lunedì 12 febbraio 2018

L’evoluzione è-voluta.



L’evoluzione “è voluta”, da non sai mai esattamente “Chi”. 
La realtà manifesta “qua (così)” è… evoluta (sviluppata), così come lo è un piano dell’ingegno (interesse privato), in una strategia perfetta (soprattutto se immanifesta, ossia, rimandante all’automatismo - fermo immagine - simbolico “Dio”).
C’è chi insegue il progresso e chi lo anticipa”.
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Ma (ma), ecco la “cattiva notizia”:
sei nell’AntiSistema (la negazione dell’utopia “come dovrebbe essere” il Sistema”)
perché (dove)
hai sviluppato, guarda non caso, due fondamentali dipendenze, 1) dall’energia e 2) dall’alimentazione.
Probabilmente, ti sembrerà un’unica dipendenza; infatti, si tratta pur sempre di “alimentarti attraverso l’energia”. Tuttavia, fa più “effetto” scindendo la questione in tale maniera:
l’energia riguarda ogni forma di calore e di alimentazione artificiale
l’alimentazione riguarda ogni forma di approvvigionamento naturale…

venerdì 9 febbraio 2018

Senza dimostrazione.



Il fuoco è... “contagio”.
La “formula” è un atteggiamento semplice
Non potrebbe essere altrimenti. Pena l’auto decadere nella complessità, che indica a livello sostanziale… l’esistenza di un interesse di parte (privat3) e, di/in conseguenza, una “giustizia uguale per tutt3” ma (ma) parziale e relativa a…
Una giustizia sulla carta (teorica).
Come la pubblicità che, di fatto, “è” nel momento in cui serve che la Massa pensi alla giustizia e che “giustizia sia fatta”:
in nome della legge, la dichiaro in arresto…”.
La “formula” è l’atteggiamento (coerenza) che consiste nell’applicazione di un solo “articolo”. Quello che:
celebra, realizza e sostiene la giustizia ad angolo giro, in quanto a valore universale e fondamentale, alla base della forma umana, sociale ed ambientale.
Tale giustizia assolut3 riguarda tutt3 (non solo l'umanità).

giovedì 8 febbraio 2018

Come iniziano le “cose”?



Puoi ricordare, probabilmente, “chi ha inventato, cosa” e/o “chi ha creato, tutt3”.
Puoi, forse, avere studiato “chi ha aperto la tal via”, etc.
Ma (ma), non sei mai cert3 che si tratti del medesimo principio
 “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero...”.
Matteo 11,28-30
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero... eppure, si tratta sempre di un giogo...
Il giogo è un dispositivo, concepito fin dall'antichità per la trazione animale, che, applicato alla parte anteriore del corpo di uno o più animali da tiro, ne permette la sottomissione, l'attacco di una macchina e la manovra da parte di un operatore, posizionato posteriormente o a lato.
Per estensione, il termine è tradizionalmente usato anche per fare riferimento all'unità operativa, generalmente una coppia di buoi
In araldica è inoltre un simbolo di sottomissione...
Link   
Ti sembra che di volta in volta, cambiando il contesto, cambi anche la sostanza di ciò (cosa = chi) continua a ripetersi nel (dove) “qua, così”. 
C’è un dubbio, quindi, proprio al centro portante della “tua” esistenza in vita, nella forma sociale ambientale, reale manifesta, AntiSistemica (poiché nega assolutamente l’utopia “come dovrebbe essere” del cosiddetto… Sistema). 
Ricordi?
Dai a Cesare ciò che è di Cesare”. 
Quindi: 
accorgiti, riconosci e, dunque, chiama attraverso il giusto termine, ciò che – al contrario – tendi ad assumere in quanto ad oppost3, scambiat3 (sostituit3) direttamente.

mercoledì 7 febbraio 2018

Esistere e… il campo magnetico della personalità.



Le divinità vivono in eterno. Ed esistendo sempre e in ogni luogo fondano la durata e lo spazio…”.
Isaac Newton
La compresenza, sullo/nello stesso “piano” della realtà manifesta “qua”, di entità fisiche (a Filtr3 di Semplificazione attiv3) determina ciò che è stato descritto in termini scientifici, ossia, la formazione ed azione di un “campo magnetico” o personalità (ed effetti collaterali della personalità), in grado di interagire e persino sovrastare ogni altra forma di “aura” già esistente, oppure che esisterà in seguito. 
Il campo morfogenetico è un altro aspetto della medesima personalità (che ha la caratteristica di essere divenut3 “Dominio” per ogni e qualsiasi “simile”). 
Ovvero, tali ripercussioni nella/sulla realtà “qua”, vanno a polarizzare tutt3 trasformando in “così” la versione del “qua”
La sussistenza e la consistenza della personalità Dominio, emanata da un corpo fisico, in carne ed ossa… per il “solo” fatto di esistere ed esserci, va ad alterare la forma sociale, ambientale, etc. vivente, deviando l’intero “carico” lungo la prospettiva della sopravvivenza, essendo – il Dominio – un aspetto della realtà potenziale, basat3 sull’intenzione di far propria la Terra, in toto (proprietà privata). 

martedì 6 febbraio 2018

Il “Sistema”.



