giovedì 11 gennaio 2018

Il vantaggio assoluto fa il Dominio.



Non dirmi che hai preso i voti anche tu…
No. Mi limito a rapinare le banche…”.
Damnation
Il vantaggio del Dominio è costante
Come è costante quella potenza che si limita a mantenere a “distanza di sicurezza” - ad almeno una “curva” di distacco o all’orizzonte degli eventi - tutt3 ciò che consegue
Questo “vantaggio” potrebbe anche aumentare, ma (ma) se la situazione è sufficientemente sotto controllo, allora, non serve nemmeno sviluppare altra potenza. 
In termini artificiali di “tempo”, si può intuire (calcolare) questa differenza, immaginando il Dominio che si auto colloca “a monte” di tutt3 “qua (così)”, per un periodo di almeno qualche decennio... in termini di “sviluppo, evoluzione, progresso, etc.” sociale.
Insomma, qualcosa che “è” ricordat3 dall’intenzione di/in un piano industriale (multinazionale mascherata da Stato; ad esempio, l'Arabia Saudita), lungimirante, ed il prodotto commercializzato “ora”, per l’utenza finale. Appunto:
qualche decennio di “distanza”.
E più aumenta la “dimensione (intenzione, piano, strategia, sogno, idea, etc.)” del complesso d’interesse “industriale, finanziario, speculativo”, tanto più aumenta la portata di tale marea avvolgente e coinvolgente, giurisdizionalmente, tutt3
Non importa cosa tu sei/fai “ora”. Non importa come vivi.
Non importa nulla ad un simile potere in fase di espansione sempre più globale. 
E, questione ancora maggiormente portante e centrale: 
immagina questa “idea”, auto propagarsi per il (nel) mondo “qua” e trasformarlo progressivamente nella versione “così”, con “te” al suo di dentro. 
Poi, immagina che tutt3 ciò “è già success3” e… che, dunque, ciò che continua a succedere ancora ed ancora ed ancora (ad immagine e somiglianza) è solamente il riflesso, l’eco, il feedback, la memoria (frattale espansa), la viralità, il funzionare, etc. di un simile grande movimento unico ed unicizzante, già avvenut3 “qua”, ad/in un certo “momento” della storia umana, planetaria, come ad esempio la teoria scientifica del Big Bang ricorda significativamente:
un grande, unico, centrale e portante
immenso “momento iniziale”
alias
“è già success3”
ed “ora” 1) ci sei perfettamente dentro e 2) continua a succedere (da “lì” l’apparente, ma fisica, ciclicità)…

La differenza “è” sostanziale, dunque, tra il riflesso e l’immagine originale:
tra il lampo ed il tuono (con l’istante del “lampo” che precede sempre il roboante “tuono”).
Ergo:
“qua (così)”, tutt3 ciò che sembra Dominio, 1) l3 ricorda, ma 2) è solamente sottodominio. E, 3) questa memoria è, contemporaneamente, 4) intenzione del Dominio, 5) vantaggio del Dominio, 6) strategia del Dominio, ma (ma) sopra a tutt3 7) informazione ambientale frattale espansa (traccia) del “è già success3 ‘qua così’”.
L’eco è tutt3 ciò che consegue e che tende ad auto replicare il momento cardine, che ha impresso una certa “inerzia (forma, dima, modello)” nell’ambiente... che necessita, appunto, dell’esempio per l’imprinting funzionale al funzionare
“Motivo (trama)”... che la grande concentrazione di massa, giurisdizionale a livello planetari3, non manca mai (mai) di fornire, in quanto a conoscenza di ciò ed in quanto a “motore di auto (de) composizione” del/nel “qua”, al fine di preservare in toto l’esito del proprio “ideale”, ossia, della personalizzazione sempre attuale (poiché riattualizzantesi) della realtà manifesta AntiSistemica “qua (così)”.
Certo, ti sembrerà tutt3 come fantasia, fantascienza, fervida immaginazione, perdita di tempo, ingenuità, fesseria, etc. eppure (ma), se avrai la limpidezza per auto ammetterl3 almeno a/in te stess3… c’è qualcosa che ti scuote in profondità, prendendo atto di ciò che in questo Spazio (Potenziale) Solido s’insiste a riportare ed a descrivere quotidianamente

