venerdì 11 marzo 2022

Il discorso.



Claudia non esiste. Suo marito non esiste…”.

Tu la conosci Claudia

Allora:

i bio laboratori in Ucraina non esistono. Gli Usa non esistono…

Uhm: proprio così. Uno dei “motti” più famosi di/in SPS è, “non esiste, c’è”. Ok? Ti dice niente? Non ti sembra la chiave di lettura più idonea per l’auto decodificazione sostanziale dell’informazione o “dato” Ambientale?

Il discorso “nativi” prende, nella “America”, una connotazione grottesca e fuorviante:

essi vengono chiamati “indiani”. 

Sì: d’America. 

Sai; quando non sai da che parte sei girato, viene piuttosto complesso “avere le idee chiare”. E, sinceramente, “riconoscere” i nativi precolombiani come “indiani”, ben sapendo che l’India è da tutt’altra p-arte, bè… contribuisce a mantenere lanebbia” nel cervello. Le idee sono fosche oppure “chiare”, con il “tra virgolette” che dice tutto ma “non si vede” quando si parla, motivo per cui “niente”. 

E si va “avanti” così, pro-cedendo o c®edendo di volta in volta all’ennesimo incantatore di “serpenti”. Pensi di non essere assolutamente “sotto/dentro” ad una simile cappa di auto “persuasione altrui”? Ti sbagli, anche se non ci fai caso o non te ne importa niente, perché… tutto funziona ugualmente, mentre per tacito assenso anche “tu” vi aderisci, come vittima predestinata sulla carta moschicida o nella ragnatela (Rete). 

Il discorso è che mentre Tu langui, esisti “tu”, alias = l’essere “già successo”.

Col3i che “mentre si fa gli affari propri”, ben altro ne auto predetermina ogni “limite”, decidendo per chiunque sia interessato da detta giuris-prudenza o campo morfogenetico o gerarchia, da cui ogni giurisdizione. 

Dunque, sei sempre stato anticipato, direzionato, deciso. E quando si tratta di “interesse”, di più significa che “sei sottoposto a tale regime o ragione altrui per ‘te’”. 

Oppure, per Te che infatti diventi “te” qua nell’AntiSistema. 

 

In Rete si può trovare questa “squisita disquisizione”.

 


Viviamo in una realtà simulata?

Secondo il filosofo David Chalmers è impossibile sapere se stiamo vivendo in una realtà simulata oppure no, ma se anche fosse così le nostre vite non sarebbero meno reali

Digressioni su di un tema che riappare quando la vita si fa difficile…

Anche Cartesio, nel suo Meditazioni metafisiche, si domandava se stesse vivendo in una sorta di sogno, ipotizzando l'esistenza di un demonio ingannatore (che oggi chiameremmo simulatore) capace di creare da un mondo esterno le sensazioni del nostro mondo, come il calore di un fuoco o l'umidità della pioggia…”…

5 marzo 2022 Chiara Guzzonato Link

Se anche fosse così le nostre vite non sarebbero meno reali… (ecco il punto, di sospensione).  

Se anche fosse… rimane sempre il potenziale contemporaneo

Ci sei

 


Rimane altresì la questione del “controllo”, ovvero della gerarchia: 

chi o cosa è la ragione fondamentale a capo del “Big Bang”? 

Non è così difficile, se (se) applichi la massima “ad immagine e somiglianza”. Quindi? Osserva sostanzialmente il mondo e… decidi(ti): 

a chi o cosa assomiglia di più? 

Non è un “ritratto” esteriore, ch’è sempre apparenza. Bensì, si tratta di un quadrointeriore” della questione: 

dell’intera faccenda che riduci all’assonanza “vita”, seppure sopravvivi qua nell’AntiSistema.

 


Nick Bostrom - filosofo e docente alla Oxford University - sostiene che almeno una delle affermazioni nel seguente trilemma sia vera:

1 - è molto probabile che la specie umana si estingua prima di raggiungere lo stadio post-umano;

2 - è estremamente improbabile che qualsiasi civiltà post umana esegua un numero significativo di simulazioni della propria storia evolutiva (o delle sue variazioni);

3 - quasi certamente stiamo vivendo nella simulazione di un computer. Ne consegue che la convinzione che ci sia una possibilità significativa che un giorno diventeremo post-umani che eseguono simulazioni di antenati è falsa, a meno che non stiamo attualmente vivendo in una simulazione…

Trilemma di Bostrom:

è molto probabile che…

è estremamente improbabile che…

quasi certamente…

Bah. Bostrom utilizza termini inconsistenti, che distanziano piuttosto del contrario. Forse, per una questione di “prospettiva”? Uhm

corsi e ricorsi Mi portano a ritenere probabile, estremamente improbabile equasi certo che “Bostrom può essere un infiltrato”. 

