In fumo non va niente “qua (così)”, dato che “tutt3 si trasforma”.
Questi sono soldi che passano solamente di tasca o di... recipiente.Questo Spazio (Potenziale) Solido non è “migliore” rispetto a tant3 altr3, ma rimane libero di esternare “come dovrebbe essere (utopia)”.
Ciò fa la differenza, e... si “vede”.Infatti, non vi è alcun interesse trasversale in grado di infiltrarsi in tale assieme, poiché ogni simile pratica ed aspettativa non ha alcuna possibilità di attecchire, essendo il valore universale “giustizia ad angolo giro”, il cardine (punto di sospensione) del fondamento che vive e regna “qui”.
C’è, infatti, una sostanziale presa d’atto della situazione di fondo, caratterizzante la realtà manifesta “qua (così)” che, logicamente, può essere definit3 come “Dominio”.
Ossia, avente il Dominio in quanto a ragione fondamentale, “a monte”.
Laddove, per Dominio, s’intende una o più persone, in grado di detenere il controllo planetario, facendo regolare perno sugli attributi che, storicamente, si confidano appartenere a (e descrivere) “Dio”.Esser3 uman3, come te… invece.
Qualcosa che fa nuovamente la differenza, non visto (ma calcolato) che… “Dio” è sostanzialmente impalpabile, mentre un essere umano è assolutamente “arrestabile”.
Ergo:
“Dio” è filosofia (politica, strategia, apparenza).
Un aquilone che vola alto nel cielo (anzi: nell’alto dei cieli) e che attira gli sguardi di chiunque, “qua (così)”, teme per il “proprio” futuro... nella presunzione dell’al di là.
Nel “tempo”? No.Nel non poter fare altro che… “dimenticare”.
Insomma, ti hanno detto un sacco di… verità di parte o parti di verità.
Non a caso, la giustizia AntiSistemica è una forma comune di auto inganno collettivo, portat3 avanti automaticamente… anche se hai la più che sensazione, la dimostrazione pratica quotidiana, che si tratta di un modello privato inserito nel fondamento comune.Perché le “cose” vanno solo in una direzione?
Perché ti sei abituat3 a ragionare in termini di “calendario”; solo in “avanti” o, perlomeno, in una sorta di “avanti”... che non è una direzione coincidente con il tuo intento ma (ma), di più, con la strategia della consistenza del Dominio.
Qualcun3 che se (se) non riesci a dimostrare, allora (allora) significa che non esiste? No.Infatti, il Dominio “non esiste; c’è”.
L’interferenza ti porta a credere che in questa sede tu stia prendendo atto della realtà manifesta “qua (così)”, attraverso un approccio perlomeno “fantasioso” oppure filosofico.
Vero?Una delle tante “teorie” strampalate, in libera circolazione.
Una voce d3l coro, per cui ti sembra di non potertene fare niente.Ed è proprio così, se (se) hai intenzione di continuare a sopravvivere come una marionetta biologica, avente come unico interesse tutt3 ciò che viene installat3 nella “tua” mente in-conscia.
Persone così, in questo Spazio (Potenziale) Solido non ritrovano e ricordano proprio nulla, se non… il solido frontale che puoi ricevere andando a sbattere contro un muro indeformabile.Sì.
“Qui”, trovi “solo” fermezza, accortezza, lungimiranza, coerenza ed atteggiamento “formulare”.
Ossia, tutt3...E se il feedback ambientale è trascurabile (il “tuo” interesse verso ciò che hai già dimenticato), è assolutamente rilevante – all’opposto – il medesimo ritorno di fiamma, allorquando ribalti l’orizzonte degli eventi prendendo in considerazione l’esistenza della memoria frattale espansa in termini di “tutt3 è ver3”.
Cioè:
quando il feedback ambientale
da trascurabile
diventa
assolutamente
fondamentale.
Se (se) non interessa a nessun3 ciò che viene riportat3 “qui”, significa che tale risposta è un dato di fatto “bulgaro”, alias… tipico della libertà di cui si gode in regimi dittatoriali.Solo che “qua (così)” non hai più una canna di fucile puntata alla tempia.
