venerdì 3 ottobre 2025

Lascia e raddoppia (a rotta di collo).


In geometria, un tesseratto è un ipercubo quadridimensionale. Il tesseratto ha 16 vertici, 32 spigoli, 24 facce quadrate e 8 facce tridimensionali cubiche. Su ogni vertice incidono 4 spigoli, 6 facce quadrate e 4 facce cubiche. La sua caratteristica di Eulero è 16-32+24-8 = 0… Il tesseratto si può sviluppare in 8 cubi, proprio come un cubo si può sviluppare in 6 quadrati… Come ogni altro poliedro e politopo, il tesseratto può essere ruotato nello spazio quadri-dimensionale R4 in cui giace
Nel Mcu, il Tesseract è il contenitore fisico della Gemma dello Spazio, una delle sei Gemme dell'Infinito, che conferisce poteri immensi come il controllo dello spazio e il viaggio interstellare. Non è un oggetto creato da chiunque, ma piuttosto i resti di un'entità cosmica

Attenzione:

il tesseratto può essere ruotato nello spazio quadri-dimensionale R4 in cui giace
non è un oggetto creato da chiunque, ma piuttosto i resti di un'entità cosmica…

È già successo Vs continua a succede-re (qua, così).


Una nuova era del pensiero (A New Era of Thought) è un saggio di Charles Howard Hinton, pubblicato per la prima volta nel 1888. Il libro tratta della quarta dimensione e della sua influenza sul pensiero umano…

Nel 1888? Uhm… Il “tempo”.

L’algoritmo “gioca sporco”. Ti ha proprio x questo motivo. Ti seduce e mai abbandona. Perché gli servi: è nello scopo tale “motivo”. “Dio” ti ha c®eato. Questo significa che gli appartieni. Questo comporta che sei “libero” (qua, così). Nel suddetto luogo comune, che può assumere qualsiasi “design, versione, firmware”. Non a caso, (ti) ricordano il “Paradiso”. Non a caso, (ti) dicono che “la prima Matrix era tale”. Risultato?

“È come se ci fossimo dimenticati chi siamo…”.
Interstellar



Già: chi sei? Sei, forse, il “tuo” cog-nome, codice fiscale, impronta digitale? Sei il “tuo” apparire su/in ogni f-orma di “specchio”, fossero persino gli occhi altrui? La relazione tra webcam ed “occhi” è davvero così bislacca? Sostanzialmente, non ti sembrano identificare la stessa “cosa”? Chi ha concepito il dispositivo tecnologico? E chi ha concepito il “tuo” occhio? Hanno la stessa funzione, ma… l’uno è naturale, mentre l’altro è artificiale. 

Uhm. Relatività. Relativismo. Due pesi e... la misura!

In-dipendenza = nel piano inclinato AntiSistema, in cui la differenza di potenziale permette l’auto ri-generazione di… “qualcosa”. Energia? Un altro luogo comune che va sostanziato: 

qualcosa che coincide con lo scopo. 

Perché lo scopo non è pubblico? Perché è rivelato. Perché? Poiché strategia. Ergo? A qualcuno “piace” (così, qua). 

Hanno paura? Ci sta. Temono… qualcosa. Chi? Te. 

Quindi, è proprio “te” la versione di Te “migliore per il l’oro scopo”. Anche nel “film”, sopra citato, trattano di “loro”. Loro chi? , in SPS loro sono l’oro, poiché lo “oro” è quel “bene scarso” scelto ad hoc per controllare tutto mediante Legge del Minimo. L’oro corrispondono con detto valore di riferimento, che li sostanzia ed indica sempre nella sostanza. Ecco perché l’algoritmo deve giocare sporco: non linearmente. Ar-renderti a/in tale giogo, com-porta la continuazione dello status quo (qua, così). Ciò che non esiste; c’è. 

“Non andartene docile in quella buona notte… Infuriati, infuriati, contro il morire della luce…”.
Dylan Thomas

Docile ed… infuriato = una sorta di paradosso. 

“Mi ci vogliono dieci paradossi per ricomporre in me una verità…”.
Dylan Thomas

“Dieci ragazze per me
posson bastare.
Dieci ragazze per me
voglio dimenticare…
Dieci ragazze per me
solo per me…
Dieci ragazze così
che dicon solo di sì…”.
Lucio Battisti

A quanto “ti danno” (qua, così)? 10 a 1. 

Questo fattore ti segue passo passo. E ti auto delimita, da “te”. Questa è la solita impressione che ti fai, entrando in edit e, quindi, facendo tutto da “solo”. Come sotto ipnosi. O, meglio, proprio come (qua, dentro). 

Il Battisti era (è) un visit-attore. 

E, i suoi “testi”, lo inquadrano di conseguenza. Perché? È qualcosa che accade a livello in-conscio, che “non te lo spieghi”. Senti di… In-tanto, senti anche di essere sufficientemente “forte, protetto, intoccabile”. Del resto, sono le regole del giogo: 

chi viene nell’AntiSistema, “paga per…”.

Chi ci si auto manifesta dentro, sei “te”. Mentre, chi entra, lo fa con uno scopo preciso: “godersi il viaggio”. Diversamente da l’oro, il cui scopo è quello dell’AntiSistema stesso: 

averti ma “niente”. Possederti.

