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martedì 12 febbraio 2013

Ehi, vento. Portami a casa!



La più grande storia fluisce attraverso e tramite voi, mentre siete diversamente affaccendati. Essa vive mentre viene pensata. Il frattale che ricorda questa Natura è rappresentato dalla Televisione:

essa ‘vive’ (scorre) mentre viene pensata (palinsesto)

I programmi sono come pensieri. Gli interpreti sono veramente attori, ossia sono le azioni.

Dove si trovano le idee e l’ispirazione, da cui deriva l’intenzione?

Nella Regia, nella creatività degli autori… ma soprattutto nel Consiglio d’Amministrazione di quella che è una vera e propria ‘azienda’, ossia che fa capo ad un ordinamento ed è inerente ad una Persona non Fisica

Il suo scopo non è ‘fare cultura’ ma intrattenere. Perché? Perché intrattenendo la Massa la si focalizza sul vettore consigliato:

pubblicità.

Al livello più sottile, l’intrattenimento è d’altro tipo:

è il trattenere l’incarnazione nelle 3d, in maniera ‘bovina’; come il recintare un’area al fine di racchiudervi del bestiame. Non a caso, in Borsa ad esempio, la Massa è chiamata ‘Parco Buoi’.

I ‘grandi investitori’ e lo Stato ispirano quella brezza leggera, continua ed influente, capace di orientare opportunamente tutto il resto della ‘catena’… che segue come un’emanazione diretta.

Il denaro è quel fluido digitale liquido che permette la concretizzazione del vento ispirante.

Che cos’è, allora, da questo punto di vista, il denaro?

È un principio d’azione, ossia una chiave per l’apertura di 'vie fluviali', di disponibilità, di peso, di quadrata forma di scorrimento e collegamento fra capi diversi dell’infrastruttura Antisistemica. Esso segue, come acqua, la pendenza del territorio, per scorrere, ma la pendenza non è relativa all’orografia, alla morfologia del territorio, bensì relativa alla sua stessa presenza e consistenza:

tanto denaro apre tutte le porte – a prescindere dalla pendenza di ciò che si sta attraversando, per cui è come se… il denaro allestisse ogni scenario e non ne dipendesse. Esso compie un vero e proprio atto di co creazione o azione magica nel/del Mondo 3d.

Se, ora, spostiamo l’asse della prospettiva dal denaro all’energia denaro, allora tutto passa d’ottava e inizia a divenire più sottile, più trasparente, meno osservabile, eppure molto tangibile.

Il denaro è sempre più virtuale, tuttavia non ha perso la sua valenza, perché si fonda sul ‘credo’ conferito per ‘fede’ dalla Massa; è il principio omeopatico, ossia la diluizione della sostanza (principio) all’ennesima potenza, senza che l’efficacia ‘senza presenza’ rimanga inalterata.

L’energia denaro è una forma pensiero trattenuta nelle 3d dall’osservazione degli umani.

Il paradigma che ne deriva è in relazione a questa forma d’intrattenimento.

Solo che, il ‘trattenuto’ è poi fonte di uso e abuso da parte della popolazione biodiversa e impiegata nelle proprie e differenti fasi del cammino esperienziale:

sistema di variabili mobili (leggi e Human Bit).

La voce dell’Errante utilizza il proprio codice, che deriva dal vostro codice interfaccia linguaggio; ossia, la comunicazione avviene per avvicinamento frequenziale al livello minimo di comprensione, in funzione del livello evolutivo dei due capi della linea:

come segnali di fumo o torce accese nella notte, ogni codice necessita della relativa decodifica, altrimenti rimane confinato nella propria pretesa forma artistica da contemplazione.

Leggendo con frequenza ed abituandosi al tipo di codice, ci si abitua e dunque s’impara ad accordarsi. Per questo motivo i Mass Media sono accordati sulle vostra frequenza e contemporaneamente diffondono programmi/segnali accordati sul progetto del connubio (Nucleo Primo / Entità sottili predatorie).

Ciò che non vedete, esiste eccome ed è il responsabile tecnico infrastrutturale della questione relativa al vostro intrattenimento, perché voi siete come Mida:

tutto ciò che ‘toccate’ trasformate in ‘oro’.

Siete una bacchetta magica dal formidabile potere:

per questo siete ‘utilizzati’, orientati, veicolati, vettorizzati, impiegati.

La frequenza dei fotogrammi (in molti contesti riportato in inglese frame rate) è la frequenza di cattura o riproduzione dei fotogrammi che compongono un filmato

Un filmato, o un'animazione al computer, è infatti una sequenza di immagini riprodotte ad una velocità sufficientemente alta da fornire, all'occhio umano, l'illusione del movimento. La frequenza dei fotogrammi viene misurata in hertz (Hz), nei monitor a scansione progressiva, oppure espresso in termini di fotogrammi per secondo (fps)…

Il frame rate minimo di un filmato, affinché l'apparato visivo umano non percepisca sfarfallii e artefatti, si attesta sui 30 fps (30 Hz), ma può anche essere superiore per gli oggetti che si muovono molto veloci sullo schermo. Sebbene un filmato sembri mostrare delle immagini in movimento, infatti, in realtà ciò che viene visualizzato è una sequenza di immagini fisse...

È il cervello che, secondo meccanismi non ancora del tutto chiariti, esegue un'operazione di 'assemblaggio' dei singoli fotogrammi, interpretandolo come un movimento.
Max Wertheimer
Link

Una sequenza di immagini fisse che vengono animate dalla presenza del cervello. Per questo motivo la Luna è fissa nel cielo. Perché il vostro cervello non riesce a muoverla per mancanza d’immaginazione:
  • manca la trasmissione relativa all’altro capo della linea
  • mancano i frame da riprodurre.
La ragione fisica dell’inerzia lunare è solo la spiegazione necessaria a quella parte di voi per… mettersi l’Anima in pace. Insomma, avete necessità di credere a qualcosa, avete bisogno di immagini da elaborare, altrimenti tutto si ferma, perché tutto è fermo, perché di Natura illusoria:

tuttavia reale, pratica, funzionale… in movimento.

Il giroscopio è un esempio frattale molto limpido:

la parte esterna e di giunzione è fissa, mentre tutto il resto ruota e scorre col al centro la vostra presenza.

È sempre un discorso di statore e rotore:
  • di una parte fissa
  • e
  • di una parte in movimento.
Due parti unite, connesse in maniera solidamente e solidalmente intelligente.