Di più, certi modi di fare sono stati superati “grazie” all’apporto evolutivo della scienza e della tecnologia “deviat3”.La legge è un modo comodo per imbrigliare le persone a/in qualcosa che funge da riferimento auto zavorrante, in maniera tale da rendere obsoleta persino la necessaria “canna di fucile” troppo palese e troppo esplicativa, ormai.
Non a caso sei nella società dell’apparenza, laddove tuttavia il fondamento è tutt3 fuorché apparente ed impalpabile, essendo uno “Stato Solido del Dominio”.
Ormai, dovresti sapere del perché in questo Spazio (Potenziale) Solido si definisce AntiSistema, la realtà manifesta “qua (così)”.Vero?
Perché è la negazione sostanziale del Sistema, laddove per Sistema s’intende l’utopia “come dovrebbe essere”.Ossia, una realtà manifesta giusta ad angolo giro (senza alcuna prospettiva, cavillo, interferenza, etc.) in quanto a valore assoluto “a monte”.
Ma (ma), prendi pure atto di alcune definizioni di Sistema, che puoi trovare illustrate nel riferimento globale di/in Wikipedia.
sistema – in generale è un insieme di elementi funzionali connessi tra di loro per formare un tutt'uno organico e caratteristico
sistema – in filosofia è il tentativo di definire una volta per tutte la realtà, partendo da principi fissi e determinati
sistema – in politica è l'insieme delle relazioni fra individui e soggetti politici e i processi grazie ai quali si implementano le decisioni della collettività
sistema – è il nome con cui i camorristi definiscono la rete malavitosa e la criminalità organizzata, altrimenti conosciuta come Camorra…
sistema – nell'informatica è un computer (o un insieme di computer)
Sistema – termine usato nei giochi quali totocalcio, superenalotto, ecc. …
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E nel momento in cui questa “relatività” rimane apparentemente orfana del riferimento assoluto, di conseguenza, “tu” rischi di prendere lucciole per lanterne (o viceversa).
La definizione “camorristica” di Sistema è quanto di più vicino alla realtà dei fatti... che puoi senza ombra di dubbio rilevare sopravvivendo “qua (così)”.Non si sbaglia, infatti, a definire la realtà manifesta “qua (così)” come… camorristica (senza offendere ogni altra forma di malavita organizzata che, comunque, non deve sentirsi da meno, dato che si tratta solo di sinonimi, aventi lo stesso significato)… assumendo le cronache quotidiane che ti narrano le notizie avvenute il giorno prima o poche ore fa.
E tu non esiti a definire tutt3 ciò come... Sistema?
Un po’ di rispetto, per favore.AntiSistema “è” perfett3:
calza a pennello.Ed è congru3 con la sostanza di ciò che continua ad accadere.
Porre un simile paletto equivale a fermare, in parte, l’onda anomala che è diventata palude AntiSistemica. Il “è già success3”, radicat3 e perfettamente operante nei secoli dei secoli, amen…
Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da più parti o sottosistemi (tessuti, organi o elementi ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro (e con altri sistemi), che formano un tutt'uno in cui ogni parte dà il proprio contributo per una finalità comune (o un obiettivo identificativo)...
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Secondo quale logica? Quale finalità?Secondo strategia.
Qualcosa di inconfessabile; ossia, che tratta della codifica biblica della verità relativa al “è già success3” ed alla relativa spartizione (lottizzazione) del territorio, dal Dominio ai sottodominio (là sì. Lì no).
Una memoria che passa sempre da Babele, in quanto a rituale terminazione del sottodominio di turno che, incoscientemente ma automaticamente, si sviluppa e cresce sino ad ambire di “raggiungere” il Dominio, che di conseguenza si ritrova nella situazione di doverl3 eliminare (confondere, ogni volta che continua a ripetersi).
Spesso, in anatomia, il termine "sistema", proprio per lo scopo comune dei suoi componenti, viene confuso con il termine "apparato", ma la struttura e la funzionalità dei sistemi ne rendono la semantica ben più ampia, articolata o complessa rispetto quella degli apparati…
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La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea fra le singole parti che lo costituiscono.
Ogni disciplina ha i suoi propri sistemi, sia a scopo funzionale, che a scopo strutturale/organizzativo, o con intenti di classificazione e ordinamento.
