martedì 4 agosto 2020

Il caso particolare.



Dio è un Dj…”.
Faithless
Per chi non parla la lingua inglese o, più in generale, non parla nessuna lingua sostanzialmente, è preferibilesentire solo la parte musicale”, sia della musica che delle parole.
Ciò che si scatena dentro? 
Di più; ciò che si ricombina ambientalmente, espandendo te, la tua parte più autentica, ciò che già sei e che hai dimenticato... nell’Anti-Sistema.
Ora”, riuscire a farti credere che la “natura” e più in generale l’ambiente (il pianeta e l’universo), funzionano su una base a “carbonella”, ovvero che tutto abbisogna continuamente di nuovo apporto “energetico” (il moto perpetuo non esiste, dunque)… significa auto convincere miliardi di individui, intergenerazionalmente, che “è così, punto e basta o amen”. 

Questo comporta, di conseguenza, un auto adattamento alla convenzione, nella convenzione (che non è nessuna legge, tuttavia è la “legge” che impera giurisdizionalmente in tale campo sferico o proprietà privata, la cui parte portante consta degli attributi conferiti a “Dio”, ossia non esiste; c’è, etc. etc. etc.). 
Evitare di apparire direttamente, riporta il tutto ad un luogo comune in cui si ha l’impressione di essere “liberi ed in democrazia”; soprattutto se c’è un processo storico (deviato) che narra e celebra le gesta di persone e popoli che, in un certo senso, hanno contribuito ad ottenere tutto questo:
cioè, l’Anti-Sistema che, per forza di cose, è una strategia ultra secolare che dimostra di potersi fissare anche “per sempre”, o perlomeno sino al prossimo punto di sospensione


Quando auto constati che te stesso (il processo fisico corporale, mentale, energetico) tendi inesorabilmente ad “invecchiare”, allora non ti resta che allinearti e schierarti d’assieme al processo “storico, scientifico, religioso, spirituale, filosofico, culturale, tecnologico, consumistico, finanziario, educativo, etc.” che è già successo, continua a succedere sostanzialmente e quindi ti ha come se fosse… “norma(le)”. 
Per cui, al di là di essere una menzogna, tale unicum che riassumi a scatola ormai chiusa (fede, credo, dogma, convenzione, abitudine, programmazione, incanto, ipnosi, responsabilità, missione, etc.), è sempre verità che tuttavia è sferica e totale solo per quanto riguarda il grado di assolutezza e coerenza inerente al piano che viene “avanti” by la compresenza eco-dominante (Anti-Sistema). 
Mentre, per tutto il resto, assume la “forma” della relatività. 
Ecco che, di riflesso, nella società si manifestano tutti i “sintomi di tale malattia (caratteristica)” che l’ambiente provvede funzionalmente a registrare, fissare e condividere contemporaneamente con tutto e tutti. 
Ecco lo “spazio” per l’emersione anche della fake news. 
Che cosa è sempre verità, seppure nel processo di continua “menzogna” sociale? 
È pur tuttavia sempre verità, ciò che il processo di auto deviazione standard (menzogna o versione ad hoc delle cose, riportate da chi ne ha tutto l’interesse) esprime a livello sostanziale:
ciò che “sanno (intuiscono)” anche i sassi
ma che, nell’Anti-Sistema, è stato fatto scivolare, auto decadere, retrocesso, degradato, etc.
al livello di dubbio, nel “di fatto” che regola e norma l’esistenza e l’insistenza stessa dell’Anti-Sistema
che, ovvio, si difende in maniera totale, facendoti sprofondare in un fondo paludoso in cui ogni appiglio assume la forma della salvezza, della provvidenza, dell’aiuto e della certezza che, guarda non caso, arriva sempre per opera della stessa “mano” che ha preventivamente organizzato tale versione del “tutto”.
E quando questo è libero di continuare a succedere, significa che non esisti più sostanzialmente, seppure ci sei sempre a livello di potenziale contemporaneo. 
Mentre, all’opposto ma analogamente, non esiste ma c’è chi se ne approfitta causalmente.





