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lunedì 20 ottobre 2025

Alter e®go.


“Senti ma…”, Tortona e Abbiategrasso sono gemellate? Bah.

Alter-ego = la locuzione latina alter ego (un altro io) indica un sostituto di una persona, autorizzato ad agire per conto e in rappresentanza di costei, facendone le veci… oppure un altro sé, una seconda personalità all'interno di una stessa persona, con caratteristiche nettamente distinte dalla prima

Ma pensa un po’, che “stranezza”. Che “caso”.
La copertura perfetta sia per un visitatore che per un utente.

Un vero e proprio casino, sì, ma organizzato, per la serie “tutto a posto e niente in ordine”, lato “tuo”. Mentre, all’opposto, funziona tutto come deve essere = da programm(azione). 

La fabbrica degli avatar:

copywriter, copri-water, capirai.

L'imitatore. Limitatore. 

Ce ne sono parecchi, di questi “gioghi di parole” nella lingua “italiana”. Quale tipo di “connessione” non esiste x “te” (qua, così) anche se c’è, nella medesima sostanza. Mumble. Mumble. Bla. Bla. Bla. Sì, proprio come quando “qualcuno ha tempo da perdere”. No

Oppure, quando “non sei mai cresciuto”. Bah.

Chi dorme non piglia pesci, non ti sembra narrare o meglio, rivelare, del/il cosiddetto “tempo”? Sì: chi dorme è fermo, motivo per cui non percorre alcuno spazio = nessun “tempo”. Eppure, il concetto, che hai nella “tua” mente, di tempo, anticipa che “anche se sei fermo, i minuti dell’orologio passano ugualmente”. Anche se dormi. Uhm:

i minuti nell’orologio, cosa sono, sostanzialmente.

Quando percorri dello spazio, lo misuri anche in “tempo”, ma è spazio quello che attraversi. Quando sei fermo nello spazio, lo misuri ancora in “tempo”, ma… è diverso dal passo precedente. Perché? Perché se non ti muovi, ciò che “si muove” è una struttura artificiale è-voluta, di certo non da “te” (qua, così) bensì per “te” (qua, così). 

Ciò che si muove sostanzialmente è l’AntiSistema che ruota sul posto grazie a “te”. Altro che la Terra a palla. Il concetto di “tempo” è un artifizio. Tanto è vero che non invecchi per via di ciò, ma per tutto quello che ti continua a succedere (qua, così). 

Stress test!

Inoltre, un programma ad interazione wireless ti ha ma “niente”: è “normale” perché vale per chiunque (qua, così). Ecco sfatato anche il concetto di “tempo” nel quale s’invecchia e si muore. L’individuo è un s-oggetto interfacciabile da remoto. Inoltre, l’individuo è “geneticamente predisposto a…”, mediante comandi che riceve dall’esterno, proprio come il “tuo” pc scarica “aggiornamenti on line, in automatico, al fine di non rimanere… indietro”. 

E sai benissimo che (qua, così)… “non lasciano indietro nessuno”. 

Chi? L’oro. Nessuno indietro = nessun testimone f-attivo che può rompere le uova nel paniere. Nessuna interferenza in tale “f-erma” auto interferenza AntiSistemica che se x “te” (qua, così) non esiste (anche se c’è) , di conseguenza? 

“Niente y Nessuno”! Wow: tombolone. 














Ecco che l’imitatore (“te”) ad immagine e somiglianza è un servomeccanismo auto programmato al fine di auto limitarsi da “sé”. Geniale. Una valvola di non ritorno. Un filtro passa non passa. Una vera e propria mer-d-aviglia, a cui non sai mai dire di “No”, una volta per tutte.

“L’ultima sigaretta”, ti dice qualcosa nella sostanza? No

Ecco: ap-punto. 

L’imitazione è limitazione. È “dentro”, motivo per cui non si vede = non esiste ma c’è. Vedi che sei proprio ed esattamente “te” a servire (qua, così), perché in qualsiasi altra f-orma, non funzionerebbe mai tale strategia non lineare ossia sostanziale: 

il tipo di “linguaggio” che davvero ignori del tutto

pur essendo magari un “appassionato di enigmi”. 

Sì, quanti ne hai visti “risolvere” alla Tv. Una marea. Ma, mai, che ti sei chiesto “cosa significa”. Trovi? Nella “tua” vita reale, è impresso il significato. Di cosa? Di tutto, anche quando “tutto”. E tutto ciò che non solo vedi, te lo di-segna (essendo sempre la Verità in azione). “Niente”. Eh?

