venerdì 31 dicembre 2021

Le colonne.



Finalmente la vedono...”.

Don't Look Up

Molto “curioso (curioso davvero)” che, nel “film”, il primo lancio di navette “fallisca”, ritornando indietro (proprio come da “teoria della Terra piana”). Merito o colpa della “cupola”? Bah. Intanto, la “cometa” viene raggiunta dalle sonde iper tecnologiche del multimiliardario “suonato” Peter Isherwell, solo quando sono prossime all’atmosfera terrestre. 

Un caso? Come al solito, qua. No?
Ecco il processo alla rovescia.




Che dire, poi, di tutto il resto della trama: replica molto bene 1- lo stato di dissociazione mentale “occidentale” planetaria e 2- la “fine” che tocca, qualora 3- si prosegua su detto ramo inerziale del “tempo”, post “è già successo”. 

 

Fuochi d'artifizio.

 

Si direbbe, or dunque, che la diretta o lo “spettacolo” vada avanti altrove, mentre questo “treno” è diretto verso il crash o, chissà, al decadere giù dal bordo della Terra piatta (medioevo docet). 

Quando si dice, “buttarsi giù”, infatti?
Quando sei depresso. Ma, anche, quando sei de' coccio.

Quando le “cose” vanno male o, perlomeno, sembrano tali. Allora, come soppesare sostanzialmente la “news” che evidenzia la capacità tecnologica di alcuni f-attori internazionali (potenze), relativamente al potere di “influenzare il cervello delle persone” a distanza? 

Scempiaggini. Vero? Come puoi crederci. 

Ma certo: come inquadrare la “lucida follia” che si è abbattuta perlomeno nell’ultimo anno (2021) sulla Terra? Molto “meglio” è, ad onor del “vero”, far finta che sia in gioco della autentica intelligenza e credibilità scientifica. 

Non credi? 

Ad esempio, qualcosa di simile come lo puoi inquadrare, sostanzialmente?

Germania: “se accendi il riscaldamento, sostieni Putin…”…

L’idea è di ridurre i consumi del gas, limitando il riscaldamento, come riferito da alcuni internauti sui social, alle sole 2 ore serali.

29 dicembre 2021 Link

Avranno ragione detti “internauti”? 

E, nel “caso”, ti sembra una decisione (imposizione) ragionevole (soprattutto, in pieno inverno… in Germania)? Ormai lo scempio è pressoché servito in tavola = è diventato “normale”. E chi si oppone è una “spia” oppure è “pazzo”. 

Non c’è più spazio per pensare autonomamente e determinarsi oppure rimanere determinati. No; comanda la “voce del padrone”. Chi? Quale? Quella che il megafono Media provvede a spruzzare ovunque, insistentemente a più non posso. 

Il “cervello” è annacquato, dunque. 

Avvelenato, come “una volta” facevano coi pozzi d’acqua potabile. Il che ti fa “capire” quanto sia losca e desolata la capacità interpersonale di procurare tragedie a chi ha l’ardire di rimanere in Sé, da Sé, per Sé, seppure qua.

Dai: è la storia del mondo

Quella che va in onda da… bè, perlomeno da quando sei al mondo e, dunque, “ricordi”.

Araldo: non fermatevi, finché tutti i nemici di Dio non cadranno.

Felson: non ti sembra che Dio abbia troppi nemici?

Behman: anche essere suo amico non è facile

L'ultimo dei Templari (Season of the Witch)

In questo “film”, c’è - nel discorso finale della voce narrante - un riferimento a tutti coloro che sono morti, dimenticati, da eroi

Ecco: 

qualcosa di davvero significativo, piuttosto che la visione di detta “pellicola”. 

Qua, si dimentica troppo facilmente (così come “Dio” ha troppi… nemici: uhm…). La memoria è sempre troppo “corta”. E, ricordare… ricorda proprio “l’impagliare” una sedia (l’usare una corda per avvolgere o ri-cordare strutture portanti), al fine di essere in grado di sostenere le chiappe di chi la comprerà oppure si siederà “a gratis”. 

Perché tendi sempre ad auto resettarti, nel “tempo”?
Non dovresti... imparare sempre qualcosa?

Non sarà che... è come una sorta di gas soporifero? In effetti, una quantità più bassa di ossigeno nell’aria, qualcosa lo provoca. No? Se ritorni ai “film” di fantascienza, ad esempio… quando manca “aria” nell’abitacolo, che cosa succede ai membri dell’equipaggio? Sono sempre più “stanchi”, con la vista che si sdoppia ed il respiro che si affanna. 

