lunedì 30 maggio 2016

Sempre in ritardo. Un vero peccato.


Peccato e... ritardo.
"Il mondo è stato cambiato per sempre qui", ha detto il leader Usa ricordando quel giorno in cui il bombardiere Enola Gay sganciò l'ordigno atomico su Hiroshima. "Ma oggi… i bambini di questa città potranno affrontare la loro giornata in pace. Sono protetti e questa protezione va estesa a ogni bambino…”.
Barack Obama
Un buon esercito è simile all’acqua”.
Sun Tzu
Com’èl’acqua? Accorgiti. 
Com’è, allora, “un buon esercito”? Te ne accorgi “in lungimiranza, frattale espansa (che significa, estendendo ogni concetto, dal livello centrale al… livello centrale, futuro ricompreso). Quale è, o cosa èil “livello centrale”?
È proprio “il nocciolo della questione” e, non paradossalmente, proprio ciò che sfugge mirabilmente, poiché, il “vantaggio della dominante, consiste nel non rientrare nello stesso piano della consapevolezza massiva”.
Il “non essere presi in considerazione (nonostante la stessa similarità umana)”, certifica non localmente (significa sostanzialmente) soprattutto il “non esistere, seppure da esistenti (la più grande delle... protezioni)”.
Il “buon esercito”, dunque, non esiste, dal momento in cui… non serve alla dominante (è... al limite, la dominante stessa).
"Non esiste (al di là della dominante)"... visto che, qualsiasi umano (e, quindi, qualsiasi esercito) è potenzialmente, arruolabile… essendo inconsapevole, relativamente alla compresenza, non manifesta, dominante.
Essere come l’acquaè
permanere in uno stato di coerenza, interiore, propria.
Non importa, allora, come “ti trasformi (in risposta ad un grado di adattamento strategico, esteriore)… dato che, invariabilmente, nella sostanza non cambi mai, visto che non ci sono le condizioni tipiche e necessarie, per le quali… può essere considerato ‘prevedibile’ un simile cambiare (la dominante non lo prevede, per essa, quindi, la frattalità espansa... non lo prevede nemmeno per te 'a sua immagine e somiglianza'”.
  
Da una “non posizione” di simile vantaggio, non esiste nemmeno lo “spazio” per qualsiasi tipo di ricordo, immagine, tradizione, etc
Ergo:
consegui, apparentemente, auto limitandoti e, così, sopravvivendo.
Non puoi “incolpare niente, nulla e nessuno”, tranne che 1) te stesso/a, 2) chiunque e 3) “ovunque”. Puoi prendertela con la simbologia divina e/o demoniaca, con gli alieni, con i fantasmi, con le malattie, con la… vita, etc. ma, alla fine, certe “lamentele” non porteranno a nulla, ovverosia, ancora e per sempre nel “qua, così”.

L'ombra permette di vedere un certo allineamento, di base...
È la memoria frattale espansa, però, che ti viene in aiuto sempre, riportandoti alla memoria informazione codificata, ossia, “che puoi comprendere perfettamente, se di mezzo non ci fosse l’interferenza ambientale AntiSistemica, by dominante. cioè, la dominante stessa”. 
Qualcosa che “per te, non esiste”, anzi:
che “non ci pensi nemmeno e non immagini nemmeno”, perché la “tua” mente la ignora del tutto, tanto da non poterla riuscire ad avvicinare da nessuna prospettiva, fronte, lato, centralità, porta, etc.
Rifletti: come puoi prendere in considerazione, ciò che “per te non esiste”?
Prima di SPS, in cosa consisteva il “pensare alla dominante”?
A nulla, poiché la dominante era un concetto “inesistente (in una simile modalità diretta, esatta, precisa, nitida, inequivocabilmente dimostrata ricorrendo alla legge, strumento, memoria, frattale espansa”.
Ora, stai ignorando molti aspetti dell’esistenza. Ecco:
  • pensa che, analogamente, taluni aspetti risultano come “un vuoto”
  • non è che non esistono, ma… semplicemente, risultano come al di là della tua sfera vivente/esistente/ricordante/immaginante.
Questo, vale per qualsiasi altra “grandezza reale/irreale”, alla quale conferisci un grado di... concretezza compiuta.
Capisci anche da te che, dunque, esiste:
  • il possibile
  • l’impossibile
  • l’immaginabile
  • il non immaginabile
  • il ricordo
  • il non ricordo, etc.
Ma, prima/oltre/sopra/sotto a/di qualsiasi terminologia convenzionale, esiste “altro”... che più semplicemente “non stai prendendo in considerazione”.
Non è né possibile, né impossibile, quindi. È, semmai:
  • scoperto o, al contrario.
È come se tu esplorassi un territorio e fossi arrivato a conoscerne una certa parte:
  • come potresti essere certo/a, di poter realizzare una mappa esaustiva dell’intero territorio?
Ciò è stato realizzato, “qua, così”, nonostante il “territorio” non sia stato per intero “scoperto”.
Ergo: tutto è relativo.