Già. Che noia e che barba. 

Sempre “te” e AntiSistema. Sempre AntiSistema e “te”. Dove? Nella f-orma (qua, così), ove è previsto che serva ed or dunque “servi”. 

Ora, si compia questo non solo esercizio:

inizia a prendere visione di una strana anomalia di cui s-offri usualmente (attraverso detta “tua” mente AntiSistemica).

Dato che “sai” che l’energia non è né buona né cattiva, allora significa che è utilizzata per… Ci sei

Da chi? Non lo sai, perché ti fermi sempre a “Dio” oppure alla “scienza”, che ti “inducono in tentazione, amen”. Ma, Oltre a tale “gancio”, insiste la Verità, che è una forza tale e quale ma, contemporaneamente, anche ciò che ti continua a succedere. 

Come la decodifichi sostanzialmente? Uhm:
inizia a prendere coscienza che sei in un reame invertito essenzialmente
ossia
ad angolo giro
ergo
ad esempio ma causalmente
il bene è “bene”
mentre
il male è “male”.

Tutto quello che “ti viene da pensare” è sempre fra virgolette, poiché auto indotto I-Ambientalmente. Tutto quello che “sai” è per il “tuo” bene, oppure per il tuo “bene”. Nulla si discosta essenzialmente, essendo l’AntiSistema, totale. Ricordi? Niente e nessuno viene mai “lasciato indietro” = il Re-Seth continuo ha il compito di eliminare ogni “imperfezione” dalla prospettiva di chi non esiste; c’è.

Quando giri ad angolo giro la percezione, inizi a prendere atto della frattalità espansa, andando Oltre all’ac-con-sentito (qua, così). Ossia, inizi a vedere tutto quanto in altra maniera, per così dire, del tutto rovesciata rispetto alla “normale” che ti ha ma “niente”. 

La legge? È “legge”. I diritti? Sono “diritti”. La giustizia è “giustizia” o ingiustizia. Tutto ciò che ti è stato “riconosciuto” progressivamente è servito e serve per… passare da un problema all’altro, mediante il Modello Utility:

hai un problema? Che problema c’è!

Te lo risolviamo noi (l’oro). Così, ti abitui ad auto delimitarti all’interno dell’equazione artificiale… problema – attesa del “salvatore” – “soluzione”.

Ri-solve et coagula. Ce la fai a quagliare?

Qualcosa che funziona, perché quel primo “problema” ti viene risolto, indi, “te” maturi fiducia in…, per cui smetti di difenderti in toto, rimanendo aperto al “Cavallo di Troia” successivo; quello che si auto implementa proprio grazie a “te”, che tieni alzato il “ponte levatoio”, oppure, dichiari al firewall che ti protegge come un mastino che “niente, vedi che di quello ti devi fidare”. Risultato? L’AntiSistema rimane totale, mentre Te rimani sempre d+ “te” (qua, così)

Boom!

Tanto non ci credi. Faccia da serpente.

Bravo. No, aspetta: cos’hai capito. Non sei affatto bravo: sei uno dei tantissimi Bravi. Ok? Un sicario a pagamento in itinere, potenzialmente sempre tale. Cosa diamine credi che significhi la “storiella” dell’Agente Smith. 

La fiction è “fiction”. Ok

Un alter ego è dotato di un complesso di prerogative e poteri che discendono da una carica superiore e che gli sono conferiti attraverso un istituto giuridico di affidamento: si parla in questi casi di luogotenenza. L'istituto, che conta molti esempi in passato, poteva prevedere anche l'affidamento parziale o totale dei poteri del monarca in capo a una persona di fiducia... Tali poteri erano in genere da esercitarsi su un territorio circoscritto (alter ego del re). Se i poteri potevano essere esercitati sull'intero regno si parlava di luogotenenza del regno. Ad esempio, storicamente l'intendente di Capitanata aveva un alter-ego, chiamato proprio così, cioè un sottintendente per il Tavoliere di Puglia…
Il termine e il concetto compaiono frequentemente nei prodotti della cultura di massa (narrativa di genere e letteratura di consumo, ma anche fumetti e cartoni animati), per indicare l'identità segreta di un supereroe, o giustiziere. Sono inoltre molto diffusi nei manga giapponesi, nei quali sono rappresentati personaggi con due personalità contrarie definite con il termine yandere o tsundere…