D+: giocare ad essere “Dio”. Te li vedi? Sono “tuoi” simili, perché ne sei ad immagine e somiglianza. Del corpo? Non è detto. Infatti, il corpo è un esoscheletro che in “natura” molti animali occupano abusivamente. Ergo, è altro che c’è. La mente? Bè, più sottilmente, qualcosa che si avvicina ad “anima” = assumendo tutto quanto come f-orma tecnologica, anima indica sostanza

Ma se “il gene è egoista” ed il “Genio” è talmente piccolo da stare nella “lampada”, la dimensione (fisica) non è quello che conta. E l’oro possono essere proprio “geniali”, ovvero, il pilota che decide, controllando la “orbita”. Dunque, sono piccoli oppure grandi? Sono piccolissimi oppure grandissimi?

Oz docet. E non solo. Facci “caso”:
piccolissimi è = a grandissimi
in quanto che
l’oro sono sempre nella condizione di non esiste-re; c’è.

L’infinitesimale è sempre invisibile, secondo il canone più in uso, alias, la “tua” abitudine ad auto considerare la realtà in cui ti muovi, giudicando. Proprio come se fossi in una navetta spaziale, emettendo getti di aria al fine di spostarti nel vuoto. Dove vai? Quale rotta segui? E perché. Cosa te lo fa fare? Cosa ti guida, nella sostanza? 

Ogni tuo desiderio è un ordine: ma, se il desiderio è “tuo”, a cosa ti stai prestando. Scegli o decidi? Sembra uguale ma è “uguale” = è diverso. Nell’AntiSistema, scegli sempre fra… Oppure, se vuoi darti delle arie, “decidi”. Ti va bene

“Decidere” = scegliere sempre fra…

Mentre, decidere è del tutto altra “cosa”. Il fatto di “trovarti da solo, in mezzo ai tuoi simili” ti lascia sempre con il “tempo” che ritrovi, poiché sei rimasto senza “carburante”: di “Dio” ne hai solamente sentito parlare, tanto è vero che ti devi auto delimitare a c®edervi, oppure no. Ma “Dio” non lo hai mai incontrato. Cosa ne ricavi? Da un lato, la “tua” vita (qua, così). Dall’altro, la sostanza che ti ha ma “niente”. Il luogo comune “Dio” è talmente parlante, da lasciarti senza fiato. Non a caso, tendi a morire in tale “tempo (di attesa)” o conto alla rovescia. Senza fiato, però, costituisce anche quel motivo di meraviglia che, ancora una volta, spacchi in due:

ti lasci andare sulle ali del motivo diretto (“Dio”)
vai Oltre, sostanziando e concludendo che “Dio” (ti) indica la d l’oro com-presenza “ombra” (coadiuvato anche dall’antesignano per eccellenza, ossia, lo “Dimonio” che a prescindere opera nello stesso modo).

Nei “dettagli” non c’è solo il dettaglio. Ciò che vedi, mettendo a fuoco perché abituato. No. C’è altro, Oltre. Non è un dettaglio che persino civilmente sei inquadrato da “norme di leggi” che ti hanno ma non ci puoi fare niente. Perché la maggioranza è coesa. Come puoi “esaltare” la figura di chi non esiste; c’è, dunque? Se la maggioranza dice sempre “sì”, anche quando si esprime per il “no”, significa che sei in un fondo chiuso, in cui la circolazione è “libera”. Ergo, l’oro preferiscono rimanere “un passo indietro”, seppure sono costantemente d-avanti, in qualcosa di circolare, indefinito, infinito (potenzialmente).




Sino a quando non te ne accorgi. Lo sai di avere tale “possibilità”. Vero? Perché non ti azzardi mai a seguire tale “pista”? Perché temi un rovescio ingestibile: la “tua” vita che va in pezzi, inesorabilmente. E se il “tuo vicino di casa” non fa nulla di simile, perché lo dovresti fare “te”. No

Già. Così, tutti insieme formate una cordata difficile da rompere, in quanto che “attaccata alla routine come cozza allo scoglio”. Dove vanno a finire tutti questi non solo “sogni”? In un libro già de-scritto: 

il “tuo” destino, alias, “il l’oro scopo continuamente esaudito”. 



Una sorta di miniera a cielo aperto, piena zeppa di esseri “felici”, anche se sempre un po’ “stressati”. Ove, lo stress è come l’effetto di essere frustati fisicamente. Immagina come ti sentiresti. Parifica tale dolore delle carni all’effetto continuo dello “stress”. Vedi che è la stessa cosa, solamente shiftato nella sostanza. 

Qualcosa che genera… qualcosa, per qualcuno. 

Per forza di cose è (così, qua) = è lo “impossibile” che Sherlock elimina anzitempo, trincerandosi in tutto quello che ne consegue (qua, dentro).  

Cosa ci mettono nelle “tue” merendine? Non lo sai. Però, puoi scegliere sempre fra… i vari prodotti (marche) che, non a caso, rientrano tutti quanti nella non solo categoria “merendine”. Sempre non a caso c’è questa strana assonanza tra “merendine” e, ehm. No? Il puzzo di “zolfo” è auto caratteristico. 

