mercoledì 26 ottobre 2016

I politici “funzionano” sempre meno bene.




Ci sono cose che “hai proprio bisogno che te lo dicono, che fanno male”? 
Dove non arrivi con il “sapere”, arrivi con il “sentire”.
Certo, maquesto “sentire” non ti sembra mai valere quanto il “sapere”. Nevvero? 
Perché, il “sentire” proviene indefinitamente da te, mentre il “sapere” proviene dal mondo della cosiddetta educazione. 
Ossia, da qualcosa che è al di fuori di te (che “non sai, di tuo”). 
Cioè, sembri come manifestarti, nel mondo, completamente… che cosa? Alla mercé di tutto quello che ti precede e che, dunque, si trova in una posizione di “vantaggio” rispetto a te. 
Ora, quando “vieni al mondo”, trovi una organizzazione sempre più capillare che ti “accoglie”, in relazione al dove, come, quando (in che modo) “appari ‘qua così’”. 
Questo che cosa significa
Che esiste uno “status quo” già formato e pienamente efficiente (interessato) nell’immediatamente catalogarti ed “assegnarti un posto nel mondo”
Se (se) nutri dei dubbi – su questo “stato delle cose” – non hai il “diritto” di portarlo a compimento, poiché sostanzialmente “non ti è permesso”.
Provare per credere
Sostanzialmente, che cosa significa?
   

Significa che… qualsiasi sia la tua “posizione”, la stessa non si trasforma in un “boomerang” nei tuoi confronti. 
Qualcosa che “in democrazia” sembra apparentemente superato. Vero?
Ogni “minoranza” sta progressivamente trovando il “proprio” spazio, “qua, così”
Ed è indubitabile che nelle pubbliche piazze, non si brucia più nessuno. 
Ma (ma)… la sostanza AntiSistemica è qualcosa che si è trasferita ai “piani alti” dell’essenza. Qualcosa che si è insinuat3 dappertutto
Qualcosa che, già al momento della “nascita”, viene adottat3 da ogni essere che non ha modo di decidere da sé, in sé; poiché completamente indifeso, inerme, senza nessun orientamento proprio (se non per l’atteggiamento “naturale”, che lo contraddistingue).
L’intera “forma” sociale è proiettata ad accogliere ogni frutto del “parto”, in maniera tale che venga progressivamente imbrigliata l’energia dell’essere e, una volta messa sotto al controllo, il processo continua attraverso l’auto educazione... forgiante un “nuov3 cittadin3 del mondo”.
Ciò che ti rimane, dopo un simile trattamento, è “solo il ‘sentire’” che, guarda non caso, viene classificato (dalla logica imperante, scientific3 deviata) come secondario, rispetto al “sapere”.
In questa maniera, tutto quello che “non può essere dimostrato (nella maniera convenzionale, auto disinnescante)”, risulta – per default – come qualcosa di “non valido (che viene sempre dopo)”.
Così, temporalmente, tendi sempre meno a “fidarti di te (poiché il ‘sentire’ proviene da te)”. È un giogo multi strategico, sottile ed intelligente.
Qualcosa di tendenzioso, nel senso che “proviene da” e “tende a”.


L’accorgerti della "provenienza unica", è – tuttavia – un dato di fatto, che prende a fare differenza.
“Qua, così” sei, infatti, “reso abituat3” a ragionare secondo un processo “naturale” di causa/effetto, il che ti auto mantiene costantemente distaccat3 dalla ragione fondamentale (dal motivo per il quale avviene tutto, “qua, così”). 
Ok?
La ragione fondamentale è “a monte” della causa/effetto:
è il motivo che “orna” il tessuto reale manifesto, by dominante.
È la dominante stessa, attraverso la de/codifica frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale”.