Come puoi “vedere”, (qua, così) il bene è “bene” o male, ed il male è “male” o…? Male. Dai:

devi pur bucarlo questo “schermo”. No

E basta con il Nastro di Mobius. Il male è quello che non vorresti mai contro. Ci sei? Il male è tale dalla tua prospettiva, ove “te” sei però Te! Ergo, l’equazione lo lascia sempre “nudo”  = esposto. Questo, se sei sferico = ti sei accorto sostanzialmente di/che… Cioè, sei + prossimo a Te, seppure ancora “te” (qua, così). 

Perché Superman ha “necessità” di essere Clark Kent, usualmente? 


E se… Superman dovesse “perdere la memoria”? Rimarrebbe x sempre Kent. Gasp! Ecco quello che ti è già successo (qua, così). Ci sei? Ti auto ricordi di Te? No

Però, puoi avvicinarti al concetto, insistendo Oltre al lecito = al di là di ogni “terapia”. Logico. Quando ti distorcerai sbrigando la matassa “te” Vs Te, ritornerai a/in Te (qua, xxx) e poi (Te, Te) = “Dio”. Perché ancora tra virgolette? 

Perché, Dio è un essere supremo che ha debellato tutta la concorrenza del potenziale contemporaneo. Dio son l’oro (qua, così), ad esempio. Ma l’oro sono “Dio”, perché Te non esisti ma ci sei. Dunque, Dio c’è, ma non esiste. Proprio come il “tempo”

Mentre lo spazio è ciò che calpesti. 

Quando sei fermo e lavori, dunque il “tempo” non è altro che lo spreco del tuo potenziale contemporaneo, come se ti avessero messo “dentro” 3 fili colorati diversamente, mediante cui estrarre la “corrente elettrica dal generatore fisso”.

SPS ri-de-scrive tutto quanto, da Oltre, seppure (qua, così).


L'ordine del tempo

Il tempo, in questo contesto, assume un ritmo imprevedibile: si dilata e si contrae, scandendo gli ultimi momenti di un’umanità che si aggrappa agli affetti e ai ricordi in una “Apocalisse”, dove i personaggi oscillano tra la disperazione e la speranza, tra l’inevitabile fine e la voglia di vivere fino all’ultimo istante. In questo scenario, le coppie si formano, si rompono e si riformano, riflettendo sulla fragilità della vita e sull’importanza di ogni singolo momento…

In questo “film”, hai il punto di vista - “relativo alla probabile fine del mondo” - globalista. Le “coppie” sono mixate: non manca la consueta, oramai, “nuova normalità” Lgbtech. Qualcosa che “ti infilano dentro a secchiate”, anche sulla capi-Rai. Figurati cosa va in onda sulle reti Mediaset and Co. 

Qualcosa di strutturato, però.

C’è “in giro”, uno studio dell’Inps sul “modello pensionistico italiano” in modalità:

sugli effetti della transizione demografica…
e, … 
secondo l’Inps nei prossimi 40 anni la popolazione italiana è destinata a perdere circa 15 milioni di persone… sino ai 46 milioni nel 2080
in relazione al fatto che “non si fanno più figli” ma non solo.

Uhm: l’è-voluto non guarda in faccia a nessuno. Con una “politica”, tipica dei non solo “film/fiction”, che va in onda a livello nazionale, come diamine fa laggente a ritornare a “fare figli”? Tra mille mille paure ed egoismi vari, mascherati da “diritto, emancipazione, lotta a sto…, etc. etc. etc.”, nonché alle prese con gli effetti del “siero magico” e di tutto quello che passa per lo “con-vento”, bah15 milioni in meno sono il minimo, perché la “transizione demografica” parla chiaro, se ci sei:

di quei 46 milioni, quanti saranno ancora italiani (già italiani)
calcolando il flusso continuo, causale, di migranti?

In Inghilterra”, tanto per dirne una, si eleggono sindaci e primi ministri “inglesi”. Ora, ben sapendo che la Italia è “Italia”, va da sé che nel 2080 la “Italia” sarà sempre più “Italia”: 

la tendenza è questa! 