Va anche nei dettagli, come polvere o aria. 

“Dobbiamo pensare non come individui, ma come specie…”.
Professor Brand

Infatti, Brand “pensa unilateralmente” di… (decidendo per tutti, perfettamente in “democrazia”). Laggente è giudicata costantemente non in grado di… Motivo per cui deve essere sempre qualcun altro a decidere. Per chi? Tutti, non importa quale sia la forma di “inquadramento sociale”. 

Brand = marca. 

La tendenza che ti ha ma “niente”. Il marchio registrato della Terra AntiSistemica. L’oro. “Dio”. 
“L'unico modo che gli umani hanno trovato per andare avanti è lasciarsi qualcosa alle spalle…”.
Tars

Sì: il catrame, sulle strade tracciate da chi decide. Aprendo piste sulle quali laggente con-seguirà, come tra vasi comunicanti governati dalla “gravità”. La gravità della situazione

Te, trasformato in “te” (qua, così). 

“Ha portato questo per mostrarlo ai compagni. La parte sugli allunaggi.
Sì, è uno dei miei vecchi libri di testo. Lei ha sempre amato queste immagini.
È un vecchio testo federale. Li abbiamo rimpiazzati con le versioni corrette.
Corrette?
Sì. Spiegano che le missioni Apollo erano solo finzioni per far fallire i sovietici
Lei non crede che siamo andati sulla Luna?
Credo sia stata una geniale propaganda e che i sovietici siano andati in bancarotta da soli investendo in razzi e in altre macchine inutili… E se noi non vogliamo ripetere gli eccessi e gli sprechi del ventesimo secolo allora dobbiamo insegnare la Terra ai nostri figli, non come abbandonarla…”.
Interstellar

Eh? Come quando ti dicono la Verità ma “niente”: è fiction. E, poi:

dobbiamo insegnare la Terra ai nostri figli, non come abbandonarla

Infatti, Brand… ha deciso per tutti gli abitanti terrestri, per il loro sacrificio (inconscio). Piano A o B? Il B è il ripopolamento, mediante “umani”, in un altro luogo comune. Nessuno in vita sulla Terra era destinato a sopravvivere alla “piaga”. 

La “equazione”? 

Il solito giogo delle 3 carte; lo stand by in attesa di “andartene” = morire. Mentre, altri ricominciano in toto, su una base selezionata, lo stesso “piano sostanziale”. Alla faccia “tua”. I clonati sarebbero stati come “te” sempre (qua, così). Motivo per cui, è già successo, dato che continua a succedere (la “fiction” è pensata, mica “micio micio bau bau”). Ci sei? SPS è “avanti anni luce” su tale “mangiare la foglia”. 

Infatti, “predicare nel deserto” sembra per ora la relativa piaga. 

“Non siamo destinati a salvare il mondo, ma ad abbandonarlo…”.
Brand
“Con l'attrezzatura di bordo incubiamo i primi dieci e dopo con la maternità sostitutiva la crescita sarà esponenziale. In una trentina d'anni avremo una colonia di centinaia di individui. La vera difficoltà con la colonizzazione è la diversità genetica. Ma questa la risolve…”.
Amelia Brand
“State bene? Tutti schiavi per la mia colonia di robot…”.
Tars
Questo mondo è una miniera…”.
Cooper 

Copper = rame.

Cooper = bottaio.

Così i bottari: invenzione trovata, secondo Laerzio, da un certo Pseusippo, di tal professione maestro, i quali son detti, secondo Plinio, doliarii latinamente, overo vietores, secondo Budeo, dal verbo vieo, che significa ligare, overo accerchiare, perché essi mettono i cerchi alle botti e le stringono con essi, acciò il vino non esca fuori
Tommaso Garzoni

La figlia di Copper, infatti, “porta dentro ad una botte la popolazione una volta terrestre”.

Stazione spaziale Cooper… (quando non hai più nemmeno gli occhi per piangere).



In un prossimo futuro è possibile far nascere esseri umani con un preciso corredo genetico, selezionato dai genitori su un gruppo di cellule embrionali. Tramite questo processo si possono scegliere e prevedere in anticipo le future caratteristiche fisiche, estetiche e di salute dei nascituri, che vengono quindi artificialmente generati senza imperfezioni, risultando in pratica costruiti su misura e a piacimento dei genitori. Sostanzialmente la società risulta di fatto divisa in due categorie: i validi, cioè uomini e donne dal corredo genetico perfetto, scelti per ricoprire i ruoli più prestigiosi della comunità, e i non validi, ovvero le persone nate con i loro genomi naturali, destinati allo svolgimento dei lavori più umili e relegati ai margini della società civile...

Gattaca (l'ente aerospaziale responsabile delle missioni interplanetarie)

E la Terra? Bah; una volta svuotata (Re-Seth), può essere riallestita per il nuovo scenario. Quanti “beni” avranno lasciato i terrestri, in loco? Davvero tanta, tanta, roba. E le “crociate” insegnano che a qualcuno interessa sempre approfittarsi della situazione, impadronendosi di tutto il cocuzzaro non importa come, né in nome di chi.