L’interezza, infatti, prenderebbe in considerazione anche il livello dominante
Solo a quel “punto”, di fatto, puoi iniziare a ragionare in termini di “possibile/non possibile, immaginabile/non immaginabile, etc.”. Prima di ciò, tu risulti come parziale, così come il “tuo” ragionamento ed ogni estensione della logica, di qualunque tipo.
Senza “scoprire (trovare)”… rimani, per forza di cose, auto confinato/a “qua, così” (una versione di reale, incompleto, ma perfetto “lato dominante, centrale”).
La conseguenza principale è il “ritardo”.
La differita attraverso la quale sei inquadrato/a, mentre credi di inquadrare.
La… superficialità, nella concretezza sostanziale dominante, che ti lascia sempre con alle prese con le “briciole di te”.
I manager e gli squali… possono solo adottare la retorica di superficie, seguire qualche consiglio tattico secondario, ma non capiranno quel che è davvero importante, non capiranno la lezione di fondo.
Sono programmati per non capirla.
Sunzi non desidera la guerra né la fa desiderare… Sunzi insegna ad evitare la guerra.
Il bravo stratega rifugge qualunque scontro non inevitabile, e se proprio deve combattere, non combatte un minuto più dello strettamente necessario. La cosa più importante è la vittoria, non la durata o l’imponenza della campagna, e la vittoria perfetta va ottenuta già prima di combattere, affinché lo scontro sia soltanto una conferma, la messa del puntino sulla “i”, e quindi duri poco, sparga la minima quantità di sangue, dissipi la minima quantità di energie.
Per conseguire a tale risultato si ricorre a stratagemmi e si utilizzano le spie.
Somigliare all’acqua, una volta compreso l’assunto, significa adattarsi alle varie condizioni e, soprattutto, fluire da monte a valle:
se proprio è indispensabile attaccare, lo si faccia dove si incontrerà meno resistenza. Non per seminare più morte con più facilità, bensì per vincere seminandone meno…
Tutto è finalizzato alla vittoria, perché vincere è l’unica cosa che conti in caso di guerra, e vince veramente solo chi sappia imporsi ottenendo il massimo profitto nel minor tempo possibile (meglio se senza combattere) e col minimo delle perdite.
Un tale obiettivo si raggiunge con una meticolosa valutazione iniziale atta ad evitare le situazioni potenzialmente svantaggiose, variando inesauribilmente i piani e la disposizione tattica con manovre irregolari e imprevedibili, sfruttando sapientemente i vuoti e i pieni dello schieramento nemico, mascherando l’entità reale delle proprie forze, e avvalendosi di ogni altro stratagemma in grado di garantire il successo finale
Uno stato ridotto in rovina non è… una grande conquista per il vincitore, e un nemico morto o eccessivamente disperato non potrà essere utilizzato o tratto dalla propria parte…
Se “L’arte della guerra” fosse davvero la lettura più frequente, amata e ponderata da manager, capi d’impresa, dirigenti di multinazionali, etc., costoro si accorgerebbero dei problemi molto prima del loro divenire “emergenze” e del loro sfociare in tracolli, disastri finanziari, crisi, esplosioni di “bolle”
Sun Tzu – L’arte della guerra – Riccardo Fracasso
La vittoria perfetta va ottenuta già prima di combattere, affinché lo scontro sia soltanto una conferma, la messa del puntino sulla “i”...
La “prospettiva” è quella dominante e... “da lì”, si applica la perfetta strategia per l’attuale forma di status quo “qua, così”.
Perché, allora, la guerra diventa devastazione, morte, distruzione, violenza fine a se stessa, etc.?
Perché “qua, così” è la dominante a decidere anche per te e, sino a quando lo status quo è garantito, la dominante delega alle sottodominanti, inconsce di esserlo, la possibilità di permanere in una forma di abitudine, che consista – per le sottodominanti, stesse – una garanzia, a loro volta, per la conservazione dello status quo “lato loro, centrali”.
Per cui, la guerra diventa “quello che sai”, perché ciò corrisponde ad una fase diversa, rispetto al più alto concetto della “guerra (dominante)” ma, solo dopo che “è già successo… l’avvento della dominante”.