Qualcosa che “non puoi provare” … davanti a chi/cosa? 
Ad un tribunale, un magistrato, una giuria, un comitato scientifico (prima ancora che “altro”). Davanti ad una pletora di individui interessati “a che tutto rimanga esattamente com'è” …
Individui “di lunga data ('ereditier3')”, ossia, che hanno accumulato la propria “fortuna”, proprio dalla “forma reale manifesta ‘qua così’”. 
Individui completamente senza memoria propria, se non relativa a quella del proprio albero genealogico.
Un tipo di memoria “a corta gittata (e valenza)”, che non riesce a bucare la cortina intessuta nell’inconscio e/o dall'inconscio.
Quella sorta di velo, che offusca tutto ciò che deve risultare comeoffuscato.
Questa sorta di “nulla di fatto (che lascia lo status quo, sempre ‘qua così’)”, nel tempo produce ampio auto disinnesco. 
Cioè, un simile “risultato” dipende da te, nella misura in cui “ti sembra di essere impotente se, procedi in una certa direzione. Mentre, all’opposto, ti sembra di star meglio”.
Questo elimina ciò che “non trova terreno fertile”, come un moderno diserbante “intelligente”.
Questo significa che 1) non c’è mai un colpevole 2) oltre a te, anche se 3) la dominante esiste (ma non c’è), oppure 4) la dominante c’è (ma non esiste).
Le forme di religione (tipicamente occidentali) che non lasciano spazio alla possibilità della reincarnazione, sanciscono che “ti manifesti, sopravvivi e muori (in attesa del ‘giudizio finale’)”.
Il che, ti rende come un “lupo famelico” dal momento in cui “la vita è una sola: spendila bene”.
Le forme di religione che lasciano spazio alla reincarnazione, procurano interiormente un senso come di “errore (che ti porti dietro), il che rende i “credenti” come dei “ricercatori, basanti la propria vita – sempre – su un ‘sapere’ altrui”.
Le forme di spiritualità ti narrano di possibilità espanse di poter “essere te stess3”, ma completamente da guadagnare “qua, così”. Il che ti rende apert3, in una maniera paragonabile al vagare nella notte più buia, senza fari per l’illuminazione.
E, tutto questo, mentre nel reale manifesto continua a succedere allo status quo, lo status quo.



È come se (quindi) fuori della “tua” casa, ci fosse un cartello riportante la scritta “torno subito”, esposto da tempo immemorabile. Qualcosa che, da fuori, ha lasciato “marcire” la casa stessa, trasformata in un covo di rovine adatto per ospitare (attirare) un certo tipo di “energia”
Dopo un certo tempo, quella casa "abbandonata", ritorna sul/nel Mercato, liberamenteofferta alla migliore offerta”.
La sua riedificazione, cancellerà ogni episodio trascorso e “già successo”, con te agganciat3 energeticamente, ma... non più fisicamente
In auto dissolvimento sostanziale.
Senza memoria, come in un eterno inverno. Proiettandoti nella realtà manifesta, in quanto “ingranaggio” utile (ed utilizzat3 regolarmentenell'infrastruttura AntiSistemica “qua, così”.
Così, il tuo “sentire” dipenderà sempre dal “tuo ‘sapere’” (qualsiasi nozione ti venga messa in testa).
Rifletti su questa “rêverie”:
il mondo è popolato da interpreti (“artisti”)
le parti esistono nella misura in cui “lo spettacolo deve andare avanti
una famiglia nobile è identica a qualsiasi altra, una volta depurata dalla “storia” e dall'interesse che collega tutto a questo copione (ritenuto, così, come unico).
Una “versione del mondo (reale manifesto ‘qua così’)”, si è radicata. E tutte le altre non sembrano più poter esistere, poiché sono state rese non immaginabili.
Ergo:
la differenza è una/nella prospettiva.
La differenza, quindi, non esiste, essendo… una “parte scenica, nella più grande rappresentazione teatrale, in scena da millenni”.
Immagina quanta sofferenza, è “prodotta” per auto mantenere in auge una simile “opera prima”.
La forma sociale, piramidale, infatti… narra da sé, anche, della forma egoica posta alla base della ragione fondamentale (che, nemmeno, riesci – ormai – ad immaginare).


