giovedì 19 maggio 2016

Delegarti l'idea di decidere, non è decidere ma conseguire.



"Sono un socialista e un liberale e quando sento dire che il Pd sta con le lobby non lo accetto. Anche se ogni tanto mi viene il dubbio che non sia davvero così".
Pierluigi Bersani 
È questo posto. Non mi permette di trovare un equilibrio”.
High-Rise
Riesci a ricordare? 
Puoi ricomprendere, in te, che la “forma” possa avere la meglio “su di te”?
Conservi ancora un vago senso di quello che “è già successo”, dal momento in cui si è manifestato, realmente, il “qua, così”.
Lo conservi, in te, ma… sembra che tu non sia più in grado di fartene, in pratica, nulla. Tanto risulti sfasato/a, rispetto a te stesso/a “lato tuo, centrale”.
Per questo, “ogni tanto (ti) viene il dubbio…”. Tu “non accetti”, un certo modo di vivere (essere) ma, convenzionalmente, ti adegui, adattandoti di conseguenza e smarrendo il tempo, in cui eri “diverso/a, da ora”.
Il punto di presente, sempre attuale, è una forma frattale espansa di “fotografia, in movimento”:
un fermo immagine, animato (qualcosa che non capisci e non ricordi, anzi, non ricordi e, dunque, non capisci).
Osservati riflesso/a nei panni, ad esempio, di Bersani (di “quello che afferma, simbolicamente”):
  • puoi giungere a concepire una personalità tanto “intelligente, sagace, capace, esperta, adatta a quel tipo di ruolo, etc.”, che – allo stesso tempo – non ha ancora le idee chiare, relativamente al “giro del fumo, non solo politico”?
  • il suo “dubbio” è una chiara denuncia. E, ciò, corrisponde al massimo che si può permettere, prima di perdere il suo attuale “privilegio”
oppure, se meglio preferisci
  • ciò corrisponde al rendere "misurabile", la portata dell'incantesimo, nel quale "è" sia Bersani, che te...
  
Renditi conto che il reale manifesto “qua, così” è uno scenario, all’interno del quale recitano gli attori, inquadrati sostanzialmente nella forma piramidale del ritmo prestabilito dal “copione”. 
Tutto quello che calca un simile “palcoscenico”, si muove e comunica secondo ciò che ha imparato “a memoria (inconsciamente)”.
Ergo:
nulla accade per caso.
Quando, un attore/una attrice s’esprime… esegue ciò che è previsto per la propria “parte”. Se va, per qualche motivo, “oltre”ne pagherà le conseguenze, poiché, l’improvvisazione non è “gradita” dalla… direzione.
Quando c’è improvvisazione, tuttavia, molto spesso anch’essa è già stata disinnescata preventivamente, così da renderla un ulteriore vantaggio, dalla prospettiva della dominante (che è come il regista, anzi, di più… che è come il grande investitore che non c’è, sul palco cogli attori, tuttavia, esiste centralmente rispetto a chiunque).
  



Infatti, le decisioni... come, dove, perché e da chi/che cosa… vengono prese?
Pensi che quando un attore risponde ad una chiamata e/o viene “scelto per...”, la direzione deve ancora decidere “che cosa si andrà a mettere in onda”? No.
Quando gli attori sono scelti/selezionati… succede perché tutto è già compiuto” e quello che deve andare in onda è uno spettacolo già programmato per filo e per segno (improvvisazione, di parte, ricompresa).
Tutto questo indica il “grado di tolleranza”, di qualsiasi situazione sostanziale (la sua elasticità, malleabilità, estensione trasformista… nella quale “la sostanza non cambia, mai, ma si limita solo a trasformarsi”) che è, così ,sempre in grado di auto contenerti, senza colpo ferire, ossia, senza mai insospettire o risvegliare chicchessia.
La "tolleranza" è ovunque, poiché prevista a livello progettuale.
  