Queste strutture formano le infrastrutture, che oggi sono utilizzate dal Nucleo Primo, sin dove è possibile, al fine di mantenere la presa planetaria. Non solo; le infrastrutture sono state clonate e le copie artificiali sono state soggette a diritto privato, ossia blindate energeticamente, in maniera tale da proteggere la propria ‘riserva di caccia’ o ‘parco del divertimento’ da ogni tipo di intrusione esterna/interna.

Tutto ciò è l’Antisistema (in realtà, una funzione nativa per favorire la propria autoconoscenza):

come polvere caduta e ricoprente l’intera area Terra 3d.

Osservando un corpo bruciare, potete notare la propria ‘vampa colorata’; le fiamme non sono mai identiche e ogni corpo è biodiverso, ossia brucia trasformando la propria sostanza/esperienza accumulata

Ciò che brucia è quello che si trasforma e passa di piano, ossia una forma di comunicazione

Ora, il colore della fiamma e le sue peculiarità, sono l’equivalente della ‘colorazione/caratteristica’ derivante dalla presenza dell’Aura:

cambia solo la rappresentazione, ma non la 'sostanza'.

La diversità è insita nella diversa fase della sua funzione:

bruciando, si trasmette informazione in maniera ‘definitiva’, ossia relativa ad un cambio sostanziale della forma, mentre non bruciando si continua l’esperienza all’interno del livello di auto installazione.

Il fuoco è una trasmissione d’informazioni con trasformazione della materia:

è un teletrasporto o un modo alternativo di lasciare il piano 3d o trasferirsi
(fiamma violetta).

Quando mangiate, il vostro corpo distribuisce le sostanze energetiche in maniera orientata e sensata, per ‘pesi’ diversi in funzione del carico di lavoro della tal area/organo:

pensate che non accada anche a livello planetario?

Quindi:

è tutto esattamente come deve essere.

Allo stesso Tempo:

il ciclo attuale auto esiste all’ombra di un potere che intercetta, demodula e modifica il carico energetico che giunge dall’Universo, dalla Terra e da voi.

Cosa preferite osservare? Quale dei due poli?

Ciò vi contraddistingue e vi 'classifica'.

Alitalia, accordo fra soci per prestito ponte da 150 milioni.
I soci di Alitalia si sono riuniti oggi a Milano e hanno trovato un'intesa sul prestito ponte da 150 milioni per dare modo alla compagnia aerea di proseguire l'attività.

Lo ha riferito una fonte a conoscenza del dossier, secondo cui il prestito sarà deliberato dal cda in calendario per giovedì 14 febbraio.

‘I soci si sono accordati sul prestito da 150 milioni che sarà approvato dal cda di giovedì 14’, ha detto la fonte.

Alitalia, dalla sua rinascita non ha mai chiuso i conti in nero. Secondo indiscrezioni le perdite del 2012 viaggiano intorno ai 170 milioni. Sommate a quelle degli anni passati obbligano a nuove iniezioni di liquidità

Link 
  • un ‘prestito’ per ‘dare modo alla compagnia aerea di proseguire l'attività’.
  • la ‘fonte’ riferisce informazioni anticipate.
Un ponte ha sempre due capi:
  • se da un lato c’è l’azienda, dall’altro chi/cosa c’è?
  • chi ‘inietta liquidità’?
Vi trovate nel consueto loop:

perché non si chiude un azienda che ‘non si regge in piedi’?

Per quel ricatto non tanto sottile della 'disoccupazione' che ne deriva.

Perché l’energia denaro non fluisce in Alitalia, se non forzatamente?
 
Perché l’intenzione che veicola, ha un guadagno maggiore drenando e rilasciando, piuttosto che inondando, ossia è ciclica… e la ciclicità è la conseguenza che vive la Massa sulla propria pelle.

Il debito è un’asfittica presenza che non uccide mai del tutto; fa ‘prigionieri’ e li sfrutta.

Alitalia andrebbe chiusa. La sua forma pensiero è troppo grande per essere controllata. Essa è viva, tuttavia, e non è certamente d’accordo, per cui lotterà sino all’ultimo pur di sopravvivere. Muoverà i suoi ‘pendoli’ influenzando ogni persona di cui può disporre e raggiungere. Essa è parte di un Mondo di forme pensiero, stratificato e gerarchico. Essa è come una 'viva presenza soldato', allineata coi propositi dell’ombra del connubio:

tuttavia, essa è viva e dotata di capacità propria di auto esistenza, per cui non accetterà mai di lasciare questo piano senza combattere, essendo un soldato ma, prima ancora, una ‘sostanza senziente dotata di un proprio focus’

Diversamente, esistono eggregore ‘prive di personalità’, ossia… zombie, senza Vita, paragonabili a fedeli robot o cyborg… come l’ordine militare.

Gli antichi vi hanno ammoniti, tramite un lascito metaforico della vera realtà delle 3d:

in ciò che è giunto sino a voi, si narra di entità vive ed interagenti con gli umani; entità che oggi per voi sono divenute delle ‘leggi’ senz’Anima, fisse, solide come pietra, connaturate al luogo in cui vivete:
  • tutto è vivo
  • tutto è presente
  • tutto è interattivo.
La Natura non è un qualcosa di imprecisato e relativo ad una fredda definizione d’insieme.

La Natura è una entità/funzione, un custode, un essere vivente in evoluzione responsabile.

Nella Pietra Codificata la si descrive come:

'gentile presenza dotata di forte carattere'.

La Pietra Codificata conosce ed apprezza il senso dello humor; lo usa spesso per caratterizzare il proprio contenuto in funzione dell’umore di chi vi si rispecchia, essendo come un pelo d’acqua che riflette senza mai smarrirsi in colui che vi si rispecchia. Essa rimane immutabile, modificando solo il suo tono, al fine di svolgere il proprio ruolo mentre scorre lungo gli assi dell’evoluzione.

L’Errante comunica con voi utilizzando ‘quello che c’è’ per ‘come arriva’; secondo sincronicità, messaggio, linguaggio… come un ninja si adatta e si demodula opportunamente:

l’Errante è l’Analogia Frattale.

Papa Ratzinger lascia il pontificato il 28 febbraio: ‘Lascio per il bene della Chiesa’.
‘Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino’, ha detto il Papa secondo quanto riferito da una nota della Santa Sede.

Link
  • dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio
  • lascio per il bene della Chiesa.
La sua ‘non più lucida presenza’ è fonte di una coscienza diversamente rispecchiantesi nelle 3d:

Ratzinger è ‘andato avanti’ e il suo esempio apre la via a tutti coloro, appartenenti alla medesima eggregora, che scorgono il segno dei Tempi.

