mercoledì 22 dicembre 2021

Predicare e razzolare.



Hai già vinto, lo giuro. E non ti possono fare più niente...”.

Sogna ragazzo sogna – Roberto Vecchioni

Chiudi gli occhi...

e credi solo a quel che vedi dentro.

Stringi i pugni...

non lasciargliela vinta neanche un momento

Non lasciarlo solo contro questo mondo

non lasciarlo andare sogna fino in fondo.

Fallo pure Tu

Non cambiare un verso della tua canzone

non lasciare un treno fermo alla stazione…

Hai già vinto, lo giuro

e non ti possono fare più niente…

Nel Bollettino del 21 dicembre 2021 ho agganciato il video, in questione. Lo conoscevo e mi è “ritornato in mente”, commuovendomi davvero. Poi, ho trovato in Rete il “pensiero” della stessa persona relativamente al “siero” e, sic, non si discosta da quello degli zombie. 

Quindi, come inquadrare il testo di questa stupenda “poesia”?
Di cotanta arte. Uhm

Buttare via tutto nel “cestino”? Far finta di niente? Ignorare bellamente. Oppure… tenere il buono che comunque sia, chiunque può sempre manifestare? 

Sarà “radioattiva” tale opera, dato che il relativo “creatore” lo è? Buttare tutto alle ortiche cosa significa? Comportarsi nello stesso modo, sostanzialmente. 

A me, personalmente, “è già successo” ad esempio con Piero Pelù (la Piera). La musica dei Litfiba la trovo eccezionale (soprattutto la prima). Ma al solo pensiero di come si sia comportato il tizio, bè… mi vien da vomitare, sinceramente. Tuttavia, la musica rimane tale, a prescindere. Il che comporta, ovvio, che da me non riceverà mai un euro né una “bella parola”… ma questo non comporterà che la relativa musica venga annichilita per sempre, perlomeno in me. 

Questo no. Anche se non sarà come prima. 

Queste persone si sono manifestate od auto dimostrate per quello che sono, nella miseria di ciò che rimane. La coerenza deve sempre essere tale, rispetto a quello che si è pronunziato sin dal primo giorno, attraverso messaggi che hanno raggiunto il pubblico. E, purtroppo per tutt3, tra ciò che hanno proferito e quello che in questo biennio hanno ribadito, ne passa di “acqua sotto ai ponti” = in-coerenza, alias, coerentemente con un pensiero interno che a quanto pare non hanno mai veramente reso pubblico, se non “ora” attraverso interviste probabilmente mai tanto vere, essendosi manifestati nella paura di… perdere tutto quello che hanno guadagnato nella loro carriera. 

Ergo, lavorando (per denaro, privilegi, etc.) invece chealtro

 

Recitando ad hoc e dunque venendo meno rispetto alla purezza del loro messaggio originale. Ben venga allora questo periodo, che ha messo a nudo tutto quanto, proprio come in guerra “viene fuori” l’infamia o il valore più totale: 

rapporti fra simili che si forgiano nell’assoluto, che si scolpiscono nella roccia, che si stampano una volta per tutte fra coloro che l’hanno vissuta, comprovata e testimoniata sul campo (non importa se di guerra, perché anche fra famiglie è - stato - uguale). 

 


Ora, venire a conoscenza del “come la pensa il tal personaggio famoso a proposito del siero”, ti dice tutto ma proprio tutto di costoro. Non che il “prossimo” sia diverso, per carità. Tuttavia, costoro che sono “famosi” lo sono ad angolo giro e, quindi, ne pagano onori ma anche oneri (soprattutto adesso). 

La differenza la fa il pubblico, però:
Te o “te”, qua. 

Nonostante la pochezza d’animo di chi, comunque, insisterà a scrivere e cantare “poesia”, che cosa deciderai relativamente a costoro? “Niente”, come al solito. Nel senso che “non fare niente è, sempre e comunque, fare qualcosa = scegliere (lasciamo perdere il decidere)”. 

Sei troppo buono? 

Per favore: sei semplicemente “te” o, meglio, un essere che esiste ma non c’è. E a questi, allora, andrà sempre bene, impoverendo continuamente il campo sferico manifesto, qua. Purtroppo è così.

Il “giudizio universale” rappresenta un processo di purezza (coerenza) sostanziale, oppure qualcosa di… religioso-spirituale o “giusto” lato “divinità”? 

Bah. IO ho già deciso perché è talmente evidente, se sei sostanziale. Di fronte a ciò, non potrò che “mandare a quel paese” chiunque si azzarderà a proferir parola o azione. 

Cioè, “mandare a…” significa disintegrare ciò che osa innalzarsi rispetto alla mia manifestazione. Laddove, disintegrare è rendere inutile come una fotografia caduta dietro al mobile e dimenticata per sempre. Sì, lo “vedrai” sempre più spesso, ormai: 

l’atteggiamento sostanziale è una sfera giurisdizionale che si espande, oltre ad essere itinerante = ammantare costantemente il proprio centro portante (relatività = assolutezza). 

