giovedì 18 gennaio 2018

Farsi una cultura.



Farti una cultura” = che cosa significa.
Non deve essere una domanda ma (ma) una libera e “formulare” auto constatazione (la “dima” attraverso cui osservi e prendi in considerazione tutt3: anche te).
La prima “cosa” che devi sempre (sempre) chiederti (richiedere a te) è:
che cosa significa
Allo stesso modo, devi sempre (sempre) avere l’accortezza (“memoria + esperienza” propria/tua) di porre come “fine scala (cartina tornasole, contrasto, prova del nove, riferimento assoluto)” l’esistenza fisica del “Chi” significa (in quanto, ogni s-oggetto/evento-situazione “qua, così” riflette costantemente e coerentemente, sempre, il vertice distaccato d3lla forma piramidale del potere gerarchico, che ha - nella sua massima espressione - il Dominio).
Così:
farti una cultura
significa
che cosa…
di Chi, “è” l’intenzione che ti ha “qua (così)”.
Comprendi? Non importa cosa impari, bensì, da Chiimpari

Sì. Perché, Chi ti insegna ha soprattutto interesse per “te”. 
Per tutt3 ciò che puoi fare e dare, poi
Hai presente come ragiona l’imprenditore
Investe i “propri” denari (spesso, se li fa prestare da una banca, una finanziaria, a strozzo, etc.) e “scommette” su una idea speculativa (se gli va bene, va bene. Altrimenti, rimane il debito da ripagare) attraverso di “te”, che ti ha assunt3 e che ti sei fatt3 una cultura all’interno di un simile ambito (immagina tale ambito grande, vasto ed espanso, tanto quanto il mondo intero e starai osservando la “tua” realtà manifesta planetaria “qua, così”). 

La scuola, l’educazione dell’obbligo, quindi, è una “idea (strategia)” e non ciò che ti viene in mente ripensando a ciò che sai, poiché ti hanno infarcit3 di “cultura” di/in parte (privat3, deprivata di te e depravata d’assieme).
Ufficialmente (la “storia” è deviata):
cultura… dal latino cultura, derivazione di colĕre “coltivare”, participio passato cultus
L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo
Con ulteriore ampliamento della semantica, e conseguentemente degli usi lessicali, del termine e della connessa fraseologia (ampliamento dovuto principalmente allo sviluppo degli studi di sociologia e al crescente interesse per i problemi sociali), il termine stesso è passato a indicare genericamente, nella letteratura, nella pubblicistica e nella comunicazione di questi ultimi anni, l’idealizzazione, e nello stesso tempo la scelta consapevole, l’adozione pratica di un sistema di vita, di un costume, di un comportamento, o, anche, l’attribuzione di un particolare valore a determinate concezioni o realtà, l’acquisizione di una sensibilità e coscienza collettiva di fronte a problemi umani e sociali che non possono essere ignorati o trascurati
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convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della… personalità morale, della… spiritualità e del… gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo
l’adozione pratica di un sistema di vita, di un costume, di un comportamento (il “tuo” imprinting = la “tua” riprogrammazione).
Vai Oltre Orizzonte (e rimanici):
dal latino cultura, derivazione di colĕre “coltivare”, participio passato cultus
Coltivare “talent3” è una famosa pubblicità.





Colere ricorda, anche, colera:
una malattia contagiosa, che deriva dalle condizioni esistenziali nelle quali si è sprofondati causalmente.
E cultus” ricorda tanto “culto”. Manca solo il soggetto, che è sottinteso (quando è immanifest3):
cultus diChi?
Fai attenzione al frutto del... “caso”? Della “denuncia”. Sì
Della denuncia frattale espansa, da auto decodificare alla luce della propria originale autentica “cultura occultata (occult3 = culto di t3)”.
Ad hoc-culto...
Sinonimi:
fabbricare… realizzare...  preparare... produrre...  compiere...  intraprendere...  generare... partorire...  procreare...  mettersi in scena...  sostenere... procacciarsi...  provocare...  suscitare... originare...  determinare...  cagionare... portare...  condurre...  dare luogo... dare adito...  passare...  compilare...  rassettare...  ritenere...  immaginare... nominare...  esercitare...  operare... comportarsi...  convenire...  confarsi... terminare... andare...  portarsi... riordinare...  lavoro… azione… operosità… atteggiamento… modo… maniera… portamento… tono… contegno…
Contrari:
disintossicarsi...
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Disintossicarti = ? Da cosa = da Chi.