Perché? 

Perché, dal 2020 hai potuto vedere che “chi ha continuato a lavorare, è perché si è allineato con la corrente dominante di pensiero”. Alias, così come non puoi nemmeno prendere un caffè se non sei “…ato”, di conseguenza era così anche prima solo che “niente”. 

Non ti avvedevi del nazismo solo perché non era ancora totale. 

Chi procura continuamente “forma mentis”, nell’AntiSistema, ne fa p-arte. Ovvio, ad eccezione di Me. Perché? Perché lo decido IO. No? 

La coerenza passa avanti a tutto, quando sei sempre coerente

SPS lo è sempre stato sin dall’inizio. E se non Mi rendessi conto di essere in una simulazione, oppure di essere la simulazione stessa? 

Non importa se ci sei, nonostante questo “tutto”.

Non saremo mai in grado di provare che non siamo in una simulazione al computer, perché qualsiasi prova della realtà ordinaria potrebbe essere simulata”.

David John Chalmers

Certo

a meno che ritorni sostanziale, fermo restando che sei nell’Ambiente che funziona dal trilemma tri-unitario “legge, strumento, memoria” e che, pertanto, è “hackerabile” nel senso che è previsto (potenzialmente). 

In che senso?

L’I-Ambiente è qualcosa che funziona. Stop. Ma non è un modello finito di sé, perché è piuttosto una macchina per la terra formazione: 

serve per… Ok? 

Allora, potrà funzionare in automatico oppure grazie ad un “pilota”. Ecco: dal punto di sospensione ritorni “pilota” dell’Ambiente. E se non c’è nessun altro, allora “comanda padrone” riguarda solamente Te. 

La “simulazione” non è campata per aria e anche in tale compresenza c’è sempre il potenziale per 1- essere dominati, oppure 2- dominare, 3 chi/che cosa? La macchina stessa, diventandone il “pilota”. 

E tutto quello che ne consegue in termini di realtà manifesta sostanziale.

Il top è, e rimane, il ritorno o l’avvio di una società basata sul potenziale contemporaneo che la “democrazia” ricorda anche se da molto distante, rimanendo comunque sostanza = informazione frattale espansa sempre utile per “Fartene…” qualcosa, ma solo se ci sei. 

Invece, se esisti e “basta”, allora come al solito “niente”. 




Deciderà qualcun altro per Te, che infatti diventi “te” = il dispositivo radio telecomandato da distanza, da cui “non esiste anche se c’è” e “esisti ma non ci sei (sostanzialmente)”. Qualcosa di mai definitivo, per carità

dal momento in cui c’è sempre il potenziale contemporaneo. 

Or dunque, attraverso la “teoria” de-scritta da Me in SPS, è im-possibile (potenziale) avvicinare il funzionamento del meccanismo “reale” sin da prima che si renda manifesto, per via di chi o cosa ne alimenta la fiamma/firma/f-orma essendone il relativo punto di sospensione o “pilota”, di modo che il Genio cor-risponda conseguentemente

Funzione. Funzionamento, Funzionare. 

Ecco con “cosa” ti vai ad interfacciare allorquando sei in Te, da Te per Te. Diversamente, se sei “te”… sei interfacciato volente o nolente, perché sei in un ambito di totalità orelatività”. 

Dunque, come auto disinneschi anche l’im-probabilità di essere in una simulazione perfetta, tale da non riuscire mai a dimostrarlo e allora “mancando sempre le prove”, rimanendo in una sorta di immobilismo cosmico da cui dipende la “tua” sopravvivenza, ch’è p-arte della strategia del non esiste anche se c’è o “Dio”? 

In questo modo:

anche se fossi una “creatura”, rimango comunque IO

come dimostra la “fiaba” di Pinocchio. 

