lunedì 16 dicembre 2013

Etica di parte e forza.

 
 

L'etica è più una questione di opinioni che una scienza. La morale è una consuetudine più che una legge naturale.
Robert Anson Heinlein
Quando mancano i “riferimenti certi” (di Natura superiore, immanente) è inevitabile – anche per una intera specie – "affondare" nella necessità di essere normalizzata da “codici” (leggi), in grado di interpretare l’attualità, in funzione di un passato riconosciuto come ufficiale ed unico – per tutti. 
Tali "codici" diventano la guida universale valida, riconosciuta dai più grandi “organismi nazionali ed internazionali” e dalla Massa che, attraverso il proprio vivere quotidiano si mantiene nel “recinto” previsto dai codici. 
La “delinquenza” è quel fattore deterrente, che convince la Massa a sentire la necessità (paura) di essere “messa in sicurezza”, attraverso la "garanzia" dei propri diritti sanciti dalla Costituzione, scaturente dagli eventi più drammatici del passato (errori umani riportati dalle cronache della storia deviata nel reame Anti-Sistemico).
Ora... la "civiltà misura il proprio grado di civiltà” dalla presenza e dal rispetto di simili codici apparentemente super partes. 
La civiltà sviluppata ed evoluta si crede superiore alle "minoranze etniche", a livello Planetario, che non sono ancora regolate da detti codici, che autorizzano e garantiscono per la “civiltà di Serie A” persino nel compito, auto ritenuto necessario, di intervento nel corso del Tempo altrui (minoranze), al chiaro scopo di imporre la propria "forma di educazione”.
Un modo come un altro di “polarizzare/invadere/conquistare”.
 
I “riferimenti certi” (di Natura superiore, immanente) mancano, visto che ogni movimento religioso è sempre stato servo di un potere di controllo sulle popolazioni. E, simili certezze, mancano anche in relazione a qualsiasi campo della “scienza” umana…
Diciamo che… "è", in verità, tutto chiaro, senza che nessuno lo venga ad illustrare, tuttavia, questo tipo di chiarezza è chiusa ermeticamente nelle profondità dell’essere. Ognuno sa molto bene:
  • come dovrebbe “comportarsi”
  • come dovrebbe “essere”.
Ma, nella “pratica”, sono molti coloro che se ne dimenticano (interesse, incantesimo).
 
Sono certo che chi legge SPS capisce perfettamente a cosa mi sto riferendo (è un “codice interiore, senza possibilità di contraffazione”). La coerenza viene meno sulla spinta dell’avere 3d e la totalità assume valenze altre, rispetto all’originale direzione della “venuta in Terra 3d”:
  • misurarsi
  • rendersi manifesti nell’integrità della propria Natura di Esseri Creatori Sovrani.
La presenza del Nucleo Primo mantiene le 3d in "amministrazione controllata" e le caratterizza attraverso la propria “pressione e volumetria”, conferendole un volto di stampo (Anti)Sistemico, ossia:
uno scenario 3d, ribaltato rispetto alla valenza superiore veicolata dagli Esseri incarnati in finitezze umane.
L’inversione si rende necessaria quando l’esperienza lo richiede, proprio come se fosse un test, un esame, un iter, un percorso pre determinato. Tutto ciò che si annida “nel mezzo” permette all’esperienza di fluire secondo quel principio fisico di “azione/reazione” o di “attrito/resistenza”:
il Nucleo Primo è necessario per permettere che il "viaggio" degli individui abbia modo di (ri)conoscere/(ri)congiungere all’inizio la relativa attualità (fine, evaporazione), attraverso una regia occulta, che è in definitiva quella del singolo, singolo per singolo – anche se l’evidenza proverà in maniera schiacciante “tutto ed il contrario di tutto” (costante di sfasamento), lasciando "isolati" coloro che s’illudono di essere sociali ma non solidali con il proprio prossimo.
Osserva la seguente immagine:

Che cos’è, secondo te?
Qualcosa visto al microscopio? Una forma di Vita subatomica? Se fosse colorato di giallo, lo potresti scambiare per il concetto di Sole o Luna, che hai stampato nella testa.