Ritrovi, in Rete, anche “cultura = culto di Ur (culto della luce)”.
Potrebbe essere anche “cultura = culto di Ra (culto della divinità solare)”:
divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dio sole di Eliopoli
A partire dalla V dinastia (2510 a.C. - 2350 a.C.) divenne una delle principali divinità dell'Egitto, identificato principalmente con il sole di mezzogiorno…
Si riteneva che governasse ogni parte del mondo:
il cielo, la terra e l'oltretomba…
Veniva spesso accostato al dio Horus; la loro fusione originò il dio Ra-Horakhti, il cui nome significa Ra (Che è) Horus dei Due Orizzonti
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il cui nome significa Ra (Che è) Horus dei Due Orizzonti…:
che “è”
“Chi” è
Oltre Orizzonte.
Alias:
sempre (sempre) in “vantaggio” su di “te ‘qua così’”.
Si riteneva che governasse ogni parte del mondo…:
e per ciò, una divinità?
No. Pensa al potere incarnato da certi imperatori e pensa alla vastità di certi imperi.
No.
Si parla di un essere umano in carne ed ossa.
A meno che, il riferimento sia al sistema operativo frattale espanso (“Ia”).
Non credere, infatti, che la “tecnologia” sia il frutto esclusivo di questo “tempo”. Che cosa “è”, altrimenti, la… “magia”?
Puoi vederl3 anche da quest’altra prospettiva (che i Filtri di Semplificazione consigliano di farne a meno, tanto l’informazione è auto ridondante e non manca mai, a qualsiasi livello. Quindi, tanto vale accorgerti da quello che "calzi a pennello 'qua così'").
La spiritualità è l'essenza interiore (la sostanza di "vita") mentre il culto, ogni culto, è l'espressione esteriore e visibile agli occhi fisici (la forma "morta").
La tesi spirituale è quella d'un innalzamento "interiore" dell'energia della coscienza umana (la vera iniziazione), mentre il fine dei culti exoterici e popolari (senza nessuna distinzione) è quello d'ingraziarsi il provvido aiuto della Divinità.
La spiritualità iniziatica ci è stata trasmessa da Oriente con il culto del sole interiore (cultura = culto di Ur il sole interiore, che si pone nel chakra centrale della forma umana, "il plesso solare").
Sole interiore e spirituale che è la sorgente della "prima" illuminazione interiore. Cioè, la prima iniziazione che "svela" o "scinde" il velo di Iside (l'illusione astrale lunare-emotiva – Maya per gli orientali) rendendo visibile una prima realtà del "mondo", quello d'una visione di coscienza limpida e non più offuscata da passione (anche mistica) e desiderio (anche l'aspirazione al bene è un desiderio anche se devozionale)…
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Cultura = culto di Ur il sole interiore, che si pone nel chakra centrale della forma umana, "il plesso solare" (il tuo centro portante che “qua, così” è diventato “tuo”, poiché “è già success3” che…). 
Tale “sole interiore/plesso solareè, di più, un atteggiamento ben specifico che fa la differenza:
quell3 “formulare”.
Giustizia (“valore” universale) ad angolo giro, indipendente da ogni prospettiva (parte, privazione, privat3). 
Ciò che continua a riecheggiare nell’eternità è, dunque, (oltre al Chi) anche l’auto riferimento al “sole interiore”, che è la metafora (analogia frattale espansa) per indicarti la “via” per il Ritorno del Re (tu, al/nel tuo originale “luogo” interiore). 

