga fila di “anime (dannati)” che Oltre allo specchio (del Re-ale manifesto, riflettente) scorrevano sino ad un non ben precisato “punto di arrivo”


Una sorta di Buco Nero che ti ha ma “niente” = lo devi “dimostrare”. Già! “Ci vogliono le prove!”. Sei veramente messo male (qua, così). Qualcosa che, per auto innescarti… “manca sempre qualcosa”. Qualcosa che ti auto in-trat-tiene. Le “sirene di Ulisse”. Meglio: il ri-suono (eco, in-canto) che ti ha però “non ne sei mai certo”. De che. E, poi, non vorrai mica rinunciare a tutto questo popò di roba, che corrisponde al “tuo” benessere, alla faccia del resto del mondo, soprattutto di quello che non vedi e, quindi, “sti cazzi”. 

L’ignoranza è una benedizione? Se sei un vigliacco, sì!

Se non intendi soffrire, lo sembra; quando però tocca sempre agli altri. Ti verrà da pensare che “hai già dato”, magari non direttamente ma attraverso gli avi. No? Quindi, ora tocca ad altri. E che cavolo; non può mica succedere sempre a “te” oppure alla “tua” stirpe. Come se gli altri non fossi sempre “te” (qua, così). 

Ti viene da ri-pensarlo, forse, quando ti conviene

Quando fare gioco di squadra ti dice bene. Quando hai necessità di protezione. Quando ti senti debole, solo, in balia, etc. Ecco il punto di rottura individuale, in tal “caso” coincidente con il fondo scala negativo = la sofferenza. Mentre, l’altro punto di rottura è basato sulla forza, sulla potenza che senza controllo non è “niente”: non te ne “Fai…” niente. 

L’innesco è l’esserci. La leva che può “sollevare il mondo”. 

Riesci ad auto considerarti (come) “Dio”? Ecco il punto di rottura superiore. Mentre quello inferiore è sempre più prossimo (qua, così). Non a caso “quando non hai più nulla da difendere”, … stacchi la zavorra e getti sul tavolo il carico da 90 (che non è più la paura, bensì… ciò che attraverso la paura auto intrat-tenevi a livello di potenziale contemporaneo). Ma, cosa “non hai più da difendere” se non il “tuo” interesse individuale o avere. No? Della condizione italica, infatti, che te frega se (se) a “te” continua a derivare quella sorta di “benessere” a carico del “prossimo”. Ci sei

Quando il “debito pubblico” è spalmato su tutti ma a “te” non tange affatto. Quando il “peccato originale” è condizione comune e “allora?”. Quando “non è vero”. Quando “ma sì”. Quando “si vedrà”. Quando “a me non tocca per niente, sono protetto”. Quando “non ci credo”. Perché? Perché risuona come le immagini sui pacchetti delle sigarette: “figurarsi se è così”. Una rappresentazione “esagerata”, filtrata in tal modo da “te”, dalla “tua” mente, bah… permette a l’oro di sbatterti in faccia persino la verità, in-tanto! Ecco che sei alle prese, or dunque con:

la verità che ti giunge da l’oro
la “verità” che è la Verità inversa mentre ti raggiunge nella condizione ribaltata ad angolo giro, “te” (qua, così)
la Verità (p-arte della tri-unità I-Ambientale – legge, strumento, memoria – o Log di Macchina).

In-somma, sei imp-regnato dalla Verità, in ogni salsa o variazione sul tema. Anche nell’AntiSistema. Il “problema numero uno” sei quindi proprio ed esclusivamente “te”, il che consiste nell’accorgerti sostanzialmente = il “risveglio” è questo. Altro che la “spiritualità” od ogni tipologia di “offrire l’altra guancia”. 

Sveglia, sveglione!

Perché la mia mente canta sempre?
È l'effetto di un earworm (letteralmente: verme dell'orecchio), detto anche Mir (Musical imagery repetition: ripetizione di immagini musicali): un motivo che ci torna in mente indipendentemente dalla nostra volontà

Sbagliato: perché la mente non è tua ma “tua”, essendo già successo tutto quello che “ora” temi di più e che, di conseguenza, ti guardi bene dall’affrontare, auto rimanendo nella “tua” zona comfort, dove “chi ti ammazza” = è sempre lo status (quo, qua, così) a imp-regnare.

Mentre, a chi tocca, tocca = chissene… Wow; un vero e proprio giogo di squadra. “Bravo”! Se non ti sei ancora “rotto”, significa che al peggio non c’è rimedio (qua, così). Alias, ti abitui a/in qualsiasi condizione, auto manutenendo (permettendo) il “tempo” che ti ha ma “niente”.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3908
prospettivavita@gmail.com


lunedì 10 marzo 2025

F-attualità e… “prossimo”.