Cos'è quella "differenza di luce"? Una nuvola? Una nave aliena?

In realtà, che cos’è?
È un "buco sfocato" nella zanzariera di una finestra di casa; la sfocatura lo trasforma in un effetto applicato al cielo!
Dunque: che cosa vedi quando osservi le cose in maniera abitudinaria, codificata?
 
Una illusione ottica e sensoriale, a cui tutto il tuo essere fisico partecipa.
Che cosa significa? Che, analogamente o frattalmente…  le intere 3d partecipano (complicità) alla “messa in scena” che ti mantiene zavorrato “qua”.
Tutto fa parte del “gioco”, del teatrino, della commedia che narra di te, senza far finta di nulla.
Un “filtro” (zanzariera) ti mantiene lontano, distante, separato, da qualcosa che è tutt’attorno alle 3d e che le permea attraverso di te.
Il “Filtro di Semplificazione”, alzato da SPS, equivale ad applicare un polarizzatore proprio alla realtà d’insieme, già polarizzata in maniera funzionale per diversi scopi stratificati. È chiaro che, in assenza di chiarezza estrema e di certezze, la verità individuale deve rimanere impostata sul “codice” (rotta), che riporta a Casa, al di là di tutto quello che ti trattiene nelle 3d (magnetismo, gravità, inerzia, etc.).

Il filtro separa a livello di “sensibilità” (grana) qualcosa da qualcosa d’altro:
è logico che la componente superiore più sottile, si fermi alla soglia del “setaccio”, pur continuando a caratterizzare la profondità di tutto ciò che “passa”, ma che inesorabilmente sarà più soggetto ai “codici 3d”, che incontrerà lungo il proprio cammino più “grezzo” (esperienza).

Una vicenda che ricorda da vicino (metafora) ciò che successe a Mosè, quando si fermò fuori della "Terra Promessa", una volta guidati gli ebrei ad entrarvi.
Le componenti “fini” attendono “corporalmente” ciò che ha proseguito la direzione nel pozzo verticale in cui l’Anima è calata/discesa/caduta.

Qualcosa di ibrido nasce nelle 3d e si congiunge a qualcosa di superiore che discende dall’alto. È un incontro energetico a più livelli, che occorre comprendere e padroneggiare… altrimenti, ciò che si formerà (metaprodotto, eggeregora, che cercherà di sopravvivere nelle stesse condizioni che l'hanno generata) maturerà valenze altre (inverse), rispetto alla purezza dell’intenzione originaria.
Il “male ed il bene” sono facce diverse della medesima “fonte”, mentre si ricombina nell’infinito oceano di possibilità a cui può sfociare, attraverso la funzione d’onda stratificata, riassunta nella frequenza di scansione, aggiornamento e funzionamento (loop).
Che cos’è l’etica, allora? Leggi la seguente citazione. È complessa ma non occorre capire i tecnicismi; vai oltre (Analogia Frattale) ed osserva a cosa si riferisce, a quali cardini si aggancia per “valutare l’etica”:

Saipem: Standard Ethics declassa il rating della società da EE+ a EE, outlook negativo.
Standard Ethics ha declassato lo Standard Ethics Rating attribuito a Saipem, a EE con outlook negativo dal precedente EE+. 
In riferimento alle note criticità che hanno investito la dirigenza di Saipem nel corso del 2012, occorre precisare che le valutazioni di Standard Ethics, non essendo predittive, non si focalizzano primariamente sull’analisi degli eventi negativi per studiarne gli effetti futuri, ma sull’adeguatezza delle correzioni organizzative che l’azienda effettua sul momento al fine di ridurre il rischio che un analogo accadimento possa ripetersi