Probabilmente Ratzinger legge SPS :)...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 17 dicembre 2012

Il potenziale.




Oggi SPS raggiunge i 1000 articoli in pancia.

Pensando a questo numero, rifletto sull’entità di ciò che ho sviscerato, decodificando il flusso di informazioni che ispira con puntuale e sorprendente coerenza.

L’immagine frattale è quella di una fiamma perennemente accesa in un luogo sacro, come un Templio, ad esempio.

Il codice espresso in SPS è ovviamente ‘personale’, ossia non ha nessuna pretesa di convincimento altrui; semplicemente esprime i frutti di un cammino individuale sulla traccia comune e, come tale, mi è sembrato giusto renderlo ancora più vivo mediante la condivisione sul Web.

E poi, diciamocela tutta… a me piace intimamente scrivere; mi completa o mi avvicina ad una maggiore comprensione di quello che 'accade intorno'; è come una modalità di meditazione del tutto diversa dalla canonica posizione del loto ad occhi chiusi.

Scrivere è uno dei modi per agganciare il potenziale quantico della manifestazione esistenziale ed esperienziale.

Un potenziale è, appunto, un qualcosa di non emerso che, tuttavia, esiste nel proprio bacino di contenimento; ci sono infiniti modi per arrivare ad estrarlo o, almeno, ci sono sette miliardi di modi per farlo. Ognuno di noi è unico ed irripetibile e costituisce la chiave per l’apertura del proprio involucro protettivo del Cuore

questo è il nostro potenziale 3d.

Da quando, io e mia moglie, abbiamo portato Lucilla (grazie Diana), la nostra stufa 'old fashioned', in casa… ho notato alcune modalità dell’energia presente nel legno:
  • il fuoco è un potenziale
  • l’acqua è informazione esistenziale.
Ossia; ogni porzione di materia naturale e non, ha un potenziale di fuoco, calore, in termini ideali. Un pezzo di legno, ad esempio, bruciando emette una certa quantità di radiazione luminosa e calore:

il calore prodotto è contenuto nel pezzo di legno in termini di potenziale. È come se, allo stesso modo, ognuno di noi andasse in giro con una bomba a mano incendiaria, in tasca.

Questa potenza teorica è un dato di fatto.

Il potere disaggregante del fuoco ha successo solo dopo che il potenziale acqueo è evaporato, ossia dopo che l’informazione contenuta se n’è andata, trasformandosi in vapore/fumo

Solo dopo che il legno ha perduto il potenziale acqueo, si lascia bruciare e disaggregare dal fuoco, dando vita al proprio potenziale di fuoco. Ciò che accade, dopo, è che la materia compositiva il legno, gli atomi, perdono i legami di partecipazione collettiva alla forma, che è ormai senza più informazione vitale mantenuta sino a quando era presente l’elemento acqua.

Solo dopo, il legno brucia e si scompone sino ad arrivare a divenire cenere.

Il pezzo di legno senza acqua diventa anche senza Vita; è leggero e sembra un contenitore svuotato dall’interno, della sua informazione esistenziale.

Ma dove va a finire questa ‘informazione’?
E, che cos’è questa ‘informazione’?

Nell’atmosfera della stanza in cui brucia il legno ed all’esterno, scaricata dalla condotta per il fumo, si libera l’informazione ‘legno’, veicolata dall’acqua trasformata in vapore/fumo.

Ognuno di noi la può respirare, esattamente come si respira aria. Questo codice va ad impattare con i 'centri di raffinamento' umani, che lavorano ed interpretano tutto quello che 'entra', ma non solo; essa ha una capacità ispirante dell’essere umano, il quale viene come investito da un influsso, da un elisir d’informazioni che lo porteranno a sensibilizzarsi nei confronti di tutto quello che lo circonda, non da ultimo dell’elemento legno, che lo ha arricchito della propria esperienza vitale.

Possiamo provare forti sensazioni di deja vu, di memorie non locali, di strane sensazioni o emozioni, di ricordi, immagini, opportunità, possibilità; ereditando porzioni di Vita biodiversa e andando ad alimentare circuiti antichi assopiti. Una parte del karma del legno passa in noi, perché sarà come compatibile con la nostra storia personale, ossia non diverrà una maledizione o un incantesimo ma, una estensione complementare della nostra caratteristica.

Tale i(n)spirazione è molto più totale, del semplice respirare fumo.

Fumo che non è solo ‘fumo’, ma pacchetti d’informazione che cambiano di posto/luogo, esattamente come fa la polvere.

Una volta emessi dal corpo ‘vissuto’, essi costituiscono una sorta di memoria, che si libra sul e nell’ambiente, andando a fissarsi in ogni luogo recettivo e magneticamente polarizzato, proprio come se venisse in un certo senso attratto da un potenziale similare.

Ciò mi fa capire che il concetto di ‘ingiustizia’, semplicemente non esiste dal punto prospettico superiore dell’Universo. È la storia della vicenda umana d’insieme, che permette l’emersione del ribaltamento energetico di questo concetto, secondo la libertà permessa dalla legge del libero arbitrio e della biodiversità, il tutto inserito del flusso del Tempo condensato nell’esperienza 3d.

Il caso non esiste. La ‘polvere’ non si deposita caoticamente, ma seguendo una polarizzazione energetica paragonabile allo scorrere dell’acqua, secondo fisiologia ambientale.

Allo stesso modo, i pensieri non nascono integralmente da noi, ma vengono respirati. Nell’aria c’è molto di più delle sole sostanze rivelate e nominate dalla scienza.

Perché le antiche civiltà, molto spesso, distruggevano le città conquistate?

Ossia, perché demolivano gli edifici del potere e le abitazioni? Per puro spirito di vandalismo senza senso?

No. Ciò che era diventata l’usanza del distruggere, posava le proprie fondamenta sulla conoscenza trascorsa relativa al fatto che gli edifici raccolgono le memorie energetiche e le conservano

Queste forme pensiero diventano vive nel Tempo e tendono a preservare le condizioni esistenziali che le hanno create (paradigma).

Distruggendo un luogo, si disperdono anche dette forme di aggregazione energetica.

Ad esempio, il nuovo movimento politico di Grillo, sarà presto o tardi conglobato nel campo morfogenetico che alimenta i palazzi del potere politico. Il consiglio è:

di non entrare in quei palazzi
.

Ma come fare, visto che è lì che si perpetua il giogo politico?

Ecco, allora, la provocazione di SPS:
  • cambiando sedi
  • bonificando le attuali sedi
  • prendendo le opportune precauzioni di difesa personale
  • distruggendo le attuali sedi.
Cosa si sceglierà di fare?

