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giovedì 11 settembre 2025

Automatizzare = sostituire.


Struttura ad onde

“Gobbo so pare, gobba so mare,
gobba la fia e la sorella,
era gobba anca quella,
la fameia dei gobbon…”.
I Gobboni – Nino Tristano

Automatizzare = sostituire, è un Re-Seth ad ogni effetto. Tipo… per altri versi, c®eare e poi “cancellare (indurre ad auto dimenticare)” proprio ciò:

il mos maiorum è l'insieme dei valori, dei precetti morali e dei modelli di comportamento che costituivano le tradizioni e la morale della civiltà romana antica, tramandate di generazione in generazione, specialmente all'interno della famiglia. Non era un codice scritto, ma un insieme di principi non scritti che influenzavano la vita privata, politica e militare, e al quale i cittadini romani dovevano conformarsi per essere ritenuti degni dei loro antenati…

Non era un codice scritto… = ma l’effetto (la “influenza”) dell’applicazione del “codice”, da “a monte”. Ove, il “codice” è qualcosa che qualcuno applica in piena coerenza, non importa se “prende dentro” anche (soprattutto) “te”, poiché (qua, così) è già successo e, se non lo termini sostanzialmente, continuerà a succede-Re potenzialmente per sempre o “nei secoli dei secoli, amen”.


Automatizzare la “tua” vita (sempre) AntiSistemica, significa “nel tempo” – in tale spazio senza fine di continuità – giungere a “terminarti”, non visto che tutto ciò su cui contavi viene meno, “come se fosse la fine del mondo s-conosciuto”. Per “te”, che ne sei dipendente, il “mos maiorum” pre-cedente comporta la “fine”. Ovviamente, quando è laggente ad auto ritrovarsi in toto, tale e quale, il Re-Seth assume ben altra connotazione, risultando totale. Sino a quando il limite è il “gap generazionale”, chi è più datato scompare lasciando la “gioventù + moderna” alla stessa stregua del “precedente prossimo”, in un “mai passato di moda” che corrisponde a chi non esiste ma c’è (godendo di tale “vantaggio” in maniera non lineare). 

Qualcosa di riflesso, ad esempio, sostanziato dai “ricchi” che, comunque sia, non sono mai l’oro, bensì sempre al max dei sottodomino. Anche i “nobili” non son altro che sottodomino, ricordando l’oro in maniera più prossima, perché la nobiltà indica qualcosa di + vicino a “Dio”. La “chiesa” stessa te lo indica, anzi, te li indica. 

Chi? Chi è il Re: l’uno e trino = l’oro. 

Un assieme monotematico che risalta osservando essenzialmente la figura androgena, ibrida, di taluni “demoni” oppure di aristocratici annoiati, il cui ulteriore riflesso è incarnato nel movimento Lgbtech. Né carne e né pesce = le nebbie cerebrali che ti auto caratterizzano, di conseguenza. Tutto fumo e niente arrosto = il “Mago di Oz” te lo di-segna. 

Deus et machina:

il dio che scende dalla macchina”. Nel teatro classico, indicava una divinità calata in scena da una macchina per risolvere un intreccio troppo complicato. Per estensione, l'espressione viene usata per descrivere un evento, una persona o un elemento esterno che risolve una situazione difficile e apparentemente irrisolvibile in modo inaspettato, spesso in modo illogico e poco credibile per la trama…

“Eppur, funziona”. In Stargate, lo scienziato ragazzo indica che per risolvere l’intreccio, occorre triangolare dall’esterno, da un “punto (di sospensione)”. 

“Però... qualcosa accadde a questo punto sulla Terra: una rivolta, una ribellione…”.
Stargate

Del “mondo antico” (ti) viene ricordata una sequela infin(i)ta di guerre d’ogni tipo. Ogni impero, grande o piccolo, è sempre imploso sotto ad un simile “peso”. Tale romanzo giallo significa che x “te” deve essere chiara una cosa:

provieni da un “tempo peggiore di questo”. 

