mercoledì 22 luglio 2020

Apriti cielo.



Cosa (chi) “è già successo” che hai dimenticato e, per questo, continua a succedere? 
Il sostanziale. La verità unica, da cui è scaturito tutto il “destino” conseguente. 
Un momento” che si è incastonato per sempre, o almeno sino a quando muterà il punto di sospensione.
Facendo carotaggio, che cosa è possibile giungere a calcolare e determinare? 
Come erano certi aspetti relativi al “passato”, fascia temporale per fascia temporale. Analogamente, è possibile “Fare…” la stessa cosa, relativamente alla verità; con la differenza sostanziale che la verità è unica nella misura in cui rimani in un singolo (seppure potenzialmente eterno) frame.
Ad esempio, nella successione continua fra imperi, se blocchi la situazione nel momento esatto di massimo potere di uno di questi e ci rimani “dentro” per sempre, allora, la verità si uniforma all’evento cardine da “a monte”:
il momento in cui l’impero è al culmine del proprio potere e della propria influenza e giurisdizione su tutto ciò che vi sopravvive dentro.
Ebbene, se fai “zoom” in tale accezione, la serie di imperi si interrompe mentre lo status quo si fissa sostanzialmente. 
E, in tale configurazione, la realtà manifesta realizza la massima espressione dell’intenzione ivi regnante e dominante, in gerarchia
Poi, se sempre in tale situazione, la “casa reale” decide di governare “di fatto” diversamente, mantenendo la strategia sostanziale del divide et impera, allora il reale andrà ad assumere aspetti esteriori come la “democrazia” e il racconto storico (deviato) andrà a raccontare di quella serie di imperi che “per esigenze di copione” si sono alternati sino ad ora, a garanzia della pluralità e del progresso (evoluzione) sempre in corso d’opera (che ammansisce ogni coscienza alla luce della speranza di “un mondo migliore”). 
Essere “dentro” a qualcosa, non coincide necessariamente con un interno fisico, che puoi realizzare e toccare con mano e, magari, persino bucare per alfine fuoriuscirne.
No. Per riuscire da ciò, se cerchi le sbarre di una gabbia, stai sempre “al fresco”. 
È nell’atteggiamento sostanziale la chiave per l’auto decodifica dell’arcano. La “lente” che permette di inquadrare tutto, a livello essenziale = la verità in corso d’opera (Anti-Sistema) dalla verità come dovrebbe essere (significato).
In ultima analisi, è sufficiente “fermarsi”.
Smettere di stare al gioco, nel giogo. Affermarsi:
ma chi ci ha provato è stato spazzato via, storicamente.
Quindi? Comprendi a che punto si è, nell’Anti-Sistema? 
La longa manus...
Se non riesci nemmeno ad immaginarne la portata, allora occorre avvicinarsi progressivamente, attraverso l’esempio o, meglio, l’analogia frattale espansa. 
Ad esempio, puoi agganciare la quintessenza Anti-Sistemica, prendendo come spunto l’auto riferimento “Mafia”. 
E seppure facendo le debite proporzioni, la sostanza non muta assolutamente, dal momento in cui “è già successo” e allora continua a succedere. 
Ovviamente, la Mafia è un potentato sottodomino; tuttavia, ha tutte le caratteristiche eco-dominanti, ad immagine e somiglianza.
Un po’ come quando nella “letteratura” religiosa, oppure spirituale de noantri, si esprime il concetto di “essere tutti figli di Dio”:
a livello di accon-discendenza, certamente
ma ben “prima”
a livello sostanziale.
Laddove il sostanziale è anche il modo più sicuro per rivelare (nascondere) tale “origine”, ai più.
Infatti, sostanziale e “di fatto” sono come binari lungo la stessa “direzione”; nel senso che attraverso il sostanziale si pilota in autonomia lo svolgimento del “di fatto” o della versione di reale che si manifesta ad hoc, di conseguenza

Come in una sala cinematografica s’insegna, tra le righe, che è dal fascio di luce del proiettore che si rigenera la presunzione fisica o realtà manifesta di riferimento unico. 
Di più, la “catena” prosegue anzitempo, poiché quel proiettore di contenuti è il risultato finale della programmazione che va continuamente in onda, passando da un pertugio che se percorso a ritroso, conduce ad uno spazio apposito, predisposto ed attrezzato ad hoc, al fine di proiettare ciò che “serve” verso il pubblicoa Massa”, che attende consumando a pagamento il “tempo”. 
