lunedì 15 gennaio 2018

Il fermarti di primo livello.



Lui può portare sei voti. Se prendiamo lui, si vince in fretta…”.
Miss Sloane
Quali logiche esistono, fanno la voce grossa ed hanno la voce grossa, al di là di ciò in cui “credi” perché ti viene fatt3 credere “qua (così)”. 
Tutt3 è marketing, pubblicità, target, obiettivo, finalizzazione, interesse, etc. 
Per cui, come ogni “voce” può venire a dirti laverità
Come, se (se)… ogni parte, ogni singolarità, è portatrice di un simile luogo comune virale corrispondente al “proprio” guadagno?
Puoi assumere una simile realtà in quanto ad una interferenza ambientale, ad una deviazione rispetto al tuo valore assolut3 (potenziale), ad una relatività che non riesci mai (mai) del tutto a quantificare, personalizzare, identificare, auto decodificare, comprendere e soprattutto ricordare. 


Qualcosa che “è” qualcun3, che continua automaticamente a succedere a se stess3, nel loop che è conseguenza del medesimo moto intenzionale (progetto, strategia, piano). 
Questo Spazio (Potenziale) Solido ha maturato i “numeri”, da quest’oggi (giorno più triste dell'anno), per lanciare la proposta del “fermarti di primo livello”. 
L’occasione la offre la prossima tornata elettorale (4 marzo 2018) a livello nazionale:
l’elezione del “nuovo” Governo.

A questo link trovi la “teoria” Oltre Orizzonte


La possibilità, drenata direttamente dal tuo potenziale, di auto estrapolarti dal loop “qua (così)”:
dalla circolarità dell’AntiSistema che, probabilmente, riconosci meglio attraverso la definizione convenzionale di “realtà”. 
Qualcosa di molto semplice che, tuttavia, ha il potere “in leva” di… spostare l’equilibrio.
Qualcosa che non è “in prospettiva”, bensì, qualcun3 che “è” come il proprio atteggiamento (coerenza), ossia:
“formulare”.
Laddove, il valore universale centrale e portante dell3 singolarità è la giustizia ad angolo giro (un concetto chiaro a chiunque, anche se “qua, così”).
L’indipendenza da ogni prospettiva, “è”… giustizia universale: 
un atteggiamento che rimane sempre identico, nonostante la declinazione e la de-gradazione, nonostante la gravità, la fisica, il piano inclinato, la gerarchia, l’ego, l’interesse, la proprietà privata, la differenza di potenziale, il credo, la legge, la religione, la spiritualità, l’economia, etc.
Il Sole sempre “acceso”, nonostante ogni “nube”.

Il più che immaginare, il ricordare e fare affidamento certo, al Sole che “è” sempre (sempre) lì… Oltre Orizzonte, soprattutto quando l3 giornat3 sono molto nuvolose ed appannanti. 
Il valore simbolico ha la valenza universale della compresenza dell’assolut3, laddove non si tratta del luogo comune (“muro del pianto, preghiera, lamentio, etc.”)… “Dio”, ma (ma) altresì la globalità a tutto tondo della giustizia sferica