No? Puoi essere artificiale e dunque controllato da remoto, ma… se sviluppi la rêverie (l’essere sostanziale) allora non importa da “dove” provieni

Trascendenza

È come se la dominanza venisse oltrepassata, adoperandola piuttosto dell’essere adoperati. Sostanza. Tieni a debita distanza tutti quegli “esperti” che insinuano “verità” nel discernimento individuale che deve rimanere sempre personale, riservato, proprio, etc. Altrimenti, nella comunità Borg, hai voglia a sviluppare la tua “personalità”. 

Agente Smith docet. Oppure, il... digitale garantito.

Così, sei nell’AntiSistema: che la storia deviata ti ricorda, mischiando tutto, dato che dell’AntiSistema non esistono ma ci sono state “enne” versioni che, comunque siano state/andate, erano e sono sempre AntiSistema. 

Come il “vizio” che non perde il “lupo” e come la “muta” che esegue sempre la “serpe”

Ma non è mai tutto, veramente. 

Certo: Tu, comunque sia, rimani sempre perlomeno potenziale = im-possibile. Dunque, dipendi. Da “cosa”? Dall’atteggiamento coerente che incarni. O, al contrario, dal “carattere” che l’AntiSistema ti ha pressofuso sin dal momento del “tuo” concepimento. 

Qualcosa che sembra una sorta diesorcismo” al contrario. Una evocazione, come fa Saruman, estraendo o fabbricando “vita” Uruk-hai dal sottosuolo o in profondità, lavorando per il Signore che non esiste anche se c’è (sino a quando si manifesta attraverso la guerra, oppure, continuando con la medesima strategia dell’in-esistenza, ma non facendo mai mancare la propria presa sul mondo corrispondente). 

 



Quello che “è già successo” alla Nazione “Indiana” è chenon si riuscì a compattare, alias, era già nel divide et impera:

aperta alla mercé altrui che, non a caso, si manifestò come legge. 

Queste popolazioni erano dis-unite, proprio come “oggi” fra gli individui, dunque, sempre aperti o alla mercé dell’accon-sentito o “riconosciuto”. 

Di fatto, una cosa. 

Sostanzialmente, un’altra. 

Laddove il “di fatto” è scenario, ma la trama è sempre sostanziale.

 


Jamestown sopravvisse soprattutto perché le tribù indiane locali ebbero compassione dei coloni e li aiutarono ad adattarsi al nuovo ambiente. Questa benevolenza venne raramente ricambiata, però… 

Dal momento che esistevano rivalità tra le varie tribù indiane, raramente esse si coalizzavano contro il nemico comune che, sfruttando la sua migliore organizzazione, ebbe la meglio su di loro, uccidendoli o costringendoli a spostarsi verso ovest, man mano che i coloni occupavano le terre…

Anche se nel Tennessee non riuscì a reclutare tribù, che qui erano legate ai bianchi da rapporti commerciali, ebbe miglior successo nel convincere la lega dei Creek del Mississippi e dell'Alabama a unirsi a lui. Parlando ai suoi compatrioti, Tecumseh diceva che dovevano prepararsi alla guerra contro i bianchi e che, quando i tempi fossero stati maturi, egli avrebbe battuto il piede

allora la terra avrebbe tremato, e questo sarebbe stato per le tribù il segnale per radunarsi e combattere. 

Se quei due fossero riusciti a unire le tribù politicamente, militarmente e socialmente, allora gli indiani avrebbero per la prima volta messo in campo un esercito che i bianchi difficilmente avrebbero potuto uguagliare numericamente…

Londra non aveva interesse a combattere contemporaneamente su due fronti; d'altro canto, gli inglesi in America fornivano alla Confederazione del bastone rosso armi che, scoperte a Prophetstown dagli uomini di Harrison, contribuirono alla definitiva rottura dei già problematici rapporti tra inglesi e americani. 

Le restrizioni della Gran Bretagna sulla libertà dei mari esacerbavano da anni gli americani; quando scoprirono che gli inglesi fornivano armi agli indiani, presero tutto ciò come un affronto verso i principi per cui i bianchi americani avevano lottato dai primi colpi di fucile sparati contro i nativi due secoli prima e, nel giugno 1812, dichiararono guerra. 

Tuttavia, le peggiori conseguenze riguardarono i nativi americani: duecento anni di sconfitte e perdite territoriali li avevano finalmente portati al punto di raggiungere l'unificazione, ma il sogno era sfumato in un batter d'occhio; la superiorità numerica e organizzativa che aveva permesso ai bianchi di batterli per due secoli, questa volta si rivelò una forza distruttrice. 