Così, ogni “tuo” comportamento può muoversi all’interno di un certo range previsionale, corrispondente al tipo di scelta, che si può parare di fronte al “tuo” cammino “qua, così”. Qualcosa che tralascia, omettendola, l’alternativa sostanziale “lato tuo, centrale”, in modo che le scelte possibili (poiché previste e concesse) siano calcolate, dalla dominante, in virtù della preservazione, comunque, dello status quo ambientale (la “tua” realtà manifesta “qua, così”).
Quando scegli... in tutta la “tua” vita… non scegli, in realtà; bensì, consegui, auto limitando la tua portata esistenziale, all’interno di ciò che ti sembra essere tutto quello che c’è (e che, dunque, sembra/è possibile realizzare). Questo è un perfetto piano strategico, dominante, che appare continuamente... così come, in natura, cresce tutto “spontaneamente”.
È un tipo di semina, dopo tutto.
Qualcosa che, poi, si radica a tal punto da invadere tutto e così caratterizzare col proprio “marchio (frattale espanso)”. Quando un ambiente, predisposto ad accogliere qualsiasi tipo di “arredo”, è saturo, allora è pronto per il passo successivo, ossia:
  • attirare la forma di vita, che “interessa possedere (l’espressione è valida in ogni senso)”.
  
 
Simile attira simile, ma… nel caso umano, la somiglianza è, di più, una “trappola”.
Qualcosa che diventa complessa, allorquando le parti perdono la memoria. Certo:
perché anche la dominante, non ricorda tutto, pur ricordando molto di più, rispetto a te, in questa “tua” versione parziale, riassunta come grandemente simile a quella totale (mancante della “sola” componente, relativa a Dio, che presumi essere quella vaga idea di Dio, stesso, che hai… conseguendo “qua, così”).
  


“È già successo”.
Tra la tua totalità e la “tua” parzialità (“qua, così”), esiste un vuoto, che la forma frattale espansa di Dio, ha assunto in sé. E, dato che “Dio non lo hai mai conosciuto direttamente”, è come se… avessi svenduto una tua parte che, così, ora risulta vacante o “appesa al chiodo”.
E con un vuoto interiore, risulti manchevole di qualcosa… come un carico depredato, per metà, senza essere in grado di capire “cosa c’era e cosa manca”.
Il puzzle risulta manchevole di qualche pezzo.
La situazione d’assieme s’eclissa e tu consegui a “te stesso/a”, in una forma e versione molto simile a quella di un robot:
di un organismo radiocomandato, a distanza.
La distanza vela il luogo del comando, in maniera tale che, temporalmente, non sembra nemmeno esistere “un/il comando”.
Ok? Tutto questo (e, ovvio, molto ma molto di più) “è già successo” ed "ora" ne stai solamente pagando le conseguenze.


 
Vivi in un “trip”. In realtà, meglio, sei in un incantesimo, nel sogno altrui… in una modalità che ti lascia tutto lo “spazio” necessario per compensare tutto ciò, per mezzo della innata capacità di proiezione mentale, di adeguarsi a qualsiasi tipo di “contenimento/contenitore/contenuto”.
Ti ho sentito di là. A chi parlavi?
A nessuno. Solo al palazzo”.
High-Rise
Il “film” narra della dominante, del Dominio e… di “te”. Ma non te ne accorgi.
Sono stato il primo ad arrivare. Sarò l’ultimo ad andarmene…
Il sistema di libero mercato è condizione necessaria ma non sufficiente. C’è un solo sistema economico al mondo ed è il capitalismo. C’è differenza se il capitale è nelle mani dello Stato o se la maggior parte di esso è nelle mani di persone al di fuori del controllo dello Stato. Dove c’è capitalismo di Stato, non potrà mai esserci libertà politica…”.
High-Rise
C’è un solo sistema economico al mondo ed è il capitalismo:
Cina, Usa, Arabia = 3 “diversi” modelli di amministrazione sociale (ideologia comunista, democratica e monarchica), unificati - sottilmente/centralmente - per mezzo del modello economico, capitalista, di stampo "occidentale".
Nel mezzo della citazione esperta, se “ci sei, ‘lato tuo, centrale’”, eviti di decadere nelle condizioni previste dal grado culturale, storico e mnemonico/nozionale, dell’enunciazione stessa:
  • pur all’interno della “previsione ‘a tutto sesto’, altrui”
  • rimani al tuo posto “centralmente, rispetto a te”
così
  • da cogliere il messaggio frattale espanso
  • a te destinato ed utilizzante, a sua volta preventivamente, qualsiasi tipo di vettore AntiSistemico che la dominante può escogitare “qua, così”.
Ci sei? In questa maniera, “ribalti la situazione a tuo favore ‘lato tuo, centrale’”.
Questo non è più interesse, né Ego.
Bensì, questo èricordare “da te, in te”:
utilizzando tutto (e non sfruttando tutto)
per il tuo unico scopo, auto realizzante di “essere già, da prima del ‘è già successo’”.
Srotola tutto, ritornando indietro, andando avanti.