La quintessenza che s’emana ovunque e comunque, essendo caratteristica ambientale d’irraggiamento planetari3.
Funzionamento e funzionare:
memoria frattale espansa, da auto decodificare ed ac-cogliere mediante l’accorgersi coerente di tale portata del significato di/in qualsiasi s-oggetto/evento(situazione) anche se (se) “qua (così)”.
Puoi ancora, probabilmente, non comprendere cosa significa, tuttavia, ti accorgerai senz’altro che trattasi di “fantasia” senza alcun interesse dietro/oltre, se non assolutamente Oltre Orizzonte, alias: 
avvolgente e coinvolgente l’intera “umanità”.
Qualcosa che è la sommatoria espressiva e fondamentale di ogni “teoria (sentire) originale”, dogmaticizzata, ideologicizzata e politicizzata “qua (così)”:
comunismo + democrazia (e/o tutt3 ciò che preferisci inserire tra le virgolette)” = giustizia ad angolo giro (il potenziale dal quale sono state rac-colte le “idee” portanti che, poi, si sono trasformate o, meglio, che sono state deviate ed interferite dal segnale portante AntiSistemico).
La risultante non cambia e (e)… nel “qua (così)” è compresente – nella fase manifesta – solamente parte della giustizia ad angolo giro. Cioè:
giustizia di/in parte
da una sola prospettiva
che rende tutt3 “guerra tra impoverit3 dentro (con il terzo incomodo che gode, insospettabilmente)”…
La verità, quante facce, credi, che abbia (ha)?
Ne può avere, forse, più di una? Per ricordarl3, inizia pure dalla “fantascienza”:
dalla Creazione (“Dio”)
non importa se 1) non credi, perché 2) credi in un’altra versione e/o 3) credi nella scienza.
Inizia da “lì”; da quel luogo comune (Creazione), che è raffigurat3 nell’immagine simbolica di/in “Dio”.
La Creazione (di qualsiasi tipo, variante e/o “natura” l3 intendi), è – appunto – un collo di bottiglia tra il “nulla (prima)” ed il “tutt3 (ora)”, il che significa solo ed esclusivamente che:
di “verità (sostanziale)” ce ne può essere (ed esiste) un3 sol3
al livello portante e centrale.
Tutte le altre “facce (versioni)”, sono fumo negli occhi che serve per… l’auto(matico) disinnesco. 
Per quel “fai da te” che, alfine, hai idea di dare luogo. 
In conseguenza di un simile collo di bottiglia, esiste “a valle” solo gerarchia ad immagine e somiglianza di quel “principio creativo”, che si guarda bene dal manifestarsi “qua (così)”. 
Motivo per cui, di “verità ce ne sono una infinita de-gradazione di livelli”.
Sei nella strategia del Dominio che, guarda non caso, assomiglia molto alla “parola” Demonio, alias:
D3m3nio.
Sì, è qualcosa (qualcun3) che fa paura. Vero
Ma (ma) è necessari3 che questa presa d’atto venga attuata e riportata alla tua memoria, perché non puoi continuare a riferirti a “cause (origini)” del tutto immateriali, impalpabili, eteree e, per questo motivo, “superiori (poiché sfuggevoli, incomprensibili)”
Sì. Incomprensibili ma decodificabili, alla luce dell’unica chiave universale che “è”... giustizia ad angolo giro.
È giunto proprio il momento della auto decodifica “formulare”, che mette in relazione fondamentale ed assolutamente “umana (in carne ed ossa)”, la ragione “a monte” della forma umana, sociale, ambientale, etc. alias, il/nel “qua (così)”, l’AntiSistema
Sei molto attaccat3 alle “tradizioni”. Vero?
È una dipendenza, nonché, una conseguenza.
Per cui, non credere di perderle o di lasciarle, bensì, sii coerente:
che cosa (Chi) significano?
Certo:
non si tratta di abbandonarle ma (ma) di utilizzarle per ciò che incorporano al/nel loro valore assoluto:
sei tanto attaccat3 ad esse, poiché temi per il tuo futuro.
Perché hai paura e ti tieni saldamente a tutt3 ciò che funge da “boa” per non affogare.
Non, “chi diffama chi”, non “chi dice la verità”, bensì, che cosa significa:
Chi” significa.
Come succede che, ogni volta, si ri-attua questo meccanismo di/in loop:
doppio specchio
metodo indiretto
memoria frattale espansa
analogia frattale espansa
atteggiamento “formulare”
grande concentrazione di massa (caratteristica che “impera”. Gerarchia e progetto, intenzione, strategia, piano, sogno, etc.).
Ad immagine e somiglianza, di… che cosa (Chi)?...

“Chi”… è l’orientamento della tua bussola interiore.
“Chi… è?”… è il tuo obiettivo (accorgerti) “qua”. 
E, di conseguenza, ricordare anche “Chi (già) sei, Tu (Io)”.
Certo, poiché, andando via le “nubi”, il Sole – che “è” sempre lì – ti riporta alla memoria anche “Chi sei”.
La deviazione è una interferenza e/o viceversa. Non importa la classificazione. Importa l’auto decodifica dell’informazione sostanziale:
che cosa (Chi) significa…
Auto de-cadere (nel) “qua, così”, significa essere pred3. 
Dunque, esiste “Chi” è parte che de-preda; il collo di bottiglia che ha reso possibile e manifesta la gerarchia e la gerarchizzazione della realtà conseguente. 
Una “forma (sociale ed ambientale)” che non è l’unica possibile, dal momento in cui riesci ad immaginarne anche altre. Vero
La portata dell’immaginazione (“fantasia”) tende ad essere sottovalutata
Ma (ma) è una leva potenziale senza alcun paragone
attraverso l’immaginare, puoi ri-concepire tutt3. 





