mercoledì 26 agosto 2020

Come sei messo.



Non mi fido di te. Mi fido dell’opinione che ho di te…”.
Ozark
L’opinione sembra qualcosa che proviene dall’interno, rispetto a ciò che si percepisce dell’esterno. 
Perché sembra
Perché può essere condizionata e, dunque, auto condizionante. 
Del resto, l’apparenza può anche ingannare. 
Quante volte puoi essere dentro a qualcosa? Sostanzialmente, una volta. Diversamente, infinite volte.
A proposito di “dentro”, secondo te esiste un dentro, rispetto a te (corpo mente “anima”)? 
Sì; puoi giungere a determinare un dentro relativamente a tutto quello che sta dentro, in termini di ossa, muscoli, organi, materiale organico, etc. Ma, di più, c’è anche dell’interno in termini di spazio, di vuoto? 
Ovvero, nella testa è tutto pieno di organi ed ingranaggi vari, oppure… c’è del posto utile anche per eventuali “ragnatele”?
Dentro, si può depositare la “polvere”? 
Esiste il modo, ad esempio, per un qualche tipo di essere vivente o animaletto, di entrarti dentro attraverso qualche cavità (naso, orecchie, etc.) e sopravvivere “lì”, come se fosse un solaio ombroso, un angolo tra pareti e soffitto, una porzione di una cantina, etc.? 
È forte ed utile (creativo, liberatorio, confacente “spazio” in più) immaginare, dunque, che il dentro (corporale, mentale, animico) abbia anche un dentro fisico, liberamente attrezzabile, usufruibile, abbordabile, arredabile, conquistabile, etc. 
Un esercizio come questo, comporta non linearità dell’atteggiamento, poiché va Oltre al “normale” sondare il “rilievo delle cose”. 
Il dentro è quindi molteplice. 
Ergo: 
è come se un organismo “umano” avesse una sorta di doppiofondo. 
E, sai, usualmente (nell’Anti-Sistema) a che serve un simile “ripostiglio”? 
A rivelare (celare, nascondere) oggetti che, nel “caso” in questione, possono essere anche dematerializzati, allorquando tale “spazio fisico interiore” diventa “spazio digitale interiore”. 
Laddove, per “digitale” si deve intendere qualcosa avente le fattezze ed il livello di servizio, ad esempio, del cloud, della Rete, di Internet, di qualsiasi criptomoneta o, infine, persino della democrazia o della “democrazia”, etc. etc. etc. 
Che cosa ci puoi nascondere “dentro” = a che cosa serve.
Lo spazio interiore è un vuoto? 
No. Ha un senso. 
Può servire per essere riempito con altro, ad ogni livello del “dentro”. Dal fisico al “digitale”, quale differenza sostanziale non esiste ma c’è? 
Nessuna. 
L’informazione si ripercuote, si trasmette, viene riflessa.
Quindi, quale differenza puoi ritrovare tra, ad esempio, il comportamento di ogni s-oggetto tecnologico (dispositivi ormai comunicanti wireless e comandabili da remoto, non localmente, ubiquamente, in leva) ed il “parco” organismi sopravviventi in carne ed ossa? 
Sostanzialmente? Nessuna
È per questo che nell’Anti-Sistema conta solo il “di fatto”. 
Eppure, nelle “grandi” decisioni, chi decide lo “Fa…” sostanzialmente, perlomeno in sede inconfessabile al “prossimo”. 
Una caratteristica che trasuda, però, attraverso libri, pubblicazioni, interviste, citazioni, etc. dal momento in cui quando chi accetta di divenire per qualche momento un “originale” personaggio pubblico, lo fa a discapito veramente della propria “privacy” che, di più, è il “Modo di Fare…” interno, interiore, dentro al dentro del dentro o “anima (programmazione)”… 
Non esiste; c’è… or dunque, un livello (in) “ombra”. 