I “terrestri” intubati (lì, dentro)? Galline felici: le solite. La solita “nave in bottiglia” col sortilegio o “trucco”. Il “metaverso”. Gli “universi paralleli”. La “teoria delle stringhe”. La “gravità”:

“pane, amore e…” ignoranza.

Ricorda che è già successo! Altro che... “devi morire”.




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4046
prospettivavita@gmail.com


giovedì 2 ottobre 2025

Gli affari sono affari. E tutto il resto?


In quanti sul motorino

Tutto il resto è la... impresa (e non solo, potenzialmente)! Nemmeno una questione di prospettiva (quando sei nel panopticon perfetto).

Di certo, il resto non è la mancia. “Lancia in resta”:
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Ecco che quindi Giovanni, dopo aver finito di raccontare la sua storia al defunto Re, afferma che i nomi dei cinque dovranno essere dimenticati per sempre, ma al contempo, essi vivranno in eterno, grazie alle loro gesta, a protezione di Luigi IX e della sua tomba…
I cavalieri che fecero l’impresa

Hai idea di tale operato? No. Non l’immagini financo. Questa è la “malia” che ti affascina e rende “te” (qua, così). Qualcosa che sa come di… “inquinamento”. Di puzzo auto caratteristico.

Chi (ti) “carica a tutta forza”? 

Chi è cotanto “cavaliere”. Chi combatte Don Chisciotte: il resto non è la... Mancia. Non lo vedi, poiché rivelato. Dunque, va “sentito” e non solo acconsentito. Sei “disarmato”, nell’AntiSistema. Come se fossi “nudo”. Come se avessi perso la memoria. 

Come se non ci fossi +. 


Eppure, sei attento “a fare di conto”, a “tirare fine mese”, a “sbarcare il lunario”, etc. E, questo, ti fa c®edere che sia tutto normale. Anche perché, “destino” che sembra proprio toccare tutti quanti, ad eccezione di… Chi?

Quale “classe” ne è come esente (pur soffrendo di altro)?

Chi predispone di “averi”, non importa sotto a quale forma. Dunque, il presupposto per “stare bene” = non soffrire dei problemi che attanagliano la “scarsità”, nel (qua, così) devi essere ricco. 

Attenzione: non benestante, ma proprio ricco sfondato. Di quella ricchezza che anche se la perdi (vedi Trump), poi la riguadagni perché sai sempre a quale “porta” bussare (vedi Trump). Ok

Non è quindi la ricchezza, bensì, l’essere “introdotto”. Dove

Nei “salotti buoni”. In “ciò che conta”. Sì, ma non quello a cui riesci ad ambire (in uno sforzo immaginifico ma sempre lineare). Oltre, c’è ciò che x “te” (qua, così) non esiste anche se c’è. Oltre, non significa solo “in altra terra”. Oltre, significa anche al di là del “velo” che ti è stato messo davanti agli occhi al fine di… “niente”. Del resto, se gli occhi sono “tuoi”, come la “tua” mente, … come diamine puoi “vederci bene”. 

Banale persino. Chi comanda è chi decide. 

D+: chi comanda è chi “ispira” chi decide (se chi decide è un luogo comune). Ergo, chi comanda è Oltre a ciò che decide (il... de-legato). Va da sé che chi comanda non esiste; c’è. E che cosa vuol dire

Non questo, ma… cosa significa. 

Nessun punto di domanda. Non lo chiedi a nessuno. È un processo non lineare di non solo pensiero, che ti “Fai…” interiormente = lo “chiedi” a Te.

Te... che non esisti, ma ci sei: proprio come l’oro


Motivo per cui, Te sei l’interlocutore migliore x “te”, seppure nell’AntiSistema. Anche se “te” sei l’AntiSistemico, “te” sei sempre potenzialmente agganciato a Te (che sei sede del potenziale contemporaneo). Se “gli affari sono affari”, che cosa sono gli… affari

Affare = impresa. Quindi:
“lancia in resta”
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Gli affari sono (p-arte dell'unica) impresa, che viene condotta con energia e risolutezza

Vedi che, se ti accorgi sostanzialmente, è della totalità che si tratta. Essere totali è esserci. Ed esserci è decidere. Per chi? Bah; per tutti quelli che non se ne accorgono +. 

Cioè, laggente versa in tale condizione o fermo immagine o “momento in leva”. Love? Leva! Non c’è amore, in questo. Se non quello che re-sta a cuore a chi decide (l’oro). L’oro, che sono innamorati del proprio “mestiere”, che è quello di amministrare in toto la relativa (assoluta) impresa. Cioè?


Lo mondo intiero (qua, così), che a “te” risulta sempre frammentato (come la memoria del “tuo” pc). Divide et impera è oramai un’espressione talmente inflazionata che “niente”, al solito. , è sempre ed ancora la stessa strategia. Per chi suona la campana? Per “te” (qua, così). 

Haarp docet. 

Sui campanili, le campane (il relativo suono o battere o frequenza) possono dissolvere forti temporali potenzialmente pericolosi per la comunità. Allora, con tale “frastuono” si può esercitare “pressione” sull’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) che funziona. Questo, significa e comporta che la “influenza” può essere scatenata anche sullaggente

Pardon; inizialmente, è stata una cosa (generare un simile bacile rovesciato) e, poi, auto manutenerlo sempre im-piegato. 