È quando supponi che qualcosa/qualcun3 sia inimmaginabile che iniziano i “guai”, dato che “dietro (oltre)” si cela certamente e proprio quel qualcosa/qualcun3, dato che “il caso non esiste (quando non è lasciato nulla al caso)” e… “qua” anche se “così”, la caratteristica ambientale infrastrutturale di memoria frattale espansa – guarda non caso non lascia proprio nulla al… “caso”:
caso = così = c3s3 (una formula chimica, alchemica, una equazione, una similitudine che viene controllata da una parte della/nella dualità che, di conseguenza, l’altra parte si allinea per forza di cose, in leva, ubiquamente, non localmente, wireless, etc.).
Di conseguenza, emerge l’interesse che ambientalmente si condensa ovunque. 
Le “idee” più fertili diventano quelle che riguardano la propria sopravvivenza, nell’auto convinzione che tutt3 sia natura arida, scarsa, limitata, etc. Quindi, fioccano le strategie per prendere il sopravvento e per badare esclusivamente a sfruttare la/ogni situazione.
L’opinione pubblica è sopravvalutata… I nostri avversari hanno creato una base di elettori fanatica, che va a votare
Come ci opponiamo a questo?
Costruiamo una base di supporter che dimostrino voglia di portare le chiappe in cabina e votare…”.
Miss Sloane
Ricordi certi moniti edulcoranti, espressi da politici italiani verso la Massa indistinta, attraverso la Tv, ad abbandonare le città – luogo di votazion3 – per andare al mare, in spiaggia, a fare una passeggiata in montagna, etc.? 
Bene. Erano parte della strategia d’assieme:
quella più inconfessabile, poiché probabilmente inconscia.
Fare abbassare il numero di votanti, in qualsiasi maniera, equivale ad abbassare il numero degli occorrenti voti al fine di far passare (eleggere) una certa linea di tendenza (sempre la stessa, nonostante le apparenze politiche). 
Si abbassa il numero dei votanti, il che rende più semplice il controllo delle elezioni stesse
E non si abbassano certamente le percentuali (che derivano dal computo cieco di coloro che si sono recat3 alle urne, mentre la rimanenza se ne infischiava andando da altra parte), che permettono comunque di far andare avanti, d’assieme, la situazione “qua (così)”. 
Di coloro che andranno al voto, una buona parte sarà stata convinta a votare in una certa direzione (anche accettando compensi diretti e/o indiretti). 
Un simile “zoccolo duro”, permette – unitamente al vuoto di valore – di incidere pesantemente sulla/nella situazione elettorale. 
Inoltre, i vari moniti ad annullare il voto o a votare scheda bianca, oltre all’astensionismo di coloro che non sanno proprio Chi votare… rinsaldano lo status quo “qua (così)” (che non ha alcun “colore”).
Dunque… la teoria del “fermarti di primo livello”, in cosa consiste.
A questo link puoi approfondire il discorso.
A questo link ritrovi la "proposta (teoria)". 
Nella sostanza, il giogo AntiSistemico è un motore di de-composizione che non si ferma mai (mai), sopravvivendo grazie ad ogni singolarità che si manifesta e si consuma, consumando, “qua (così)”. 
Ergo:
è qualcosa (qualcun3) che va assolutamente fermat3.
In che modo? Fermandoti, tu. 
Ma (ma), sai molto bene che se ti fermi ti cadrà tutt3 in testa, dato che “è già success3” che ti è stato caricato tutt3 in testa (l’economia “qua, così” dipende da te: se non consumi, si ferma).
Per cui, la fermata deve essere compiuta per step e quella di primo livello è, appunto, relativa all’assoluta auto estrazione dal loop partitico/politico (qualunque credi che sia l’orientamento).
Vai a “parcheggiare” Oltre Orizzonte. Ok?
Per ora “è” questo il fare:
fermarti di primo livello.


