martedì 30 gennaio 2018

Non illuderti.




Illudere (dal latino In e Ludus... giuoco e figurativo inganno… Prendersi giuoco di una persona e quindi gabbare, ingannare con false apparenze… Link).
Entrare nel gioco, in-ludere, non significa per lui solo entrare in una dimensione illusoria, già di per sé instabile, ma anche esporsi al rischio e infine partecipare di quello stato "incandescente" ben noto all'esperienza del giocatore d'azzardo.
La bella felicità descritta (e rimpianta) da Huizinga si drammatizza nel senso suggerito dalla comune espressione "mettersi in gioco"…
I giochi e gli uomini – Roger Caillois
In©ludere = introdurre, inserire, unire… nel giogo
Link 
Il "pubblico dibattito (illusione)", da sempre, è di trovare l’organizzazione della forma sociale veramente libera dal controllo centrale.
Ti dicono che “forme decentralizzate e distribuite = democrazia”.
Quindi, è riconosciuto che ancora non si è raggiunto un simile livello di libertà e giustizia sostanziale.
Quindi, perché si crede che ciò che controlla “l’eterno ora”, permetterà un simile livello del progresso democratico?
“Qua (così)”? Non succederà mai, autenticamente
Potranno accadere solamente progressi di parte, così come con un “buon” avvocato vinci (ti compri) qualsiasi causa in tribunale.
La legge è uguale per tutti”, ma… preferisce chi si può difendere meglio…
E la cosa “bella” è che lo sanno tutti. 
Ma (ma) è come se si stesse partecipando ad un gioco di ruolo, dove non basta sapere che è così; lo devi “dimostrare” e lo puoi fare secondo determinate regole:
le regole del giogo (la legge)”.
Qualcosa che odora di inganno, quindi. 
Di “giustizia prospettica”.
È come se durante il sonno, non ti riuscissi più a risvegliare (ma da svegli3 nell’incubo), ed ogni movimento risultasse bloccato e bloccante, con qualcosa (qualcuno) che si muove nell’ombra.
Sarebbe (“è”) come assistere impotentemente alla propria distruzione (consumazione)…
Link 
Sei, dunque, “in gioco (nel gioco)”


E, da questo tipo di accortezza, ci sta che tu non conti più nulla, poiché, le regole del gioco si sono trasformate nella legge e nella gerarchia. 
Pertanto, “qua (così)”, sei nel giogo (interesse) di qualcosa che è, soprattutto, qualcun3 (che strategicamente ha conservato per sé la funzione di “Dio”). 
Pregando il “tuo” Dio, Chi stai nella sostanza invocando
E con Chi ti stai ulteriormente “indebitando”


La dualità è un sottile equivoco:
essa consiste nel familiarizzare con le due estremità apparenti di/in una intera scala di valori (fuzzy logica), avendo l’impressione dei soli colori bianco e/o nero, ignorando l’infinita degradazione che porta l’un3 a diventare l’altr3.
Una ulteriore illusione senza pari, che infatti comporta il credere alla diversità, allorquando riesci dalla solida apparenza duale: 
qualcosa che nella sostanza non cambia, spostandoti dal bianco e/o nero, alla sfumatura di grigio, dimenticando che tutt3 ciò deriva dalla struttura totale (invisibile), che contiene potenzialmente qualsiasi colorazione. 
Ergo:
sei sempre nella gerarchica AntiSistemica. 
PerchéAntiSistema


Bè, non crederai ancora di essere nel Sistema (l’utopia “come dovrebbe essere”).
L’idea è stata tratta da un disegno trovato nel libro “Come in basso così in alto” di Carlo Splendore. Link
Puoi risalire, infatti, ad un Bollettino nel quale è stato trattato il tema, se ti interessa, qua
È ovvio che non è un gioco, la realtà manifesta “qua (così)”. 
Di più, è “come un gioco”
Accorgiti della sostanziale differenza. 
Porre il concetto di creazione (qualsiasi natura abbia) uguale a “come un gioco”, significa partire da una base più solida (l’ora), al fine di andare a ricomprendere molto probabilmente anche il “è già success3”. 
La probabilità è tanto maggiore quanto più riesci ad auto decodificare da te in te – a livello di analogia frattale espansa “formulare” – l’informazione che, comunque, non manca mai, essendo una caratteristica ambientale di memoria. 