E, nel tempo, la guerra diventerà sempre meno necessaria, nel momento in cui il mondo potrà festeggiare la pace, convinto che sia davvero “la pace”, mentre in realtà… festeggerà, inconsapevolmente, lo status quo dominante, alias: la guerra perfetta.
Essere come l’acqua...”: trasparenti (tra l’altro).
Non esistere, ma esserci. Non esserci, ma esistere:
  • la compresenza, non manifesta, a capo della ragione fondamentale per la forma del reale manifesto “qua, così”.
Il Diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”.
Dio esiste solo se ci credi…
La dominante incarna un ordine secondario, all’interno del più ampio spettro della creazione. Non parte tutto dalla dominante, visto che anch'ella giunge "dopo". Ciò che si diparte, senza ombra di dubbio, da lei… è tutto quello che sai e sei “qua, così”. Dal momento di “è già successo”.
Prima di Cristo e Dopo di Cristo. Ok?
Prima della Dominante e Dopo della Dominante (dal punto di piena realizzazione, dominante). Espandi, di conseguenza, ciò che è stato il “prima”, come qualcosa che, ad un certo momento, è stato come “in transizione”, tra:
  • prima e durante (l’avvento della dominante).
  • da una simile prospettiva, puoi ricavare – per riflessione frattale espansa (anche “qua, così”) – una consapevolezza approfondita “lato tuo, centrale”, piuttosto che “lato storico deviato, centrale”. Ok?
Se “L’arte della guerra” fosse davvero la lettura più frequente, amata e ponderata da manager, capi d’impresa, dirigenti di multinazionali, etc., costoro si accorgerebbero dei problemi molto prima del loro divenire “emergenze” e del loro sfociare in tracolli, disastri finanziari, crisi, esplosioni di “bolle”…
Espandi la tua capacità attuale di “trovare”, perché è al di là di ciò che si annida... la ragione fondamentale di tutto quello che vivi, senza comprenderne il significato sostanziale.
Qualcosa che è al di là della “tua” attuale forma di auto limitazione, come il mantenersi al sicuro della gittata di un lancio di mortaio, del quale si conosce preventivamente azione, storia ed evoluzione (poiché, il “mortaio” incarna la stessa limitazione del relativo costruttore, umano, auto segregato sotto ad ogni aspetto e, dunque, anche sotto a quello relativo alla capacità costruttiva, progettuale, strategica, etc.).
La guerra “qua, così”, distrugge... poiché serve “non più per conquistare, bensì, per poi… ricostruire (nel loop)”.
Le variabili economiche passano da un “calcolo”:
da quell’indicatore numerico, Pil, che rende tutto inumano, visto che ogni numero narra di una dimensione “quadrata”, relativamente a qualcosa che non lo è.
Una tale “riduzione di portata” ha sempre, nelle sue fondamenta, la stratificazione frattale espansa relativa a ciò che “è già successo”, che “era e che sarà…ma, ‘qua così’”, oltre a “ciò che è possibile, impossibile, etc.”.
Ossia: il potenziale “vive” sempre, anche nel disinnesco più totale.
È ciò che ti rianima, quando “cadi”.