Questo “mischiare inclusivo” confonde soprattutto le idee alla popolazione locale, sempre più auto dis-persa tra mancanza di radici profonde autentiche Vs tutto ciò che arriva attraverso il megafono mass-mediatico, saldamente in mano al potere globalista (seppure sottodomino), alter e®go del potere eco-dominante (l’oro) che non esiste; c’è. 

Il “tempo” è lo spazio che intercorre fra “oggi (ora)” e “poi”. Con il teletrasporto il “tempo” si azzera o rimane pressoché trascurabile. Rimane il “tempo” statico: quello che “ti misura” quando sei fermo. Ok

Cioè?

Rimane il minimo spazio sul posto, molto simile alla Terra che ruota fissa(ta) ad un centro portante = il “tempo” è sempre lo spazio che deve percorrere al fine di completare un giro (anche se rimane sempre ancorata nello “spazio”). Sì, la galassia, l’universo, etc. si “muovono” a velocità assurde, motivo per cui non te ne accorgi: ecco il punto (di sospensione). Non ti accorgi sostanzialmente di quello che è già successo = ciò che continua a succedere ma “niente”.
Sei stato “sostituito”, alias, ti sei auto “trasformato” (qua, così), man-tendendo fisso il “tendone” del circo AntiSistemico: “tutto” quello in cui c®edi. 

Perciò continua a succeder(ti), semper (qua, così).
Non ti accorgi? Altro giro! Sempre il male: altro che.

Da questa prospettiva, il “tempo” è circolare (ritmato), e lo spazio è “curvo” = hai sempre l’impressione di…; quella che ti hanno caricato nella “tua” testa ad immagine e somiglianza.








  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4057
prospettivavita@gmail.com


lunedì 1 settembre 2025

Tutt’altro che facile.


Difficile? Ma no: facilissimo. Cosa

Il “tutt’altro che facile”. Basta intendersi, come del resto, ogni “lingua” evidenzia (significa) nella sostanza. Andare a scuola, infatti, è “mettersi tutti d’accordo”: accordarsi al suono del “diapason” che, chi lo maneggia?

Chi (lo) decide. E tutti gli altri? In-seguono

Dipendono, nonostante il c®edo reciti che sei in-dipendente e che “hai dei diritti (riconosciuti dalla legge)”, alias:

legge = “legge” o meglio… ancora chi detiene il “diapason”. 

Nelle forme e nei limiti della Costituzione... (no?).

Sei sempre “lì” (qua, così). Ergo, mettila come vuoi ma… sei nel luogo comune AntiSistema:

“Oltre il monte c’è un gran ponte. Una terra senza serra… Non lo sai…”.
Due mondi - Lucio Battisti

Non esiste ma c’è un Oltre, ad arte da qualche p-arte. Ossia, c’è almeno una “uscita (a vedere le stelle…)”. E, poi, quella “serra”, embè! Infatti, qualcuno gliele canta in rima: un altro “visitatore”? Ci sta:

B-Nario
“Binario, triste e solitario
tu che portasti via col treno dell'amore
la giovinezza mia
odo ancora lo stringere del freno
ora vedo allontanarsi il treno
con lei che se ne va.
Binario, fredde parallele della vita
per me è finita.
Or che son rimasto solo e abbandonato
tutto ormai è cambiato
fermo sto a guardare quel fumo che svanisce…”

Binario – Claudio Villa

Villa “lascia la valle di lacrime” a 61 anni. Il “Patto col Diavolo (l'oro)” = il contratto per pen-entrare (qua, così), come visitatore (ovvio, privilegiato) ha una certa durata; come dire che “la candela per costoro brucia troppo in fretta”, anche se “il gioco vale sempre la… medesima candela”. Ok

Battisti “se ne va” a 51. 

Battisti “bruciava d+”. “Battisti non esisti…”: ci sei, Oltre (la serra). Ricorda che il “parco divertimenti” è x l’oro, gli in-esistenti (gli e-s-senti). 

Chi controlla il controllore? L’oro.

“Come tutti i gatti vivo sopra i tetti
appoggiato all’antenna centrale
io controllo la Tv locale…
Sono il gatto sul tetto che ascolta
tutto come fosse la prima volta…”.
Oscar Supertelegattone

Chi non esiste; c’è… è “sopra” ogni tetto. E controlla la “Tv locale”, ascoltando tutto “come se fosse la prima volta…”

è già successo e, quindi, continua a succede-Re.

È il mio debole più forte
di lasciarmi far la corte
dal cantante più affermato
che con me viene premiato…”.

