lunedì 29 aprile 2024

Sassi e calcioni.


In certi casi la strategia è fondamentale...

“Voi non sapete chi sono io…”.
Piero Fassino

Doppi standard = “democrazia” = nazismo (gerarchia).

La Corte Penale Internazionale prepara il mandato d'arresto per NetanyahuNetanyahu sarebbe al lavoro per impedire che ciò accada, cercando la sponda degli Stati Uniti. Questi ultimi a loro volta, per aiutare ancora di più lo Stato ebraico, armato fino ai denti con l'ultimo pacchetto di “aiuti”, starebbero facendo un pressing senza sosta sulla Corte dell'Aia

Mentre

Il Congresso Usa rinnova la legge Fisa sulla sorveglianza, nonostante le preoccupazioni per i diritti civili. Ogni anno si raccolgono informazioni su centinaia di migliaia di cittadini senza un mandato, in violazione delle disposizioni della Costituzione americana…

E Snowden/Assange che (ti) hanno detto, infatti (nella sostanza)? 

Niente”, perché uno è dovuto scappare nella “dittatura” Russia, mentre l’altro è in ostaggio dell’occidente da “una vita”. E perché mai? Bè, per averti detto la verità.

“Giuri di dire la verità, solo la verità, tutta la verità. Dica ‘lo giuro’…”.

No? Laddove, “la legge (non) è uguale per tutti”. Questa è la “tua” sinistra, losca, realtà manifesta. Qualcosa che assomiglia alla “terra promessa”? Na; piuttosto, qualcosa che assomiglia a ciò che con-segue alla perdita o “cacciata dall’Eden”. Ergo, il... precipitato:

è già successo
continua a succedere
non visto che non c’è alcun “serio” impedimento
ovvero
Te “dormi”, mentre sei “te” a scegliere fra… decisioni altrui, premasticate, che com-portano (veicolano) sempre… “Roma”. 

Come x “tutte le strade”. Ci sei?

Netanyahu contro la Cpi: “non accetterò mai la loro autorità…”…

Tipico. Sì; dei “tiranni” = dei nazisti. La gerarchia, nella “gerarchia”. Qualcosa che ha senso; non il consueto “mistero de noantri”. Qualcosa che auto riverbera ovunque, persino nel “tutto”. 

Verità = il “Verbo” I-Ambientale (legge, strumento, memoria). 

Mentre il “Verbo” è, anche, un comando in codice (poiché necessita del fonema in una o + lingue “arcaiche”, guarda non caso)… al fine di azionare “meccanismi, dispositivi, marchingegni, etc.” come, ad esempio… “la montagna che va a Maometto”, qualora “Maometto non va alla montagna”. 

Ok? 

Apriti Sesamo”, non funziona se pronunciato in qualsiasi lingua moderna. Sei stato “interciso” (qua, così), nell’AntiSistema. 

“Babele” non ha creato tutte le lingue del mondo, per confonderti. “Babele” ha creato nuove lingue, distaccandoti dal “mondo antico”, per – indovina un po’ – sì, confonderti. 

La “vibrazione (codice)” era propria di quelle antiche lingue.
Come... linguaggio macchina.

Gli “automatismi” erano (sono) tarati su tali frequenze. Mentre le lingue odierne sono come “pistole caricate a salve”: fac-simile. Copie “Ogm”. Ibridi (tanto per cambiare). Non solo… Anche le tecnologie + “spinte e promettenti” come ad esempio la Blockchain, “servono” = nulla di nuovo all’orizzonte! 

È sempre AntiSistema, del resto.

Le criptovalute sono “decentralizzate”. Ergo, il centro del mondo è non lineare. Come se fosse “in un’altra dimensione” = non esiste; c’è, pre-disponendo degli attributi conferiti a El “Dio”. Come… “Avalon”. O tutta quella “storia mitica” della quale non sai + che fartene, poiché “fuori scala”. 

Ad esempio, il mondo di “Conan il Barbaro”. 

O del “Signore degli Anelli”.

Perché buttare via qualcosa? Suvvia! Poi, le cripto non sono decentralizzate, perché nella sostanza tutto è controllabile, sempre. Un po’ come anche la “India” nel post “liberazione dagli inglesi”. O la “Italia” nel post “liberazione alleata”. 