Perché, continua ad arrivare informazione di questo tipo?
Perché, continua a raggiungerti nonostante non ti sembra importartene nulla?
Perché tanto impegno, a fronte del “vuoto” in quanto a feedback ambientale
Perché? Bè, fai tu. 
Dopo avere immaginato un tale “dubbio”, in te, va da sé anche intuire la motivazione sostanziale.
Anche se è auto ridondante, nonché bias di conferma, descriverne le fattezze.
Per cui, è meglio lasciar bollire a fuoco lento tutto quanto, in attesa che la storia prenda un altro corso, per motivi che esulano dall’intenzione dello status quo AntiSistemico. 
Lo sai che “è” così, qua
E anche se non lo sai, non lo ricordi o ti ostini a non accorgerti, “senti” sempre che c’è qualcosa che non va.
Tanto è ingiusto il mondo. Tanto il mondo funziona “stranamente”.
Tanto ti sei comunque abituat3 a procedere
Se (se) “ora” in questo Spazio (Potenziale) Solido, ritrovi in continuazione informazione “scomoda e spigolosa”, nonostante ciò che la esclude e che metti sempre da parte, allora significa che non tutt3 si comporta esclusivamente come “te 'qua così'”. 
Non significa, dunque, che “se non li puoi battere, allora, fai come loro”. 
Certo
Perché, hai perlomeno un esempio che non si allinea con tale tendenza ambientale
Con questa impotenza che si auto diffonde come una influenza stagionale che ciclicamente ti “interessa”.
Come inquinamento perenne, che avvolge la società eliminando ogni altra forma di orientamento impossibile ed inimmaginabile “lì” dentro, alias, “qua (così)”.
La “dima” che ritrovi ogni “dì”, in questo Spazio (Potenziale) Solido, “è” diversa da tutt3 ciò che pensi, poiché ti sei abituat3 a pensare unicamente e tendenzialmente, conseguendo a “Chi” non hai mai ben compreso.
Segui la “moda”:
e questo ti basta.
Così fan tutt3. È normale. Non c’è alcun altro modo di… essere. Non scorgi alcuna “isola”:
solo auto isolamento (nel) “qua (così)”.
E non hai altra “idea” al di fuori diChi.
Il Dominio “è”. 
Non importa in quale modo l3 chiami
Importa che, a prescindere, tale espressione descrive una certa “sostanza (compresenza fisica, intelligenza, organizzazione, intenzione, etc.)”. 
Qualcun3 che ha l’infinito interesse a mantenere tutto quanto in un perfetto ordine AntiSistemico (dalla tua prospettiva), ossia, Sistemico (dalla sua prospettiva). 
È un potere che è già diventat3 più grande (intenso) del “tuo”. È una situazione esatta. Qualcun3 che non sai Chi “è”. Quindi, che nemmeno immagini
Ed il “qua (così)” è la sua relativa (assoluta) grande opera. 
Qualcosa che ha la forma di una versione della realtà a doppiofondo:
con “al di sotto (dentro, ma più dentro ancora)” la sua ragione fondamentale e con “al di sopra (fuori, ma ancora dentro)” la “tua” ragione (credo). 

Alimentandoti delle briciole che rimangono dal lauto pranzo (del Dominio), che si ripete sempre (sempre), dato che dev3 mangiare continuamente
L’utilizzo del linguaggio, al fine di comunicare e di “capirsi”, porta necessariamente a dover scegliere tra termini da utilizzare per descrivere s-oggetti/eventi(situazioni)
È vero:
rimane la possibilità di inventare dei neologismi, ma (ma) sino a quando la nuova parola non verrà accettata dalla Massa, sarà come se non esistesse affatto. 
Per cui, la scelta è ricaduta sulla parola “Dominio”, che è sufficientemente chiara, netta, precisa, etc. nell’indicare esattamente la sostanza della situazione nella quale sei “qua (così)”, ossia: 
in un assoluto Dominio (un termine sostanziale, che puoi utilizzare come chiave bulgara per interpretare, decodificare, decriptare - a livello frattale espanso - qualsiasi situazione locale e/o non locale). 
Se preferisci, utilizza qualsiasi sinonimo che senti più tuo, e che percepisci descrivere meglio tale sostanza. 
Tanto, non cambia nulla
Dato che non si sta facendo a gara nel descrivere la situazione globale e che, dunque, non è lo stile, il modo attraverso cui ci si esprime, a fare la differenza
Quanto, di più, l’accorgersi del valore aggiunto, della quintessenza contenuta e sprigionata dal/nel contesto testuale, ovvero, dall’informazione che in qualche modo continua a raggiungerti.
I Bollettini utilizzano termini che puoi sostituire come e meglio credi, ma (ma)… ciò che rimane sostanzialmente immutat3 “è” il significato incarnato nel “senso” di qualsiasi organizzazione stilistica del testo. 
Che cosa significa. La costante. Ciò che merita la tua attenzione, mentre tutt3 AntiSistemicaMente riesce ad attirarti diversamente “qua (così)”. 

