mercoledì 12 agosto 2020

Di stelle ce n’è una infinità e non per questo valgono meno o si svalutano.



Ergo:
l’economia, la finanza, l’inflazione, il denaro, etc.
sono come inquinanti che causalmente stabiliscono e mantengono l’allucinazione collettiva (Anti-Sistema) come da prassi.
È possibile utilizzare un certo tipo di gergo (particella), al fine di sostanziare il significato di fondo (onda)? 
Sì, essendo l’ambiente ad auto caratteristica frattale espansa o significato, verità, esperienza (memoria).
Il denaro è, nella sua essenza, la misura delle scelte di ogni uomo…”.
Ozark
Certo. Puoi tracciare qualsiasi “pista”, in qualsiasi modo. E allora va bene tutto? No. 
Fare “carotaggio” asetticamente comporta persino il perdercisi dentro, senza nemmeno accorgersi. Non si capisce
Bene. Se eviti di scappare via subito, puoi provare a “sentire”, che non è pensare diversamente bensì è… ricordare anche attraverso tale forma di atteggiamento. 
Riesci a concepire (accorgerti) che la memoria è una funzione ambientale, prima ancora che tua o “umana”? 
La situazione è alquanto (resa) complessa. 
Da cosa? 
Dall’ambiente stesso, contemporaneamente. 
Perché è neutro, neutrale ma anche neutralizzante, essendo legge, strumento ma anche memoria, ovvero, significato, verità, esperienza (ancora memoria)
Del “genio della lampada” che cosa te ne fai
Soprattutto se non ci credi. Se non ti parla e non spiega (ricorda) come funziona la questione ed esso d’assieme. Dunque, se non “sai” o meglio ricordi nulla in tal senso
Qualsiasi tipo di “tracciante” va bene, al fine di auto ricordare. Sì, poiché qualsiasi “ambito” è sempre un valido tracciante o esaltatore di tracce frattali espanse proprie e/o altrui. 
Ogni situazione allora va bene. Certo. Tuttavia, alcune tematiche o recite a s-oggetto comportano come delle “controindicazioni” e, bada bene, non c’è nessun “bugiardino” a svelarti l’arcano o il come funziona, se non l’ambiente stesso che però lo fa a modo “proprio”, ossia, codificando l’informazione ambientale perché tu sei “tu” nell’Anti-Sistema.
Dunque, anche l’ambiente è deviabile e standardizzabile (sfruttabile) se… mantieni il ricordo totale, che comprende anche la funzione ambientale.
L’ambiente funziona. Ricordi?
Come no.
“Tu”, invece, sai che l’ambiente è qualcosa dalla natura non meglio specificata, in cui ci sopravvivi “dentro”. Stop. Ergo:
non sai nulla di tuo
sai tutto di “tuo”, però.
L’ambiente funziona ed è rivelabile (uscurabile) nella misura in cui sei “tu” a comportarti analogamente. 
Cioè, l’ambiente si adatta a te o a “te” e ad ogni versione differenziale di mezzo. Perché
Perché, sostanzialmente, rimane se stesso anche se è in te il motivo della “sua” auto deviazione standard. 
A te sembra che sia l’individuo ad adattarsi alle condizioni planetarie (parte dell’ambiente).
Eppure, è molto più vicino all’essenza delle “cose”, credere che sia piuttosto al contrario:
se tu sei “tu”
oltre ad essere nell’Anti-Sistema
auto comporti che l’ambiente si codifichi mentre continua ad essere se stesso, ovvero, a funzionare
e, ciò, non fa altro che rafforzare l’Anti-Sistema stesso
motivo per cui nell’Anti-Sistema, l’Anti-Sistema e “tu”.
Non c’è che dire
insieme costituite un connubio perfetto, valido per continuare a sopravvivere in luogo di… 
non lo ricordi, per cui “non lo sai” ed alla via così, sempre nell’Anti-Sistema, che è la squadra che non cambia perché continua a vincere, dal momento in cui “è già successo”, però. 
Ricordi il personaggio interpretato da Bruce Willis ne’ “L’esercito delle 12 scimmie”? 
Ricordi che, una volta proiettato nel passato, continuava a rammentare a coloro che vivevano in quel tipo di “presente”, che quel tempo era già trascorso, era già stato “consumato” e che allora il presente si collocava diversamente rispetto al con-sentito?
Ecco:
analogamente
“è già successo” che…
quindi
continua a succedere…
in che modo? Sostanzialmente, ad immagine e somiglianza.
Alias:
mentre “tu” vigili
ti sfugge che stai gettando via ogni opportunità di accorgerti che sei sempre in differita, in puntuale ritardo, distaccato dal reale, seppure sempre nel reale manifesto, etc.
Infatti, come puoi mettere in dubbio qualcosa che, seppure viene deciso diversamente, non lesina mai di ispirarti nelle motivazioni di fondo che ti permettono continuamente di “tirare avanti”?
È davvero troppo auto convincente. No?
Addio al re del pandoro: è morto Alberto Bauli
Yahoo Notizie 11 agosto 2020 Link
Morto Stefano Pernigotti, nipote del fondatore dell'azienda di Novi Ligure
Adnkronos 11 agosto 2020 Link
Non c’è che dire:
ieri è stata una giornata davvero “amara”.
A parte la battuta (con tutto il rispetto), riesci a cogliere che cosa sia, sostanzialmente, ciò che collega l’evento alla riconnessione persino umoristica ma non umorale, nonostante il tono della notizia? 
Se provassi a replicare tale funzionamento, ad esempio, attraverso una programmazione IA, sarebbe subito evidente che si tratta di qualcosa di assolutamente non lineare. 
Molto difficile da  giustificare (codificare), logicamente o linearmente.
Infatti, come spieghi platealmente un simile tipo di atteggiamento, a fronte di ciò che sembra l’evidenza della situazione in se stessa? 
Ciò che funge da copione solare, da calzare e recitare così come fanno tutti, che cos’è sostanzialmente?
Le “regole” cosa identificano non linearmente?
Innanzitutto, certificano che il caso non esiste
Al limite, serve.
Dunque, che tutto è verità, nonostante sia contemporaneamente, ma su un altro livello, menzogna o appunto recitazione nella trama comune che prevede l’assegnazione di posti e ruoli aventi ognuno un senso proprio ed uno “proprio”, all’interno del percorso apparente o “temporale”, che spinge tutto e tutti verso l’uscita di scena o alla “morte”. 
L’invidia, allora, come può non sussistere, allorquando credi che essere giovane è ottimale e, d’assieme, c’è chi invecchia e c’è chi ancora è giovane. 