Ossia, la probabilità aumenta man mano che l’interferenza del Dominio (una forza anch’essa ambientale), ha meno efficacia – in te – relativamente a tale operazione di disillusione.
Ok. 
Questo intero passo, solitamente non lo comprendi.
Vero?
Allora, fai così.
I concetti cardine, contenuti nel passo precedente, che solitamente fungono da apparente ombra proiettata sull’intero contesto, sono:
Dominio (deus in “deus et machina” o fantasma nella macchina “qua, così”)
è già success3” (il “3” sta ad indicare una caratteristica assoluta, senza alcun genere di distinzione secondaria; è sia maschile che femminile e si legge nello stesso modo in cui ti senti dentro: inserisci “o” oppure “a”, in funzione di te. Oppure – molto meglio – leggi interiormente senza pronunciare la lettera finale “è già success…”, sfumando via e continuando nella lettura. Questa pratica permette di risalire la dualità, afferrando il livello gerarchico superiore, che è sempre meno suddiviso, avvicinandoti sempre più alla sostanza ed al significato di cosa – Chi – “è già success3” e per questo continua a succedere)
analogia frattale espansa “formulare” (machina in “deus et machina” o fantasma della macchina “qua”).
Segnateli e vai a fare una ricerca in questo Spazio (Potenziale) Solido. 
Comunque:
Dominio = compresenza singolare gerarchica “a monte” e giurisdizionale a livello planetario (esseri umani che hanno il controllo totale, a partire dal momento di “è già success3”), grande concentrazione di massa
analogia frattale espansa = per semplificare, è posta pari alla funzione dell’intelligenza artificiale (App, “Io” in-conscio), avente caratteristica neutra, neutrale, neutralizzante, essendo, legge, strumento, memoria. Assumila come se fosse la “natura” che precede “Dio” e non come “Dio” che è “qua (così)” il Dominio
formulare” = è il tipo di atteggiamento che dovresti avere, al fine di “riuscire a/da…”. In una sola espressione:
giustizia universale (ad angolo giro).
Ovvio, il modo migliore per comprendere tali concetti, rimane quello di ritrovarli nei Bollettini da cui hanno preso “inizio” e farne tua l’essenza motivazionale e significativa.
La “formula” è la parte che equilibra l’intera equazione umana “qua”, rendendo sostenibile - senza alcuna prospettiva ma universalmente - il tipo di realtà manifestabile, direttamente dal potenziale
È come disporre di ogni possibile variante su ogni tema e, paradossalmente, scegliere di complicarsi la vita.
Perché dovrebbe succedere? 
Perché… “è già success3”. 
Perché… c’è il Dominio, a capo di ogni “tua” scelta, decisione, spunto. 
Perché… sei nell’AntiSistema. 
Perché… ti sei abituat3 ad osservare tutt3 attraverso il concetto lineare di “tempo”, per cui il “è già success3” fai davvero fatica, logicamente, ad accettarl3 come... ancora assolutamente compresente (lignaggio). 
Anzi, non l3 prendi nemmeno in considerazione, non immaginando affatto e, dunque, non pensando. 
È una possibilità potenziale che per “te”, non esiste.
E, di fatto, l’interesse del Dominio non dipende da questa “tua” convinzione o, meglio, dipende dal momento in cui inizi ad accorgerti.
Non accorgendoti, di conseguenza, il Dominio “gode, in quanto terzo incomodo”.
Dunque, dopo avere fatto un po’ di chiarezza (?), accendiamo qualche lume, iniziando ad avvicinarci al concetto di “gioco (creazione)”, alla luce dell’atteggiamento più risoluto e “formulare” possibile:
“qua (così)”, il Dominio non ha creato nulla, al di fuori del proprio approfittarsi della situazione
trasformando il “qua” in “così”.




Non per gioco, ma (ma), come in un gioco:
il livello a te più vicino, per ricordarti del Dominio, è assumere un gioco, che ti piace, dal panorama unico che si gode essendo la parte che ha deciso le regole del gioco. 
E, bada bene, che tale parte si trova al di fuori del gioco e delle sue regole (leggi). 
