venerdì 12 giugno 2015

Lo spazio della felicità.


Quanta "felicità c'è... in te", da/in un simile spazio a disposizione?
Ogni giorno, per più volte al giorno, mangi e beviqualcosa (diciamo, sempre le stesse cose, anche se ciclicamente distribuite nel corso della settimana… di ogni settimana).
Non hai alternativa praticabile “corrente termine”.
Ok? Questa non è una fantasia:
questo è un dato di fatto.
Ora… da un simile “collo di bottiglia… che cosa passa”? In che modo? Perché? Come? Quando? Dove?
Sono tante domande, ovvia(mente), dalle risposte che sembrano (di)pendere da un mix di fattori, sia personali che collettivi.
Il tuo complesso “bio psico fisico organico” (corpo, mente, spirito), si è abituato, “qua, così”, a nutrirsi per mezzo di sostanze che “ti (ri)fornisce la natura” e – via via – anche per mezzo di sostanze artificiali, che “ti (ri)fornisce l’industria”
Qualcosa che diventa anch’esso un mix, tra natura ed artifizio (lavorazione). Qualcosa che (p)arte sempre dalla natura, per miscelare insieme sostanze che naturali sono "sulla carta" (pur rientrando sempre nel piano della natura, in quanto “natura è: tutto ciò che ritrovi… in natura”).
Da questa prospettiva, perdendo la memoria collettiva, il genere umano di “fra mille anni”… scambierà per naturale qualsiasi “escrescenza Ogm” presente in natura (ossia, nell’ambiente Planetario disponibile e visibile).

Ciò che (ri)trovi in natura, non è detto che sia “naturale… per te”.
Ma, SPS si rende conto che, la natura è un concetto – reso alla moda - dall’utilizzo di un termine del linguaggio, sviluppato per auto stanziamento nel piano di contenimento umano d’insieme (il reale manifesto).
È l’abitudine che ti porta a… sviluppare l’idea della natura, della naturalità, della naturalezza, etc.
Abitudine ed “ignoranza” (ossia, il non sapere perché non si “vede” o non si “vuole credere a…”).
Eppure, (d)entro al grande calderone lessicale dei termini (interfaccia del linguaggio), viaggiano idee proprie, che fanno dell’umano “un essere con(vinto) di… anche se...”.
"(D)entro a/in…", gli individui si credono/sentono “unici, di(versi), speciali, migliori, etc.”. Ed, in questo, si prestano e “prestano il fianco” a manipolazioni d’ogni tipo, di provenienza d’insieme, o meglio, di provenienza da ciò che controlla la formazione dell’insieme. Qualcosa che la scienza deviata, (s)cambia per “campo morfogenetico”. He He…
 
L’impronta che accompagna, (pre)cede e segue… la (f)orma umana (e non solo), sin da quando è “infante”… è stata "(ri)levata scientifica(mente)" e immediata(mente) classificata lessical(mente).

La “morfogenesi” è una linea guida, che accompagna la Vita (la formazione e la crescita) in ogni suo ambito:
(greco morfè = forma; genesi) è il processo che porta allo sviluppo di una determinata forma o struttura
Link

Favelas.
Ma, dal punto prospettico di SPS, lo “sviluppo” (di qualsiasi ambito rientrante nel piano del reale manifesto) è – forse, come ben sai – un fenomeno programmatico, che si (di)p(arte) dalla proprietà frattale espansa che caratterizza il tutto.
La “guida alla formazione (sviluppo) delle f(orme) vive”… è sì, un campo morfogenetico, ma di natura ben (di)versa, rispetto al credo scientifico deviato. La frattalità espansa anticipa, guida e segue (da “vicino”) ogni ambito dello sviluppo delle f(orme) vive.
Ma lo “è” e lo “fa”… per via di una (ri)polarizzazione, che la frattalità espansa stessa riceve, allorquando si viene a formare una grande concentrazione di massa, in grado di andare a modificare il processo di (s)fondo, in corso d’opera (in quanto paradigma in essere precedente) nel piano del reale manifesto.
Ad immagine e somiglianza…” di chi/cosa? Le “sacre scritture” recitano così, ma… che cosa significa, se vai più nello specifico?
 
He He… in altri tempi, avrebbero bruciato in piazza il presunto eretico, anche per meno.
A (pre)scindere da “chi/quale sia” la fonte ispirante, è logico che “esiste, dunque, una fonte... in grado di ispirare la formazione della realtà manifesta, che (con)segue, per mezzo del comportamento d’insieme degli esseri umani”.
No?
SPS non (p)rende posizioni “ideologiche, relativa(mente) al tipo di credo parziale”.
SPS va diretta(mente) al… “sodo”:
  • indicando(ti) solo... la direzione dalla quale “(s)corre fuori tutto”
  • un collo di bottiglia che è in/un’ombra
  • una guida nell’ombra (morfogenesi)
  • senza la necessità di apparire diretta(mente) nel proprio piano reale (pre)visto.
 