Borse europee, l'ondata di vendite manda in fumo 242 miliardi
Link 
Ancora notizie di questo tenore? 
In fumo non va niente “qua (così)”, dato che “tutt3 si trasforma”.
Questi sono soldi che passano solamente di tasca o di... recipiente.
Questo Spazio (Potenziale) Solido non è “migliore” rispetto a tant3 altr3, ma rimane libero di esternare “come dovrebbe essere (utopia)”. 
Ciò fa la differenza, e... si “vede”.
Infatti, non vi è alcun interesse trasversale in grado di infiltrarsi in tale assieme, poiché ogni simile pratica ed aspettativa non ha alcuna possibilità di attecchire, essendo il valore universale “giustizia ad angolo giro”, il cardine (punto di sospensione) del fondamento che vive e regna “qui”. 
C’è, infatti, una sostanziale presa d’atto della situazione di fondo, caratterizzante la realtà manifesta “qua (così)” che, logicamente, può essere definit3 come “Dominio”

lunedì 5 febbraio 2018

Funzione, funzionale, funzionante, funzionamento, funzionare.



Empedocle si sbagliava riguardo al modo in cui vediamo, ma ha scoperto una verità universale.
La percezione umana è limitata. Crediamo di abbracciare il totale quando in realtà ne vediamo una frazione…”.
Mileva Maric
Da molto, in questo Spazio (Potenziale) Solido, è stato superato il ricorrere a termini “alla moda”, quale karma, (bio)diversità, tempo, reincarnazione, etc. allorquando il riferimento è alla “tradizione, convenzione”, mentre – al limite – l’occasionale utilizzo è sempre in termini di significato (che cosa significa). 
Cioè, 1) che “cosa” e, di più, 2) “chi” indica… la tal espressione. 
È allora, da un tale “panorama unico (indipendente dalla prospettiva, dalla parte e, dunque, dalla ‘necessità’ segreto)” che puoi usufruire del conseguente accorgerti, cogliere l’attimo, fare attenzione, focalizzare, mirare attraverso tutt3 te stess3. 
Ossia, evitando di continuare a vorticare nel loop AntiSistemico, “qua (così)”, senza alcun termine fisico di riferimento assolut3 “a monte”:
cosa
e, soprattutto
chi.

venerdì 2 febbraio 2018

Dove si trova il “a monte”?



L'approccio delle case produttrici di software al problema della pirateria risulta in alcuni casi ambiguo, visto che la pirateria incrementa la diffusione del software dell'azienda e nel lungo periodo può beneficiare l'azienda stessa;
per esempio un dirigente della Microsoft, Jeff Raikes, ha dichiarato che la Microsoft preferisce che si pirati il loro software piuttosto che quello della concorrenza…
È indubbio che uno dei fattori dell'incredibile successo della playstation in occidente sia da attribuirsi al costo irrisorio della modifica hardware che permette di eseguirvi software pirata…
Link 
Le “cose” non stanno esattamente per come ti sembrano e per come “te le ragioni. Viste dall'altra parte della barricata, sono diverse e, spesso, all'opposto di ogni convinzione che circola in Rete.
Se (se) esiste il diritto d’autore, perché sul mercato hanno iniziato ad apparire, a partire dagli anni ottanta, i famosi duplicatori di cassette e poi i videoregistratori? 
E perché tale trend ha continuato a ripetersi, evolvendosi di pari passo all’indice di introduzione di nuovi dispositivi e tecnologie per la riproduzione musicale e non solo? 
Si tratta di lungimiranza e di nonsoloeconomia (evoluzione del controllo, sino a diventare totale).
Lo puoi comprendere, liberamente - e, più nel piccolo - constatando come il Pil sia un indice che, ormai, tiene in considerazione qualsiasi tipo di “fenomeno” che accade, in virtù di tutt3 ciò che va a creare in termini di “economia, finanza, speculazione”. 
Non a caso, infatti, in tale “calcolo” sono stati introdotti anche i fatturati (stimati) provenienti da ambiti illegali, come la prostituzione, il traffico di armi e lo spaccio di droga.
Il mercato “nero”, insomma, aiuta il Pil ad assumere un aspetto “migliore”, in termini di numeri e, dunque, di regolazione “a valle” di qualsiasi altro tipo di “calcolo”. 

giovedì 1 febbraio 2018

Le pagine non scritte.



