giovedì 2 luglio 2020

Ancora sul funzionamento.



Per far fortuna, soprattutto una grande fortuna, occorre una specie particolare di ingegno…”.
Jean de La Brunire
Occorre essere da “un certo tipo di atteggiamento”.
L’essere (dal) punto di sospensione, può essere “visto” anche come l’origine (la ragione fondamentale) da cui “sgorga” qualcosa che, nella fattispecie, può essere persino un interouniverso”. 
L’immagine di Dio, ad esempio, ne certifica l’accezione. 
Il “problema”, per chi ci si auto ritrova “a Massa”, è di ricordare di esserci “dentro” e, dunque, di mantenersi coerenti con ciò che, in ogni “caso”, si continua ad essere nel potenziale contemporaneo. 
Senza tale auto memoria, da sé in sé, è come lasciarsi andare nella corrente che diventa stagno.
  
Come addormentarsi e... continuare a sopravvivere nel “sogno” o progetto altrui. 


E, una volta che ciò si è verificato (avverato), poi, di conseguenza è possibile sviluppare ogni “teoria”, tuttavia, sempre auto coincidente, ovvero… auto delimitantesi nel potente campo giurisdizionale che possiede addirittura secondo ogni concezione “superiore” comunemente accettata, a causa di una latenza nel modus o atteggiamento sostanziale.
Concetti come “natura”, “creazione”, “origine della vita”, “universo”, “infinito”, “Dio”, “verità”, etc. assumono contemporaneamente la medesimasorte”, alias:
pur rimanendo sempre e comunque, verità
assorbono “radiazione” Anti-Sistemica, che induce uno stato logico di “verità” o inflazione.
E, in questo “mix”, è portante ricordarsi di essere sostanziali, di modo che… ogni “dato” sia e rimanga sempre indicante la verità e, non, la “verità”. 
Oppure, che anche attraverso la “verità”, si sia sempre in grado (coerenza) di auto decodificarne, la verità.
Che significa verità = l’origine che discende dall’essere (dal) punto di sospensione
Che significa punto di sospensione = “cosa (chi)” è talmente influente da auto caratterizzare l’intera accon-discendenza (quel che si dice “ad immagine e somiglianza”). 



