mercoledì 31 marzo 2021

Il giuoco.


Il difensore della nazionale serba Aleksandar Mitrović è intervenuto ai microfoni del Media locale Novosti per commentare il gol fantasma di Cristiano Ronaldo, segnato al 93' della sfida tra Serbia e Portogallo: “Lui ha il suo punto di vista sulla questione e può essere arrabbiato ma non penso che la palla sia entrata. Siamo contenti del risultato perché abbiamo conquistato un punto importante…”.

30 marzo 2021 Link



È comprensibile che se il ricordo di Mitrovic è rimasto collegato al pathos della diretta, allora “la palla non è entrata”, ma… se poi Mitrovic ha guardato la Tv o qualche fermo immagine riprodotto dai Media, bè… che dire?

Niente. No? 

Allora, il “Calcio” come scuola di vita? Anche no. Ti basti osservare le ultime sentenze della Serie A. Questi “ragazzoni” incorporano quasi un controsenso: a 18 anni sembrano già “maturi”, perché sono innestati in un tessuto economico-sociale che “responsabilizza”, anche se al contempo rimangono ragazzi, poiché sono assolutamente facenti p-arte di un mondo nel mondo: a proposito di “nel mondo, non del mondo…”. 

Come dei “pezzi a sé”, costoro recitano sul campo ciò che gli viene meglio ma che, quantunque, non contribuisce a migliorare alcunché a livello sostanziale la condizione d’assieme dell’essere già “a Massa”.

Anzi, si può sostenere che ogni “sacrificio” che costoro riproducono (sin dalla “tenera età”), sia solo ed esclusivamente inerente alla propria condizione di “dipendenti” da tal giogo, senza nulla togliere a quello che nonostante tutto “pensano (di sé)”. 

 

 

Molto spesso si sente-legge, nelle interviste “se sono diventato l’uomo che sono, lo devo a…”. Perché

che tipo di uomo sei diventato?”.

Forse, un bravo terzino, un ottimo centrocampista, un egregio bomber, il grande uomo squadra o spogliatoio? È sufficiente essere un idolo in campo per una moltitudine di tifosi, che possono cambiare idea ad ogni secondo o, perlomeno, dopo ogni partita? Suvvia. Quando sei il “capitano” e allora credi di essere un mito, sei forse “un uomo migliore”? Quando segni come se non ci fosse domani, sei un “esempio per ogni ragazzino che ci sta provando”, certo… ma, nel giogo della vita che cosami rappresenti”? 

 





Non sei, forse, qualcuno che se ne approfitta alla grande, piuttosto? Infatti, molti “giocatori” confessano che “sono stato fortunato”. E ancora, “se non fosse stato per il Calcio, non so dove sarei ora”. In tal senso, sono famosi i “riflessi” di Tevez:

se non fosse stato per il calcio, avrei fatto la fine dei ragazzi del mio barrio… sarei morto, in gattabuia, o buttato per strada drogato…”.

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Che culo, allora. 

Ergo: tale “giuoco” li ha migliorati e per analogia allora il Calcio è uno sport educativo?  

Bah: sembra di più uno scampato pericolo per ora e per sè. 

 



È come sostenere che andare a caccia di talenti nelle favelas, corrisponde a migliorare la condizione sociale che comporta il mantenimento di tal luogo comune “miserabile” = una vergogna sociale da cui occorre scappare via ad ogni costo? 

Sì: per fare cosa? 

Chi ce la fa, diventa miliardario. Alias: pensa a sé, alla propria famiglia, a qualche amico… Stop. Poi, al limite si ricorderà del “da dove viene”, facendo beneficienza, aiutando qualche disperato, aprendo l’ennesima Scuola Calcio, fungendo da esempio (assolutamente inarrivabile, però), rilasciando interviste modello “Cavaliere Jedi”, etc.

 


Nessuno nasce per essere ladro… è la disuguaglianza a far sì che molti ragazzi finiscano per rubare, è difficile vivere in povertà…”.

Carlos Tevez

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Appunto; e per quanto riguarda la condizione portante Anti-Sistemica, che prevede la favelas in sé e per “sé”? Niente. Non sembra nemmeno ipotizzabile espandere la consapevolezza attraverso l’atteggiamento sostanziale (coerenza sostanziale da esempio vivente). 

Fra i moltissimi ex giocatori, qualcuno ha fatto carriera anche in “politica”. Addirittura George Weah è diventato Presidente della Liberia.

La storia di un uomo che è realmente riuscito a cambiare le sorti di un Paese e che verrà ricordato come un punto cardine nella storia del continente africano sia come sportivo che come politico…”.

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Quali “sorti” ha… cambiato?

Nella sostanza, “chi ce la fa” è attorniato da una moltitudine di “amici”, come su Facebook (lì... anche senza che ce la fai, per la verità); tuttavia, costoro sono come il rinculo di un colpo di cannone: ora c’è, ora è svanito… 

O come l’ombra, sempre un passo indietro o avanti (dipende): mai con te, seppure “collegabile”. 