È centrale “lato tuo”, accorgerti di ciò che accade continuamente “qua, così”. Di quello che “ti accade, addosso”.
All’opera, sull’intero pianeta, esistono forze inconsce (di quello che rappresentano, nella sostanza) che stanno intessendo, materialmente, la ragnatela dominante (che è già, interamente, esistente… a livello d’incantesimo dominante).
I due livelli sono separati da una sostanziale:
  • differenza (conscio/inconscio), in termini di “tipologia ed ordinamento dell’intendere la… guerra”.
Alla dominante “serve” la guerra più trasparente possibile (quella forma di guerra che porta alla “pace”, la perfetta strategia che rende superata la guerra, evolvendosi in qualcosa di molto sottile, profondo, “culturale, evolutivo, auto convincente la Massa”, etc.).
Alle sottodominanti “serve” la guerra, come destinazione finale identica a quella dominante, ma essendo in costante ritardo… (essendo le sottodominanti, umane... esattamente come te), esse la vivono ancora alla vecchia maniera, come era stata nella prima faseallorquando serviva che fosse, così... come la conosci da sempre.
Però, non potrai non notare che, persino ad una simile latitudine, la guerra non è più come quella che si combatteva sino a meno di cento anni or sono, nel “vecchio continente”. Le armi di “distruzione di massa”, fungono da deterrente, convincendo le parti a farsi la guerra in altra maniera, ossia, trasformandola e trasformandosi in… “stratagemma”.
Il mondo va "pacificandosi" (e questo costituisce l’apparente “jolly”, che ad un certo punto le sottodominanti potranno giocarsi, al fine di convincerti che “tutto è bene quel che finisce bene”, assieme all’altro “carico da novanta”, che possono calare, ossia: la cancellazione del debito ed il reddito da cittadinanza).
  
La “libertà, democrazia, diritto, etc.” sono, infatti, già stati deliberati, riuscendo a vincere battaglie in maniera sempre più sottile, auto conferendoti un certo tipo di “credo”, che ti ha auto convinto/a ad accettare tutto quello che è successo (è già successo) e che, così, continuerà a succedere sino a quando il “qua, così” rimarrà per sempre identico, nella sua sostanza, “nei secoli dei secoli”.
Il mondo è “appacificato”. In quale maniera?
Ci sono varie fasi, "diverse".
La “caccia alle streghe” è, ad esempio, una.
Il “far sparire una certa classe di ricordo/sapere (esperienza diretta)”, facendo inquadrare alla Massa una certa entità di pericolo, in luogo di una ricchezza da preservare, oppure, investendo la Massa, uno/a per uno/a, senza darlo a vedere direttamente/esattamente.
La “caccia alle streghe” è sempre in atto, visto che il pianeta è ristrutturato in tempi diversi (seppure sempre allo stesso modo, concretamente). 
 
Non ci credi? Leggi, allora…
Argentina, verdetto storico: condanne certificano Piano Condor
La Corte ha proceduto per reati specifici verso persone specifiche che vanno dalla privazione della libertà alle torture ma la novità è che i giudici hanno condannato la maggior parte degli imputati per "associazione illecita nell'ambito del Plan Condor che è consistito materialmente - ha letto il giudice - nel reato di privazione della libertà commesso" da parte di militari che hanno abusato della loro funzione e "reiterato" l'orribile crimine di aver fatto sparire, torturare e uccidere decine e decine di persone tra Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Bolivia, Brasile, Perù.
Quando il processo è iniziato tre anni fa, nel febbraio 2013, gli accusati erano 25. Solo 17, però, sono rimasti in vita:
otto sono deceduti e tra questi il dittatore argentino Jorge Videla.
La causa è stata istruita con un lavoro lunghissimo:
sono state ascoltate centinaia di testimonianze di persone appartenenti a tutte le nazionalità dei Paesi coinvolti nel Piano Condor; c'è stato il contributo attivo di associazioni di diritti umani e di organizzazioni internazionali; sono stati esaminati 423 fascicoli della commissione nazionale sulla sparizione di persone; centinaia di documenti delle Forze armate; decine di migliaia di documenti declassificati del Dipartimento di Stato americano, ricorda il Cels (Centro de estudios legales y sociales).
Le motivazioni della sentenza saranno rese pubbliche il 9 agosto di quest'anno, ha precisato il giudice.
"Tra le carte degli archivi del terrore che ho scoperto nel 1992 in Paraguay - racconta il premio Nobel alternativo 2002 e membro dell'associazione dei giuristi americani, Martin Almada, nella prefazione di un libro di Federico Tulli sui "figli rubati" italiani - c'era un documento fondamentale", datato 25 novembre 1975, e "c'era scritto che si trattava di una operazione militare organizzata in collaborazione tra le polizie dei sette Paesi del Cono Sur con lo scopo di salvare la civiltà cristiana e occidentale dalla morsa del comunismo".
Un'operazione, è convinto Almada, che si è svolta "sotto l'ala protettrice della Cia statunitense" e che tra "il 1975 e il 1985 portò alla morte per omicidio almeno 100mila persone, l'intera classe pensante dell'America latina".
Link
Tra "il 1975 e il 1985 portò alla morte per omicidio almeno 100mila persone, l'intera classe pensante dell'America latina"…
Capisci? Ricordi? Ti accorgi?
Ok?
L'intera classe pensante dell'America latina…” = i “diversi”. Coloro che potevano “risuonare” in altro modo, rispetto al segnale portante modulato in dominanza.
Le famose “purghe” (d’ogni tempo e fronte), che al di là della semplice ideologia di riferimento/base storico deviata, mira sempre all’eliminazione di un certo “carattere, ricordo, portata, etc.”.
Come a dire che ogni guerra, prima della portata riferita dagli storici deviati, serve sempre per vari scopi gerarchicamente previsti nell’ordinamento delle parti.
Eliminare un certo tipo di “diversità”, equivale all’organizzare una guerra (che servirà a vari altri scopi, di mezzo). Ciò che le acque confondono, assieme al passaggio temporale, permette agli organizzatori di realizzare sempre il proprio piano strategico, livello per livello:
  • i livelli coerenti e risonanti alla dominante
  • conseguono il risultato (movente)
  • tutti, ognuno per la propria parte
  • allo stesso tempo, alias: quando la guerra “termina”.
I "processi" sono... "contro il nulla":
quando il processo è iniziato tre anni fa, nel febbraio 2013, gli accusati erano 25 (la parte "vecchia" dell'intonaco).
Gli altri, ottengono un vantaggio solo quando serve (alla dominante) alias “quando è previsto e viene il loro tempo”.
Un esempio è la “resistenza italiana”, durante l’ultima grande guerra mondiale:
  • la parte più politicizzata (adatta), infatti, verrà adottata dal potere “alleato”
  • mettendola a capo del “nuovo ordinamento (post 'liberazione')
  • in maniera tale da “non risultare evidente, chel’Italia è stata invasa, occupata e conquistata, da un altro potere ‘straniero’”.
Una situazione che è tutt’ora in auge, ovviamente.