Ergo:
in compresenza di tale modalità dell’essere (un collo di bottiglia totale)
tutto è in gerarchia
diversamente dal sostanziale, in cui tutto è dal potenziale contemporaneo (come dovrebbe essere).
Ossia, ciò che testimonia il significato di democrazia.
Laddove il “Governo del Popolo” corrisponde al potenziale che chiunque, contemporaneamente, ha.
Il “contemporaneamente” non è una forma di Governo, bensì, lo stato coerente tra individui pari
Qualcosa che nell’Anti-Sistema è auto riportato, ma, “in codice” o fra virgolette, poiché contemporaneamente 1- l’ambiente riflette sempre la verità, ma, 2- l’Anti-Sistema interferisce sempre con la “verità”. 
Non rimane, allora, che l’auto decodifica sostanziale, ossia, l’atteggiamento ad hoc che permette di auto ricavare (auto desumere in virtù della latenza del ricordo) coerentemente il senso di ciò che unicamente “è già successo” e continua a succedere “dentro” a qualcosa che è la sede di tale auto imperare attraverso la strategia del non esiste(Re) ma comunque c’è. 
Un atomo, una molecola, un globulo rosso, un acaro, un elettrone, etc. non esistono ma ci sono:
non esistono, poiché non li vedi direttamente
ci sono, poiché attraverso una particolare “lente (approccio)” li vedi in-direttamente.
Tuttavia, non vai in giro con un microscopio elettronico attaccato agli occhi. Vero
Motivo per cui, ci “credi”. 
Dunque, sai che è così, poiché te l’hanno detto = non ti resta che da crederci, dando per scontato tale “verità”. 
Laddove, però, la verità indica sempre il sostanziale = cosa (chi) non esiste ma c’è. 
Mentre, la “verità” indica sempre il “di fatto” o, appunto, la tesi scientifica che corrisponde all’auto delimitazione del potenziale contemporaneo, in gerarchia. 
Ciò si trasforma, in pratica, nell’aderire automaticamente a…, andando atagliare” ciò che continua ad auto riproporsi in termini altri (sostanzialmente).
Lucciole per lanterne, insomma.
Riflessione:
le implicazioni del fare trading, non linearmente, sono talmente espanse, da lasciare assolutamente a bocca aperta e mente chiusa. 
Ossia, l’effetto dirompente della verità, è tale da annichilire. Dunque, al fine di evitare questo, subentra uno stato di mezzo che si assicura di proteggere tale forma di “sanità mentale”. 
Ciò che in psicologia assume la valenza di… “trauma” e soprattutto di cancellazione dell’evento che l’ha procurato = l’essere da “a monte”. 
Ma, un simile auto decadere, comporta la “perdita” della memoria relativamente proprio all’essere tale, o, verità vivente. 
L’evento scatenante il trauma, però, rimane sostanzialmente al di là del reset, per cui non esiste ma c’è; 
meglio ancora, continua a succedere anche “dopo”. In che modo? 
Non linearmente o in maniera insospettabile, soprattutto, a gioghi fatti, o mediante le “fette di salame” auto indossate per via della parte in-conscia, che “protegge” - a questo punto – entrambe gli schieramenti:
l’essere “già successo”, ch’è relativo all’origine o causa fondamentale che l’ha creato e dunque permesso
e tu, che accon-discendi sostanzialmente.
Ecco che la piramide perdeil vertice, ma, in un ambiente che ricorda sempre, anche dopo la “caduta”, è allora nell’essenza che il tutto procede, continua, rispettando il “silenzio” post trauma e contemporaneamente la sua origine da “a monte”.
Dietro ogni grande fortuna c'è un crimine…”.
Honoré De Balzac
Ergo
Cosa significa… 
C’è come un “solco”, tracciato fra te e “te”.
Laddove, tale intercisione “serve”. 
Ovvero, è causale, provocata, procurata, creata, ispirata, etc. 
Sì, perché, c’è soprattutto una grande “conoscenza (memoria, esperienza)” Oltre = prima. 
Qualcuno che ha la capacità di divenire “ispirazione” o contenuto, per l’essere indistintamente “a Massa”. 
Qualcosa che piega tutto a sé. Ma, tale sé non esiste:
c’è solamente. 
Per cui, la forma cristallizzata o versione di realtà manifesta ad hoc, si “piega” come alle forze della “natura”. 
Motivo per cui l’esserea Massatende a fidarsi, non vedendoci un movente dalla ragione umana”. 
E non scorgendo una fisica rappresentazione, seppure le “cose” continuino ad avvenire, allora, nel durante s’inizia a fare largo la “necessaria” spiegazione che prende l’evidenza di un’ombra che, in seguito, diventa “Dio”.
Il capro espiatorio per ogni male

Colui che conosce ogni ragione oltre ad ogni accadimento e che può, quindi, spiegare tutto.
O fungere da rimedio naturale per ogni stagione. 
Qualcosa che auto comporta una rassegnazione di fondo, relativamente al proprio potenziale contemporaneo. 
Qualcosa di talmente “mixato” da costituire esso stesso la primordiale forma di “droga” o di allucinazione collettiva.
Lo “vedi” in quale stato ti può indurre anche un singolo evento, se fatto all’origine di un intero movimento, quando si è nella capacità di essere dal punto di sospensione… 
E, all’opposto, “ora” qual è la tua “posizione” rispetto a tutto ciò? 
Auto realizzi quanto “disti” in termini di vibrazione (atteggiamento)?
Ecco il solco. Ecco il duale. Ecco il divide et impera. Eccoti
Allora, “Fai...”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-195
Riproduzione libera”.