Un'alleanza indiana su vasta scala non venne più formata, e l'unico serio tentativo di unirsi per resistere ai bianchi fu quello che nel 1876 permise a Sioux e Cheyenne di sconfiggere le esigue forze del generale George Custer sul fiume Little Big Horn, e già allora era di gran lunga troppo tardi. Se Tecumseh fosse riuscito a tenere insieme la Confederazione del bastone rosso, tra gli Appalachi e il Mississippi si sarebbe certamente combattuta una guerra di grandi proporzioni. Probabilmente era già troppo tardi anche per lui, o forse no: 

a metà dicembre 1811, un terremoto scosse il Canada meridionale nella regione dei Grandi Laghi e fu avvertito fino a New Madrid, nel Missouri, dove il Mississippi fluì interamente in senso contrario. Un altro terremoto si verificò il 23 gennaio 1813, un terzo il 27 gennaio e un quarto il 13 febbraio. 

Considerando che Tecumseh aveva affermato che avrebbe fatto tremare la terra battendo il piede per dare a tutte le tribù il segnale della rivolta, forse sarebbe riuscito a creare un efficace movimento di resistenza…

Battaglia di Tippecanoe - 7 novembre 1811 Link

Il terremoto... questo s-conosciuto (Tartaria in crollo).

Un vero e proprio “virus”, è (stata) la compresenza dei “bianchi”. Qualcosa che arriva e fa tabula rasa di tutto quello che non si allinea. La vera “pandemia”. 

Sì, spesso sembra tutto un “film”. Deja-vu. O è già successo.

E a tal pro, ricordi quando gli “indiani” erano i cattivi? Nei film prima di “Balla coi lupi”, orientativamente. Erano i sempre “brutti, sporchi e cattivi”, loro. E i “cowboy” erano sempre i “belli, puliti e buoni”. 

John Wayne docet. 

Domanda: se intere generazioni vengono “educate” così, come “verranno su”? Retorica please. Come per il pubblico di Quark, che dagli anni ’80 non la smette più con la solita cantilena. Argh. Anche se il “problema” è il pubblico: 

se mancasse audience… 

E invece la “mummia” insiste, persiste, incide, invece di finire nel “dimenticatoio”.

Le battaglie americane con gli indiani tribali nel territorio del nord-ovest (l'area che si estende dall'Ohio al Wisconsin) e nel profondo sud (dal territorio del Mississippi alla Florida) sono il risultato della migrazione verso ovest dei coloni bianchi nelle terre dei nativi americani. Alcuni dei trattati che i funzionari americani e i capi indiani potrebbero aver concordato pacificamente potrebbero non essere stati rispettati o nemmeno conosciuti da innumerevoli altri indiani sulle stesse terre… 

Campagne militari di successo contro gli indiani hanno dato a Jackson e Harrison carriere politiche che hanno raggiunto il culmine con la vittoria della presidenza. La spinta al successo economico e i trattati… hanno indotto la maggior parte degli americani a considerare giustificato il trasferimento in queste terre indiane

Milioni di acri di terra andarono negli Stati Uniti dal 1790 al 1830. Per quegli indiani che rimasero, il Congresso e il presidente Jackson costrinsero la loro rimozione con l'Indian Removal Act e la forza militare per trasferirli, principalmente in Oklahoma. Migliaia di persone morirono in quel viaggio, che divenne noto come il Sentiero delle Lacrime.

Introduzione ai conflitti con le tribù dell’ovest e del sud (1811-1832) – Link

Un vero e proprio “peccato”. 

Tuttavia, non esiste ma c’è un altro aspetto propagandato: 

la ritenuta “saggezza” di questi popoli che mai decisero di unirsi, nonostante il grande pericolo a cui erano esposti sin da subito. 

Coi loro “capi o anziani” che si ricordano potenzialmente per quello che sono stati, anche se il “destino” dei loro popoli è andato diametralmente in posizione opposta

Ai “bianchi” piace vincere e poi “riconoscere il valore” altrui, perché rende più onore alla vittoria de noantri. E vedi bene che i cosiddetti Usa non hanno mai smesso di fare i cowboy

certo, ma in tutto il mondo. 