Al fine, si siedono e si… “addormentano (per sempre)”. 

Ora, immagina la stessa scena che va in onda continuamente sulla Terra. Con le persone in modalità “risparmio” o stand-by, proprio perché manca loro “qualcosa”

non il denaro o il lavoro, però. Ci sei?
Proprio l'aria, poichè condizionata = artificiale.

Attraverso gli inquinanti, le Rivoluzioni Industriali che cosa hanno procurato al “clima (generale)”? Una riduzione della componente di base, ossigeno. Stanne certo. Ergo, ecco perché dimentichi (senza alcun’altra “necessità” di scomodare Haarp e compagnia “bella”). 

E... quando qualsiasi sia l’ordine, “tu” senti di dover ubbidire, che cosa significa. Quando ti spari dieci ore di fila in macchina, col motore acceso perché fa freddo, per farti “tamponare”, perché devi essere certo di non essere “infetto” al fine di poter aver diritto ad andare al veglione di capodanno, sic… dovresti proprio fartele due domande. Magari sei anche pluri sierato e con-vinto di averne tutto il diritto

Eppure, sei lì in coda, d’inverno, buttando via tutta la “tua” giornata. Per cosa?

Per poter sostenere che tutto ciò sia ancora “normale”.
Non è normale. Affatto.

Non so: mi sono già tirato fuori dal contesto generale, da cui continuo a prendere assoluta distanza, tuttavia… in quanto ad osservatore privilegiato o “superiore”, è davvero arduo “starti dietro” mentre s-ragioni persino logicamente. Eh sì: hai il cervello in panne o, almeno, in panico. E tutto fa brodo per “te”: 

anche se ti chiedessero di saltellare su una sola gamba per combattere il “virus”. 

Lo faresti: stanne certo che lo faresti, nel “tempo” = tutta la pazienza che ci vuole per averti anche su tale de-riva. 

Ci sono dati e stra-dati che lo dimostrano, ormai. Cosa? Che sei stralunato. No? Però viene più facile, spontaneo, accusare gli altri, sempre. Anche se reciti messa, la domenica. 

Anche se c®edi ma, non rammenti bene in che cosa o chi. Ah, vero: scusa. Nella scienza”. 

Ma ti rendi conto? 

Ci sei? Sei davvero serio quando te lo racconti? A distanza di un anno, ancora così sei messo? Il “siero” ha fallito, perché vince sul fronte che non accetti proprio di vedere: 

in quello ha avuto successo. Quale?
Shhh...

Quello desiderato proprio per “te”: per continuare ad averti tale e quale, per potenzialmente sempre, qua. No? 

Secondo il desiderata di quali “colonne”?

Boaz e Yakin.

Le due colonne, Jachim e Boaz, che segnano il confine iniziatico fra la terra e l'oltretomba, nella bozza di Rudolf Steiner ispirata al quarto sigillo dell'Apocalisse, tratta da Apocalyptic Seals (1907), dipinta da Clara Rettich con pastelli a olio su tela.

Boaz e Yakin, o anche Jachin… erano due colonne in rame, erette nel vestibolo del tempio di Salomone… Boaz (“in forza”) era la colonna di sinistra e Jachin (“Egli stabilirà fermamente”) era la colonna di destra. Le due colonne erano alte 18 cubiti… (circa 8 m) e avevano una circonferenza di 12 cubiti (circa 5,3 m). I capitelli, anch'essi di rame, erano alti 5 cubiti (circa 2,2 m) ed avevano la forma di un giglio. Erano decorati con dei reticolati attorno ai quali si avvolgevano due file di melagrane duecento in fila per ogni capitello. In totale colonne e capitelli raggiungevano i 23 cubiti di altezza (circa 10,2 m)… Le due colonne Jakin e Boaz sono un simbolo ricorrente nella massoneria e nell'architettura dei templi delle logge massoniche, secondo una tradizione che viene fatta risalire alla figura leggendaria di Hiram Abif, denominato “Figlio della Vedova”, e costruttore del Tempio di Salomone…

Link

Attenzione

spoiler (se non ha visto ancora il “film”, evita di leggere quello che c’è tra parentesi).

Boaz e Yakin… sono citate anche in Don't Look Up (sempre dal medesimo folle iper miliardario che comanda in toto, facendo fallire ogni piano alternativo mondiale, al fine di auto glorificare il proprio personaggio in maniera oltremodo imperitura, così come testimonia il finale del “film”, quando fugge a bordo di una nave spaziale insieme a gente della propria risma, sempre pronti a ritornarvi, oltre ventimila anni dopo, per… ricominciare da capo, con lo sfruttamento intensivo).

