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venerdì 12 aprile 2024

Immaginazione e il potere.


Due vie. Doppia mandata.

Immaginare = ideare. Creare.
Immaginare = vagheggiare. Fantasticare.
Potere = essere capace. Esserci.
Potere = disporre dei mezzi. Dipendere.

Con 1000 euro in tasca, qualcuno fa i “miracoli”.
Con 1000 euro in tasca, qualcuno li perde… con gli interessi.

Senza alcun euro in tasca, qualcuno (che non esiste;c'è) impera…

Con il giusto “cappello in testa”, la porta si apre e/ma… ti permette di raggiungere l’Oltre. Senza “cappello” la porta si apre e/ma… entri nel locale = “te la prendi in faccia”, nella sostanza.
Linearità Vs non linearità. Cioè? Che ne dici? Chi? Te o “te”? Ecco le 2 modalità:

esserci (decidere)
esistere – sopravvivere (scegliere fra…).

Gurdjieff parlava della “quarta via”. Laddove, “tertium non datur”. Ovvero, nella dualità. Con la singolarità eletta = “Dio”. Laddove “il terzo gode”. 1, 2, 3, 4… boom!

Qualcosa di buono per l’ennesimo tormentone latinoamericano estivo. No?


Se “il terzo non è dato”, perché “il terzo gode”? Allora, non esiste; c’è… codesto fenomeno. E… “non c’è 2 senza 3”? Wow.
Allora, (qua, così) nell’AntiSistema… ciò che “sai” è perché te lo hanno detto. 

Ergo, te l’immagini questa “realtà manifesta”. 

Meglio: te la fanno immaginare, loro. Loro che puoi “sentire” ma non vedere, sentire, toccare. A meno che non ti accontenti di galoppini, proprio come sei “tu”, però.
Immagina pure, allora. Ad esempio…

Made in Italy, al Penny & Partners Forum mille imprese protagoniste dell’eccellenza produttiva…

Si parla di Italia dove si scrive “Made in Italy”? 

E dove siamo? Nel Congo Belga?...”.

lunedì 2 maggio 2022

Tecnica dello stordimento ripetuto ed immaginazione.



Resti di Grandi Alberi e loro sangue.

Hai presente cosa significa e comporta l’essere nel mezzo di un bombardamento intenso, che non smette mai? 

Lo potresti “sapere (intuire)” se aprissi gli occhi proprio in questo momento: 

certo, non si tratta di bombe vecchio stampo, bensì di “missili intelligenti” che assumono la valenza dottrinale della “in-forma-azione” in toto. 

Con “te” lor signori stanno adottando una strategia: quella della dis-attenzione. “Sai tutto” ma… “niente” = prendi posizione per “partito preso”. Non decidi

aderisci. Perché più “conveniente”. 

E la coscienza? “Tutto apposto”. Ogni celebrazione è sempre buona per la consueta “grigliata tra amici”. 

Che importa cosa stai festeggiando? 

L’importante è partecipare (alla “festa”). Dopo avere ribaltato il 25 aprile, è arrivato il turno anche del primo maggio: dalla “liberazione” al “lavoro” il passo è sempre quello “breve”, che cancella dalla mente il significato, la sostanza, mentre lascia del tutto intatto lo spazio dedicato, però, allo s-vuoto di quanto “già successo”. 

In ciò, puoi “vedere” la diversa consistenza di due diversi momenti di “è già successo”:

quello eco-dominante

vs

quello post “liberazione” e post “diritti lavorativi”. 

Tutto qua. Due “momenti” essenzialmente in gerarchia, aitè.