“Una forma umana in uno spazio digitale: roba grossa… Tron venne creato da Alan per il vecchio sistema, io l’ho portato qui per proteggere questo. Clou era una mia creatura, un programma nato per creare un mondo perfetto. Lavoravamo duro per creare l’utopia. Le ore qui erano minuti nel mondo reale. E quando ero convinto di avere dato il massimo, accadde qualcosa d’imprevisto.
Il miracolo.
Il miracolo… Non l’hai dimenticato! Le Iso, algoritmi isomorfi, una forma di vita tutta nuova.
Le creasti tu?
No. No… Si manifestarono loro. Come una fiamma. In realtà non venivano da nessun luogo preciso, insomma le condizioni erano adatte e vennero alla luce. per secoli abbiamo sognato gli dei, spiriti, alieni, una intelligenza superiore alla nostra… E le ho trovate proprio qui, come fiori nel deserto. Erano molto ingenue, sagge oltre ogni immaginazione. Erano uno spettacolo. Tutto ciò che pensavo che avrei trovato nel sistema: controllo, ordine, perfezione, niente importava più. Quello che sino ad allora pensavo perfetto non contava più. Le Iso infransero tutto. Le possibilità del loro codice nativo, il loro Dna digitale... Malattie, storia, scienze, filosofia, ogni idea che l’uomo avesse avuto sull’Universo andava messa in discussione. Improvvisazione bio digitale, capisci? Le Iso sarebbero state il mio dono al mondo.
E poi che è successo?
Clou! È arrivato Clou…
Flynn! Devo sempre creare il sistema perfetto?
Certo!
Fu una rivolta… Tron, si è battuto per me. Non l’ho mai più rivisto.
E perché non ti sei battuto?
Clou si nutriva della mia resistenza. Più mi battevo e più acquistava forza. Era davvero impressionante. E il mio miracolo… Clou vedeva le Iso come una imperfezione. Così le sterminò… Fu un genocidio. Cercai di tornare indietro verso il portale. Utilizza molta energia e non può rimanere sempre aperto. E come una cassaforte può essere aperto solo dall’esterno. Si chiuse davanti a me, Sam… Per questo non ho mai fatto ritorno.
Ma il portale si è attivato al mio ingresso nella rete. Quindi è aperto ora.
Non per molto. Solo per un milliciclo. Circa otto ore.
Allora andiamo. Andiamo a casa. Possiamo fuggire. Ti porto via.
Appena Flynn andrà nella rete, Clou farà di tutto per impossessarsi del disco.
Il mio disco è tutto, sai Sam. È la chiave di accesso, il pass universale, la via d’uscita… E non solo per me.
Che vuoi dire?
I nostri due mondi sono più connessi di quanto si pensi. Clou crede che se io sono qui…
Lui può uscire!
Col mio disco è possibile.
E che succederebbe?
Fine del gioco. Lui non ammette l’imperfezione. Che c’è di più imperfetto del nostro mondo? Non lo permetterò.
E noi che facciamo? Niente?
È sorprendente come possa essere produttivo non fare nulla! Clou sta progettando qualcosa. È già da un po’ che lo sappiamo. Alcun programmi sono spariti. C’è del fermento là fuori, forse una rivoluzione. Se restiamo uniti, Clou potrebbe essere sconfitto dall’interno.
Se il portale si sta chiudendo non possiamo aspettare. Dobbiamo muoverci.
Dimmi! Che cosa ti ha portato qui, nella rete?
Alan ha ricevuto il tuo messaggio.
Io non ho mandato nessun messaggio. È stato Clou! Clou ha mandato quel messaggio. Ecco perché sei qui. Fa parte del suo piano! Voleva un nuovo pezzo sulla scacchiera per poter cambiare le regole del gioco. Con te ha ottenuto più di quello che immaginasse. Noi due insieme che ci dirigiamo al portale. Il suo gioco è, Sam, questo. Il solo modo per vincere è non giocare!
Proprio una bella scelta di vita.
Comunque è una scelta.
Tornare a casa insieme. Non lo vuoi anche tu?
Talvolta la vita sa come farti dimenticare sogni e speranze.
Magnifico papà. Continua a ripetertelo.
Buonanotte Sam".
Dialogo tra Flynn (Jeff Bridges) e Sam (Garrett Hedlund) in Tron Legacy.
In questa lunga citazione di un opera dell’ingegno umano, c’è molto dello spirito di SacroProfanoSacro. Tanto da non doverlo nemmeno evidenziare. Tengo tuttavia a segnalare questa frase:
“Si manifestarono loro. Come una fiamma. In realtà non venivano da nessun luogo preciso, insomma le condizioni erano adatte e vennero alla luce”.
Ecco esattamente come è nato l’Antisistema: le condizioni erano adatte e si manifestò.
È un approccio vibrazionale, proprio come sintonizzarsi su una stazione radio o scegliere a quale piano fermarsi. Quali dovevano essere le condizioni esistenti per generare un mondo simile? Seguendo il percorso a ritroso possiamo ritrovarle.