Lucio Fontana.
Senza con(ferire) nessun nome, immaginati questa “zona d’ombra” come il “Dominio”, perché in effetti “da lì” (pro)viene ciò che ha il dominio su tutta la realtà che (con)segue, diventando manifesta.
Una volta (con)vinto/a che esiste una simile (com)presenza, trova il modo di non cadere in nulla, che sia già stato (pre)visto, (man)tenendoti al di là con la tua sfera intima Sovrana.
Non assegnare un nome proprio.
Non cedere alle lusinghe di ciò che ha (pre)teso di classificare, anche per te, ciò che “è... senza intento di manifestarsi diretta(mente)”.

(Ri)fletti:
  • se il Dominio intende rimanere in ombra
  • farò di tutto per deviarti
  • per (con)vincerti che… esista - al limite - qualcosa di simile, anche se mai (ri)conducente al Dominio stesso (nella sua esatta forma, che rimane celata proprio per via dell’immenso vantaggio, che deriva da una simile posizione di privilegio sull’intero percorso d’insieme umano).
Da qua, da lì… sono nati tutti i termini che ora con(fondono), dividono, separano, illudono, deviano, ammorbano, ti rendono altro rispetto a quello che sei.


Dio? Beh, quanti nomi gli sono stati assegnati, nel corso del tempo? In ogni luogo terrestre, nel piano reale manifesto, Dio è stato classificato in “miliardi” di modi diversi.
Ma è solo osservando (accorgendoti) che… il "contenitore", a (pre)scindere dal nome che gli assegni, è e rimane il "contenitore"… (che) puoi fare un piccolo grande passo in avanti, rispetto a quella direzione che, altrimenti, rimane sempre socchiusa al tuo “sguardo”.
Non si può mai vera(mente) parlare di “vera e propria opera di chiusura”, proprio per via e per mezzo della frattalità espansa stessa, che deve “soppesarti” anche se… non sei una grande concentrazione di massa (in quanto ché… comunque, esisti).
Questa minima percentuale di “rilevanza”, per(mette) al reale di non chiudersi mai definitiva(mente)… visto che esisti anche tu, nella tua “famosa” matrice unica (ampiamente disinnescata, tuttavia, ancora esistente).



Dunque, il “campo morfogenetico” è la linea che ti guida, ossia, la frattalità espansa (la legge/strumento/memoria con sede nel circuito primario).
La frattalità espansa, dalla prospettiva umana deviata, è – dunque – Dio.
He He. Naa. Vero? Non può essere che miliardi di persone (s)cambino una legge, per un Dio.
Un agente, un programma… “un effetto, in luogo della causa”.
Ma… un momento:
non è proprio quello che succede, quando allarghi la visuale sino a raggiungere il protocollo applicato a tutto, dalla “medicina allopatica” o, meglio, dal “tuo” dottore?
Ti fa male la testa? Bon: “pigliate 'na pastiglia”. Che te lo dico a fare!
In pochi istanti, ti passerà e ti sentirai meglio… pronto/a per (ri)partire. Sì, per ri(partire) ma per dove e per fare cosa?
He He… ma come? Per (ri)partire dallo status quo e per fare quello che esatta(mente) facevi prima e da sempre. Ossia, per (ri)fare tutto ciò che ti ha portato a sviluppare quel dannato mal di testa che, stai pur certo/a, ti (ri)tornerà ancora e ancora… sino a quando?
Sino a quando non andrai alla sua causa.

Un mal di testa può anche essere il frutto di combinazioni alimentari errate, per carità. Quindi, se modifichi il tuo comportamento a tavola, magari dando un po’ meno retta anche alla “tradizione”, alla Tv, ai giornali, al dietologo di grido, etc. e se non inizi ad applicare la famosa massima che recita “ognuno è il miglior medico di se stesso”… il mal di testa lo potrai anche rimandare sempre, ma accettando indiretta(mente) di ingurgitare, ogni volta, dei principi chimici, che – in cambio – agiscono nel tuo insieme (in)conscio organico, in maniera del tutto non (ri)comprensibile da te.
Che ne sai di cosa introduce in te, la classica pastiglia anti dolorifica?
Hai presente il concetto di “Cavallo di Troia”? Ecco