Come puoi, ancora (se “leggi SPS, da qualche tempo”) limitarti a prendere atto di quello che ti dicono? Come puoi, accuratamente e non di certo casualmente, evitare di “ricucire tutto assieme, per frattalità espansa ‘lato tuo, centrale’”?
Fed, Yellen: gestione crisi "magnifica" grazie a Bernanke.
La Federal Reserve ha gestito la crisi economica e finanziaria scoppiata nel 2008, la peggiore dalla Grande Depressione, in modo "magnifico, grazie a Ben Bernanke, l'allora governatore, che ha guidato la banca centrale statunitense dall'inizio del 2006 all'inizio del 2014.
Lo ha detto Janet Yellen, ora alla guida della Fed, parlando da Harvard. La prima donna a ricoprire l'incarico di governatore ha ammesso:
"Non abbiamo visto la crisi arrivare. Questo vale per noi, per altre autorità, per gli economisti e per il settore privato in generale".
"Ben - ha detto Yellen - è stato immensamente coraggioso".
Link
"Non abbiamo visto la crisi arrivare. Questo vale per noi, per altre autorità, per gli economisti e per il settore privato in generale…".
Davvero?

La parola “prevenzione”, non ti dice proprio nulla?
Certo che no (o, meglio, sì… ma solo ad altre coordinate, del tutto secondarie, superficiali, rispetto alla sua valenza principale), se ignori la compresenza, non manifesta, dominante.
Il “futuro è imprevedibile”?
Certo che sì… o, meglio, noma solo se ne hai, di fatto, il controllo sostanziale.
Infatti, che cosa è il futuro?
È una “via” e una “direzione di marcia”.
Se le due “grandezze” coincidono, allora, il futuro è praticamente certo, poiché è perfetta la “regia”
Può sempre succedere che un meteorite distrugga la Terra, che il Sole la bruci o la lasci senza calore, che un terremoto sconvolga tutto, etc. ma… lasciando da parte certe discriminanti epocali (per altro, controllabili... per mezzo della propria ed assoluta grande concentrazione di massa, ma – per ora – lascia pure perdere questa ulteriore espansione del concetto).
Al di là di eventi di un simile calibro, il futuro è perfettamente prevedibile e previsto “qua, così”.
Ergo:
tutto quello che ti viene presentato come “nuovo”, risulta nella sostanza come “previsto, per te dalla dominante”. Il tuo “nuovo” è “già vecchio”, dalla prospettiva dominante, che è in costante vantaggio.
  