Verità per verità, ci sarà sempre un motivo di invidia, in tale mercatone generale delle consolidate apparenze.
Così come il discorso che ruota attorno al discorso voodoo della cosiddettaenergia”, da cui poi accon-discende ogni altra auto delimitazione epocale sociale individuale come, ad esempio:
ogni tipo di “necessità” o denaro, lavoro, futuro.
Infatti, sembra che senza un aspetto di tale tri-unità, tutto il resto “salti”. 
Con tale “tutto” che si rinsalda alla non linearità sostanziale dell’essere “prima” in gerarchia, dunque, da “a monte” Vs ad “a valle”.
Senza denaro, non vai da nessuna parte. Allora hai bisogno di lavorare, per guadagnarne. Laddove il futuro dipende di conseguenza da tale conduzione della propria vita
Molto coinvolgente, se fosse solamente un gioco. Invece, se si tratta di un giogo?
Rimane sempre molto, molto, auto coinvolgente. 
Anzi:
a maggior ragione.
Ci sono caratteristiche planetarie che “parlano” molto chiaramente, anche se nessuno ne trae conclusioni sostanziali. Tipo? Ecco, ad esempio:
la schiavitù, che cosa (chi) significa.
Non occorre mettere nessun “punto di domanda”, perché non lo stai chiedendo, bensì, te lo stai chiedendo
Sì; tu che sei il massimo esperto esistente sulla piazza, hai forse la benché minima “necessità” di dipendere dal grado di giudizio altrui, nonostante ogni etichetta o distintivo o appartenenza che di-mostra? 
No. 
Tu sei tu e dal momento in cui ogni discorso che “Fai…” ti riguarda, allora, sei proprio tu che hai sempre il polso della situazione interiore e dunque sostanziale. 
Perché or dunque dipendere da chi si professa “migliore” di te
Così facendo, ti auto annichilisci, ammettendo pubblicamente di… non essere pienamente in te. 
Il che comporta l’essere ospedalizzati (anestetizzati) prima ancora che una potenziale “malattia” compaia in termini di evidenza. 
Eppure, sai che non si possono fare processi alle intenzioni. Vero? 
A meno che non si tratti di “terrorismo” e, quindi, la “legge” permetta di penetrarti in profondità anzitempo, al fine di prevenire che è sempre meglio che curare. 
Eppure, contestualmente, in società non si butta mai via niente, poiché se per lo Stato qualcosa è una “spesa”, per contrasto la medesima situazione si trasforma in un guadagno per chi ne estrae un ricavo, essendosi inserito nelle maglie sociali a prescindere dal pensiero comune dell’essere già “a Massa”. 
Quando lo Stato “perde”, lo Stato spende.
Quando lo Stato registra una passività, lo Stato fa a meno di seguirne l’intero iter, sino al momento in cui diventa una “attività” per qualcuno che, sì… pagherà anche le tasse (allo Stato), ma, di più ci auto prospera “dentro” come se fosse il proprio parco dei divertimenti.
Ovvio:
non è nessuno che rientri nella “necessità” di denaro, lavoro, futuro.
Meglio:
è qualcuno che ha auto orientato tutto questo
lasciando che “poi (nel durante)” lavorasse per sé
automaticamente
come se, ogni volta, non ci fosse un domani…
Qualcuno che ha paura, però, di perdere tutto questo Ben di Dio. Paura che (si) trasferisce al contesto, nel contesto, codificandosi continuamente come polvere su ogni superficie interna ed esterna.
Bada bene a come funziona e significa non linearmente, ad esempio, la tecnologia:
da remoto, in leva, wireless, ubiquamente, non localmente, etc. etc. etc.
Cioè? Come (se fosse) “Dio”. Ovvero, proprio quel “Dio” che nessuno ha mai incontrato personalmente, fisicamente… anche se “chi se ne frega, ci credo ugualmente perché qualcosa deve pur esserci…”. 
Si tratta di paura, in ogni sua derivazione essenziale:
hai paura di morire
perché nell’Anti-Sistema
morire è all’ordine del giorno.
Adesso ci sei. Adesso non ci sei più. 
Come puoi riuscire a sostenere un simile “destino”? 