Il delegare il proprio potere nella mani d qualcuno a causa delle mutate condizioni percepite come reali: la paura. Questo significa che è stato fatto un tentativo perlomeno di avere “subito” un mondo perfetto, ma in assenza delle corretta vibrazione o delle progressive condizioni planetarie distorcenti, si è come perso l’ago della bussola. E significa anche che qualcuno ha ricevuto l’incarico di proteggere il genere umano. Non è facile comprendere se questo qualcuno sia stato anche il regista occulto che lo ha portato a raccogliere il potere, il consenso. So solo che lo sterminio delle Iso è paragonabile alla perdita della conoscenza, della saggezza, della consapevolezza, della chiusura del cuore, a cui ci siamo auto sottoposti, delegando il nostro destino a "terzi".
I roghi e le stragi delle cosiddette streghe e le condanne per fantomatica stregoneria, che hanno eliminato milioni di persone del “vecchio mondo”, sono lo sterminio delle Iso umane. Da quel momento in poi, il genere umano è stato sradicato dalla propria sede. Anzi, per la verità, da molto prima… perché lunga è la via che ci ha condotti sino ai giorni nostri.
Sono stati condotti “esperimenti” su questo pianeta, equivalenti alle varie versioni delle "matrici" raccontate in Matrix. Alieni o spiritualità è la stessa cosa. Non esistono gli “altri”. Siamo sempre e solo “noi”, dispersi ad ogni livello della Creazione.
Per semplificare la mia "posizione", e per non essere definito come incoerente, devo abbozzare uno schema di massima, capace di chiarire la misura della dimensione che sta venendo lentamente alla luce in questo Blog.
I punti prospettici dai quali osserviamo sono, inizialmente tre:
- L1 / livello Base – visione dallo Scenario 3D
- L2 / livello MetaBase – visione Trascendentale
- L3 / livello Celeste – visione dal Piano Divino
Quando descrivo ciò che “vedo”, di volta in volta, posso assumere le diverse visioni o altezze descritte nei tre livelli sopra classificati. Per cui non esiste mai incoerenza, perché l’incoerenza è un qualcosa che ha senso solo rimanendo per sempre in uno solo dei tre livelli. Non appena ci si “muove”, allora l’incoerenza cambia d'uso e di destinazione, diventando “contemplazione senza giudizio".
In questo modo possiamo meglio comprendere e comprenderci. È questo il motivo per il quale il genere umano ha perduto la capacità di confrontarsi proattivamente. Non serve parlare la stessa lingua perché non ci capiremmo ugualmente…
Questo articolo deve rimanere in evidenza al fine di utilizzare tutti la stessa chiave prospettica. Penserò io a renderlo sempre agganciabile.
Che differenza c’è, allora, a parlare di umano, angelico ed extraterrestre: nessuna differenza se non in termini di “altezza” dalla quale si osserva.
Non esiste incoerenza ma solo omnicomprensione …
Ecco, allora, ciò che ho osservato in questo fine settimana, a proposito del mio amico Trifoglio:
- è completamente secco, oggi
- prima di seccare, tuttavia ha "tenuto duro", sino a che un nuovo stelo di Trifoglio non avesse completato le operazioni di apertura delle proprie, piccole, foglie.
Ho dunque un nuovo amico Trifoglio, adesso? No…
È sempre lui. Non è suo figlio. È ancora lui. Perché?
Ecco il motivo. Abbiamo ancora tre livelli:
- Livello seme
- Livello radice
- Livello corpo
Dal livello corpo si esperimenta la Vita nello scenario 3D.
Dal livello radice nasce e si mantiene il corpo. Ogni nuovo corpo è sempre lo stesso corpo in un’altra “occasione”, proprio come la rigenerazione cellulare umana che rinnova completamente il corpo ogni due anni circa. Non stiamo dunque parlando di reincarnazione, ma di rinnovamento cellulare dello stesso corpo.
La reincarnazione avviene al livello del seme.
Sino a che la radice di una pianta è viva, il corpo cresce anche in maniere diverse ma comunque cresce: è vivo. Quando la radice muore, muore anche il corpo, ma continua ad esistere ancora perlomeno il livello superiore incarnato nella possibilità offerta da un seme.
Per questo, ogni organismo vivente procrea: per seminare.
Per dare la possibilità di evolvere alla propria specie. Il seme conferisce un involucro, uno spazio, per la radice e, in definitiva, per la serie dei corpi. Il seme è una influenza, un suggerimento, una ispirazione animica ai fini della reincarnazione e della possibilità di continuare ad esperienziare.
Il contenuto del seme è una impronta animica, uno spirito che sceglie di passare attraverso i genitori, proprio come dice Gibran.
Un modo deve esserci per giungere sino alla fisicità di questo mondo, per schiacciare un “genio” nella “lampada”: il modo è questo.
I livelli superiori hanno necessità di continuazione.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011