Qualora, nell’arco di un ragionevole lasso di tempo, le soluzioni apparissero inadeguate alla classe di rating in possesso all’azienda, la classe di rating verrà proporzionalmente portata al livello più consono. 
Allo stato attuale, le implementazioni volontarie nel modello di Corporate Governance e Csr effettuate da Saipem, incluso l’aggiornamento di un sistema di vigilanza integrato alla norma italiana (D.lgs 231/2001), non vengono giudicate adeguate alla classe di rating che è stata attribuita alla società negli ultimi 11 anni”, fanno sapere da Standard Ethics, evidenziando come “i passi avanti, come l’adozione formale dei riferimenti alle linee guida per le imprese multinazionali dell’OCSE, ed alle dichiarazioni ONU in materia dei diritti umani, appaiono rilevanti, ma non strutturali”. 
L’intera strategia di politica di sostenibilità sociale, ambientale e governance è rimasta immutata e si basa su un sistema di Stakeholders Engagement ad indicatori che, alla luce delle sfide dovute ai fatti che hanno investito la dirigenza nel 2012, appare inadeguato ai modelli applicati da Standard Ethics. 

La forte internazionalità delle attività economiche di Saipem richiederebbe, infatti, l’adozione di strategie fondate sulle indicazioni volontarie provenienti dall’Ocse, dall’Onu, nonché dell’Unione Europea (che non risulta, peraltro, presa a riferimento). Le stesse funzioni di controllo e vigilanza del Codice etico (aggiornato all’aprile 2013) basate sul Compliance Committee, sono passibili di sensibilissimi miglioramenti sul fronte dell’indipendenza dalla linea gerarchica societaria

Passi avanti soddisfacenti, almeno secondo i modelli di Standard Ethics, sono invece riscontrabili nelle procedure anti corruzione in linea (e formalmente ispirate) alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (Uncac) ed analoghi principi promossi in sede Ocse. 
Allo stato attuale, pure nella reciproca indipendenza, è l’appartenenza al Gruppo Eni una delle maggiori garanzie di sostenibilità di Saipem…
  • appaiono rilevanti, ma non strutturali
  • adeguatezza delle correzioni organizzative che l’azienda effettua sul momento al fine di ridurre il rischio che un analogo accadimento possa ripetersi
  • linea gerarchica societaria
  • allo stato attuale, pure nella reciproca indipendenza, è l’appartenenza al Gruppo Eni una delle maggiori garanzie di sostenibilità di Saipem…
  • non strutturali 
  • ripetersi
  • linea gerarchica 
  • appartenenza.
Serve altro? Non chiederti: "per capire cosa"? Ti prego...
Appartenenza: dipendenza, seppure le due società sembrano "diverse" (magnetismo, interesse superiore).
Chi è Standard Ethics?
Standard Ethics è una agenzia di rating indipendente sulla sostenibilità, con sedi a Bruxelles e Londra, nota per avere introdotto, nel 2001, un approccio "istituzionale" ai rating sulla RSI o CSR, Corporate Social Responsibility.
Emette lo Standard Ethics Rating, una valutazione di sostenibilità e governance fondata sui principi e le indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e dell’Unione europea...

La storia di Standard Ethics risale al 2001, come ufficio studi dell’Agenzia Europea di Investimenti (Aei) Spa, una Holding italiana attiva negli investimenti sostenibili, infatti Standard Ethics, sino all’aprile del 2011, mantenne accanto al proprio nome l’acronimo Aei.

L’Aei Spa fu una esperienza innovativa nel panorama finanziario tra le strutture che si occupavano di Csr. Venne costituita nel 2001 come Holding di Partecipazioni di diritto italiano. Le principali novità erano sia di governance che di gestione: 
per statuto aveva solo amministratori indipendenti dalla proprietà con il divieto di cumulare incarichi e compensi nei consigli di ammininistrazione delle controllate e sottoposti ad un ufficio di compliance che presenziava ai C.d.A
L’Aei Spa controllava la Aei Sgr (Società di Gestione del Risparmio), con sede a Milano. Aei Sgr fu la prima Sgr italiana ad amministrare esclusivamente fondi comuni d’investimento etici. Essa gestiva i propri fondi secondo rating emessi annualmente dalla casa madre che, attraverso il suo ufficio studi, pre-determinava con i rating la percentuale massima di investimento per un singolo emittente, fino a stabilirne anche l’esclusione.
L’Aei - differentemente dagli altri attori della Csr - rinunciava a definire il concetto di etica demandandone la definizione esclusivamente alle Nazioni Unite, Ocse e Ue.