Il “lungo termine= (continua a succedere) dopo essere già successo.

Fattualità:

ciò che può realizzarsi, che deve essere espresso, che sta evolvendo, prima che divenga in atto… (la fattualità del pensiero di Dio si manifestò soprattutto nei primi giorni della creazione)…

Attualità

Svalutation.
“Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
e la lira cede e precipita giù
svalutation, svalutation.
Cambiano i governi niente cambia lassù
c'è un buco nello Stato dove i soldi van giù
svalutation, svalutation…”.
Adriano Celentano

Fatti uno schemino:

la benzina ogni giorno costa sempre di più… (era il 1976)
la lira cede e precipita giù… (ora, l’euro tiene rispetto allo Usd, ma nella sostanza è sempre “carovita”, l'è-voluto)
cambiano i governi niente cambia lassù… (“lassù” al vertice, l’oro)
c'è un buco nello Stato dove i soldi van giù… (il “buco”, più che nello Stato è in “te” nell’AntiSistema, ove i soldi sono “cre-azione” pura, lucida invenzione, strategia, etc.).

“Io amore mio non capisco perché
cerco per le ferie un posto al mare e non c'è
svalutation, svalutation…”.

Svalutation = s-vendita di Te a l’oro auto trasformandoti in “te” (qua, così):

il posto al mare non c’è..., nonostante la “crisi”, non visto che laggente si indebita pur di…; una parte ne ha sempre, di soldi, perché la strategia lo prevede, una parte ne ha giusti giusti per sopravvivere, proprio come visto ne’ In Time; una parte li ruba, una parte li mette assieme, una parte li elemosina, una parte li chiede in prestito, una parte non ci pensa, una parte li colleziona, una parte non ha alcun problema, etc. etc. etc.

“Con il salario di un mese compri solo un caffè
gli stadi son gremiti ma la grana dov'è
svalutation, svalutation…”.

Anc-ora:

gli stadi son gremiti ma la grana dov'è… (ecco il “tuo” stile di vita, il design che ti ha ma “niente”).

“Con la nuova banca dei sequestri che c'è
ditemi il valore della vita qual è
svalutation, svalutation…”.

Già.

“Nessuno che ci insegna a non uccidere c'è
si vive più di armi che di pane perché
assassination, assassination…”.

Molto f-attuale. F-attualissimo! Diciamo che si tratta proprio di un “marchio di fabbrica”. Proprio “ora” che si è aperto anche il fronte “genocidio” sulla costa siriana ma “niente” = tutto a parole...
La “soluzione” di Celentano è tutta nel paragrafo finale che, tuttavia, rimane utopia (qua, così) in tale versione del mondo terrestre del tutto “girato al contrario”, nella sostanza = ad almeno un angolo giro (è già successo ma x “te” non esiste proprio).
La “soluzione” va ben Oltre “te”, che sei e formi laggente AntiSistemica (qua, così). 

“Te”, che sei portatore di “handicap”. 





Andy Capp, tradotto a volte in italiano come Le vicende di Carlo e Alice o solamente Carlo e Alice, è una striscia a fumetti di satira a sfondo sociale creata da Reg Smythe nel 1957…

Il termine handicap indica una particolare categoria di corse al galoppo, dove uno o più esperti, detti appunto “handicapper”, stabiliscono una scala di valori attribuendo il peso che dovranno portare in gara i singoli cavalli… I cavalli meno qualitativi vengono caricati il meno possibile e sono definiti pesini. L'idea dietro questo procedimento è quella di garantire le stesse possibilità di vittoria ad ogni cavallo pareggiandone le chance… Le corse ad “handicap”, poiché tendono alla corretta distribuzione delle probabilità di vittoria, sono le più incerte e perciò le più gradite per gli appassionati abituali, determinando il volume medio di scommesse più alto di tutti gli altri tipi di corsa… 

Hunger games docet.

Chi s-commette (ciò). Uhm. L’oro. 

Euroclear docet. Va da “sé”…

Le corse ad “handicap”… sono le più incerte e perciò le più gradite per gli appassionati abituali, determinando il volume medio di scommesse più alto di tutti gli altri tipi di corsa… (fila liscio come l’olio, sostanzialmente).
A Gaza “avevano tutto”, però… era (è) l’entità sionista a controllare da “a monte” ogni tipo di servizio. Te pare. Come non a caso, la “Scozia” al fine di indire un referendum sull’indipendenza da Londra, deve chiedere il permesso a… “Londra”.

Ma che bello, che bello, che bello! 

E gli “scozzesi” muti. Però sono andati tutti al “cinema” a vedere Braveheart. Wow! Nel “lungo termine” laggente sarà tutta morta, ti dicono e all-ora “sai”. E… le “nuove generazioni”? A proposito di lungo termine, beccati questo articolo:

Redemption – l’età dell’oro e del messia… 

Link

Lungo termine e… Askenazi(s)ti.