Se lanci la moneta, dopo una serie significativa di volte, ti ritroverai con una percentuale di “testa/croce” all’incirca del 50 per cento. Eppure, la realtà manifesta “qua (così)” non è contrassegnata da una tale eguaglianza, ma, piuttosto da una certa “similitudine (equilibrio)” nella sostanza di ciò che succede e continua a succedere (quindi, a partire da un evento cardine “già success3”). 
La statistica abbinata al gioco aleatorio/combinatorio, riporta altresì che il Banco vince poiché le regole l3 preferiscono, nel senso che si è riservata la maggiore possibilità matematica di riuscire vincente complessivamente nel monte giocate. 
Qualcosa che il singolo giocatore non può osservare (ma che può credere di sapere), poiché la propria esperienza all’interno del Casinò è limitata dal fattore “denaro ancora disponibile”. 
Ergo, l’esperienza del Banco e quella del giocatore è completamente diversa, anche solamente in termini di continuità
Infatti, per l’un3 è un affare, mentre per l’altr3 è…tentare la fortuna”. 

mercoledì 31 gennaio 2018

Continua ad immaginare mentre respiri e vivi.



Intendiamoci; al mondo - “qua (così)” - non c’è nulla al di fuori del “proprio” posto
Un posto che è una parte, un ruolo, assegnat3. 
Ogni “tua” scelta fa sì che, tale assegnazione, possa anche cambiare, senza per/con questo andare a cambiare la forma della realtà manifesta AntiSistemica.
In questa maniera, ogni “tua” decisione vale solo per ciò che ti sembra:
libero arbitrio, libertà di scelta e di espressione, democrazia, progresso, evoluzione, diritto, etc. 
Ma (ma) nella sostanza, tale parte trova sempre un “equilibrio” nella pronta controparte che, immantinente, s’aziona non appena tu cambi “idea”, in maniera tale da mantenere l’uguaglianza impostata a livello di equazione:
qualsiasi espressione = AntiSistema.
Di più, la sottigliezza dell’equazione è arrivata al punto di:
qualsiasi espressione = qualsiasi espressione.
Ossia, l’immanifestazione del Dominio è replicata a livello di “soggetto sottinteso”, nel momento in cui l’operatore “=” incorpora per default anche il risultato da auto manutenere (alias, l’AntiSistema). 

martedì 30 gennaio 2018

Non illuderti.




Illudere (dal latino In e Ludus... giuoco e figurativo inganno… Prendersi giuoco di una persona e quindi gabbare, ingannare con false apparenze… Link).
Entrare nel gioco, in-ludere, non significa per lui solo entrare in una dimensione illusoria, già di per sé instabile, ma anche esporsi al rischio e infine partecipare di quello stato "incandescente" ben noto all'esperienza del giocatore d'azzardo.
La bella felicità descritta (e rimpianta) da Huizinga si drammatizza nel senso suggerito dalla comune espressione "mettersi in gioco"…
I giochi e gli uomini – Roger Caillois
In©ludere = introdurre, inserire, unire… nel giogo
Link 
Il "pubblico dibattito (illusione)", da sempre, è di trovare l’organizzazione della forma sociale veramente libera dal controllo centrale.
Ti dicono che “forme decentralizzate e distribuite = democrazia”.
Quindi, è riconosciuto che ancora non si è raggiunto un simile livello di libertà e giustizia sostanziale.
Quindi, perché si crede che ciò che controlla “l’eterno ora”, permetterà un simile livello del progresso democratico?
“Qua (così)”? Non succederà mai, autenticamente
Potranno accadere solamente progressi di parte, così come con un “buon” avvocato vinci (ti compri) qualsiasi causa in tribunale.
La legge è uguale per tutti”, ma… preferisce chi si può difendere meglio…
E la cosa “bella” è che lo sanno tutti. 
Ma (ma) è come se si stesse partecipando ad un gioco di ruolo, dove non basta sapere che è così; lo devi “dimostrare” e lo puoi fare secondo determinate regole:
le regole del giogo (la legge)”.
Qualcosa che odora di inganno, quindi. 
Di “giustizia prospettica”.
È come se durante il sonno, non ti riuscissi più a risvegliare (ma da svegli3 nell’incubo), ed ogni movimento risultasse bloccato e bloccante, con qualcosa (qualcuno) che si muove nell’ombra.
Sarebbe (“è”) come assistere impotentemente alla propria distruzione (consumazione)…
Link 
Sei, dunque, “in gioco (nel gioco)”


lunedì 29 gennaio 2018

La realtà manifesta è la personalità del Dominio.