“Con me viene premiato…” = dopo essersi lasciati far la “corte” (come pianta carnivora o lo scopo), accettano (l'oro) pagamenti al fine di... manifestare/trasportare (qua, così), di certo non da residente (ecco in cosa consiste il “premio”). 

Il “contratto” li rende liberi (i visitatori) di “vedere realizzati i propri sogni”, come ad esempio ma causalmente:

Agente Smith: Allora siamo intesi, signor Reagan?
Cypher: Dopo nove anni sa che cosa ho capito? Che l'ignoranza è un bene.
Agente Smith: Allora siamo intesi.
Cypher: Io non voglio ricordare niente. Niente. Sono stato chiaro? E voglio essere ricco. Non so, una persona importante. Un grande attore.
Agente Smith: Tutto quello che desidera, signor Reagan.
Cypher: D'accordo. Riportate il mio corpo alla centrale, reinseritemi dentro Matrix e vi dirò tutto quello che volete…
Matrix

A parte il molto cinematografico y scenografico “e vi dirò tutto quello che volete…”, la Verità è che “questi” vengono (qua, così) da protagonisti, non visto che “firmano qualcosa” in cambio

altro che “e vi dirò tutto quello che volete…”. Ok?








“Mina, Lucio Dalla e Battisti
qui con me non corron rischi…”.

Certo: lo hai visto in Westworld che i residenti non possono nulla contro i visitatori (modello “leggi robotiche” di Asimov, oppure come visto ne’ La Vedova Nera), che “arrivano con il treno…”, che corre sui binari o sul binario/B-Nario.

“Caro il mio Battisti, ma dove ti sei cacciato?...
Battisti / B-Nario

Era il 1994. Battisti muore nel 1998 (a 55 anni. Sempre “lì”). Leggermente “irriverente”. Trovi

Dal 1979, dichiarò pubblicamente che non avrebbe più rilasciato interviste, concentrandosi esclusivamente sulla sua musica… Si ritirò prima in Inghilterra e poi in Brianza, cercando rifugio nella vita privata, anche per via dei suoi problemi di salute, che si accentuarono nel tempo


Sì, la “privacy (cercando rifugio nella vita privata…)” è un sotterfugio abbastanza comodo, per prepararsi verso l’uscita. Un po’ come il “vampiro” che, di tanto in tanto, deve preparare gli estremi per la sua “prossima esistenza ufficiale”.

Dunque, come se “si conoscessero” sì, ma x “simile destino di provenienza”

Uhm. Come se “si riconoscono perché si conoscono”

arrivati con lo stesso “treno”, anche se in ondate diverse.

Il Binario 9¾ (Platform 9¾) è un binario della stazione di King's Cross a Londra. Da questo binario parte l'Espresso per Hogwarts

“Ma dimmi dove sei? Dove sei, dove sei?
Battisti dove sei? Dove sei, dove sei?
Battisti non esisti. Non esisti, non esisti.
Esisti o non esisti? No.
Caro il mio Battisti, adesso devo andare.
Adesso, però una cosa io te la voglio dire.
Nasconditi se vuoi caro il mio Battisti
tanto le tue canzoni ci dicono che esisti…”.
Battisti / B-Nario

Attenzione:

nasconditi se vuoi caro il mio Battisti, tanto le tue canzoni ci dicono che esisti…”
ovvero
un “non solo indizio” al fine di esercitarsi nell’arte suprema sostanziale dell’analogia frattale espansa (l’atteggiamento “chiave, in leva” adatto al “mangiare definitivamente la foglia” relativamente all’AntiSistema l’oro Vs la Verità).

Dunque:

con il “giusto” atteggiamento
“nasconditi se vuoi caro il mio Battisti, tanto le tue canzoni ci dicono che esisti…”
nasconditi = non esiste ma c’è (rivelazione)
tanto = ma
le tue canzoni ci dicono che esisti… = chiunque lascia sempre “tracce” (qua, così), che puoi sempre auto decodificare sostanzialmente “se ci sei” o, meglio, se ti sei accorto del funzionamento I-Ambientale (legge, strumento, memoria) e del relativo (assoluto) “meccanismo” del tutto intercettabile e, dunque, wow!