Proprio come “Dio (in quanto a simbologia e significato)”, se credi. In questa maniera puoi risolvere l’enigma (il mistero della fede) relativo alla domanda atavica “perché Dio permette che succeda tutto questo?”. 
Perché
Perché “Dio” non è ciò che pensi (poiché te lo hanno fatto pensare coloro che si sono approfittat3, a loro volta, della situazione. Alias, i sottodominio), ma “qua (così)” Dio è l’indicazione, l’informazione ambientale, la memoria frattale espansa, la simbologia esatta, che ti indica che la realtà manifesta è la personalità del Dominio
E che, dunque, esiste il Dominio. 
Qualcun3 che usualmente tendi completamente e causalmente ad ignorare (dando continua linfa al suo più grande “vantaggio” e permettendo indirettamente la perpetuazione del suo impero senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento).
Ergo, tutt3 ciò che succede sempre “qua (così)”, è l’esito di tale compresenza e di tale strategia, elaborate da “te” – nel/in conscio – ad immagine e somiglianza, secondo l’interesse del Dominio che corrisponde ad auto(maticamente) manutenere lo status quo, perfettamente per come è “ora” (nei secoli dei secoli).
Solo la necessità deve far intraprendere la guerra; non bisogna abbandonare il combattimento se non quando si sappia fare la guerra in altro modo”.
Sun Tse
Fai molta (molta) attenzione:
se non quando si sappia fare la guerra in altro modo
Che cosa significa = vivi in tempi di “pace (se... sei in alcune zone del mondo)”, che equivalgono al “fare la guerra in altro modo...”. 
Ciò che importa nell’AntiSistema, è l’interesse del Dominio
Da cui, consegue tale status quo in continuo movimento su/in se stess3 (loop, avente origine al di fuori di sé). 
Tutt3 funziona… “così (qua)”, sino a quando l’inerzia proverrà dallo spunto (interesse) del Dominio, che si limita ad ispirare la legge, avendo già concepito le regole del proprio gioco, preservando il proprio concetto di “esistenza”.
Data la compresenza della “malattia”, è molto probabile che ad essere “malat3” è proprio il Dominio, poiché, si sa:
il gioco è bello quando dura poco
e
“qua (così)”... nessun3 si ricorda, ormai, quando è iniziato (dato che non ti accorgi nemmeno che esiste).
La chiave è... accorgerti del Dominio (iniziando ad intuirl3, calcolarl3, rilevarl3, etc. non decadendo nella necessità iniziale della dimostrazione ad ogni costo), al fine di renderl3 manifest3; tale “evocazione” corrisponde al “fare giustizia (universale)”.
Ora, osserva come tale influsso abbia la meglio (e guidi) su/in tutt3 ciò che continua a succedere AntiSistemicaMente.
Fumata nera totale: nessun presidente Figc eletto, ci sarà commissariamento.
Le parti non si sono accordate e nessun presidente Figc è stato eletto:
la Federazione sarà dunque commissariata, ora è ufficiale.
59,09 % di schede bianche al ballottaggio. "Una sconfitta per il nostro sistema", ha dichiarato Damiano Tommasi…
Link 
59,09 % di schede bianche al ballottaggio. "Una sconfitta per il nostro sistema", ha dichiarato Damiano Tommasi (già: una sconfitta. Vuoi vedere che con tante schede bianche anche le elezioni nazionali darebbero lo stesso risultato? Allora, Chi commissarierebbe lo Stato? A quel punto, vedresti in cosa consiste lo Stato). 
Comunque, il “carrozzone” andrà avanti; continuerà a… funzionare, a prescindere da quello che pensi tu e da quello che sembra. 
Non solo. 
Se (se) espandi la valenza significativa del segnale, è l’intera realtà manifesta “qua (così)” a funzionare in un simile modo, essendo come “commissariata”, da Chi
Dal Dominio, ma (ma) indirettamente
Ora, Malagò – a capo del Coni – deciderà quale sarà l’organigramma che presiederà la Figc. Ossia
Una autorità esterna, che wireless comanda una realtà altra (pur facendo parte dell’universo “gioco dello sport”).
Immagina, dunque, l’origine del riflesso ambientale “Malagò” ed avrai agganciato la compresenza del Dominio


Ricorda che tutt3 ciò che ti viene “dato”, nell’AntiSistema ha valenza duale solo quando non ti accorgi della ragione fondamentale per cui ti è stat3 dat3 tutt3.