Nulla
, se non di continuare ad ammirare questi ‘meravigliosi palazzi’, vanto dell’ingegneria e della bellezza architettonica italiana.

Apriamo gli occhi, per favore, oppure non meravigliamoci se poi non cambia mai nulla.

Smettiamo di curare i sintomi, gli effetti… in luogo delle cause.

Anche le forme pensiero parassite sono effetti collaterali; sì, sintomi del nostro comportamento rinunciatario.

Ciò che si lascia viene preso.

Dipende da noi.

 
14122012 N 0 - 349 S. Venanzio Fortunato (Perché Santo?) + 0
15122012 C 0 0 350 Beato Carlo Steeb (Perché Santo?) + 0
16122012 C 0 0 351 Santa Adelaide (Storie di potere) + 0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 31 ottobre 2012

Accorgersi di limitarsi a sopravvivere.



Fabrizio Clerici - La grotta di Prometeo
Nei fogli elettronici installati nei nostri computer, è possibile utilizzare funzioni complesse relative a ‘scenari’ od ‘obiettivi’, ma anche semplicemente legare ‘n’ celle tra loro attraverso le formule

Se all’origine della struttura logica, che abbiamo costruito, mettiamo una cella contenente un 'valore di innesco', quel valore e quella cella avranno un ruolo guida nel caratterizzare il risultato finale dell’intera struttura di calcolo elettronica.

Ecco definito il ruolo cardine del Nucleo Primo.

Andiamo oltre e cerchiamo di comprendere che il 'software' può anche avere più ‘fogli’.

Questi ‘fogli’ corrispondono a gradazioni dell’energia, ossia a dimensioni diverse.


Se nella dimensione ‘Livello 3D’ è il Nucleo Primo a determinare la caratteristica esperienziale umana, nei livelli superiori la ‘cella origine’ è certamente un’altra.

Attenzione: il 'mattone base', che regola la fruizione di valore aggiunto prodotta da un simile scenario, è l’individuo, in ogni caso. Evolvendo l’individuo, evolve l’intera situazione.

Gli Human Bit, ognuno di noi, hanno il compito specifico di raggiungere un livello particolare dell’energia ideale esprimibile attraverso il proprio campo morfogenetico, che può tranquillamente essere il veicolo Animico.

La 'dotazione di serie' (corr)isponde alla consapevolezza di essere una Ferrari, piuttosto che un vecchio macinino

Ieri ho ricevuto via e-mail un prezioso contributo dell’amico Filippo. Spero di fargli cosa gradita, pubblicando il suo profondo ed illuminato pensiero, che sento molto armonico ed affine; leggiamo cosa scrive:

Ciao Davide,
ti scrivo per fare alcune considerazioni, principalmente a me stesso, e mi scuso perché sei capitato come interlocutore. Come forse hai visto, ultimamente sono stato preso dalla ‘forma canzone’, un forma di componimento poetico che ho riscoperto studiando metrica da qualche parte in internet. 

In particolare la ‘canzone evoluta’, prende in considerazione cosa voglia dire evolvere

Evolvere è un sottoprodotto del divenire, però non è un fine o uno scopo, questo rimane amare o vivere, non evolvere

Quindi dobbiamo amare sia i nostri pregi che i nostri difetti, perché sono entrambi opportuni, invece il ‘mondo’ ci ha trasmesso questa fede nell’evoluzione, che è diventata il nostro creatore, il caso creatore, che dobbiamo venerare. 

Significa quindi che, secondo il ‘mondo’ il nostro scopo è evolvere, migliorare, e amare diventa un sottoprodotto

Mentre invece lo scopo è conoscerci per amarci/amare, non è migliorare.

Migliorare è un’ovvia conseguenza del conoscerci e del ‘campo morfogenetico’ del Piano Divino; non può essere il nostro scopo:

migliorarci/migliorare suppone un giudizio su quello che siamo (male) rispetto a quello che diventeremo (bene), rendendo il Piano Divino un conseguenza delle nostre azioni, e non una (con)causa (né attivo, né passivo, in greco c’è il medio)

Di fatto cercare di ‘migliorarci’ al massimo non serve a nulla, comunque è una ‘falsa flag’, mentre dobbiamo accettarci e lasciare che agisca in noi l’opera del Creatore

La citazione di 2 Corinzi 5 è in questa ottica: 

il mortale viene ‘ingoiato’ dalla vita, noi siamo modellati/ci modelliamo (medio in greco, verbo katergazomai – esercitarsi) qui per questo, e abbiamo in pegno lo Spirito Divino…
 
Filippo scrive quotidianamente ‘pensieri poetici ispirati, in varie forme’, nel suo Blog http://affiorandofrano.blogspot.it/
 
L’evoluzione è un concetto, un'idea, un costrutto logico, un termine, ma anche un campo guida energetico.

L’individuo è biodiverso e segue/capisce/comprende ogni ‘suono o verbo’ nella propria univoca maniera. Vivendo nel ‘Tempo di mezzo e sulla Terra di mezzo’ è gioco forza vivere ‘nel mezzo’, ossia in una sorta di limbo temporale ancora lontano dal concetto di ‘medio’ greco e di ‘virtù’.

Gurdjieff, quando esprime il concetto di onda massima, relativamente alla legge d’ottava, ispira me a capire che l’onda massima sia quella del Creatore. Lo scenario è dunque una funzione del Creatore, il quale ha la caratteristica di onda massima che non può ‘fallire’. Dunque, come scrive Filippo, ‘il Piano Divino non è una conseguenza delle nostre azioni, ma una (con)causa (né attivo, né passivo).

Però noi abbiamo la capacità di personalizzare il Piano Divino, potendoci muovere al suo interno in maniere biodiverse e secondo libero arbitrio. Il valore aggiunto prodotto da ogni sonda Human Bit ha un'alta capacità alchemica di modificare le concentrazioni degli ingredienti nell’equazione celeste. Come a dire che il pane cambia leggermente sapore in funzione della ‘mano’ che lo impasta e caratterizza.

Questa azione è il ‘100 che è sempre 100, ma con un qualcosa di diverso’.

Come se il suo sapore, aroma, profumo, etc. risentisse dell’apporto che ognuno di noi realizza mentre è impegnato a vivere nelle 3d.

Il formulario nel foglio elettronico del tutto, ci lega inequivocabilmente gli uni agli altri e alla Natura intera. L’Analogia Frattale è un seconda vista capace di attraversare anche i ‘muri più solidi’.