Ok: puoi ritornare a non solo leggere

Queste due “colonne” raffigurano sostanzialmente molto di più di… un ritrovamento storico o quello che ti hanno detto e allora “sai”. Queste due “colonne” sono un impianto tecnologico per la terra formazione della Terra, da cui ricavano continuatività

Qualcosa che ritrovi ovunque, simbolicamente ed in termini di ricordo architettonico. Infatti, il cosiddetto Tempio di Salomone è stato distrutto, nella “storia”. Perché? Perché aveva qualcosa di caratteristico e speciale o prezioso. E “film” come i Predatori dell’arca perduta ricordano ancora qualcosa, ad esempio. I “Templari”, si dice, che abbiano violato l’edificio e quanto di più “sacro (funzionale)” dovesse contenere… durante le “crociate”. Poi, l’edificio venne ricostruito ma, probabilmente, mancante di qualcosa (anche se fu ancora distrutto, più che altro questa volta a livello simbolico = per ciò che ricordava ai “fedeli”, ma non aveva più in sé, nelle proprie “corde”). 

Allora, è proprio la cosiddetta evoluzione scientifica, quando diventa tecnologica, a cancellare dal “cervello” la possibilità che “una volta” ci fosse più conoscenza di oggi. E da tale prospettiva puoi meglio inquadrare la “necessità” di sviluppare una teoria evoluzionistica lineare, che non prendesse assolutamente in logica la possibilità di essere, addirittura, involuti rispetto a “prima” o ieri. 

Perché della Grande Tartaria si è cancellato tutto, mentre hanno permesso la nozione dei grandi imperi canonici; ad esempio, sumero, egizio, greco, romano, etc. etc. etc.? 

Il “sospetto” è che 1- la Grande Tartaria fosse troppo “vicina nel tempo” per essere ancora ricordata e 2- la sua portata sia oltremodo sensibile = in grado di far vacillare tutto il castello di carte messo in piedi usualmente.

Perché? 

Bè, se gli edifici “pazzeschi” che sono in tutto il mondo, fossero imputati ad un impero planetario ancora in vigore sino a metà dell’800 del secolo scorso (non identificabile con nessun altro “impero” ricordato da tutte le enciclopedie mondiali attuali)… volendo ancora sostenere la “teoria” di Darwin, come te lo spiegheresti, soprattutto se venissi a conoscenza che il livello tecnologico conosciuto fosse superiore a quello odierno? 

Se quegli “edifici” fossero stati, in origine, delle centrali energetiche per la free energy? Se una chiesa non è tale, bensì, è un accumulatore di energia elettromagnetica o al plasma, ed il campanile è l’equivalente di un condensatore? 

Così come il “battistero” è una batteria. Bah

Sai Darwin che fine farebbe, all’istante? Il “grande reset” si abbatte ciclicamente nel “tempo”. Ergo, “è già successo” più e più volte, forse a seguito di sconvolgimenti ciclici naturali? Può essere, ma per concepirne la portata sostanziale, allora dovresti proprio affidarti al modello della Terra piana, con cotanto di “cupola” e dunque sospettando di una tecnologia che regola la vita o la sopravvivenza all’interno della struttura che, a questo punto, potrebbe anche avere dei meccanismi temporizzati di s-carico della cosiddetta “energia”. 

Ecco l’I_Ambiente, allora. 

Ovvero, la meccanica governata dall’anima tecnologica o IA, che sottintende o replica l’im-possibilità (il potenziale contemporaneo) dello “spirito”. Quando pensi all’800, del secolo scorso, ti vengono in mente strutture meccaniche, pesanti, che ruotano ancora attorno alle “scoperte” di Leonardo:

leve, molle, prese, viti senza fine, etc. 

E questa è la prassi, qua. Qualcosa che ti rivela la verità, attraverso la “verità”. Perché ne sono certo? Perché negli ultimi due anni, questo potere è uscito allo scoperto e ti ha raccontato una marea di fesserie, motivo per cui “ora”, se ci sei ancora, è molto più probabile che la verità ti si avvicini ribaltando completamente ogni “verità” ufficialmente avio diffusa attraverso i Media

E lalegge.

Il termine “probabile” te la dice tutta, relativamente al fatto che puoi persino ricorrere alla logica dell’intelligenza, nonostante sia “tu”, qua: 

alle prese con un mix di sostanze liberate nell’aria e dunque nel corpo, che ti hanno ed auto decretano quello che devi pensare, immaginare e dunque realizzare. 