Questo è il “continua a succedere”, non visto che “è già successo”. Altrimenti, de che. Ogni “impresa” funge in tal modo:

inizio
continuazione.

L’inizio è qualcosa che viene “preso”.

La continuazione è qualcosa di ad immagine e somiglianza = ha necessità dello incipit. Di quel “primo step” ch’è la dima non solo ideale, ma l’alimentazione per il “Genio” frattale espanso, la sua programmazione f-attuale, attraverso cui la funzione manifesta il funzionamento ad hoc, in coerenza con il “momento in leva” che è l’essere già successo (l’esserci, non importa se manifesto). 

Prova ne è “Dio”. No

In ogni epoca, “sai” perché te lo hanno detto (ma non importa se “non è vero”, perché il “dato” è utile al fine di auto decodificare l’AntiSistema), che ogni popolo ha sempre c®eduto nel “proprio”, uhm… “Dio”

Ogni popolo: un “Dio”. 

A volte, anche più di uno, contemporaneamente. Quindi, quanti “Dio” esistono (qua, così)? Non ti sembra, d+, qualcuno con la sua coorte? Del resto, “sai” anche della gerarchia

Quanto “posto” c’è in una f-orma gerarchica, al vertice (non importa se staccato o meno)? C’è posto solo per uno. Il Re. Lo Imperatore. Il Faraone. Il Papa. Lo Zar. Il Khan. Il Doge… No?

Tutto il resto è chi lo accompagna. 

Ora, se la gerarchia pubblica termina nella f-orma “democratica”, non stai vedendo la “piramide”, bensì, il tronco di piramide: un “altopiano”. È lì che c’è posto per i “governi” e/o quello che “sai” (qua, così). Il panteon è un luogo comune ove regna solo “Zeus”. Come Re Artù. O Cuzco! 

La “democrazia” è l’ombra del potere. 

Ogni modello “politico” lo è. Ogni “movimento”. Ogni “idea”. Ogni “teoria” che non contempli l’AntiSistema. Tutto è auto ricircolo ad immagine e somiglianza. Facsimile. Copia. Servomeccanismo. Terra-in-formazione per la macch-in-azione. 

Se preferisci, è “magia”. Funzione. Funzionamento.

Qualcosa che viene pilotato. Da chi (lo) decide. Chi? L’oro. Chi? “Nessuno”. Ah! Quindi? “Niente”. Rivelazione ad hoc. Ecco perché ogni discorso termina sempre nel “nulla” ch’è l’AntiSistema, da dove si auto ri-genera, similmente al modello climatico y al “ciclo della pioggia” y ai “vari stati dell’acqua”. 

L’AntiSistema è un’opera ingegneristica perfetta, che poggia sulla perfezione dell’I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Resta fuori la “necessaria” origine di tutto questo? … se, x “te”, qualcosa è necessario, significa che è “necessario” = non è “lì” il nocciolo della questione. Lo sai che il “Diavolo” consiste dei non solo dettagli, come transformio. 

È ciò che regolarmente ometti, non frequenti nemmeno con la “tua” immaginazione, etc. che conta: stanne certo! Ergo, cosa lasci “fuori” usualmente? Su cosa “conti”? Come basi la “tua” sete di curiosità (se non proprio di Verità)? Ecco

Risponditi ed accorgiti che sostanzialmente sei sempre “fuori pista”, linearmente. Perché? Perché, hai forse scoperto la Verità? E allora! 

Cambia marcia. Accorgiti del “pozzo”Abbandona il “tuo” mezzo. Lasciati andare sulle ali di qualcosa che non è AntiSistema. Cosa? Te. Vedi che “te” e Te non siete la stessa “cosa”. L’auto decadimento (qua, così) conta sempre su di “te”. Ma non tralascia nemmeno Te che, infatti, sei “in croce” proprio per via del motivo AntiSistemico (l’esserci che è già successo e che continua a succedere). 

Dunque, Te sei lo statore e “te” il rotore, impiegati (qua, così) a fungere da motore di auto de-composizione, parimenti all’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) Vs chi decide (l’oro) che imprime lo scopo o firmware o “ispirazione, idea, immagine, etc.”. Mentre, tutto il resto… funziona ad immagine e somiglianza. La l’oro “Grande Opera” è tale impresa, continuamente seguita con “Fare…” assoluto, totale. Questo è quello che conta: che poi decide. 
Ora, una considerazione sui “numeri” che partorisce Blogger, ad ogni istante:

quando SPS contempla “campi” tipo la massoneria
il “dato” cresce
quando SPS condivide la propria “teoria”
il “dato” decresce.

Uhm.
In un “universo” girato al contrario, sostanzialmente ad angolo giro:

il “dato” va preso con le pinze (sostanziato)
essendo la “verità” sempre la Verità
dunque
non linearmente
il “dato” decresce poiché… Verità
mentre
il “dato” cresce poiché… “verità”.

Tenendo in considerazione che il “dato” non è reale, ma simulato (in SPS la frequentazione fisica è del tutto assente), va da sé che comunque sia è sempre la Verità a… comunicare. Ok? Scrivere della massoneria, ad esempio, è sempre “di moda”; ma… la disamina esprime un’altra realtà:

quando attiri di più (seppure simulato)
attiri secondo regole preconfezionate
che non (ti) portano da nessuna parte
sia chi legge
sia chi scrive.