Quando facciamo una esperienza, cambiamo facendo perno su quello che si è vissuto. Se l’esperienza è passata da un trauma, come cambieremo di conseguenza? Se il Nucleo Primo determina traumi a catena, come ci modelleremo di conseguenza?

In SPS siamo passati dall’accorgerci che esiste l’Antisistema, le entità parassite e ora il Nucleo Primo. Tutto ciò concorre a far comprendere che esiste perlomeno una categoria di attori silenti caratterizzati da una grande capacità di determinare gli eventi planetari sulla Terra 3d.

Di tutto quello che è emerso dal filone del cosiddetto 'cospirazionismo', secondo me, nulla è arrivato vicino allo svelare la presenza del Nucleo Primo. Stiamo scrivendo di un’organizzazione totale, caratterizzata da principi di 'sicurezza e professionalità' estreme. Probabilmente divisa al suo interno, ma rispettosa delle regole decise dalla maggioranza. Perché posso esprimermi in un simile modo tanto deciso?
 
Per Analogia Frattale. Osservando la società umana è possibile svelare il contraltare che la sottintende.

Il Nucleo Primo è il corpo docente o il custode di questa dimensione

Anche indirettamente, ossia esso esprime un riflesso di una legge o di un intento superiore, anzi… mette in luce la presenza di un osservatore massimo che ha intessuto regole con obiettivi.

Quando si parla dell’Inferno, non si narra della popolazione dei Demoni come di coloro che lo amministrano? Con compiti del tutto simili a quelli che un umano ha nella società del lavoro? E un’ape o una formica cosa fanno? Si potrebbe affermare che l’intero costrutto energetico sia emerso per mettere alla prova un principio divino troppo lontano da sé. Quando si parla del Paradiso, non si narra della popolazione degli Angeli, come di coloro che lo amministrano?
 
Scrivendo con il sottofondo ispirante di colonne sonore di film, è come espandersi fuori e dentro allo stesso istante. Ciò che sento di scrivere passa anche attraverso la musica, le note miscelate ed intessute dalla ‘mano’ di un artista. Non per questo ne sono succube. Tutto passa; anche l’ispirazione derivante da una certa composizione, come se avessimo estratto tutto quello che potevamo prendere nello stato attuale della senzienza. 

Ciò corrisponde a quello che l’individuo può 'produrre' mentre vive nelle sue diverse fasi Temporali

La presenza occulta del Nucleo Primo la troviamo anche, ad esempio, nel mito della Terra Cava:

una Terra interna e una Terra esterna.

L’ago della bilancia determina la direzione seconda la convenzione. E la direzione non convenzionale cosa esprime?
 
Se nello scenario in Excel, ad esempio, mutiamo la destinazione d’uso della cella di riferimento, cosa accade? Che quella cella dipenderà da altri fattori. Se in questa cella, in luogo di un ‘numero’ inseriamo una formula, che dipende dal valore presente in ogni cella umana, cosa succederà?
 
Nel mio romanzo spirituale ‘Prospettiva Vita’ ho narrato della ‘Stanza dei Fili e dell’Anello di contenimento’. Che cosa sono? Strutture atte a trattenere le individualità al fine di alimentare qualcosa. Allo stesso Tempo, questi incantesimi servono indirettamente a permettere l’esperienza umana nelle 3d.

Non c’è dannazione. C’è il nostro punto prospettico e l’opera di convincimento sottile di ogni attore su di noi e di noi su ogni attore. Non c’è guerra. C’è un interlacciamento energetico naturale… 

Perché gli enti inutili restano sempre in vita?
Ci provano da oltre mezzo secolo, ma con modesti risultati. A dire il vero qualche passo in avanti è stato compiuto negli ultimissimi anni sulla spinta della crisi, che impone di alleggerire la spesa pubblica, anche se a conti fatti i risultati fin qui conseguiti restano molto lontani dalle previsioni

Stiamo parlando degli enti inutili, realtà pubblica che - a dispetto di un appellativo inequivocabile - non ne vogliono proprio sapere di lasciare la scena.

Una lunga battaglia.
La prima classificazione degli enti inutili destinati alla soppressione risale alla legge 4 dicembre 1956, n. 1404. Altri provvedimenti sono arrivati negli anni Ottanta e Novanta, fino alle misure degli ultimi tre anni, che promettevano di sciogliere i nodi fin lì rimasti irrisolti per rimpallo delle competenze tra i diversi livelli di governo. In tutto, sono state approvate otto leggi, frutto di decine di ore di lavoro tra le analisi dei tecnici e le votazioni parlamentari, eppure molti di quegli enti sono ancora in vita, o restano congelati ma continuano a drenare soldi dalle casse pubbliche.

Cala il sipario sui Monopoli e l'Agenzia del Territorio.
A fine mese spariranno due enti noti come l'Agenzia del Territorio e i Monopoli, da accorpare rispettivamente con l'Agenzia delle Entrate e quella delle Dogane, secondo quanto stabilito dall'ultimo Taglia-Enti disposto nel 2008. Da allora solo 49 strutture sono state effettivamente chiuse e un'altra ventina accorpate, circa un quarto di quelle previste. E pensare che, secondo diverse stime, gli enti inutili sarebbero circa 34mila.

Eppure resistono.
Sul perché di questa resistenza, le giustificazioni si sprecano. Ci sono casi come quello del Banco nazionale di prova delle armi da fuoco prima soppressi, quindi ripristinati anni dopo, per ricevere infine un potenziamento degli incarichi loro affidati. E ci sono decine di strutture che formalmente hanno completato la procedura di soppressione, a eccezione del sigillo finale, eppure continuano a costare milioni di euro allo Stato tra affitti e costo del personale (di cui si ignorano compiti e responsabilità).

Alla fine la sensazione è che molti di questi carrozzoni si mantengano in piedi grazie soprattutto ai cavilli sollevati dai loro presidenti e alla ricerca di conflitti di competenza a vario livello con l'obiettivo comune di salvaguardare poltrone di nomina politica, che evidentemente non vogliono mollare i lauti emolumenti.

Link

Tutto questo discorso, bollato nei commenti in Yahoo, come ‘stupido’, ha un fondo notevole di evidenza del Nucleo Primo, delle entità parassite e delle forme pensiero/eggregore/campi d’energia.

Perché gli enti inutili restano sempre in vita?

Perchè li si combatte e, dunque, li si rafforza.
   
Perché un batterio o un virus è ancora attivo anche dopo millenni sotto i ghiacci o in altre condizioni limite?
 