Ciò rinsalda il concetto di “evoluzione”, lasciandoti sempre in preda ad un vago senso di “essere migliore rispetto a…”. Peccato che, ogni volta, mediante il “gap generazionale” i vecchi se ne vanno sempre “con l’amaro in bocca”, sostituiti da coloro che si sentono sempre “non compresi”. Uhm. Daje a ride! Un vero e proprio “funerale”, costante = una precisa fonte di “alimentazione”. Prendendo per buono quel “romanzo”, il significato che va riassunto è:

“una volta” il Re era costantemente

alla mercé di una “presa d’atto della massa”
che lo poteva in ogni momento soggiogare (potenzialmente).

Ergo, il Re che ha elaborato? Ha “anticipato i tempi”, scomparendo dalla scena mondiale senza per questo perdere potere. Come ha fatto? Logico: ti ha reso costantemente “te” (qua, così). 

Ti ha auto trasformato nella “tua” brutta copia, non esistendo seppure c’è. Il modello è quello della “India” di Gandhi, che si “libera” dal giogo anglosassone, s’eppure ancora oggi ne è una estensione non lineare (altro che Brics). 

Come, ad esempio, anche la Turchia.

Il Re-Seth del “1700 e rotti” ha comportato infatti una continua applicazione del “codice”; della dima che è sufficiente seguire al fine di auto imperare come se niente fosse = “Dio”, chi scende dalla macchina… Meglio, chi non esiste ma c’è, che di-scende dalla “macchina” = l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso. 

Il Re “sotto alla montagna” che terra-in-forma la macch-in-azione (qua, così). 

: una macchina che funziona mediante 2 modalità:
automaticamente (by l’ultima programmazione)
oppure
automaticamente (by chi è l’attuale pilota-Re).

Il pilotare comporta l’auto programmazione della macchina senziente, che la “tiene in memoria” sino a quando il Re decide altrimenti. Dunque, la memoria implica ciò, in termini di proiezione in leva, da remoto, ubiquamente, wireless, non localmente, etc. dell’algoritmo o “codice” macchina. Però, contemporaneamente, la macchina è dotata della stessa memoria che, alfine di mantenere un unico Log di macchina, deve de-scrivere tutto quello che succede sia alla macchina che in termini di derivazione o provenienza dalla macchina = nel registro causale “akasico” finisce l’intera “cronaca” AntiSistemica (nella fattispecie). 

Ecco che la memoria, impiegata in tal modo, diventa (è) la Verità che ti auto manutiene “informato” sempre, anche se (qua, così). 

La memoria è la Verità ossia il “dato”. 

Ciò su cui puoi e devi “Fare…” sempre affidamento certo, nonostante la “notte più buia del buio”. È, quindi, qualcosa in azione, in funzione, che si/ti riaggancia al concetto o luogo comune del potenziale (contemporaneo). Ovvero, quando chiunque, contemporaneamente, diventa (è) il pilota-Re della macchina in funzione che, per forza di cose, esaudisce ogni “desiderio” ricevuto in input, fungendo da “giudice supremo” affinché il “desiderata” di uno non vada a discapito di quello degli altri. Questo accade quando ci sei Te e contemporaneamente ci sono altri nella medesima condizione (originale). All’opposto, se Te sei “te”, … sarà chi è nella condizione (originale) a pilotare in esclusiva il “destino comune” dellaggente auto ivi con-tenuta ma “niente”. 

La macchina funziona. Stop


Avendo una certa caratteristica = di “sentire” chiunque è nella condizione “originale (Te)”, significa che se “ora” sei “te” nell’AntiSistema, è già successo qualcosa a Te. Di conseguenza, la programmazione originale era di un tipo, mentre “poi” è stata im-piegata in altro modo, comunque sia facente già parte potenzialmente della macchina nella versione originale. 

Cosa significa:

la “programmazione originale” deve essere vista come
uno strumento che viene applicato ad un luogo target (ad esempio la Terra o parte di essa)
al fine di “terra formarlo” 
ossia
permettendo la vita in loco
qualora le condizioni iniziali esterne siano proibitive (o, anche, meno).

