giovedì 4 gennaio 2024

Sorprese amare e dolci sorpresine.


Nella serie Tv “Non ci resta che il crimine”, è interessante an-notarsi quanto può succedere, partendo da ciò che una o poche persone possono fare se dotate di un certo “vantaggio”. Nella fattispecie è quel “piace vincere facile” determinato dal fatto che i 3/4 “eroi” ritornano indietro nel “tempo”, ricordando tutto quello che è già successo. 

Questo è il loro vantaggio più grande. 

Conoscere. Sapere. Rammentare. 

Non importa se le cose devono ancora succedere, perché nella sostanza sono già successe. Questo dà l’idea del cosa significa avere un simile “potere” sul prossimo, in toto. Ora, a prescindere dal discorso temporale, è d’uopo evidenziare proprio ciò che “pochi” possono disporre, avendo “esperienza (memoria)”, potendo pilotare l’intero decorso sociale. Questo è quello che fanno ordinariamente lor signori, con “te”, con l’essere a massa: 

a massa per ciò, oibò

Questo fa il paio con la “ispirazione” che per gli “antichi greci” era una… musa = un individuo incaricato diOk

Questo si accoppia con tutte quelle “missive misteriose” che hanno costellato il cammino di “inventori, illustri letterati, politici, etc.”, fornendo la giusta prospettiva per inquadrare ogni “loro” problema a cui stavano dedicandosi h24. Anche in Loki (la serie) ad un certo punto si è “visto”. Anche lì avendo a che fare con il tempo e le “ramificazioni temporali”. Come ne’ “Non ci resta che il crimine”, dove qualcosa di modificato nel 1970 ha cambiato la “normalità” di 50anni dopo, ovvero, con la “Italia” alle prese con una dittatura militare, originatasi da quel golpe “non più mancato”. 

A parte che occorre notare la sottigliezza della frase, “da 50 anni in Italia governa una dittatura militare”, molto simile alla verità attuale, dove “da oltre 80 anni in Italia governa una dittatura militare a stelle e strisce”. No? Dunque, i 3/4 “eroi” dimostrano che “se ricordi bene”, puoi modificare un po’ tutto quanto. Ergo, chi non esiste ma c’è, occupa proprio questo ruolo. 

Non a caso è nominabile “eco-dominante”. 

Andare avanti/indietro nel “tempo”, però… è come spedire navicelle nello “spazio”. Ripeto che lo ha spiegato molto bene il Dr. Hulk, nell’ultimo Avengers, come funziona: se dal presente torni indietro, il presente diventerà il tuo passato (alias, il “presente”) ed il futuro sarà ancora, sempre, davanti a Te. Quindi, nessuna modifica retroattiva. Nessuna possibilità di combinare certi pasticci. Immagina quale potenza di ri-elaborazione dovrebbe avere l’I-Ambiente, nel gestire integralmente un cambio sostanziale di tale tipo. Figurati. Dove anche il minimo dettaglio dovrebbe essere ricombinato in coerenza attraverso il cambiamento provocato “indietro nel tempo”. Vedi che non è così lineare come te lo fanno vedere nei “film”. E non può essere che il cambiamento possa riguardare solo un singolo aspetto, individuo, zona geografica, etc. Le cose sono totali, anche a tal livello

Quindi, il “ritornare indietro nel tempo” è ritornare a gestire la storia, conoscendone ogni aspetto, perché sei chi l’ha decisa nel “tempo”, ch’è… ciò che si è generato attraverso tale incidere o co-incidere

No Time. No Space. 

Il “negazionismo” assoluto. Ah! Che 2 palle che sei. Va compreso che non occorre mai lasciarsi troppo andare sul tracciato ordinario che viene “proposto” istante dopo istante, perché il rischio è di fare la “fine di Ulisse, sull’isola di Circe. Ergo, è tutto “vero”, mentre è sempre vero quello che in ogni modo viene demonizzato. Non solo: quello che viene “demonizzato” allora è ciò che deve passare, proprio come durante il “proibizionismo”. E sai perché? Perché… sei un libro aperto, per lor signori. Ti conoscono molto bene, poiché o 1- ti hanno “trovato” in loco, o 2- ti hanno “creato”. Lo stesso che vale per lo scenario di s-fondo: 

la “Terra”, che può essere stata trovata, oppure essere stata “creata”. 