Rimanere “fedeli” a/in Sé è la chiave, non importa quanto risuoni strano. La “necessità” di approvazione altrui, soprattutto se copiosa, esprime un vero al contrario, simile al significato del boomerang. Una sorta di “legge del taglione” o del… contrappasso, in termini di controllo sorgente AntiSistemico. 

Significa che SPS debba essere ancora una volta “chiuso”? No. 

Significa che anche SPS va utilizzato in ben altro modo, rimodulando e demodulando l’argomento principe: chi de-scrive (in) SPS. Io. Perché se Te sei la Chiave di Volta, Io sono Te, motivo per cui il discorso non cambia. Oppure, credevi che Io sono tutt’altra “cosa”? Suvvia. Quando Io scrivo Te, sono sempre Io allo specchio, ma in questo modo non risulto assolutamente egoico. 

Il che permette di “surfare” meglio, facendosi vettore pulito della Verità. Poi, ognuno è “libero di…”, motivo per cui “niente” oppure Tutto! 

Se sei ricco sfondato, decidi. Ma sei sempre “dentro alla cupola (mafiosa)”. Se sei nullatenente che hai da perdere? Te. Se sei povero, sopravvivi. Se sei benestante, sei un illuso (come ogni “Papa”). Se sei un farabutto, sei un Agente. Se te ne freghi, rischi di rimanere più prossimo a Te, senza troppo fumo negli occhi. Ma pensa! Proprio il comportamento ritenuto più “sgradevole” in termini di “responsabilità”. 

 Vai dove ti porta la corrente? 

Anche se un “ribelle”, giri sempre al largo da Te. 

L’è-voluto è tale, avendo previsto “tutto”. Ove, “tutto” non è mai tutto. E la differenza sostanziale fra “tutto” e tutto, sei Te e la Verità. Ergo, se gli affari sono affari, tutto il resto è la “noia” che ti può portare fuori, se sostanziata lato Te da Te in Te per Te con Te, fra Te e Te (l’esserci sferico).




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4045
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 1 ottobre 2025

Uomo lupo.


Nonostante l'animale avesse appena ucciso un uomo, si ferma davanti a Marianne e fugge al richiamo del suo padrone
Il patto dei lupi

Il “padrone” è... qualcuno/qualcosa di naturale? Suvvia.

Nello stato di natura, cioè uno stato in cui non esista alcuna legge, ciascun individuo, mosso dal suo più intimo istinto, cercherebbe quindi di danneggiare gli altri e di eliminare chiunque sia di ostacolo al soddisfacimento dei propri desideri. Ognuno vedrebbe nel prossimo un nemico. Da ciò deriva che un tale stato si trovi in una perenne conflittualità interna

In questo “periodo”, se inserisci natura, fra virgolette, bè… No

L’è-voluto! Darwin: fai silenzio!

Qualcuno si rivela, Oltre. Facendo di tutta l’erba un fascio, dandotela da “fumare” continuamente, durante l’intero processo della “tua” vita (qua, così). 

Motivo per cui? “Niente”.

Quando qualcosa funziona, perché cambiarlo definitivamente? Ossia, nella sostanza, questo “qualcosa”, continua a… Perché? Perchè “funziona” = porta continuamente l’acqua al “mulino” AntiSistemico. Perché è in linea con lo scopo, con la programmazione, ergo, “serve” egregiamente com-portando “interesse”, alias, status quo (qua, così). 

Qualcosa che, ovvio, x “te” è come parlare mandarino, aramaico, venusiano, etc. Perché continua a funzionare, in linea allo scopo? , è proprio grazie a “te”:

l’AntiSistemico per Sua Eccellenza (l’oro). 

In +, continua a funzionare poichè l'I-Ambiente (legge, strumento, memoria).

La metrica è non lineare: non esiste; c’è. Se non te ne rendi conto, sostanzialmente, il motivo portante è proprio questo: non ti accorgi definitivamente. Non riesci a “bollare” una volta per tutte che ti trovi nell’AntiSistema = in casa altrui (l’oro). Ove, la Terra in tale versione (firmware), è qualcosa che funziona “lato l’oro”. 

Ma… Indovina? Sì: “niente”. 

Se tutto viene fermato dal firewall “complottismo”, che ti rimane da seguire sino a/in fondo? Ancora una volta, “niente”; nel senso che a livello potenziale hai tutto a disposizione per accorgerti definitivamente. Però, contemporaneamente, non ti avvali della tua + grande capacità. 

Quale

Mangiare la foglia sostanzialmente, poiché ne sei assolutamente certo; non solo e sempre con-vinto. Ok? Il potenziale di cui godi (sempre) è tale: 

ce l’hai nelle corde. 

Altresì, se lo ignori, ce l’hai sempre in quel posto. Semplice ed efficace. Persino logico, alias, lineare. Come non rendertene conto? Perché è già successo “tutto”. E continua a succede-re in scioltezza, come “gravità” insegna e disegna. 