Ok

Una “utility”, in-somma. 

Un macchinario che permette di poter vivere anche in luoghi ameni o inospitali o ben altro (o, anche, meno). 

Come fosse... magia. Lo hai visto tante volte nei non solo film.

Ecco perché la macchina è dotata della possibilità di essere pilotata da chiunque dello “equipaggio”, perché a chiunque è impegnato nella medesima “missione”, potrebbe venir utile. Ci sei

Non solo il comandante, dunque. 

Chi comanda(va) il gruppo, lo faceva per altra via, in quanto che la macchina è attrezzata per essere di servizio a chiunque. Ora, se sei in Westworld, sei “te” (qua, così). Ergo, non sei + in grado di pilotare perché non sei più Te (il pilota-Re)

La macchina non ti “sente”, per questo motivo.

Però, puoi sempre “ritorna-Re”. In che modo? Accorgendoti nella sostanza, della “sostanza” che ti ha (qua, così), che è il frutto della terra-in-formazione della macch-in-azione by l’oro, ossia, dopo l’è già successo che a questo punto continua a succedere, non visto che la macchina si è auto programmata in tal modo, non importa se il Re è morto! 

“Evviva il Re…”. 

Programmare è potenzialmente x sempre. E, per sempre, è… “sino a quando non succede altro, sostanzialmente”. Nulla è per sempre, infatti. Però, questo “per sempre” può essere davvero una in-de-finità. In questo “tutto”, tutto dipende da Te, o, da “te” che ritorni a/in Te.

Dai. A “ruota libera”.

All’insegna del “chi se ne frega di quello che pensi”. Poiché, “è ora di finirla una volta per tutte!”. E se “non si capisce”, ehm

comprendi il “francesismo”? Ecco.

Questa è la “fine” che farai, dopo averla già fatta, sempre (qua, così): 

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Simone_Gull%C3%AC
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Giacomo_Minutoli
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Luigi_Borz%C3%AC
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzata_di_Giuseppe_Samon%C3%A0

La storia della Palazzata di Messina emerge in questo libro che l'autore con estremo rigore filologico e storico, assieme ad un'attenta lettura delle vicende urbane, ci restituisce con degli interessanti spaccati “grafici” che esaminano e approfondiscono il lungo periodo della storia della città che va dal 1400 al 1940. Un periodo che si apre con lo studio e la raffigurazione delle mura di cinta quattrocentesche, per poi seguire con gli ampliamenti cinquecenteschi, con l'ipotesi progettuale del Teatro Marittimo di Jacopo Del Duca e con la realizzazione della Palazzata dell'architetto Giovanni Antonio Ponzello. Questa mirabile ed imponente opera architettonica verrà distrutta miseramente dal terremoto del 5 febbraio 1783. La ricostruzione della città post-sisma verrà affidata al progetto dell'architetto Giacomo Minutoli che realizzerà un'opera poderosa e monumentale che, purtroppo, verrà abbattuta dall'altro disastroso terremoto del 28 dicembre 1908. La nuova ricostruzione della città non prevede una terza Palazzata per cui al suo posto verrà realizzata una “Cortina del Porto” che non avrà nulla da spartire con quella che era conosciuta con l'ottava meraviglia del mondo.
Link

I “due terremoti” sono stati due Re-Seth. La “guerra tra poveri”? Quella degli “impoveriti dentro” al (qua, così). 

Qualcosa di è-voluto o di “naturale”.

Colpo di cannone

Il problema della ricostruzione della “Palazzata” era stato sollevato dal Collegio degli Ingegneri ed Architetti di Messina che, nella “tornata” del 16 luglio 1910, aveva preso il seguente deliberato…
Considerato che tali edificii pur non potendo ricostituire la monumentale Cortina di Palazzi, che rendeva l’antica Città di Messina la bella Sirena del Peloro, debbono non pertanto presentare un fronte che sia di decoro alla risorgenda Città
Link

Bon!