Le componenti di un sistema possono essere:
parti, statiche o in movimento, riunite in un unico apparato o corpo
grandezze fisiche, matematiche, numerarie, descrittive, ecc. riunite in un unico sistema di riferimento o di misura, o di classificazione
metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività
elementi strutturali che costruiscono/fondano una rete con i nodi e gli archi
elementi funzionali per organizzazione e scopo, riuniti in un unico insieme che ne riassume le caratteristiche salienti e persegue obiettivi comuni.
In genere, un sistema è un concetto relativo, e può essere riconosciuto e classificato secondo la natura dei suoi componenti e le preferenze del suo osservatore/costruttore…
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sistema – in politica è l'insieme delle relazioni fra individui e soggetti politici e i processi grazie ai quali si implementano le decisioni della collettività…
l’illusione dello Stato è un assieme difficilmente dubitale, che mantiene assieme le parti in maniera portante e centrale, distribuit3...
in genere, un sistema è un concetto relativo (a “chi”?)
e può essere riconosciuto e classificato (ricordando attraverso atteggiamento “formulare”)
secondo la natura dei suoi componenti e le preferenze del suo osservatore/costruttore (ossia, di “chi”? Se pensi a “Dio”, allora, campa cavallo).
Un sistema artificiale ingegneristico è quindi sempre ben organizzato, con una sua specifica denominazione e un determinato scopo.
La sistemistica o ingegneria dei sistemi è la disciplina che si occupa di identificazione, progettazione, costruzione e messa in opera di sistemi che rispondano agli obiettivi prefissati (sistemi funzionali) in particolare il sistema di controllo a partire dall'analisi o studio dei sistemi dinamici.
Anche nell'ambito della psicologia ed in particolare della psicoanalisi della relazione, è stata applicata la teoria dei sistemi anche nella concettualizzazione dell'uomo.
Uno dei massimi esponenti di questa teoria è Louis Sander…professore di Psichiatria alla Boston University School of Medicine, che ha preso spunto dagli antesignani di questo filone che sono:
Ludwig von Bertalanffy, Humberto Maturana e Francisco Varela.
L'uomo è concettualizzato come un sistema vivente ed, in quanto tale, ne acquisisce tutte le caratteristiche di sistema complesso, mantenendo però alcune peculiarità come la metacognizione.Proprietà dei sistemi.
Dalla definizione di "sistema" proposto da Pignatti e Trezza... (un sistema è costituito da un insieme di parti interagenti), si ricavano due corollari che costituiscono le proprietà di un insieme e ne completano la definizione:
1 un sistema può essere scomposto in più componenti (che a loro volta possono essere considerati come sistemi o sottosistemi). Un sottosistema è un sistema subalterno e secondario rispetto ad un sistema principale, dal quale dipende e senza il quale non può funzionare autonomamente;
2 a livello del sistema si possono presentare nuove proprietà, che non possono essere dedotte dai suoi sottosistemi, ma che derivano dall'interazione delle parti.
Approccio generale di un sistema.
Lo studio di un sistema semplice o complesso deve essere effettuato con metodo. La corretta visione delle sue componenti possono essere prese in considerazione mediante due approcci fondamentali:
approccio riduzionista. Un sistema viene suddiviso in più sottosistemi, fino a scomporlo ai minimi termini. Le proprietà osservabili ai livelli inferiori vengono estese ai livelli superiori;
approccio olista. Un sistema viene studiato definendone le proprietà collettive. Se sarà necessario, verranno studiati i suoi singoli componenti.Sistemi complessi.
Un sistema si può definire complesso se raggiunge una determinata soglia che può essere:
soglia numerica. Il sistema è costituito da un numero di componenti elevato;soglia strutturale. La dominanza sulla gestione dei processi è sufficientemente ripartita tra le diverse componenti del sistema;
soglia funzionale. Le diverse componenti del sistema interagiscono tra di loro e sono legate da processi omeostatici o di feed-back (questo è valido nei meccanismi cibernetici)...