Conte: “Mai sentita la Juve, con l'Inter ho un progetto triennale…”.
Il tecnico dell'Inter torna a parlare dopo le polemiche e lo fa ai microfoni dell'Ansa:
“Mai sentita la Juventus per chiedere se Sarri va via, querelo Repubblica e il suo direttore…”…
4 agosto 2020 Link
Allora:
Conte afferma che… mentre “Repubblica (ed ogni giornale, a cascata)” afferma diversamente
tanto da promettere di far scattare una querela fra le parti.
Dunque:
se qualcuno giunge a tanto
significa che trattasi di fake news. Vero?
O sono d'accordo, oppure c'è qualcosa di mezzo.
Se credi che non si tratti di una menzogna, è perché ti sei auto convinto che sia piuttosto “il fatto di poter esprimere la propria opinione, di essere in democrazia, nel libero mercato, di trattarsi di diritto di cronaca, di qualcosa di stabilito e protetto anche dalla Costituzione, etc. etc. etc.”. 
Ma sostanzialmente, se per far vendere un giornale che pubblica ogni giorno “notizie”, devi giungere a tanto, allora si tratta di “immaginare” e di avere una Rete percettiva che di conseguenza viola il campo sferico altrui (la cosiddetta “privacy”), così come per altri versi si può banchettare con espressioni simili allo “spionaggio industriale” che, per inciso, è punito dalla “legge”. 
Sostanzialmente, però, è il piano più incisivo e narrante:
è sostanzialmente, infatti, che puoi accedere ad un livello portante non solo inerente al settore lavorativo in questione
ma, di più… che coinvolge tutto come avvolgimento di un motore o le spire della serpe
ossia
l’atteggiamento che si esprime e coincide con l’auto orientamento indotto dalla proposizione “che cosa (chi) significa (senza alcun punto di domanda)”.
Quando ricordi in tal modo, trascendi la “necessità” di ogni risposta che, in quanto tale, ti sembra che debba provenire sempre da qualcun altro rispetto a te (te che, appunto, non poni nessuna domanda, bensì, “ti chiedi” riunendo ogni puntino da te in te, auto decodificando l’informazione ambientale mediante l’atteggiamento che comporta l’analogia frattale espansa). 
E “Facendo…” così, inverti il processo di auto svuotamento che comporta l’essere nel mondo e del mondo (Anti-Sistema). 


Questa “appartenenza” significa tutto, seppure per “te” comporti un aggiornamento continuo a qualcosa, in qualcosa (Anti-Sistema) che non ha nessuna idea di mutare d’intensità;
del resto, perché rinunciare a tutto questo, a tutto ciò che ha comportato una simile forma di dis-organizzazione che per lungimiranza è addirittura sovrumana. Già.
Se per Conte si tratta di una menzogna, per “Repubblica” si tratta di lavoro e persino “responsabilità”. Vero?
Quindi? Tale fatto garantisce solo una “cosa”:
che continua a succedere ciò che “è già successo” e che non esiste; c’è.
Te ne rendi conto? Probabilmente, no. Per cui, campa cavallo…
Sì, perché è sostanziale la “cosa”. 
Mentre, “di fatto” sembra altro, guarda non caso
Ecco perché è la “legge” a pre-occuparsi di tutto, provenendo da quella gerarchia che ambisce a rimanervi il più im-possibilmente rivelata o “dentro” o al di là (Oltre).
Ecco perché tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema.
Bada bene che ciò si riflette ovunque, contemporaneamente e persino in differita, andando a “contaminare (caratterizzare)” di conseguenza la versione del reale che si manifesta ad hoc. 
Un “piano” perfetto che si avvale della conoscenza (memoria, esperienza) che diversamente a te è stata fatta passare di “moda”, riuscendo ad auto confinarti in qualcosa che non sembra una gabbia ma sostanzialmente lo è.
Stanne certo: 
sei nell’Anti-Sistema perché sei in gabbia e sei in gabbia perché sei nell’Anti-Sistema.
Tutto è parlante, seppure in codice. Un codice non riconosciuto dalla legge, nell'Anti-Sistema.
L’ambiente è auro referente, in tal senso:
funziona e funziona
secondo un’accezione (punto di sospensione)
ma, contemporaneamente
rimanendo “fedele (continuando a funzionare originalmente)” a se stesso (sede di un programma o corpo o anima a se stanti o nativi)”
il che fa addirittura immaginare che l’ambiente sia una forma prevista (anche se tale discorso è molto meglio, per ora, interromperlo col Filtro di Semplificazione, poiché promette allo stadio attuale di confondere nuovamente le “idee”, non padroneggiando totalmente il potenziale non lineare dell’auto orientamento da sé in sé).
Ad un certo punto (di sospensione) l’effetto caleidoscopio termina, poiché giungi al “vertice (centro di sospensione)”. 
Ergo:
è “lì” che occorre assumere un’altra “forma” o valenza o essenza, rispetto all’intero processo che ha comportato tale “risalita” verso l’essere già successo.
Quando sei all’origine, trasmuta tutto. Quindi, tutto va trasceso. Ovvero, è nell’ambito non lineare la “risposta”, di modo che di conseguenza si possa sfocare persino Oltre a tale “fermata” provvisoria, seppure apparente come terminale. 