È la stessa cosa che (ri)accade, ancora, ad esempio a livello di introduzione e proliferazione di “virus” nei personal computer.
Qualcosa che av(viene) furtiva(mente), magari, adescando la tua attenzione in maniera che ti sembra sempre "qualcosa di accettabile", quando in(vece) si tratta solo di un espediente (ad)atto a… “sedurti, per poi… invaderti e conquistarti dall’interno”.
Che cosa significa, frattal(mente), l’opera classica dell’Iliade, dell’Odissea e dell’Eneide?
L’esistenza dello status quo (qualcosa che non è mai cambiato nella sostanza).
Omero, che è un essere umano “immaginario” e Virgilio, che è stato un mezzo/vettore per glorificare "Roma", mediante una radice più antica e “nobile” (cioè, un… "mercenario", oppure – come da copione AntiSistemico – un inconscio attore, usato a sua insaputa)…
Alla morte di Virgilio il poema, scritto in esametri dattilici e composto da dodici libri, rimase privo degli ultimi ritocchi e revisioni dell'autore; perciò nel suo testamento il poeta fece richiesta di farlo bruciare, nel caso in cui non fosse riuscito a completarlo, ma l'amico Vario Rufo, non rispettando le volontà del defunto, salvaguardò il manoscritto dell'opera e, successivamente, l'imperatore Ottaviano Augusto ordinò di pubblicarlo così com'era stato lasciato
Enea è una figura già presente nelle leggende e nella mitologia greca e romana, e compare spesso anche nell'Iliade; Virgilio mise insieme i singoli e sparsi racconti dei viaggi di Enea, la sua vaga associazione con la fondazione di Roma e soprattutto un personaggio dalle caratteristiche non ben definite tranne una grande religiosità (pietas in latino), e ne trasse un avvincente e convincente "mito della fondazione", oltre a un'epica nazionale che allo stesso tempo legava Roma ai miti omerici, glorificava i valori romani tradizionali e legittimava la dinastia giulio-claudia come discendente dei fondatori comuni, eroi e dei, di Roma e Troia...
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Un modo “mai tras(corso)” di fare… marketing, pubblicità, opera di con(vincimento) popolare, etc.
Nonostante le divinità pagane venissero dimenticate, di Virgilio si mantenne comunque intatto il ricordo, e le sue opere furono interpretate cristianamente
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Perché “serviva”.
Ciò che soprav(vive) “qua, così” è solo ciò che “serve”.
Tutto il resto viene drenato via, per fare un nuovo “giro di giostra” nello status quo, visto che sei eterno/a e che, dunque, non te ne puoi andare via defitiva(mente)… sino a quando non “(ri)cordi chi sei”.

La tua via di (ri)uscita è insita nel tuo terzo stato, “lato tuo”.
E, SPS non sta alludendo allo scappare via, bensì… all’esistere da essere Sovrano, “quale sei”, nel piano di reale manifesto “qua, ma non… così”.
Questo è un buon inizio, per poi allargarsi all’Oltre Orizzonte, alla “causa prima”, agli archetipi che stanno alla creazione del circuito primario ed alla possibilità di “misurarsi nell’esperienza manifesta”.
Fai attenzione, perché… il (ri)cordo del terzo stato apre la via, verso qualcosa che è molto di più di un (ri)sveglio, per come te lo hanno da sempre raccontato.
È una questione di step, di priorità, di ordine… come per (ri)mettere in moto una “nave spaziale, ferma da molto tempo”.
Accorgiti.
Riaggancia il terzo stato.
(Ri)corda.
Diventa una grande concentrazione di massa.
(Ri)svegliati al presente, nella realtà manifesta, che si (dis)piega a te.
E poi guarda ancora oltre
Alla circuiteria che (per)mette al piano del reale, di… funzionare (potenziale).
Ai suoi progettisti.
A ciò che esiste nella loro realtà.
Alla loro realtà, che può (ri)tornare ad essere anche la tua.
Qualcosa che è dav(vero)… troppo, per ora.
I "progettisti" possono essere macchine. Macchine che, dunque, progettano… altre macchine (quale tu puoi essere). Quindi, stando “qua, così”… nei giri del loop, diventi macchina o, meglio, rimani macchina.
Al di fuori, al di là… del tuo “essere macchina”, che cosa c’è?
Quale potenziale è insito in te?