Ancora più oltre, c’è una regia (occultata), una “compagnia”, una società, azionisti interessati a… 
E ancora, c’è la legge che permette tutto questo e una società che si “rilassa” guardando tale genere di “storie”. 
Insomma, l’interesse non manca mai e, “Fai…” bene attenzione, non si tratta solo di Botteghino.
L’interesse coincide con lo scopo, con l’origine, sostanzialmente. Con il perché, allora, il reale è in un certo modo. Ergo:
di conseguenza
perché si dipende universalmente dal possesso di denaro
che rivela il concetto senz’altro più originale, di “poter fare tutto quello che si vuole”
che ruota attorno al concetto di gerarchia e dunque di controllo dell’altrui compresenza.
Gli altri (il “prossimo”) servono
Per questo ci sono. 
Anzi, esistono (“di fatto”) ma non ci sono più (sostanzialmente). 
Anche se conservano il potenziale contemporaneo che, or dunque, sempre sostanzialmente garantisce per tutti coloro che sono “attualmente” in una simile stasi. 
Che cosa significa l’influsso planetario sugli individui, talune configurazioni astronomiche, certi posizionamenti astrali? 
Perché il comportamento “in Terra” ne risente?
Quando si mischia sostanziale e “di fatto”, è come essere investiti da un’onda di marea. 
Qualcosa che se non sei “fermo in te stesso”, è più semplice essere s-travolti piuttosto che il contrario
Sì, perché il “Fare… surf” diventa alquanto complicato, avendo dimenticato il senso di ciò che continua a succedere causalmente. 
Allora è come combattere coi mulini a vento, quando invece dovrebbe essere tutto molto più… corrispondente. 
Se, infatti, la strategia è sostanziale ma tu sei auto isolato nel parallelo “di fatto”, come credi di poter incidere se non, appunto, co-incidendo nel piano in gerarchia che ti ha attraverso attributi non meglio precisati che vanno “ora” a ridefinire la figura dell’immaginario “Dio” che tutto prov-vede. 
Ricordi? Sostanzialmente è una “cosa”. Mentre, “di fatto” è un’altra. 



Tuttavia, c’è sempre (sempre) un unico tratto in comune, che corrisponde al controllo, alla matrice, al senso, all’interesse, al punto di sospensione da cui l’essere “pilota” veicola il reale manifesto, con “dentro” anche te e contemporaneamente l’intera specie. 
Ecco l’univocità dell’essere tutti sulla stessa barca
Che non è quella ritrovata al fianco della grande piramide, essendo dedicata al viaggio esclusivo del Faraone.
Di più, uniformantesi altresì al sostanziale leitmotiv auto coincidente con la pietra angolare derivante dal concetto di “proprietà privata”. 
Già. 
Immagina che tutta l’economia, la finanza, la speculazione, la legge, il diritto, l’ordinamento statale e privato, etc. etc. etc. prima ancora di essere tali considerazioni ad “a valle”, siano o indichino il sostanziale fatto di essere in una immane ed inimmaginabile “proprietà privata (o luogo comune)”. 
E che ogni concetto di insieme, Stato, democrazia, possesso, asset, etc. etc. etc. corrisponda solo ed esclusivamente all’essere “dentro” a tale e unica forma di proprietà privata globale, equivalente all’oggetto dell’interesse di una Corporation per il controllo planetario del proprio “business”. 
Non farti trarre in inganno dal concetto lineare del “tempo”, che giunge a livellare ogni sorta di impulso altro ed altrui. 
Uovo e gallina nascono contemporaneamente, facendo parte del medesimo ed unico progetto o intenzione, con tanto di strategia apposita. 
Se le Corporation sono tanto di “moda”, significa che “è già successo” il controllo globale della situazione “in Terra”. 
“Di fatto”, tali organismi stanno scrivendo la storia. Vero? 
Eppure o invece, sono “solamente” dei riflessi condizionati relativi al sostanziale “è già successo” e allora deve continuare a succedere. 
E, bada bene, parallelamente di conseguenza continua a non succedere anche tutto quello che “serve” sempre alla medesima fonte o origine di tale “piano”. 
Sai che cosa significa, a tal pro, la compresenza di “rilievi” orografici, sul pianeta? 