Così che... non ti rimane altro che la “tua” attenzione.
Alias, sempre quel poco “tempo” disponibile per…
Quella sorta di fretta innata, quello stress continuo, quella voglia di scappare via e, contemporaneamente, il livello d’impotenza che si scatena non appena realizzi che “non puoi farl3”, perché“dove vai?.
Non cambia niente. 
L’idea di trasferirti è “esotica”: 
è una figata (come, ad esempio, il giorno delle nozze o il viaggio di nozze).
Ma (ma), sai molto bene che non è “lì”... come puoi fare la differenza
Rischiare per cosa? 
Il rischio è di lasciare la vecchia strada, che credi di conoscere, per quella “nuova”… che è tutt3 un programma “qua (così)”. 
Con quei quattro soldi che hai “qua”, se vai a Cuba – ad esempio – sì, che puoi vivere come si deve?
Se ci credi, perché non lo fai? 
Ci sono molte storie, in giro, che testimoniano in tal senso.
Vicende che sembrano funzionare bene. Hai qualche amicizia, qualche conoscenza, in tal senso. Vero
Esistono delle testimonianze. 
E allora vai. Lascia l’Italia e trasferisciti “là”. Non avrai più a che fare con le solite facce. Respirerai aria nuova e più pulita. Le persone sono “diverse”. Più aperte. Migliori.
Lì sì che puoi definire la vita, come “vita”. No? 

Quindi, secondo te esiste alternativa sostanziale.
E... i problemi sono relativi solo all’Italia o alla Ue o al mondo occidentale.
Hai trovato, allora, la soluzione per ogni male.
Complimenti vivissimi. Allora:
quando parti per… “Cuba”?
E, anche se non si augura: buona fortuna.
Un momento. Che cosa credi che sia la “fortuna”? Il “caso”. Il fato. Il destino. Chi
Ami, probabilmente, preferirti tu il/al centro della tua fortuna.
Certo:
ognun3 lo auspica. 
Perché, fa la differenza. Eppure, se hai l’accortezza di ammetterl3, a Cuba non sono tutte rose e fiori.
È la sua storia che testimonia in tal senso.
Anzi, vai a Cuba (o dove vuoi, tanto non cambia niente) proprio perché “ne puoi trarre un vantaggio personale”
Così, il tuo muoverti è dettato dall’aspettativa di trovare un modo di sopravvivere, “migliore”. 
Nella sostanza, in pratica, ti approfitti della situazione che sai esistere in loco
Di quella caratterizzazione sulla/nella quale confidi, al fine di…
Ma (ma), nella fattispecie, che cosa (Chi) rappresenti ed incarni, ragionando in questa maniera
Prima di “te”, quante altre persone hanno compiuto il medesimo tipo di “viaggio (esperienza)”? 
Ad esempio, i conquistadores. No