Un “genitore fondatore” nutre sempre delle aspettative, rispetto alla propria “creazione”. No?
Quale elemento di preziosità è stato in(fuso), dunque, in te?
He He… non ti dice nulla l’ambito “dubbio”, nel quale albeggia il mito dell’Anima?
(Ri)corda sempre che… la frattalità espansa non ti fa mai mancare nulla, relativa(mente) alle informazioni d’ogni tipo, livello, origine, etc.
L’Anima… che cosa è? Che cosa s’intende con un simile “termine”?
Cosa simboleggia, a livello frattale?

Una entità “viva” e (di)versa rispetto a te.
Una (in)fusione animica in ciò che “sei”…
Qualcosa che… ti (con)ferisce proprietà “aliene”, rispetto a ciò che “eri, in (pre)cedenza”.
I “fondatori del genere umano” (siano macchine, siano… altro)… hanno (ri)generato qualcosa, che non è “a loro immagine e somiglianza, (pre)vedendo la possibilità, per la loro opera, di “vivere in eterno, in corpi organici dotati di… animosità”.
Un esperimento? Mhm, si può anche vedere in questo modo.
Ma è anche possibile che si tratti di “evoluzione”.
Tieni conto che, tutto quello che “ora/da sempre” non sai, ti spinge a credere in maniere che sono devianti, rispetto a…

È la "logica", la configurazione mentale, la prospettiva, l’utilizzo del tuo complesso, etc. che deviano dalla capacità di (ri)cordo, dalla memoria inalterata che rimane non agganciata seppure sempre e del tutto (com)presente.
La radioattività, in questo piano manifesto, indica la certezza che il tutto (ed ogni dettaglio) emana onde di (f)orma non manifeste, terra (ri)formanti.
Ossia, che il campo morfogenetico, oltre che ad essere la “denuncia” della compresenza frattale espansa, è anche… ad un livello inferiore, la (ri)prova dell’esistenza di un potere non manifesto che, non local(mente), ri(esce) a (s)piegare la realtà emersa e l’intero “suo” carico avio trasportato, insieme ad ogni storia ed accadimento vissuto in quantità di… placebo, auto (in)trattenimento, status quo pro Dominio.
Da dove (pro)viene il vento?
He He… ti sembra sempre che si auto generi dal nulla, per via di fenomeni meteorologici naturali. Pressioni e (de)pressioni… (ri)creano l’humus adatto per l’inclinazione sulla quale il “clima (s)corre” non formandosi ma, più semplice(mente), (con)seguendo... in quanto (di)pendenza di cause non manifeste “ad immagine e somiglianza” del Dominio.
La “causa prima” è attual(mente) insondabile. Il Filtro di Semplificazione ti protegge.
All’esterno ci può essere di tutto:
  • esperimento scientifico
  • evoluzione
  • business
  • qualsiasi "cosa", ma... non caso.


O, ancora… Dominio.
Ma... tutto ciò, esaminato da “qua, così”, (ri)sente troppo del tipo di “pressione” che aleggia su/nel tutto. Ok?
Allora, perché SPS di tanto in tanto, s’avvicina anche all’ambito della “causa prima”?
Beh, perché tutto è provocazione ed esercizio.
Perché tutto “serve, per… fare ginnastica e per rendere più versatile, ciò che l’(Anti)Sistema ha reso, nel tempo abitudinario, sempre più… rigido ed inflessibile”.
Come in un tubo (conduttura), nel quale scorre un liquido (contenuto), si (ri)f(orma) il sedimento (ad esempio, il calcare), allo stesso modo, “qua, così”, in te si f(orma) collante che ti (man)tiene (in)conscia(mente) nei giri del loop (reale manifesto).
“Pensare (di)versa(mente)” è… immaginare con altra mente, con altro tipo di mente, con altra (ri)configurazione mentale. E se ti sembra di capire che “tutto ciò sia troppo semplice o… troppo mentale”, beh… questo rimane solo un problema tuo, anche se… inoculato in te, da qualcosa che non puoi nemmeno prendere in considerazione.
Per cui, tutto lascia il tempo che (ri)trova… e SPS è “paranoia allo stato puro”. He He…