Artifizio a scomparsa...
Ciò che “è già successo” non è mai passato, ma è sempre futuro (compresente, non manifesto), sino a quando non lo “realizzi (te ne accorgi)”. A quel punto, succede come ad un reperto di migliaia di anni fa, portata alla luce del sole, improvvisamente
diventa cenere, si disintegra, si smaterializza.
   

High-Rise è un film del 2015 diretto da Ben Wheatley, con protagonista Tom Hiddleston…
L'edificio ospita al suo interno il suo creatore, l'architetto Anthony Royal, che lo ha progettato come un luogo autosufficiente in grado di rispondere a tutte le esigenze degli abitanti
Gradatamente la struttura inizia a soccombere ai problemi dovuti alla propria stessa complessità tecnica e gli abitanti devono imparare a vivere senza la protezione e le comodità garantite da una tecnologia che hanno sempre data per scontata e del cui funzionamento in realtà sanno molto poco.
Le crescenti difficoltà spingono gli inquilini a dividersi in gruppi:
la comunità coesa e autosufficiente sognata dall'architetto si frantuma in tante "tribù" sempre più ostili tra loro lungo linee di frattura che corrispondono prima ai diversi stili di vita (genitori contro single) e poi - con il precipitare della situazione e la crescente scarsità di risorse fondamentali come il cibo e la sicurezza - sempre più alla classe sociale di appartenenza (piani bassi contro piani alti).
Come nel libro di Ballard, man mano che il livello di conflittualità aumenta e si aggravano i malfunzionamenti nel condominio invece di "scappare" o cercare aiuto all'esterno, gli abitanti tendono ad uscire sempre meno fino a smettere del tutto, per rifugiarsi e vivere esclusivamente all'interno della struttura.
Quando Richard Wilder, giovane regista e amico di Laing, viene di peso fatto spostare al secondo piano, l'ingiustizia darà il via a scontri violenti all'interno del grattacielo.
Link
Invece di "scappare" o cercare aiuto all'esterno, gli abitanti tendono ad uscire sempre meno fino a smettere del tutto, per rifugiarsi e vivere esclusivamente all'interno della struttura (nella "Caverna").
   
Qualcosa, d’assieme, può funzionare secondo infinite aspettative
.
Ma, è l’intenzione dominante che ha sempre la meglio, sino a quando “la dominante, rimane tale”.
Come funziona “qua, così”?
Sostanzialmente, perché emergono gli “scandali”, visto che la dominante ha il completo controllo? Perché “servono”…
Le persone, interpretanti ognuna la “propria” parte pre assegnata, non sono solo suddivise, bensì, sono anche divise:
  • per interesse, un magistrato tenderà a giudicare secondo giustizia
  • per interesse, un giornalista tenderà a realizzare uno scoop
  • per interesse, un agente di polizia tenderà a catturare un latitante
  • per interesse, uno scienziato tenderà a scoprire qualcosa di utile per l’umanità
  • per interesse, un esperto tenderà ad innovare il proprio campo…
Tutto questo “per interesse”, rende ogni persona inconsciamente manipolabile “non localmente”; respirando nel “qua, così”, infatti, la Massa viene supervisionata a sua insaputa e, ricollegata d’assieme – al controllo – dopo essere stata frantumata in singoli pezzetti, dispersi ovunque e persi in se stessi.
Ecco che, allora, come dei perfetti “portatori sani (di virus dominante)”, ognuno conseguirà alla “propria” parte, portando alla luce – per interesse personale (e dominante) – il tal scandalo, scoop, grado di ingiustizia, invenzione, innovazione, utilità, etc. in maniera tale da conferire, globalmente, l’idea di fondo che ci sia ed esista giustizia, auto correzione, libertà, evoluzione, democrazia, eguaglianza, etc.; confondendo garanzia di speranza, nonostante, poi, il "reale manifesto" continui a rimanere sostanzialmente identico a se stesso, ovverosia, all’intento dominante.
Lo scandalo “porta fuori” qualcosa di stantio, logoro (che ha già funzionato, molto bene, per diverso tempo) e di persino sacrificabile, dunque, dalla prospettiva dominante.
Intanto, per ogni tipo di “veleno” che si denuncia (dopo mille battaglie), almeno altri tre vengono autorizzati e regolarmente avio diffusi, per settore di competenza, a livello globale.
In maniera tale che, ad ogni veleno regolamentato per legge, ne corrisponda una intera serie, che viene attivata sempre e solo per il medesimo motivo che alimenta il “bene”:
l’interesse personale (che è quello dominante).
Vincere “Battaglie di Pirro” è, così, il tuo forte.
E mentre gongoli, la guerra diventa sempre più una questione di banale ordinaria amministrazione, tanto da averla resa, ormai “qua, così… dal ‘è già successo’”… una mera questione temporale di auto susseguirsi di rilasci d’aggiornamento.
Qualcosa che ti trapassa, come un fantasma.
Qualcosa che ti interessa, come un brivido lungo la schiena.
Qualcosa che ti possiede, come l’idea della ricchezza.
  