Solo a quel punto, la dualità ritorna nella propria sede unica, poiché univoca e strumentale.
Così, per “giogo”, quando ti manifesti “qua (così)” entri subito a far parte (per tacito consenso) delle regole del gioco AntiSistemico, che ti ha e ti hanno
Ad immagine e somiglianza (identicamente, nella sostanza), ogni s-oggetto/evento-vicissitudine “qua (così)” è concepit3 ed ispirat3 allo scopo di auto consumarti mentre consumi
Ossia, sei la forma di benzina, da cui si ricava l’energia per il funzionamento? Di più
le regole del gioco hanno previsto illusoriamente questo. 
Anche se sei in qualcosa che complessivamente “funziona”.
Dunque, non serve alcuna energia per… ma (ma) “qua (così)” serve tale regola, al fine di auto mantenerti impegnat3 a “lavorare per… sopravvivere”.
Era luglio 2015
La beffa sui piani tariffari dei telefonini: le ricaricabili da rinnovare ogni quattro settimane e non una volta al mese come prima; l’utente spenderà l’8% in più all’anno.
Vodafone, Tim e Wind (l'intero comparto) hanno trovato un abile stratagemma per spillare più soldi ai propri utenti... Risultato: è come se l’anno avesse un mese aggiuntivo e, quindi, l’utente pagherà circa l’8% in più rispetto a prima.
Una ricarica in più all’anno.
È questo l’effetto generato dalla nuova politica delle compagnie telefoniche che hanno ancorato i piani tariffari non più ai giorni del mese, ma alle settimane...
Quindi l’abbonato dovrà fare 13 rinnovi e non più 12 visto che l’anno è composto da 52 settimane (circa) e non 48...
Un trucco degno dei migliori illusionisti.
Bella trovata, vero? Federconsumatori commenta la mossa come un trucco degno dei migliori illusionisti:
a parità di costo e, nella maggior parte dei casi anche a parità di condizioni (minuti e Gb a disposizione), diminuisce il tempo di validità dell’offerta...
A inaugurare questa nuova politica dei prezzi è stata la Wind (solo per le promozioni attivate dopo il 9 marzo 2015), cui poi si è aggiunta Vodafone:
quest’ultima ha annunciato che, rinnovando la promozione Summer Card, le sue nuove opzioni Flexi vanno pagate ogni 4 settimane.
In ultimo si è aggiunta Tim che, da maggio scorso, sta inviando ai propri clienti cui si applica la novità (tra cui chi ha sottoscritto un abbonamento Tim Special e alcune Tim Young) questo sms:
“Dal 2/8 costo Mms a 90 cent. Le opzioni si rinnovano ogni 4 settimane al costo attuale. Promo Domenica Gratis, info e recesso dal contratto senza penali al 409162”.
È legittimo modificare i piani tariffari unilateralmente?
La legge consente alle Compagnie telefoniche di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali comunicando le novità con preavviso non inferiore a 30 giorni... dando ai clienti il diritto di recedere dal contratto senza penali.
Ebbene, la modifica è stata correttamente comunicata.
Il cliente, è vero, poteva recedere:
ma per andare da chi?
Ormai tutti i gestori – alla faccia della concorrenza – hanno fatto “cartello” e hanno previsto lo stesso identico sistema.
Non resta che sperare nell’Autorità Garante delle Comunicazioni (già informata dei fatti) o nella Comunità Europea e in un intervento tempestivo a favore del consumatore...
Link 
È legittimo modificare i piani tariffari unilateralmente? (certo, dal momento in cui sei nel Libero Mercato, alias, nel Far West).
La modifica è stata correttamente comunicata. Il cliente, è vero, poteva recedere: ma per andare da chi? (dalla padella nella brace. Ovvio. Le regole non le “fai” tu. Tu… obbedisci. Ed il Garante, interviene secondo i tempi dell’interesse AntiSistemico. Cioè, dopo qualche anno. Il tempo di far guadagnare quanto previsto e, poi, riportare tutt3 alla condizione precedente, salvo multare le aziende in maniera simbolica ma non evitare che l’aumento non si trasferisca nuovamente anche nelle condizioni precedenti. E da lì, ripartire di slancio in nuove ed avvincenti illusioni a norma di legge).