Qualcosa che puoi ricordare ma non capire e che, di conseguenza, se la versione dell’ambiente manifesto è Anti-Sistemica andrà da sé, in onda, proprio il tentativo continuo di “capire” in luogo del ricordare, ch’è il ritrovare ciò (chi) “è già successo” e allora continua a succedere.
Se un corpo asteroidale di pochi centimetri è caduto al suolo, aprendo una voragine dal diametro abnorme, rispetto alla fisica che lo componeva... immagina cosa può scatenare un oggetto spaziale di qualche metro o di qualche chilometro. 
Effetti derivanti che diverrebbero epocali. Ergo?
Il significato, che sfugge, è la chiave per l’interpretazione (auto decodifica) del “codice (ambientale)”.
Infatti, cosa (chi) significa “è già successo” e continua a succedere = ritorna all’esempio “astrale” precedente.
Un s-oggetto che “ac-cade al suolo”, diventa l'essere “è già successo”, ed ogni conseguenza (ad ogni livello) diventa la continuazione del medesimo “fenomeno”.
Causa effetto? Non solo. Di più:
ragione fondamentale
causa effetto.
Che puoi fare slittare sostanzialmente in:
causa (ragione fondamentale)
effetto (causa effetto).
Anche se lo schemino logico più rilevante è tale:
ragione fondamentale
causa
effetto…
Con “te” che tieni in considerazione (“parti”) dall’effetto ed al limite (al massimo) giungi alla “causa” che è già post ragione fondamentale o “lato” sostanziale di ogni accaduto o accadimento che, di conseguenza, va a delineare e permette che il vertice sia distaccato dal resto dell’edificio emergente o stabile seppure “apparente”, essendo una versione reale manifesta es-tratta dal bacino inesauribile del potenziale contemporaneo.
L’Anti-Sistema, dunque, è uno scenario stabilizzato (attraverso il “moderno” paradigma o stile di vita o moda) “dentro” al potenziale, che prevede in sé ogni sorta di im-possibile realtà, da scegliere, preferire, “editare”, etc. e poi rendere manifesta nel reale, realmente.
Non ti chiedi quale sia la “radice” insistente fra:
realtà, reale e Re o Casa Reale?
L’essere (dal) proprio punto di sospensione “Fa…” di te un Re. 
Qualcosa che vale per chiunque, contemporaneamente a prescindere, però. 
Quindi, che cosa (chi) “è già successo” sulla Terra, fra consimili Reali o auto sovrani di sé? 
Perché c’è “ora” gerarchia, nonostante l’apparente coltre di “democrazia”? 
Che cosa (chi) continua ad auto succedersi? 
In Terra c’è un “dentro” che non corrisponde al centro fisico del pianeta;
il dentro definisce la possibilità di abitare la Terra non linearmente, ma anche di poter predisporne ogni “contenuto”, in maniera appunto non evidente, per questioni che rientrano in un ordine di “sicurezza”. 
Così come le “forze dell’ordine” credi che proteggano te da chi ti può potenzialmente rubare “tutto” o invadere e conquistare (possedere), oppure
Analogamente, che possono “servire” proprio chi si è preoccupato sostanzialmente di intortare tutto “di fatto”.
Una contemporaneità che difficilmente puoi mettere alla prova, soprattutto in “tempi di pace”.
No?
Eppure, ci sono stati “tempi di guerra”, di rivoluzione, di rivolte sociali e di lotte fratricide, di guerra “civile”, etc. Ma… non ricordi più niente, perché sono troppo “distanti” per riuscire a fartene qualcosa, “di fatto”. 
Certo. Però, sostanzialmente?
Questo lo puoi ancora (sempre) “Fare…”. In che modo?
Informandoti e poi mettendoci soprattutto del tuo. Alias:
analizzando dati “di fatto” alla luce sostanziale del loro “del tutto intatto” significato, ch’è a prova di rivelazione Anti-Sistemica, se tu sei e rimani tu, attraverso atteggiamento sostanziale, in coerenza anziché in gerarchia.
Qualcosa che può anche far “male”. Motivo per cui… “ma no, meglio lasciar perdere, meglio non sapere…”. Vero?