Se getti un sasso per aria, “sai che subitamente prenderà ad auto discendere a terra (al mittente)”. Per cui, spostati oppure te lo prenderai in testa, se lo hai lanciato sopra di “te”. 

L’effetto boomerang è qualcosa molto simile al “ritornello”. Ci sei? Perché “ti torna indietro” ciò che compi? Perché c’è tale “riflesso”? Perché non sostanzi, invece di “sapere” o… non sapere “perché non ho studiato, professore, non sono pronto, mi metta pure un bel 2 in pagella”. 

Questa “ignoranza” molto spesso è un bene, nel senso che senza questo auto indottrinamento modello fette di salame sugli occhi, … il “rischio” che corri è quello di rimanere più coeso a Te (che sei lo stato di pieno potenziale realizzato). 

Ricorda che (qua, così) sei sempre “te”. 

Mentre, Te latiti in quanto interciso, inflazionato, dimenticato, eroso, portato via, alienato, piallato, offuscato, sbiadito, rivelato, confuso, arrugginito, etc. etc. etc. 

Dunque, è a Te che occorre puntare: Te sei il top, in termini di… tutto quello che sei in grado di immaginare, di-sognare, intendere e volere, etc. 

Te sei il potenziale. Il potenziale è tutto. 

Tutto coincide con Te, quando sei Te da Te in Te per Te con Te, fra Te e Te; quando ci sei e dunque sei l’esserci sferico, da cui l’atteggiamento sostanziale, mediante cui sostanzi ogni e qualsiasi non solo dettaglio in cui incorri persino se (qua, così). 

Questo è l’accorgerti definitivamente.

Questa è la coerenza. Questo sei Te. Tale è “Dio”. Tali sono l’oro = “Dio”. Va da sé che quando sei Te, sei alla stessa “altezza” l’oro, che “ora” comandano il mondo intiero, anche se ti sembra un azzardo. 

Perché dovrebbe sempre esserci “conflitto fra le parti”?


Perché, se non per strategia “superiore”. 

Le varie “potenze” mondiali si alternano nel gioco di apparire, mentre la “torta” è e rimane unica: come la Verità. I vari player, “giocano a…” tirarti scemo, continuamente. È una strategia, anche se i contendenti lo ignorano. Quando Foscolo s’inventa la “dottrina delle illusioni”, non inventa nulla di nuovo. I “valori” in cui devi c®edere, “servono”

A cosa? A chi! 

Senza tali “valori”, avresti più metodo per accorgerti sostanzialmente. Senza “cadervi dentro in toto”, saresti più prossimo a Te, seppure ancora “te” (qua, così). Ogni cammino inizia con il primo passo. Lo sai. No

Ecco perché tutto intorno a “te” deve essere “complottismo”. 

Ecco perché “non ti puoi fidare di nessuno”, ma… comunque sia, ricorri continuamente agli altri in termini di dipendenza o, se preferisci, “servizi(o)”. 

Sì, pensi anche che “a te non la fanno”. Vero

Ti senti sempre troppo “furbo (migliore)” per… Già. Non può essere che anche “te” sei nello stesso “stato” in cui versano gli altri. No; “te” sei diverso da tutti. 

Sei “speciale”. Sei “un figo”. Uhm

Ma (ma), man mano che passano gli “anni” (qua, dentro), ti accorgi (questo sì) che… “sento la vecchiaia che avanza…”. Ergo? Che te dice nella sostanza. 

Questa “vecchiaia” cos’è? Che cosa è un “programma”? 

Dai; lo sai che cos’è, anche se non sai come funziona né chi lo ha fatto, oltre soprattutto ad immaginare che sia “utile”. Il programma lo “usi”. No? Sei “te” che decidi. Ci sei? Come no

Quando il “tuo” Pc fa le bizze, cosa significa. Quando sei costretto ad avere un “antivirus” sempre aggiornato, cosa ne deduci essenzialmente. Quando ti parlano di hacker, trojan, virus, etc. cosa puoi persino “calcolare”.  

, a “te” nulla tange in tal senso.
Ti adegui... Prendi alla lettera.

Infatti, ti munisci di antivirus e ti rassegni al fatto che qualcuno o qualcosa potrebbe “visitare il tuo computer”, tramite il quale si accede oramai al “tuo” conto e a tutta una serie di “utilità” imprescindibili, se vuoi restare sempre “sulla cresta dell’onda”. 

Chi si ferma è perduto, infatti. 

Sai, anche, che la “tua” privacy è la cosa più importante. E sai che sei tutelato in tal senso. Però, quando devi iscriverti a/in qualche portale ufficiale (e/o molto altro), se non metti “la spunta” sulla concessione dei diritti relativi ai “tuoi” dati, bah… vuol dire che farai a meno del tal servizio. Ossia? Se non sei d’accordo, “niente”. 

E questa la chiami “giustizia, democrazia, libertà”. 

I siti istituzionali si comportano così. Figurati tutti gli altri. Il discorso è che “devi autorizzare a…”, perché questo dimostra lo “stato in cui versi usualmente”. Chi è in grado di “portare avanti una crociata”, su un punto simile? Va da sé che se “se vuoi andare sino in fondo” su questa strada, sei fottuto ancora prima di iniziare, perché:

non hai “tempo” 
né “soldi”
sufficienti
per
resistere ai marosi che ti ritroverai contro.