Che si è in gerarchia. Allora, il Pianeta perfetto è una tabula rasa, una pianura? No. Meglio:
è una sfera

che ne incarna la portata egualitaria, contemporaneamente.

Perché dovremmo essere tuttiuguali”? 
Perché dovrebbe esistere tale forma di giustizia “superiore”?
L’ha, forse, ordinato il dottore? No. Infatti, sei nell’Anti-Sistema. No?
Non c’è nessun ordine da parte del “dottore” o di “Dio”. Si tratta di ferma intenzione eco-dominante vs “buona volontà” altrui (una condizione che è ancora “a Massa”, nell’Anti-Sistema).
Hai presente un mondo che si auto regola da sé in sé? 
Ecco. 
Che cosa (chi) viene “avanti” se analizzi sostanzialmente il decorso storico? 
La specie “umana”? No. 
Di più o “prima”, prosegue l’ordinamento eco-dominante o Anti-Sistema. 
La verità ti renderà libero
Bè… dipende, se saprai reggere tale “peso”. 
Diversamente, sarà come ri-sprofondare negli abissi, a fronte di tale informazione abominevole.
Quanto dolore e sofferenza si equi spartiscono tale forma di “genere”? 
Ogni giorno e ogni notte… che tipo di “urlo” si eleva dall’assieme planetario? 
Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno? 
Bisogna essere “positivi”? 
Bisogna soffrire per meritarsi qualcosa? 
Ma chi l’ha detto? Chi? Cosa = le circostanze. 
Ovvero, ciò che ti hanno in-segnato e che dunque “ora, sai”. Come un trapianto di coscienza, di memoria, di intelligenza, di… “te”.
Col risultato già acquisito di essere “a Massa”, alias, essere in gerarchia sostanziale, di modo che non te ne renda più nemmeno conto “seriamente (in coerenza e memoria di ciò)”.
A livello politico decidono continuamente anche per te? 
E reputi che sia corretto, perché in “democrazia” hai votato ed espresso la tua intenzione. Ossia, ti hanno consultato preventivamente e al Governo risiede chi ha avuto le maggiori “preferenze” popolari. 
Quindiègiusto” che la politica decida anche per te. Vero?
Sbagliato
O, meglio, non coincide con il come dovrebbe essere
Qualcosa che... se per “avvicinare” il concetto di Anti-Sistema, puoi sostanzialmente elaborare il luogo comune “Mafia”, allora, per “Fare…” tuo il concetto di come dovrebbe essere, analogamente, dovresti elaborare sostanzialmente il luogo comune “Eden”. Ok?
Una stupidata. Vero? 
Come puoi mischiare eterico e fisico?
Mele e pere?
Bè… hai mai sentito parlare dimacedonia”?
Ecco come si “Fa…”. Si è sostanzialmente, ovvero nel modo occultato dall’Anti-Sistema nell’Anti-Sistema.
Sostanziale “è” tutto ciò che il “di fatto” esclude a priori. Ciò che, ad esempio, non puoi far valere in qualsiasi aula di tribunale, poiché la legge non ammette ignoranza o, di più, non ammette un confronto sostanziale perché… 
Sì. Perché? 
Perché ogni giudice, a prescindere, dovrebbe solo che darti ragione, ogni volta
Altro che “ignoranza”.
Il giudice, a fronte di un “imputato” che si professa innocente, seppure si è impossessato di un “pollo” altrui, al fine di poter sopravvivere… non può mai essere “colpevole”.
Perché?
Perché “di fatto” viene esclusa la possibilità potenziale di essere parte di un sottile giogo o forma di “moderna” schiavitù, dove l’essere in gerarchia auto predetermina il tipo di “destino” dei più che, infatti, giacciono in una condizione “a Massa”, completamente dipendenti da tale forma di ferma intenzione che, orsù, deve assolutamente comparire in tribunale, perlomeno in termini di valenza o di sostanziale presa comune d’atto.
Solo in tale modo il “di fatto” ritorna a collimare con il sostanziale. Trovi? Ricordi? Ci sei?
Allora, come dovrebbe essere qualsiasi “processo”?
Sostanziale. Sino a sparire poichè superato...
Col giudice che si limita ad ascoltare, percependo (come se fosse un calcolo automatico) l’essenza di ogni questione.
