venerdì 16 luglio 2021

Stop con le “pietre rotolanti”.


L’arrendevolezza di Biden dimostra in definitiva come la priorità non sia tanto il più basilare dei diritti democratici, quanto la salvaguardia degli equilibri all’interno della classe dirigente americana, basati sulla sostanziale collaborazione tra i due partiti maggiori attorno alle questioni fondamentali per il sistema, dalla “sicurezza nazionale” al budget colossale del Pentagono, dalla politica estera alla sorveglianza della popolazione…

16 luglio 2021 Link

Ricorda sempre:
Sistema = AntiSistema, nell'AntiSistema.

C’è un “sottile” punto di focus, nel quotidiano: qualcosa che si percepisce sempre, anche se “ora non ho tempo”. È la questione portante ed assoluta della giustizia, da cui deriva ogni conseguenza come libertà e libero arbitrio.

Meglio, la cui deriva significa “libertà e libero arbitrio”. 

Sostanziale Vs “di fatto”. Come al solito, nell’AntiSistema. 

Senza giustizia e dunque con la “giustizia”, sei in gerarchia. Ergo:

nell’AntiSistema, ch’è la culla di un siffatto scenario. 

 

Con la compresenza “ombra” eco-dominante, che non esiste nonostante c’è. Ok? Questo è ciò che ti con-tiene (ti ha), in tutto e per tutto. 

“Ora”, la discriminante è: 

chi è l’eco-dominante, da cui l’AntiSistema, in cui “te”? 

Viene alla mente la figura eterna e simbolica di “Dio”. Certo, in quanto fondo scala per qualsiasi “lettura” o interpretazione. In-somma, se ti “sforzi” a pensare e persino ad immaginare o logicizzare, vien da sé che è opportuna una simile figura, che “mette tutti d’accordo”, senza entrare nei dettagli

Un ottimo stratagemma.

E qualora le varie popolazioni della Terra volessero mettere ordine tra le fila, ecco che “Dio” prende una miriade di nomi tutti diversi, eppure il medesimo principio, concetto, luogo comune, significato, etc. rimane tale e quale, ovvero: 

“Dio”. 

Qualcosa a cui non sai dare alcuna provenienza, eppure da cui ti sembra provenire tutto. Non c’è che dire: trattasi di una “comodità senza tempo”, molto utile per “fartene una ragione” e dunque speciale per quanto concerne il divide et impera, ancora una volta di fattura eco-dominante AntiSistemica.

 


Oppure, se meglio c®edi: “democratica”. 

In cui la giustizia è, ovvio, “giustizia”, perché non può esistere in siffatto luogo (comune), che la gerarchia rilasci versioni di sé, sostanzialmente eque “come dovrebbe essere”. 

Già: è così semplice accorgersi. Eppure... 

Comunque vada e sia, sarà (rimarrà) sempre un ricatto in-dimostrabile che, attraverso il sostanziale “di fatto”, non potrai mai (mai) comprovare: 

ecco perché ti vengono richieste le “prove”. 

Anzi, ecco perché ritieni persino “giusto” il… produrre le prove, da esibire in sede giudiziaria, presso qualsiasi tribunale sociale (un po’ come già per la distribuzione delle pellicole “al cinema: nelle migliori sale cinematografiche”). 

È lì infatti dove si “amministra la giustizia”. 

Vero? Non c’è altra sede autorizzata e preposta per un simile… “lavoro” che se sempre in gerarchia, di conseguenza di quale tipo di “giustizia” si sta parlando.  

Tra virgolette significa.


Laddove il significato usualmente “dipende”. Mentre in tal “caso”, quando la giustizia diventa “giustizia”, allora la sostanza del trattamento speciale non può mai cambiare né essere interpretata, poiché assoluta

La giustizia è un autentico valore, arrugginito il quale non ti rimane altro che ogni “valore” AntiSistemico. 

Come il denaro. No? 