Nella forma gerarchica, risulta esserci “spazio” solo nei piani bassi, con la possibilità ventilata di poter accedere, al massimo, a qualche ruolo privilegiato che 1) ti permetta di “fare carriera”, 2) senza mai distaccarti dal piano di provenienza e 3) lasciando il vertice esattamente dove già si trova (al di là della portata dell’inconscio, che riceve ed obbedisce ciecamente).
La cosa “interessante (nonché frattale espansa)” è il rispecchiarsi del vertice distaccato, nel primo piano (appena "al di sotto" del vertice stesso).
Infatti, se:
il vertice distaccato (dominante) è “prossimo (identificabile) alla nobiltà (divinità)”
ad “immagine e somiglianza
il “primo piano ('sotto' alla dominante) è, guarda non caso, “nobile, divino, ubiquo ed agente secondo le qualità attribuite a Dio”.






Qualcosa che “ti puoi rendere conto (a livello frattale espanso)”, ad esempio, quando in “natura” osservi il mare e noti la striscia di acqua e cielo, inframmezzata proprio dalla linea dell’orizzonte:
cielo (vertice distaccato, dominante)
orizzonte (“terra di mezzo”)
acqua (vertice sub distaccato, sotto dominante).
E, cosa molto sottile, l’immagine della dominante è, soprattutto, nel “riflesso” che si auto produce sulla superficie acquea, che la riporta fedelmente (anche se in maniera del tutto codificata).
Questa “trasmissione” corrisponde ad un vero e proprio imprinting (codificato dalla frattalità espansa)...
Dato che la “nobiltà (interesse)”, di conseguenza, trasmette lo stesso segnale (portante) verso ogni singolo piano (dettaglio), che – al di “sotto” – si rinsalda senza possibilità apparente e percorribile di alternativa sostanziale.
Così, pur “sentendo (di tuo)”, non hai mai la certezza, dato che gli “esperti” tendono a sovrascriverti sopra/dentro.
La plastica fa veramente male ai bambini?
Ieri a Report si è parlato di Bisfenolo A e Ftalati, sostanze che molti reputano pericolose per la salute.
Vero, ma niente allarmismi
Link 
Vero, ma niente allarmismi (?)...
Certamente.
E così domani ti sposi?
Sì, ma niente di serio”.
Tre uomini e una gamba
Tutto questo è permesso, poiché è il risultato di una “forma esatta”, di un “progetto mentale (programmazione)”, di una “logica di parte (vissuta per l’esatto opposto)”.
Ci sono due punti fondamentali, da rammentare sempre:
  1. “è già successo (l’avvento dominante)”
  2. esiste sempre una (ed una sola) ragione fondamentale
Sì.


"Programma"...
Ci sono “tracce (frattali espanse)”, ovunque… anche se “qua, così”, poiché la memoria frattale espansa conosce solo una sola possibilità (“natura, programmazione”):
quella di essere sempre compresente (un altro motivo per il quale “la storia tende a ripetersi”).
La democrazia è un sistema con tanti difetti ed un solo vantaggio:
non esiste un sistema migliore di essa…
Link 
Il “vantaggio” è apparente, nonché, la somma dei “tanti difetti”.
Qualcosa che discende dai due punti, sopra rammentati.
Senza memoria, puoi – infatti – sostenere che:
è stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora…”.
Winston Churchill
Il “male” minore, quindi
Certo, perlomeno quello che riesci a calcolare, ricordando sino ad un certo punto…
Resta il fatto che:
la democrazia è un sistema con tanti difetti
la democrazia è la peggior forma di governo…
E, sino a dove si spinge (arriva) il “fino ad ora?
La democrazia funziona quando a decidere siamo in due, e l'altro è malato…”.
Winston Churchill
Se accetti di ragionare “diversa mente”, allora – come d’improvviso – appare un certo tipo di memoria. Ad esempio:
“anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno.
Noi procederemo fino alla fine.
Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria.
Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo.
Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai; e anche se, cosa che io al momento non credo (si avveri), quest'Isola o una gran parte di essa venisse sottomessa ed affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e difeso dalla Flotta Britannica, continuerà la battaglia finché, quando Dio vorrà, il Nuovo Mondo, con tutta la sua potenza e la sua forza, verrà a soccorrere ed a liberare il Vecchio…”.
In questa citazione c’è un po’ di tutto:
l’evocazione di Churchill agli Usa (il “nuovo mondo”, la “costola” del Regno Unito, il “nostro Impero d'oltremare”)
il datato utilizzo della creazione (strategia) di un “problema (meglio se comune)”, utilizzato come leva al fine di, poi, poterlo risolvere. In maniera tale da permettere allo “spettacolo, di poter andare avanti”.
Qualcosa che, “oggi”, è l’Isis. Ciò che è Al-Qaeda ed il “terrorismo” in generale.
Persone che si difendono da “despoti interni” e da “invasori esterni”.
Qualcosa che succede, come per le più classiche delle Crociate, sventolando il vessillo della “democrazia” e di una forma di religione accomodata alla maniera occidentale, di stampo Usa (dove la religione è una forma di tolleranza strategica, per dirla tutta, alla maniera dell’impero romano, che conquistava tutto dei popoli vinti).
La democrazia è un vincolo (ed un “vicolo cieco”), intrapreso nel processo logico/mentale “qua, così”.
Metterla in dubbio è quanto mai "sacrilego", visto che un simile “termine” è sempre sulla bocca di ogni genere di “imbonitore”, dal politico, all'amministratore d’azienda, al prete, allo scout, etc.
Nonostante tutto quello che (continua a) succede, nel sempre AntiSistemico…