È memoria frattale espansa, traccia, senso, origine e destinazione separate dal loop AntiSistemico “qua (così)” con… Chi, che trae vastissimo e globale interesse a… e che, dunque, progetta tutt3 in maniera tale da far lavorare tutt3 per sé, senza che sia necessaria la propria manifestazione diretta, dato che tutt3 lavora automaticamente “qua (così)” per ess3, in leva wireless ubiquamente, non localmente, etc. (attributi conferiti all’immagine di “Dio” e motivo cardinale per cui esiste anche tale “figura”, oltre che per venerare indirettamente il Dominio).
Quando un “nuovo” presidente sale al potere, spesso, decide di “rompere” ciò che il predecessore ha già compiuto, nell’interesse del Paese (come, ad esempio, gli antichi Faraoni).


Ossia, rompe tutt3 ciò che non può fare del “male” al Paese d’assieme (che continua a funzionare) e che può, per altri versi, nuocere alle parti avverse, dato che la campagna elettorale c’è sempre AntiSistemicaMente.
La pseudo competizione e concorrenza, è l’ombrello che protegge dal tuo “Sole interiore” il potere della compresenza gerarchica singolare immanifest3 del Dominio:
il “lavoro nobilita” proprio un simile “sforzo”
la “sicurezza” del Dominio consiste nel non accorgerti e rilevarl3.
Se (se) non immagini nemmeno con Chi hai a che fare, come puoi anche solo sperare di vivere liberamente, sovranamente, giustamente, etc.?
Se (se) non riesci a ricordare Chi già sei, il motivo è tale ragione fondamentale che fa da diga tra te e “te”, “qua (così)”.
Senza agganciare il Dominio, ti mancherà sempre qualcosa, che fa ampia, portante e centrale, differenza in termini di differenza di potenziale:
te vs “te”
rigenerazione delle grandezze fisiche elettriche e non solo (un solido impero senza necessità di vessilli esposti al vento e senza un castello visibile e conosciuto, in quanto sede centrale del potere). 
Tutt3 ciò è (in) una strategia, che rende l’impero planetario del Dominio molto più… “sicuro”. 
Allora (dunque), chiediti sempre (sempre) che cosa (Chi) significa, ad esempio ma non casualmente, ogni dibattito pubblico sulla “tua” sicurezza (privacy). 
©ultU®A (Ur + Ra)...