È sempre “Dante” che viene alla mente, ma in maniera essenziale o “utile”:

“e quindi uscimmo a riveder le stelle…” = riuscire (farcela) e, solo dopo, uscire (andare) Oltre

La “leva” è l’atteggiamento coerente, una volta che sei sostanziale. 

L’esserci è tale sfericità, totale. Senza “ombra di dubbi”, seppure sempre aperto al “dubbio” = alla “ferma” attenzione verso tutto/tutti. Nella “ricetta”, infatti, ci va tutto quello che occorre al fine di “surfare” l’I-Ambiente, proprio come “Fa…” la Verità, guarda non caso.

(Ri)vediti come sei “trattato” (qua, così), infatti: 

senza mai lasciare nulla nemmeno a(l) “caso”.

Meteo: torna l'Anticiclone africano, caldo fino a 30°C da metà settimana…
Le ultime simulazioni dei modelli meteorologici mostrano infatti un rialzo dei geopotenziali, ovvero un segnale che indica il ritorno dell’alta pressione delle Azzorre, pronta a distendersi verso il Mediterraneo centrale.
Questo cambiamento porterà con sé giornate più stabili, cieli sereni o poco nuvolosi e un progressivo aumento delle temperature massime, soprattutto nelle regioni centro-meridionaliTuttavia, è bene precisare che, data la dinamicità di questo periodo, le previsioni oltre i 5 giorni devono essere interpretate con prudenza. L’anticiclone potrebbe infatti essere insidiato da nuovi impulsi instabili provenienti da ovest, ma al momento il segnale dominante resta quello della stabilizzazione atmosferica.
Link

Dunque, la “gran cassa” batte questo titolo, “torna l'Anticiclone africano…”.

Argh! Ancora “caldone”. Si salvi chi può! 

Però, uhm, fra le righe ti scrivono che nella realtà è… l’anticiclone delle Azzorre (quello mite, sostituito da ingranaggi meteo secondo altro copione), rivelandosi dietro o Oltre alla scusante:

le previsioni oltre i 5 giorni devono essere interpretate con prudenza…

Non sono “previsioni”, bensì, “struttur-azione”. La decisione (l’oro) di modifica del “clima-meteo”, rivelata dalle “previsioni”, un po’ come nel trading ci sono le “spiegazioni del giorno dopo”. E, per finirla anche oggi”, ecco una sontuosa Verità oramai “dimenticata” (qua, così) da “te”:

“ma quando una lunga serie di abusi e usurpazioni, volti a perseguire il medesimo obbiettivo, rivela il disegno di riunire tutti gli uomini all'assolutismo, è loro diritto e loro dovere rovesciare un sì fatto Governo e provvedere alla sicurezza per l'avvenire…
Le persone non parlano più così.
Bellissimo... Non ho capito niente.
Vuol dire che se qualcosa non va, coloro che hanno la capacità di agire hanno la responsabilità di agire…”.
Il mistero dei templari

Ci sei? SPS “sente tale responsabilità, dopo essersi accorto sostanzialmente”.
Altro che, questo (se non, sempre “fra le righe”; nella sostanza o Verità):

Che cos’è la capacità d’agire? Quando si acquista? Quando si perde? Chi sono i soggetti totalmente incapaci d’agire? La presente trattazione intende rispondere in modo esaustivo a tutti gli interrogativi più importanti sul tema…
Link

Dopo la feroce lezione che l’operazione Moro aveva impartito alle classi dirigenti italiane, nessuno più avrebbe osato provare a disallinearla…”.
Miguel Gotor

La “Italia”, infatti, è perfettamente “allineata (un asset altrui)” (così, com’è) AntiSistemicaMente. E “te” sei dentro al dentro, nella struttura nidificata o frattale espansa = quando è già successo e continua a succedere ma “niente”.

Quando i Kabbalisti leggono la Torah, capiscono perché ogni simbolo, ogni lettera ed ogni parola sono stati scritti, perché sono stati espressi in quel modo e perché si susseguono in quella specifica forma, perché la Torah è un codice e non semplicemente una sequenza di lettere
Link

Statore Vs Rotore.

Ecco come SPS “vede” la Re-altà (qua, così), dopo averne auto decodificato il “codice”, che continua a ripetersi nella sostanza (la stessa “sostanza”). 

Ecco perché qualcuno decide, mentre il “prossimo” continua a “ripartire ogni volta da capo”, alle prese con le “onde”, la “moda”, la “tendenza”, la “modernità”, etc. etc. etc. 