Perché sopravvive? Perché è vivo

Sembra strano a dirsi, nel senso di ovvio, eppure è semplicemente così. Un ‘ente inutile’ è una forma di Vita che intende solo e sempre sopravvivere. Una forma di Vita generata dagli umani e dunque che risente della paura umana di morire. Un ‘ente’ farà di tutto per continuare ad esistere. Cioè? Agirà sull’inconscio umano al fine di essere protetto da coloro che potrebbero anche decidere di estinguerlo.

Se non apriamo le porte della percezione almeno a questo livello, saremo sempre contenuti da quello in cui ‘una mano’ ci ha posti, per poi levarsi senza lasciare tracce sufficienti anche solo ad ipotizzarne l’esistenza.

La guerra tra poveri è quella condotta dal genere umano intero.

Tra le righe è scritto tutto.

Leggere tra le righe è, ad esempio, utilizzare l’Analogia Frattale’.

Meditiamo gente… Meditiamo.


  • considero il sopravvivere una grazia di Dio. (Giulio Andreotti)
  • il sopravvissuto dovrà vincere la sua vita di guerriero fino al momento della sua morte. (Metal Gear 2: Solid Snake)
  • in un arco di tempo abbastanza lungo l'indice di sopravvivenza di un individuo scende a zero. (Fight Club)
  • l'istinto di sopravvivenza, messo universalmente in pericolo oltre ogni dire, ci porta impercettibilmente a far fuori non come prima solo le cose brutte ma anche quelle belle, perché sono davvero troppo poche per avere qualche possibilità di restare a galla nel mare di quelle brutte da far fuori, da dimenticare, da non aver mai vissuto. (Aldo Busi)
  • la sopravvivenza dipende da due fenomeni o processi contrastanti, due modi di raggiungere l'adattamento. Come Giano, l'evoluzione deve sempre guardare in due direzioni: all'interno, verso la regolarità dello sviluppo e la fisiologia delle creature viventi, e all'esterno, verso i capricci e le esigenze dell'ambiente. (Gregory Bateson)
  • pensa veramente di lottare per qualcosa a parte la sua sopravvivenza? (Matrix Revolutions)

Dipende da noi.

 
30102012 V 00 304 Beato Angelo d'Acri (Il migliore) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 8 giugno 2012

Il sussurro che ci veicola.




Oggi SPS si occupa di una questione ‘da Bar’, a prima vista. L’argomento trattato si presta, ed è tipico, per qualche battuta ironica, al bancone, mentre si sorseggia quella strana miscela scura chiamata caffè.

Viviamo in un Mondo particolare in cui il Calciatore prende lo stipendio a prescindere dalla qualità del suo gioco durante la Stagione Calcistica. Quello che ‘scatta’ è solo l’incentivo per ogni gol segnato o per il passaggio di qualche turno o la vittoria di qualche competizione. 

Se durante la 'Stagione' il rendimento del singolo è al di sotto del ‘com-pensato’, non accade di certo una decurtazione dello stipendio. Al limite, l’anno successivo quell’individuo verrà messo sul Mercato.

Ossia, non esiste un vincolo contrattuale che rapporti, per la Stagione in corso, una ri-parametrizzazione negativa dello stipendio in funzione del basso rendimento del singolo Giocatore. Almeno che sappia io, non esiste. Stiamo parlando di un Mondo molto simile a quello Faraonico, per inciso, in termini di denaro sonante circolante. 

Un Mondo abituato a guadagnare cifre rilevanti a prescindere da ogni ‘intemperia’ possibile ed immaginabile.

Il Mondo della Politica è molto simile a questo appena accennato. Anche nella Politica sembra che non esista il concetto di ‘responsabilità’. Al limite si cambia ‘squadra’. 

Le ‘poltrone’ o un ‘posto’, per un elemento abitante di un simile Mondo, si trova sempre, a prescindere da quello che ha caratterizzato il proprio ‘passato’. Il Tempo scorre via nel dimenticatoio dell’Opinione Pubblica, indaffarata a correre dietro ai mille problemi giornalieri.

Leggiamo la notizia di oggi:

Se più pagato, il politico lavora meglio a livello locale.
Uno studio accademico italiano dimostra che incentivare economicamente i politici stimola performance migliori.
 
Al tempo della crisi, associare la parola politica a quella stipendi suscita istinti bassi. Eppure in uno studio, pubblicato anche sul Journal of European Economic Association intitolato ‘Do Better Paid Politicians Perform Better? Disentangling Incentives from Selection’, gli accademici Tommaso Nannicini (Dipartimento di Economia dell'Università Bocconi) e Stefano Gagliarducci (Università di Roma Tor Vergata) dimostrano che ci sono casi in cui pagare di più i politici garantisce performance migliori e anche una gestione della macchina pubblica più efficiente
 
Tra i motivi per cui si contestano le paghe ai politici, in primis c’è l’incompetenza. 

È pur vero che, per certi professionisti, lasciare vantaggiose posizioni nel settore privato avrebbe senso solo con  un risarcimento adeguato in ambito pubblico. Un aumento della retribuzione, potenzialmente, attirerebbe persone più qualificate, e, al fine di una rielezione, costituirebbe sicuramente un surplus di stimoli.

Empiricamente, lo studio di Nannicini e Gagliarducci utilizza un data-set che copre le annate dal 1993 al 2001 di tutti i comuni italiani, in un contesto in cui il salario del sindaco cresce a step, con l’aumento dimensionale della popolazione. Gli autori attuano il confronto tra i sindaci delle città immediatamente sotto e immediatamente sopra la soglia di 5mila abitanti, per verificare gli assunti di partenza. 
 
Passiamo alla casistica sul campo:

in un comune con oltre 5mila abitanti, un sindaco ha in media un’istruzione più alta, il 6,4%, che corrisponde a più di 14 anni sui banchi,  rispetto a un collega che opera in un comune più piccolo. Il salario è più alto del 33% rispetto a un amministratore che governa una città con una popolazione tra 3.000 e 5.000 abitanti. Ecco che aumenta, conseguentemente anche al livello di scolarizzazione, la presenza di  avvocati e manager coinvolti nell’attività politica locale
 
Esaminando invece gli aspetti che più investono la vita del cittadino, come tasse, tariffe e spese, nel comune di un politico meglio retribuito subiscono una decurtazione rispettivamente dell’86%, dell’11% e del 22%. Laddove, poi, c’è un limite di due mandati per i sindaci, l’aumento di stipendio è legato più a nuove competenze acquisite che agli incentivi di rielezione. Le conclusioni dello studio, insomma, sembrano suggerire che laddove il politico, a livello municipale, è più pagato, saranno più alte le performance della gestione delle pubbliche cose ma anche il suo stesso background.