La visione di lungo termine.
Chiudi gli occhi per un istante.
Immagina di trovarti in un'antica chiesa: l'aria fresca del mattino filtra attraverso le vetrate colorate, proiettando luci multicolori sul pavimento di pietra. Sull'altare c'è un organo gigante, il cui suono riempie lo spazio con una risonanza che sembra provenire da un altro mondo. Tuttavia, ciò che sembra un momento magico ed effimero è in realtà un atto che si svilupperà nel corso dei secoli. Questa è la storia di As Slow As Possible, il brano musicale più lungo mai creato, che si propone non solo di sfidare i limiti della musica, ma anche quelli della pazienza, del tempo e della percezione umana.
Esci dall'ordinario.
La storia di questa composizione unica inizia con un uomo di nome John Cage, un compositore americano che ha segnato un prima e un dopo nella storia della musica contemporanea. Nato a Los Angeles nel 1912… Nel 1952, presentò la sua famosa opera 4'33" in cui l'esecutore non suona nulla per quattro minuti e trentatré secondi. Questo pezzo non solo sfidava il concetto di musica tradizionale, ma invitava il pubblico ad ascoltare i suoni ambientali, quelli che normalmente trascuriamo
Nel 1987, quasi quattro decenni dopo 4'33", Cage concepì una nuova idea: comporre un pezzo che sarebbe stato suonato il più lentamente possibile. Questo concetto non era solo un modo per sfidare le norme della musica, ma una meditazione sul tempo stesso. Cosa succede quando la musica rallenta fino al punto da diventare quasi impercettibile? La risposta a questa domanda è stata la sua opera As Slow As Possible, una composizione concepita per durare secoli, letteralmente secoli. Cage intendeva che questo pezzo fosse eseguito su un organo, uno strumento che, grazie alla sua profonda risonanza e alla capacità di sostenere le note per lunghi periodi, poteva adattarsi al tempo estremamente lento da lui immaginato. Ciò che Cage non aveva previsto all'epoca era che il suo lavoro, come le grandi costruzioni architettoniche, sarebbe stato una creazione destinata a durare generazioni. Nel 2001, la prima esecuzione pubblica di As Slow As Possible ebbe luogo in una chiesa di Halberstadt, una cittadina nel nord della Germania. Questa esecuzione iniziò con una singola nota lunga sull'organo e il brano progredì così lentamente che i cambiamenti di nota furono apportati solo nel corso di diversi anni. Ogni cambiamento di accordo o di nota è così graduale che risulta quasi impercettibile all'orecchio umano nel corso di una vita. Tuttavia, il pezzo ha una data di fine: l'anno 2640. Sì, hai letto bene. Quest'opera sarà completata tra più di 600 anni, un orizzonte temporale così lontano che solo le generazioni future potranno ascoltarla nella sua interezza.
Un processo senza fine.
Il progetto è iniziato con un periodo di pianificazione di 639 anni, un numero che non è stato scelto a caso. Cage pensava che il tempo necessario per eseguire questo brano dovesse essere sufficientemente lungo da trasformare la musica in una testimonianza sonora della durata del tempo stesso. Non è solo un brano musicale, ma una riflessione sulla caducità della vita e sulla permanenza dell'arte.
La performance di As Slow As Possible è stata concepita per essere un processo senza fine… Gli abitanti di Halberstadt, così come i visitatori provenienti da tutto il mondo, possono osservare il lento progredire dell'opera. Ogni cambio di nota è annunciato da un evento nella chiesa e le registrazioni di questo processo vengono conservate con cura per le generazioni future. Con il passare degli anni, la musica che emerge da quest'opera diventa qualcosa di più di una sequenza di note… Il brano non è definito dalla melodia, ma dall'aspettativa stessa di ciò che verrà
È come se la musica si dissolvesse nel tempo stesso, diventando un'esperienza unica per ogni individuo, a seconda del suo rapporto con l'attesa e lo scorrere del tempo.
Maurizio Monti

Questa è (la) Verità. Questo è l’esse-Re già successo che continua a succedere, avendo intessuto l’incanto:

è come se la musica si dissolvesse nel tempo stesso, diventando un'esperienza unica per ogni individuo, a seconda del suo rapporto con l'attesa e lo scorrere del tempo…

“Tempo” = abitudine, “conoscenza, ritmo, rotta, orbita, progetto, strategia, destino, etc.”. Ecco l’oro! El non lineare: nella sostanza, sostanzialmente.
In tale “schermo Tv” = modello, programmazione, “futuro (del) prossimo”. 

Cosa… (non) ti aspetti? 