Tale “valore” ha ormai soppiantato tutto, divenendo esso stesso “Dio”, ancora una volta. Ricordi la “moltiplicazione dei pani e dei pesci”? Il miracolo. Or bene, dove si ripete continuamente persino al giorno d’oggi? In finanza, ad esempio. O in politica, quando team di “esperti” partoriscono “riforme” che illudono senza mai essere veramente tali = un vero e proprio “miracolo” al contrario. 

Se alla magia (abracadabra) si sostituisce la tecnologia (il wireless, ad esempio), ecco che ci crea uno s-vuoto entro di te; qualcosa che ti rende “te” e contemporaneamente la magia, “magia” alias… tecnologia = conoscenza altrui che, al limite, “compri, essendo utile”

Anche se fondamentalmente, la tecnologia copre un vuoto, anzitempo venutosi a creare, ad hoc, in una maniera che nemmeno intuisci. Mentre continui ad accettare la via “divina della creazione” = ? 

Magia, “magia”, tecnologia, etc. etc. etc. 



Qualcosa che è ancora in gerarchia, perché “Dio” è quello che ti sembra. Ma… essendo tu, “tu”, nell’AntiSistema, di conseguenza ciò che ti sembra, “è”. Allora è persino evidente che sei “in casa di qualcun altro rispetto a te”.

Meglio: 

sei in un luogo comune “arredato” da qualcun altro, per “te”. 

Qualcuno che gioca ad essere “Dio”, però. Mentre rimane assodata la compresenza “superiore”, che infatti non ti riesci a spiegare, dovendo ricrederti ogni volta che subisci o vedi una in-giustizia e non succede mai niente che lo impedisca sostanzialmente. 

Ti sei abituato a vedere la giustizia amministrata in tribunale. 

Laddove la giustizia viene raffinata (lavorata) in “giustizia”, come del resto accade ad ogni componente naturale, trattata a livello “industriale”

Perché sai che “una volta la frutta era una bontà”, mentre oggi sa come di… plastica, oppure “non sa di niente”? Oppure, perché la frutta al “Sud” è tutta un’altra cosa? Semplice: 

al “Nord” il processo di lavorazione intensa dei campi ha impoverito la terra, in un modo oltremodo infelice (nonostante ogni sorta di “pubblicità progresso” che va continuamente in onda). 

E succederà anche al “Sud” che, infatti, lo richiede a gran voce...

La Pianura Padana, osservata dall’alto, sfugge… perché sembra “tutto a posto”, seppure “niente è in ordine” come dovrebbe essere. Le terre sono “bianche”, sfruttate come i servomeccanismi “umani”. 

Tutto si “assomiglia”, essenzialmente. 

Lo sfruttamento è sempre sfruttamento. Bianchi e bianche, come le polveri che vengono utilizzate per “salvaguardare i raccolti” da tutti quei micro organismi di ogni specie e “natura”, che si sono diffusi guarda non caso proprio al seguito di tale sopraffazione ambientale “a norma di legge” o comunque a-norma-le. 

Come per vaccini e... a-varianti.

Certo, “sono tutti luoghi comuni”, questi. Vero? Non contano niente, poiché iper ultra inflazionati. 

Che novità. 

E che strategia lungimirante. La “morale” che conta nell’AntiSistema corrisponde all’utile, che non sai più neanche come calcolare (vediti a tal pro come si redige un “bilancio”). 

Tutto (ti) sfugge. 




Come il “tempo”, che non passa mai perché è sempre “oggi”, eppure tant’è che invecchi

Bah. Boh”. 

È nella ripetitività del ciclo, l’artefatto e l’antefatto: l’essere “già successo”, che continua a succedere, in “buona” sostanza. Alias? In-sospettabilmente. La giustizia rimane il valore principale, che decorre da quando tu sei tu, in te per te da te. Ergo

Quando sei egoico? 

Meglio: quando sei dall’atteggiamento, coerente, sostanziale. Immagina una versione del mondo in cui tutti hanno tutto

Impossibile. Vero?