Come già anche per il “virus”.

TE sei “te”, qua. Rammentalo sempre, sino a rompere questa maledizione od incanto o... indugio (piano, strategia, programma, decisione, etc.). 

Il 2022 (o quello che è, davvero) arriva carico proprio di questo enorme potenziale: come una bomba con la miccia accesa, promette di – comunque – far saltare tutto. 

O in un senso, oppure nell’altro. 

Quindi, non hai proprio scelta, questa volta: o luce o tenebra. Entrambe nella versione full o totale. Senza più alcuna degradazione o sfumatura. Ti becchi una volta per tutte, la versione reale che si manifesterà. E, bada bene, potresti anche “decidere” di rimanere inerziale per sempre (rivediti lo schemino), sino al “crash”:

per sempre sino a… = un paradosso in sé, ma qualcosa che funziona comunque.

Sino a quando non prenderai atto e non si prenderà atto che la “origine” che ospita gli individui è… artificiale (non impazzendo qualora lo si ammettesse), come la “creazione”, di conseguenza la mente sarà sempre “tua”, perché escludendo le colonne portanti più probabili… tenderai ad auto esplorare tutto nella modalitàtutto”, come avendo davanti agli occhi la verità ma, “non ci posso credere”. 

Dunque, “non ci credo”.

E allora, “non vedo, non sento, non parlo”. Da cui, l’auto dimenticare e dunque il reset ciclico e non di certo episodico. Ecco a cosa porta e comporta un simile atteggiamento. Mentre se sei sostanziale, riavvolgi il nastro, potendolo “riascoltare con calma”. 

Al 2022, allora

a questo “spazio” di potenziale che si apre sul “futuro”. 

Comunque sia, “sarà un successo”; nel senso che verrà rimarcato il momento di “è già successo” o… futuro, destino, orbita, etc. Qualcosa che diventerà “le nuove colonne portanti dell’universo conosciuto o c®eduto possibile”. 

Non “nel bene o nel male” bensì… “così sia”. 

La partita è aperta; punta allora: rien ne va plus. Cosa decidi, viene dopo al decidere, auto decidendoti (finalmente). Ecco il potenziale del nuovo anno.

Sei al bivio, questa volta, ancora una volta: 

se scegli fra… sarà una cosa; se deciderai di… sarà un’altra. 

L’origine artificiale dovrebbe proprio spingerti sostanzialmente a tagliare ogni ponte con il “passato”, perché non ti puoi più af-fidare alla storia (deviata). Mentre il passato giace da qualche p-arte, assolutamente inviolato = “solo” da auto ricordare o, meglio, “vedere = sentire”. 

Tutto è verità. Sempre. Nonostante l’artifizio. 

Proprio perché l’Ambiente è anche memoria: e lo è per poter funzionare. Ergo: è cosa buona è giusta, anche se non ha alcun “segno”...

non è male, non è bene. È memoria. E “basta”. 

Ciò significa che il proseguo della vicenda ce l’hai sempre tra le mani, nelle tue corde, in TE, a livello di potenziale contemporaneo. Nonostante “tutto” e seppure qua. 

“Fai…” attenzione or dunque a come tratta (d’assieme, la società) ad esempio gli animali. Come li tratta? Ecco. Appunto.

Ci sei? 

Perché a “te” dovrebbe toccare un compresente diverso, sostanzialmente? Se tutto fa brodo… Ci sei? È “uno e uno che fa due”. Perché a loro sì e a “te”, no? 

Te pare? L'accendi(amo)?

Questa è frattalità espansa o, se preferisci, l’ad immagine e somiglianza. Auto caratteristica ambientale che (ti) ricorda sempre tutto, perché ha una memoria di “ferro”, guarda non caso: 

ecco il traporto verso l’800 e la Grande Tartaria. 

Dai: ce la si può “Fare…”. È tutto in una singolare particella: 

deciderti (atteggiamento).

Basta con sta storia.


Nessun uomo al mondo più di me ha ucciso in nome di Dio. Un Dio benevolo non chiederebbe tanto agli uomini…”.

La stagione della strega

Rompi l’incantesimo delle colonne portanti: 

la “nebbia” che hai nel cervello. 

Fai sorgere il Sole, una volta per tutte, oltre a qualsiasi spunto duale di notte e giorno. 

È il 2022: sveglia!

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-573
prospettivavita@gmail.com