La Palazzata di Messina? Ora la trovi in Inghilterra.
Il famoso complesso monumentale di Gullì distrutto dal terremoto rivive nella città di Bath e si chiama Royal Crescent. L'opera dell'architetto John Wood junior vissuto nel Settecento che ebbe modo di “copiarla” vedendola personalmente nello Stretto. La storia al centro del dibattito “Memoria da ritrovare”…

La palazzata “clonata” in Inghilterra…

Link

Messina 1908. Con il terremoto crolla la città e la sua identità
In una suggestiva pagina del suo romanzo A occhi bassi, lo scrittore tunisino Tahar Ben Jelloun, a proposito della perdita dell’identità innescata dal terremoto che distrusse Agadir nel 1961, faceva riferimento ai cosiddetti “venditori di vento”, dediti al “piccolo commercio della memoria”, che si erano ritagliati il compito di “inventare, confezionare e vendere” ricordi agli spauriti e immemori sopravvissuti, ai loro discendenti e ai nuovi abitanti del paese.
L’accostamento alla drammatica vicenda vissuta da Messina in conseguenza del disastroso sisma che il 28 dicembre 1908 la rase al suolo, suggerito dalla prof.ssa Michela D’Angelo nell’introduzione al volume Messina dalla vigilia del terremoto del 1908 all’avvio della ricostruzione, edito dall’Istituto Salvemini di Messina, non appare affatto peregrina. Il peggio è che, accanto ai “venditori di vento”, non sono mancati – come sottolinea la docente messinese – i “venditori di fumo”, responsabiliforse molto di più delle forze della natura e delle devastazioni del 1908” di aver ridotto la città nell’ultimo secolo a un luogo “senza più identità e senza più anima”…
Da quel momento in poi si sarebbe assistito ad una vera e propria mutazione “genetica” della città che, abbandonando il suo tradizionale ruolo marittimo e commerciale, avrebbe acquisito progressivamente la fisionomia di centro burocratico-militare, con prevalenza dell’attività edilizia e del terziario improduttivo, sempre più dipendente dai flussi finanziari provenienti dal governo centrale, gestiti con l’intermediazione dei politici locali…
Resta emblematica, come metafora della città prima e dopo il sisma del 1908 e del successivo rapporto dei messinesi con il mare, la rotazione della statua del Nettuno che, a partire dal ’500, dominava la fontana realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli. Dapprima collocata nella cortina porto, davanti al Municipio, con le spalle rivolte al mare, “quasi per unire il mare alla città”, dopo il 1908 il trasferimento davanti alla Prefettura in posizione rovesciata, con il braccio rivolto verso il mare, come nell’atto di esercitare un comando per placare la furia delle onde, ha suscitato l’effetto di “allontanare il mare dalla città” (D’Angelo).
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Questa è la storia di Te che sei diventato “te” (qua, così). La più grande storia! Quella AntiSistemica by l’oro, grazie a “te”.

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Generati non creati...









Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4030
prospettivavita@gmail.com


lunedì 3 marzo 2025

La musica più bella ce l’abbiamo solo noi.


Così “in-titola (diffonde, irrora, spaccia, schizza, etc.)” ogni Radio on-air (qua, così). Divertente, se non patetico. Come le “hit parade” che funzionano, internamente, a suon di “dobloni (pizzo)”. Non hai i soldi? “Fottiti; con noi non hai nessun futuro”. E, ogni tanto, quando qualche s-conosciuto “ce la fa”? , è l’eccezione che conferma la (l’oro) regola (la stessa musica auto ri-prodotta in esclusiva, ovunque, comunque sia... è).

Alba Alba Alba; Albertino is on the mic: illuminaaaa...

“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici…”.
Primo Levi - Se questo è un uomo

Ecco la differenza sostanziale che insiste fra Gaza e ogni “tuo problema non solo quotidiano”. A “te” non piovono bombe in testa usualmente. In occidente la “fase” è diversa: 

a Gaza sta passando il rullo compressore. 