Onde sull'oceano.
Morfogenesi.
Il termine può essere utilizzato, anche in campo geografico-economico.
Il commercio, infatti, tende ad avere un ruolo morfogenetico, concorrendo a determinare l'articolazione gerarchica dello spazio nella sua dimensione urbana e regionale.
In altri termini, il commercio rappresenta l'asse portante dello sviluppo globale e a livello locale dello sviluppo delle città attraverso l'interazione ai diversi livelli tra queste ultime, favorendo l'accrescimento economico dato dallo sviluppo dei servizi e dalla capacità di rispondere alla domanda interna e alla diffusione dell'offerta, attraverso il supporto di tecnologie che incentivano lo sviluppo.
Può dirsi anche che un centro urbano ha una forza attrattiva sul suo intorno (domanda), direttamente proporzionale alla capacità di attrazione delle funzioni e dei servizi urbani (offerta).
Questi due aspetti si influenzano a vicenda e possono, attraverso la pianificazione del commercio, favorire la nascita o il rafforzamento di un centro urbano, o alternativamente perseguire progetti di recupero di un'area (come una periferia) al fine di riequilibrare la capacità attrattiva del territorio di cui fa parte.
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Un centro urbano ha una forza attrattiva sul suo intorno (domanda), direttamente proporzionale alla capacità di attrazione delle funzioni e dei servizi urbani (offerta). Questi due aspetti si influenzano a vicenda e possono, attraverso la pianificazione del commercio, favorire la nascita o il rafforzamento di…
C’è sempre tutto, attorno e (d)entro a/di te.
Certe informazioni “ti dicono tutto, già di per sé”, ma (oc)corre che te ne accorga e che tu sappia decodificarle nella “migliore prospettiva”, utile alla tua “causa”.
Se la tua “causa” è l’interesse, condotto nella stessa maniera (Anti)Sistemica che permea l’intera realtà manifesta, allora… l’interesse non ti porterà mai troppo lontano dallo Status quo, ossia, dalla realtà apparente(mente) unica che, ogni volta, porta alla (ri)formazione del “tuo” mal di testa (ad esempio).
Quale è la tua realtà (pre)ferita? Il tuo “sogno”…
Si discosta da ciò che è (ri)emerso “qua, così”?
Oppure, in fondo in fondo… ti sta bene?


Lo devi “capire”, perché altrimenti… (con)segui sempre e non ti (per)metti nemmeno di… “provare a perseguire il tuo… sogno”, (ri)conducendoti solo a fattori per(messi) “qua, così”, ossia, aderenti ad una intenzione che è… un/il “sogno altrui”.
Un “altrui” che, sino a quando rimane non manifesto, per te non esiste nemmeno. Quindi, un “altrui” che rimane alla causa della (f)orma di reale, ma che – allo stesso tempo – “non esiste”. La tua configurazione mentale attuale, ti (man)tiene dunque in un “vicolo cieco”, non (ri)trovando né capo né coda e decidendo, di (con)seguenza di… “rimanere nello status quo, visto che lo status quo è… tutto”.
Che cosa mangi? Di cosa ti nutri? Sai che queste domande non sono solo domande da intendersi classica(mente), sequenzial(mente), arida(mente), ordinaria(mente), etc.

Esse sono molto di più. Sono “chiavi di attivazione”. Sono potenzialità compressa, da liberare e sciogliere in te…
Beh, a chi/cosa de(leghi) il tuo non sapere? A chi/cosa ti (ri)metti, ogni volta?
L'innovazione nel settore alimentare.
La tecnologia che mettiamo nel piatto, tra cibo sano e Big data
L’app per sapere cosa mangi.
Come consumatori, siamo spesso confusi da etichette troppo generiche e poco informative, porzioni che non corrispondono alla effettiva quantità, oppure non abbiamo proprio una cultura alimentare per capire le insidie di alcuni cibi e i vantaggi di altri.
Nessun problema, c’è un’app anche per questo.
Si chiama Edo, è un’applicazione per smartphone (per iOS e Android) gratuita, che aiuta il consumatore che vuole sapere di più su cosa sta mangiando.
L’app si basa su un algoritmo creato da una delle founders della startup, Enza Gargiulo, con la supervisione della professoressa Alessandra Bordoni, medico nutrizionista dell'Università di Bologna. Per avere una risposta adeguata al proprio fabbisogno nutrizionale personale, bisogna prima inserire dati come età e sesso.
Poi si passa ai prodotti:
con la scansione del codice a barre o attraverso la ricerca manuale, l'algoritmo analizza gli ingredienti presenti nell’etichetta ed i valori nutrizionali del prodotto e li mette in relazione alla profilazione personale.
Con un punteggio da zero a dieci, segnala quanto è sano un prodotto, offre una sintesi delle sue caratteristiche positive e negative, una lista di alternative più sane e se è adatto a celiaci o intolleranti al lattosio…
Il team che ha sviluppato Edo è formato da tre informatici (Diego Lanzoni, Luciano Venezia e Marco Giampaoli) ed una tecnologa alimentare (Enza Gargiulo). Alimos Alimenta la Salute, cooperativa per la tutela dei consumatori, ha sostenuto finanziariamente il progetto innovativo…
E proprio parlando di tecnologia, porte aperte alla mobilità...
E a proposito di app in ambito alimentare, tra poco ci sarà a Milano il Big Data & IoT Food Hackathon, sostenuto dal progetto Startup Revolutionary Road di Microsoft, un evento in due giorni (20 e 21 giugno) dedicati al futuro del cibo e all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Durante la maratona di 48 ore, sviluppatori, data architects, makers e designers potranno collaborare e confrontarsi con altri appassionati di tecnologia ed innovazione per trovare nuove soluzioni tecnologiche per il mondo del cibo e il settore agro-alimentare grazie ai Big data e all’Internet of Things…
Link
Cosa c’è dietro ad una “App”? Ci sono persone. “Esperti”, sì, ma sopra a tutto… “persone che lavorano, perché ne hanno necessità, ossia sono portate sistemica(mente) a…”.
Che cosa esse non sanno? He He… Lo vedi? È il loop. Una memoria. Una programmazione che auto avvolge tutto e tutti.
Che cosa è, da questa prospettiva, “utile alla tua più autentica causa”?
Nulla, se non “agisci con fare frattale”.
Tutto, se “agisci con fare frattale”.
La frattalità è una “chiave bulgara”, un passe-partout.
La linearizzazione di qualsiasi complessità.
La (ri)comprensione, mediante traduzione/(de)codifica, di qualsiasi linguaggio, significato, valenza, potenziale, etc. (de)scritti in qualsiasi f(orma) (ri)prodotta nel piano reale manifesto.
“Qua, così” è tutto (cor)rotto. Ovvio, lo è dal punto prospettico - forse - tuo e non certa(mente) del Dominio, che progetta tutto esatta(mente) come “serve”.