Quel che va sotto il nome di “democrazia” (ben oltre il significato dottrinario del termine) è il tentativo di sostituire alla sostanza la forma, all'autorità il meccanismo, al rischio il controllo, alla persona la struttura. Un prodotto dell'era della macchina...”.
Sergio Quinzio
Una democrazia moderna è una tirannia dai confini indefiniti; si scopre quando ci si può spingere in là solo procedendo su di una linea retta finché si viene bloccati”.
Norman Mailer
Io affermo che il nostro mondo, il mondo delle democrazie occidentali, non è certamente il migliore di tutti i mondi pensabili o logicamente possibili, ma è tuttavia il migliore di tutti i mondi politici della cui esistenza storica siamo a conoscenza”.
Karl Popper
Io affermo che il nostro mondo, il mondo delle democrazie occidentali (questo non è il “nostro mondo” ma è quello “delle democrazie occidentali)
non è certamente il migliore di tutti i mondi pensabili o logicamente possibili (esattamente)
ma
è tuttavia il migliore di tutti i mondi politici della cui esistenza storica siamo a conoscenza (ossia, di ogni “mondo” che ricordi ancoranell'auto disinnesco by dominante).
Popper, così come al 99% tutti gli altri “esperti”, era… nel mezzo tra il “sentire” ed il “sapere”, propendendo per quest’ultimo, ovviamente
Dato che non poteva mettere in dubbio decenni (la propria intera vita) di studi e di approfondimento, che avevano “minato” persino la sua esperienza.
Ergo:
Popper (e il 99% degli ‘esperti’)
servono
alla/la ragione fondamentale.