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un sistema artificiale ingegneristico è quindi sempre ben organizzato, con una sua specifica denominazione e un determinato scopo (quale, “qua, così”?)
un sistema può essere scomposto in più componenti (che a loro volta possono essere considerati come sistemi o sottosistemi). Un sottosistema è un sistema subalterno e secondario rispetto ad un sistema principale, dal quale dipende e senza il quale non può funzionare autonomamente (appunto, il Dominio)
a livello del sistema si possono presentare nuove proprietà, che non possono essere dedotte dai suoi sottosistemi, ma che derivano dall'interazione delle parti (errato: attraverso l’analogia frattale espansa si può sempre risalire “a monte”, sino al Dominio. L'interazione delle parti è... retroingegneria, alias, perdita della memoria del/nel carico)
approccio riduzionista. Un sistema viene suddiviso in più sottosistemi, fino a scomporlo ai minimi termini. Le proprietà osservabili ai livelli inferiori vengono estese ai livelli superiori (nella scomposizione sino ai minimi termini, ritrova spazio l’eterna ricerca scientifica e non solo. Qualcosa che va in direzione opposta, vorticando in un loop di conseguenze, rispetto al “a monte”. Se le proprietà osservabili ai livelli inferiori vengono estese ai livelli superiori, “qua, così” significa una visione dei livelli superiori basata sull’interesse della ricerca continua.
Questo approccio non corrisponde al ripristino del Sistema, bensì, allo status quo dell’AntiSistema. Questa “via” non è quella che assume la memoria frattale espansa, come verità relativa al “è già success3” e, quindi, all’assoluta fermezza di tale caratteristica che si codifica ovunque, comunque e quantunque, nonostante la compresenza e l’intenzione del Dominio, che ti interfaccia auto deviando la “tua” capacità di accorgerti e decodificare tale informazione libera ambientale)
approccio olista. Un sistema viene studiato definendone le proprietà collettive. Se sarà necessario, verranno studiati i suoi singoli componenti (le proprietà collettive sono ricavate partendo da un assunto completamente “divino, spirituale, naturale”, anche quando meno lo sembra. Il che rende il risultato come una appartenenza ancora allo status quo “qua, così”, non visto che perseguendo tale direzione mancherà sempre l’anello di congiunzione in grado di andare a completare la “visione”)
soglia numerica (c’è)
soglia strutturale (c’è)
soglia funzionale (c’è)
Per ciò ti sfugge continuamente.
Laddove la (bio)diversità “è”, di più, fumo negli occhi, non esistendo affatto a livello sostanziale se non – semmai – solo al livello potenziale o, appunto, sensibile (che “serve”).
Altrimenti, la forma sociale sarebbe stata “semplice”, qualora non servisse per celare il “segreto” della compresenza singolare gerarchica immanifesta della giurisdizione planetaria del Dominio.
Minucci: “Mio errore è stato adeguarmi a un sistema….”…
“Sono stato nel basket 22 anni... Nel 2006 a un certo punto mi sono adeguato a un sistema, questo è stato il mio errore, una scelta superficiale. Ammetto di aver fatto fatture sovrastimate per reperire fondi extra contabili, ma era un sistema generale, chi è senza peccato scagli la prima pietra…
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A che cosa (Chi) si è, allora, adeguato anche Minucci?
al sottodominio (apparato) di turno, per giurisdizione
che, ad esempio, il “pizzo” dimostra in maniera abbastanza “solare”.
Elezioni 2018 e massoneria, il gran maestro Stefano Bisi risponde a Di Maio...
Persone che fanno parte di una Istituzione che ha avuto ed ha innegabili meriti. Una scuola di valori che… viene vista e giudicata in maniera sbagliata senza averne mai realmente studiato la Tradizione, la storia e le finalità volte al Bene dell’Umanità…
Per fortuna per molti la Libera Muratoria rappresenta anche oggi - e aggiungo più che mai visti i tempi che viviamo - uno dei pilastri etici della nostra Società e della nostra Repubblica che ha contribuito a fondare…
Dimenticando certe norme scritte in modo inequivocabile nella Carta Costituzionale Repubblicana. Lei probabilmente dimentica, ma forse non sa affatto, che nell’ambito iniziatico i liberi muratori non si occupano di questioni di politica o di religione ma che nella loro vita privata hanno gli stessi suoi diritti di partecipare alla vita pubblica della nazione e di occupare ruoli istituzionali e rappresentativi.