Il Re-Seth, alfine di abbattersi con regolarità periodica, deve poter contare su una base come laggente, perennemente alla mercé dell’artifizio o “binario morto (Wasteland)” (qua, così). 

Tutt’altro che facile: è facilissimo che sia (così, qua).




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4022
prospettivavita@gmail.com


venerdì 25 luglio 2025

Un’estate fa (1).


Un film del “genere”, potrà ancora passare allativu?

“Ma chi è sto africa?...”.
La banda dei Babbi Natale 

, “una estate fa” passava tranquillamente. Anzi! Premi, risate a profusione ed annessi e soprattutto “connessi”. Maadesso

“Sopra la panca, la capra campa. Sotto alla panca, la capra crepa”.

Sopra la panca, il Guanciale campa. Sotto alla panca, il Guanciale crepa.

Oppure:

sopra al Guanciale, la capra campa. Sotto al guanciale, la capra crepa.

Ci sta. O, anche:

sopra al Guanciale, la panca campa. Sotto al guanciale, la panca crepa.

Bah! Il Guanciale è un f-attore. Hai presente? Ha “girato” un sacco di trame, per la Tv; da quelle più leggere, a quelle più diciamo pure “esoteriche”:

La porta rossa
Il commissario Ricciardi
Un’estate fa.

In queste tre “fiction”, Guanciale naviga per un oceano non lineare, ove è l’Oltre ad imperare. Ossia, proprio il sostanziale che, continuamente, “gira che ti rigira”... ti ammonisce relativamente a qualcosa che non esiste; c’è. Ancora una volta. Sì. Oppure, c®edi che siano solamente dei “film”.

Intrattenimento puro? 

Sì, ma non nel senso che passa linearmente (qua, così). Guanciale è “famoso”, oramai. Le ha un po’ tutte, per-piacere. Non gli manca nemmeno la “tessera giusta” per esercitarsi nel “magico mondo” modello Oz:

a inizio 2023 è il portavoce del comitato nella sua regione, l'Abruzzo, a supporto della candidatura di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico

Questo è il link che lo ritrae in ambito Dem.

Niente di male. No? Per carità. I “globalisti” hanno tutto il diritto di… Ergo, Guanciale ha sempre le porte “aperte”. 

Perfettamente s-ch-ierato.

Era il 4 luglio 2021.

Lino Guanciale rassicura i fan: ora può tornare alla normalità.
Lino Guanciale si è sottoposto al tanto agognato vaccino. Anche per l’attore ora si avvicina sempre di più il ritorno alla normalità… Grazie al siero Guanciale potrà cominciare a vivere nuovamente una vita più normale e sicuramente più serena… Un altro piccolo grande segno che dimostra quanto l’Italia sia definitivamente ripartita e pronta a far tornare i suoi cittadini a… routine che prima sembravano dimenticate
Link

Apperò:

ripartita e pronta a far tornare i suoi cittadini aroutine che prima sembravano dimenticate…

Ma che bello, ritornare alla/nella precedente “routine”. Ci sei? Peccato, che “dopo” non può essere proprio come “prima”, non visto che in corpo c’è qualcosa di alieno. 

Non che prima fosse diverso, nella sostanza.

Però, il “ritorno alla normalità” è stato dettato da una adesione totale ad un programma; di certo, non grazie al siero in termini medici. Se dicevi “sì” e firmavi, “bene”. Altrimenti, molto “democraticamente”, erano volatili per diabetici. 

In questa “salsa” sei (qua, così). 

Cosa devo fare? Cosa “ci vuole” per…? Ok: obbedisco! 

Per la serie, “m’im-piego” e quindi “non mi spezzo”. 

Tapparsi il naso è ottimo per non venire sopraffatti anche dallo “odore” relativo all’assoluto. Ma, soprattutto, è ottimo ai fini della Verità che, non te lo scordare mai, fa continuamente “surf” attraverso sostanzialmente tutto. Anche Guanciale. Anche le “sue” fosche trame, brame. In Un’estate fa ti viene chiaramente “detto” che il “tempo” è una sorta di abito (ruotine) che ti si appiccica addosso, sopravvivendo. Il “tempo” non cancella per sempre alcunché. 

Quello “spritz” e quei “cocci di vetro” e quella “fede”, passano immediatamente dal 1990 a 30 anni dopo. 