Arriva la ‘Kill Pill’, eutanasia legale per chi ha compiuto 70 anni
In Olanda, negli ultimi giorni, è salito agli onori della cronaca un argomento ancora molto divisivo nel resto d’Europa:
l’eutanasia.
L’associazione per il diritto di morire, infatti, ha proposto una sperimentazione perché l’eutanasia sia estesa in modo indiscriminato a chi ne faccia richiesta.
Non solo, dunque, per chi è malato terminale, malato mentale, affetto da imperfezioni e problemi fisici o più semplicemente stanco di vivere.
Ora l’associazione, il cui nome olandese è Nvve, vuole che l’eutanasia sia estesa d’ufficio a tutti coloro che hanno compiuto i 70 anni.
Noi vediamo che la società vuole una pillola del genere”, ha spiegato il direttore della lobby pro eutanasia Robert Schurink.
“Soprattutto la generazione del baby boom, che non ha paura di dire esplicitamente ciò che desidera. Vogliono avere il controllo sulla fine delle loro vite”. A prescindere dall’essere affetti o meno da patologie, fisiche o mentali che siano.
La pillola eutanasica sarebbe messa gratuitamente a disposizione di tutti gli olandesi che abbiano compiuto i 70 anni e comodamente ritirabile in farmacia.
La Nvve ha detto che nelle prossime settimane discuterà una sperimentazione con l’associazione dei medici olandesi e con i ministri di Giustizia e Salute. Questa servirà per assicurare che “la pillola non venga usata per il suicidio, l’abuso o l’omicidio”.
Ma solamente per procurarsi la “buona morte”.
Link
La "buona morte" è sempre un... "suicidio"... a meno che "sai quello che fai/sei".
Tutto ciò fa molto “comodo”, in uno status quo che tende al “farti desiderare il suicidio”.
Lo “stress”, infatti, ti mantiene in costante “tensione”, tanto da farti ammalare “senza ragione allopatica”, nel tempo. Ad un certo punto, il poterti suicidare ti sembra come la migliore delle notizie, per te. No?
Pensa a quale “risparmio”, tra l’altro, ottiene lo Stato.
Potresti continuare ad usufruire del welfare, ancora per decenni, ma… decidi di “farla finita, semplicemente, andando in farmacia”.
Il morire, in un simile modo, va conosciuto, poiché… devi essere pronto/a, pena un ritorno – ancora “qua, così” – molto più intenso e dominante.
Come sei trattato/a, usualmente? A cosa serve l’”evoluzione”?

Cellulari: ecco perché sono pericolosi.
Il primo distribuito in commercio, nel 1983, costava 4000 dollari ed era un privilegio per pochi, oggi è una nostra appendice e non sapremmo più farne a meno:
parliamo del telefono cellulare, croce e delizia della vita moderna.
Anzi, secondo gli studiosi e i ricercatori, più croce che delizia perchè nel suo utilizzo sarebbero più i contro che i pro. Volete sapere quali sono? Eccoli...
  • crea dipendenza
  • è pericoloso in auto
  • attenti ai selfie
  • i cellulari sono sporchi
  • insonnia
  • mancanza di comunicazione:
se da un lato il telefono dovrebbe aumentare le possibilità di comunicazione, sembra invece che il cellulare sortisca l'effetto contrario e non è difficile intuire il perché.
Con il viso sempre concentrato sullo schermo, raramente alziamo lo sguardo per vedere chi abbiamo davanti. Con la possibilità di mandare messaggi, difficilmente formiamo un numero e parliamo. Concentrati come siamo sul nostro cellulare, non siamo più in grado di sviluppare e portare avanti una conversazione.
Forse è arrivato il momento di usarlo con maggiore equilibrio...
Link
Già. È questa la “pericolosità” di un cellulare? Certo, anche queste sono problematiche, ma…
Uno studio conferma nesso tra tumori e onde elettromagnetiche.
Secondo uno studio condotto sui roditori ci sarebbero connessioni tra i tumori e le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari…
Link
Questa è più “sostanziale”. Non credi? La "Kill Pill (inconscia)" già esistente.
Da chi/cosa… dipendi?
"Da dove cominciare per diventare 'servi buoni e fedeli'?".
Papa Francesco
"Come primo passo, siamo invitati a vivere la disponibilità.
Il servitore ogni giorno impara a distaccarsi dal disporre tutto per sé e dal disporre di sé come vuole. Si allena ogni mattina a donare la vita, a pensare che ogni giorno non sarà suo, ma sarà da vivere come una consegna di sé.
Chi serve, infatti, non è un custode geloso del proprio tempo, anzi rinuncia ad essere il padrone della propria giornata
Sa che il tempo che vive non gli appartiene, ma è un dono che riceve da Dio per offrirlo a sua volta:
solo così porterà veramente frutto.
Chi serve non è schiavo dell'agenda che stabilisce, ma, docile di cuore, è disponibile al non programmato:
pronto per il fratello e aperto all'imprevisto, che non manca mai e spesso è la sorpresa quotidiana di Dio.
Il servitore sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario, a costo di interrompere qualcosa che gli piace o il riposo che si merita. Così, cari diaconi, vivendo nella disponibilità, il vostro servizio sarà privo di ogni tornaconto ed evangelicamente fecondo".
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Immerso/a in una simile “messaggistica”, come puoi maturare consapevolezza originale, relativa te “lato tuo, centrale”?
Non puoi, semplicemente.
Le avversità della vita sociale, ti coglieranno prima o poi in fallo, lasciandoti senza energia né forza, alla mercè di certe “rive”, che proclamano di un “regno nei cieli”, al quale ti concederai… arrendendoti, ossia, iniziando a combattere per ottenere un “posto in paradiso”.
La guerra tra impoveriti dentro, è reale.