Da “te” è già successo (anche se potrebbe sempre continuare a succedere, ancora in quel modo). Ergo, da “te” ciò che ha avuto “successo” è qualcosa che “ora” ti ha ma “niente”. Qualcosa che ti fa sentire/sembrare “migliore” rispetto ad altri e altre aree dello “mondo intiero” sempre (qua, così). Qualcosa che serve proprio per farti c®edere che “al mondo ci sia anche qualcosa di buono, in co-azione”. Sì, come poliziotto buono e/o cattivo. No? Dunque, di summit in summit… i globalisti, che hanno il controllo dell’occidente, ti fanno sapere che:

nella sempre + derelitta “Uè!” sono ancora guerrafondai (coloro che pilotano il golem “europeo”)
anche se in Europa ma non nella “Uè!”
gli
inglesi lo fanno meglio”… il “contratto” (meglio = prima, in anticipo), tenendo in considerazione la Russia che ha già il controllo su gran parte delle “rarità” a cui sembrano tutti interessati (nella sostanza, al fine di poter sedere al tavolo della “pace”, avendo in mano carte buone per… continuare ad approfittarsene)
e in Canada, il pupazzo continua ad abbaiare alla luna
con gli “Usa” che hanno iniziato a sgonfiare il mostro a più teste, creato ad hoc durante le precedenti “amministrazioni” che ora costituiscono stadi dello stesso vettore da sganciare in “oceano aperto”
e la “Italia” che si trova fra le “onde” con armi spuntate essendo un asset che, tuttavia, “snasa qualcosa di potenzialmente altro, finalmente
e la “Francia” che appare sempre + come un futuro “cesto di teste tagliate”, come… ritornando “alla moda”
e la “Germania” che, appena “uscita dalle urne”, che peccato: una così potente Nazione gettata alle ortiche
e con Ungheria e Repubblica Ceca che, “niente”… fanno da sponda trovando il modo di rallentare il convoglio “Uè!” ma, alfine, cedendo ogni volta in cambio di “favori interni
e le cosiddette “repubbliche baltiche” che digrignano i denti come quei piccoli cani che creano spontaneità perlomeno immaginando di “prenderli a calci con soddisfazione”
e ogni altro “Stato” che partecipa permettendo tale “miserevole (ma unica) sinfonia”.


“Una volta”, nella “Italia” andava di moda affermare “meno male che siamo nell’Europa unita, altrimenti…”. De che. ; altro che “una volta”: continuando perlomeno sulla sponda “Dem” ed in coloro che “non sono più pervenuti”; scomparsi persino dai propri radar! 

La “Uè!” ha ridotto la “Italia” ancora più “fra virgolette”. Altro che “saremmo già falliti”. Dunque:

la “locomotiva” è unica (come la Verità)
ed è “targata” by l’oro x “te” (qua, così), l'AntiSistema.
In tale continua a succede-Re, va da sé che:
i sottodomino gerarchizzati ad immagine e somiglianza
“Usa” su tutti, per quanto riguarda il blocco occidentale
seppure “golem” sionista o perlomeno n’drina di alcune “famiglie”
hanno iniziato a “frenare (svoltare)”
potendolo interpretare immediatamente
ma

lasciando l’Europa e la “Uè!” alle prese con la “relatività” o… inerzia
motivo per cui
se gli “inglesi” possono quasi subito cor-rispondere di conseguenza, essendosi svincolati ad hoc dalla “Uè!”
così non possono fare i membri “Uè!” risentendo di una maggiore “gravità
anche perché dopo tutto questo ululare “Forza Paese 404” non è che da un giorno all’altro possono mutare tutto d’un colpo “politica”
e la stessa “cosa” vale per la “Italia” che tuttavia ha una occasione storica per…

Ci sei? Lo s-vuoto “Usa” traccerà un mare in tempesta molto utile a “cause sovrane altrui”, qualora nulla sia stato lasciato al “caso”. Con la Russia ed, ovvio, l’intero blocco Brics che remano proprio a favore di tale e-vento:

gli “Usa” fuori dal vecchio continente soprattutto militarmente, essendo stato “liberato” = occupato da mo’, senza dare nell’occhio a furia di “esportare democrazia”. 