Impostazione che fu successivamente definita "approccio istituzionale" o "norm-based".
L’Aei Spa, e la Aei Sgr, furono anche le prime società europee attive nella finanza ad avere nel proprio statuto un richiamo formale alla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. Probabilmente rimangono tutt’ora l’unico caso.
 
Standard Ethics Rating e gli Indici.
Dopo oltre dieci anni di attività scientifica e consulenza istituzionale, nel marzo del 2013, trasferisce la sede legale a Londra e diviene la prima agenzia di rating europea indipendente sulla sostenibilità (Csr e Corporate Governance) a seguito della decisione di emettere esclusivamente rating su richiesta ("solicited"), con metodologia standard: lo Standard Ethics Rating (Ser).

Anche con la fine delle attività consulenziali, verrebbero però mantenute in essere le attività di analisi statistica-scientifica finanziate dalla stessa agenzia... Nel gennaio 2012, Standard Ethics aveva creato una struttura virtuale quasi interamente organizzata intorno al telelavoro ed a processi telematici (Standard Ethics Virtual Building) presso un server ad Hanover Street, Londra. 
La metodologia ed il sistema di valutazione di Standard Ethics, sotto forma di un Rating ad 8 livelli, fu introdotto anch’esso per la prima volta nel 2002: 

EEE; EEE-; EE+ ; EE; EE-; E+; E; E-;

Dove “EEE” rappresenta il modello, “EE” la media, la singola “E” sotto la media. 
Le nazioni o società quotate che si discostano in modo eccessivo dai valori delle Nazioni Unite non ricevono il Rating e vengono incluse tra gli emittenti “sospesi”...
Link 
Per statuto aveva solo amministratori indipendenti dalla proprietà con il divieto di cumulare incarichi e compensi nei consigli di amministrazione delle controllate e sottoposti ad un ufficio di compliance che presenziava ai C.d.A.
L’Aei - differentemente dagli altri attori della CSR - rinunciava a definire il concetto di etica demandandone la definizione esclusivamente alle Nazioni Unite, OCSE e UE. Impostazione che fu successivamente definita "approccio istituzionale" o "norm-based".
Pur nell’emersione dell’innovazione “etica”… la definizione di “etica” veniva demandata esclusivamente ad organismi internazionali accreditati (conosciuti e meritevoli di “fiducia per sentito dire” da parte della Massa, in quanto lontana dai processi decisionali e per mancanza di alternativa)…
L’etica diventa, dunque, un “concetto plasmabile”.. . quando, invece, essa descrive un “modello di essenza” che è al di là di ogni possibile discussione in merito alla propria “definizione”. Che cosa fa chiaramente comprendere questo “andazzo”?
  • che le 3d sono una amministrazione unica
  • che le 3d danno solo l’idea di essere frammentate (il Cielo è unico)
  • che le 3d, in quanto scenario neutro, per funzione si adattano ad essere polarizzate, programmate, riflettere la presenza predominante (non la specie maggiormente diffusa ma il potere in grado di fungere da "specchio", anche se non direttamente osservato dalle specie abitanti).
La concorrenza tra “organismi” non esiste. Esiste solo quella concorrenza che deriva dalla “guerra dei poveri”, che tutti i sottoposti al Nucleo Primo si fanno, senza in realtà avere mai la capacità d’incidere concretamente al livello della programmazione delle 3d, saldamente nelle “mani” del potere silente del Nucleo Primo.
In questa confusione organizzata… gli individui si smarriscono principalmente nella conduzione della propria più autentica e Consapevole realtà Sovrana, Centrale e Presente…
Iran, accordo Ginevra un altro fallimento del diritto internazionale.
In quell’occasione dell’attacco militare della “coalizione dei volenterosi” prima e della Nato poi, contro la Libia del colonnello Gheddafi,  l’Italia, paese legato alla Libia da un “Trattato di amicizia”, ha aggredito l’alleato africano, infischiandosene di alcuni articoli del trattato medesimo:
  1. le Parti si astengono da qualunque forma di ingerenza diretta o indiretta negli affari interni o esterni che rientrino nella giurisdizione dell’altra Parte, attenendosi allo spirito di buon vicinato
  2. nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l’Italia non userà, ne permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia e la Libia non userà, né permetterà, l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro l’Italia.
Allora la giustificazione proposta dal governo italiano fu la seguente:
l’azione della comunità internazionale è supportata da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per cui non vi è alcun problema giuridico.
In realtà la risoluzione dell’Onu, non prevedeva direttamente l’uso della forza, ma proponeva solo un generico impegno a usare tutti i mezzi possibili per il mantenimento e il rispetto della “No fly zone” su cieli libici. 