Ur… fu un'antica città della bassa Mesopotamia, situata vicino all'originale foce del Tigri e dell'Eufrate, sul golfo Persico…
La maggiore fonte di reperti, nonché l'area di scavo più estesa, consiste nel cimitero di Ur. Le tombe scoperte superano le 1850 unità, fra le quali 16 si sono distinte per la ricchezza di corredi funerari, principalmente vasellame, oltre ad armi, monili in metalli preziosi e addirittura strumenti musicali decorati con pietre preziose.
Nel sito archeologico di Ur spiccano le rovine di una imponente ziqqurat (alta 21 metri) ed ancora in gran parte intatto un tempio dedicato a Nanna, la divinità della luna nella mitologia sumera...
Ur, nel suo momento di massimo splendore, poteva raggiungere una popolazione di oltre 30.000 abitanti. Secondo un'altra stima, Ur fu la più grande città del mondo dal 2030 a.C. al 1980 a.C. con una popolazione di circa 65.000 abitanti
Storia.
Ur fu uno dei primi insediamenti abitati della bassa Mesopotamia i cui reperti più antichi sono databili antecedentemente al 4000 a.C. Ur crebbe e da centro agricolo e pastorale si trasformò divenendo una vera e propria città con uno sviluppo delle attività artigianali e commerciali
Nella seconda metà del terzo millennio a.C. si ebbe dunque una contrazione della città, la quale rimase tuttavia fiorente durante tutta l'Antica Dinastia sumerica III e divenne parallelamente il principale centro di culto della dea Inanna.
La posizione di Ur era molto favorevole in quanto nell'antichità il fiume Eufrate scorreva nei pressi delle mura della città; grazie al controllo di questa importante via di comunicazione, che collegava la regione al mare, Ur raggiunse un notevole sviluppo commerciale.
È noto che la città commerciava via mare e via terra con l'Arabia...
Ur biblica…
Nel libro dei Giubilei si afferma che Ur è stata fondata nel 1687 Anno Mundi da Ur figlio di Kesed, probabile discendente di Arphaxad, inoltre si afferma che durante quello stesso anno iniziarono le guerre sulla Terra.
"E Ur, figlio di Kesed, costruì Era, (dalle parti) dei Caldei e la chiamò con il nome proprio e con il nome di suo padre...".
Libro dei Giubilei 11:3...
Link 
le tombe scoperte superano le 1850 unità, fra le quali 16 si sono distinte per la ricchezza di corredi funerari, principalmente vasellame, oltre ad armi, monili in metalli preziosi e addirittura strumenti musicali decorati con pietre preziose (16 su 1850: quanto fa in termini percentuali? Significa che non è cambiat3 niente)
divenne parallelamente il principale centro di culto della dea Inanna... la divinità della luna (la luce pallida della Luna è proprio la metafora che ti ricorda che hai già dimenticato Chi sei. In una simile luce, infatti, intravedi e credi di vedere)
si afferma che durante quello stesso anno iniziarono le guerre sulla Terra
Ur crebbe e da centro agricolo e pastorale si trasformò divenendo una vera e propria città con uno sviluppo delle attività artigianali e commerciali
Ur fu la più grande città del mondo dal 2030 a.C. al 1980 a.C. con una popolazione di circa 65.000 abitanti...
Qualsiasi sia il “culto” che sta dietro (Due Orizzonti) alla “tua” cultura “qua (così)”… è sempre (sempre) il culto di Chi?
Del Dominio.
Ma (ma) Oltre Orizzonte significa sempre (sempre) il culto di t3:
l’occult3.
Il Re sotto (dentro) alla montagna (AntiSistema), alias:
nella Caverna.
Ricordati di te…
Perché “tutt3 si trasforma” continuativamente.
Per cui, auto ricordarti è complesso, non tanto perché è difficile, quanto perché non è previsto per te, dal Dominio.
Nell’età moderna (circa 1492 - 1815) si pensava che gli uomini dovessero essere diversi per svolgere le tre attività indispensabili nella società:
pregare per la comunità e celebrare i culti di Dio
difendere la comunità per mezzo delle armi
lavorare per garantire all’intera comunità i mezzi di sussistenza.
La prima attività era affidata al clero; la seconda alla nobiltà; la terza a coloro che non appartenevano né al clero né alla nobiltà, il Terzo stato
Per tutti i secoli dell’età moderna, la nobiltà fu l’ordine più ricco e potente. La sua potenza era fondata sulla proprietà della terra
La nobiltà rappresentava circa il due per cento della popolazione europea…
Non esisteva alcuna idea di risparmio; era considerato più elegante dissipare il proprio patrimonio che amministrarlo con attenzione. Con questo modo di vivere, era facile che un nobile andasse in rovina…
Gli uomini che detenevano realmente gran parte delle ricchezze e del potere erano dunque veramente pochi.
Eliminando i nobili finiti in miseria e il clero povero, rimaneva infatti una ristrettissima élite.
In Francia questa cerchia rappresentava all’incirca lo 0,5 per cento della popolazione
A partire dal XI secolo in Europa la borghesia era divenuta sempre più importante e potente grazie alla sua ricchezza…
La condizione di borghese non era stabilita per legge o uno statuto… ne facevano parte persone molto diverse:
gli avvocati e gli artigiani, i medici e i commercianti, tutti accomunati dal fatto di svolgere un lavoro.
In genere, poi, i borghesi risiedevano nelle città.
Quando un borghese si arricchiva, comprava titoli, feudi o impieghi burocratici:
in sostanza, cercava di entrare a far parte della nobiltà
Alla fine dell’età moderna... la borghesia rappresentava il due per cento della popolazione in Ungheria, il 2,5 per cento in Russia, l’8,4 per cento in Francia, più dell’11 per cento in Inghilterra…
Ai margini della società:
i poveri
Multistoria. Edizione Blu 2 – Gentile, Ronga, Rossi
E, la massa contadina, che non si interessava per niente affatto, a ciò che succedeva nelle città, dove si decideva anche per ess3.
Quindi, Chi ha deciso anche per te, storicamente?
E, dunque, Chi ha inciso la storia, che per questo motivo “è” deviata?
Qualcosa d’assieme, ti verrebbe da immaginare: 
l’umanità. Vero
Oppure, qualcun3 che è un insieme di personalità appartenenti ad ogni campo dello scibile, ossia, ancora qualcosa d’assieme che ti sembra essere… l’umanità intera. 
No...
per tutti i secoli dell’età moderna, la nobiltà fu l’ordine più ricco e potente. La sua potenza era fondata sulla proprietà della terra (che aveva ottenuto... come? In quale modo?)
gli uomini che detenevano realmente gran parte delle ricchezze e del potere erano... veramente pochi
eliminando i nobili finiti in miseria e il clero povero, rimaneva infatti una ristrettissima élite... In Francia questa cerchia rappresentava all’incirca lo 0,5 per cento della popolazione (la consueta percentuale "parlante" poichè significativa)
quando un borghese si arricchiva, comprava titoli, feudi o impieghi burocratici... in sostanza, cercava di entrare a far parte della nobiltà
alla fine dell’età moderna... la borghesia rappresentava il due per cento della popolazione in Ungheria, il 2,5 per cento in Russia, l’8,4 per cento in Francia, più dell’11 per cento in Inghilterra (la consueta percentuale "parlante" poichè significativa. Alias: non è mai cambiato niente "qua, così").