Animati da chissà quali mirabolanti pretese di approfittarsi della situazione. Armati di tutto punto, da un certo “spirito” di… rivalsa e d’interesse
Comandati a distanza, da/in legami gerarchici dimostrabili e/o meno.
Logici e sostanziali.
Il “vantaggio” di poter disporre dei propri simili, è qualcosa da non sottovalutare. Ecco perché esiste la gerarchia e la sua benzina
il denaro (a debito). 
Ed ecco che, dunque, non puoi pensare ad una simile organizzazione ambientale, respirata nell’aria, ovunque, senza per/con questo, allora, non pensare (intuire) anche e soprattutto, al perché (Chi) di tutto ciò
Accorgiti, a partire dalla libera ed intuitiva (naturale) auto constatazione che:
se (se) scorgi la ragnatela
allora (allora) deve esiste per forza di cose, senz’altro, il ragno.
La ragnatela (Rete), senza il ragno, si sgretola.
Poiché, è il ragno che la manutiene perfettamente “oliata (sensata)”. Perché, serve che sia così.
E… perché serve che sia così
Per quale motivo, il “ragno”, intesse la propria ragnatela?
Per qualche nobile motivo, disinteressato? No. 
Se (se) non hai l’accortezza di ammettere che... “qua (così)”... non è una ragnatela, pur di non ammettere l’esistenza del “ragno (Dominio)” - perchè temi una simile situazione - allora (allora) è solo perché sei sotto ad incanto (effetto, paura).
Alias:
il “tuo” atteggiamento, conferma proprio la “tesi” Dominio.
Ed il motivo cardine, per cui deve rimanere assolutamente “immanifest3 ‘qua così’”:
non accorgendoti della ragnatela, non ricordi l’esistenza del ragno
Ad esempio, per renderti conto pensa al potere wireless del Re di Spagna e ai nativi precolombiani:
quale differenza.
Vero?
E, poi, pensa che il Dominio non è il Re di Spagna
C’è da rimanere senza fiato. 
È come immaginare un soldato delle forze speciali e un Indios (di più, l’organizzazione a cui fa capo il soldato delle forze speciali. Chi comanda tale organizzazione e l’intera struttura gerarchica, che ha un unico vertice, solitamente, distaccat3).
La Massa è sostanzialmente irretita. 
Impaurita (anche solo a livello di sensazione, per default, poiché intuisce, sa dentro). Chi si fa avanti ed occupa posizioni sociali, non è una singolarità qualunque (massiva).
Proprio, no. 
Dal “parco buoi” non esce nessun3.
Costoro sono persone preparate (scelte, elette) per… e fanno parte della stessa musica inconscia, che risuona “qua (così)”, ovunque, comunque e quantunque. 
Chi non è massiv3 e non fa parte dello spartito, “è” eccezione che conferma la regola (AntiSistemica). 
Quindi, non hai alcuno scampo.
A meno che… riesci a concepire un altro tipo di atteggiamento (personalità):
quell3 “formulare”, con il potenziale spiegato a gonfie vele e tremendamente pericolos3 per lo status quo…
Allora, sì.