Inoltre:

sei sempre alla mercé del “giudice”
che “in democrazia”
decide per chiunque gli si presenti davanti.

Altro che Ucadia e compagnia risonante.

Riassumendo:

“tempo, denaro, dipendenza”
ti hanno 
anche se “non lo puoi mai provare definitivamente”
dato che (qua, così) fan tutti.

Tutti si adeguano. È la “legge”. 

Qualcosa che devi preservare se vuoi che non ti cada “il cielo sulla testa” (qualcosa che può succedere ad hoc, ad esempio, anche solamente a “te”).

Vincere alla lotteria è arduo. Lo sai. Eppure, ci provi ogni volta. Però, ti può arrivare una multa perché non hai pagato l’autostrada e qualcuno ha visto la “tua” targa, nonostante la fotografia sia improponibile. Wow:

fra milioni di veicoli, sei stato scelto proprio “te”. Che culo! 

Ma… la lotteria? No. Ora va di moda il “censimento spot”. Cioè, fra comuni a campione e famiglie a “caso”, vanno a beccare proprio “te”. Risultato? Devi sostenere un “interrogatorio” a cui non puoi mancare (anche se non sono previste sanzioni, ma… i “controlli” futuri?). 

Quante volte devi ripetere i “tuoi” dati? 

In ogni situazione, ogni form, ogni “domanda”, ogni servizio”, etc. etc. etc. ogni volta sono i “tuoi” fottuti dati che devi rilasciare = ammettere. Sai cosa significa? Che Te non sei il “tuo” codice fiscale, il cog-nome né “tutto ciò che ti rappresenta” (qua, così).

Dai. Ripetere aiuta. Anche, sì.  

Ma, in tali termini, ripetere a pappagallo sostanzia proprio chi “te” sia (sei) a livello AntiSistemico. Alias, è proprio l’AntiSistema che deve risultare essenzialmente. La “luna”. Non il dito. Il messaggio. Non il messaggero. La Verità. Il “dato”. Ciò che continua a succedere non visto che è già successo ma “niente”.  

Ergo, è il non lineare che impazza nell’AntiSistema: 

l’AntiSistema emana non linearità, rivelazione

L’AntiSistema s’emana grazie a tale “velo” o maya. Ad immagine e somiglianza, chi occupa livelli più “alti” della gerarchia, ti ha nella medesima modalità.

Sei mesi prima dell'elezione di Trump alla presidenza, la Heritage Foundation, il think tank di orientamento conservatore che ha elaborato il Progetto 2025 - una sorta di road map per il secondo mandato di Trump - aveva raccomandato una politica di deliberata ambiguità nei confronti della Cina per determinare il ritmo, il tenore e i contorni della competizione sino-statunitense negli anni a venire… Questo consiglio era venuto anche da un think tank bipartisan, Brookings, proprio mentre Trump stava formando il suo gabinetto… A prescindere dal fatto che l'ambiguità sia strategica o meno, l'imprevedibilità stessa dell'approccio di Trump - una raffica di dichiarazioni pubbliche esplosive e spesso contraddittorie, un passaggio rapido da minacce e provocazioni a dichiarazioni di stima e amicizia - rende estremamente difficile prevedere le mosse future di questa amministrazione…
Laura Ruggeri

Una strategia che, d+, indica sostanzialmente non solo quello che fa “Trump”, bensì… l’insistere, l’esserci dell’AntiSistema (l’oro). Lo sfondo è qualcosa che dai per scontato, quando non lo noti più, ma ti auto delimiti solamente ad annotarlo. Tutto il “fumo negli occhi”, ad un certo punto diventa… “ho gli occhi che piangono”. Chissà mai perché. Infatti, “te” che fai? 

Vai dal “dottore”. 

Vai a chiedere ad altri, ciò che (ti) succede dentro, in profondità. Sì, gli “esperti hanno studiato”. Ma cosa hanno studiato. Hanno studiato “il corpo umano”. E, “te”, cosa sei, orsù? Andare dal dottore significa:

io sono “io”, non mi sento bene e non so perché (?), per cui vado da chi “ne sa di più di me”. 

Però, “te” sei chi non sta bene = cosa “senti” lo sai solamente “te”. Che ne sa il dottore

Egli ha “studiato”. E poi che fa? Lavora

È come se vai dal meccanico. Però, un’auto non è un umano. Oppure, sì? Cioè, un umano è un “umano” (qua, così), alias, una macchina. Ma pensa dove si arriva seguendo un po’ di… logica, persino. 

Cosa che non puoi ammettere. 

Cosa che “non è possibile”. Cosa che “non è vera”. Cosa che “ma sei matto!”. Cosa vuoi, dunque. Non vuoi “niente” e, “niente”, è quello che ricevi (ottieni, attiri, autorizzi). 

Non avrai (hai) niente e sarai (confuso e) felice.

Continua a succedere ma “niente”. Lo vedi? È la stessa “formulazione d’uso”. E ci sei dentro assolutamente, essendo totale la (l’oro) strategia:

la rivelazione che diventa “complottismo”.

“Al lupo. Al lupo. Al lupo!...”.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4044
prospettivavita@gmail.com