La denuncia pubblica di uno scandalo, conferisce l’idea comune che esista “giustizia (in fondo)” e che “il modello sociale tende a riequilibrarsi ‘lato giustizia per tutti’”.
Ma non è così. Serve. È come zuccherare una tazza di “orrido” caffè amaro.
Conferisce tepore, calore, piacere… speranza e permette di abbassare la guardia, mentre – concretamente – non è cambiato nulla, anzi… al contrario, la “forbice è sempre più allargata”.
In preparazione misure Ue per limitare olio di palma in alimenti.
La Commissione europea presenterà delle proposte per limitare l'uso di sostanze pericolose per la salute umana, presenti in diversi tipi oli vegetali raffinati largamente usati dall'industria alimentare, e in particolare nell'olio di palma.
Lo ha confermato oggi il portavoce della Commissione per la sicurezza alimentare e l'ambiente, Enrico Brivio, riferendo sommariamente le conclusioni di una riunione tecnica che si è svolta venerdì scorso a Bruxelles.
Nella riunione, gli esperti rappresentanti degli Stati membri hanno discusso per la prima volta il parere scientifico emesso dall'Efsa (l'Autorità europea di sicurezza alimentare di Parma) il 3 maggio scorso sui rischi per la salute umana correlati ai "contaminati da processo" a base di glicerolo e monocloropropandiolo (glicidil esteri degli acidi grassi, 2-mcpd e 3-mcpd), che sono negli oli vegetali per gli alimenti, e in particolare nell'olio di palma.
Nella riunione, ha riferito Brivio, "si è convenuto che misure di regolamentazione dell'Ue per limitare la presenza di queste sostanze negli alimenti sono appropriate per fornire un alto livello di protezione della salute umana".
Gli espeti nazionali e la Commissione hanno avuto uno scambio su "possibili opzioni di gestione del rischio" e di un possibile calendario per discuterle. La questione sarà ripresa probabilmente in una prossima riunione a giugno.
Link
Le sostanze più pericolose si formano durante i processi di raffinazione dell'olio di palma e di altri oli vegetali ad alta temperatura, attorno ai 200 gradi centigradi.
L'Efsa, in particolare, ha bollato senza appello i glicidil esteri degli acidi grassi come sostanze "genotossiche e cancerogene", che presentano "un potenziale problema di salute per le fasce più giovani e mediamente esposte, nonché per i consumatori di tutte le età con esposizione elevata... Particolare preoccupazione... costituisce poi, secondol'Efsa, l'esposizione a queste sostanze dei lattanti.
Per quanto riguarda i due tipi (2 e 3) di monocloropropandiolo, l'Autorità di sicurezza alimentare ha stabilito delle soglie giornaliere tollerabili, avvertendo che ci sono prove che collegano queste sostanze a "danni d'organi nei test sugli animali".
Secondo l'Efsa, in questo caso, "la stima delle esposizioni medie elevate per le fasce di età più giovani, adolescenti compresi, supera la dose giornaliera tollerabile e costituisce un potenziale rischio per la salute".
Link
Giustizia è fatta?
No.
Questa è la punta dell’iceberg.
Tu non puoi rubare a casa del ladro.
È “centrale, lato tuo” l’accorgerti della “forma”, nella quale “non sei… ‘qua così’”.
Ricordi? “È già successo”.
Cosa? Che... ti sei accorto/a? No. Che... lo sapevi, poiché era la tua diretta esperienza, ad indicartelo.
Dunque, “è già successo” che sei stato/a invaso/a, conquistato/a e posseduto/a.
Ora (da qualche decina di migliaia di anni, misurati secondo l’attuale grado di convenzione), sei nel “qua, così” by dominante.
Ecco il “tuo” Re/Imperatore/Dio (Ri Formatore).
Ecco la “tua” realtà manifesta.
Il “tuo” bel pianeta “verde, blu e azzurro” (come quella, cromaticamente perfetta, pianta carnivora, che attira le proprie vittime, secondo il "gusto estetico" delle future vittime, stesse).
Non che la Terra è “tossica, per te”.
Ma, che la “tossicità” è nell’aria, nella terra, nell’acqua, ovunque e comunque… come una forma di inquinamento che è, prima di tutto, una compresenza non manifestaintossicante tutto (ambientalmente, radioattivamente)”.
SPS rende “a Cesare, quel che è di Cesare”.
"È 'squallido' che dirigenti di banche fallite abbiano ricevuto buonuscite milionarie...".
Matteo Renzi
Il fatto che abbiano ricevuto buonuscite milionarie nonostante il tracollo delle banche che avevano guidato... "non è normale. È squallido".
Link
Non è normale. Non è squaliido. “È già successo”. Così, continua a succedere, se... non fai nulla di sostanzialmente alternativo, tipo: 
ricordare.