Un po’ come succedeva all’interno del Cerchio Firenze 77. Ricordi? Oggetti che apparivano dal “nulla”. Da… Oltre. Ci sono altri “film”, come Déjà-vu, ad esempio, ove non solo gli oggetti possono tele-trasportarsi nel “tempo”, ch’è come dello spazio diviso in camere isolate, ma… non del tutto.

La “polvere” filtra e unisce, collegando. No? Come... redstone.


Mentre, gli utenti/visitatori possono girare “in lungo ed in largo” a proprio piacimento, approfittandosi della situazione. A tal pro, occorre sostanziare che utente e visitatore sono l’espressione di due diversi modi di “viaggiare nello spazio-tempo” (qua, così):

utente = chi si connette a “te”, da Oltre (una “possessione” digitale)
visitatore = chi penetra nel (qua, così), da Oltre (una compresenza fisica).

Cioè, in Westworld i visitatori arrivano col “treno”, perfettamente rivelati. Mentre, in Matrix è il digitale che va di moda (a meno che ne sei fuori, ma sempre in preda alle “piovre-sentinelle”). Ne' La vedova Nera, ti viene detto che hai subito una modifica, tale che “niente”: 

la “legge” pre-vede che non puoi fare nulla a... l'oro. A meno di/che... 

No? ; le leggi della robotica de noantri, già applicate a “te” (qua, così).

Per entrare e uscire da Matrix, la squadra usa le linee telefoniche…


In Avatar, la “possessione” utilizza corpi fisici di nativi clonati. Ma è pur sempre una proiezione digitale, una trasmissione dati. Anche se è possibile eseguire un backup corpo fisico Vs corpo fisico “ospite”. In Altered Carbon è la questione è ancora più “compressa”: “te” sei divenuto una sorta di “essenza (dati)” contenuta nella “pila corticale” che può “abitare (pilotare)” in qualsiasi corpo. 

Del resto, il corpo è una “custodia”. No


In Dark City i “tuoi” ricordi sono, ancora una volta, “digitali”. Infatti, di per sé il “ricordo è un dato”, ergo… è espressione di una tecnologia funzionale che, ovvio, non esiste; c’è. Altrimenti, “che gusto ci sarebbe”. Trovi? Il giogo è bello perché, è messo in sicurezza:

lato l’oro
e, persino
lato “te” che, infatti, non muori mai definitivamente (qua, così).

Il “riciclo” non è qualcosa che s’inventa dal nulla. Ok? In Prospettiva Vita, ad esempio, la normale vita di due amici è via via approfondita proprio in termini sostanziali, giungendo alla “Stanza dei fili”, al “Templio” per il controllo delle anime, ad Io… che è una singolarità (Te) = l’alternativa sostanziale all’AntiSistema

Ciò che nessuno ti “dà”, (qua, così).



“Ciò supera persino quello che possono fare i film…”.



“Non sa perché l’ha fatto…”.

Dunque, Te sei Oltre, ma in “uno stato particolare” = preda di…
Mentre, “te” sei (qua, così), in “cattività” = preda di…

Essendoci sempre corrispondenza sostanziale, l’Oltre è anche fisico (come dimostrato da Ante Omnia). Logico: lo è anche a livello digitale, descrivendo una connessione tipo-tipo, modello telefono a filo Vs telefono wireless. Ci sei? Ecco, ancora una volta, la “ripetizione” essenziale, di/in qualcosa che funziona:

tecnologia Vs “magia”.

Divide et impera. Sempre l’oro. Sempre “te” (qua, così). Sempre Te, Oltre a “te”.

Come... salvi, capra e cavoli?

Molto tempo fa un contadino andò al mercato e comprò un lupo, una capra e un cesto di cavoli. Ritornando a casa, arrivò sulla riva di un fiume e noleggiò una barca per attraversarlo, ma la barca poteva trasportare (oltre a lui) soltanto uno tra il lupo, la capra e i cavoli. Se lasciati da soli senza la sua presenza, il lupo avrebbe mangiato la capra, oppure la capra avrebbe mangiato i cavoli; il lupo, essendo carnivoro, non avrebbe mangiato i cavoli.
Il dilemma del contadino è quindi il seguente: come li avrebbe potuti trasportare per intero sull'altra riva del fiume, evitando di lasciare incustoditi il lupo con la capra o la capra con i cavoli?...






  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3997
prospettivavita@gmail.com