L’equazione logica che hai “dentro” è sempre tale:
chi me lo fa fare? Perché proprio io? Ma sì… chissenefrega…”. Poi, pensi sempre di futuro e di bene della prole. Wow...
Hai sempre troppo da “perdere” e talmente poco da “prendere” che il giogo non vale la candela
Ecco a “cosa” serve, allora, tutta la “logica” che ti è stata, guarda non caso, in-segnata sin dai “tempi” non sospetti.
Ecco il “di fatto”. Ed ecco anche il sostanziale, che albeggia o cincischia “grazie a te”. Anche se c’è sempre…
Allora, quanti livello di dentro riesci a scorgere e quanto non esistono ma ci sono?
Tanti “quanto basta”. Per “Far…” che? 
Di tutto e soprattutto di più (non linearmente).
Nel corpo c’è il dentro:
inteso come organi ed ogni componente interna
inteso come pensieri, emozioni, intenzioni, etc.
inteso come spazio o vuoto disponibile
inteso come in conscio o nel conscio (che quindi costituisce un altro livello di “dentro al dentro”), etc. etc. etc.
Non è mai finita, allora
Bè… vedi un po’ come stanno continuamente spaccando il capello in quattro, a livello scientifico e… non è mai finita.
Allora, è il significato che funge da chiave per la transcodifica ambientale del… significato. 
Non si scappa da “lì”. 
Oppure, ci puoi continuamente girare intorno o “dentro”, incessantemente, a tale situazione.
Ecco l’Anti-Sistema
Una concettualizzazione di parte, che diventa luogo comune per chi ne rimane come all’ombra, credendo che sia “normale” poiché (visto che) la Terra gira attorno al Sole e quindi il ciclo dominante è quello, appunto, del “luce in ombra”. 
In tale modo le caratteristiche del territorio, anche se “celeste”, possono prestarsi alla strategia di chi non esiste ma c’è?
Ecco ancora la consolidata apparenza. Il concetto di fenotipo esteso frattale espanso, indica proprio il contrario. Ossia:
che è il territorio (ambiente) a conformarsi alla strategia eco-dominante.
In che modo? Non linearmente, rispetto a quella “linearità (o logica)” auto imperante “dentro” a qualcosa che ha un senso unico sostanziale di percorrenza, lettura, decodifica, significato, verità, memoria, esperienza, etc.
Gli Usa sembrano una scrofa. O un animale da laboratorio...
Questo prevede che l’ambiente sia ri/de programmabile indefinitamente. Perché? Perché l’ambiente non rientra nel contesto dell’obsolescenza programmata, essendo “venuto” prima dell’intenzione industriale che, tuttavia, indica una caratteristica ed una compresenza molto più vetusta e dunque anticipatoria. Allora?
C’è come una contemporaneità del segnale portante in Terra, versione Anti-Sistema. Lo puoi “vedere, ad esempio tra:
foresta amazzonica (ciò che ne rimane)
vs
ogni foresta “sostenibile”.
Ovvero, nel sostanziale fatto che oggidì una foresta abbia “bisogno” di cure, mentre anzitempo una foresta era una foresta e stop. Il che significa:
c’era una volta…” un certo tipo di equilibrio, che “oggi” è cambiato.
Ergo:
“è già successo” e continua a succedere
da un in-certo momento in poi, ad auto accon-discendere.
Qualcosa checapisci”, però, nella sola lingua dei disastrinaturali”. 
Ad esempio, un fortissimo terremoto ha sconquassato il tal impero, auto comportando la fine di tale “cultura” e dando inizio a qualcosa d’altro? Bene.
Questo lo comprendi logicamente e dunque tendi ad auto accettarlo, facendotene una opinione che ti è entrata, però, sin da prima “dentro”.
Mentre, se sempre tale principio lo applichi sostanzialmente… ecco ilproblema”:
non lo puoi accettare, perché non corrisponde alla cosiddetta opinione pubblica, che esiste ma non c’è, corrispondendo proprio sostanzialmente ad altro.