Chi ha deciso anche per te, da un certo “momento” in poi, è il/nel vertice distaccato dell’edificio piramidale sociale, che ha dato forma e senso all’intera prospettiva umana “qua (così)”.
Kiyosaki narra, nel suo I quadranti del Cashflow, che le quattro categorie di appartenenza umana, vanno dal lavoro subordinato padronale, al grande investitore (che ha liberato interamente il proprio “tempo”, facendo sì che siano i propri soldi a lavorare per ess3). 
Quindi, è ancora la borghesia che ambisce alla nobiltà.
Al “godere”. 
Al non essere Garibaldi o Berlusconi (personalità da trincea), ma (ma)... di più, all'essere come un Re (che, in leva wireless, aziona ogni ordine di comandi tali da smuovere anche le montagne, che mi si consentaubbidiscono).
Alla posizione invidiabile, quindi, del terzo incomodo che, per l'appunto, “gode” sempre, lasciando che sia la Massa indistinta a lavorare anche e soprattutto per ess3. 
Il trend spinge sempre (sempre), nell’AntiSistema, verso l’alto (ad immagine e somiglianza), seppure la “gravità ed il tempo (interesse)” schiacciano tutt3 a terra, alla base della piramide. 
Quindi, ascendere – nel senso economico, lavorativo, di carriera e realizzazione – “è” ambire a salire sempre più in alto, laddove 1) se cadi a terra ti fai davvero male, nel momento in cui “è già success3” che 2) la torre (Babele) crolla ogni volta che diventa troppo alta, poiché 3) il Dominio non intende che nessun3 si elevi troppo, pena l’accorgersi del Dominio stess3. 
Non perché l’accorgersi dipende dalla quantità di denaro e di potere che si possiede, quanto perché ritornare padron3 del proprio “tempo”, significa ricordare chi sei già
Qualcosa che può ottenere chiunque, anche se “qua (così)”, quando si pone attenzione relativamente al fatto (“fato”) che la forma sociale AntiSistemica è quanto di più asfissiante e ricreante dipendenza (loop, Caverna), possa esistere ed esista. 
Qualcosa di assolutamente causale, fondamentale, portante e centrale, poiché ampia e vasta (espansa) strategia del Dominio (qualcun3 che ha dato luogo all’immaginario collettivo dell’Olimpo, dell3 divinità e di “Dio”). 
In questo senso, nasce prima il Dominio e poi i culti di “Dio”
In altro senso, invece, nasce insieme sia l’uovo che la gallina, essendo un unico progetto del Dominio.
Mentre, per altro verso, sono contemporanei anche il Dominio e “Dio”, essendo un’unica appartenenza + idea, in termini di strategia (del Dominio).
Pertanto, nell’interesse della Nazione, Noi, l’opposizione, siamo disposti a formare una grande coalizione con il Partito Conservatore al potere, per così dire…
Ma non, e sottolineo, mai, sotto la guida del signor Chamberlain, che ha perso la fiducia di questa Camera.
Negli interessi del Paese, adesso, si dimetta. Si faccia da parte e ci lasci trovare un nuovo leader
Dov’è Winston?
Si sta assicurando di non avere lasciato impronte sull’arma del delitto”.
L’ora più buia
La borghesia ambiva alla nobiltà, “migliorandola” dalla prospettiva dell’efficentamento tra potere, ricchezza e strategia:
da “lì” derivò poi, di/in conseguenza
ogni slancio liberale, democratico, unitario, legislativo, egualitario, etc.
da “lì” derivò, strategicamente
ogni slancio patriottico, morale, etico, giusto, etc.
Cioè, derivò la pseudo “rivoluzione” che ha già permesso il giro di vite AntiSistemico, della tecnologia “moderna”, applicata ad/in ogni contesto della “tua” vita “qua (così)”.
Laddove sei convint3 died, all’opposto, sei finit3 in… (dalla padella alla brace).