La nostra diversità è solo quella di essere tolleranti e dialoganti, di essere uomini liberi e coscienti di mantenere accesa la fiamma della Libertà, quella stessa fiamma che ha consentito anche al suo movimento di esistere oggi…
Noi non staremo inermi a guardare il proliferare di certi incauti e discriminatori comportamenti che non fanno e non dovrebbero mai fare parte non solo di chi si candida a ricoprire importanti ruoli istituzionali ma di chi ha a cuore la cultura della Libertà e la applica in tutte le sue forme più alte.
Stefano Bisi
Gran maestro del Grande Oriente d'Italia
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lei probabilmente dimentica, ma forse non sa affatto, che nell’ambito iniziatico i liberi muratori non si occupano di questioni di politica o di religione ma che nella loro vita privata hanno gli stessi suoi diritti di partecipare alla vita pubblica della nazione e di occupare ruoli istituzionali e rappresentativi (dunque?)
la nostra diversità è solo quella di essere tolleranti e dialoganti, di essere uomini liberi e coscienti di mantenere accesa la fiamma della Libertà, quella stessa fiamma che ha consentito anche al suo movimento di esistere oggi… Noi non staremo inermi a guardare (dunque?)
persone che fanno parte di una Istituzione che ha avuto ed ha innegabili meriti… Uno dei pilastri etici della nostra Società e della nostra Repubblica che ha contribuito a fondare (dunque?)
certe norme scritte in modo inequivocabile nella Carta Costituzionale Repubblicana (scritte in quale modo? Appunto, per riferirsi all’occorrenza in termini di profittabilità)
Il Goi gioca a viso aperto sulla segretezza della massoneria e sulla legge Anselmi, alla quale contribuì un massone…
Capovolgendo le conclusioni della Commissione, il Goi sostiene che il vincolo di solidarietà fra i fratelli, la giustizia interna, la condivisione e il perseguimento di ideali comuni, l’obbligo di riservatezza, il rispetto della Costituzione e delle leggi sono "l’espressione del comune vincolo ideale che unisce i fratelli, dell’autonomia normativa e organizzativa propria del fenomeno associativo tutelato dalla Costituzione quale proiezione della sfera individuale e quale potenziamento della personalità degli associati nonché come affermazione di un’istanza di tutela ed espressione dell’interesse confraternale volto a rappresentare istanze culturali e sociali presenti nel mondo contemporaneo..."…
Bisi – ma con lui sono idealmente tutti i fratelli delle obbedienze – si spinge oltre e afferma che se anche la segretezza del Goi fosse dimostrata, "non sarebbe sufficiente a giustificarne lo scioglimento fondato sulla discrezionale decisione dell’Esecutivo e quindi di variabili maggioranze parlamentari e non già su di un previo accertamento giurisdizionale irrevocabile di violazione di leggi penali come oggi dispone la legge n. 17/1982..."…
E allora torna in mente quanto dichiarò il 26 gennaio 2015… l’amatissimo (dal Goi) ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo:
"tale legge tutelerebbe lo Stato dalle trame delle società segrete solo in apparenza, poiché la sua applicazione a casi reali è quasi impossibile…”…
E oggi Di Bernardo lo conferma:
"Ungari era molto vicino a e mi disse che stava attivamente collaborando alla predisposizione della legge, ben sapendo che sarebbe stata totalmente inapplicabile per gli scopi ai quali era stata ispirata..."…
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certe norme scritte in modo inequivocabile nella Carta Costituzionale Repubblicana
tale legge tutelerebbe lo Stato dalle trame delle società segrete solo in apparenza, poiché la sua applicazione a casi reali è quasi impossibile
stava attivamente collaborando alla predisposizione della legge, ben sapendo che sarebbe stata totalmente inapplicabile per gli scopi ai quali era stata ispirata…
hai tutto per sentirti, davvero, al sicuro.
Suvvia:
non sei mica su “Scherzi a parte”.
“Fai… di spegnere la rappresentazione che continua ad andare in onda. Ne va di… te”.
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"Fai..." un po' Te.