Un po’ come pensando a Buchi Neri o Bianchi, che costituiscono le porte (le vie d’accesso) ad altri “ambienti” e non solamente in termini di scenari dentro allo stesso “teatro”. 
Non tutto rientra nel controllo Anti-Sistemico, quando ne sei fuori. Aprire la “mente” significa ricominciare ad auto ricordarsi di sé, diversamente.
Dimostrerò che i postulati della teoria classica si possono applicare soltanto ad un caso particolare e non a quello generale, poiché la situazione che essa presuppone è un caso limite delle posizioni di equilibrio possibili.
Avviene inoltre che le caratteristiche del caso particolare presupposto dalla teoria classica non sono quelle della società economica nella quale realmente viviamo; cosicché i suoi insegnamenti sono ingannevoli e disastrosi se si cerca di applicarli ai fatti dell'esperienza”…
J. M. Keynes, Teoria Generale dell'Occupazione, dell'interesse e della moneta
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Si possono applicare soltanto ad un caso particolare e non a quello generale…
Le caratteristiche del caso particolare… non sono quelle della società economica nella quale realmente viviamo…
A prescindere da quello che Keynes intendeva “dire” e da quello che l’orda di “esperti” crede di avere compreso mentre continuano a lavorare, e, da ciò che puoi affermare tu, chiunque tu sia… SPS (Io) riporta “fuori (dentro)” la sostanza che s’emana anche da tale considerazione così portante per l’attuale forma di ordinamento ed orientamento del modello “economico” de noantri.
Le espressioni poco sopra riportate, significano.
Per cui, non si prestano a nessuna interpretazione di tipo avvocatesco, politico, filosofico, esperto, etc.
L’Anti-Sistema corrisponde al rovescio della medaglia, avendo ribaltato sostanzialmente il come dovrebbe essere o “Sistema” che per l’appunto è designato, nelle espressioni precedenti, dal “caso particolare” (a prescindere – ricorda – da ciò che è l’opinione generale lavorante attualmente). 
Mentre, il “caso generale” è l’Anti-Sistema (nel modello di auto riferimento Anti-Sistema). Ok?
Se ribalti non linearmente la questione, allora ritorna tutto “a posto”:
il “particolare” è la versione di reale da cui provieni/ambisci o “Eden”
e
il “generale” è la versione di reale in cui già sei o Anti-Sistema.
La principale argomentazione di Keynes è che in un'economia funestata da una debole domanda aggregata (come nel caso della Grande depressione), con una sentita difficoltà a procedere verso la crescita del reddito nazionale, il Governo – o, più in generale, il settore pubblico – ha la possibilità di incrementare la domanda aggregata tramite la spesa pubblica per l'acquisto di beni e servizi, fattore esogeno e finalizzato all'aumento di occupazione…
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Tale “spiegazione” è ovviamente “complessa”, perchè tu non devi capire ciò che continua a succedere tra le righe. 
E anche chi la “capisce” non ricorda che cosa significa, sostanzialmente…
Ecco che dipendi allora da… in gerarchia.
Ciò potrà essere finanziato anche tramite politiche di deficit di bilancio; l'indebitamento pubblico, sotto determinate ipotesi, non aumenterà il tasso di interesse al punto di scoraggiare l'investimento privato
Ciò che, secondo l'economista di Cambridge, differenzia la sua analisi della macroeconomia da quella fino ad allora prevalente (che egli definisce economia classica…), sta nel considerare quanto sostenuto dai suoi predecessori come valido solo in un caso particolare, un equilibrio non sempre verificato nella realtà. La sua teoria, invece, è generale
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Ciò potrà essere finanziato anche tramite politiche di deficit di bilancio…