La politica diambiguità strategicadegli Stati Uniti
Sei mesi prima dell'elezione di Trump alla presidenza, la Heritage Foundation, il think tank di orientamento conservatore che ha elaborato il Progetto 2025 - una sorta di road map per il secondo mandato di Trump - aveva raccomandato una politica di deliberata ambiguità nei confronti della Cina per determinare il ritmo, il tenore e i contorni della competizione sino-statunitense negli anni a venire… Questo consiglio era venuto anche da un think tank bipartisan, Brookings, proprio mentre Trump stava formando il suo gabinetto… A prescindere dal fatto che l'ambiguità sia strategica o meno, l'imprevedibilità stessa dell'approccio di Trump - una raffica di dichiarazioni pubbliche esplosive e spesso contraddittorie, un passaggio rapido da minacce e provocazioni a dichiarazioni di stima e amicizia - rende estremamente difficile prevedere le mosse future di questa amministrazione. Durante la prima presidenza Trump, le relazioni tra Stati Uniti e Cina avevano seguito quella che si potrebbe definire una tendenza dottrinale; Washington aveva continuato a sponsorizzare e dirigere le forze antigovernative che a Hong Kong hanno messo a ferro e fuoco la città in un tentativo di rivoluzione colorata mirato a minare il suo status di hub commerciale e finanziario, aveva alimentato e amplificato l'isteria anticinese sui media, e imposto sanzioni contro le autorità locali impegnate a ripristinare l'ordine. Già allora Trump aveva fatto della Cina il capro espiatorio del deficit commerciale degli Stati Uniti per giustificare i dazi che aveva imposto nel maggio 2019, dazi che avevano innescato un successivo calo azionario in tutta l'Asia, e l’immancabile effetto a catena nel resto del mondo. L'amministrazione Biden non solo ha mantenuto i dazi introdotti da Trump, ha alzato la posta imponendo controlli sulle esportazioni di prodotti high-tech statunitensi, tra cui i semiconduttori avanzati utilizzati per alimentare le piattaforme di intelligenza artificiale (AI), e ha aumentato la pressione coinvolgendo gli alleati europei e asiatici. Alcuni ricercatori hanno suggerito che il comportamento apparentemente irrazionale e imprevedibile di Trump lo rende il vettore ideale per perseguire una politica basata sull'ambiguità strategica. Questo approccio è stato descritto dai politologi “teoria del pazzo”. Essa risalirebbe al 1517, quando Niccolò Machiavelli scrisse ne Il Principe che a volte è “cosa molto saggia simulare la follia...”. Il suggerimento di Machiavelli divenne fonte di ispirazione per un gruppo di studiosi dell'Università di Harvard, tra cui Henry Kissinger, che durante la Guerra Fredda si misero a riflettere sulle limitazioni poste alla Grande Strategia da un approccio razionale: un presidente americano dotato di raziocinio avrebbe cercato di evitare a tutti i costi un conflitto nucleare con l’Unione Sovietica, ma un presidente che apparisse pazzo agli occhi dell’avversario avrebbe potuto rendere credibile la minaccia e ottenere quindi un vantaggio su Mosca

Quel che è certo è che la politica di ambiguità strategica degli Stati Uniti nei confronti della Cina precede la presidenza Trump
Laura Ruggeri

Ancora… lungo termine.
Ma non... tempo, se non tempo = l'abitudine a/in...

Ancora (sempre) l’oro. Anc-ora “te” (qua, così) = il sodalizio perfetto. L’aria “viziata” sempre f-attuale, nell’AntiSistema.

“La cosa non sembra un semplice rompicapo o una burlonata da patiti di esoterismo: non sono l’unico a ritenere teoricamente possibile che la democrazia, quanto di meglio l’umanità ha inventato per governarsi pacificamente, possa ridursi a una dimensione di facciata, superata fin da quando essa esiste da quei pochi oligarchi che possiedono le fonti di ricchezza e/o di potere del mondo…”.
Paolo Rumor – L’altra Europa

Infatti, che te dice la “democrazia”, nella sostanza:

l’oro non esistono; ci sono…
è la Verità a “parlare”.

“In questo caso quei buontemponi avrebbero seminato reperti e indizi un poco dappertutto per farci distrarre dagli affanni giornalieri e soprattutto per indurci a non guardare nella direzione giusta, che magari è proprio davanti alla porta di casa nostra e dietro le notizie dei giornali…”.
Paolo Rumor – L’altra Europa

Fomenko docet.

Nel lungo termine sarai morto, perché lo sei già, nella sostanza; è “ora” che rinunzi a Te, aderendo essenzialmente e stabilmente all’AntiSistema che non esiste; c’è, da cui qu-El “niente (de che)” che ti ha ma “niente di serio…”

È in tal modus che te la fai sempre “andare”. 

Sei in tal “mai passato di moda”, a bagnomaria. Di cosa stavamo parlando?


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3907
prospettivavita@gmail.com