Ma quale “debito, servizio, tempo che non appartiene?
Questo è un condizionamento post ipnotico, sempre attivo e “sempre vivo”. Qualcosa che prima o poi “ti avrà, se non lo ha già fatto”.

Durante la Rivoluzione francese, si forgiò il condottiero Napoleone, che emerse, di conseguenza (come un... parto, oltre che un "corso"). 
Per merito “suo”, da lì a pochi anni, la Massa – suddivisa in popoli – avrebbe iniziato ad essere dipendente da concetti apparenti, quale – in primis - “patria”:
  • una droga, per quei tempi, abbastanza nuova e molto potente
  • che, in breve
  • fece decadere la Massa nella dipendenza della “necessità statale”.
Il risultato fu quello che, "oggi", studi (e "vivi") come un "movimento dei popoli, che giunsero a... 'liberarsi'... dal vecchio stampo dominante".
  
Quale maggiore illusione?
Illusione delle illusioni è quindi la Poesia, eternatrice dei miseri ed aridi fatti umani, che si nutre a sua volta di Illusioni quali la Bellezza, l’Amore, la Patria.
Nelle "Grazie", questi valori riescono ad elevare gli uomini, simili a bestie, a esseri civili amanti della bellezza, della giustizia e della serenità....
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La Merkel contro il nazionalismo: “Fa regredire l'Europa”.
Durante il centenario della battaglia di Verdun Merkel e Hollande hanno criticato i nazionalismi…
Link
Ovvio:
“qua, così”, non giungi a comprendere quasi nulla, relativamente alla portata di ciò che, solamente, “ascolti distrattamente”.

Ti dicono tutto, in ritardo… in maniera tale che continui a rimanere preda dell’illusione di avere sempre capito tutto… ma, dopo, a distanza temporale di sicurezza. Sei, così, sempre in "ritardo".
Non c’è più nessuno, in vita, che ricordi quella battaglia. Non c’è più nessuna testimonianza diretta, dal "campo di battaglia"; solo politica e disinnesco. L'esperienza non ha insegnato nulla, a te, dunque... mentre è stata resettata, ad arte.
Quello che sai, ti viene riportato ed è, così, di parte.
La trasformazione è un cambio d’abito e nulla di più “qua, così”.
"La mia uscita da Unicredit? Alla banca serve certezzaSono momenti di vita aziendale che non si sa nemmeno bene come partono.
Quando viene a mancare quel minimo di chimica per andare avanti, senza dire chi ha torto e chi ha ragione, la mia filosofia è sempre stata:
meglio interrompere, meglio farlo consensualmente e comunque senza traumi, e guardare avanti.
Questo approccio l’ho sempre visto nell’interesse dell’azienda, di Unicredit:
bisogna evitare che si rimanga troppo esposti a incertezze, agli articoli sulla stampa.
Si taglia e si passa al futuro. È un approccio mio di vita che ho sempre avuto…".
Federico Ghizzoni
Sono momenti… che non si sa nemmeno bene come partono…
Svizzera alle urne per il referendum sul reddito base incondizionato a 2500 franchi.
Un reddito di 2500 euro mensili senza lavorare:
vi piacerebbe?
È quello che verrà chiesto ai cittadini svizzeri domenica prossima nel corso di un referendum costituzionale sull’introduzione del "reddito di base incondizionato" per tutti i cittadini, minori compresi…
Secondo i sondaggi, la maggioranza degli Svizzeri chiamati alle urne sarebbe per il No, ma per gli organizzatori è già un successo aver portato la proposta all'attenzione generale.
Link
Senza parole (anche facendo "quattro conti, alla mano"). "Cogli l'attimo". Inverti di... direzione. Inizia ad incidere nel "qua, così".
Del resto, se
Il male e la sofferenza sono permessi da Dio per maggior gloria sua e felicità per le sue creature. Questo sembra a prima vista paradossale, ma non lo è…”.
Non è un paradosso, poiché... "strategia dominante".
Per la maggior gloria” tua “e felicità”… accorgiti “lato tuo, centrale”.
È “ora”. E non è... "peccato".
È un peccato (nonchè, è diabolico), continuare così... "qua, così". 
Non è impossibile è solo... non possibile...”.
Stregatto
          