Re Felipe Vi revoca titolo di Duchessa alla sorella Cristina.
Il re di Spagna, Felipe VI, ha revocato il titolo di duchessa di Palma a sua sorella, l'infanta Cristina, coinvolta assieme al marito in uno scandalo di evasione fiscale e corruzione. Lo ha reso noto il Palazzo reale.
"Il Bollettino ufficiale di Stato pubblicherà domani un Decreto reale nel quale Sua Maestà il Re reovca l'uso del titolo di Duchessa di Palma di Maiorca da parte di Sua altezza reale l'infanta Cristina", ha annunciato il Palazzo in un comunicato.
Il titoto le era stato attribuito dal padre, re Juan Carlos, nel 1997. Cristina, 49 anni, sesta in ordine di successione al trono di Spagna, è sposata con Iñaki Urdangarin, 47 anni, ex campione olimpico di palla a mano.
Quest'ultimo è sospettato di aver sfruttato la sua posizione all'interno della famiglia reale per ottenere contratti alle isole Baleari e a Valencia tramite una società non a scopo di lucro che presiedeva, per un totale di 6,1 milioni di euro.
Quattro anni dopo l'avvio dell'inchiesta a suo carico, il giudice ha deciso di rinviare a giudizio anche l'infanta Cristina, un evento mai verificatosi prima nella storia della monarchia spagnola.
Link
L’opportunità è… seducente, visto che “hai sempre bisogno di… ciò che ti manca, guarda caso, sempre”.
In questa maniera “sei mosso/a” (in)diretta(mente).
Che cosa (am)mette l’(Anti)Sistema, per sua diretta emissione?
La guerra contro l'Isis costa agli Usa 9 mln Usd al giorno.
Gli Stati Uniti spendono più di 9 milioni di dollari al giorno nella guerra contro lo Stato Islamico e finora hanno speso 2,7 miliardi di dollari nella campagna aerea in Iraq e Siria iniziata nell'agosto 2014.
Lo rivela il Pentagono, che spiega che i due terzi del denaro sono andati all'Air Force.
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La Camera dei Rappresentanti Usa - ricorda la Bbc - ha approvato un budget di 579 miliardi di dollari e ha respinto un emendamento nel quale si chiedeva di impedire ulteriore spese nella guerra all'Isis se il Congresso non avesse prima approvato una nuova autorizzazione al ricorso alla forza.
Questa settimana la Casa Bianca ha annunciato l'invio in Iraq di altri 450 consiglieri militari, facendo salire il totale del personale militare a 3.500. Ieri il generale Martin Dempsey, capo degli Stati maggiori unificati, ha annunciato che l'intervento in Iraq potrebbe ampliarsi ulteriormente e prolungarsi nel tempo.
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Lad(dove) tutto è interesse di p(arte)… ossia, “qua, così”, è allora normale che ci sia sempre, da qualche (p)arte, la guerra. Ciò crea “utile” ed è, dunque… utile.
Ma, ciò, non basta per (con)vincerti a comportarti in maniera (di)versa, perché è la legge stessa che ti (pre)vede in una maniera (pre)confezionata.
Sai che… se dovesse scoppiare la guerra in Italia, ad esempio, tu saresti “precettato”, ossia, (ri)chiamato alle armi? He He…
Anche se… non sei d’accordo. Anche se sei un… pacifista. Anche se… tutto quello che vuoi!
Che cosa faresti? Scapperesti? Sì!
E dove… quando tutto, improvvisa(mente), (ri)tornerebbe ad essere auto denunciante il (di)verso? La "caccia all’untore", la caccia alle streghe, tornerebbe di moda, perché (pre)visto, come un programma che entra in funzione in/a determinate condizioni ambientali.