Natura. “Natura”: artifizio, “creazione”. Possesso altrui sia di “te” che della “Terra”. Rimani solo Te fuori dal coro. Ecco perché sei come un vegetale. Hai spento ogni trasponder, per rimanere incognito? Oppure, sei annidato a livello di potenziale? Alias, anche Te non esisti; ci sei. 

In attesa di… qualcosa. 

La “Germania” quando si riunificò, ritornò in Sé? A quanto pare, sì. Da quanto appare, no. Dunque, la “Uè!” è la “Germania”, da cui si diparte il potere anglosassone + l’impero “Usa” + l’influenza “ebrea” = il sionismo messo col culo all’aperto dal 7 ottobre “2023”. Questo circolo vizioso è denso, acre, pesante, tanto quanto l’atmosfera da pece presente in un pubblico ufficio postale durante la giornata nel momento più intenso. Sigh.

Le mascherine dovrebbe proteggere da ciò, altro che il “virus”. 

Mentre gli impianti di aerazione dovrebbero sempre essere in funzione o presenti. Si vede che “serve”. Anzi, non si vede che “serve”. Però, si sente. Diamine! Così, “ritornare indietro nel tempo” si può fare, ad esempio, reimpostando la “moda” di allora. Certo, quella rimane acqua passata, però… si possono ripercorre gli stessi termini, anche attraverso f-attori diversi, eppure… simili. Ecco perché gli umani in fondo si assomigliano tutti, nonostante appaiano tutti differenti, facendosene anche un vanto, tra l’altro. Ognuno è un’opera d’arte ineguagliabile. Pensa. Tanto che le guerre non smettono di mietere vittime ad ogni istante nel mondo. 

Cosa c’è allora di così prezioso negli umani, da mieterli in continuazione?

Eh, l'amara sorpresa; se del maiale non si butta mai via niente, varrà lo stesso “destino” anche per gli individui “intelligenti” a due zampe. Anche se per la verità, in Westworld i residenti erano utili più che altro per il gozzoviglio deipaganti”, come se partecipassero ad un safari caratterizzato dalla caccia a chi desideri, facendo tutto quello che ti passa per la mente. 

Ci pensi?

Così reale da… provare emozioni fortissime. Vedi che ci sarebbe/c’è sempre la fila per partecipare ad un simile scempio o “Carnevale”. Quello che vedi, tutto, ti appartiene, perché hai pagato per goderne. Quello che fa, sostanzialmente, chi? Qualsiasi “potente”, in ogni ambito della giurisdizione, dal “piccolo” al “grande”. Paro. Paro. 

Le dolci sorpresine della vita.

Viene in mente il “romanzo” de “I promessi sposi”, che fotografano una “Italia” ch’è ancora tale, nonostante tutto il “cambiamento”. Tanto fracasso per niente. C’è quella scena in Twilight, dove una comitiva di turisti viene guidata ad entrare a palazzo (probabilmente persino dopo aver pagato regolare biglietto), dove i Volturi attendono di “alimentarsi” o sfogarsi/divertirsi, appagarsi. 

Qualcosa che si ripete, proprio come un rito e rit-rito. O, come la loro “sete” insaziabile. Alias, come la “tua” fame che ogni tot si ripresenta per battere cassa. Il solito discorso della “benzina per il motore”. La “necessità” che fa l’uomo, e non solo, “ladro”. Sai che se sei senza soldi, questa società ti lascia morire di fame. Vero? Sì, la Caritas: per carità. Ci sono così tanti sprechi che si potrebbe risolvere la fame nel mondo, eppure… ad ogni “nuovo” giorno riparte sempre tutto. 

Dalle stazioni escono continuamente treni, così come ne arrivano. Perché, dopo un oceano di auto celebrazioni, un individuo senza soldi non vale niente e allora può anche essere “dimenticato”, altro che non lasciare indietro nessuno che, infatti, significa “qua così non si lasciano testimoni”. Le tracce scompaiono, proprio come se all’opera ci fosse una “bestia intelligente”. 

Al caso, non viene lasciato nulla. 

Altrimenti? Farebbero la “figura” ricavata da Truman Show. Te lo dicono ch’è così. Sei “te” che non presti attenzione, perché sei sempre troppo “preso”. Tutto questo, ti ha. Ne sei preda. Anche se pensi l’esatto contrario. 

La partita a scacchi è non lineare. Ricordi

Quando supponi di star per vincere, guardati bene attorno perché… l’amara sorpresa è sempre dietro l’angolo. Ovvero, tra le “dolci sorpresine” che ti compri così per sfizio e dipendenza.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3574
prospettivavita@gmail.com


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