Accettare tale versione delle “cose”, infatti comporterebbe la “fine di questa versione del mondo” o realtà manifesta. Non credi? 
Certo che no, se sempre “di fatto” continui a ragionare…
Osserva il modo in cui ti in-formi, usualmente nell’Anti-Sistema.
Flavio Briatore ricoverato per coronavirus: le sue condizioni sono serie
Ecco il comunicato dell'Ansa sulle condizioni di Briatore:
Le condizioni di Flavio Briatore sono assolutamente stabili e buone e lo stesso tiene a ringraziare per le tante manifestazioni di affetto e interesse alla sua salute ricevute in queste ore. Il presente comunicato per informare che Flavio Briatore domenica sera, accusando leggera febbre e sintomi di spossatezza, si è recato all'Ospedale San Raffaele di Milano per un controllo. L'imprenditore è stato ricoverato, è stato sottoposto a un check-up generale e resta sotto controllo medico”.
25 agosto 2020 Link
Titolo (che attira la “tua” attenzione):
le sue condizioni sono serie
Contenuto (che fa a botte col titolo ma aitè è troppo tardi):
le condizioni... sono assolutamente stabili e buone
Che cosa ti succede, “dentro”, ogni volta che la “tua” mente analizza e viene colpita da un simile guazzabuglio che non sembra nemmeno un pericolo sostanziale?
Ogni volta continua a succedere come una sorta di “distacco” o di auto distacco
Tra chi e cosa? Tra cosa e chi? Tra cosa e cosa? Tra chi e chi? 
Non ne sfiori mai nemmeno l’apparenza, eppure continua a succedere ciò che sostanzialmente “è già successo”. Ricordi?
Ciò che è portante non è tutto quello che hai in testa, nell’Anti-Sistema; è questo che significa il bombardamento mass mediatico quotidiano. 
Sei auto ritagliato “fuori”, rimanendo sempre più “dentro”. 
Qualcosa che se non inquadri non linearmente, va da sé che è proprio il significato che continua a sfuggirti. 
E, nel durante, sei come “ospite” in qualcosa che non si dimostra mai sostanzialmente per quello che è, a meno che non ritorni sostanziale, laddove è immediatamente evidente quale sia la natura di tutto ciò che altresì credi essere “natura”.
Che “curiosità”:
l’inflazione è una “tassa
il “sindacato” è la mafia (di Kansas City, in Ozark)
E la morte è un programma che funziona a giri di vite, trauma post trauma, come il “virus”.
Il processo “mortale” ti in-segna che sei, appunto, mortale; 
scavando un solco tra te e “te” e, dunque, auto riflettendosi nella creazione di un pantheon di divinità che in seguito diventa “Dio”. Qualcosa che autorizza il “di fatto”:
sostanzialmente
l’essere in gerarchia, con chi comanda
che preferisce stare un passo “indietro”, rispetto al credo dell’essere che finisce “a Massa”, ad hoc o strategicamente.
Indietroè comedentro” = tende a sfuggirti in buona sostanza, col “di fatto” che auto impera come se non ci fosse un domani ma non come dovrebbe essere (che rimane utopia, nell’Anti-Sistema).
Dybala - “Mai stato un problema, mai sul mercato. Siete voi che date queste voci in giro… Conto su di lui…”.
Andrea Pirlo
Cristiano Corbo 25 agosto 2020 Link
Quindi, che cosa è una fake news? A chi serve? Quale ruolo ha. Che significa.
Lionel Messi continua a essere al centro di tante dinamiche. Il suo futuro al Barcellona è all’improvviso divenuto incerto. Dall’Argentina Olé riferisce che una decisione sarebbe già stata presa, dopo il blitz a Barcellona per parlare con Koeman…
25 agosto 2020 Link
Un certo “strabismo” ti può essere impiantato dentro, come se fosse solo aria quella che respiri.
Eppure il dibattito si svolge più in fondo, già nel luogo comune di destinazione d'uso...
Ovvero, a volte lo “scoop” è corretto. 