La situazione è allora intangibile, sfuggevole, sdrucciolevole e pericolosa. Sì, tanto pericolosa che percepisci solamente questa caratteristica, rispetto al tutto, e quindi nel “tempo (abitudine)” tendi a sviluppare auto sopravvivenza = “la vita è una corsa ad accaparrarsi una sedia, in un locale dove ne manca sempre almeno una”. 

Qualcosa che si ripete sempre, dando il “via” ogni volta… in un ambito che è già oltremodo altro che avviato. Ecco il continua a succedere, non visto che “è già successo”. 

Senza “andare lì”, senza accorgersene sostanzialmente, non si schioderà mai niente nell’Anti-Sistema, perché sei nell’Anti-Sistema, con l’Anti-Sistema che “la pensa” come le multinazionali in-segnano: 

l’unica responsabilità di queste corporazioni è verso i propri azionisti (di maggioranza)”. 

Stop




Nell’Anti-Sistema by compresenza eco-dominante, tutto si ripete sostanzialmente a livello di modus essendi, ma mai nello stesso modus operandi, anche se il trattamento speciale si assomiglia sempre.

AstraZeneca cambia nome: nasce Vaxzevria

Yahoo Notizie 30 marzo 2021 Link

Come al solito, “è sufficiente farsi una plastica facciale per continuare ad intortare l’essere ‘a Massa’”. 

Vero? 

E poi: come diamine si pronuncia, “ora”, il nome di tal “vaccino”? Te l’immagini il nonno o la nonna che devono dirlo ad alta voce? Sembra qualcosa da poco o nulla, eppure tutto è verità. Il “problema” è la relatività che nell’Anti-Sistema ti si appiccica addosso come se tutto fosse una propria sensazione (fissa) e basta. 

Dunque, un giudizio di per sé sempre opinabile, soprattutto se non suffragato dalle “prove”. E se hai anche le prove? Bè… il rimedio più vecchio del mondo, funziona sempre: 

l’omicidio. 

Per questo non viene mai nulla a galla (molto spesso, non ritornano a galla nemmeno i cadaveri). Quante persone “scomparse” (non) si registrano ogni “nuovo” anno? Il numero è spropositato, soprattutto se lo completi di tutto quello che “non si sa”, ovvero “non ti dicono” o “non è disponibile” dal momento in cui non sei tu a preoccupartene direttamente, poiché sei sempre pre-occupato a far ben altro. Tuttavia, prima o poi il “dato” ti raggiunge ugualmente e allora ne dipendi, anche se solo per fare quattro chiacchiere a panza piena.

AstraZeneca, Berlino sospende vaccino per under 60

Adnkronos 30 marzo 2021 Link

Angela Merkel dice no al vaccino Astrazeneca: “sicuro ma sconsigliato dopo i 65 anni…”…

27 febbraio 2021 Link

Dunque, se prima era sconsigliato per gli over 65, ora diventa sconsigliato per gli under 60? Con nel durante, in cui ogni fascia di età (over 18) era vaccinabile.

Ora Merkel potrà fare il vaccino AstraZeneca, la Germania lo autorizza per tutte le età

Alfonso Bianchi 4 marzo 2021 Link

Un “bel” giuoco o givoco.

Non c’è che dire. E, senza per forza di cose voler giudicare, rimane assodato il fatto che “questi repentini cambiamenti di umore non sono un buon segno…”. Ergo: non lo sanno o non lo possono dire, dunque fanno esperimenti “live”, oppure fanno quello che devono fare e basta. 

Infatti, “tu” che ne sai? Niente. 

Stanne certo: non ne sai assolutamente niente, ad eccezione di tutto quello che “senti”, ma nell’Anti-Sistema non vale nulla. Infatti, è il “di fatto” che impera, segregando (isolando, separando) tutto il resto. Allora, la segregazione razziale che cosa (chi) testimonia? Proprio tale trattamento globale, sostanziale. 

Un effetto collaterale? 

Dipende da come inquadri la situazione. Dipende da te che nell’Anti-Sistema non a caso sei anzitempo “te”. Le solite cose. Vero? Oppure, le in-solite cose. Già: in-tanto, nulla muta essenzialmente

Tutto si... trasforma.

Nulla viene trasceso = superato una volta per tutte. Rimani sempre qua, auto impaludato “dentro”. Con la paura interiore di “perdere tutto quello che hai”. Comprendi? Non hai timore per te, ma per i tuoibeni”, per il “tuo” stile di vita e per i cari, la famiglia, gli amici, il “futuro”, etc. 

Il ricatto diventa “ricatto”, ergo… non esiste anche se c’è. E perché SPS_IO ti “dice” sempre le stesse cose? Perché si auto riconfermano sempre, di giorno in giorno. 