Infatti.
22 gennaio 2018
Vodafone, Wind e Tre tornano alla tariffazione mensile: dettagli.
Tramite una breve comunicazione sul sito ufficiale, Tre ha annunciato che il costo delle offerte e delle opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile a partire dal prossimo 24 marzo. I clienti riceveranno una comunicazione personalizzata nel caso in cui si preveda una modifica delle condizioni dell'offerta in vigore.
Aggiornamento:
anche Wind Tre ha aggiornato il proprio sito internet con la modifica delle condizioni di contratto della telefonia mobile a partire dal 4 aprile 2018 e telefonia fissa dal 5 aprile 2018.
Telefonia Mobile.
Con riferimento alle disposizioni in materia di periodicità delle offerte e del relativo ciclo di fatturazione introdotte dalla Legge n. 172 del 4 dicembre 2017, Wind informa che, a partire dal 4 aprile 2018, il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile. In caso di modifica delle condizioni dell’offerta sarà inviata una comunicazione personalizzata...
Telefonia Fissa.
Con riferimento alle disposizioni in materia di periodicità delle offerte e del relativo ciclo di fatturazione introdotte dalla Legge n. 172 del 4 dicembre 2017, Wind informa che, a decorrere dal 5 aprile 2018, il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile e la fatturazione avverrà con cadenza bimestrale. In caso di modifica delle condizioni dell’offerta sarà inviata una comunicazione personalizzata...
Vodafone ha comunicato ufficialmente le modifiche delle condizioni dei servizi per i clienti privati sia in abbonamento mobile e rete fissa che con Sim ricaricabile, tramite le quali vengono ripristinate le fatturazioni mensili in sostituzione di quelle ogni 4 settimane attualmente in vigore.
Le date a partire dalle quali verranno attuate le modifiche cambia a seconda della tipologia di rapporto contrattuale in essere...
Abbonamento mobile e rete fissa.
Le promozioni attive verranno rinnovate su base mensile anziché ogni 4 settimane a partire dalla prima fattura emessa dopo il 5 aprile 2018, in ottemperanza alla legge 4 dicembre 2017 n. 172 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive. In questo modo - specifica Vodafone - il numero di cicli di fatturazione tornerà ad essere pari a 12. L’importo mensile delle offerte subirà un aumento dell’8,6%, e dunque la spesa complessiva annuale non sarà diversa da quella attuale.
In fattura si riceverà una comunicazione in merito alle variazioni, e si potrà recedere dal contratto o effettuare Mnp senza penali entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione...
Ricaricabile.
Le promozioni attive sul numero telefonico si rinnoveranno mensilmente e non più ogni 4 settimane a partire dal 25 marzo 2018. Anche in questo caso, i rinnovi mensili si riducono da 13 a 12, e l’importo subirà un aumento dell’8,6% (in pratica, la spesa annuale non subirà variazioni)...
Link 
il numero di cicli di fatturazione tornerà ad essere pari a 12
l’importo mensile delle offerte subirà un aumento dell’8,6%, e dunque la spesa complessiva annuale non sarà diversa da quella attuale
Tuoni e fulmini. Ed il Garante? Che fa? Vigila come sempre? Sì, ma (ma) dove guarda
Agisce coi tempi di un paralitico. No? E, nella sostanza, è questa la burocrazia...
Il medesimo giochetto lo esegue anche la banca centrale (un organismo unico, a prescindere dall’illusorietà storica dei confini tra Paesi).
Bce, ecco i 3 criteri che Francoforte aspetta per fermare il Qe.
Il programma di acquisti netti di titoli della Bce si concluderà quando il Consiglio direttivo riterrà che siano in piedi tre criteri chiave sulla convergenza dell'inflazione verso i valori obiettivo.
Lo ha spiegato Peter Praet, componente del Comitato esecutivo della Bce intervenendo al Consiglio europeo a Bruxelles.
Il primo criterio è costituito da una dinamica di inflazione diretta ad avvicinarsi al 2 per cento sul medio termine. Il secondo è rappresentato dalla fiducia sulle elevate probabilità che si produca questa convergenza. Il terzo, ha detto Praet, è la resilienza di questa risalita inflazionistica e la sua capacità di tenuta anche in assenza di stimoli monetari.