Papa: dietro la rigidità c'è spesso doppia vita e malattia.
Dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto, una doppia vita, i rigidi non sono liberi, sono schiavi della legge, Dio invece dona la libertà, la mitezza, la bontà:
è quanto ha detto Papa Francesco nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.
"Dietro la rigidità", ha detto il Papa a quanto riportato dalla Radio vaticana, "c'è qualcosa di nascosto nella vita di una persona. La rigidità non è un dono di Dio. La mitezza, sì; la bontà, sì; la benevolenza, sì; il perdono, sì. Ma la rigidità no!
Dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto, in tanti casi una doppia vita; ma c'è anche qualcosa di malattia...
Link 
Vaticano: vietato disperdere ceneri o conservarle in gioielli.
La congregazione vaticana per la Dottrina della fede chiarisce, in un'istruzione pubblicata oggi, che non è permessa la dispersione delle ceneri dei defunti "nell'aria, in terra o in acqua o in altro modo" né la loro conversione "in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti", e, ribadendo "le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi" ricorda che per la Chiesa da decenni la cremazione del cadavere "non è vietata" poiché "non tocca l'anima e non impedisce all'onnipotenza divina di risuscitare il corpo".
"Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista", si legge nell'istruzione dell'ex Santo Uffizio, "non sia permessa la dispersione delle ceneri nell'aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione.
Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana - conclude l'istruzione - si devono negare le esequie, a norma del diritto".
Seguendo "l'antichissima tradizione cristiana", l'istruzione vaticana "raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro. Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte, l'inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale"…
Link 
Insomma…
dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto, una doppia vita, i rigidi non sono liberi, sono schiavi
seguendo "l'antichissima tradizione cristiana", l'istruzione vaticanaraccomanda insistentemente che
Una forma di rigidità assoluta, quindi.
Non trovi? Non lo “senti”? Certo che sì. Ma hai… paura, ad/di ammetterlo. Perché “qua, così” hai sempre qualcosa da “perdere”.
Non si ruba a casa dei ladri
Link 
Che cosa "sai"? 
Giuseppe Zigaina muore a Palmanova, il 16 aprile del 2015, all'età di novantun anni. E con lui muore una parte importante della memoria di Pasolini. Una memoria che forse ha contribuito a segnarne e distorcerne il ricordo”.
La macchinazione: Pasolini. La verità sulla morte - David Grieco
Uno dei tantissimi “portatori sani” di memoria, distorcente il ricordo…
"Tutto è cambiato. Tranne una cosa. Il sistema consumistico.
La società dei consumi continua ad avanzare imperterrita senza incontrare ostacoli, cavalca tutte le nuove invenzioni tecnologiche a cominciare dal telefono cellulare, e sembra destinata a diventare, ora e per sempre, l'unico modello di sviluppo che guida l'umanità.
Assistendo a questa marcia trionfale e inarrestabile della civiltà dei consumi, spesso a molti capita di ricordare Pasolini:
‘Lui però l'aveva detto. Era l'unico che aveva capito cosa stava succedendo’…”.
La macchinazione: Pasolini. La verità sulla morte - David Grieco
L'unico modello di sviluppo che guida l'umanità (e la “democrazia” è la sua strumentazione, sempre più “di serie”).
È il 1974. Da più di un anno Pasolini sta scrivendo un libro, un libro misterioso, di cui non parla volentieri.
Il libro è misterioso perché lui stesso sembra non sapere ancora che specie di libro sia. Dice che non è un romanzo, e neppure un saggio. Sa soltanto che sarà lunghissimo, migliaia di pagine, e non ha idea di quando riuscirà a finirlo.
“Ma che libro è?” gli chiedo.“Si intitola Petrolio” mi risponde.“Perché Petrolio?” lo incalzo.“Perché il petrolio ormai è più importante dell'acqua. Senza il petrolio, a quanto pare, non possiamo più vivere” dice lui.
“Di cosa parla questo libro?” insisto io.Parla di Cefis” si limita a dire lui.“Cefis? Eugenio Cefis? Quello dell'Eni, della Montedison?” gli chiedo ancora.“Proprio lui” aggiunge alzandosi e troncando la conversazione.
Ho provato a saperne di più, ma è andata male
La macchinazione: Pasolini. La verità sulla morte - David Grieco
E, infine, cosa è stato detto.
Cefis ha chiacchierato soprattutto delle multinazionali, di quelle società cioè che operano in più stati, e che quindi sono molto grandi.
Il discorso del presidente della Montedison può essere diviso tranquillamente in tre parti:
nella prima spiega, o meglio magnifica, il concetto di multinazionale, e si rammarica che ne esistano ancora così poche
nella seconda parte, invece, esamina i rapporti fra queste e il potere politico, e sono le pagine dove troviamo le affermazioni più inquietanti
nella terza parte, infine, si congeda dai suoi ascoltatori lasciando loro qualche cauto consiglio, però facilmente decifrabile dietro l'apparente ovvietà, ricco di possibili conseguenze (o speranze) non proprio democratiche.
Tutta la serata, per essere brevi, ha visto l'illustrazione ai futuri quadri militari di come sarà, o Cefis spera che sia, il capitalismo dei prossimi anni, e di cosa possono fare a questo punto (di concreto, di operativo) gli allievi di un'accademia dove si ritiene ancora fondamentale saper andare a cavallo, ma dove si insegnano già la tecnologia elettronica, e forse anche il linguaggio dei calcolatori.
Il consiglio di Cefis ai militari, fra le righe, è stato molto chiaro:
cercatevi un vostro specifico ruolo tecnocratico-dominante all'ombra delle grandi aziende che noi faremo.
Il lavoro non vi mancherà.
Anche perché, vedete, i politici funzionano sempre meno bene...
La mia Patria si chiama Multinazionale - discorso (commentato) di Eugenio Cefis presidente della Montedison all'Accademia Militare di Modena. Modena, 23 febbraio 1972
Cercatevi un vostro specifico ruolo tecnocratico-dominante all'ombra delle grandi aziende che noi faremo. Il lavoro non vi mancherà. Anche perché, vedete, i politici funzionano sempre meno bene...
I politici “funzionano” sempre meno bene.
Quale democrazia, allora?
Lo “senti”? Lo “senti”, anzi, ormai “lo sai”.