Il punto è che, secondo molti giuristi, essendoci anche un richiamo al celebre “Chapter 7″ della Carta dell’Onu, ovvero l’articolo che predispone la possibilità da parte della comunità internazionale dell’uso della forza per il mantenimento della pace nel mondo, di fatto è come se la risoluzione anti-libica prevedesse implicitamente la possibilità di un attacco militare contro la Jamahiria...

Questa vicenda... dimostra per l’ennesima volta il fallimento del diritto internazionale. 
Il diritto internazionale sarà effettivo solo quando al Tribunale Penale Internazionale potranno essere imputati non solo i leader di paesi, a ragione o a torto, reputati dittatoriali o trasgressori dei diritti umani, ma quando anche i leader della cosiddette democrazie occidentali, saranno imputati ed eventualmente punti, per i loro crimini. 

Il diritto internazionale sarà effettivo solo quando oltre alle sanzioni contro gli “stati canaglia”, verranno applicate sanzioni anche contro i paesi cosiddetti democratici, per le loro trasgressioni degli accordi e dei trattati internazionali. 
Fino ad allora, continuerà a prevalere il diritto della forza e non la forza del diritto.
Link 

Il diritto internazionale sarà effettivo solo quando oltre alle sanzioni contro gli “stati canaglia”, verranno applicate sanzioni anche contro i paesi cosiddetti democratici, per le loro trasgressioni degli accordi e dei trattati internazionali.
Fino ad allora, continuerà a prevalere il diritto della forza e non la forza del diritto.
 
Ecco una bella diapositiva che vale più di mille parole e ragionamenti, utilizzando addirittura le stesse infrastrutture (Anti)Sistemiche, per portare all’evidenza come tutto sia “artificiale/di parte” e come le definizioni persino dei "principi superiori", siano soggette alla stessa artificiosità della presenza non osservata del Nucleo Primo:
Città del VaticanoEE 
Ottobre 2013   
EEE; EEE-; EE+ ; EE; EE-; E+; E; E- ; dove “EEE” rappresenta il modello, “EE” la media, la singola “E” sotto la media.
Link

La “Città del Vaticano” ha un rating etico di EE = in media.
Ora, nell’importanza dell’atteggiamento che il Vaticano si è auto conferito, essere nella “media” non è il massimo. Vero? Da un organismo simile ci si aspetta come minimo il miglior “voto” possibile…
Qualcosa sfugge da ogni logica (pre)imposta. La "coperta è troppo corta" (ad esempio, il ruolo dell'Onu), ma la Massa non se ne accorge… non ne ha Tempo.

La realtà è questa:

 
Riparto da me stesso.

Dipende da me. 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2013/Prospettivavita@gmail.com 

2 commenti:

  1. UN FOCUS TRISTEMENTE PRECISISSIMO....

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    1. Ciao Endo..., se è triste basta non farne parte :) Grazie! Un abbraccio. Smile

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