Resti di Grandi Alberi e loro “sangue”.
Hai presente cosa significa e comporta l’essere nel
mezzo di un bombardamento intenso, che non smette mai?
Lo potresti “sapere
(intuire)” se aprissi gli occhi proprio in questo momento:
certo, non si tratta
di bombe vecchio stampo, bensì di “missili intelligenti” che assumono la valenza
dottrinale della “in-forma-azione” in toto.
Con “te” lor signori stanno
adottando una strategia: quella della dis-attenzione. “Sai tutto” ma… “niente” =
prendi posizione per “partito preso”. Non decidi:
aderisci. Perché più
“conveniente”.
E la coscienza? “Tutto apposto”. Ogni celebrazione è sempre buona
per la consueta “grigliata tra amici”.
Che importa cosa stai festeggiando?
L’importante è partecipare (alla “festa”). Dopo avere ribaltato il 25 aprile, è
arrivato il turno anche del primo maggio: dalla “liberazione” al “lavoro” il
passo è sempre quello “breve”, che cancella dalla mente il significato, la
sostanza, mentre lascia del tutto intatto lo spazio dedicato, però, allo s-vuoto
di quanto “già successo”.
In ciò, puoi “vedere” la diversa consistenza di due
diversi momenti di “è già successo”:
quello eco-dominante
vs
quello post “liberazione” e post “diritti lavorativi”.
Tutto qua. Due “momenti” essenzialmente in gerarchia, aitè.