Nessuno ha mai immaginato di fare un unico fagotto, della intera realtà manifesta, e di metterselo in spalla, imbracciando la via della propria vita?
A parte la curiosità, che fa la domanda… leggi la stessa frase, descritta in questa maniera:
nessun3 ha mai immaginato di fare un unico fagotto, della intera realtà manifesta, e di mettersel3 in spalla, imbracciando la via della propria vita?
Quale differenza noti? Sì. Quel “3”, che si ripete e che, probabilmente, non sai come pronunciare mentalmente (e non solo).
Ebbene, quel “3” è la contrazione del quantificatore esistenziale “∃”. 
Di più, a questo link puoi ritrovare (ricordare) che cosa significa.
Il fatto che l’infrastruttura Web sia quella di un Blog, prevede che i Bollettini descrivano come un flusso, che si manifesta e scorre via continuamente
Il che non permette di fissare dei paletti, al fine di ricordare sempre le caratteristiche di questo Spazio (Potenziale) Solido (a meno che, non si fissa tutt3 ciò in una apposita pagina, ad hoc). 
Le persone che si affacciano, leggendo il tal Bollettino, soprattutto se è la prima volta non sono al corrente di dette caratteristiche e non trovandole immediatamente in qualche parte della home page, si disperdono nel classico bicchiere d’acqua.
Si tratta, dunque, di una mancanza organizzativa, oppure, di idee poco chiare? 

venerdì 26 gennaio 2018

I due cardini e la chiarezza (fa tre).



È venuto il momento di “fare pulizia”; di dare massima espressione alla chiarezza, perlomeno nell'intenzione di...
Per oggi, la regola del “3”, riunificante il “genere (maschile/femminile)”, verrà accantonata; perché deve essere solo che chiaro il corpo del messaggio attuale. 
Ossia, alla luce del cambio di “stile” nel linguaggio utilizzato per comunicare:
trovare il modo per accendere le luci sul Dominio e non spegnerle mai più, sino al momento del suo disarmo e scioglimento di tale Ordine.
Questo “è” il motivo per cui esiste questo Spazio (Potenziale) Solido.
Di conseguenza, deve essere lampante ogni ambito di tale doverosa missione. 
Quindi, il motto centrale e portante, sarà sempre quello di condividere informazione comprensibile, utilizzando ogni tipo di “filtro”, pur di rendere sempre più evidente e logica la situazione reale manifesta, dalla prospettiva dell’intenzione che la comanda assolutamente: 
il Dominio
Considera questo Bollettino come l’inizio di tale dimostrazione (al pari di quella scientifica, ed avente significato e giurisdizione tanto quanto quello della legge).

giovedì 25 gennaio 2018

Una dima perfetta.



C’èquesta “fiction”:
Damnation
Ovvero, dell’auto intrattenimento inserito nel contesto quotidiano della “tua” vita “qua (così)”. 
Qualsiasi opera è una derivata della App “intelligenza”, situata all’interno del corpo umano, così come un “moderno” Pc ti insegna indirettamente
Qualsiasi infrastruttura, analogamente, è una esternazione, una riproiezione esterna dell’interno “moda (dima, capacità, elaborazione)”. 
Quindi, viene da pensare che l’esterno raffiguri l’interno, dando – così – luogo ad un loop, che ti prevede sempre come “sia causa che effetto”. 
Ma (ma) questa “equazione” è parte di una “massima”, alias, manca qualcosa (realmente… qualcun3), di modo che… il loop “motore” possa continuare a funzionare attraverso (di) te che, nel durante, ti sei auto trasformat3 (secondo abitudine alias riprogrammazione) nella versione (di) “te”. 

mercoledì 24 gennaio 2018

Una sola ragione: quella fondamentale.



Si dice, poiché lo hai già ritrovato descritto, che “il tempo è galantuomo”. 
Già
Forse perché “(prima o poi) tutti i nodi vengono al pettine”?
Ma (ma) esiste un lungo termine nel quale “saremo tutt3 mort3”...
Del resto, “chi semina vento raccoglie tempesta”. No?
Quale è il significato di questi modi di dire (che hanno, comunque, una base di verità sostanziale)? 
Non ti sembra che piuttosto di essere galantuomo, il “tempo” è – di più – un riflesso, un effetto collaterale dell’ordine “azione – reazione”? 
O, meglio ancora, del contrasto (strategia) “ragione fondamentale – re/azione”? 
“Qua (così)” è tutt3 interesse, prospettiva, parte, privat3, ego “cattivo”, etc. 
Per cui, in tale “tempo”, se (se) la forma sociale e quella umana è diventata così (oppure lo è sempre stata) deve pur significare qualcosa (qualcun3), poiché “nulla succede per caso (quando non lasci nulla al caso)”. 

martedì 23 gennaio 2018

Una certa convenienza.