IO mi porto dietro tutto questo, perché sono IO stesso che sfericamente mi auto realizzo

Giudizio? Perchè non cresci

Qualcosa che molte ottave più “sotto” viene scambiato per ego o superbia, perché 1- ci si dimentica di cosa significa e 2- così viene definito, qua, dalla società che s-ragiona gerarchicamente o, meglio, che dipende da un volere altrui. 

 


Non sei, forse, un dipendente... nella routine quotidiana di ogni “nuovo” giorno? Tutto te lo fa presagire, ricordare, appuntare, etc. Eppure continui sempre a c®ederti ben altro: chissà mai perché. Vero

Non a caso sei comunque, sempre dotato di potenziale contemporaneo. 

Il tuo potenziale massimo: l'in-de-finito a cui rinunci continuamente. 

Ecco le direzioni che prendono le “tue” forze e “decisioni (scelte)”, qua. Ecco cosa ti succede continuamente, dal momento in cui non ci sei ma esisti per un modello sociale che ti inquadra in quanto ad asset o “valore” proprio, nonostante tutto quello che puoi o riesci a “pensare”. 

Ma ti pare che possa davvero avere valenza superiore qualsiasi tipo di contrattoche hai firmato in qualsiasi momento della manifestazione in vita, qua? Davvero ci c®edi? Come può un vincolo contrattuale fermare una Stella

Come può un essere divino venir ingabbiato da una invenzione trappola

Semplicemente non lo può fare. 

Però ci proverà, perché dipende da Te. 

Per questo sei diventato “te”. Ci sei? Per questo si “parla” sempre di… risveglio. Certo, perché se ritorni in Te, da Te, per Te, bè… è finita per qualsiasi loscaggine messa in atto approfittandosi di questa “tua” mancanza o distratta compresenza. 

Dunque, anche c®edere a tutto il discorso auto determinazione comporta il relativo ristagno nelle regole decise e descritte da chissà mai chi o cosa. La decisione è sempre la Tua. Quando ti scrolli via tutto questo, non c’è niente che ti può trattenere

niente, nulla, nessuno. Nemmeno il tutto.

Figurati se basta una o più “firme” su un pezzo di carta o col sangue o per una sentenza della Corte Internazionale de sto c… 

Ti hanno tratto in inganno: tutto qua

Non eri Tu ma “tu”, ergoecco il dolo e dunque il disonore

Ti basta darti la scossa, definitivamente, per… liberarti da tutto ciò. Sei in un ginepraio che comunque ti muovi fai un “danno”, sì ma a cosa/chi? Allo status quo, ch’è una montagna di rifiuti. Sì, perché per ordire una cosa simile allora devi essere proprio un rifiuto cosmico esistenziale. 

Qualcosa o qualcuno che ha fallito in tutto. 

Una sorta di essere che, diversamente, avrebbe potuto chiedere aiuto piuttosto che espandere sugli altri il proprio dramma. No? Sarebbe stato nobile e coerente: si sbaglia per ritornare a crescere

Diversamente, rispetto al rendere il cosiddetto “universo” un pantano a propria immagine e somiglianza. 

Ecco “Dio”, allora. Trovi? La deriva.

E la paura per/di questo, che ispira tutto quanto a comportarsi analogamente per auto dissolvenza del Sé, nel “sé”

La vedi la differenza di potenziale? 

È micidiale: vs “sé”. Con la “esse” minuscola e fra virgolette. Che tristezza. Tu che sei dotato del potenziale massimo, ti c®edi “tu”, che rimani quello che altri hanno preferito lasciarti. 

Briciole di Te, che qualcuno si “inala” continuamente, supponendo di non esserne capace. La loro paura diventa la “tua” ed attacca proprio perché sei diventato “te”

Li dovresti ringraziare? Per un attimo: sii serio.

Ora, che nonostante tutto “hai già vinto” perché “è già successo” (e te lo dice anche Vecchioni, che predica bene ma razzola male). Ecco cosa devi “prendere” da qualsiasi situazione: 

il “predicare bene”, a prescindere, è sempre verità (nonostante il razzolare male, che funge da interferenza della verità). 

Questo perché l’ambiente funziona così, essendo anche memoria (significato, verità, esperienza) e... chiunque si approfitta di qualcuno, lo deve rendere noto, sostanzialmente, pena qualcosa che sfugge ma, a quanto pare, non è proprio edificante. 

Allora, predica bene proprio per questo motivo (primario), mente razzola male per un altro (di ordine secondario). 

Sai… aspettati di tutto da questa “bestia morente”. 

Tipo? Allora: 

dopo e-venti sempre più planetari come lo “sbarco sulla Luna”, l’11 settembre 2001 e “virus, pandemia, vaccino”, che altro?