 


Che cosa ti potrebbe dire, ad esempio, Alexase l’hai programmata per farti notare che devi fare qualcosa e se non la fai allora Alexa te lo deve ricordare in continuazione? 

Ok? Il disco non è rotto: funziona perfettamente. 

È “solo” che… non ci senti, come dovrebbe essere. Quindi, diventa addirittura noioso e quindi evitabile. Il giuoco è tale. Perché non te ne rendi conto sostanzialmente? 

Perché “quando diventa troppo grande per…” di conseguenza, va da sé.

Ciò che provi per i “cari” è sacrosanto: è verità. 

Ci tieni veramente, ma, sei “da ben prima” nell’Anti-Sistema. Motivo per cui, sei costantemente e persino coerentemente in “ritardo”, nella replica che scorre sempre in differita, essendo in gerarchia la società intiera. 

Il senso di scorrimento è da “a monte” ad “a valle” = nella di-pendenza più assoluta e totale. Proprio come una centrale idroelettrica, che serve per generare corrente elettrica dalla differenza di potenziale, permessa proprio dalla verticale del rilievo. 

Bada bene, però: 

qualcosa che nemmeno la promettente Blockchain muta sostanzialmente.

L’analogia frattale espansa è informazione ambientale che auto decodifichi come dovrebbe essere, quando sei dall’atteggiamento sostanziale o “Fare…”.

In questa modalità allora te ne puoi “Fare…” qualcosa. 

Ovvio: non c’è più il benché minimo ricordo diretto relativo a questa modalità dell’essere. Perché sei nell’Anti-Sistema, laddove però spira ugualmente il “dato” ambientale (IA), ch’è legge, strumento, memoria e, di conseguenza, non può mai far venire meno qualsiasi ordine di informazione o significato, verità, memoria (esperienza) ma essendo neutro, neutrale, neutralizzante… allora spetta a te l’onore-onere di “Far…” luce sostanzialmente. 

Ecco, nuovamente, perché tu sei “tu” nell’Anti-Sistema.


Una condizione, però. Non ildestino”. Ok? Il potenziale contemporaneo è sempre disponibile, rimanendo tale anche quando non ne rammenti la compresenza. E quindi? È più che sufficiente iniziare o ritornare ad agganciarlo. In che modo? Manco a dirlo, essendo te, da te in te, attraverso l’atteggiamento sostanziale. Di cosa si tratta? Lo sai. Non far finta di niente.

Vedi: è come la storia dell’ultima sigaretta. 

O dello “smetto quando voglio”. “Ho tutto sotto controllo. È sufficiente che mi decido per…”. Bene. Allora, perché non (ti) decidi mai una volta per tutte? Perché? Perché sei nell’Anti-Sistema. Ricordi? 

E la cosa devastante è che non ti è impedito: fai tutto da “te”, sulla scorta dell’input eco-dominante, che ti ha come se fosse “nor-male” ed invece non lo è affatto, se ti accorgi effettivamente, realmente, egregiamente. 

Il vincolo è l’Anti-Sistema, da cui o in cui tutto quello che “serve”. La giurisdizione locale, seppure globale, ti ha perché è andata a corrispondere con tutto quello che percepisci, come sovrapponendosi, come fumo che diventa spessa cortina sino a coprire e caratterizzare l’atmosfera. 

Come inquinante o “virus”. 

Come lavoro, denaro, debito, inflazione, energia, etc. o ruggine, muffa, calcare, attrito, gravità, malattia, etc. Sai perché molte donne in gravidanza provano nausea? Perché “sentono” di star per mettere in questa versione del mondo un essere vivente tanto caro (parte o prolungamento-continuazione di sé). 

Altro che. 

Il quadro è desolante, purtroppo. Ed è arduo che l’essere “a Massa” se ne rammenti, nonostante ogni individuo si creda “migliore”. Tale sentire è riferito al potenziale che, però, è contemporaneo = è “di serie” per chiunque. Motivo che ha spinto qualcuno a non accettare la “cosa” o realtà dei fatti. E, dunque, che ha agito in tal senso, assumendo le vestigia di “Dio”, andando a riscrivere le regole ma in un surrogato della realtà sostanziale, ovvero nell’Anti-Sistema, ch’è la copia o la clonazione dell’originale (che rimane anche attualmente poiché per sempre, potenziale). 

Altro che speranza o Divina Provvidenza o “caso” o Creazione.

 


Sono considerate vestigia (dal latino vestigium, impronta, orma) quegli elementi di un organismo (per esempio l'Uomo) che in esso persistono, ma che hanno perso del tutto la funzionalità che invece avevano in un antenato o nell'embrione…

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Neanche nell’Anti-Sistema si “perde” per sempre qualcosa. 

Dunque: “è già successo” e continua a succedere, ma, nulla è perduto. 

Ok? 

Ergo: “Fai…”. 

Non sai che cosa vuol dire? Allora, immagina cosa significa. No? Il giuoco è questo, in ogni senso

E questa è l'Arte SPS_IO.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-382
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.