o
indebitamento pubblico… (ciò che è unicamente reale).
Se “leggi” le teorie e i dibattiti sull’economia e, più in generale, della “scienza (deviata)”… sono previsti come complessi, perché per afferrare i vari concetti devi shiftare verso l’aberrazione di te.
Ti devi snaturare.
Del resto, tendi a pensare... è “normale” poiché materia per addetti ai lavori. Vero
Tuttavia, tale “materia s-elettiva” riguarda te e la società intera. Per cui, come diamine è possibile che l’essere sia governato, piuttosto che rimanere un ente sovrano indipendente e a se stante?
Ciò che non “capisci”, comunque, ha delle conseguenze. Per cui, perché ridurti all’auto adattamento in cattività?
Perché non te ne rendi più conto, sostanzialmente.
Perché non auto realizzi la questione portante:
che sei in schiavitù, seppure in un modo che non sembra ma lo è.
Questo è stato reso possibile, via via dis-perdendo la propria identità ed insieme ad essa, ogni “potere e diritto naturale”. Immagina:
se ti diluisci (auto adatti) nelle “condizioni sociali imperanti”, smarrisci soprattutto te stesso.
Questo darà luogo ad immagine e somiglianza alla analoga “spoliazione” gerarchica della società, ad opera della “società”, in leva, wireless, non locale, ubiqua, da remoto, etc.
Da p-arte di cosa “è” chi non esiste; c’è.
L’informazione ambientale o verità, si auto codifica nella versione reale Anti-Sistemica, perché tu sei “tu”. Dunque, non ti resta che auto provvedere a tale transcodifica, giungendo a ricordarne il significato:
“è già successo” e… continua a succedere.
Quando ritorni ad auto ricordarti di te, l’essere “già successo” riemerge totalmente. È forse questo che ti fa più paura?
Quando assisti ad una performance di un artista che, sul palco, sta cantando e ballando, e non ne capisci la lingua, che cosa osservi? 
La bellezza di ciò che va in onda.
Di quelle parole, che ignori, ne raccogli il suono, la ritmicità, l’arte, l’essere a tutto tondo, i colori ed il “colore”, etc. 
Ossia, vai Oltre a ciò che “vuol dire” l’artista attraverso le parole pronunciate. Cioè
Vai all’essenza di quel “numero”. Mentre, quando traduci il testo, il più delle volte ti deprimi.
Ecco:
sostanziale
e
“di fatto”.
L’italiano ha questa grande “fortuna (possibilità)”:
non capire un’acca di quel che viene “detto”, poiché impera la lingua straniera anche in Italia
tuttavia
sviluppare diversamente ciò che la performance scatena a livello altro.
Il potenziale di rimanere se stessi, seppure alle prese con…
Ovviamente, questo è il potenziale contemporaneo di cui si dispone. Non il risultato certo che si ottiene.
Il “caso particolare” è diventato il come dovrebbe essere.
Il “caso generale” è diventato l’Anti-Sistema, che si propaga su ogni livello ambendo a colonizzare anche il “caso particolare”. 
In che modo? Imperando sul piano delle “idee”, che promettono di ricolorare tutto di conseguenza. 
Ecco il significato della mitologia e del mito, dell’ancestrale e dell’antichità, della “Magia” e della fiction, etc. “ricordate attraverso l’impianto Anti-Sistemico”.
Un po’ come vedere, ad esempio, Gengis Khan, in un film, interpretato da un attore americano:
Il conquistatore (The Conqueror) è un film del 1956 diretto da Dick Powell e prodotto da Howard Hughes con protagonista John Wayne nel ruolo dello storico condottiero mongolo Gengis Khan…
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Che tristezza. 
Suvvia.
“Facci… caso (sostanzialmente)”.
Accorgiti e… auto decodifica tutto ciò che “vedi”, poiché informazione ambientale frattale espansa o sostanziale.
Il tribunale non ti serve, non visto che il tribunale “serve”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-215
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