Bè… ad esempio, immaginando “Dio”, che collima con il giudice supremo che decide sempre “bene”, a prescindere da ciò che vive e regna in terra.
Qualcuno che, allora, è sempre libero e scusato, per ciò che continuare a macinare:
in-tanto, poi, ne pagherà ogni conseguenza
quando dovrà renderne conto a “Dio”.
Vero? Quale maggiore soddisfazione per “gli ultimi, che saranno i primi, quando…”
Già. Quando? Cosa? Chi? Dove? Come? Perché? Per favore…
Bere caldo fa sentire freschi... 
Ma chi te le dice tutte ste minchiate...”.
Il Cosmo sul comò
La vita. È lavitache te le dice. Che ti insegna tutto. 
Che ogni volta ti cor-rompe. Perchè lasci che accada, però. Perchè non vedi nè senti altro.
Infatti, come non dubitarne, visto che anche le montagne si piegano a tale forma di “consumismo”. 
Allora (ti) consumi anche tu, anche se sei già “infetto”, essendo “tu”. Ergo:
è più “a monte” il momento di “è già successo”.
Se “è già successo”, si colloca necessariamente “prima”. Sì, ma prima di cosa, di chi
Prima di tutto.
Qualcosa che “come puoi ricordare”, se non eri ancora compresente? Infatti, è proprio “lì” che con-cedi tutto:
credendo che non sia nemmeno un tuo problema, perché ancora non c’eri
anche se credi nel “futuro”.
Non sempre le “cose” sono spiegabili nella maniera in cui ti aspetti (abitudine) e che, quindi, corrisponde ad una sorta di firewall (o lente) che mantiene auto separato qualcosa da qualcosa o qualcuno da qualcuno.
Spazio: Inaf-Asi, su Cerere c'era un oceano di acqua salmastra
Dalle analisi condotte dal gruppo a guida italiana si evince la presenza di cloruro di sodio idrato (o sale).
Questo sale rende l'acqua liquida anche sotto gli zero gradi centigradi, permettendo quindi di mantenere l'acqua fluida in condizioni di temperatura in cui normalmente sarebbe ghiacciata
Adnkronos 11 agosto 2020 Link
Permettendo quindi di mantenere l'acqua fluida in condizioni di temperatura in cui normalmente sarebbe ghiacciata… (tale forma di atteggiamento è, quindi, non lineare rispetto al con-sentito).
Le condizioni di “normalità”, di conseguenza a cosa (chi) appartengono? 
Cosa (chi) delineano, svelano, decriptano, etc.? 
L’informazione ambientale è codificata. Ma è sempre verità, alias, sostanza. 
Come credi di giungervi, se…? 
Cosa è disciolto d’assieme, tanto da r-ag-giungere a tale forma di aberrazione cromatica sostanziale o “normalità”? 
Quando respiri, respiri solo “aria”? No. Ci sono svariate forme inquinanti. Ma, d’assieme, definisci il tutto sempre aria che dunque respiri come da norma.
Gli inquinanti sono tanti? No.
Sono inquinamento
Sostanzialmente, trattasi di una memoria, di una informazione ambientale, di un dato.
Se invece credi che sia “normale” andare a definire quali siano gli ingredienti dell’inquinamento, allora ti sfuggirà sempre il significato della compresenza dell’inquinante in toto, in termini di agente sovrastrutturale, che puoi studiare, classificare e dividere in quante parti vuoi o desideri, ma… omettendo di significare e ricordare il significato di tale fattore in codice ambientale (memoria).
Il “caso” è causalità non lineare = che non riesci a spiegarti, continuando a sopravvivere Anti-Sistemica-Mente, nell’Anti-Sistema.
E dove se no? Bè… non di solo Anti-Sistema puoi ambire di… se lo credi.
I “sogni” sono progetti che “Fai…” o che e-segui, se sei sempre “naturalmente” in gerarchia.
Dunque?
A te spetta e tocca di decidere. Laddove... ogni lasciata è persa, corrisponde a qualcuno che issa le reti, ogni volta, dalla volta che “è già successo” e dunque ha realizzato che “si può fare”. 
Certo:
a discapito tuo, però.
 
 

“Fai… di sovvertire il pronostico. Ritorna in te. Renditi auto credibile. Sentiti. Domanda, ma sempre a te stesso:
evita di demandare.
Espanditi in ogni direzione, così come dal campo sferico individuale e contemporaneo.
Di stelle ce n’è, infatti, una infinità e non per questo valgono meno o si svalutano, sostanzialmente...”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-221
Riproduzione libera”.