Tuttavia, è difficile estendere i risultati dell’esperimento locale ad altri parametri: come sottolineano gli studiosi, a causa del carattere locale di questo esercizio empirico, non è possibile determinare in assoluto il livello ottimale dei salari. L’ostacolo è identificare il limite superiore oltre il quale il beneficio in termini di welfare, dato dal pagare i politici di più, sia completamente compensato dall’aumento del salario stesso.  A livello nazionale, poi, bisognerebbe capire in che modo pagarli di più ridurrebbe la spesa pubblica. Di certo, con più competenze, e con stipendi manageriali, non ci sarebbe più spazio per certe imposizioni e cooptazioni: 

il cittadino andrebbe alle urne con una consapevolezza diversa, di mercato, per reclutare il cittadino più competente.
Link

Curioso, vero? Non so se ridere o piangere! 

Il Politico ha già tutta una serie di ‘privilegi’ degni di un Re, proprio come un Calciatore. Pagarlo di più a cosa equivale? Equivale a continuare nella modalità imperante di legare la responsabilità al guadagno, effetto che già è dilagante e che ha già compiuto un oceano di danni in termini di ‘credibilità’, sia del ‘luogo’ amministrato, sia della persona che amministra.

La Massa ha di fatto sfiduciato l’intera classe Politica, ma il ‘bello’ è che ogni individuo che provi a tentare ‘quella via', diventa come il tipico Politico

Perché? Perché è una Forma Pensiero che sorregge quel Mondo, un Campo di Energia Vivente che necessita ormai di essere alimentato in una certa maniera.

Nato dal comportamento permesso dalla Massa, adesso intende solo sopravvivere. Chiunque vada nei Palazzi del Potere diventa come ogni altro presente fra quelle mura. Lo stipendiare di più è solo una illusione, anzi una pericolosa modalità, che attira quella tipica figura umana caratterizzata dall’opportunismo dell’effetto tentacolare del ricoprire una certa ‘carica’ pubblica, con tutto quello che ne consegue in termini di 'impunità'.

Avvocati, Medici e quant’altro, non sono migliori rispetto ad individui che svolgono altre attività, ossia non v’è nessuna certezza che un appartenente ad una corporazione piuttosto che ad un’altra, sia migliore o peggiore, semmai esiste solamente la certezza della conformazione, dello ‘spessore umano’, che contraddistingue la tal persona a prescindere dal suo inquadramento sociale:

le famose 'etica e morale'.

Si soffre di un certo ‘parassitismo’ in ogni ambito dell’esistenza. Laddove esiste una terra dorata, come quella del Calcio o della Politica, giungeranno certamente individui attratti dal luccicare di quel ‘gancio’. I troppi privilegi conducono diritti verso l’attrazione di quelle personalità più affini alla maestria di quel ‘profumo’.

L'opportunismo di uno è l'arte politica di un altro.
Milton Friedman

È il solito stato illusorio che permea il pensato e l’osservato.

È difficile scorgere alternative quando non è possibile interagire con l’amministrazione del Potere. Di fatto, oggi come ieri, la popolazione è ‘spuntata’ rispetto alla teorica facoltà di intervenire nel processo decisionale dell’amministrazione del Paese.

Chi decide non è certamente la Massa, anche se è la Massa che decreta il ‘successo’ di ogni iniziativa. Pensiamoci bene. È solo una certa ‘malizia magica’ che ha sedotto la Massa nel corso del Tempo. E, come SPS ripete da molto Tempo, il riferimento più vicino per assonanza e 'risultato pratico' è quello di ‘Incantesimo’…

L'incantesimo è la concentrazione di energie volitive verso un preciso scopo, comprendente l'alterazione del comportamento naturale delle cose o della volontà delle persone.
 
Quasi ogni tradizione pagana, magica e persino religiosa organizzata, ha le sue idee precise rispetto a questo aspetto pratico del lato mistico della vita. Alcuni addirittura aborrono anche solo l'uso di questo termine, ma spesse volte compiono comunque dei gesti o dei rituali con il preciso scopo di apportare energia a un loro desiderio affinché quest'ultimo si avveri.
 
L'incantesimo può essere veicolato da parole o da strumenti dedicati a tale scopo, come sigilli, amuleti, talismani, pentacoli, erbe e piante, olii, incensi, rituali, ecc. con a volte il supporto di invocazioni di divinità o entità varie, oppure di evocazioni.
 
Dal punto di vista strettamente etimologico l'incantesimo dovrebbe richiedere l'uso della voce, la ripetizione di parole più o meno in rima, una cantilena, ecc. infatti deriva dal latino incantare con il significato di ‘cantare formule magiche’.
Link

Sembra così bizzarra questa citazione da Wikipedia, ma in realtà le parole descrivono solo e semplicemente il modello che è stato costruito ‘attorno a noi’. Le città, soprattutto, sono le sedi degli incantati. 

Un modello Antisistemico che progressivamente svuota in ogni direzione, da dentro a fuori e da fuori a dentro. Le ‘formule magiche’ vengono cantate  e scritte ogni giorno attraverso il ‘come si vive’. Tutto è volto a far recitare determinati rituali propiziatori e manutentori dell’Incantesimo o ‘status quo’ o ‘paradigma’.

Come si può ipnotizzare un essere vivente? Quali ‘potenzialità’ ha l’ipnosi?
 
Sono diverse le potenzialità dell'ipnosi documentate scientificamente. Il soggetto in ipnosi può modificare la percezione del mondo esterno; può percepire stimoli che in realtà non ci sono e non percepire quelli che sono presenti; può distorcere percezioni di stimoli effettivamente esistenti creando illusioni.
 
In ipnosi è possibile modificare il vissuto sensoriale; il vissuto di schema corporeo e in particolare è possibile un controllo del dolore. Il soggetto in ipnosi può orientare con facilità la propria introspezione nei diversi settori del suo organismo, può ampliare o ridurre le sensazioni che provengono dall'interno del suo corpo, può alterare i parametri fisiologici avvertibili come il battito cardiaco, il ritmo respiratorio, la temperatura cutanea.
 
Con l'ipnosi è possibile entrare nella propria storia e variare i criteri di elaborazione dell'informazione in ingresso; è possibile modificare i significati che il soggetto ha dato in passato alle sue esperienze fruendo delle alternative che possedeva. Si possono ottenere dei cambiamenti nella continuità della memoria (amnesie parziali o totali).
 
È inoltre possibile accentuare la possibilità di ricordare; è possibile che il soggetto ricordi esperienze anche molto remote.
 