Ci troviamo alla fase preliminare di una delle più grandi battaglie della storia…
Non ho nulla da offrire, se non sangue, fatica, lacrime e sudore
Muovere guerra… questa è la nostra politica
Se chiedete qual è il nostro obiettivo… vittoria... a qualunque costo… malgrado qualsiasi terrore… poiché senza vittoria non vi è sopravvivenza alcuna”.
L’ora più buia
Chi ha perso la guerra, allora, è sostanzialmente... mort3 o, meglio, zombizzat3 (una marionetta). 
Ma (ma) "qua, così" tutt3 hanno perso la "guerra". Ergo...
La “Regia” è unica. Da “sempre” o, meglio, dal momento di “è già success3” a conseguire.
Non gli presterei neanche la mia bicicletta”.
L’ora più buia
Tant’è. 
Doveva andare così, anche la Seconda Guerra Mondiale, ed è andat3 proprio come esattamente doveva andare:
con il capro espiatorio
sacrificat3
sull’altare del Culto de’ “El” Dominio
Culto de’ = Custo-de.


Da “lì” la classe sacerdotale, l’interfaccia tra la “divinità” e la Massa indistinta:
la “terra (polvere, cenere)”
che calpesti sotto ai piedi…
Quale ‘me’ dovrei essere oggi?...”.
L’ora più buia

“Fai… di essere sempre (sempre) e solarmente, Te”.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2225

2 commenti:

  1. Ciao Davide, queste tue, sono parole "sante", parole giuste. Parole che dovrebbero essere normali e invece, qua, così sono solo Utopia= come dovrebbe essere...
    "Sino a quando la “necessità” denaro, avrà ancora seguito e conseguenza, allora ogni nuov3 nat3 “qua (così)” deve avere al proprio seguito l’equipaggiamento necessario e sufficiente per “vivere giustamente (non auto delimitandosi al/nel sopravvivere alla bell’e meglio, diventando pericolos3 per sé e per i propri simili)”.
    Il denaro “è” una invenzione (di parte, privata).
    Quindi, tale invenzione - che in questa versione della realtà è anche la “benzina” per poter “andare avanti” - deve essere fornita in gran quantità a chiunque, non appena ci si manifesta dentro (quando si “nasce”)."

    Un abbraccio

    Fabio :-)

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    Risposte
    1. Caro Fabio,
      bé... la Massa non lo immagina nemmeno. Cosa vuoi che continui a succedere?
      Grazie. Un abbraccione.
      Sincerità

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"Fai..." un po' Te.