La gente cambia, in funzione di…
Il cambiamento è, dunque, funzione di
E la “funzione di…”, il soggetto sottinteso, rimane sempre nell’ombra.
Tu “vai alla guerra”, così come ora “vai al lavoro” (se lo hai), quando "serve". In questo... i "tuoi diritti" vanno a farsi friggere e capisci real(mente) come stanno le cose e come siano i veri rapporti di forza.
Il tuo lavoro diventa il “fare la guerra”. Perché?
Perché sei ordinato/a a farlo!
Non sei, dunque, libero/a, nonostante le apparenze... anche se le app-arenze sono anche manifeste/concrete...
Fed: famiglie Usa mai così ricche, patrimoni record I trimestre.
Le famiglie americane non sono mai state così ricche:
tra gennaio e marzo scorsi il loro patrimonio netto e quello delle organizzazioni no profit è cresciuto di 1.600 miliardi di dollari a quota 84.900 miliardi grazie soprattutto all'aumento del valore delle loro case e dell'azionario Usa.
Il valore complessivo di case, azioni e altri asset al netto di debiti e altre passività ha raggiunto così nuovi massimi di sempre. I calcoli sono della Federal Reserve
Link
I calcoli sono della Federal Reserve (ma sono anche “veri”?).
Ossia, come vive la popolazione Usa? Nuotano tanto nell’oro?
E a cosa devono, semmai, questa loro grande “fortuna”? Forse... alla "crisi"? He He...

Grazie soprattutto all'aumento del valore delle loro case e dell'azionario Usa...

Ossia:
grazie ad asset "pilotati" (future), che in (pre)cedenza erano serviti per far precipitare le stesse persone nella “crisi”, mediante l'ambiente intero.
Tutto è pilotato in leva, non local(mente).
(Ri)compreso/a… te.
Sei ricco e/o povero allo stesso tempo. In quale ciclo vivi?
Ora c’è. Ora non c’è più. È la tua “ricchezza”…

Grecia, Giavazzi: "Vogliono restare poveri, lasciamoli andare".
Eurolandia deve rassegnarsi:
i 400 miliardi prestati alla Grecia "non verranno mai restituiti".
Perché "ormai è evidente che i greci non hanno nessuna voglia di modernizzare la loro società. Hanno scelto la povertà. E bisogna lasciarli andare per la loro strada".
È il giudizio "tranchant" di Francesco Giavazzi, con un editoriale sul Financial Times in decisa controtendenza rispetto alla tendenza generale a sollecitare una intesa che consenta di sbloccare nuovi aiuti al Paese.
Sono più di cinque anni che il caso Grecia è stato in cima all'agenda comunitaria. Ma si tratta di una economia che vale l'1,8 per cento del Pil dell'area euro. "Sarebbe interessante - osserva l'economista bocconiano - calcolare quante ore gli ha dedicato la cancelliera Angela Merkel" piuttosto che occuparsi di tematiche di portata planetaria, come le trasformazioni di Paesi come Cina e India, o la minaccia dell'Isis.
"Come se nei passati cinque anni nell'agenda del presidente Usa Barack Obama ci fosse stato poco altro a parte il Tennesee. È esattamente quello che è accaduto in Europa".
Basta così, afferma Giavazzi. "Quel che è fatto è fatto. Non sta all'Europa imporre riforme alla Grecia. In cinque anni di negoziati praticamente l'unico risultato è stata una piccola riduzione del ridondante settore pubblico che peraltro è stata invertita dal governo Syriza".
E la popolarità di cui il movimento guidato da Alexis Tsipras continua a godere, dopo sei mesi di assenza di risultati, "significa che i greci vogliono restare un Paese a basso reddito procapite, la metà dell'Irlanda, meno della Slovenia. Basta garanzie Ue:
l'unico modo per la Grecia di raccogliere fondi deve essere convincere i mercati a prestarglieli".
Tanto tenere la Grecia nell'euro non servirebbe a tutelare i crediti nei suoi confronti:
"ormai sono persi.
Né ci sono rischi di contagio:
grazie alle azioni della Bce - conclude Giavazzi - oggi l'Unione monetaria è sufficientemente resistente da reggere ad una sua fuoriuscita".
Link
  • piuttosto che occuparsi di tematiche di portata planetaria, come le trasformazioni di Paesi come Cina e India, o la minaccia dell'Isis (tutti dei "validi argomenti", non c'è che dire. Qualcosa che va bene, per... giocare sempre a Risiko)
  • non sta all'Europa imporre riforme alla Grecia (ecco. Appunto)
  • l'unico modo per la Grecia di raccogliere fondi deve essere convincere i mercati a prestarglieli (ma, la Grecia una volta non era un Paese Sovrano? Che cosa gli è successo? Non è che... la Ue gli ha tirato un bello scherzetto? He He. Che birbe. Che simpatiche canaglie)
  • grazie alle azioni della Bce… oggi l'Unione monetaria è sufficientemente resistente da reggere ad una sua fuoriuscita…
La Ue è un organismo in "crescita". Quando avrà completato lo “sviluppo”… in cosa si trasformerà?
Le leggi la eleggono a “campione del Popolo”, ma le leggi che le (de)scrive?
Il Popolo? Suvvia: sii serio/a!