“Una volta”, era tutt3 più evidente a tutt3.
Ma, probabilmente, ciò è solo un effetto speciale che appare a chi si guarda indietro, credendo che “fosse meglio”. 
“Ora”, c’è la legge ad impedire di accorgerti
Ma (ma), la legge c’è sempre stata, al livello del tempo che fu.
È una questione di pesi e misure e proporzionalità.
La complessità è sempre tale, anche adesso che la Massa si è acculturata. È, dunque, il vantaggio (del Dominio) ad essere sempre tale,  auto mantenendosi utilmente alla medesima distanza da “te”, nel “qua (così)”.
Quanto credi di “durare”, non appena insisti ad alzare la cresta? 
Sei sempre troppo sol3, contro una organizzazione che auto dispone di tutt3, AntiSistemicaMente.
Lo puoi “vedere”, molto bene, ad esempio, nel Far West; quando le strutture cittadine stavano mettendo radici, appunto, nel Modello Far West:
se provavi a metterti contro qualcun3 che, avvezzo alla violenza, veniva pagato per farti sloggiare da ciò che consideravi la “tua terra”, ti ritrovavi contro prima o poi l’esercito degli Stati Uniti d’America.
Come “è” possibile?
Perché, tutt3 “è” ragnatela “qua (così)”.
Quale “giustizia”, vige, allora?
Ovvio:
quella del “più forte”. E fin lì ci arrivi. Vero
Che non è... Chi compie delitti o si macchia di speculazione indimostrabile, allo stato puro. 
No. 
La “fortezza” è del Dominio, che “non esiste; c’è”. 
Per cui, hai voglia a dimostrarl3.
La Massa ti lapiderà sul posto, piuttosto (prima) che crederti. Poiché, indimostrabile “è” quella compresenza che “non risulta all’apparenza”.
Soprattutto, in un ambito che 1) tende a pensare solo alla propria sopravvivenza (che è causale) e 2) tende a ragionare attraverso metodo scientifico/religioso, alias, il modo perfetto per rendere e mantenere immanifest3 il Dominio.
Cos’è meglio? Che una famiglia si tenga tutta questa terra per sé, o che gli uomini del petrolio vengano per cominciare a scavare e a mettere cibo sulle tavole di centinaia di famiglie?
Noi siamo gli attrezzi, loro sono oggetti.
Niente di più. Se comincerai a provare sentimenti per loro, non potrai mai svolgere il tuo lavoro… Non devi provare nulla…”.
Damnation
La storia “dietro (prima) ai pozzi petroliferi” è sempre la stessa “qua (così)”:
giustizia di/in parte, privat3 (fatta rispettare con la violenza del denaro a debito, il ricatto e la legge, poi). 
Quante famiglie hanno perso tutt3, per lasciare le proprie terre agli “industriali”, che da distante ambivano a possederle, per…? 
E, quelle stesse famiglie, in-direttamente, non avevano prima forse, preso le “loro” terre, aiutando ad estirpare coloro che già ci vivevano?
È una catena di effetti collaterali, che si è azionata quando e attraverso… “Chi”?
Ognun3, se (se) “qua (così)”, compie solamente il “proprio” lavoro, nella “propria” parte.
Quando il “rullo compressore” sta passando, tutt3 è molto più evidente. Solo che sei troppo impegnat3 a “combattere per il tuo Paese”, oppure devi salvare la pelle indistintamente, laddove non esiste parte né arte…
Te ne accorgi ma (ma) non puoi fare niente ed il quel “momento” non devi dimostrare niente a nessun3, perché è evidente. 
Tuttavia, non puoi fare niente ugualmente… per manifesta impotenza (credo, gerarchia, debito, etc.).
Ad un certo punto, hai la consapevolezza di col3i che sta combattendo e ha conosciuto il limite della “società civile, moderna”, che si sta sviluppando avviluppando tutt3, senza fare alcuna distinzione. 
Prendendo dentro, in ogni modo.
Oltre ad ogni coscienza, Io, spirito, realtà singolare, situazione locale, etc. 
Quella esperienza che, poi, andrà sperduta intergenerazionalmente… non facendo differenza. 
Per cui, dopo, tutt3 ciò non sarà servito a niente, se non ad essere usat3 in leva e strumentalmente al fine di cementare non paradossalmente proprio l’AntiSistema.
Quindi, tenderai a celebrare (studiare) la storia deviata…
Non hai iniziato tu questa guerra…”.
Free State of Jones
Ti dicono tutt3, ormai
te lo fanno capire e te l3 fanno entrare dentro.
Poi, rimani da sol3... con tale libera auto constatazione e credi che non puoi fare niente per porre fine alla questione, alias, stabilire giustizia ad angolo giro. 
Quindi, ti deprimi e muori dentro…
Sei tu che hai il possesso del mio regno. E sei tu, Signore, che”.
Free State oh Jones
Apple, in arrivo l’iPhone X Plus
Link 
Vedi tutto ciò come il segno di una regia unica
Del collo di bottiglia. Della gerarchia. Del Dominio...
In prima pagina - anche oggi - c’è, forse, qualche frammento di memoria relativ3 alla “falla” globale, compresente in ogni dispositivo informatico proveniente dal passato
No.
Ecco perché le aziende “clienti” di quelle costruttrici, non hanno inoltrato nessuna causa secolare. Perché “non si sputa mai nel piatto dove si mangia”.
Sei tu, però, che devi riunire tutti i puntini.
Ciò che ne esce non è un quadro impressionista, ma (ma) una impressionante “rugosità” della/nella “tua” realtà manifesta “qua (così)”, rispetto a tutt3 ciò che credi esistere, dalla prospettiva di “ciò che ti hanno fatto sapere”.
C’è una infinità di frammenti di questa memoria, ovunque, ma (ma) “tu” continui a far finta di niente.
Ogni volta “vint3”, dallo/nello status quo.
“Fai… (da) Te”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2220

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"Fai..." un po' Te.