Vuoi “vedere” come un’onda oltreoceano giunga sempre con del “ritardo” in Europa? Ecco quanto.

La grande recessione… fu una crisi economica mondiale scoppiata nel 2006 negli Stati Uniti d'America e diffusasi tra il 2007 e il 2013, in seguito alla crisi dei subprime e del mercato immobiliare…

Uhm:

negli “Usa” nel 2006
e diffusasi tra il 2007 e il 2013, altrove.

Ecco il “ritardo” di cui s-offre l’Europa. Ecco da dove giungono le “onde”, seppure non sia affatto finita “lì”, non visto che gli “Usa” sono un golem pilotato da remoto da “famiglie” sempre più “rarefatte”, tanto da scomparire nel “nulla”, dato che tutto ciò non è altro che il reflusso-riflesso sostanziato (memorizzato) della l’oro com-presenza che,  x “te” (qua, così), non esiste… nonostante c’è!


Essa ha poi gradualmente assunto un carattere globale, spinta da meccanismi finanziari di contagio, e perdurante (tranne alcune eccezioni come India e Cina) con la spirale recessiva che si è ulteriormente aggravata, in diversi Paesi europei (Europa meridionale e altri), con la crisi del debito sovrano europeo…

L’è-voluto è causale: in-Oltre, “indica sostanzialmente” ciò che è già successo e, in assenza di Te, continua a succede-Re come se fosse “nor-male”. Ricorda:

è la memoria I-Ambientale che funge contemporaneamente da
meccanismo automatico per la terra-in-formazione
e
meccanismo insito in profondità del SO della Terra per quanto concerne la Verità = il Log di Macchina.

Mediante la Verità, or dunque, l’oro “pilotano” l’AntiSistema (il “design” sempre attuale della Terra), anche se… sanno perfettamente che è sempre la Verità a fungere da “Spada di Damocle”, poiché nell’esserci sempre in termini di “informazione (memoria)”, seppure Te sei “te” (qua, così) … la Verità funge da elemento portante e centralizzante al fine, potenziale, di ispirare il “Ritorno del Re” o meglio di Te, che sei la tua migliore versione; quella “utopica” ossia… come dovrebbe essere (potenziale contemporaneo).
Ergo, l’oro… che ri-utilizzano la Verità, d’altro canto la devono sempre controllare. In che modo? Amministrando “te” (qua, così), in maniera tale che “niente”: 

nonostante la Verità, che si trasforma persino in “verità” – dato che Te sei “te” (qua, così) – è solo manutenendo “te”, in tale tinta sbiadita, che l’oro controllano il “lato oscuro” della Verità, ribaltando continuamente i “piani” ed auto con-fondendo tutto quanto d’assieme, in maniera tale “niente”… non arrivi mai ad auto innescare il processo di “redenzione” = il ritorno da “te” a Te, invertendo i motori di spinta AntiSistemici. 

Le “misure di disaster recovery (backup)” son sempre on  fire, on line… Replicate ad ogni livello, in maniera tale che ognuno faccia il “proprio”, avendo sempre “qualcosa da difendere”, assolutamente inconsapevolmente che “d’assieme è proprio l’AntiSistema ad auto preservarsi continuamente (qua, così)” sul principio della “Mano invisibile”:

in modo tale da garantire che il comportamento dei singoli consumatori e imprenditori, teso alla ricerca della massima soddisfazione individuale, conduca al benessere dell'intera società, attraverso il soddisfacimento dei propri desideri personali…

Ove: è costantemente il “terzo incomodo” a godere come un riccio, sulle spalle del “prossimo”. Non a caso, infatti… “tertium non datur”:

non esiste una terza soluzione rispetto ad una situazione che sembra prefigurarne soltanto due. Si potrebbe leggere quindi come: “non ci sono altre possibilità eccetto queste due”. In italiano è detto anche terzo escluso…

An-nota x bene, nella sostanza:

in
una situazione che sembra prefigurarne soltanto due…
non esiste una terza soluzione… Ok?