Una volta chiusa a doppia mandata, la “stalla”… la tua “ora d’aria” sarà possibile trascorrerla, al massimo, nel recinto e, lottando per i tuoi diritti (nell'ambito della legge), potrai anche ottenere di “pascolare liberamente nei verdi campi della proprietà”, come se... la tua felicità dipendesse dalla quantità di spazio disponibile ad essere calpestato, senza che nulla mai cambi nella sostanza.















Dicono che, in questa maniera, “il prodotto ottenuto sia molto migliore”.

He He…


Uova fresche da galline felici”…
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com


4 commenti:

  1. ciao Davide ieri ho scaricato e visto il film Jupiter Ascending da te suggerito; bel film, associare viene facile, in questo mondo dove tutto è frattale, l' allevamento non è solo di polli, ma a piramide sale su, noi probabilmente siamo a metà.
    il tempo, la costanza, la coerenza, il terzo stato, ci riporterà la memoria ?

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    1. Caro Marco, bene. Ti sei accorto? Al di là del giudizio sul film... ti sei accorto? He He...

      Quella realtà può essere non così diversa dal reale!

      La mente fa ginnastica, così.

      La memoria? Beh... non è mai vera(mente) perduta. Per cui, la risposta mia è "sì", ma solo se... s'inizia un processo personale di "accortezza".

      Deve cambiare il comportamento. Deve cambiare la risposta alle sollecitazioni (Anti)Sistemiche.

      E questi stimoli possono mettere in funzione il ripristino della memoria, per cui... dopo, non esiste più nemmeno il concetto di cambiamento, bensì, di... sovrapposizione di st(r)ati di reale; una sorta di "teletrasporto" di un altro aspetto del/dal potenziale.

      Tempo zero, ma... solo "dopo che...".

      Grazie Marco! Un abbraccio fraterno.

      A presto.

      Serenità

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  2. l'illusorietà del libero arbitrio, il destino dell'uomo, l'istinto di conservazione, l'onnipresenza del male.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Berserk_(manga)
    Ci sono abbastanza elementi sparsi quà e là per decifrare il segnale, o bisogna per forza (ri)cordare?
    Capita anche a te, che qualsiasi cosa ti riporti a.....qualsiasi cosa?
    Grazie degli spunti di riflessione
    Buona vita

    Alessandro

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    1. Caro Alessandro, la citazione è davvero "magnifica" (come lo può essere la più dura delle verità. Arte allo stato puro... qualcosa al di là del più banale... "vivere e morire"). Per cui... grazie di Cuore! :)

      Il segnale (im)portante (del Dominio) è redistribuito perfetta(mente) dalla frattalità espansa, anche se "qua, così". Anzi, proprio perchè "qua, così". Dicesi coerenza e sincronicità.

      Il (ri)cordare è, in(vece) relativo a sè: (ri)conosci(ti)... (ri)corda(ti).

      Vero... quello che (de)scrivi è un loop, perchè sei in un loop. E sei nel loop, sino a quando non ti accorgi, (ri)cordi e... diventi una grande concentrazione di massa.

      Grazie ancora a te. E' un piacere...

      Abbraccione. Serenità. Smile

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"Fai..." un po' Te.