Allora, perché "indietreggi" sempre.
Perché sei “qua, così”. In qualcosa. Ergo:
c’è una motivazione sostanziale, per questo “tuo” stato. Certamente. Ed è “la ragione fondamentale, dominante”...
È “scritto” dappertutto. Ovunque e comunque. Ma, tu non sai più “leggere (di tuo)”. E, di conseguenza, la giustizia è diventata un contesto di parte.
Ma che t’importa? Tanto a te non manca “nulla”. Vero?
SPS (Io), allora, mi rivolgo a tea te, che ti manca “qualcosa”. 
Non sei davvero sol3.
Quel “qualcosa” manca, infatti, a molti. A quasi tutti.
Sei stat3 ben “intortato”. Non c’è che dire…
Che cosa ti resta da fare?
In SPS è riportato, ma non come assieme nozionistico; bensì, come giustizia ad angolo giro “lato tuo/umanità, centrale”. Qualcosa che non necessita di alcuna, altra, spiegazione.
Vero?
Allora, ritrova il modo per “funzionare bene (dalla tua/umana prospettiva)”.
Fai.
  
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1929


4 commenti:

  1. Ciao Davide, ho particolarmente vibrato in sintonia con questo "bollettino". So che non hai un feeling particolare con l'analisi scientifica di impostazione marxiana, che al limite la vedi come riproposizione della dominante in chiave più evoluta, tuttavia leggendo le tue righe il pensiero è volato immediatamente a "Stato e Rivoluzione" di Lenin. Grazie.

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    1. Ciao Fabio, non ho "feeling" con nulla "qua, così". Allo stesso tempo, ricavo informazione frattale espansa "lato mio/umanità, centrale", da tutto. Anche attraverso di te e le tue segnalazioni, sempre opportune. Ad esempio, sto riscoprendo certi ambiti "di sinistra", che mi danno il voltastomaco, solo perché ho subito il condizionamento occidentale, sin dalla mia nascita e per buoni 40 anni. E, invece, arrivi tu e - più di una volta - mi hai fatto notare una certa "analogia" tra quello che scrivo (penso) e quello che "è già stato scritto (pensato), anche a sinistra". Comunque, lungi da me l'identificazione con qualsiasi "movimento". Semplicemente, non riesco. Non fa parte di me. Mi è estranea la "cosa".

      Anche se "non butto via nulla, di quello che entra nel mio radar" :)

      Sono un "centro". Tutto mi "gira attorno"...

      Mi leggerò qualcosa, anche dell'opera da te, gentilmente segnalata.

      Ti ringrazio ed abbraccio.

      A presto. Serenità

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  2. Ciao Davide la foto dello spinotto con i cavi colorati riguarda la presa per portare l'alimentazione alla scheda madre del pc, si mette una bella graffetta come nella foto tra il filo nero e il verde. Questo ponticello fa si che l'alimentatore si accenda anche senza presenza di collegamento a qualcosa, in modo da poterlo utilizzare per secondi fini ! Per quanto riguarda il papa che dire.. i preti mica possono sposarsi e avere figli quindi dietro questa rigidità ce sempre a qualcosa di nascosto !

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    1. Caro Marco,
      grazie per lo spunto "tecnico" :)

      "In modo da poterlo utilizzare per secondi fini...":

      - vedi che l'immagine, allora, l'ho azzeccata!

      Allora, la "rigidità" dei preti è qualcosa di "fisiologico" :)

      Un caro abbraccione.

      Serenità

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