L’arrivo degli “alieni”: sì?

Quale più grande manifestazione planetaria puoi immaginare, ora, qua? Gli extraterrestri. Con le tecnologie in ballo, anche tale simulazione è ormai a portata di mano. Una sorta di guardare ma non toccare

qualcosa che avrebbe un impatto devastante, in termini di c®edo. 

Non ti stanno forse dicendo che “la normalità di prima non ritornerà mai più”? Già. Ma, ecco come ti inserisci Tu nella vicenda

certo che non ritornerà più, perché avete già perso”. 

Gira sempre tutto a favor della verità ambientale: anche quando “ma è im-possibile”. Ecco perché non te ne devi manco accorgere. Perché deve essere “normale”. Perché sei “te”, qua. Allora inverti il giro del fumo

auto ricorda(ti), di Te, da Te, in Te, per Te.
La verità non è tua, sei Te.

Tutto il resto non esiste, ma c’è quello che decidi Tu. Hai paura di essere come loro? Ma no: ognuno che e-legge è un Tu. Ok? 

Ognuno = potenziale contemporaneo. 

Tutti Re, insomma. Una società di Re, senza alcun altro grado di “valore”. Senza “superiori”. Con nessuno in grado di avere la meglio su chicchessia, non importa l’età che ha. Un neonato, anzi, da questo punto di sospensione è il più potente, anche se in una società di tutti Re, tutti sono Re e basta, a prescindere ed anzitempo. 

Ah: che brezza fresca e calda assieme.

Giusta. Quello che riflette alla perfezione il “momentum”: ciò ch’è perfetto (momento) e che si fissa per sempre (momentum). Sì, sembra un incanto e forse lo è ma quello che conta è che lo hai deciso Tu e ti va bene perché riguarda “solo” Te, senza dar fastidio a nessuno, niente, nulla. In perfetta pace, armonia, serenità (status quo IO)

Lì “dentro” sei Tu, Dio. 

Al di fuori rimani tale ma in coerenza con chiunque altro, ch’è come Te: pari = nel rispetto dell’uno

Un Bollettino strano? “Fai…” Tu. 

IO così ho deciso, e, va bene. Se a Te dispiace, da Te vigerà altro. Con l’ambiente che monitora tutto, essendo legge, strumento, memoria = sempre pronto a dare “lezioni esistenziali” all’occorrenza. 

Dalla Terra non esce e non entra nessuno, avendo un compito: 

gli “alieni” semmai apparissero, saranno sempre luci nel cielo o miraggi tecnologici magari interattivi, sì ma… prova a scambiarci due parole, sostanzialmente

Quella sarà IA, ch’è cosa ben diversa. 

Più che di alieni si tratta di alienati: sì, “tu” e compagnia cantante. 

Allineati. Hai presentestringete i ranghi. Ecco.

Puoi davvero giungere al punto di aver già vinto e neanche rendertene conto? Certo: a quanti è capitato di vincere alla lotteria ma dimenticarsi di andare a riscuotere la vincita?

A quanto pare, continua a succedere, anche se non conosci nessuno di così tanto… fesso: non è successo nemmeno a “te”, per la verità. Uhm

le vincite si trasformano in paura; paura che lo venga a sapere il fisco, la gente, gli “amici”, i ladri, la mafia, etc. 

Bah: bella roba. E anche in quel “caso”, non ritornerà mai più la “normalità” precedente. Nel bene o nel male. 

Allora che aspetti? 

Se aspetti sei alla mercé altrui: “Fai…”. Decidi(ti). Auto ricorda(ti). E ricorda: 

non esiste che una qualsiasi “firma” ti vincoli. 

Non è quel contratto a farlo, bensì e la paura che hai di quel contratto. Ti verranno a prendere? Tu fucileranno? Ti sbatteranno in galera? Ti porteranno via tutto? 

È sempre paura. 

Non è legge, giustizia o verità. Decidono altri per “te”. Ma se sei Te… Ah, che bellezza

Potresti anche morire, ma chi se ne frega. 

Sai che soddisfazione? E se manifestandoti in quanto tale ritornassi in grado di… essere inattaccabile? Saresti sorpreso, eppure sarebbe qualcosa che non ha prezzo, davvero

Il momento migliore della tua vita, seppure qua. 

Bruciare dentro e fuori, senza reazioni a catena e senza pericolo per alcunché. Un Dio-Re. Apriresti la “porta”, la via per tutti, ad immagine e somiglianza. E, qua, non sarebbe mai più come “prima”, senza dunque scappare via o “ascendere”, etc. etc. etc.

Predicare bene e razzolare bene è il top, poiché sei in coerenza, sempre. La sferica sostanza capace di tutto… 

Immaginati tale. Altro che “crisi”.

Hai già vinto, lo giuro. E non ti possono fare più niente...”.

Roberto Vecchioni

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2021
Bollettino numero 10-566
prospettivavita@gmail.com