Tutto va da sé (qua, così). Anzi, (qua, xxx). Poiché l’I-Ambiente ne è la “anima (tecnologia silente)” funzionante, senza alcuna “necessità” del tipo, “energia, lavoro, denaro, fede, etc.”. 

Come convinci “Eywa” a prendere le tue parti? 

Su “Pandora” o sulla “Terra, è sempre uguale nella sostanza. Il “Genio (I-Ambiente)” funziona (terraforma ad hoc = “magia”), prendendo ordini da chi è grande concentrazione di massa: 

Te, ad esempio, quando ci sei, però

È l’esserci sferico, la “potenza”. Se, invece, esisti ma non ci sei, allora sei “te”. Inserito dove? Nell’AntiSistema, che ti ha ma “niente” (qua, così). 


Qual è il significato (sostanza) del termine “zoom”? 

Facendo zoom, ingrandisco. Entro nel merito, nel dettaglio. Approfondisco l’informazione. Sì, ma… cosa mi perdo, nel durante? La configurazione d’assieme: il “panorama”. Cioè, un altro tipo di “entrare nel merito, nel dettaglio, di apprendimento dell’informazione”. Nella sostanza, quindi, lo zoom fa perdere la “tramontana” o l’ago della bussola. Sarai un cannone a trovare l’indirizzo esatto che devi raggiungere, però, sarai nel paesaggio (qua, così) auto ritratto.

Ci sarai talmente dentro che “niente”. 

Lo zoom è una “cattura”. Specializzazione = compartimentazione stagna. Divide et impera. Babele. Una sorta di “conoscenza”, or dunque. Svalutazione. Relatività. Un po’ come la “fotografia”, per chi non la conosceva che, infatti, la vedeva nella sostanza = x ciò che sostanzia, ovvero, il continuare a... “rubarti l’anima” o sfruttarti.
Il ricordo va, di conseguenza, a coloro che si sono fermati “provvisoriamente” in un luogo, salvo “rimanerci” per tutto il resto della vita (qualcosa che vale, anche, per i nativi). E, in tale contesto, va da sé che tutto quello che ti succede, una volta giunto in loco, non è mai frutto del caso, bensì, è p-arte del copione de-scritto dal “Dr. Ford”. 

Allora, quando dai un calcio ad un sasso, per strada, cercando di colpire – magari – un “target”, che fai? Cercherai di colpire al meglio il ciottolo affinché vada in “goal”, tuttavia, lo stesso sarà s-oggetto ad ogni “legge ambientale” = il caso esiste ma non c’è. Ora, nel momento in cui il sasso non va dove hai mirato, significa che non sei stato “bravo”? E che quindi non c’è alcun significato emanantesi dalla, comunque sia, “operazione”? Assolutamente no. Infatti, è come “farsi fare le Carte” o l’I-Ching o le Rune, etc. Uhm:

vedi un piccolo sasso x strada
lo calci, mirando a qualcosa (persino)
va… dove deve andare = ?

Segue una direzione pari al proprio “destino”, ergo il destino non è proprio tale “destino”, perché non lo volevi mandare dove è andato, inoltre, il sasso era in quiete e mediante un calcione è finito chissà dove, alfine, fermandosi da qualche parte = ? 

Cosa ne auto estrai, ricavi? Sei desolato per il mancato bersaglio? Come ti senti? Cosa ti sfugge, oltre albersaglio? Se lasci perdere il sasso e la “sua” destinazione, cosa c’è per… “te”/Te? 

Ecco dell’altra relatività:

“te” sei… qualcosa
Te sei… ben altro (l’opposto a livello sostanziale).

Quindi:

il sasso viene calciato da “te”/Te
deviando rispetto all’obiettivo del calcione (quasi sempre)
ma subendo un “destino” del tutto artificiale (comunque, causale)
e, infine, stazionando in un altro luogo comune, nuovamente in stasi ma “girato ad angol giro” rispetto a… prima.

Quanto c’è di “te” e quanto di Te, in quel non solo gesto? Vedi che Te ci sei sempre, nonostante “te”. Però, come se fossi “diluito” in quel “tutto” che presupponi essere, prendendo in considerazione la presunta intera… figura. 