I meccanismi psicodinamici regolatori del comportamento sono più accessibili e le resistenze sono più facilmente superate. In ipnosi variano i parametri di valutazione spazio-temporali e la valutazione critica.
 
Le emozioni sono una risposta dell'organismo a momenti dell'esistenza. Mentre nello stato di veglia il controllo volontario delle emozioni pare essere un compito particolarmente arduo, in ipnosi queste possono essere modificate sia nella direzione dell'accentuazione sia nella direzione opposta della riduzione; e vi è inoltre la possibilità di passare repentinamente da un'emozione all'altra in relazione ai suggerimenti che vengono impartiti dall'ipnotista.
 
Attraverso l'ipnosi il soggetto può apprendere a smorzare la sua risonanza emotiva. Il senso dell'Io può essere distaccato da un'ampia varietà di tipo di informazioni e situazioni ai quali è normalmente applicato. In un soggetto in regressione d'età l'emergere di un ricordo con tonalità affettiva particolarmente coinvolgente può essere vissuto non come esperienza propria ma semplicemente come informazione neutra attinta dalla memoria. Il senso dell'Io può anche essere distaccato dal proprio corpo come avviene per la non percezione del dolore.
 
In ipnosi esiste la possibilità di alterare la qualità e la quantità del controllo della muscolatura volontaria, della motilità e in particolare di modificare alcune modalità di funzionare del nostro organismo, credute al di fuori di ogni controllo volontario, quali quelle del sistema neurovegetativo, del sistema neuroendocrino e del sistema immunitario. Tutte le possibilità di comportamento elencate non possono essere ovviamente pensate come realizzabili allo stesso livello da tutti i soggetti, almeno immediatamente, in quanto sono coinvolti predisposizione genetica e tempi di apprendimento.
 
Tecniche.
Le tecniche di gestione dell'ipnotismo, specialmente in ambito terapeutico, sono cambiate nel tempo in relazione alla maggior conoscenza e ai diversi criteri di interpretazione del fenomeno. Si è transitati dai ‘passi’ di F.A. Mesmer, dalle tecniche che cercavano di indurre rilassamento e sonno, dalle suggestioni dirette all’eliminazione dei sintomi, per giungere con Milton Erickson e altri studiosi alle elaborate tecniche di visualizzazioni guidate e di regressioni di età orientate alla definizione e rielaborazione delle dinamiche inconsce per finalità psicoterapeutiche.
 
Le tecniche elaborate nel tempo sono state verbali, gestuali, attive, passive, di tensione, di rilassamento, dirette, indirette, mascherate, esplicite, accompagnate da comunicazioni visive, tattili, sonore e posturali.
 
Oggi che l'ipnosi non è più solo interpretata come uno stato rigido da ricercare (trance) per poi inserire suggestioni, ma come un modo di funzionare dinamico caratterizzato dall’abilità del soggetto a realizzare ideoplasie (monoideismi plastici) attraverso l’orientamento adeguato della propria rappresentazione mentale, si sono ben definiti i criteri per l’elaborazione di tecniche efficaci. 

È necessario che l'ipnotista abbia ben chiaro e ben definito l’obiettivo da raggiungere, ossia qual è l'idea che deve esprimersi plasticamente, qual è il comportamento da realizzare e qual è la rappresentazione mentale che li definisce in maniera adeguata

L'idea da realizzare deve essere fatta propria dal soggetto con cui si opera perché possa attivarsi il dinamismo atteso.
 
Perché la rappresentazione mentale possa essere espressa in termini fisici e/o di comportamento deve essere ‘carica della valenza giusta’ (credenza, motivazione, aspettative, orientamento e attenzione). Un ulteriore accorgimento, è che, ovviamente, l’azione definita dall’obiettivo deve essere di possibile realizzazione per il soggetto in virtù della sua costituzione psicofisica e delle sue potenzialità di apprendimento…
Link 
 
Ok? Adesso pensiamo a come è costituita la realtà che ci circonda. Ognuno di noi è un target ambito da ogni 'azienda' e da ogni tipo di Potere, perché ‘noi valiamo’.

Perché è la Massa che deve esprimere il consenso, anche se questo consenso è di fatto ‘rapinato’ attraverso le tecniche più ‘raffinate’ a disposizione della conoscenza Antisistemica. Tecniche che i film, ad esempio, ci hanno da sempre fatto conoscere.

Come ricordava il Dr. Couè, è per autosuggestione che ‘caratterizziamo’ il nostro comportamento.

L’autosuggestione non è altro che il frattale del consenso, ossia di quella forma di ‘collaborazione inconscia’ a cui mira da sempre il Potere. È meglio avere il consenso in maniera sottile, piuttosto che risvegliare troppo l’attenzione degli individui. A livello subliminale, infatti, siamo raggiunti in una miriade di modalità diverse, tutte atte a generare influssi di auto soddisfacimento virtuale, ma con effetti pratici 'indotti'.

Come se ci fosse ‘qualcuno o qualcosa’ che ci sussurrasse continuamente nelle orecchie ‘cosa dovremmo fare’. Nel film ‘The Presence’ ci viene fatto chiaramente notare questo meccanismo, senza per oggi andare particolarmente nel campo del non manifesto e delle entità parassite. 

Come può, allora, il Politico migliorare la gestione della ‘cosa pubblica’ se è egli stesso sotto Incantesimo? Se è indotto a comportarsi come non vorrebbe

È questo quello che accade nei Palazzi del Potere. 

La recita continua di ‘rituali’ mascherati da abitudini e consuetudini hanno comportato l’avverarsi nelle 3d degli effetti concreti riportati nelle ‘formule magiche’ recitate a memoria senza saperlo.

Forme pensiero nella mente e al di fuori della mente.

Anche se lo Studio riportato fosse solo una provocazione, il suo effetto contagioso ha, comunque, il potenziale di procurare l’avvelenamento di molte persone raggiunte da una simile possibilità, anche solo ventilata nel Web o sui giornali o in televisione. È una strategia sottile a cui partecipiamo tutti, di volta in volta chiamati ad intervenire per competenza, ambito lavorativo o corporativo, ambito familiare, etc.

Siamo tutti disposti, polarizzati, ad alimentare questa forma vivente che chiamiamo realtà. 

Una delle tante e certamente non l’unica. 

Probabilmente, però, la ‘migliore’ per questo momento storico particolare. Il termine ‘migliore’ non è utilizzato ironicamente, bensì è inerente all’insegnamento che questa versione del Mondo veicola con tanta precisione e responsabilità.

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com