Perché puoi parlare fisicamente di una nave
Perché esiste l’acqua e, di più, perché c’è un suo accumulo “magnifico” che puoi chiamare, per abitudine, convenzione e “necessità (comunicazione, intesa, riferimento comune)”, fiume, lago, mare, oceano, etc. Qualcosa che sostiene
Perché puoi parlare di un'automobile? 
Perché esiste, analogamente, la terra “calpestabile”. Non solo una superficie
Perché puoi parlare di un aereo? 
Perché può volare, dal momento in cui esiste l’aria (il cielo, l’atmosfera), etc. L'essere dentro a qualcosa.
Insomma, qualsiasi sia l’ambito che prendi in questione, esiste sempre (sempre) il relativo, funzionale, “sfondo (scena portante e centrale, sostanza, contenitore, etc.)”. 
Quella struttura della “materia” che permette di… anche quando la materia non sembra nemmeno esserci, dato che per materia sei abituat3 a concepire qualcosa di solid3
Espandendo tale concetto, però, materia “è” tutt3 ciò che esiste (nonostante, la materia non esiste), anche se nel/sul piano della non manifestazione (alla “lungimiranza” della capacità organica del corpo umano) e non solo sul piano del giudizio umano.
La diatriba sulla esistenza, o meno, dell’eterequindi, a cosa ammonta?
Di più, sostanzialmente, che cosa significa.

lunedì 22 gennaio 2018

Doppiare l’orizzonte degli eventi.



Il libro è diviso in quattro parti… dove Hobbes espone i principi filosofici e antropologici che portano alla sua teoria politica, analizza i modi in cui uno Stato deve essere costituito, descrive… la natura e i diritti di uno Stato cristiano… descrive il regno delle tenebre comeuna confederazione di ingannatori che, per ottenere il dominio sugli uomini nel tempo presente, si sforzano, con dottrine oscure ed erronee, di estinguere la luce…
Link 
Era il 1651, e lo “è” anche “ora” (ancoraggio, ancora oggi). 
Il “regno delle tenebre” non è quello del Supremo Imperatore delle Tenebre, combattuto dal Grande Mazinga nella famosa saga.
Trema il regno delle tenebre e del male
dalla fortezza della scienza arriva
con i suoi pugni atomici Mazinga…
Oppure, sì?
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, ovvero l'antico popolo greco dei Micenei, che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale e per questo i loro corpi divennero deboli e per sopravvivere devono trasformarsi in cyborg.
In tempi più recenti un gruppo di ufficiali guidati dal perfido generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce del regno e ne trasforma la popolazione, parte in soldati robot (tra questi anche il loro monarca, principe Kerubinus, che viene imprigionato) e parte in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista.
A capo dei Mikenes vi è il malvagio Supremo Imperatore delle Tenebre… che risveglia il suo popolo per spingerli all'azione per lasciare il sottosuolo e tornare a vivere sulla Terra…
Link 

venerdì 19 gennaio 2018

Risposta ambientale.



L’eco, la risonanza, il ripetere… dunque, il loop
Non solo. 
Nel loop ci entri, come in una gabbia e, senza accortezza, non te ne avverti oppure credi che sia soloabitudine
L’eco e la risonanza sono, invece, informazione ambientale: 
memoria frattale espansa (“è già success3”, molto utile in funzione di “logica per la previsione del futuro e dell’auto decodifica del presente”quindi per la rilettura anche del passato, sino al momento in cui “è già stato gettato il sasso nello specchio d’acqua, ch’è diventato quindi palude”).
L’informazione frattale espansa è segnale di clock:
“progetto”, che viaggia e che rimbomba e rimbalza ovunque, attraverso la qualità della ubiquità e, d’assieme, della località e della non località. 
Ossia, l’informazione codifica sia risonanza planetaria, che eco limitat3 ad una giurisdizione più contenuta; ad esempio, ciò che riguarda te – in quanto a singolarità che sopravvive nel dato luogo, nel tal modo – e ciò che riguarda “te” – in quanto a singolarità che sopravvive nella pluralità via via collegata alla globalità.