Ecco il “sasso ed il suo destino”.

Re Carlosta meglio e martedì torna in pubblico, progressi nella lotta al cancro…”, Buckingham Palace prova ad allontanare le voci sulle sue condizioni di salute…

E...
Re Carlosta malissimo, aggiornato il piano Maine Bridge per il funerale, condizioni di salute gravissime…”…

Bah!
Hai voluto la “bicicletta”? Allora pedala! Oppure, te l’hanno “regalata”? Uhm. “Temi i greci anche quando portano doni…”. Trovi? “Non accettare le caramelle dagli sconosciuti…”. Già

Inizia sempre così (qua, così). Inizialmente la “droga” ti viene offerta. E re-stare tra “amici” fa sempre piacere. Poi, con l’instaurazione della “in-dipendenza”, tutto vien da sé = va da sé. 

E, “ciao!”. 

A (in) quel “punto (di sospensione)” dovrai avere sempre soldi per ripagarti l’ennesimadose”, come per Svevo con quella fottuta “ultima sigaretta” che… non passa mai. 

Ergo, che devi continuamente ri-acquistare, ri-pagare e ri-consumare, al fine di auto consumarti alimentando chissà mai chi/cosa. 

Di certo, non l’I-Ambiente. Ovvero, manutenendo l’AntiSistema, ch’è “tutto” ma non l’I-Ambiente

Quanti calcioni nel sedere ti occorrono per… “cambiare registro”? Per questo, col “volemose bene” non vai mai da nessuna p-arte, fermo restando che sei sempre (qua, così), guarda non caso. 

Quando un qualsiasi scritto termina sul finire del foglio, cosa sostanzia? La totalità! Oltre a quel foglio non c’è + alcuno spazio “calpestabile” = questa è la “tua” realtà manifesta di ogni dì e notte. Oltre, non vai. Perché, non scorgi nulla Oltre a tale “cortina fumogena” che consideri la… “tua realtà”. 

Sei auto rin-chiuso “dentro”.



Macchina con marchingegno per il segnale portante

Infatti, Te sei auto confinato in profondità: Oltre all’esistere (“te”). Esisti ma così (qua, così) non basti mai al fine dell’innesco. Cioè, non ci sei. E senza l’esserci, “ti attacchi e tiri”. 

Ecco il “lavoro”. E la “carota” del denaro. 

E, “Marx” con tutta la Cgil, i fedeli destrieri, i loschi sinistri ed ogni ibrido ambidestro. Non si salva niente nell’AntiSistema. Essendo totale! Per questo devi salvarti da Te, guardandoti da “te”, in primis. Lo schifo proprio

Come avere una carogna in casa. 

Oppure, come avere continuamente “sensi di colpa”, del tutto artificiali = è-voluti. Tagliare di netto con tutto ciò, comporta “ritornare indietro (nella sostanza)”, come se riavvolgessi il nastro, dato che è già successo e continua(va) a succedere = sei ritornato verso l’origine del “trauma”

Il “dolore” blocca, oltre a fare male. 

Al di là del dolore, però, brilla sempre l’essere “solare”: l’esserci. Te da Te in Te per Te con Te. Ok

Sei Te il vulnus = la ferita aperta, da cui sgorghi in altri termini surrogati che, a quanto non pare, alimenta i “vampiri” eco-dominanti AntiSistemici. 


Così, Te che sei eterno, ti auto rigeneri continuamente, ma avendo conficcate le “cannette” ecco l’alimentazione AntiSistemica per… loro. Mentre a Te rimane sempre quel “tot” che ti mantiene in grado continuamente di “rinnovarti (il sopravvivere di 'te'))”, come in un “polmone d’acciaio” da cui… ‘ndo vai.  

L’immagine dell’ingranaggio all’interno della macchina, ti raffigura e configura a pieno = significa, comporta ed indica “la verità, solo la verità, tutta la verità…”. Allora, infilato, come un sassolino, nella macchina… sei nella situazione di “prenderla a calci”. 

Ecco l’innesco, il segnale portante, la diretta. Te

Filo del discorso (sostanziale)

Ecco come metti a fuoco (inneschi) persino lo zoom.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3693
prospettivavita@gmail.com


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