Ma, nella stragrande maggioranza delle volte, serve per vendere copie oppure per attirare click. Vero? 
A volta la “bomba” arriva dalla Spagna, altre volte dall’Inghilterra, etc. etc. etc. Risultato
Ogni “testata”, a prescindere dal Paese, vende ed attira interesse. Così si rinnova il “proprio” successo. 
E così continua a succedere ciò (chi) sostanzialmente “è già successo”. In pratica, “tu” continui ad ignorare l’informazione ambientale ad auto caratteristica frattale espansa (significato, verità, memoria, esperienza), nonostante tutto. 
Laddove, perseverare è perlomeno… diabolico. Ergo?
Non ci arrivi da te?
Mascherine, spunta un altro effetto benefico: il nuovo studio
In base ai sondaggi effettuati sui partecipanti con cadenza settimanale, i ricercatori hanno spiegato che l'abitudine di indossare la mascherina è aumentata notevolmente quando è stata implementata una politica che ne ha reso obbligatorio l'utilizzo.
Il team, oltre ad esaminare i dati del sondaggio, ha condotto un esperimento che ha coinvolto 925 partecipanti, alcuni dei quali non indossavano la protezione di bocca e naso.
Dai risultati, è emerso che la volontarietà delle mascherine potrebbe portare a una minore conformità ed essere percepita come meno equa di una politica obbligatoria.
In conclusione, per i ricercatori, gli studi indicano che indossare protezioni di naso e bocca è un “contratto sociale” in cui le persone “conformi” si percepiscono a vicenda in modo più positivo
25 agosto 2020 Link
Sostanzialmente, anche “solo” questa citazione ti dice già tutto. 
Anche se vige, nell’Anti-Sistema, il “di fatto”, per cui… “andrà tutto bene”.
I ricercatori hanno spiegato che l'abitudine di indossare la mascherina è aumentata notevolmente quando è stata implementata una politica che ne ha reso obbligatorio l'utilizzo…:
qua siamo alla “psicologia dello spaghetto…”
il dentro è anche il dietro
ciò che si rivela diventa segreto, etc. etc. etc.
Questo Bollettino si ferma proprio nel punto o momento del massimo “bisogno”:
andare oltre sarebbe deleterio, senza auto renderti conto sostanzialmente
il che ti “Farebbe…” andare Oltre.
Hai voglia a sostenere e credere che non ritieni vincolanti contratti che sono stati decisi in tua assenza. A cui non hai partecipato.
Il “contratto sociale” lo firmi ogni giorno, in ogni attimo.
In che modo?
Non “facendotene…” nulla, eppure servendo che sia così il “tuo” atteggiamento.
Cui prodest… Se lo chiedevano già anche gli “antichi”:
a chi giova tutto questo?
Già di per sé che si dica “giova”, non ti dice o ispira nulla a riguardo?
Il connubio Giove (il “Padre” degli Dei) ed il “verbo” giova, è molto molto “stretto”.
Il significato è come il volo di un avvoltoio, che identifica esattamente, anche da distante, il luogo comune preciso in cui “è già successo” qualcosa che, dunque, promette di continuare a succedere, non visto che il territorio, con annessi e connessi, continua ad evidenziarne le trama.
Come al solito, è tra le righe il significato, se sempre in qualcosa che spinge in tal senso, poiché ne ha il controllo in gerarchia, per qualche motivo che tende guarda non caso a sfuggirti, come unSegreto di Stato” che sai esistere ma non puoi sapere in cosa consiste, anche se puoi facilmente fartene qualcosa sostanzialmente:
se esiste tale “segreto” significa che… tu sei “tu”
allora sei nell’Anti-Sistema.
Ok? A cosa ti serve il dettaglio trascritto nell’auto caratteristica strutturale frattale espansa, “segreto”?
A perderti in un bicchiere d’acqua a forma di Anti-Sistema.
“Fai… di volerti veramente bene:
accorgiti, cambiando opinione”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-231
Riproduzione libera”.