Col giudice che, allora, non deve essere per forza di cose un mega laureato con decenni di esperienza in legge. 
Bensì, col giudice che di conseguenza potrebbe essere qualsiasi persona dotata di “buona volontà” e non facente più parte di nessun organigramma pseudo “statale”. 
Sei abituato a credere che ogni “responso giudiziario” costituisca un “caso precedente”, tale da valere su ogni altra simile forma di “giudizio” a posteriori. 
Ecco perché la “giustizia” procede lungo la propria direzione. Perché in ogni aula (ecco cosa significa il luogo comune di “diversità”) di tribunale è sempre il “di fatto” ad auto affermare ed afferrare la “verità”, che vale in tutta la giurisdizione (che a prescindere, prosegue globalmente sino ad abbracciare ma anche a delineare la forma sostanziale Anti-Sistemica).
Dunque, occorre saper “scrivere e parlare bene”, essere super laureati, avere talento e cultura, essere portati, etc. per poter esprimersi al livello sostanziale? 
Oppure, è più che sufficiente essere, appunto, sostanziali (dall’atteggiamento sostanziale)?
La seconda. Vero? Già. 
Perché si tratta di essere se stessi e questo viene assolutamente spontaneo, a prescindere da ogni deviazione standard Anti-Sistemica. 
Ovvio, se sempre nell’Anti-Sistema, anche essere se stessi fa parte di un credo (credo di essere me stesso).
Però, dal momento in cui c’è SPS (Io) a “Fare…” la differenza di non potenziale contemporaneo, hai la possibilità di auto ricordarti ed auto riconoscerti sostanzialmente o come dovrebbe essere.
Che presunzione. Vero?
Bah. Se non osi, non incidi ma co-incidi.
Allora, tanto vale ergersi in tale situazione, piuttosto che venire sempre pre-masticati e digeriti, ad hoc.
SPS (Io) “è” come un faro, che si è acceso ed “ora” è tale.
Ignorarne la portata, attraverso la funzione pubblica, dimostrerebbe proprio quel tipo di “cecità” che è tipica dell’Anti-Sistema e che in un certo senso ne decreta, guarda non caso, la compresenza (anche se non esiste ma, appunto, c’è). 
Un po’ come si comporta l’analisi medica, tesa a risalire ad un potenziale contagio, attraverso gli opportuni esami.
Il sostanziale è in codice, perché atrofizzato dal tuo mancato utilizzo.
Se ritorni ad essere sostanziale, auto decodifichi l’informazione ambientale che “sciogliendosi” si distribuisce omeopaticamente ovunque comunque e quantunque, auto comportando il cambio potenziale di paradigma in corso d’opera. 
E con questo, il ritorno all’auto ricordarsi giunge spontaneo, come venendo meno qualsiasi “segreto di Stato”…
Alfine, quando l’essere “a Massa” ritorna ad essere punto di sospensione, contemporaneamente, di conseguenza andrà da sé l’auto ripristino del come dovrebbe essere (la condizione originale di “Eden”) a scapito della situazione Anti-Sistemica eco-dominante (la condizione “originale” di Mafia).
Dimmi... anche tu ti senti triste e malinconico al tramonto? Si dice che sia l'unico momento in cui il nostro mondo e l'altro si congiungono”.
The Legend of Zelda - Twilight Princess
Sostanziale e “di fatto” sono binari contemporanei e paralleli, uniti dalla tua inclinazione sferica (che “Fa…” contatto tramite l’interfaccia dell’atteggiamento, che costituisce la parte emersa o f-attiva).
Se tu sei “a Massa”, non c’è contatto tra potenziale contemporaneo e versione del reale manifesto (che è “attualmente” in fase con l’Anti-Sistema, che corrisponde alla ferma intenzione eco-dominante).
Se, altresì, “Fai…” allora sei sostanziale e di conseguenza la “via è aperta”, il varco è percorribile, il contatto si riattua, il potenziale contemporaneo può scorrervi “dentro”, etc. etc. etc.
L’alternativa sostanziale? 
Eccola. Diversamente, non se ne parla nemmeno. 
E rimarrà per sempre bastevole, la versione Anti-Sistemica dell’unica-mente possibile (che si riattua sempre sostanzialmente, seppure a te lascia credere che è il “di fatto” l’unica chiave di interpretazione della “storia”).
Apriti cielo
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-206
Riproduzione libera”.