           
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1823
   

  

4 commenti:

  1. Ciao Davide, il tuo tamburo mi suona sempre nella testa ... mi sono accorto, siamo prigionieri, anche se ancora non ricordo direttamente ma solo per analogia frattale. Il punto è che mi sono rotto, o meglio consumato, di far capire che solo "in comunione" possiamo quantomeno vedere le sbarre. Porca miseria Davide, ogni giorno è ormai diventato solo un altro giorno in galera. Un abbraccio Cristiano

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    1. Caro Cristiano, non mi sembra di fermarmi al concetto di "galera". Si va oltre. E l'accorgersi è solo il primo step. Non generalizzare, dunque, da "lì".

      Più volte, SPS ha "teorizzato" il concetto di "Via di Dio", ossia... di quella modalità, già percorsa - e 'già successa' - dal Dominio ed, allo stesso modo, percorribile da chiunque se... grande concentrazione di massa (essere uno/a con se stesso/a).

      SPS, nel tempo, ha osservato la modalità per "riuscire", ma... non una fuga, bensì, la presa d'atto consapevole che la propria realizzazione "passa attraverso il ricordare quello che 'è già successo... qua, così' e, quindi, l'affrontare (non combattere) ogni genere di 'fantasma, giogo, incanto, paura, status quo, etc.".

      Ci si "ferma", invece di pensare/immaginare di fuggire via.

      La galera si diluisce, così, in qualcosa che diventa progressivamente "ad immagine e somiglianza" tua/nostra/mia/di tutti. L'In Comunione è la ciliegina sulla torta, lo svincolo "centrale, lato umano", che impedisce al virus dominante, di invaderti e possederti nuovamente (tentazione).

      L'esito dell'esperimento/esperienza "collettiva", dipende dall'evocazione della dominante, al fine di prenderne definitivamente le distanze.

      Fantasia? Immaginazione? Pazzia?

      Finzione?

      Realtà!

      Forza Amico. SPS affina l'esperienza e sembra che "non succede nulla".

      A presto. Fatti "centro". Un caro abbraccio. Serenità...

      E non pensare mai, che SPS ti lascia senza una via concreta di... riuscita.

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    2. Scusa Davide ma mi hai frainteso ... ho capito benissimo cosa intendi ... condivido la tua "osservazione" ma vivendo nel "qua così" ci si accorge anche che non è sufficiente (non ha la "forza" necessaria) essere "centro" da soli quando chi ti circonda alla fine "è un agente di matrix".
      Comunque Davide mi sto "fermando" ogni giorno di più ... non preoccupandomi più delle conseguenze che il sistema mi "farà pagare" ... non voglio fuggire, non è però per niente facile ... grazie per il tuo instancabile ed insostituibile lavoro. P.s. ho trovato un sito molto propositivo "popolo unico". Ciao, Cristiano.

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    3. Ciao Cristiano, nessun fraintendimento: semplicemente, non riesco a farmi capire.

      La "forza" ce l'ha eccome, l'essere "centrale, lato tuo". Sei sei la grande concentrazione di massa, il sistema operativo frattale espanso, ti "serve" ed il Genio è dalla tua parte.

      Lo so. Lo so... Sembra fantasia. Ed è questo che fa la differenza "qua, così".

      Cos'è... pensi che quando scrivo in SPS, m'invento le cose?

      Quando "scrivo", arrivo a quel "nucleo d'informazione", attraverso un percorso esatto, preciso, puntuale e coerente.

      Quel sito, che hai linkato, è buono. Va approfondito ma, comunque, sembra "onesto".

      Ti ringrazio ancora.

      Un caro abbraccio. Serenità.

      Smile

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"Fai..." un po' Te.