È “vero” perché te lo hanno ficcato in testa. Ma, in barba ad ogni “legge matematica e non solo”, il potenziale è e rimane contemporaneo. Cioè, “vale per tutti, nello stesso momento, allo stesso tempo”. 

Tutti Re. Nessuno escluso. 

Uguale: “fine del giogo” AntiSistemico. È ovvio che allora qualcuno ha preferito approfittarsi della situazione di fondo = nulla è definito a priori e dunque il potenziale contemporaneo può anche essere fatto dimenticare. Stop.

Uguale: “inizio del giogo” AntiSistemico. 

Ecco che col “tuo” famoso libero arbitrio, qualcuno ci si pulisce il… naso. Ok? Il vero termometro della situazione è l’indicatore sostanziale di giustizia:

qualora questo non sia in equilibrio (una questione prima di tutto del “sentire”), allora significa che sei nell’AntiSistema. 

Non c’è niente o nessuno che può dirti il contrario, ad eccezione dell’intera “montatura” AntiSistemica (ovvio). Dunque, sei perlomeno “confuso”. 

Vero? 

Per questo c®edi di avere delle preferenze e allora anche delle aspettative. Ma, campa cavallo se… tutto ciò è veramente vero (come l’Aloe Vera o i “minuti veri” che la pubblicità ti spaccia). 

Le prime pagine (e non solo) dei giornali, ti parlano chiaro da almeno… qualche secolo: eppure, è solamente sfogliando “oggi” quelle di molti decenni addietro, che ti puoi rendere conto ed aprire gli occhi:

gli stessi problemi, sostanzialmente ir-risolti, attraverso le chiacchiere della politica, dell’industria e dello Stato o degli Stati, ed ora dell’Ue, oltre che ai vari conglomerati internazionali che sembra non abbiano di meglio da fare che continuamente interessarsi anche al ‘tuo’ destino, rendendolo del tutto simile a qualsiasi prodotto artificiale messo in s-vendita nell’AntiSistema”. 

La giustizia non potrà mai essere la “giustizia”. 

Al che, come mai non te ne rendi conto, non “registrandone” l’assoluta differenza di potenziale (contemporaneo)? Perché 1- “è già successo”, 2- hai dimenticato, 3- secondo abitudine e allora 4- continua a succedere, 5- sostanzialmente… 

Ergo: 

sei nel luogo comune AntiSistema, in gerarchia; laddove chi decide non sei mai “tu”, che ti auto delimiti sempre nel scegliere fra… decisioni premasticate, che comunque sia convolano sempre a nozze con la compresenza eco-dominante. 

Un po’ come essere “ammalato di stress” e considerare che tutto questo sia “normale”, senza indagarne la ragione fondamentale. Anzi, intuendola molto bene, ma… “non ci posso fare niente”. 

Certo:

è tutto studiato appositamente per non fermarti mai, pena la premessa del crollarti tutto addosso, che la politica e i Media si guardano bene dal disinnescare. 

Dunque, se rubi due fagiani nel bosco del “padrone”, vai in galera. Se rubi l’intero bosco, ne sei il “padrone”. Bah

roba da matt”. 

Eppure, ci sei “dentro” a pieno. Anche se la pensi diversamente. Che dirti se non, “Fai…”. 

Se non “capisci”, comunque sei dotato di intelligenza o meglio di potenziale contemporaneo. Ergo: ci sei sempre, anche se ti sei auto con-vinto di non esistere nemmeno. 

Al contrario, se la “tua” prosopopea ti porta a crederti il “padreterno”, bè… non sei così distante dalla verità. Tuttavia, non esiti ad approfittarti della situazione dall’alto di tale “superiorità” e quindi… chiuditi cielo

Ancora una volta.


C'era un ragazzo che come me

amava i Beatles e i Rolling Stones.

Girava il mondo, ma poi finì

a far la guerra nel Vietnam”.

Gianni Morandi

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-455
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.