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1830
  
 

2 commenti:

  1. Ciao Davide.
    I giorni "lontano" da Sps sono molto strani. Mi rendo conto di quanto è profondo l'incantesimo. Di quanto è totale. Non so se riesco a passare ciò che percepisco ma, che diamine, è proprio come vivere in (almeno) due stati/mondi/ dimensioni completamente diversi. Il primo, nel mondo, con le sue regole e i suoi ritmi. Dove "non c'è nessuno nella macchina". Siamo automi a quel livello. Ci sono solo reazioni meccaniche e inconsce e chi VIVE, in quello stato è solo la dominante. Inoltre in questo stato non c'è traccia di focus, è come se, come se, fossimo lobotomizzati. Burattini tra le spire del firewall.
    Poi c'è il secondo stato (o forse vanno invertiti ;-)) dove c'è quiete e autocontrollo. Dove c'è distacco, presenza, dove percepisco che sono finalmente VIVO. Esisto.

    Mamma mia, madre mia:
    "Il morire, in un simile modo, va conosciuto, poiché… devi essere pronto/a, pena un ritorno – ancora “qua, così” – molto più intenso e dominante."
    Questi passi, come molti altri, sono scariche da 220volt.

    Domanda: Il fatto che la dominante non abbia empatia è dato dal fatto che è proprio un "virus-macchina" scappato di mano a...noi stessi?


    Venerdì, tra le altre cose, scrivevi: "Oppure, a livello esterno, gli umani risentono ancora della manipolazione di un’altra forma di… Dominio?". Mi aiuti a comprendere meglio? Si tratta ancora di Human Dominio?

    Non lascerò morire il mio canto.
    NON LASCERO' MORIRE IL MIO CANTO.

    Fabio

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    1. Caro Fabio, anche per me passare il fine settimana, "senza SPS", è molto strano. Tanto che mi sono accorto che "il fine settimana" serve proprio per il "reset". Altro che riposo.

      Perdi il ritmo.

      E ogni lunedì lo devi ritrovare (cosa non sempre immediata).

      Capisco cosa intendi. Ultimamente, mi sento come "senza aria", quando percepisco che le cose non cambiano mai (anche quelle più "piccole"). E'... diabolico, ossia, non è normale "lato mio, centrale".

      Il "virus" è tale anche al di là dell'esperimento. L'empatia è un'assurdo. La relazione è solo gerarchica...

      Ciò che intendevo è che "siamo in un caleidoscopio", per cui... non sappiamo dove inizi e dove finisca, il loop. La ragione dell'esperimento quale è? L'estirpazione della dominante? Ok. Ma... questa dominante, a cosa la dobbiamo "esternamente"? Sino a dove si spinge ed esiste il loop?

      Occorre fare attenzione, perchè questa è la mente (che è sotto ad incanto).

      Per cui, accorgiti e rimani sempre totale, coerente "lato tuo, centrale".

      Pena l'essere sempre dentro a qualcosa che ti centrifuga.

      Fissa te stesso, al tuo centro e mantieniti saldo da "lì".

      Il resto, non avrà più nessun potere su di te.

      Grazie Caro Amico :)

      Ti abbraccio. Serenità. Smile

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"Fai..." un po' Te.