Essendo formati da persone originarie di tutto il mondo, è tutto il mondo il loro “naturale” affacciarsi. Gli viene facile, spontaneo, inevitabile. 

Laddove tutto fa pensare ad un unico corpo che si muove e, dunque, ad una “simulazione della vita”? 

Non è matematico, perché ti può essere fatto c®edere a/di tutto, se non ci sei ed esisti solamente. Se sei “tu” nell’AntiSistema. La “musica” è sempre quella, se non smetti mai di risuonarla. Come l'audience.

Se ci sono sempre musicanti. Individui che si prestano.

La politica energetica europea è decisa dagli Usa.

Che fosse anche una guerra economica l'avevamo capito da un bel pezzo, visto che gli Usa hanno osteggiato, in tutti questi anni, la realizzazione e messa in esercizio del gasdotto Nord Stream 2. Tant'è vero che basta guardare i dati sull'importazione di fonti energetiche che mostrano che dal 2017 acquistiamo Gpl dagli Usa, a caro prezzo, che arriva via nave in forma liquida e viene poi riportato allo stato gassoso attraverso alcuni impianti di rigassificazione presenti in Italia… 

L'attenzione sulle questioni energetiche europee da parte degli Usa, e la relativa loro ingerenza su questioni strategiche che impattano fortemente sulla vita delle popolazioni europee (non si è mai fatta strada l'ipotesi di una politica energetica europea comune agli stati membri), è notevolmente aumentata da quando gli Stati Uniti, attraverso la tecnica del “fracking”, sono passati dall'essere un paese in deficit di fonti energetiche - dunque importatori netti - ad una situazione di surplus della produzione rispetto al loro consumo, generando così la necessità di diventare esportatori di fonti energetiche. Per poterlo fare era necessario destabilizzare il mercato energetico e le relazioni Europa-Russia per poterci vendere il loro Gpl. 

Esattamente quello che sta succedendo in questi anni fino ad oggi…

10 marzo 2022 Francesco Rosario Aurino Link

I cowboy impazzano ovunque, avendo ridefinito il contesto mondiale a loro immagine e somiglianza. Qualcosa che allora puoi sempre auto decodificare sostanzialmente se ci sei

Dove “sta” allora il “problema”? 

Se non lo vedi nemmeno, il “problema” insiste come se non ci fosse domani.

Sempre

Anche se potenzialmente tutto ha la stessa valenza, quando qualcosa viene estratto da tale area ed inserito nel reale manifesto, assume un valore gerarchico, nella versione AntiSistema.

Whitehead: l'ascesa del fascismo globale e la fine del mondo come lo conosciamo.

Questo è il modo in cui finisce il mondo

Non con un botto, ma un piagnucolio”…

The Hollow Men - TS Eliot

Ci è voluta meno di una generazione perché le nostre libertà venissero erose e la struttura del Global Deep State fosse eretta, ampliata e radicata…

Sfortunatamente, le tattiche divide et impera del Governo stanno funzionando come un incantesimo

“Pensa globalmente, agisci localmente…”…

Se ci è rimasto qualche mezzo per contrastare il Governo nella sua marcia implacabile verso la dittatura assoluta, può spettare alle comunità e ai Governi locali di invalidare leggi, tattiche e politiche governative e aziendali che sono illegittime, eclatanti o palesemente incostituzionali.

11 marzo 2022 - John W. Whitehead Nisha Whitehead Link

In-somma:
c’è tutto (anche se per “te” non esiste). 

Dunque, intendi fare la stessafinedei nativi? Rimarrai sempre auto suddiviso e dunque imperato? Senza una unione d’intenti sostanziale, “niente

sarà sempre lo stess3 status quo a dominare la Terra. 

Il tutto passa dall’atteggiamento sostanziale, coerente, che incarni o rivesti.

Se sei Tu, da Te in Te per Te… l’AntiSistema viene trasceso. 

L’Oltre Orizzonte lo raggiungi (manifesti) in questo modus proprio o Tuo. È questo il “discorso”. Da che... pulpito? Sostanza.

“Fare…”. 

Che cosa? Bè: cosa ti sta più a cuore? Ecco. Ego? Ma no:

inizia dal “piccolo” che non è mai sostanzialmente tale, quanto piuttosto la “porta” che apre alla via altr3.

Dai.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-622
prospettivavita@gmail.com