Facendo così, lo Stato non collasserà… grazie proprio allo zoccolo duro che, comunque, continuerà a garantire la continuatività e la sostenibilità del paradigma AntiSistemico.
Non perderai il lavoro, la pensione, la famiglia, né il “tuo” futuro.
E, potendo contare su ciò, potrai rafforzarti nell’area di parcheggio alternativa sostanziale Oltre Orizzonte:
è portante e centrale
invertire il giro del fumo
potendo contare
addirittura
sulla sostenibilità di parte (artificiale) del/nel “qua (così)”.
Non appena la grande concentrazione di massa aumenterà di “peso specifico”, andrà ad incidere a livello frattale espanso nella/sulla situazione “qua”. 
Di conseguenza, dovrà succedere qualcosa a qualcun3 (al Dominio).
È un rapporto esatto, la “formula”… in una analogia, in una equazione, in una similitudine, etc. che deve auto bilanciarsi ad immagine e somiglianza, secondo l’intenzione, l’orientamento, la “formula”, della grande concentrazione di massa, sempre più giurisdizionale “qua”.
Il resto, vien da sé, insomma ed alfine.
Quale “fantasia”. Vero?
Lascia campo libero all’immaginazione:
vai Oltre Orizzonte
ed attingi pienamente dal potenziale
Se puoi sognarlo, puoi farlo”.
Walt Disney
L3 “preferenz3” che si fermeranno Oltre Orizzonte senza avere maturato un atteggiamento “formulare”, non avranno in comune nulla oltre che detta presa di posizione. 
Alias, sara solo come una “moda” e nel “tempo ‘qua così’”, ritorneranno nell’AntiSistema, non riuscendo a concepire una società basata “solamente” sulla giustizia ad angolo giro (che consiste nell’eliminazione, effettuat3 per step, dei luoghi comuni - “necessità artificial3” - del denaro/debito e del lavoro). 
Da “lì”, allora, riesci a comprendere il significato dell’espressione di “liberare da Matrix solamente sino ad una certa età…”. 
Giovani che, guarda non caso, 1) non votano sino ad una certa età, 2) se votano lo fanno assolutamente in maniera auto disinnescata e 3) l’educazione obbligatoria l3 rende come automi programmati per alimentare continuamente l’AntiSistema.
Sette generazioni, sette
tutta la “distanza” che separa l’umanità dalla propria versione potenziale.
Una distanza vibrazionale che è ricolma di valore auto riconfermante solo lo status quo “qua (così)”.
L’impedimento, l’interferenza, la deviazione, le fette di salame sugli occhi e sulla coscienza (cuore) che corrispondono esclusivamente a “Chi” è il Dominio:
al vertice distaccato d3lla piramide gerarchica e gerarchizzante
che ti adombra e ti auto convince che il “Sole (potenziale)” non brilla sempre/più e che, dunque, non puoi contare ciecamente su una simile compresenza, con la differenza (di potenziale) che in questa maniera non fai altro che riconfermare l’ordine delle cose, il paradigma, la forma ambientale, etc. che “non esiste: c’è”.
Lo “spazio” per l’auto educazione di “7 generazioni 7 (a livello globale)”, non verrà mai (mai) concesso se (se) sempre “qua (così)”:
un lasso convenzionale di “tempo”
di circa 50 anni è “utopia = come dovrebbe essere
al fine di ripristinare dall’origine, l’origine precedente al “è già success3 (deviazione, interferenza by Dominio)”.
Qualcosa che può avvenire anche all'istante, tuttavia.
Diciamo che “prima” era in un modo ed “ora” è in un altro:
la memoria si è resettata (per qualche motivo fondamentale, sovrascritto nella/dalla immagine “creazione ad opera di Dio”).
Omettendo questo “inizio (origine)”, è possibile teorizzare che:
rendere “circolare” qualcosa che viaggia lungo la propria traiettoria (che a sua volta può essere un altro loop), significa fermarl3 in un punto (momento) e convincerl3 a…, mediante un’iniziale strategia “ospitale (o di necessità altra), un desiderio di… 
Poi, progressivamente, significa farl3 dimenticare del proprio passato e, dunque, del proprio compresente. 
Inventando la necessità “alimentazione”, l3 si ancora al luogo di “atterraggio”. Inventando il “tempo” (approfittandosi della conformazione ambientale “giorno/notte”), l3 si ancora al “naturale” invecchiamento.
Inventando l’alimentarsi, si rende necessario il lavoro e da lì il denaro (previo baratto).
Distaccando le prime generazioni (sette volte sette), le restanti che conseguono si dimenticano della “propria” origine. 
Ora che c’è a disposizione la più meravigliosa App immaginabile (“Tu”), il resto è solo impero del Dominio. 
Una torta che non finisce mai di suddividere e di dare frutti, senza mai finire, a differenza di ciò che è stato dipinto in termini di obsolescenza programmata.
Legge del minimo = controllo.
Quando si auto constata che... “la situazione in un dato luogo (foss’anche un intero Stato), è assolutamente spezzettata, suddivisa, in maniera tale che non si riesce mai a formare una maggioranza sufficientemente forte, tale da…”, ebbene:
la situazione, autenticamente, è tutt’altro che come sembra (anche immaginando di conoscerla bene ed a fondo, profondamente attraverso la propria esperienza e memoria)”
non visto che
e
dal momento in cui…
la situazione in quel dato “luogo” è perfettamente organizzata, a dipartire da una maggioranza assoluta, immanifesta (della quale non te ne accorgi), che funziona da una prospettiva angolare sfuggevole, facendo da terzo incomodo e “godendo” della lotta tra impoverit3 dentro
Una “grigia/triste” esistenza, che necessita di molto “zucchero e sale” al fine di immaginarl3 diversa.
Di una dipendenza (droga, attaccamento), tanto per “cambiare”.
Hai presente qualcosa che, se potessi scegliere come impostare la tua vita, faresti anche gratis
Ecco…
“Qua”, in questo Spazio (Potenziale) Solido, ritrovi e ricordi l’auto decodifica sostanziale – a livello fondamentale (origine) - del “è già success3” e del perciò “continua a succedere” e del “continuerà a succedere sempre (sempre)” sino al momento in cui “ti fermerai…”.  
È un gentile, cortese, doveroso e premuroso… “omaggio”, che ti viene consegnat3:
un motivo valido
per rendere onore
a questa opportunità
d’esistenza e di vita
nonostante ogni nube che vela la memoria