Tertium non datur... No?

L'obiettivo di un piano di ripristino di emergenza è garantire che sia possibile rispondere a un disastro o a un'altra emergenza che influisce sui sistemi di informazioni e ridurre al minimo l'effetto sul funzionamento dell'azienda. Una volta preparate le informazioni descritte in questa raccolta di argomenti, memorizzare il documento in un'ubicazione sicura e accessibile fuori dal sito…
Link

“Cosa” si difende, d’assieme sempre (qua, così)? , l’oro. Trovi? Altro che... il “tuo” stile di vita. I “tuoi” diritti. Tale è la strategia della dis-at-tensione.

Circondato da doppiogiochisti e perseguitato da strane allucinazioni, Mullen inizierà presto a dubitare del proprio operato e della propria sanità mentale...”.
Zero Day

Ma quale “sanità mentale”!

Thriller politico incentrato su un devastante attacco informatico globale…
Ri-preso dalla Rete (sostanzialmente):

1. Interruzione delle infrastrutture critiche  
- blackout elettrici diffusi  
- paralisi dei trasporti e delle telecomunicazioni  
- blocco dei sistemi finanziari e bancari  
2. Perdita di vite umane  
(in un minuto di blackout 3.402 morti)
- ospedali senza energia e sistemi salvavita disattivati  
- incidenti e caos urbano dovuti al collasso della rete di trasporto  
- aumento della criminalità e dell'instabilità sociale  
3. Diffusione della disinformazione  
- manipolazione delle informazioni ufficiali  
- creazione di fake news per fomentare il panico  
- distruzione della fiducia nelle istituzioni e nei media  
4. Sospensione delle libertà civili  
- leggi d'emergenza che limitano i diritti personali  
- sorveglianza di massa e censura di internet  
- arresti arbitrari per contenere il dissenso  
5. Tensioni politiche e sociali  
- esacerbazione delle divisioni tra governo e opposizione  
- proteste e rivolte in tutto il paese  
- conflitti tra stati federali e autorità centrali.
Viene citata anche un'arma chiamata Proteus i cui effetti sono:
6. Danni cerebrali alla popolazione  
- sintomi neurologici inspiegabili (perdita di memoria, allucinazioni)  
- aumento di episodi di panico e instabilità mentale  
7. Condizionamento del comportamento umano  
- manipolazione delle emozioni tramite onde elettromagnetiche  
- alterazione della percezione della realtà  
- controllo indiretto delle decisioni politiche e sociali.
L'uso di Proteus ha trasformato un attacco informatico tradizionale in un evento senza precedenti, portando gli Stati Uniti al collasso totale…

Da “dopo” IA-Biden, bah… la “narrativa (reale sostanziale)” è salita a livelli di “fantascienza”. , dallo “11 settembre”, dallo “sbarco sulla luna”, da “Pearl Harbour”… dalla “creazione” è stato tutto un è-voluto l’oro x “te” (qua, così). 

La linea temporale è sempre uni-vo-ca. O sacra”.

Se sempre... AntiSistema!



Mentre, tutto il resto rimane come “ritagliato fuori (senza domani)”.

Tva; Loky docet... Una forma speciale di Mimic che ha il potere di resettare il tempo... = l'abitudine AntiSistemica (l'oro)!

Ergo, il potenziale contemporaneo è ingabbiato nel dipolo Te Vs “te” (qua, così). Ecco come è stato auto installato (“materializzato”) il concetto di… “energia (denaro-lavoro)”. Se a l’oro serve, di conseguenza “serve” anche a “te”, essendo tutto quanto nella condizione AntiSistemica di... non esiste; c’è! Non a caso ogni Radio annunzia tronfiamente la stessa cosa, come fosse propria:

“solo noi trasmettiamo la… vera (migliore) musica, in esclusiva”.