Anche quando deciderà di interrompere gli acquisti di nuovi titoli, la Bce continuerà a reinvestire i proventi dei bond già acquistati giunti a maturazione. E queste operazioni di reinvestimento, che a loro volta sostengono l'inflazione, proseguiranno ben oltre lo stop agli acquisti netti.
Link 
Anche quando deciderà di interrompere gli acquisti di nuovi titoli, la Bce continuerà a reinvestire i proventi dei bond già acquistati giunti a maturazione. E queste operazioni di reinvestimento, che a loro volta sostengono l'inflazione, proseguiranno ben oltre lo stop agli acquisti netti
L’inflazione “è” il costo della vita. Nota bene.
Il trend al rialzo delle Borse mondiali, dipende dunque da tali mosse strategiche. Altro che Mercato Libero.
La “guerra” è passata ad un livello più sottile e, sostanzialmente, la parte che vince è la squadra che non si cambia (sino a quando continua a vincere).
Alias, i sottodominio, dato che il Dominio ha già vinto, dal momento in cui “è già success3”.
Una guerra che considera chiusa e che, invece, potenzialmente è sempre aperta, dato che da “lì (dal Dominio)” ogni nuova manifestazione umana, “qua”, è continuamente la più classica delle “Spade di Damocle”.
Quale è la “necessità” che ti muove “qua (così)”? 
Di certo, non è la tua. Semmai, è la “tua”.
Vai e rimani al significato di qualsiasi “cosa”. Quale forma di accortezza è andata via via dimenticata nell’AntiSistema?
Gli antichi trattati di guerra cinese (V-lll secolo a. C.) sono unanimi nel considerare la guerra una calamità.
Per il Souen-tseti “fare la guerra è in generale qualcosa di malvagio in sé; solo la necessità deve farla intraprendere…”.
La guerra è il contrassegno di un cattivo sovrano, d'un cattivo generale, la prova ch'essi ignorano il loro dovere, trascurano la scienza del governo e la devozione allo Stato.
Le sole guerre lecite sono le guerre di difesa.
Invadere il territorio nemico, turbare la quiete dei suoi abitanti è a priori colpevole. I principi della civiltà cinese condannano l'impiego della forza coercitiva, il ricorso a sanzioni penali o militari.
La massima essenziale dell'amministrazione cinese è che le leggi non debbono dare materia alla loro applicazione.
Un crimine, una sommossa nel distretto di un magistrato, nel demanio di un feudatario dimostrano la carenza di virtù, l'inettitudine del responsabile preposto all'ordine.
Il magistrato la cui incapacità è così resa manifesta viene destituito, per le stesse ragioni per cui chi si ammala cessa di pagare il suo medico.
Laddove la vita con la sua caducità è considerata il bene più prezioso, la guerra è una sventura.
Se un principe o un generale si trova obbligato alla guerra, suo dovere è sforzarsi di vincerla senza versare del sangue, ovvero senza arrivare alla battaglia.
In tal modo dimostra la sua abilità.
Uno stratega accorto sa vincere senza correre l'alea del combattimento. L'arte della guerra consiste nell’umiliare, sconcertare e fiaccare l'avversario
La guerra e la festa – Roger Caillois
C’è un strano, ma causale, mix di diversi ordini di verità, in un simile riporto dalle cronache d’epoca. 
Cioè, il significato dell’avvento del Dominio in qualcosa che, credibilmente, aveva forma esattamente opposta.
Alias:
verosimilmente, giusta.
Giusta, quanto? 
Ad angolo giro? Si parla già di sovrani.
Non è detto, quindi. Ma potrebbe anche essere così. 
Per dirimere la questione, ti basta solamente “caricare in memoria l’intenzione”. Poi, attendi l’informazione ambientale frattale espansa e decodificala a livello “formulare”.
Ecco… la verità.
Qualcosa, la cui ricetta necessita soprattutto di te, in quanto a cardine equilibrante in maniera sostenibile (giusta universalmente).
“Fai… di credere nel tuo potenziale ‘formulare’ e non illuderti. Già. Poiché credere nel potenziale ma, diversamente, al contrario… significa solo rinunciare a te stess3”.
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2233

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