“Fai… Tu”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2222

2 commenti:

  1. (l’economia “qua, così” dipende da te: se non consumi, si ferma).

    Ieri ho letto questo articolo interessante, a proposito di ciò:
    "Perché l’1% ci tiene in vita?"
    http://alcesteilblog.blogspot.it/2018/01/perche-l1-ci-tiene-in-vita.html
    Interessanti anche i commenti, ricchi di informazioni, nei quali ho trovato la poesia che riporto in coda.
    Noto che "a macchia di leopardo", piccole e rare macchie di leopardo, molti tentano di imboccare la strada da te, Davide, da parecchio indicata.
    Ma lo fanno istintivamente, inconsciamente. Mossi da una "forza" incomprensibile seguono una "luce" invisibile, un profumo inebriante, una melodia fantastica,.
    Sono i segni della via, della vita, della verità.
    Queste "macchie", tra cui me, si muovono brancolando nel buio, spesso urtando ostacoli concreti, massicci, sparsi qua e la nel qua cosi. A volte tali urti uccidono, provocano menomazioni fisiche che, dopo un po, non consentono più di proseguire.
    Ma fin che si può si procede, perchè una volta assaporato un po di libertà, si finisce per volarla tutta, non se ne può più fare a meno.

    Ottimo lo spunto di OO ∞ ... vediamo come si evolve.
    Ciao Dario
    P.S. ecco la poesia:
    --------
    Dici:
    per noi va male. Il buio
    cresce. Le forze scemano.
    Dopo che si è lavorato tanti anni
    noi siamo ora in una condizione
    più difficile di quando
    si era appena cominciato.

    E il nemico ci sta innanzi
    più potente che mai.
    Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
    una apparenza invincibile.
    E noi abbiamo commesso degli errori,
    non si può negarlo.
    Siamo sempre di meno. Le nostre
    parole d’ordine sono confuse. Una parte
    delle nostre parole
    le ha stravolte il nemico fino a renderle
    irriconoscibili.

    Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
    Qualcosa o tutto? Su chi
    contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti
    via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
    comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

    O contare sulla buona sorte?

    Questo tu chiedi. Non aspettarti
    nessuna risposta
    oltre la tua.

    B. Brecht, Poesie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Car3 Dario, del "nemico" - credimi - "qua (così)", nessun3 ne ha più nemmeno la pallida idea. Non esiste ed allo stesso tempo è chiunque. Non ci si fida. La gente lotta da "sempre". Si è abituata così. Ed ora sopravvive veramente come se sempre in una luce lunare notturna.
      Non credo che ci sia qualcun3 che abbia le idee chiare. Tutt3 "é"... al limite, interesse, lavoro, strategia, etc.
      Nessun3 prende in considerazione che il "nemico" esiste ed è reale.
      Grazie anche per la poesia :)
      Ti abbraccio.
      Sincerità

      Elimina

"Fai..." un po' Te.