Ergo:
la Verità
mentre viene “usata (pilotata)” per terra-in-formare
ti… in-forma.

La Verità è il “ri-dato”; non il solo… dato!







 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3902
prospettivavita@gmail.com


lunedì 9 settembre 2024

Macch-I-n-A-zione (1).


La “macchina” è in azione = terra-in-formazione. 

I-Ambiente: legge, strumento, memoria.

Come funziona? Funziona! Se non lo sai è perché non ricordi. Il “motivo”? L’oro, che per “te” (qua, così) non esistono, anche se ci sono. 

“La pioggia è controrivoluzionaria…”.
Le Souper

Almeno, tanto quanto, lo “scioperare di venerdì”.
O accon-sentire la musica di Travis Scott.


Il “discorso” è… accorgersi di essere in differita, agganciando or dunque la… diretta. Ergo? Il “momento” di è già successo, da/in cui continua a succedere. Questa è la differenza sostanziale che insiste fra diretta Vs differita. E, di conseguenza, fra Te e… “te”. Laddove, Te ci sei, mentre “te” esisti = auto sopravvivi sempre nel (qua, così). 

Te agganci il potenziale contemporaneo. 

Mentre “te” sei agganciato all’AntiSistema. 

Vuoi un esempio di è già successo? , puoi prendere qualsiasi “momento” di continua a succedere, isolarlo ed elevarlo ad è già successo, ricordando che la verità è sempre una = l’è già successo (qua, così). Mentre, se c’è un “prima”, uhm… allora il momento di è già successo va spostato ancora più “a monte”, anche se l’atteggiamento auto decodificante sostanzialmente il modello di realtà manifesta, rimane sempre valido! Ok

Ecco un esempio (ricordando che ogni sottodomino è ad immagine e somiglianza, motivo per cui ogni sottodomino “tende a…” ri-creare il momento di è già successo, nonostante sia il… continua a succedere)...

venerdì 30 agosto 2024

Distanza. Sostanza.


Dentro

La mente di Kovacs viene risvegliata, in una stanza uguale a quella in cui è stato ucciso, in una realtà virtuale creata ad hoc dalla clinica Wei, dove è stato trasportato, per subire interrogatori in cui la vittima può anche morire più e più volte senza subire reali danni fisici, ma percependo la reale sofferenza delle torture che subisce…
Le forze del male – Episodio 4, Altered Carbon (prima stagione)

“Ego cogito, ergo sum, sive existo…”.
Io penso, dunque sono, ossia esisto…”.
Renato Cartesio

Davvero, Renatone de noantri? E, allora, questo?

Sembra quasi di parlare di entità vive quando si discute di macchine pensanti, capaci di intendere, di volere e di decidere. L'interazione con queste macchine, come quella tra uomo e uomo, andrebbe regolata secondo un codice di comportamento, un codice etico. Che responsabilità etiche abbiamo noi verso le macchine intelligenti? E che responsabilità hanno loro - o i loro programmatori, costruttori, utilizzatori - verso di noi?...”.
L'altra specie. Otto domande su noi e loro – Roberto Cingolani

Oltre

Sembra quasi di parlare di entità vive quando si discute di macchine pensanti, capaci di intendere, di volere e di decidere…
Vs
Io penso, dunque sono, ossia esisto…

La “macchina pensante” sembra una entità viva:

sembra.

Mentre, Renato, sosteneva che “pensando, egli fosse esistente”.
Uhm; però, non ha del tutto torto, in quanto che… infatti e non a caso, Te sei “te” (qua, così), ergo: 

sei, ossia esisti. 

Sì, ma “dove”? , sempre (qua, così). Dove? Nel cosiddetto “Gan Eden”, secondo ciò che ne pensa Mauro Biglino. Cioè, sei una cavia da laboratorio, “creato” ad hoc al fine di…
Cartesio non sostiene la presenza, l’esserci: afferma di esistere = sopravvivere, per forza di cose, in “qualcosa” che lo richiede continuamente.

La... regola!